Candidatura Polemos

NanozzoPazzo
00lunedì 15 febbraio 2021 20:37
Ciao a tutti,
anche per me oggi è arrivato finalmente il momento di presentare la mia candidatura per questa razza chiusa.
Ho maturato l’idea di entrare a far parte di questo gruppo gradualmente, infatti, man mano che il mio personaggio acquisiva esperienza e conoscenza della sua psicologia e della sua spiritualità, ho strutturato OnGame, il suo profilo, nel modo più affine possibile alle caratteristiche degli Aasimar, avendo fin da subito colto un nesso di continuità tra il suo BackGround e ciò che questa razza rappresenta. Spero possiate valutare positivamente il mio profilo, vi auguro intanto una buona lettura.

§ LA STORIA§

la storia di Polemos risale a più di due secoli or sono…In un piccolo villaggio elfico tra i boschi del reame Siddiano, situato da qualche parte in un lontano continente ad ovest dell’Aengard in una piccola radura creata naturalmente, si insediava un villaggio elfico governato da Quende SalQue Bertador (il padre di Polemos) e Nisse Tahari (La madre di Polemos). Gli elfi di quel villaggio erano abili fabbri, abili guerrieri con le armi, esistevano i diplomatici che altro non erano che i più anziani del villaggio ove il potere decisionale spettava a Quende SalQue, il quale aveva proibito qualsiasi magia all’interno del villaggio.
Il villaggio elfico, il giorno in cui nacque l’erede Polemos Bertador, era in festa ma qualcosa smorzò quel gioviale momento. Proprio durante la celebrazione della vita, segno di prosperità e continuità per il popolo, il cielo si oscurò ed una magia, quasi spontanea si verificò, infatti attorno alla culla, nel bel mezzo della celebrazione, delle rose rosse, caratterizzate da grandi boccioli, emersero quasi spontanee mentre dalle stesse delle creature simili a farfalle fuoriuscirono a centinaia liberandosi nell’aere. Tra lo stupore e lo sgomento, quegli esseri anticiparono quello che Polemos Bertador sarebbe divenuto, cioè un mago poichè la magia stessa albergava dentro di lui. A chiuder il quadro, sarebbe stato il sorgere in pieno giorno, di un cielo oscuro, ricolmo di stelle che adornano quel cielo e dei cerchi concentrici di diverse tonalità di colore, creando stupore in tutto il villaggio.
Tutto quel che accadde venne presto dimenticato, ed i genitori di Polemos, i sovrani di quel villaggio cercarono di dimenticare la scomoda questione, fino a quando Polemos stesso cominciò a mostrare i segni di quella magia, infatti in base all’umore che sentiva dentro il suo animo, attorno a lui si manifestavano strani avvenimenti più o meno belli. Questi avvenimenti cercavano di non essere mostrati al di fuori del palazzo, fino a quando i governanti nonchè genitori, presero la decisione più dura, ovvero attraverso i potenti poteri magici di un elfa conosciuta in un villaggio lontano da quello di appartenenza, attraverso un ammaliamento abiurativo, bloccò i poteri di Polemos spegnendo quella scintilla che volev continuare ad ardere intensamente, ma l’elfa strega avea preannunciato che prima o poi si sarebbero comunque mostrati e Polemos non potrà non accettare il destino di cui è portatore.
Polemos Bertador presto non manifestò più alcun tipo di magia, specializzandosi nelle arti del combattimenti corpo a corpo e con le spade divenendo presto un abile condottiero delle schiere elfiche. Non portavano morte o conquiste, semplicemente riuscivano a difendere i loro territori da eventuali minacce che cercavano di cancellare il reame elfico in quella parte di mondo. Raggiunta la maggiore età conobbe quella che divenne sua sposa, Ayrill Kiryahe, il loro amore fù così benedetto dalla divinità donando una figlia di nome Seniria Bertador. I genitori abdicarono in favore del figlio e della sua sposa, dunque Polemos divenne il regnante di quelle terre continuando nella crescita e nella prosperità del padre.
Ma una sciagura presto incombe nell’intero villaggio, le risorse d’acqua presto terminarono e quelle che restavano furono contaminate da qualcosa di arcano ed incomprensibile, dunque Polemos insieme alla maggior parte degli elfi guerrieri partirono alla ricerca di una fonte d’acqua che potesse divenir sostentamento per il suo popolo. Diverse lune passarono prima che Polemos ed il resto del gruppo fece ritorno nelle proprie terre, e quando tornò trovo il villaggio in cenere, tutti gli abitanti furono trucidati e la moglie e la figlia vennero impiccate ai piedi del grande palazzo dei regnanti.
La frustrazione, l’ira, l’odio, l’angoscia attanagliarono il cuore dell’elfo, il quale spogliandosi di tutti i titoli che possedeva di diritto, decise prima di andar via, di seppellire uno dopo l’altro il suo popolo, la moglie e la figlia e con essi seppellì anche la sua anima. Dunque per secoli ha vagato privo di ogni avere, senza nulla a rivestir il corpo, la strada venne presto smarrita e di quel che accadde restano solo tristi ricordi, fino a quando durante il suo viaggio, esattamente al compimento dei suoi 250 anni i passi conducono Polemos nel reame di Aengard.
Aelinor e Califa hanno accolto Polemos, portandolo in una grande ed accogliente famiglia. Lo hanno vestito e nutrito ed accolto come se fosse uno di loro. Ma la strada dell’elfo non si è fermata con loro, qualcosa in lui lo ha spinto a cercar una strada diversa, per ritrovare se stesso e quello per cui è stato cresciuto, addestrato e creato… La difesa della vita in tutte le sue forme, la difesa della natura e di ciò che in esso è stato creato. Poco tempo è trascorso prima che un incontro avrebbe donato le risposte che cercava, quell’incontro si chiama Evriel. Un umana che ha riaperto l’animo ed il cuore che per tanto tempo era stato dimenticato, conducendolo al cospetto di Isen e di tutti gli eredi. Diverse le avventure che hanno spianato, con non troppa semplicità, la strada per il proprio spirito ma sopratutto al ritrovamento dell’Ars magica, in realtà mai dispersa, ma semplicemente assopita. La chiave per ritrovare la magia era semplice, ovvero riaprire il proprio cuore per un progetto ben più ampio e più importante della propria vita, mettendolo al servizio di chi avrà bisogno di salvarsi o semplicemente di ritrovarsi. Adesso l’elfo è consapevole di possedere il seme della magia e di appartenere agli eredi, finalmente Polemos è tornato ad essere quello di un tempo, anzi migliore di quello che era, seguendo la strada della luce consapevole che la sua vità dovrà essere messa al servizio di chi ne avrà bisogno, ma sopratutto al servizio di tutti gli eredi dell’intero reame.

