Caro Gesù Bambino,
ti scrivo una letterina come quando ero bambina e credevo che i doni li portassi tu, lasciandoli sotto l'albero, dove trovavi sempre una tazza di latte caldo e dei biscotti per poterti riscaldare , per poi riprendere il tuo viaggio...
Allora scrivevo la mia letterina luccicante di porporina, ansiosa ed emozionata, chiedendoti la bambola che camminava o il ferro da stiro che si scaldava veramente
Sai, di allora ricordo la lunga tavolata dai nonni, e soprattutto i profumi del Natale, quel profumo di scorze di mandarini sbucciati e ridotti a pezzetti che poi servivano per coprire i numeri delle cartelle della tombola. Col calore delle mani si sprigionava ancor di più quell’intenso profumo di agrumi, sino ad inondare tutta la stanza!
Allora il Natale era bellissimo, avvolto in una nuvola magica, non immaginavo di certo che nel mondo potessero esserci tante cose brutte, non potevo pensare che gli uomini a volte potessero essere così cattivi
Ora sono adulta, consapevole di avere avuto molte cose belle dalla vita e per questo non finirò mai di ringraziarti, ho avuto come tutti, periodi più difficili… ma il percorso della vita è fatto così!
Anche ora che mi stai mettendo a dura prova, cerco di continuare il mio cammino col sorriso che spero non mi abbandoni mai; credo di essere una donna fortunata perchè sento l’amore delle persone che mi sono vicine!
Non voglio essere retorica, ma oggi vorrei che tu facessi in modo che noi pensassimo a chi trascorrerà questi giorni da solo, ammalato o povero , o straniero in una città straniera; il Natale dovrebbe essere una festa gioiosa per tutti, da trascorrere con gli affetti più cari, con gli amici, ma purtroppo non è così per tutti.
Caro Gesù Bambino, vorrei tanto che entrando nei nostri cuori, ci mettessi il seme dell'amicizia e della solidarietà, che non siano solo belle parole che si perdono nel vento, dette solo perchè a Natale si è tutti più buoni, ma che questi sentimenti restino nel nostro cuore anche per il resto dell'anno... specialmente nel mio!