Cani pericolosi, l'ordinanza della Turco. "Stop al taglio di orecchie e coda"

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vanni-merlin
00lunedì 15 gennaio 2007 22:40
Tra le nuove misure decise dal ministro della salute lo stop ai collari elettrici
Lav delusa: "Ci aspettavamo di più, sarebbe servita una legge vera e propria"

Cani pericolosi, l'ordinanza della Turco. "Stop al taglio di orecchie e coda"



ROMA - Nella Gazzetta ufficiale oggi in edicola spicca l'ordinanza del ministero della salute sui cani pericolosi. Anche i predecessori del ministro Turco, prima Sirchia e poi Storace, avevano emesso ordinanze provvisorie in attesa di un disegno di legge mai arrivato. Quest'ultima, chiamata "Tutela dell'incolumità publica dall'aggressione di cani", riprende quella messa a punto da Storace ma rispetto a questa contiene novità interessanti, ad esempio il divieto dei cosidetti tagli estetici di orecchie e coda, e l'obbligo di museruola e guinzaglio nei luoghi pubblici. Animalisti soddisfatti? Non esattamente. Ci sono molti punti che non li vedono affatto d'accordo, Lega Anti Vivisezione in prima fila.

L'ordinanza è una misura provvisoria, datata 12 dicembre 2006 ma effettiva da ieri e per 12 mesi, ufficialmente in attesa di una legge definitiva. Il tratto di continuità con quelle firmate da Sirchia e da Storace è il fatto che sia stata stilata una lista di razze considerate pericolose. Diciassette, più i loro incroci, per le quali vigono delle regole particolari. Eccole: American Bulldog, cane da pastore di Charplanina, cane da pastore dell'Anatolia, cane da pastore dell'Asia centrale, cane da pastore del Caucaso, cane da serra da Estreilla, dogo argentino, fila brazileiro, perro da canapo majoero, perro da presa canario, perro da presa mallorquin, pit bull, pit bull mastiff, pit bull terrier, rafeiro do alentejo, rottweiler e tosa inu.

Per tutte le razze, invece, divieto degli interventi chirurgici "non resi necessari dalla salute dell'animale". Concretamente dovrebbe scomparire la pratica diffusa dei tagli "estetici" di orecchie e coda e compare l'obbligo, per le "razze pericolose" di museruola e guinzaglio in tutti i luoghi pubblici. Altre novità interessanti sono il divieto di addestramenti votati ad aumentare l'aggressività dell'animale e dei collari elettrici o "altri congegni che procurano paure e sofferenza" perché possono provocare reazioni di aggressività. Quest'ultimo divieto era presente anche nell'ordinanza Storace, scaduta da quaranta giorni, ma non chiaro e dunque inapplicato.

Persistono divieti già vigenti, anche se poco noti, come l'obbligo per i proprietari delle "razze pericolose" di stipulare una polizza di responsabilità civile per i danni a terze persone, cosi da garantire l'indennizzo in caso di aggressione. In termini morali è nuovo anche l'obbligo di "vigilare con particolare attenzione al fine di evitare ogni possibile aggressione a persone".

La reazione della Lav (lega anti vivisezione) a questa ordinanza è di parziale delusione. Ciro Troiano, responsabile "maltrattamenti" in seno all'organizzazione, spiega: "Aspettavamo questa nuova ordinanza, confidando in una inversione di rotta rispetto alle precedenti, invece siamo delusi e preoccupati". Troiano è chiaramente soddisfatto delle novità riguardo ai tagli estetici e collari elettrici ma deplora la persistenza di un elenco di razze per cui la normativa è diversa. Ma ci sono anche altri punti a sollevare critiche. Per esempio il comma che incoraggia i proprietari che non si sentono in grado di far rispettare le nuove norme ai loro animali di informare i servizi veterinari. E insieme a loro valutare le misure da attuare, "compresa la soppressione per comprovata pericolosità". La Lav teme che la discrezionalità lasciata ai padroni sul momento in cui disfarsi del proprio animale e la menzione riguardo all'eventuale soppressione possa di fatto generare una prassi sbagliata. Ciro Troiano insorge contro questo punto: "Con questa ordinanza, per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico, si arriva a prevedere l'abbattimento dei cani in base alla razza di appartenenza e non più solo in base al loro stato di salute o comportamentale". Il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, chiede pertanto al ministro della Salute di "ritirare subito dall'ordinanza l'articolo che prevede la possibilità di abbatimento in base alla razza".


(15 gennaio 2007)


da: http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/cani-ordinanza-turco/cani-ordinanza-turco/cani-ordinanza-turco.html

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