Cani e gatti in casa - amore per questi animali...

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Alice Sacco
00mercoledì 21 dicembre 2011 19:38
... o detenzione di animali?
Ad un commento su un video dove si vedeva la mano di un ragazzo coccolare un gatto, l'autore del video ha risposto: non è il mio gatto, io sono contrario alla detenzione di animali "domestici", è un gatto al quale l'estate quando posso do da mangiare..

Cosa ne pensate?
Io non vedo il tenere gli animali domestici come cani e gatti come detenzione di animali. I gatti per esempio sono spesso liberi di girare come vogliono, ma tornano sempre a casa (le mie gatte le mando in giro senza collare di identificazone perchè tanto non serve a nulla, a parte in questo periodo che hanno le pulci perciò indossano il collare antipulci). I cani, anche quelli di grossa taglia spesso abituati a stare fuori, tendono a dormire nelle vicinanze della casa. Se cani e gatti si trovassero male a stare in una casa, non dormirebbero su cuscini e tappeti a pancia all'aria, non girerebbero intorno alle persone, non busserebbero alla porta per entrare quando si fa buio o quando fuori è troppo freddo o troppo caldo.
EmmaWright98
00giovedì 22 dicembre 2011 19:29
io ho due gatti: dire che sono spiriti liberi è poco. ce n'è uno che sta sempre in giro e l'inverno torna solo verso sera, d'estate sparisce per giorni... [SM=g27988] l'altro è più tranquillo, gli piace stare in casa ma non snobba certo una bella passeggiatina, se si presenta l'occasione. perciò non sono d'accordo sul fatto della detenzione di animali.... sembra quasi un controsenso, se li si definisce "domestici": domus era appunto la casa.
_pollina_
00giovedì 5 luglio 2012 20:49
La questione è "difficile", direi.
Io ho un gatto, ed è libero di entrare e uscire di casa quando vuole... :) il mio vagabondo [SM=g27998]

Conosco, però, persone che hanno gatti che vivono esclusivamente in casa. Non saprei se si possa definire "detenzione"... Non lo so, a me, sinceramente, a parità di detenzione fa più pena un pesce rosso in una boccia di vetro. Ma magari perchè sono claustrofobica XD

In realtà non me la sento di dare un giudizio condannando a priori chi decide di tenere un gatto soltanto in casa.
Certo è che se sia ha la possibilità di farlo andare fuori immagino che anche lui sia più "contento"... E anche dal punto di vista fisico sarà più "sano".
C'è però il pericolo che torni a casa ferito da una lotta con altri animali, o con qualche malattia, o che non torni affatto.
Sono scelte, io non me la sento di condannare nessuno.
hotaru.
00venerdì 6 luglio 2012 12:16
Sinceramente ritengo più "detenzione" quella di criceti, conigli e affini... infatti non ne ho mai avuti perché non mi piace l'idea di tenerli in gabbia.
I gatti vanno e vengono, c'è chi è più "comodoso" e non potrebbe fare a meno della stufa, e chi anche d'inverno va all'avventura fra nebbie e brina... so di gente in città che però davvero li rinchiude in casa e non li lascia mai uscire, per pericoli o altro, e questo a dire il vero non mi piace. Tutti i miei gatti maschi sono durati sì e no un anno, perché nel periodo degli amori se ne andavano per il mondo (mai fatti castrare) e puntualmente si facevano ammazzare da qualche parte. Mi dispiaceva un sacco, ma... ehi, la libertà ha un prezzo.
Per quanto riguarda i cani, secondo me bisognerebbe avere sempre e comunque un giardino, ed è lì che dovrebbero stare, non in casa, a meno che non siano davvero di piccola taglia (tipo chihuaha o terrier). Eppure so di gente che tiene terranova in casa, e questo lo trovo davvero sbagliato. Anche per la casa.
Geenween
00venerdì 6 luglio 2012 17:03
Agli animali non frega nulla della 'libertà' come la intendiamo noi. Non credo proprio che la zebra dello zoo preferirebbe vivere, piuttosto che in un grande recinto, in libertà nella savana con alimentazione incerta, parassiti a gogò e i leoni in agguato.

Se si è in grado di garatire una buona vita all'animale, con momenti ricreativi, cure veterinarie, cibo adeguato, che problema c'è?

Per dire, io trovo molto poco consona l'dea del gatto allo sbaraglio, non chippato (molti non mettono collari per il rischio che impiglino, ma almeno il chip andrebbe messo), non vaccinato, ma soprattutto NON STERILIZZATO (su questo non transigo) in zone molte rischiose, non recintate, etc... non mi pare un buon prezzo per una 'libertà' che solo noi umani percepiamo come valore assoluto.

