Caos calmo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
rock 85
00giovedì 7 febbraio 2008 23:52
Pietro Paladini ha fatto una promessa. Ha promesso alla sua bambina di aspettarla davanti alla scuola fino alla fine delle lezioni. Lara, sua moglie, è morta improvvisamente l'estate scorsa e Pietro non sa decidersi a soffrire, non sa decidersi a ripartire. Seduto su una panchina, giorno dopo giorno riceve le visite e le rivelazioni dolorose dei colleghi, turbati da una fusione aziendale, e dei familiari, preoccupati per il suo stato di "arresto". Trasgredite le regole dell'efficienza e della produttività e abitato da una sorprendente calma, Pietro resta in attesa del dolore e della vita dopo il dolore.
Caos Calmo, tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi, non è un film "autosufficiente" perchè per afferrarlo è necessario affiancare alla visione una ricognizione della fonte letteraria. Eppure proprio in questa "dipendenza", in questa assenza di "autarchia" cara al Moretti in Super8, risiede il valore del film di Antonello Grimaldi. Troppe pagine di Veronesi non corrispondono esattamente al cinema, troppe cose che sono nominate non possono essere viste, perché tutto accade nella testa del personaggio, è Pietro Paladini a prevalere sull'intreccio e l'intreccio non esiste se non attraverso la sua costruzione.
Primo ostacolo per Grimaldi è stata l'esteriorizzazione dell'interiorità, che non ricorre mai o quasi mai alla soluzione più ovvia della voce fuori campo. Ecco allora che il paesaggio interiore di Paladini, impossibile da palesare, si costituisce indirettamente attraverso una scelta marcata e ricca di conseguenze sul piano narrativo: Nanni Moretti, la cui presenza attoriale raccorda il film di Grimaldi alle sue opere. Moretti ha costruito il suo cinema come un sistema di segni e di rinvii (le scarpe, un bicchiere d'acqua, un aforisma), che si configura come un linguaggio per iniziati, qualcosa che costantemente si implica e si richiama. Moretti si muove dentro un orizzonte di aspettative condivise da una parte del pubblico italiano, che si imbarazza per la "scena di sesso" con la Ferrari, già sconcertato da quella con la Morante (La stanza del figlio). Impegnati a dissertare sulla sua incompetenza copulatoria, ai detrattori è sfuggito il vistoso ripiegamento dell'ego morettiano, che non predica più e non ha più certezze ma che ha bisogno di fare ordine, di compiere, muovendosi da fermo, un percorso di conoscenza e di indagine razionale sulla insostenibile leggerezza del dolore.
L'inestricabile garbuglio interiore di Paladini/Moretti e il caotico pasticcio della varia umanità che si confessa sulla sua panchina trasformano il dolore in momento dialettico. Se nella Stanza del figlio la cognizione del dolore è asociale, in Caos Calmo è precipitato in uno spazio di socialità. Dove c'era nichilismo e chiusura adesso c'è apertura al possibile. E dopo gli abbracci è il tempo della differenza: Pietro Paladini potrà fare i conti fino in fondo col significato che ha il (non) dolore per lui. L'unica sequenza che non ha bisogno di essere integrata col romanzo è quella "occupata" da Roman Polanski. La sua entrata in scena è la semplice e geniale risposta di Grimaldi al silenzio della pagina scritta. Perché Polanski è immagine che parla.










come attrice lei mi è sempre piaciuta..fisicamente
il rat-man
00venerdì 8 febbraio 2008 09:45
mi stanno sulle palle sia moretti sia isabella ferrari
rock 85
00venerdì 8 febbraio 2008 13:39
Re:
il rat-man, 08/02/2008 9.45:

mi stanno sulle palle sia moretti sia isabella ferrari


bella donna però

imperatoreluca
00venerdì 8 febbraio 2008 19:49
un sacco di gente andrà al cinema solo per vedersi l'inculata della ferrari

il rat-man
00venerdì 8 febbraio 2008 20:08
Re:
imperatoreluca, 08/02/2008 19.49:

un sacco di gente andrà al cinema solo per vedersi l'inculata della ferrari





[SM=x967719] [SM=x967719] [SM=x967719]
rock 85
00venerdì 8 febbraio 2008 21:00
Re:
imperatoreluca, 08/02/2008 19.49:

un sacco di gente andrà al cinema solo per vedersi l'inculata della ferrari



al cinema no ma la vedrò.. [SM=x967720]
rock 85
00giovedì 28 febbraio 2008 01:39
ho visto la scena..è semiporno..io se fossi nella ferrari però mi vergognerei..è rimasta un attrice seria fino a oggi..mamma mia..
che bella però [SM=x967714]
232425
00giovedì 28 febbraio 2008 18:27
Re:
rock 85, 28/02/2008 1.39:

ho visto la scena..è semiporno..io se fossi nella ferrari però mi vergognerei..è rimasta un attrice seria fino a oggi..mamma mia..
che bella però [SM=x967714]



ma scusa..se tu ritieni che la scena sia semiporno, perchè dovrebbe vergognarsi solo la Ferrari?

e Moretti?....lui non era presente?




solodiego
00giovedì 28 febbraio 2008 18:32
Re:
il rat-man, 08/02/2008 9.45:

mi stanno sulle palle sia moretti sia isabella ferrari



Quoto tra l'altro Moretti vuol fare troppo l'intellettuale del caxxo
232425
00giovedì 28 febbraio 2008 18:38
Re: Re:
solodiego, 28/02/2008 18.32:



Quoto tra l'altro Moretti vuol fare troppo l'intellettuale del caxxo




appunto

dice che quella scena era "necessaria" per capire la vicenda...io non sono d'accordo..è una scena che non è necessaria nemmeno nel libro...


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com