PREDISPOSIZIONE ALLA RAZZA:
IL VIAGGIO: Subentrato a seguito di un evento traumatico quale la perdita dei suoi affetti, il viaggio si è rivelato essere non solo un percorso fisico in cerca di una nuova terra, ma è stato esso stesso essenza ed espressione di un percorso più profondo, ritrovando un elevata pace spirituale ed una maggiore maturità che lo ha portato ad avvicinarsi all’essenza più profonda dell’essere in tutte le sue forme.

SENSO DI LEGALITA’: Non è raro trovare ,nella vita di molti, eventi di violenza e soprusi ma quello che è accaduto nella vita di polemos è stato inequivocabilmente uno dei motivi principali a determinare ciò che sarebbe stato il suo tratto distintivo: Il suo innato bisogno di legalità, giustizia e difesa del più debole.

CUSTODE DELL’ESISTENZA: Probabilmente è da attribuire all’educazione impartita sin dai primi anni di vita o forse al suo stretto contatto con la natura: è un dato di fatto che Polemos ama la vita in tutte le sue forme, tutelandola e proteggendola come bene prezioso.

Il viaggio, il senso di legalità e la protezione dell’esistenza sono solo tre dei punti che avvicinano Polemos alla razza degli Aasimar.
Ciò che mi piacerebbe sviluppare all’interno di questa razza, con il supporto della gilda degli Eredi della stregoneria, è il lato più mistico e spirituale del PG, mantenendo comunque uno stretto legame con la natura in tutte le sue forme a difesa della giustizia e della vita stessa.
Artemidia-
00mercoledì 17 febbraio 2021 09:46
Buon giorno!
Grazie per aver postato la tua candidatura.

Ho qualche domanda per te:
1. Tutto il tuo bg e tutta la vita attuale di Polemos ruota attorno all'utilizzo della magia. Ritieni che questo possa legato al risveglio del sangue Aasimar? Se si, perché?