Il discorso dei cani in giardino ha senso e non ha senso, in quanto il cane è un animale molto sociale e spesso il giardino è un confinamento e un'esclusione dalla vita familiare che invece è ESSENZIALE per la psiche del cane. Certo, un terranova in un monolocale è molto scomodo, ma se il padrone ha il tempo di portarlo fuori per il tempo necessario , diventa più che altro un discorso di igiene percepita/effettiva.
Sara Black 98
00venerdì 6 luglio 2012 18:36
Re:
Geenween, 06/07/2012 17.03:

Agli animali non frega nulla della 'libertà' come la intendiamo noi. Non credo proprio che la zebra dello zoo preferirebbe vivere, piuttosto che in un grande recinto, in libertà nella savana con alimentazione incerta, parassiti a gogò e i leoni in agguato.


Sicura? Insomma, credo che l'istinto sia qualcosa di innato: una zebra nata in gabbia è abituata (e morta dentro, aggiungo io. Ma come si fa a vivere in due metri quadrati?) a quella vita, ma una di quelle prese da adulte conserva quell'istinto di liberà.
Detto questo, c'è comunque una differenza fra animali domestici e selvatici. Gli animali selvatici (come le zebre, appunto) dovrebbero vivere libere, quelli domestici... bè, sono per convenzione definiti "domestici" proprio perché adatti alla vita domestica. Ciò non toglie che i gatti abbiano il sacrosanto diritto di avere almeno un balcone su cui sgranchirsi! Non sono soprammobili, ma animali. Mi fa impressione ogni volta che vedo un gatto immobile per ore su una poltrona, magari mentre la padrona lo presenta alle amiche come "il mio unico amore, figlio, marito": un animale che ha gli istinti completamente inibiti non è, per me, un animale felice. "Felice" nel senso animale, non dico che il nostro concetto di felicità sia quello che provano gli animali.
Idem per i cani... ma saranno "cani" quei cosi pelosi tenuti in braccio dalle signorotte e che manco riescono a stare in piedi? Secondo me, non bisogna trattare gli animali come si trattano i figli. Un animale ha diritto almeno a un pezzo di "libertà", che può essere perfino il balcone di casa.
Perché un gatto che gira dovrebbe essere "poco consono"? Cure mediche, vaccinato, collarino (anche perché l'accalappiagatti potrebbe prenderlo) sì, ma libero, dai.
hotaru.
00venerdì 6 luglio 2012 21:15
Forse dipende dall'animale stesso e da come viene educato, comunque sia il mio cane (di taglia media, che non supera i 12 chili) si fa delle picchiate tremende in giardino, e i miei gatti ad un certo punto hanno bisogno di uscire. E di rientrare, ovviamente.
Non ho capito perché un gatto allo sbaraglio sarebbe poco consono: un cane in libertà può essere pericoloso, ma un gatto?
Il mio cane ha chip e libretto veterinario, ovviamente, ma i gatti no, mai avuti. Tra l'altro dalle mie parti non esiste nemmeno l'accalappiacani, figuriamoci l'accalappiagatti (per quel che mi riguarda potrebbe essere una figura mitologica XD).
Bob_Ombadil
00venerdì 6 luglio 2012 22:29
L'aggettivo "domestico" qualcosa vuol dire. Se li tratti bene e le condizioni e il contesto sono favorevoli loro stanno bene in casa con delle persone. Certo un cane di grossa taglia (che io adoro :-Q____ ) in un appartamentino piccolo e senza giardino è peggio che una prigione, ma lo stesso cane soffrirebbe anche randagio... magari non così tanto ma non sarebbe la situazione migliore per lui nemmeno quella :-P
Geenween
00venerdì 6 luglio 2012 22:40
Re: Re:
Sara Black 98, 7/6/2012 6:36 PM:

Insomma, credo che l'istinto sia qualcosa di innato: una zebra nata in gabbia è abituata (e morta dentro, aggiungo io. Ma come si fa a vivere in due metri quadrati?) a quella vita, ma una di quelle prese da adulte conserva quell'istinto di liberà.



Due metri quadrato son fuori legge secondo le moderne norme del benessere animale ^^" Alcuni animali (tipo i lupi) hanno forti istinti migratori, altri sono molto stanziali e la differenza tra il recinto e la savana non la percepiscono. Il problema è solitamente rappresentato dalla mancanza di stimoli, la noia, ad essere spicci.


Ciò non toglie che i gatti abbiano il sacrosanto diritto di avere almeno un balcone su cui sgranchirsi! Non sono soprammobili, ma animali. Mi fa impressione ogni volta che vedo un gatto immobile per ore su una poltrona, magari mentre la padrona lo presenta alle amiche come "il mio unico amore, figlio, marito": un animale che ha gli istinti completamente inibiti non è, per me, un animale felice. "Felice" nel senso animale, non dico che il nostro concetto di felicità sia quello che provano gli animali.



Tra essere un soprammobile e vivere in casa ce ne passa di differenza. Come già detto, sta tutto nel tempo dedicato a stimolare anche mentalmente l'animale. Il cane in giardino, ad esempio, può sembrare più libero di quello in casa, ma in realtà ha bisogno di stimolazioni anche mentali: la corsa al parco non basta, gli esercizietti e l'addestramento a fanno la differenza perchè lo tengono mentalemnte impegnato, così come la partecipazione alle attività casalinght.

