Cercasi Amici!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
eln@
00domenica 12 luglio 2009 13:15
Siamo una famiglia che vive vicino Cork, io ho 33 anni e mio marito 38, abbiamo 2 splendidi bambini.
Andiamo al mare, nelle strutture attrezzate per famiglie ecc.. ma non siamo riusciti ancora a fare amicizia, e non abbiamo nemmeno incontrato tanti italiani.
Forse pretendiamo troppo in 4 mesi, comunque se c'è qualcuno che vuole fare amicizia, qualche famiglia con bambini che vuole condividere con noi qualche scampagnata domenicale siamo qui.
[SM=x145468]
Kimboz
00lunedì 13 luglio 2009 00:13
beh benvenuti in Irlanda.
Credo che con bimbi piccoli non sia semplice fare amicizia, ma dovete darvi un pò di tempo.
Dove state?
gdbjoe
00lunedì 13 luglio 2009 09:30

Portateli a scuola asap, sono una buona scusa per socializzare.
Non vi aspettate feste e cotillon, ma con perseveranza si puo' fare.

Fossi ancora a Cork vi avrei gia contattato... [SM=g27813]

Benvenuti anche da parte mia in Irlanda, e su AltraIrlanda. [SM=g27822]

eln@
00lunedì 13 luglio 2009 20:08
Adesso ci troviamo a Bandon, un paesino tra Cork e Clonakilty. Forse vivendo a Cork ci sarebbero state più possibilità
Speriamo con il tempo di migliorare.....l'entusiasmo dell'arrivo si è un pò spento ma sono ottimista [SM=g27811]
cos'è una scuola ASAP? puoi darmi chiarimenti? ho provato a cercare su internet ma non ho trovato molto.
Credo di dover scoprire ancora parecchie cose ed usanze dell'isola!
[SM=x145485]
gdbjoe
00lunedì 13 luglio 2009 20:24
Re:
eln@, 7/13/2009 8:08 PM:

cos'è una scuola ASAP? puoi darmi chiarimenti?



E' un acronimo: al piu' presto possibile.
www.acronymfinder.com/ASAP.html
[SM=g27822]


Credo di dover scoprire ancora parecchie cose ed usanze dell'isola! [SM=x145485]



Gia provate queste? [SM=x145427] [SM=x145427] [SM=x145427]

[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Kimboz
00giovedì 22 ottobre 2009 13:42
beh, come va?
Mi sa che avete trovato cio' che cercavate, visto che non siete piu ripassati di qui
Rimatis
00sabato 27 marzo 2010 13:35
ciao anche noi siamo una famiglia italiana con due bimbi :D
viviamo a Carrigaline e' a circa 25 minuti da Bandon :)
sai oggi, ci incontriamo con un'altra famiglia italiana che vive sempre in Carrigaline magari se avete piacere si potrebbe organizzare una mangiatina all'italiana di costicine e polenta :P
cosi' i bimbi se la spassano :D
a presto :D
eln@
00giovedì 8 aprile 2010 11:06
Mi dispiace dire che ciò che stavamo cercando non è stato trovato, siamo rientrati in Italia pienamente delusi dall'Isola che pur avendo un verde meraviglioso delude fortemente per la totale indifferenza della popolazione.
La nostra esperienza è stata negativa, deludente, non c'è stata una sola persona (Irlandese, Italiana o altro) disposta ad interagire.
Abbiamo letto un annuncio in cui cercavano autisti per una società di volontariato e quando mio marito si è presentato gli è stato risposto che non avevano bisogno di nulla.
E' andato a fare qualche partita a pallone con la gente del posto ed una buona parte del gruppo(Irlandesi) improvvisamente ha cambiato fascia oraria.
Dopo una gita al mare con i bimbi, vista l'ora tarda siamo andati a cercare una sistemazione in un B&B e ci è stato risposto (da tutti!!)che davano le stanze solo ai turisti (io avevo due bimbi di 2 e 3 anni).
Siamo andati anche in chiesa, ci siamo presentati al parroco del quartiere palesando la nostra disponibilità a dare una mano nelle iniziative della parrocchia......nessuna risposta.
Ci siamo iscritti ad una società di volontariato di Cork ....... tutti muti nemmeno una e-mail.
Tutto questo in 6 mesi, alla fine ci siamo arresi, ci siamo resi conto che non potevamo fare più nulla perchè l'indifferenza e la totale incapacità di socializzare era troppo radicata.
Forse a Dublino ci sarebbero state sicuramente più possibilità di frequentare degli Italiani ma ciò non cambia la mentalità dell'Irlandese. Ho letto molte cose scritte dagli italiani che vivono lì, tutte apparentemente positive, ma tutti cercano italiani con i quali uscire o chiaccherare a prova del fatto che l'Irlandese è un soggetto chiuso in se stesso barricato su quest'isola e senza nessuna voglia di essere disturbato o di conoscere ciò che c'è oltre l'acqua.
Mi spiace veramente dover dire queste cose ma sono convinta che la maggior parte degli italiani che vivono lì condividono ciò che penso degli Irlandesi ma non lo dicono perchè ormai si sono conformati al loro modo di pensare...."sorridi dici sempre che tutto è bello e va tutto bene, pubblica solo le belle notizie, in tv manda solo messaggi positivi e legati solo alla cultura Irlandese ma poi fatti gli affari tuoi".
Spero e credo sicuramente che la vostra storia sia diversa e vi auguro di trovare tutto quello che cercate pur essendo lontani da casa. Ciao
Antongiu
00giovedì 8 aprile 2010 11:41
Re:
eln@, 08/04/2010 11.06:


Spero e credo sicuramente che la vostra storia sia diversa e vi auguro di trovare tutto quello che cercate pur essendo lontani da casa. Ciao



mi spiace davvero sapere che siete tornati a casa molto delusi. Io faccio parte di quegli Italiani che qui ancora resistono ma condivido gran parte delle cose che hai scritto e delle esperienze che hai avuto.
Se rileggi qualche discussione passata vedrai che spesso abbiamo affermato che gli irlandesi sono "friendly but not friends", qualcun altro dice persino che sono friendly solo quando si tratta di soldi senno' manco quello. La mia spiegazione (del tutto personale) e' che questo paese e' un enorme paese di campagna, soprattutto al di fuoi della capitale, dove la gente e' rimasta un po' provincialotta e vive e si muove per clan, in cui e' difficile entrare. Diciamo che le stesse difficolta' le avrebbe un meridionale che si trasferisse in friuli, non so se il paragone calza.
L'altro giorno spiegavo le stesse cose ad un mio amico che si e' trasferito a Mullingar da un paio d'anni e si lamentava del fatto che non riesce a fare amicizia, aveva frequentato un paio di irish, gli avevano assicurato che lo avrebbero chiamato per giocare a pallone, ma non si sono fatti piu sentire, salvo poi passare per caso vicino al campo e vedere che stavano giocando..

Comunque possiamo dare tutte le spiegazioni che vogliamo, ma sta di fatto che il 99% degli stranieri che mette piede qui poi lo toglie dopo qualche anno come hai fatto tu, mentre in altri paesi (tipo UK) ci resta, un motivo ci sara'.
Diciamo che questa crisi forse ha mostrato il vero aspetto di questo paese, prima non si faceva altro che cantarne le lodi, i tramonti, i paesaggi e la sua gente, poi passato il santo e' passata anche la festa.