2. Il tuo personaggio, a seguito dell'ingiustizia subita, si è rifugiato nella fuga. Quanto conta il senso della giustizia? Quanto può essere decisivo in una situazione? E perché, in passato, Polemos l'ha ignorato preferendo andar via?

3. Ipotizzando che Polemos avrebbe trovato coloro che hanno sterminato il suo popolo riducendo in cenere in Regno, come avrebbe reagito?

4. Qual è il valore della morte per Polemos? E' un valore giusto o è un valore sbagliato? Cosa ne pensa?

Tu dici:
Ciò che mi piacerebbe sviluppare all’interno di questa razza, con il supporto della gilda degli Eredi della stregoneria, è il lato più mistico e spirituale del PG

Sai che gli Aasimar non sono percepibili come razze magiche? Questo non significa, ovviamente, che non possano sviluppare un lato magico ma che, di base, non sono creature che fanno della magia la loro essenza fondante. Cosa ne pensi in merito?

Per il momento non aggiungo altro per evitare di sovraccaricarti! Tutti gli altri Aasimar, se lo vorranno, potranno intervenire ed esprimerti dubbi e domande.
NanozzoPazzo
00mercoledì 17 febbraio 2021 19:12
Buon Pomeriggio a tutti, rispondo volentieri alle tue domande:

-Per quanto riguarda la prima domanda, innegabilmente il mio personaggio ha sempre avuto una predilezione per la magia. Ho sin da subito incentrato il mio gioco, ponendo Polemos nella ricerca della spiegazione sul perchè il suo villaggio fosse stato attaccato e sul perchè il padre abbia fatto il possibile per bloccare fin dai primi anni di vita, i propri poteri. Troverà risposta attraverso un filone creato dal master Evriel, dove si comprenderà che un parente lontano ha un avversione per tutto ciò che possiede magia, per paura di venirne travolto ed essere sopraffatto. In realtà si scoprirà che il padre di Polemos era un Aasimar che aveva sviluppato e approfondito le sue doti magiche trasmettendole al figlio. Il padre, per tutelare Polemos e l'intero villaggio, ha tentato di bloccare il tutto, ma ha fallito poichè il famoso parente riuscirà comunque a scoprire l'inganno, distruggendo ed uccidendo tutti coloro che facevano parte del villaggio. Alla fine del futuro filone, si scoprirà che nel sangue di Polemos scorre quello di un Aasimar e come il padre avrà una predisposizione alla magia.

-Per quanto riguarda la seconda domanda, Polemos mette la giustizia al di sopra di tutto. Quando è andato via dal villaggio, lo ha fatto esclusivamente perchè aveva perso ogni cosa. Molte erano le domande e in quel momento era in preda al dolore. Per questo ha cercato e continua a cercare risposte per l'accaduto, consapevole di voler fare giustizia e consapevole delle sue capacità riscoperte. Spesso ha dato prova del suo senso di giustizia ed altruismo, mettendo a rischio la propria incolumità. Non da meno, ha aiutato gli eredi nel finale della quest alle paludi, svolta da Jerhome, aiutando con la costruzione di trappole e ponendosi in prima linea durante lo scontro, contro diverse creature malvage che volevano distruggere l'emblema della vita, in questa circostanza raffigurata da un albero sacro.

- Se Polemos riuscisse a trovare gli artefici della distruzione della sua stirpe, avrebbe sicuramente riscattato quanto a lui ingiustamente sottratto e avrebbe dunque riportato l'ordine e il regno al suo antico fasto.

-Riguardo la morte per Polemos fà parte della vita. Essa non ha accezione positiva o negativa, ma fà parte del ciclo naturale. Se sopraggiunge in modo improprio, ovvero a seguito di atti malvagi, allora va onorata perseguendo chi ne è stato l'artefice e dunque va fatta giustizia, pur rispettando il naturale equilibrio tra bene e male.

- Sono consapevole che gli Aasimar non sono creature magiche, ma quello che vorrei sviluppare è una figura che pur non avendo origini per sua natura magiche, acquisisce gradualmente conoscenze e capacità nell'uso della magia attraverso gli Eredi, come il padre a suo tempo.

Spero che le risposte sono state abbastanza esaustive e rimango in attesa di eventuali chiarimenti e domande.
Artemidia-
00mercoledì 24 febbraio 2021 10:13
Buon giorno
Chiedo infinitamente scusa per l'ampio ritardo con il quale sto rispondendo alla candidatura. Purtroppo ieri ho avuto un esame che mi ha preso davvero molto tempo e non ho avuto la testa per poterti seguire com'è giusto fare.

