Catherine Deneuve "In Persepolis do voce alla libertà"

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vanni-merlin
00martedì 13 novembre 2007 00:48
Catherine Deneuve "In Persepolis do voce alla libertà"



L’attrice doppia il cartoon satirico



LORENZO SORIA

LOS ANGELES
Il primo incontro di Catherine Deneuve con Marjane Satrapi è stato come lettrice, quando anche lei divenne un’ammiratrice dei quattro romanzi grafici della serie Persepolis scritti dall’autrice iraniana. Una storia autobiografica sull’esperienza di una bambina poi divenuta ragazza, cresciuta nell’Iran pieno di speranza del dopo Shah. Paese dove presto sarebbe arrivata la repressione degli ayatollah e dei fondamentalisti, un fenomeno nel quale la più acclamata attrice francese contemporanea lesse tristezza e malinconia, ma che poteva anche essere analizzato con sapiente ironia. Quando tre anni fa Vogue chiese alla Deneuve di dirigere un numero del giornale, Catherine volle tra i suoi collaboratori appunto la Satrapi, cui chiese una pagina di vignette. Il favore andava ricambiato e quando si decise che Persepolis sarebbe diventato un film animato e serviva una voce da fissare sul personaggio principale, la Deneuve non ha esitato a scendere in campo. E caso ha voluto che la faccenda fosse gestita tutta in famiglia: sì, perché la voce di Marjane, figlia della protagonista, è stata affidata a Chiara Mastroianni, che è davvero la figlia di Catherine Deneuve e del grande Marcello della Dolce Vita. Un film animato, politico, ma anche pieno di umanità, che ha avuto il suo debutto a Cannes e che rappresenterà la Francia agli Oscar. La Deneuve, 64 anni, appare un po’ in carne ma lo sguardo e il portamento sono gli stessi dei tempi di Belle De Jour e di Tristana.

Signora Deneuve, ha avuto l’opportunità di lavorare con Chiara, sua figlia.
«Veramente non abbiamo mai lavorato assieme, perchè Marjane ci ha fatto entrare in sala di registrazione uno alla volta. Chiara è cresciuta con un’eredità molto pesante, figlia mia e di Marcello Mastroianni. Abbiamo sempre cercato di darle spazio e ha sempre fatto le sue scelte da sola. Mi sembra sia venuta piuttosto bene ed è anche molto italiana».

Com’è stata l’esperienza di dare la sua voce a un film animato?
«E’ stato un lavoro molto interessante, abbiamo registrato anche la versione inglese. Da tempo ero curiosa di cosa si provasse a doppiare. Devo dire che ti dà un grande senso di libertà, perché non devi prestare attenzione al tuo look o a come ti muovi».

Avete mai considerato di trarre da Persepolis un film non di animazione?
«Ma questo è un testo che viene da un romanzo grafico e non avrebbe avuto la stessa dose di realismo e di humor».

Un film anche molto politico. Con l’eta ha deciso di esporsi di più?
«Penso sia un bene che ci siano più film che affrontano la realtà, ma io cerco di tenermi fuori dal dibattito politico. Non dico mai per esempio per chi voto, mi sembra anzi strano quando qualcuno dice votate per quello lì perché lo voto io».

E la maglietta che indossa con quella scritta a sfondo politico?
«La Cina e le Olimpiadi sono una cosa diversa, è un modo per rendere la gente consapevole della situazione in Cina, della repressione e delle prigioni. I Giochi sono un’opportunità per portare attenzione sui diritti umani in Cina, ma non credo nei boicottaggi. La soluzione è fare pressione e il momento in cui farlo è ora».

Lei ha compiuto 64 anni. Considerazioni in proposito?
«Mi sembra una questione che ossessiona la gente più negli Stati Uniti che altrove. Specie qui in California. Io ho imparato a non essere troppo attaccata all’apparenza fisica e a vedere invece le cose con una certa distanza e con maggiore saggezza».

Hollywood non è stata molto generosa con lei, un film con Jack Lemmon, uno con Burt Reynolds e poi?
«Ci siamo fermati lì. Non è stata una mia scelta, anche se sono stata io a non volermi trasferire qui. In questi anni mi sono arrivate molte sceneggiature, ma erano tutti soggetti che non mi interessavano. Però quando ho finito i film che avevo scelto, non ho mai dovuto avere rimpianti».





da: www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/cinematv/grubrica.asp?ID_blog=33&ID_articolo=541&ID_sezione=260&...

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