Che babbidillumpa 'sti giapponesi!!!

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tazziana
00giovedì 26 aprile 2007 18:58
Giappone, maxi-raggiro ai danni dell'alta società nipponica
Truffati: i barboncini erano pecore
L'aristocratico cane era diventato ormai uno status symbol per molti abbienti giapponesi. Ma erano pecore «trattate»


TOKYO- Il brutto anatroccolo un giorno si risvegliò e scoprì che non era un palmipede qualunque, ma uno splendido cigno. Oggi una pecora può svegliarsi una mattina e dopo un servizio di phon, forbici e pettine scoprirsi un barboncino da urlo. È successo in Giappone.

OGGETTO DEI DESIDERI-Pelo bianco, riccio e vaporoso, toelettatura «all'altezza» del più elegante dei barboncini: una nuova ed esclusivissima razza canina, importata da Australia e Regno Unito, si è trasformata in men che non si dica «nell’oggetto dei desideri» delle ricche giapponesi. Da qui a diventare un must per i salotti nipponici upper class il passo è stato breve. Tanto che numerosissimi e preziosi esemplari sono stati acquistati in poco tempo.

GIU' LA MASCHERA!- Poi, l’amara scoperta avvenuta durante un noto talkshow a cui partecipava un’estimatrice della razza: l’attrice Maiko Kawakami. E’ stato tutto molto veloce. La star ha mostrato orgogliosa al pubblico la foto del suo adorato e trendy barboncino lamentandosi, però, che la bestiola si rifiutava di abbaiare e disdegnava il cibo per cani. L’inizio della fine: agli esperti non ci è voluto molto per capire l’arcano e informarla che il suo raffinato quadrupede, in realtà, era un' «umile» pecora, animale molto raro e quindi poco conosciuto nel Sol Levante. La «sentenza» ha lasciato la bella Maiko affranta. Ma non è certo stata l’unica.

TRUFFA BEN RIUSCITA-Il giornale inglese The Sun racconta che una donna aveva già scoperto la triste verità quando al negozio per «trattamenti estetici» l’avevano avvertita che le zampette del suo pregiato cagnolino erano zoccoli. Non solo. Secondo la polizia i truffati sono circa duemila. Autrice del raggiro è una società che si chiama «Poodles As Pets»e ha sede nella città di Sapporo: pubblicizzava online (ora ovviamente ha dovuto chiudere i battenti) i suoi preziosi cuccioli e li metteva in vendita per ben 630 sterline (la metà del prezzo di mercato, a suo dire). La brutta notizia è che pare non sia l’unica. L’epilogo della vicenda? Molte signore stanno donando il loro «amato barboncino» a zoo e fattorie.


fonte www.corriere.it

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