In bocca al lupo per il ritorno a casa.
Claudia 2
00venerdì 9 aprile 2010 11:49
ciao
Mi spiace sentire della vostra deludente esperienza. Io ho vissuto in Irlanda per circa 4 anni di cui 1 a Cork e 3 a Dublino e posso dire che è difficile farsi degli amici tra gli Irish. Sono ottimi colleghi di lavoro, leali e simpatici ma al di fuori del lavoro non si riesce a legare. Avevo anche notato che gli unici Irish con cui si riesce ad uscire sono quelli che in qualche modo hanno a che fare con l'Italia. Per esempio quegli Irish che hanno un fratello in Italia o una fidanzata italiana etc. Per il resto interesse da parte loro verso altre culture pari a zero. Anche io come Antongiu mi chiedo in queste settimane come mai nessuno resta sull'isola. Sarà forse il fatto di sentirsi sempre estranei e non riuscire ad integrarsi? Eppure Dublino è una bellissima città, verde, tranquilla, di sicuro molto diversa dalle nostre Milano o Roma. Voi cosa ne pensate?
Antongiu
00venerdì 9 aprile 2010 14:24
Re: ciao
Claudia 2, 09/04/2010 11.49:

Voi cosa ne pensate?



sinceramente non riesco a trovare una spiegazione valida per tutti.
Non penso sia dovuto all'economia perche' il flusso di ritorni a casa era pari al 99% anche durante i tempi delle vacche grasse.
Penso che conti molto il fatto che l'integrazione e' davvero difficile, alla fine la tendenza anche per noi stranieri di vivere in clan e' una cosa naturale, ma anche la mancanza di interazione con la popolazione autoctona contribuisce tantissimo. In altri paesi abituati al multiculturalismo gli stranieri si integrano un pochino meglio e vi si stabiliscono (non con qualche difficolta').
Personalmente mi lega a questa terra solo il mio bel lavoro, mi pesa tantissimo l'aver partecipato a mille leaving party perche' i rapporti qui sono sempre aleatori e non si fa in tempo ad affezionarsi a qualcuno che quello decide di tornare a casa "for good" senza che arrivi qualcun altro a sostituirlo. Eppure a Dublino ho conosciuto i miei migliori amici e anche la mia fidanzata, quindi qualcosa di imporatne l'irlanda me l'ha data...ma il fatto che sia gli amici che la fidanzata siano italiani mi fa pensare che i miei rapporti con gli irlandesi non hanno funzionato bene.


gdbjoe
00lunedì 12 aprile 2010 11:40

Boh,

e' difficile commentare un post anonimo come questo.

Nonostante l'80% di quel che e' stato scritto da tutti sia condivisibile, io riscontro comunque una voglia di portare qui' usi e costumi che non sono di qui'.

Questa e' un'isola isolata dal mondo, ventosa e grigia, la popolazione si e' evoluta in questo contesto, nel quale socializzare non e' bisogno primario.

Han poi subito invasioni da parti di tutti: cattolici, britannici, ed in ultimo orde di stranieri attirati dalla tigre celtica. Nessuno e' rimasto: son arrivati, han succhiato e poi sono andati via, e' questo non dovrebbe essere nel loro dna? Ne han vissute milioni di esperienze cosi', perche' l'ultimo arrivato dovrebbe essere diverso?

La velata critica poi "gli italiani che non li criticano e' perche' son come loro" mi sa' tanto di "io sono io e voi siete un cazzo", puoi quindi capire...

Tra l'altro leggo:
"non c'è stata una sola persona (Irlandese, Italiana o altro) disposta ad interagire."
che mi suona stranissimo: escludendo gli irlandesi, posso personalmente testimoniare come le persone giuste possano quassu' crearsi un'ottima cerchia di amicie, a tal punto da avere tutti i we impegnati (boia faus, aggiungerei! :-) ).

L'augurio e' che questa esperienza abbia comunque insegnato qualcosa, sarei curiosissimo di sapere se, tornando in Italia, tra i vostri amici ci saranno marocchini e albanesi che si vestono sgargianti, alle 7 vi fanculano perche' devono andare a pregare, e le figlie indossano il velo pure per entrare in piscina. Io son sicuro di no, chissa' se anche loro pensano che e' impossibile integrarsi con gli italiani.

p.s. Ma nessuno ha mai notato che le chiese, orario della messa esclusa, sono sempre chiuse? Dublino cosi' come country side.