Idem per il micio: l'uscita offre una grande varietà di stimoli (topi, ucelli, erba, odori etc.) che non è detto che manchino in casa. Sta tutto alla sensibilità del padrone e alla sua capacità di trattare il cane/gatto/sorcio etc... diversamente da un soprammobile, appunto.


Secondo me, non bisogna trattare gli animali come si trattano i figli. Un animale ha diritto almeno a un pezzo di "libertà", che può essere perfino il balcone di casa.



Sull'animale = figlio sono d'accordissimo. La storia della libertà mi lascia comunque perplessa, più che altro mi pare un concetto troppo umano come mi pare d'aver capito che lo intendi tu.


Perché un gatto che gira dovrebbe essere "poco consono"? Cure mediche, vaccinato, collarino (anche perché l'accalappiagatti potrebbe prenderlo) sì, ma libero, dai.



Io applico ai gatti lo stesso discorso che applico ai cani ed altri animali domestici: la zona dove escono è (relativamente) sicura/recintata? Ci sono strade? Perchè se il mio gatto deve causare un incidente o andarsi ad annegare nella cisterna del vicino (esperienze personali) allora non trovo una buona idea che esca allo sbaraglio, sorry :/

hotaru, 7/6/2012 9:15 PM:

Non ho capito perché un gatto allo sbaraglio sarebbe poco consono: un cane in libertà può essere pericoloso, ma un gatto?



L'impatto ambientale dei gatti 'semiselvatici' sulle specie selvatiche (uccelli, piccoli roditori etc.) è fortissimo, e specialmente grave nelle zone dove esitono specie in pericolo.

I gatti possono causare incidenti sulle strade come i cani, e se non vaccinati, diffondere patologie (vedi toxoplasmosi verso l'uomo, FIV, FelV verso altri gatti etc.) e parassiti. Non sterlizzati, contribuiscono all'annoso problema della sovrappolazione, il che aumenta la densità della popolazione felina, con ancora maggiore impatto ambientale, incidenza di patologie, morti lente per inedia nei meno scafati etc, etc.

E scusate se sono cruda, ma un tirocinio al canile mi è bastato e avanzato per vedere certe cose e rendermi un po' talebana sull'argomento :/

Non sono contraria al 'gatto a spasso' a prescindere, eh, ma mi pare molto romanticizata quest'idea...
Erena-chan
00sabato 7 luglio 2012 23:50
Non sono per niente d'accordo: Io gli animali allo sbaraglio non li tollero e non li transigo.
Non si tenessero proprio, se il gatto deve vivere come un randagio - e io do da mangiare pure ai randagi del mio quartiere. La gente se ne strafrega, li mette sotto con la macchina o gli da polpette avvelenate, o si ficcano nelle fogne. Io non tollererei a casa un animale che si è mangiato un topo di fogna ( e avendo campagne i topi ci sono, non mi fanno schifo e anzi li trovo carucci, è l'igiene che mi preoccupa).
Il mio gatto sta in casa, esce con me, se deve stare libero a scorrazzare nelle mie campagne, queste ultime sono iperrecintate - e il gatto può fare tutto quello che vuole, non metto né trappole né veleni per i topi, quindi può correre e scorrazzare in tutta sicurezza e tranquillità. E sto attenta alla sua linea, il mio gatto pesa esattamente quanto dovrebbe pesare, neanche un grammo in più, perché la chiave di tutto è il movimento.
Non si dovrebbero tenere animali, se devono vivere allo sbaraglio.
(tanto per dirne una, criceti e conigli NON vanno tenuti in gabbia, assolutamente. Solo di notte, ma per evitare che si ficchino in qualche posto dal quale non riescono ad uscire. Di giorno vanno tenuti fuori)
L'istinto primario degli animali è quello della sopravvivenza, non della libertà. I gatti fuggono nel periodo degli amori per accoppiarsi ( i gatti vanno castrati), ma anche quello è un istinto legato alla sopravvivenza della specie.
Poi, non so... come fate a dire che un cane magro e denutrito, e i randagi in genere sono così, è "felice" solo perché libero? ma li guardate gli occhi dei cani randagi? Io non ci riesco, non resisto, mi fanno troppa pena, gli lascio sempre delle crocchette nelle ciotole fuori dai miei recinti e se potessi me li porterei a casa, e dubito che si guarderebbero indietro.
Poi magari sono strana io xD
hotaru.
00domenica 8 luglio 2012 13:45
Erena-chan, 7/7/2012 11:50 PM:

Poi, non so... come fate a dire che un cane magro e denutrito, e i randagi in genere sono così, è "felice" solo perché libero?