Ma rieccomi!

Dunque, prima di condividere con te alcune mie personali considerazioni e passare oltre su altre curiosità che vorrei porti, ho una domanda da farti:

Ritieni che il rapporto con la magia e con il far parte degli Eredi possa essere la chiave (o comunque possa essere uno dei cardini fondanti) della rinascita ad Aasimar? Se si, come?
NanozzoPazzo
00mercoledì 24 febbraio 2021 17:38
-Non ritengo che l'appartenenza agli Eredi o alla magia sia causa esclusiva del riscoprirsi un Aasimar, poichè il risveglio di tale appartenenza razziale avviene indipendentemente dall'utilizzo o meno della magia. Tuttavia questa, può o meno influire nella sua consapevolezza e agevolarlo. Inoltre ho iniziato già il mio percorso di approfondimento circa il mio BG personale, in riferimento alla storia del mio personaggio sulla riscoperta del suo passato tramite convalide in FreeRole con Master Evriel. La magia è strumento della vita di Polemos ma non è la sua essenza.
Artemidia-
00giovedì 25 febbraio 2021 12:14
Buon giorno!


Se Polemos riuscisse a trovare gli artefici della distruzione della sua stirpe, avrebbe sicuramente riscattato quanto a lui ingiustamente sottratto e avrebbe dunque riportato l'ordine e il regno al suo antico fasto.



Vorrei che approfondissi questo aspetto perché così mi sembra eccessivamente generico. Parliamo di una intera città distrutta, di un'intera popolazione sterminata e la reazione di Polemos è stata quella di fuggire. E poi, a distanza di anni? Di mesi? Si risveglia e decide di provare a capire un po' cos'è successo. Già questa cosa è ben poco convincente ma proviamo comunque a capirla meglio. Polemos trova questo misterioso parente lontano e viene a scoprire che lui è l'artefice del disastro. A questo fatto come reagirebbe Polemos?

Passando oltre:
Io ti ho chiesto, oltre alla magia, se il far parte della gilda degli Eredi possa essere un pilastro fondante della trasformazione in Aasimar. Che mi dici in merito?

E ancora:
Polemos, nella sua "precedente vita", era un condottiero che si limitava a difendere i territori di questo altro regno elfico. Bene. In questa spedizione per cercare delle risorse Polemos sceglie di partire con tutti i soldati del Regno: il tuo pg non si sente la reale causa di quello che è successo? L'insuccesso da stratega non è un po' la motivazione per cui un'intera città è stata rasa al suolo, seppellendo i suoi stessi abitanti?

E ho ancora un'ultima domanda:
Come, il tuo pg, metterebbe in pratica i principi di un Aasimar? Questa razza ha un proprio scopo esistenziale, ed è quello di preservare la vita. Ecco, come il tuo pg, da Aasimar, penserebbe a preservare le vite? Attraverso quali strumenti? In una dimensione pratica, come? Ma soprattutto: una volta che Polemos riuscirà a risvegliare il proprio sangue Aasimar, cosa cambierà nella sua vita, concretamente?

Domanda ancora più ultima delle precedente:
Qual è, per il tuo pg, la definizione di bene e la definizione di male? Vorrei anche che mi facessi un paio di esempi concreti.

Per ora basta così!
Anhur
00venerdì 26 febbraio 2021 14:50
Ciao Polemos,
Anche io avrei delle domande se non ti dispiace.

Ciò che mi lascia dubbi è la tua scelta di affidarsi al supporto della gilda degli Eredi della Stregoneria, per sviluppare il lato più mistico e sprituale del PG.
Data la centralità che hai offerto ad una gilda estremamente peculiare-come lo sono gli Eredi della Stregoneria- nel tuo cammino verso alla razza, volevo farti alcune domande su come intendevi far collimare lo stile comportamentale, gli scopi e la natura stessa della gilda con la tua ipotetica natura di Aasimar.

