Caro avvocato difensore

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poeta76
00venerdì 10 marzo 2006 17:27
Al processo a Wanna Marchi e sua figlia, la richiesta di condanna da parte del P.M. è stata rispettivamente di dodici e tredici anni. Sinceramente a me sembrano pochi rispetto alla gravità delle loro perfide malefatte: hanno truffato moltissime persone, la maggior parte anziane, il che equivale secondo me, alla violenza verso i bambini o gli incapaci (non me ne vogliano gli anziani verso i quali ho il massimo rispetto e mi lascino passare il termine).
Io dico che queste persone dovrebbero tacere e camminare a capo chino per la vergogna e invece ancora hanno il coraggio di replicare e di fare del sarcasmo. Wanna tira fuori la lacrimuccia da vittima: < Quando sento le persone che dicono di aver dato dei soldi a Wanna Marchi e di essere state truffate... >. Ma per cortesia...
Stefania Nobile (la figlia):< Mi aspettavo la pena di morte >
Ma certa gente, dico io, non ha in minimo di dignità? non ha un po' di ritegno? Ancora s'illudono che c'è una sola persona in questo paese che ha dei dubbi sulle loro illecite attività? Credo che nemmeno i loro parenti più stretti...
Ma la dichiarazione più patetica, più idiota, più... metteteci voi l'aggettivo che volete, è stata quella dell'avvocato difendsore: < Evidentemente la notorietà del personaggio ha avuto un ruolo decisivo nella valutazione della pena >.
Caro avvocato, non vorrei averla come mio legale nemmeno per un sinistro automobilistico lieve, perchè...caro avvocato...approfittarsi della propria notorietà pubblica per carpire la buona fede e truffare le persone, o per plagiarle...caro avvocato difensore...non è da ritenersi un'attenuante ma...caro avvocato difensore... è da ritenersi un'aggravante!!!
Perciò, caro avvocato difensore, quando la prossima volta che incrocerà lo sguardo dei suoi genitori o dei suoi nonni, magari pensionati e, Dio non voglia, con qualche grave malattia, mentre sono alla speranzosa ricerca di un rimedio, di una cura, di un filo di speranza, da qualunque parte esso venga. Quando la prossima volta incrocerà questi sguardi, dicevo...caro avvocato difensore...si vergogni!!!

NightOfPlenilune
00venerdì 10 marzo 2006 20:43
Secondo me l'affermazione piu' sciocca e irritante è stata fatta dalla signorina vattelapesca figlia di Wanna Marchi.
Ha ironizzato sulla sua pena come a dire paragonandola alle pene inferte ai prigionieri Ebrei dai Nazisti.
Forse la signora in questione non si ricorda a sufficienza di tutte le volte che ha infierito su persone in preda alla disperazione per la possibile perdita di un caro e via dicendo.
Si è dimenticata delle minacce telefoniche che sono state largamente trasmesse e che mi hanno fatta raggelare tutte le volte in cui le ho sentite.

Hanno giocato sulla disperazione delle persone e laddove non potevano sfruttare le problematiche si inventavano qualche espediente che avrebbe portato le loro vittime all'esasperazione.

E Wanna marchi ebbe anche il coraggio di dichiarare che il pubblico le voleva bene!
Che assurdità.

E ci sono casi su casi ancora 'occulti' dove finti veggenti guaritori e vari sfruttano' l'ignoranza la disperazione e la fede delle persone.

12 e 13 anni non sono nulla per il male che hanno fatto.
Che tristezza..
flora2
00giovedì 16 marzo 2006 15:56
davvero....
Lo penso spesso, quando vedo quello che combinano alcuni avvocati, ma purtroppo la Costituzione sancisce un principio di cui non ci si più dimenticare: assicurare la difesa di ogni individuo...beh poi c'è la coscienza e l'etica, ma molti se ne dimenticano.
Sono d'accordo:" Si vergogni, caro il mio avvocato!!!!"

Flora
poeta76
00giovedì 16 marzo 2006 18:25
Ma è propio lei, signora?
flora2
00giovedì 16 marzo 2006 21:51
chiedo venia....
....amico mio!
Saprai perdonare i miei silenzi?
Già sono proprio io ad intermittenza.

Flora
cesare.M
00lunedì 11 settembre 2006 23:01
Caro avvocato difensore
Buonasera a tutti,
scusatemi se mi permetto ma vorrei essere un pò dissacratore o, se preferite, andare un pò controcorrente. Dunque: ma tutti questi discorsi non sono un pò "umorali"?? L'avvocato fa semplicemente il suo lavoro, quello per cui è pagato, nè più e nè meno......mi pare abbastanza emozionale e conformista prendersela con lui. Ma ve lo immaginate un avvocato che invece di attaccarsi a tutto per limitare i danni alle sue clienti, dà loro addosso...oppure che avrebbe dovuto fare??? "Rimettersi alla clemenza della corte"???? Intendiamoci bene, non sto difendendo le due signore in questione che si meritano questo ed altro, sto semplicemente dicendo che attaccarsi a quello che dice l'avvocato mi pare di una banalità.........
Versolibero
00venerdì 27 ottobre 2006 21:03
Ma... sei un avvocato, o stai scherzando?


