Cha fare in presenza di patologie gravi?

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Paola
00mercoledì 10 giugno 2009 17:05
Sono un'insegnante di ruolo (o meglio a t.i.) di scuola secondaria superiore.
Ho un quesito da porvi. Nel caso di patologie di una certa entità, cosa prevede la normativa dei dipendenti pubblici ed, in particolare, del settore scuola?
Non sono riuscita a trovare informazioni dettagliate e la normativa di riferimento.
Qualcuno mi può aiutare? Nel caso di riconoscimento di patologie importanti, si può ad esempio essere assegnati a mansioni differenti dall'insegnamento? E che procedura va seguita?

Un grazie anticipato.
l'AltrascuolA Unicobas
00martedì 16 giugno 2009 20:10
La normativa per le gravi patologie è regolata dall'art. 17, comma 9 del CCNL 2006/2009. Le patologie devono essere diagnosticate e riconosciute dalla ASL competente. Per avere l'utilizzazione su altre mansioni (cosa complessa ed attualmente anche a rischio)occorre richiedere al DS della sede di servizio (che trasmetterà la domanda alla Commissione medica di verifica) una visita medica collegiale per riconoscimento di inidoneità al servizio (purché si risulti poi idonei ad altre mansioni). Va allegata in busta chiusa una documentazione medica che possa consentire una valutazione dell'attuale situazione sanitaria.
l'AltrascuolA Unicobas
Davide
00sabato 2 aprile 2011 23:58
Grave patologia e benefici di cui al comma 9 dell’art. 17 del CCNL/07
Sono un docente a tempo indeterminato, affetto da una patologia che mi obbliga a sottopormi a trattamento terapeutico perenne i cui effetti, i talune circostanze, si rivelano assolutamente severi, come attestato da diversi specialisti del SSN. Mi è stato, altresì, riconosciuto lo stato di portatore di handicap e invalido.

Ritenendo di poter beneficiare, nelle sporadiche circostanze in cui i suddetti episodi morbosi si verificano, del miglior trattamento economico previsto per i dipendenti affetti da "grave patologia", ho chiesto informazioni all'Ufficio Medico Legale della provincia di appartenenza. Mi è stato risposto che, tali benefici sono applicabili esclusivamente ai dializzati o ai dipendenti sottoposti a chemioterapia.

Desidero chiarimenti, dunque, in merito a quanto previsto dalla normativa in vigore.
Più precisamente, gradirei sapere:

1) quali patologie sono considerate "gravi";
2) quali, tra gli effetti generati dalle terapie, sono considerati "temporaneamente e/o parzialmente invalidanti";
3) chi sono gli enti preposti a tale accertamento.

Grazie
Cielys
00giovedì 30 giugno 2011 23:46
LE GRAVI PATOLOGIE SONO QUELLE RICONOSCIUTE DALL'ASL E DALL'INPS
E che danno diritto ad invalidità e\o riconoscimento di handicap.
E non è vero che le terapie parzialmente e temporaneamente invalidanti sono solo quelle x la dialisi o la chemioterapia. Lo dicono solamente per scoraggiare e limitare i "danni economici" di questo comma di legge! L'articolo di legge nell'ultimo Ccnl, infatti, non lo specifica! Che dire infatti di coloro che usano interferoni (come per la sclerosi multipla) o psicofarmaci ad alte dosi per chi ha seri problemi psichici? Se ho una o più gravi patologie, e si è costretti spesso a prendere un bel coktayl di farmaci per mesi e mesi, per chi ha, una invalidità oltre una certa percentuale, ora anche del 100%? E se una persona affetta da gravi patologie fosse costretta a prendere, per esempio, fosse anche una sola aspirina al giorno e quella aspirina gli crea gravi effetti collaterali, solo il medico di base o l'asl in seguto ad esami o ricoveri effettuati, può riconoscerlo. E in tal caso nulla vieta di avvalersi di quel beneficio di legge (art.17,comma 9)! Il problema secondo me sta in altre leggi collaterali legate a queste situazioni. Ossia, ad una persona che è affetta da gravi patologie, cui l'asl riconosce l'invalidità grave dovrebbe più facilmente poter andare in prepensionamento anche con pochi anni di servizio e poter percepire una pensione decente! Chi ha questi gravi problemi di salute altro non chiederebbe, infatti, io credo, che di potersene stare a casa a riposo a curasi in santa pace e far largo alle giovani leve che tanto bisogno c'è di posti di lavoro x i giovani pieni di salute! Ma di solito in questi casi, specie per chi ha pochi anni di servizio, o non ha ancora raggiunto i limiti di età, la pensione è solo un sogno o è una miseria. Inoltre l'essere dispensati dal servizio di insegnamento, credetemi, e poi doversi fare 36 ore settimanali, spesso suddivise in 5 giorni, è una vera fregatura, ed è un peso che una persona invalida non può certo sostenere! Non credete anche voi? Strano però che qui, nel forum, nessuno di chi di dovere abbia dato risposte esaurienti in merito! E questo, secondo me, conferma la dilagante ignoranza in materia, l'inadeguatezza ed il vuoto normativo. [SM=g27829]
Cielys
00giovedì 30 giugno 2011 23:54
PS
http://www.cosmascuola.it/documenti/assenzemalattia.pdf
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