Castrazione plastica

Incline alla solitudine è colui che viaggia fra deserti senza ricercare il rumore, sconosciuto è il suo silenzio agli'occhi degli stolti e di coloro che del caos se ne impossessano compulsivamente.
Apparteniamo a questo fragoroso spazio, occupiamo questa terra senza rispetto e senza dignità.....distruggiamo essa e noi stessi costruendo grandi città, spazi meccanici, incubi di plastica e frontiere murate dove non filtrano neppure gli ultimi raggi di sole rimastici.
Non c'è pace fra il cemento, in questo paese dei Balocchi tutto sembra essere divertente, immaginazione allo stato puro.
Ma quando si spengono le luci e cala il silenzio ci domina la paura, la solitudine, ci manca la compagnia materiale.
Ci illudiamo che la vera felicità provenga dai quei cubi asfissianti che ci racchiudono castrandoci e ci offrono tante portate differenti: come in un grande banchetto, ma il prezzo da pagare diventa infinito.
Ritiriamoci da questo ingarbugliato sistema.
Ricerchiamo la solitudine dei grandi saggi, perchè essa è la vera compagna dei nostri giorni, con essa possiamo vederci dentro e riscrivere la nostra storia.
Possiamo riavvicinarci, in pace con noi stessi, alla natura che è la vera maestra e madre di tutti noi.

Concordo pienamente sull'abuso del rumore nel caos che violenta la nostra vita, dannoso ben più del silenzio dell'isolamento.
A mio avviso non ci sono posti assolutamente silenziosi perché là dove ci fosse il silenzio esterno, senza vento, senza un passo e senza un volo, ci sarebbe il pulsare del nostro respiro e del nostro cuore a ricordarci che abbiamo un senso che non è inutile e può diventare anche piacevole.
Forse è proprio su questo silenzio che alcuni saggi armonizzavano il loro pensiero.

Ottima riflessione.


Giancarlo

Bellissimo, nessun'altra parola, davvero non c'è. I vegetali saggi sussurrano sempre le pagane verità a chi vuole ascoltare.

Sperando (come sempre XD) di non contravvenire alle regole del forum ti consiglio di vedere qualche film di david lynch, potresti vedere un piacevole collasso dell'industria e delle menti che ne conseguono, un genocidio voluto da loro stessi.

Piaciutissima

Francesco