Veramente questo non l'ha detto proprio nessuno.
Saranno filosofie di vita, ma per me il gatto non è gatto se ogni tanto non può farsi un giretto dove gli pare. Per quanto riguarda l'impatto ambientale, il discorso mi pare esagerato: dove abito io i danni li fanno nutrie e topi, non i gatti, ed è più facile che sotto la macchina ti arrivi un ratto o una lepre, e lì sì che sono animali selvatici di proprietà di nessuno.
Poi io non sto parlando di randagi nel vero senso della parola: i cani randagi sì che sono pericolosi, non andrebbero mai lasciati uscire da soli nemmeno se di taglia piccola (e c'è gente che lo fa), ma un gatto non randagio, che si fa di tanto in tanto un giretto nella zona in cui abita, si fa sostanzialmente gli affari suoi.
Se è vero che il concetto di libertà nostro gli animali non ce l'hanno, è anche vero che le "recinzioni" come le intendiamo noi per un gatto non hanno il minimo significato: sono solo ostacoli divertenti da scavalcare o su cui appollaiarsi.
Sara Black 98
00domenica 8 luglio 2012 14:20
Re:
hotaru., 08/07/2012 13.45:

Erena-chan, 7/7/2012 11:50 PM:

Poi, non so... come fate a dire che un cane magro e denutrito, e i randagi in genere sono così, è "felice" solo perché libero?


Veramente questo non l'ha detto proprio nessuno.
Saranno filosofie di vita, ma per me il gatto non è gatto se ogni tanto non può farsi un giretto dove gli pare. Per quanto riguarda l'impatto ambientale, il discorso mi pare esagerato: dove abito io i danni li fanno nutrie e topi, non i gatti, ed è più facile che sotto la macchina ti arrivi un ratto o una lepre, e lì sì che sono animali selvatici di proprietà di nessuno.
Poi io non sto parlando di randagi nel vero senso della parola: i cani randagi sì che sono pericolosi, non andrebbero mai lasciati uscire da soli nemmeno se di taglia piccola (e c'è gente che lo fa), ma un gatto non randagio, che si fa di tanto in tanto un giretto nella zona in cui abita, si fa sostanzialmente gli affari suoi.
Se è vero che il concetto di libertà nostro gli animali non ce l'hanno, è anche vero che le "recinzioni" come le intendiamo noi per un gatto non hanno il minimo significato: sono solo ostacoli divertenti da scavalcare o su cui appollaiarsi.


Quoto. Per i cani capisco (poi può far paura un cane grosso, o anche piccolo ma "incazzoso", che ti incrocia in giro e ti scruta, indipendentemente dal fatto che sia randagio o "a farsi una passeggiata") - ecco, secondo me i cani dovrebbero sempre essere al guinzaglio e, secondo legge, anche con la museruola! Perché potrebbero essere pericolosi.
Ma un gatto... dai, è un gatto! Come fa a non farsi un giro? Non è randagio, ha un posto a cui tornare quando ne ha necessità, ma deve comunque avere la possibilità di uscire. E sì, prima o poi potrebbe non tornare: ci ho pianto, da piccola, ma poi ho sempre pensato che ogni volta che tornava a casa, per poi partire dopo un po', era sicuramente più felice e contento rispetto al gatto che mia zia tiene in appartamento e non fa mai uscire... quello, per me, è contro natura, un gatto che non può uscire! Filosofie di vita opposte, immagino.
lalla03
00domenica 8 luglio 2012 15:48
Il mio cane, un meticcio di piccola taglia, dispone di un cortile-giardino (vivo in una villetta) ed è libero di entrare come e quando vuole; dorme dentro casa, per ragioni di prudenza, considerato che quella dove vivo è un'area a rischio leishmaniosi e gli insetti vettori della malattia agiscono dopo il crepuscolo. Ma quando esce con me per le canoniche passeggiatine lo tengo al guinzaglio e lo libero per sgranchirsi e giocare solo in aree ultrasicure: niente auto, per intenderci, niente bambini, niente bici, niente grossi cani in libertà...Poichè anche nei paesini la sicurezza da teppaglia e tossici non è più una garanzia, penso che prima o poi adotterò anche un pastore tedesco femmina: aldilà della taglia e del ruolo, stesse identiche regole. Un cane è una responsabilità: ovviamente, l'idea che potrebbero rubarmelo, investirlo o comunque fargli del male proprio non la sopporterei. Un cane vagante difficilmente aggredisce, visto che non sta proteggendo il suo territorio, ma potrebbe provocare un incidente, sporcare, danneggiare, spaventare...Il randagio "urbano" più che a sbranare bambini, di solito è impegnato a mettere in atto tutta una seie di strategie ruffianesche per accalappiare un altro padrone (parlo per esperienza personale, il mio Zero proviene da una brutta esperienza di abbandono estivo) o, se è stato maltrattato, a fuggire l'essere umano. Diverso è il discorso sui cani rinselvatichiti e imbrancati, quelli sì, pericolosi (più del lupo!) per uomini e bestiame.
Sul cane circolano ancora dicerie false, calunniose e pregiudizievoli: sarebbe comunque, in quanto bestia, imprevedibile e pericoloso (una corretta gestione, e il sapersi rapportare con lui, senza dimenticare di insegnarlo ai bambini annullano il rischio); sarebbe portatore di terribili malattie (attenzione, per quanto riguarda la salute, il contatto con gli altri esseri umani e gli stili di vita sbagliati sono di gran lunga più pericolosi della slinguazzata di un cane; inoltre vaccini e regolari controlli veterinari vanificano del tutto ogni possibile rischio). E quel "ma non starebbe meglio libero?" che giustifica tanti cani fuori controllo e a cui rispondo: il cane è il primo animale addomesticato e vive a fianco dell'uomo da migliaia di anni; come il lupo, da cui discende, è un animale sociale, solo che il suo "branco" attualmente è la sua famiglia umana, che oltretutto lo cura e lo mantiene. Un cane "libero" è un animale infelice. Piuttosto, sotto con microchip, sterilizzazioni degli animali non destinati alla riproduzione e pene certe e severe contro chi li maltratta e abbandona.
Erena-chan
00lunedì 9 luglio 2012 15:01