=Donegal=
00lunedì 12 aprile 2010 13:06
Discussione interessante.
Discorsi analoghi li ho sentiti da altre persone che vivono in altri paesi o che hanno cambiato città rimanendo in Italia, quindi non penso che sia un problema specifico di un posto.
Secondo me il punto principale è che chi in un posto ci vive ha già la sua rete di relazioni sociali e spesso cerca più la continuità che la novità.
Aggiungiamoci che quando non si è più ragazzini il tempo è limitato e non basta per tutti gli impegni, quindi spesso si finisce per privilegiare sempre le relazioni esistenti a scapito delle nuove o potenziali, a maggior ragione quando le nuove relazioni sono con persone che oggi ci sono e tra 6 mesi o un anno probabilmente saranno altrove.
Ovviamente non tutte le persone sono così, però in media si.
Alle fine quindi è molto più facile socializzare con chi come te viene da fuori.
Per esperienza, anche io quando sono stato per periodi più o meno lunghi in altri posti ho finito per frequentare in larga parte stranieri o comunque persone che venivano da altre città.
In UK (e anche in altri paesi) ci rimangono più persone, ma bisognerebbe rapportare questo al flusso di stranieri, penso che per ogni italiano che è partito per l'Irlanda negli ultimi 30 anni ce ne sono 100 che sono andati in UK o in Germania).
Inoltre Londra è una città dove gli stranieri e gli inglesi non londinesi sono più di metà della popolazione, simile discorso per altre città. Conosco persone che dopo tanti anni a Parigi hanno fatto tantissime amicizie ma praticamente nessuna tra i parigini...
A proposito dell'Irlanda, forse la mia impressione sarà sbagliata, ma mi sembra che tranne poche eccezioni, gli italiani (non so gli altri) quando decidono di partire per l'Irlanda lo fanno già pensando a una esperienza limitata, di mesi o al massimo un paio di anni, mentre è molto più facile trovare persone che decidono di partire per Londra, Parigi o USA con l'intenzione di rimanerci. Che poi ci riescano è un altro discorso, però partono con intenzioni molto diverse.

L'affermazione "Gli italiani che non li criticano e' perche' son come loro", dove "loro" corrisponde più o meno a tutti i popoli esistenti l'ho sentito spesso anche io.
La mia impressione è che troppo gli italiani indipendentemente da dove vanno si lamentano di ogni differenza che trovano (clima, cibo, caffè, orari, regole diverse e loro rispetto, modo di socializzare, ecc.), senza rendersi conto che ogni posto ha le sue caratteristiche, nel bene e nel male, e spetta a chi ci va adeguarsi e non il contrario.
Ma questo è un altro discorso.
Rimatis
00venerdì 28 maggio 2010 17:54
Salve, leggendo il tuo primo post che e' del 12/07/2009 e l'ultimo 08/04/2010 non capisco quanto ci siete rimasti in Irlanda ma dici tutto questo in 6 mesi...
Io ho trovato da poco un' amica irlandese, solo ora riesco a parlare qualcosa di inglese dopo 1 anno e 3 mesi, bhe penso che ci voglia prima di tutto pazienza e ovviamente siamo stranieri in un mondo straniero
(non voglio criticare nessuno assolutamente)
ma se si desidera una cosa si va fino in fondo e ripeto con pazienza.
anche io ho due figli 6 e 10 anni ( un piccolo esempio): quando vado a prendere i bimbi a scuola vedo i gruppetti di mamme , ma se ci pensi questo accade anche in italia.
Come hai fatto ad andartene via cosi' velocemnte, non capisco almeno tuo marito aveva trovato una sistemazione lavorativa? o era tipo abbiamo tot e tempo tot dobbiamo fare tutto?

Sono d'accordo con Donegal che scrive :
La mia impressione è che troppo gli italiani indipendentemente da dove vanno si lamentano di ogni differenza che trovano (clima, cibo, caffè, orari, regole diverse e loro rispetto, modo di socializzare, ecc.), senza rendersi conto che ogni posto ha le sue caratteristiche, nel bene e nel male, e spetta a chi ci va adeguarsi e non il contrario.

un saluto a tutti i lettori( diamo tempo al tempo ):P
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:47.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com