Mi spiego...
Citando testualmente da statuto:
da "Art.2 - Caratteristiche della Congrega":

-I Eredi della Stregoneria sono una corporazione di Streghe con scopi neutrali


da "Art.3 - Scopo Generale"

-Gli Eredi della Stregoneria, nascono al fine di riportare all'antico lustro l'immagine e la potenza dello Specchio e dell’Eredità Stregata delle Generazioni passate. Loro è il compito di proteggere e custodire l’importanza della Stregoneria.


e ancora art.3

-Gli Stregoni e le Streghe, tenderanno a cercare di preservare Equilibrio o a far perdere l’angolo della bilancia da una parte o da un'altra, per preservare e salvaguardare la loro esistenza, quella dei loro simili e del loro Regno.
Agiranno in segreto o alla luce del sole, muovendo ed intessendo trame, cercando di plasmare gli eventi, per dirigerli nella direzione a loro piu’ congeniale.



Quindi ti chiedo:
1) Considerata la profonda ed assoluta neutralità della gilda degli Eredi della Stregoneria, come può questa gilda aiutare il lato spirituale e mistico di Polemos e indirizzarlo verso il bene?
2) Consideata la centralità offerta allo Specchio e all'importanza della Stregoneria, come potresti bilanciare lo spirito benevolo ed altruista di un Aasimar con quello interessato e selezionato della gilda a cui appartieni?
3) Collegandomi all'Art.3 Scopo Generale, ed al discorso di "far pendere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che da un altra, per preservare la loro esistenza e quella dei loro simili e del loro Regno": se malauguratamente dovesse capitare che gli interessi di gilda e quelli di razza potessero non collimare o addirittura contrastare, come ti comportersti?

In oltre sono rimasto un po' perplesso da una tua affermazione in risposta ad Artemidia.
Cito:

-Riguardo la morte per Polemos fà parte della vita. Essa non ha accezione positiva o negativa, ma fà parte del ciclo naturale. Se sopraggiunge in modo improprio, ovvero a seguito di atti malvagi, allora va onorata perseguendo chi ne è stato l'artefice e dunque va fatta giustizia, pur rispettando il naturale equilibrio tra bene e male.



4) Come intendi rispettare l'equilibrio naturale tra bene e male da Aasimar? oltra la spiegazione mi servirebbero anche degli esempi pratici per favore.

In ultimo ti chiedo:
Collegandomi a quanto hai risposto fin ora e all'anatomia di razza Aasimar, mi è sorto un dubbio ulteriore che si ricollega alla domanda n°3 ma in modo più specifico (quindi interpreta la domanda come una specifica della 3a, diciamo una risposta pratica che dia ulteriore dimensione e forza a ciò che potresti rispondere alla 3a).
5) Classica domanda sul tipico dilemma dell'eroe (e da Aasimar): Se ti trovi davanti ad una scelta difficile e sei costretto a decidere tra il salvare un promesso nuovo stregone/strega, che però non è innocente, o la vita di un normalissimo innocente che è rimasto accidentalmente coinvolto nel pericolo di morte: da Aasimar, chi salvi?


Ti ringrazio per l'attenzione.
Per adesso basta così anche da parte mia.😀




NanozzoPazzo
00venerdì 26 febbraio 2021 15:28
Buon pomeriggio, rispondo in ordine alle domande che mi ha rivolto Artemidia, quanto prima risponderò anche, con un altro post, al resto:

-La reazione di Polemos non è stata la fuga, ma il suo è stato un viaggio in cerca di risposte sulle cause che hanno portato a quel massacro. Una volta raccolti gli indizi sul luogo dove avvenne il tutto, si è incamminato in cerca di un luogo dove poter rimetersi in sesto e raccogliere i pezzi della propria vita così da poter ottenere giustizia. Da qui la ricerca introspettiva del suo "Io" attraverso anche la gilda degli eredi che in questa land lo hanno messo in condizione, per mezzo della divinazione, di poter dare risposta ai quesiti che ancora lo attanagliano. Ecco perchè si è unito alla gilda... Ecco perchè la magia diventa il suo strumento. Nelle ultime giocate che hanno coinvolto il mio personaggio, Polemos ha iniziato a fare i conti con la possibile identità ed il luogo dove trovare l'artefice del disastro. Non appena riuscirà a trovarlo cercherà in ogni modo di ottenere le risposte che cerca da sempre e, una volta ottenute, lascerà che sia il master a decidere della sua vita. Vorrei inoltre specificare che il pensiero principale di Polemos è di voler evitare che quanto a lui accaduto possa ripetersi ad altri popoli o villaggi, dunque non è solo una vendetta privata ma ciò che a lui preme maggiormente è assicurarsi che non arrechi più male.