ma un gatto non randagio, che si fa di tanto in tanto un giretto nella zona in cui abita, si fa sostanzialmente gli affari suoi.


... Io mi preoccupo del mio gatto!
magari tu vivi in zone pacifiche dove tutti hanno animali e magari gli passano pure le crocchette e due coccole, ma nella maggior parte dei luoghi, e io non vivo in una città iperaffollata, gli animali te li ammazzano, se ne hanno l'occasione. Mi è successo e lo so.
Per far girovagare libero il mio gatto dovrei pagare un prezzo così alto (meglio, lo dovrebbe pagare lui)?
Il discorso non può semplificare in "il gatto non è gatto se non fa un giretto da solo". Boh, io la penso così.


Ma un gatto... dai, è un gatto!


E se è il mio gatto è un membro della mia famiglia.


E sì, prima o poi potrebbe non tornare: ci ho pianto, da piccola, ma poi ho sempre pensato che ogni volta che tornava a casa, per poi partire dopo un po', era sicuramente più felice e contento rispetto al gatto che mia zia tiene in appartamento e non fa mai uscire... quello, per me, è contro natura, un gatto che non può uscire!


ok, allora sarò fatta di un'altra pasta io. Se mi tengo un animale in casa, esso diventa un membro a tutti gli effetti della mia famiglia, e in quanto tale se non torna sto male, e niente mi ferma dal cercarlo. Oltretutto, boh, io non trovo tanto sicura questa cosa di mandare i gatti a spasso... i gatti possono contrarre l'equivalente felina dell'AIDS, le zecche... è come se vi sedeste a cuore aperto su un WC pubblico xD


Kagura92
00lunedì 9 luglio 2012 16:12
Io avevo una gatta che in appartamento ci stava piuttosto bene (e secondo me ci sarebbe stata ancora meglio se avesse potuto andare in giardino a sgranchirsi le zampe, ma l'unica volta che ha deciso di uscire si è messa a piangere disperatamente dopo tre rampe di scale presa dal terrore per gli estranei) ma in generale direi che cani e gatti sono piuttosto contenti di stare con gli esseri umani che li trattano come si deve.
Anche se con i cani è molto più difficile che con i gatti, visto che hanno delle proprie esigenze e devono essere addestrati.

Per me il discorso cambia con gli altri animali che davvero non hanno scelta, come criceti, conigli, pesci, tartarughe e pappagalli. Io ho sempre avuto delle cocorite e ci è voluto molto tempo perché imparassero a volare, essendo nati e cresciuti in cattività. E comunque non li lascio in giro per casa con le finestre aperte, perché sono comunque delle cocorite, è troppo facile che un giorno volino via per finire mangiati o qualcosa del genere. Se avessi una casa con un giardino e fossero dei pappagalli, ci farei un pensierino >_>

_pollina_
00giovedì 12 luglio 2012 20:31
Non sono d'accordo con chi dice "lascio andare il mio gatto fuori senza castrarlo/sterilizzarlo", però.
Il gatto è "tuo", e te ne assumi la responsabilità.
Lasciare andare in giro un gatto (maschio) non castrato, significa far prolificare gatti randagi. E' giusto? Direi di no... Non so, a me non pare.
Ok lasciarlo uscire, ma con le dovute "precauzioni", secondo me.

Altra cosa: definire un animale "domestico" è una scelta dell'uomo, ma ciò non vuol dire che l'animale in quanto "domestico" starà sicuramente bene nelle nostre casette XD
Penso non si possa generalizzare.

