Cedibilità del titolo di viaggio

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Trammax
00sabato 11 dicembre 2010 11:05
Vorrei aprire una nuova discussione su un aspetto poco trattato: ne sono stato stimolato leggendo che l' Azienda di Perugia (ASP si chiama se non sbaglio) ha deciso di ricorrere ad espedienti tecnologici per evitare che un biglietto a tempo ancora valido venga ceduto da un utente all'altro. So che anche le Aziende nostrane vietano la cedibilità del titolo di viaggio. A questo punto io però mi sento di sollevare la questione , pur non essendo assolutamente esperto in diritto commerciale: l'Azienda vende un titolo di viaggio che ha, in questo caso, una validità temporale: imponendomi la non cedibilità mi impone quindi l'acquisto, diciamo così forfettario del diritto a viaggiare per 75 minuti (70 nel caso di Perugia) e mi impone, nel caso di parziale utilizzo, di perdere il diritto di usufruire di una prestazione che ho preventivamente acquistato. A questo punto non vedo dove stia la mancata legittimità nell'uso di questo biglietto da parte di un'altro utente, ovviamente all'interno del periodo di validità e senza sovrapposizioni. L'escamotage individuato dai perugini, a mio parere, sarebbe invece molto contestabile: il biglietto (magnetico, evidentemente) resterebbe invalidato dopo la prima vidimazione per un certo periodo , precludendo evidentemente - o rendendo difficoltoso - un eventuale interscambio: misura, essendo un titolo di viaggio a validità temporale, palesemente illegittima.

E' da notare che la non cedibilità potrebbe essere contestabile anche per i biglietti a corsa singola, essendo gli stessi validi per l'intera corsa del mezzo ove vengono vidimati. Non a caso le reti più efficienti, in Europa, applicano una logica diversa, non vietando la cedibilità (e chi controlla, poi, e come?)ma stabilendo semplicemente l'ambito (territoriale, tariffario, spaziale) in cui il biglietto ha validità: e i titoli di corsa singola sosno stati rimpiazzati dal più razionale kurzfahrscheine, che dà diritto a percorrere poche fermate, in qualunque direzione, rispetto a quella di vidimazione (evidentemente la vidimazione stessa indica la fermatta di partenza), che rende questo tipo di biglietto ideale per chi deve fare brevi spostamenti e scoraggia, di fatto, la cessione ad altro soggetto.

Discorso analogo per giornalieri, biglietti turistici e familiari, mentre gli abbonamenti nominativi e le tessere di accesso a tariffe particolari sono evidentemente vincolati al titolare.

Questo aspetto dovrebbe essere seriamente affrontato dalle associazioni di consumatori: nel caso di Perugia sembra che l'Azienda preferisca gonfiare i muscoli con gli utilizzatori solventi piuttosto che prendere serie misure contro l'evasione tariffaria. Anche perchè ho l'impressione che il rutilante e costoso giocattolino del minimetroabbia sconquassato un pò i bilanci dell'Azienda, soprattutto per gli oneri manutentivi correlati...

Attendo commenti. [SM=g27988]


ralco
00sabato 11 dicembre 2010 19:24
Caspita, ma che tema originale! [SM=x1567327]

Vediamo un po' come la vedrei io.
1) Sul piano del diritto ( accetto volentieri correrzioni dagli avvocati del forum [SM=g27988]) direi che tu, salendo su di un mezzo di AMT, ed acquistando un regolare biglietto della stessa, stai stipulando un contratto di trasporto con l'azienda accettandone le relative condizioni. Visto che sul biglietto c'è scritto "non cedibile", se tu lo cedi infrangi una disposizione di tali condizioni. Se così non fosse, tu potresti, ad esempio, affermare legalmente che per te il biglietto vale 100 minuti, e non 90. Che poi sia difficile verificare tali infrazioni, siamo d'accordo.
2)Sul piano pratico, è normale che quando uno compera qualcosa per un prezzo chiuso forfettario, in caso di parziale utilizzo ci rimetta. Se vai al cinema e per un contrattempo devi uscire alla fine del primo tempo che fai, cedi il biglietto ad uno che entra al posto tuo per vedere il secondo tempo?
3) Sul piano delle tariffe, è evidente che quando si fanno i conti si calcola che i biglietti, pur validi un'ora e mezzo, non siano sempre utilizzati al massimo, magari da più persone, ma se ne calcola un utilizzo medio, altrimenti le tariffe dovrebbero essere più alte.
Ti informo che, con le attuali tariffe, un viaggio pax porta ad AMT, mediamente, ben 35 centesimi di Euro ( da bilanci ufficiali AMT)