- Il far parte degli Eredi sarà di supporto contestualmente alla sua riscoperta di divenire un Aasimar. Infatti attraverso la divinazione stà ottenendo le risposte che da anni cerca, ma ciò a cui auspica è riuscire ad individuare le sue capacità magiche per servire la collettività in difesa sempre e comunque della vita.

-Polemos è per sua indole un leader. Ovviamente si sente responsabile per il destino che è toccato in sorte al suo villaggio, ma spesso essere un condottiero comporta la responsabilità di eventi fasti e nefasti e lui ne è consapevole. La sua scelta di portare con se una parte dei suoi guerrieri, non la totalità del suo esercito( infatti parte era rimasta a difesa del villaggio), era stata dettata dal poter dispiegare alcune forze per la ricerca di fonti d'acqua non contaminate che in quel momento era un obbiettivo principale per la salvaguardia della vita del suo popolo.

- Per quanto riguarda le caratteristiche ed i principi di un Aasimar, di fatto Polemos ha sempre tutelato e perseguito la vita. Lo ha dimostrato concretamente con i fatti sopra elencati.
Come esempio pratico poss citare quanto accaduto durante una quest dove una vecchietta stava per essere derubata da u fuorilegge. Il comportamento di Polemos è stato quello di estrarre l'arma intimando al fuorilegge di lasciar perdere la refurtiva. Polemos ha ottenuto quanto sttratto alla vecchietta restituendola, la vecchia è rimasta indenne e non ha condotto alla morte il fuorilegge proprio per risparmiare la sua vita.
Altro esempio, gia citato nelle precedenti risposte, è accaduto durante la quest alle paludi. In quella occasione Polemos si è fatto carico della difesa della vita altrui preservando anche la natura. Durante la quest infatti si evince che Polemos non ha attaccato per piacere personale, bensì in difesa degli eredi contro delle entità malvagie. Concretamente una volta risvegliato il sangue Aasimar, Polemos avrà un netto rifiuto per la morte ed il male dovuto sopratutto a seguito delle prevaricazioni incontrate nel suo passato. Nel concreto si riscoprirà cambiato divenendo di fatto portatore e paladino della vita non tralasciando neanche il più piccolo essere vivente presente in natura.

- In riferimento alle definizioni di bene e male per Polemos:ù
BENE= Rientra in questa definizione tutto quello che rispetta il naturale equilibrio delle cose, rispetta le leggi e le regole dei luoghi, non lede in nessun caso la vita e la libertà altrui, antepone il bene collettivo al bene personale, ciò o colui il quale rispetta la vita in ogni sua forma.
Bene è per esempio l'atto di voler mettere la propria vita a rischio se ciò comporta la salvezza di un intera comunità davanti ad una minaccia.

MALE= Per contro, in questa definizione rientra tutto ciò che ostacola la vita in ogni sua forma. Il oler anteporre i propri interessi a discapito della comunità, non rispettare gli equilibri delle cose naturali, non rispettare le leggi e le regole dei luoghi, recare morte e distruzione per il piacere di farlo. Non rispettare la libertà ed il libero arbitrio.
Male è per esempio, l'aver ritrovato un intero villaggio sterminato come è accaduto nel suo passato.
Proprio per questo motivo ha piena consapevolezza della differenza che esiste tra bene e male.
Artemidia-
00venerdì 26 febbraio 2021 18:56
Buona sera!


Nelle ultime giocate che hanno coinvolto il mio personaggio, Polemos ha iniziato a fare i conti con la possibile identità ed il luogo dove trovare l'artefice del disastro. Non appena riuscirà a trovarlo cercherà in ogni modo di ottenere le risposte che cerca da sempre e, una volta ottenute, lascerà che sia il master a decidere della sua vita.



Lascerà che sia il master a decidere? Il master, in questa storia, farà da arbitro ma dovrai essere TU a decidere cosa fare di quel tale. Dunque?


non è solo una vendetta privata ma ciò che a lui preme maggiormente è assicurarsi che non arrechi più male.



Mi diresti come? Se può essere più semplice potresti anche farmi diverse ipotesi a riguardo!


Polemos è per sua indole un leader. Ovviamente si sente responsabile per il destino che è toccato in sorte al suo villaggio, ma spesso essere un condottiero comporta la responsabilità di eventi fasti e nefasti e lui ne è consapevole. La sua scelta di portare con se una parte dei suoi guerrieri, non la totalità del suo esercito( infatti parte era rimasta a difesa del villaggio), era stata dettata dal poter dispiegare alcune forze per la ricerca di fonti d'acqua non contaminate che in quel momento era un obbiettivo principale per la salvaguardia della vita del suo popolo.