Thilwen
00domenica 15 luglio 2012 10:52
Detenzione di animali? Dipende.
Non mi esprimo riguardo gli animali in gabbia -che come ha detto qualcuno dovrebbero poter avere uno spazio dove muoversi ed essere chiusi dentro solo quando sono soli/ di notte- ma non credo che, riferendoci a cani e gatti, si possa parlare di detenzione di animali.
Il cane vive con l'uomo dalla preistoria. Ha bisogno dell'uomo e pochi cani sono infelici come in randagi, sempre in cerca di qualcuno che si occupi di loro e possa dare loro affetto. Io ho un meticcio di taglia grande contenuta (è un incrocio dalmata/maremmano, credo, pesa circa 27Kg), ha un giardino dove può scorrazzare liberamente, lo teniamo anche in casa -in cucina e in camera mia- e la notte dorme fuori, nella sua casetta in cortile, per sua scelta. Ma presto la massima attenzione a non farlo andare via da solo fuori dal giardino, al punto da avere messo un catenaccio al cancello automatico in modo che non possa aprirsi nemmeno per sbaglio: abito su di una strada provinciale a scorrimento veloce e se uscisse solo questo potrebbe segnare la sua morte o anche potrebbe mettere a rischio l'incolumità degli automobilisti.
Ma non credo che questo faccia del mio cane un "detenuto" o che il lasciarlo libero nei nostri spazi privati, ma tenerlo al guinzaglio fuori possa in qualche modo andare contro la sua natura: lo faccio per la sua sicurezza e salute, perché gli voglio bene e so che lui è felice e al sicuro con me, e lo lascio libero solo in posti dove sono certa che non possa accadergli nulla di male. Anche se non avessimo un giardino, starebbe comunque meglio con me che mi occupo di lui, gli preparo i pasti, lo porto a spasso, lo coccolo e gioco con lui, piuttosto che solo allo sbaraglio per strada; ho amici che hanno cani delle stesse dimensioni del mio e stanno felicemente in appartamento. I cani vivono con l'uomo e non c'è nulla più naturale di questo: e definirli "animali domestici" forse è un poco riduttivo, visto che sono membri della famiglia a tutti gli effetti.

Per i gatti non saprei, per quanto li adori non ne ho mai avuto uno. Spesso mi sono sentita dire che rispetto ai cani sono "diversi" e hanno esigenze "diverse", ma non so fino a che punto questo sia vero; una mia amica ha avuto un gatto per sedici anni che ha vissuto tranquillamente a casa senza mai girovagare intorno. L'unica volta che è uscito dall'appartamento è stato ritrovato a piangere per le scale, disperso. La stessa cosa per il gatto di mia zia, vive felicemente coccolato dalla sua padroncina e non si è mai fatto un giretto fuori e non sembra abbia tutta questa esigenza di farlo. Ma conosco altri gatti che spariscono per giorni frequentemente e sarebbe impossibile tenerli sempre chiusi in casa. Quindi non saprei credo che dipenda dalle abitutini del gatto e da dove si abita.
Thilwen
00domenica 15 luglio 2012 11:43
Re: Re:
Sara Black 98, 08/07/2012 14.20:


Quoto. Per i cani capisco (poi può far paura un cane grosso, o anche piccolo ma "incazzoso", che ti incrocia in giro e ti scruta, indipendentemente dal fatto che sia randagio o "a farsi una passeggiata") - ecco, secondo me i cani dovrebbero sempre essere al guinzaglio e, secondo legge, anche con la museruola! Perché potrebbero essere pericolosi.





Vi assicuro che è molto difficile che un cane sia pericoloso, che sia un randagio o meno, proprio perché i cani sono abituati a stare con l'uomo. Come si diceva qualche post sopra, sono pericolosi i cani "inselvatichiti" che "fanno branco" o i cani che sono stati maltrattati e resi pericolosi proprio dall'uomo, ma il cane è raro che attacchi senza motivo.
Sara Black 98
00domenica 15 luglio 2012 21:47
Re: Re: Re:
Thilwen, 15/07/2012 11.43:




Vi assicuro che è molto difficile che un cane sia pericoloso, che sia un randagio o meno, proprio perché i cani sono abituati a stare con l'uomo. Come si diceva qualche post sopra, sono pericolosi i cani "inselvatichiti" che "fanno branco" o i cani che sono stati maltrattati e resi pericolosi proprio dall'uomo, ma il cane è raro che attacchi senza motivo.


A me un cane mi ha morsa sul polso, quando avevo otto anni: ho ancora la cicatrice. Ed era domestico, ma i padroni lo lasciavano andar via senza guinzaglio né museruola. Mi è corso addosso e io, essendo bambina, mi sono irrigidita (pur senza mettermi a correre) e lui probabilmente ha "sentito" la mia paura. Poi è arrivato un signore e gli ha tirato un'ombrellata, ma insomma... Per dire, ci sono quei cani rognosetti che non è che siano poi così tranquilli! Poi ho saputo che questo era stato castrato da poco e quindi era diventato più aggressivo dopo l'operazione (almeno, così mi hanno detto), ma per dire... :-)

hotaru.
00lunedì 16 luglio 2012 11:46
Thilwen, 7/15/2012 11:43 AM:


Vi assicuro che è molto difficile che un cane sia pericoloso, che sia un randagio o meno, proprio perché i cani sono abituati a stare con l'uomo. Come si diceva qualche post sopra, sono pericolosi i cani "inselvatichiti" che "fanno branco" o i cani che sono stati maltrattati e resi pericolosi proprio dall'uomo, ma il cane è raro che attacchi senza motivo.