Sono invece d'accordo con te che dovrebbero esistere sistemi tariffari più intelligenti, in grado di differenziare la corsa breve da quella lunga; ma sino a che non si introdurranno titoli di viaggio elettronici, da validare ad ogni salita su di un mezzo (non è fantascienza, a Lisbona lo fanno tutti), il sistema a tempo è l'unico che non penalizza l'interscambio, che è invece necessario favorire.
cliobini
00lunedì 21 marzo 2011 13:00
Visto che in altra discussione il tema è tornato di attualità, qualcuno può indicarci qualche esempio di azienda (virtuosa?) secondo il cui regolamento il titolo di viaggio può essere usato da più persone?
icci
00mercoledì 23 marzo 2011 13:37
anche se vietato, non mi sento di disapprovare chi ...ricicla... il biglietto, cedendolo...è talmente alto il prezzo da 1.50 euro...chi non ce la fa, le pensa tutte...
mi scuso per questo post, perchè non vado mai oltre le regole; ora pero' è in aumento la gente che rovista nei cassonetti della spazzatura, che va al mercato dell'usato, che mangia piu' pasta e patate e meno carne e pesce...
ecco allora che si spiega anche la cedibilita' del biglietto da parte di sempre piu' persone...
sandro.raso
00mercoledì 23 marzo 2011 14:14
In effetti il costo è davvero elevato, anche se questo non giustifica violare la legge.
So che in altre Regioni le tariffe non sono aumentate: per esempio domenica prossima vado a Milano, le tariffe sono le stesse degli anni scorsi.
Quindi delle due l'una: o Tremonti ha tagliato i fondi alla Liguria e non alla Lombardia, o gli amministratori della Liguria non ci sanno fare.
Resta il fatto che cedere il biglietto è illegale e se ti beccano (cosa non facile visto che non c'è il nome, ma possibile con agenti in borghese)sono c***i amari davvero per tutti e due.
titoit
00mercoledì 23 marzo 2011 14:34
Allora è leggermente off topic, però, ovviamente, le ragioni dell’aumento delle tariffe AMT sono plurime e complesse, alcune indipendenti dall’Azienda e dagli Enti locali altre no
1) Orografia del territorio che impone la necessità di diversificare il parco mezzi AMT come non avviene in quasi nessuna altra città d’Italia con conseguenti costi diversificati per mezzi, forniture, pezzi di ricambio.
2) Integrazione ferroviaria: Genova può contare su un servizio ferroviario molto capillare (cosa che non avviene in molte altre realtà italiane) e per quest’offerta mi sembra congruo che l’utenza debba sopportare maggiori costi
3) Operazione AMI e conseguente necessità di riassorbire dipendenti e buco dell’ex Azienda Manutenzioni
4) Scarsi stanziamenti statali (per ragioni politiche)
5) Altrettanto scarsi stanziamenti regionali per ragioni “povertà” della Regione Liguria il cui bilancio è assorbito per l’80% dalla spesa sanitaria (visto il numero di anziani mi sembra che sia normale) e quindi lo spazio per investimenti e interventi nel settore TPL è poco
6) Inefficienze comunali: mancanza attuazione della pianificazione nel settore del TPL, comportamenti contraddittori e, talvolta, ostruzionistici verso il socio privato
E’ un’analisi personale, magari sto sbagliando...Come vedete, comunque, ce n’è per tutti.
Münchner.Fax
00mercoledì 23 marzo 2011 15:10
Re:
sandro.raso, 23.03.2011 14:14:

a Milano, le tariffe sono le stesse degli anni scorsi.

Solo la tariffa urbana, che resta ferma a 1 € da quasi 10 anni per decisione politica della giunta comunale che poi copre i costi in qualche modo prendendo i soldi non si sa bene dove; ma è oramai un prezzo anacronistico e per niente commisurato al costo del servizio. Invece le tariffe interurbane, sia ferroviarie che su gomma, sono state aumentate regolarmente. Con i tagli della finanziaria si parla di aumentarle entro l'estate del 15-20% (link). Quanto ai tagli, effettivamente la Regione Lombardia con i treni sa tenere testa dignitosamente ai gestori ferroviari e problemi non ce ne sono (a differenza di tutte le altre regioni italiane); invece gli autobus interurbani sono stati tagliati pesantemente, molte linee extraurbane sono state trasformate praticamente in servizio scolastico, tre corse al giorno e stop quando non soppresse del tutto.
titoit
00mercoledì 23 marzo 2011 16:04
Re: Re:
Münchner.Fax, 23/03/2011 15.10:

Quanto ai tagli, effettivamente la Regione Lombardia con i treni sa tenere testa dignitosamente ai gestori ferroviari e problemi non ce ne sono (a differenza di tutte le altre regioni italiane); invece gli autobus interurbani sono stati tagliati pesantemente, molte linee extraurbane sono state trasformate praticamente in servizio scolastico, tre corse al giorno e stop quando non soppresse del tutto.




Probabilmente riesce in questa politica in quanto azionista delle Nord Milano che hanno anche partecipazioni societarie nel campo del trasporto merci, notoriamente assai redditizio: ma si tratta di uan delle pochissime Regioni che ha questa risorsa(l'altra credo si l'Emilia con le FER).
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