Rosanna
flora2
00venerdì 27 ottobre 2006 21:48
caro cesare...
...mi dispiace ma non sono d'accordo con te.
Spesso mi pongo il problema e spesso mi do una soluzione con un primo strumento che è quello della remissione del mandato nel corso dello svolgimento dell'attività professionale.
Ma a monte c'è una cosa ben più importante: è vero che il diritto alla difesa è sancito dalla Costituzione, tanto è vero che in Italia è prevista la difesa d'ufficio per assicurarla a tutti e immediatamente e anche a chi un pezzo da novanta non se lo può permettere. E non è vero che gli avvocati d'ufficio sono quelli scarsi, ma solo persone che mettono a disposizione la propria professionalità al pubblico, prescindendo dalla valutazione delle "Tasche".
Ma ci tengo a dire che al di là di un codice deontologico professionale, esiste un codice morale che prescinde da qualsiasi ordine professionale, da qualsiasi legge scritta, è il codice della nostra coscienza che porta un avvocato a rifiutare l'incarico di un cliente.
Ci sono poi tante e tante sfaccettature in questa professione e sarebbe lungo come discorso, ma ci tenevo ad esprimere il mio pensiero in proposito.

Flora
Versolibero
00sabato 28 ottobre 2006 00:26
Infatti, il punto è in ciò che dice Flora, anche se mi rendo conto che chi esercita questa professione, qualora dovesse applicare il filtro del codice morale, si ritroverebbe a difendere solo le vittime degli abusi, e non mai i colpevoli, quindi anche fal lato moneta la cosa assumerebbe ben altro aspetto...

Rosanna
poeta76
00sabato 28 ottobre 2006 01:45
Azz!!! E io questa me l'ero persa!
Cesare, ma è chiaro quello che ho scritto o davvero devo tornare nel mio banchetto di sQuola in ultima fila?
La critica, anche se rabbiosa, è posta non sul ruolo professionale di un avvocato, ma su una dichiarazione fatta attraverso un mezzo televisivo, una dichiarazione che ha mio parere getta discredito sulla professionalitò della categoria e, secondo me, chi fa una dichiarazione così pregna d'imbecillità, deve andare a rifare i letti negli alberghi a ore, altro che avvocato!

cesare.M
00sabato 28 ottobre 2006 23:17
Buonasera a tutti,
allora......devo indubbiamente dare delle risposte a qualcuno.
Tento di sintetizzare:
- NON sono un avvocato;
- condivido tutto quello che è stato detto, mi pare ovvio. Non volevo certamente giustificare o difendere nessuno (come ho già detto, le due signore in questione meritavano questo ed altro...) ma volevo semplicemente invitare a rimanere con i piedi per terra. E' tutto bello (codice deontologico, ecc...) in un mondo ideale!!!!! Ma purtroppo in un mondo reale, la situazione è quella che è......
E' evidente che la posizione (......e quello che dice) dell'avvocato in questione lo rende particolarmente antipatico ma....torno a ripetere....è pagato per quello. Il punto è che in una situazione del genere bisogna, se vogliamo, "spersonalizzarsi": questo signore fa il suo lavoro (più o meno bene o più o meno male,questo è un altro discorso) in un mondo reale.
Non ci piace?? Sono daccordissimo, ma allora dobbiamo cambiare TUTTO il sistema. Salutoni

poeta76
00domenica 29 ottobre 2006 12:20
Quanta Ragione avevi, S.Agostino.
Versolibero
00domenica 29 ottobre 2006 22:50
Re:

Scritto da: cesare.M ma volevo semplicemente invitare a rimanere con i piedi per terra. E' tutto bello (codice deontologico, ecc...) in un mondo ideale!!!!! Ma purtroppo in un mondo reale, la situazione è quella che è......
E' evidente che la posizione (......e quello che dice) dell'avvocato in questione lo rende particolarmente antipatico ma....torno a ripetere....è pagato per quello. Il punto è che in una situazione del genere bisogna, se vogliamo, "spersonalizzarsi": questo signore fa il suo lavoro (più o meno bene o più o meno male,questo è un altro discorso) in un mondo reale.
Non ci piace?? Sono daccordissimo, ma allora dobbiamo cambiare TUTTO il sistema. Salutoni




La nostra coscienza e moralità non servono in un mondo ideale, ma nel mondo reale, siamo noi come unità singole che possiamo e dobbiamo, nel nostro piccolo, cambiare un pezzettino della realtà, ma se tu dici "è pagato per quello", allora allo stesso modo dovremmo poter giustificare le due signore in questione, perché anche loro si sono "inventate una professione" per una questione di denaro...

Che dici?

Rosanna

flora2
00martedì 31 ottobre 2006 12:24
i nostri principii....
.....a servizio dei soldi?

Flora
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