"Pericoloso" non significa solo che un cane sia aggressivo: basta che non faccia attenzione ad attraversare la strada, e rischia di provocare incidenti. I cani poi hanno uno scheletro molto robusto, piccoli o grandi che siano, e se vengono investiti da un motorino o da un'auto rischiano di fare parecchi danni. Quindi, oltre alla perdita affettiva, c'è anche la possibilità di ritrovarsi a dover pagare una cifra non indifferente.
Poi io conosco parecchie persone che hanno paura dei cani, paura sul serio. Spesso non so se è per qualcosa che è capitato loro da piccoli o se si tratti di una vera e propria fobia, fatto sta che non sopportano la vicinanza di un cane, sia pure un chihuahua o un terrier. Ora, io sono la prima a dire che bisognerebbe educare chiunque, fin da piccolo, a comportarsi nel modo corretto con gli animali: non avvicinarsi se il cane non scodinzola, lasciare che un cane sconosciuto ci annusi la mano prima di toccarlo, eccetera, però è un dato di fatto che molta più gente di quanta immaginiamo abbia queste paure, quindi non trovo giusto rischiare che qualcuno abbia dei mezzi attacchi di panico se, facendo una passeggiata in bicicletta, si ritrova un cane per strada.
Detto da una che più di una volta è stata inseguita da due cagnetti rognosi scappati fuori da un cortile con il cancello aperto. Ero in bici e sono riuscita a seminarli, ma vi confesso che se fossero arrivati a mordermi i piedi (avevo i sandali) un paio di calci non li avrei risparmiati.
Thilwen
00lunedì 16 luglio 2012 17:57
Re:
hotaru., 16/07/2012 11.46:


"Pericoloso" non significa solo che un cane sia aggressivo: basta che non faccia attenzione ad attraversare la strada, e rischia di provocare incidenti. I cani poi hanno uno scheletro molto robusto, piccoli o grandi che siano, e se vengono investiti da un motorino o da un'auto rischiano di fare parecchi danni. Quindi, oltre alla perdita affettiva, c'è anche la possibilità di ritrovarsi a dover pagare una cifra non indifferente.




Riguardo ciò sono d'accordo anche io, è uno dei motivi per i quali il mio cancello automatico ha un bel catenaccio. XD

E posso anche capire la paura dei cani ed è giusto tenerli sempre a guinzaglio quando si è fuori, ma sono assolutamente in disaccordo riguardo la questione della museruola, a meno che davvero il padrone non sia consapevole che il cane potrebbe mordere qualcuno nel caso se lo trovasse vicino. Altrimenti, davvero, credo che basti il guinzaglio anche per far stare tranquilli i più paurosi.


A me un cane mi ha morsa sul polso, quando avevo otto anni: ho ancora la cicatrice. Ed era domestico, ma i padroni lo lasciavano andar via senza guinzaglio né museruola. Mi è corso addosso e io, essendo bambina, mi sono irrigidita (pur senza mettermi a correre) e lui probabilmente ha "sentito" la mia paura. Poi è arrivato un signore e gli ha tirato un'ombrellata, ma insomma... Per dire, ci sono quei cani rognosetti che non è che siano poi così tranquilli! Poi ho saputo che questo era stato castrato da poco e quindi era diventato più aggressivo dopo l'operazione (almeno, così mi hanno detto), ma per dire... :-)



Mi dispiace, davvero, non volevo essere insensibile o altro, più che altro volevo dire che comunque è difficile che un cane attacchi tanto per così, per quanto talvota capiti.
A volte è vero che possono esserci determinate situazioni in cui un cane vede un pericolo dove non esiste, soprattutto se magari ha subito un "trauma" di recente. Comunque nel dubbio, per proteggere sia l'amico peloso che gli altri, è giusto tenerlo sempre al guinzaglio quando si è fuori ed io sono solita ricordare a chiunque voglia iniziare a fare amicizia con il mio cane di farsi annusare porgendo la mano verso il basso. Il mio Kiba non farebbe del male ad una mosca, ma non si sa mai che interpreti un gesto brusco di uno sconosciuto come una minaccia.
Sara Black 98
00lunedì 16 luglio 2012 19:19
Re: Re:
Thilwen, 16/07/2012 17.57:




A me un cane mi ha morsa sul polso, quando avevo otto anni: ho ancora la cicatrice. Ed era domestico, ma i padroni lo lasciavano andar via senza guinzaglio né museruola. Mi è corso addosso e io, essendo bambina, mi sono irrigidita (pur senza mettermi a correre) e lui probabilmente ha "sentito" la mia paura. Poi è arrivato un signore e gli ha tirato un'ombrellata, ma insomma... Per dire, ci sono quei cani rognosetti che non è che siano poi così tranquilli! Poi ho saputo che questo era stato castrato da poco e quindi era diventato più aggressivo dopo l'operazione (almeno, così mi hanno detto), ma per dire... :-)



Mi dispiace, davvero, non volevo essere insensibile o altro, più che altro volevo dire che comunque è difficile che un cane attacchi tanto per così, per quanto talvota capiti.
A volte è vero che possono esserci determinate situazioni in cui un cane vede un pericolo dove non esiste, soprattutto se magari ha subito un "trauma" di recente. Comunque nel dubbio, per proteggere sia l'amico peloso che gli altri, è giusto tenerlo sempre al guinzaglio quando si è fuori ed io sono solita ricordare a chiunque voglia iniziare a fare amicizia con il mio cane di farsi annusare porgendo la mano verso il basso. Il mio Kiba non farebbe del male ad una mosca, ma non si sa mai che interpreti un gesto brusco di uno sconosciuto come una minaccia.


Tranquilla, avevo capito che non era tua intenzione. :-) (Ogni tanto uso le faccine per farmi "capire" meglio, spero non vi dia fastidio.)
Per la questione fobia dei cani, è irrazionale e non è detto che dipenda da traumi (molte volte sì, ma ci sono casi in cui sembrerebbe non avere motivazioni particolari): ci sono mie amiche che hanno il terrore dei cani e anche dei gatti. E con terrore, intendo che perderebbero proprio il controllo se un cane si avvicinasse e volesse annusarle. Io rispetto le paure altrui, penso comunque che ci voglia testa e che si debba imparare a non esagerare: per dire, mia nonna ha davvero paura dei gechi (avete presente quelle specie di lucertolone?), ma non fa scenate isteriche come ho visto che fanno altre/i davanti a cani, gatti, gechi, ragni, ma anche topi, rane e il "fauna world" in generale. Le paure irrazionali si possono sconfiggere almeno fino a un certo punto: ad esempio, magari non andrà a lavorare in un canile, ma i cani almeno di piccola taglia si avrà il coraggio di accarezzarli (una mia amica lotta con questa paura da quando è piccola e, piano piano, sta facendo molti piccoli miglioramenti).
Sono andata un po' OT, comunque: è vero, comunque, che i cani liberi sono pericolosi per i motociclisti/automobilisti. Una cosa che mi ha fatta molto arrabbiare è stato un fatto successo di recente nel mio paesino: un cane è uscito dal cancello, di notte. Un ragazzo tornava da una festa (questo spiega l'ora tarda) e ha dovuto schivarlo in velocità, nel senso che ha avuto poco tempo di manovra poiché è entrato nella visuale dei fari quando ormai non aveva più tempo di far nulla. Il cane è finito sotto ed è morto (e mi dispiace, poverino), ma il ragazzo è caduto dalla moto e si è rotto il braccio! E i padroni a dirgli di vergognarsi... ma sarà colpa sua?! Questo mi ha fatta arrabbiare molto, devo dirlo.
In parte, comunque, sto cambiando opinione con questa discussione (Alice Sacco, ammetto che alcune tue discussioni all'inizio mi sembravano "strane" ma imparo sempre qualcosa, qualche nuovo parere,...! ;-))
xGingerRose
00martedì 8 gennaio 2013 15:46
Io ho un gatto rosso di un anno (compiuti questo mese) e ci vogliamo un mondo di bene. E' dolcissimo, molto tranquillo (anche se a volte combina certi guai), ed è anche un giocherellone.
Geenween
00mercoledì 9 gennaio 2013 21:22
Re: Re: Re: Re:
Sara Black 98, 7/15/2012 9:47 PM:

Poi ho saputo che questo era stato castrato da poco e quindi era diventato più aggressivo dopo l'operazione (almeno, così mi hanno detto), ma per dire... :-)



Il topic è stato riesumato, ne approfitto per togliermi questo sassolino dalla scarpa, visto che è una leggenda metropolitana che ho sentito spessissimo: la castrazione non rende i cani più aggressivi, anzi, proprio il contrario, solitamente. E' possibile che dopo una chirurgia gli animali siano più reattivi i primi giorni perché hanno male (anche se la castrazione fatta come si deve ha un recupero rapidissimo), ma questo è un motivo in più per non lasciare il cane alla mercé di se stessi in questi casi.

Secondo me è stata una scusa per giustificare il morso e per classificarlo come una tantum (conosco una signora con pastore tedesco che ha attaccato diverse persone e che si ostina a dare la colpa ai malcapitati).

Il che conferma che i cani vaganti non vanno bene, dato che non tutti sanno come comportarsi e relazionarsi con questi animali (specie i bambini, che sono anche in maggiore pericolo a causa della statura che rende più facile arrivare a zone delicate come il viso).
Bob_Ombadil
00mercoledì 9 gennaio 2013 21:39
Re:
_pollina_, 12/07/2012 20:31:

Altra cosa: definire un animale "domestico" è una scelta dell'uomo, ma ciò non vuol dire che l'animale in quanto "domestico" starà sicuramente bene nelle nostre casette XD
Penso non si possa generalizzare.





Non è una scelta dell'uomo, anche ammettendo che sia stata una scelta dell'uomo, lo è stata secoli fa, questo rende quegli animali OGGI domestici. I cani sono domestici per definizione, se non ci fosse stato l'uomo nemmeno i cani sarebbero esistiti, sarebbero ancora lupi.
La loro storia e la loro evoluzione li rende domestici ed è una cosa significativa e intrinseca dell'animale steso, non solo della concezione che l'uomo ha di lui.
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