Vorrei un attimo comprendere la psicologia del personaggio e con questa mia domanda volevo proprio addentrarmi in questo aspetto. Potresti, per favore, parlarmene?


Polemos avrà un netto rifiuto per la morte



Hmm... Eppure tu stesso, prima, hai definito la morte (per Polemos, ovviamente) in maniera ben diversa: "Essa non ha accezione positiva o negativa" e "la morte per Polemos fà parte della vita".
NanozzoPazzo
00venerdì 26 febbraio 2021 23:04
Per Artemidia:

- Possono esserci due opzioni... Dopo la confessione può uccidere l'artefice e trovare così giustizia bloccando eventuali cattiverie che può esercitare quell'essere verso terzi. La seconda possibilità potrebbe essere il pentimento da parte di quell'essere dunque potrebbe trovare la redenzione ed essere consegnato alle autorità competenti per ricevere comunque la sua punizione. La scelta del master stà proprio nel decidere cosa e come reagisce quell'essere messo alle strette, dunque possono esserci due risvolti differenti.

- Per la seconda domanda rispondo come scritto sopra.

-Un elfo che nutre un infinito rispetto verso il prossimo, di poche parole tranne per chi reputa sia idoneo a condividere i propri pensieri, rispettoso verso il prossimo, severo ma giusto nelle scelte che volgono sempre verso un aspetto buono e leale, risoluta, pesa molto le parole e se promette qualcosa fà l'impossibile per mantenere fede.

- Il netto rifiuto della morte era inteso come una propensione alla difesa per la vita altrui, quindi per intenderci non andrà mai in giro a uccidere senza scopo qualcuno,piuttosto andrà in giro a difendere chi ha bisogno. Invece la citazione che hai messo in discussione era riferita al concesso della morte, quindi inteso come termine di un ciclo vitale e per tanto da rispettare.
NanozzoPazzo
00sabato 27 febbraio 2021 00:01
Rispondo alle domande di Anhur:
Volevo intanto iniziare precisando che una gilda neutrale non è a favore nè del bene nè del male, ciò significa che chi ne fà parte ha facoltà di indirizzare le proprie scelte verso ciò che reputa più affine al proprio sentire. Inoltre la Suprema, ovvero Isen, in ongame è un elfa che lascia parlare ed esprimere i propri gildati assecondando per quanto possibile le scelte del singolo. Inoltre ho letto che la maggior parte delle tue domande sono riferite alla gilda e non al pg in se stesso, dunque le due cose, ovvero il fatto di divenire Aasimar ed essere un erede non vanno in contrasto tra loro, oltre al fatto che è sancito dal manuale che un Aasimar potrebbe anche prendere la via della magia pur non essendo una razza magica e questo potreste insegnarlo voi a me.
Passo alle risposte in ordine numerico:

1)Polemos è un elfo dedito al bene dunque non serve che qualcuno lo indirizzi. Tuttavia gli eredi sono per lui delle guide riguardo l'apprendimento delle conoscenze arcane oltre ad aver più volte combattuto al suo fianco contro il male dando dimostrazione di totale fiducia. Polemos è un leader dunque se pur ha scelto di affiancare questa gilda, lui sà bene di dover trovare da solo la strada inerente le decisioni seguendo il proprio istinto molto coerente con lo stile degli Aasimar.

2)L'interesse maggiore per Polemos da eventuale Aasimar sarà ovviamente riferito agli interessi principalmente razziali, se sono coerenti a quelli degli eredi che ben venga allora, altrimenti probabilmente farà le sue scelte al riguardo, magari non partecipando a determinati eventi, preferendo il dissenzo piuttosto che andare contro al suo pensiero. Al momento però posso dire che ogni cosa che è stata fatta insieme alla gilda, è stata coerente con il pensiero di Polemos e non sono mai andati in contrasto, dunque non ho al momento esempio a cui riferirmi.

3)Per il punto 3 vedi punto 2

4)Quel che pensa Polemos è semplice ti faccio un esempio per comprendere bene la cosa... Se un animale muore si decompone, dunque diventa in parte fertilizzante per la terra. Ciò significa che cresce una nuova vita, dunque in sostanza la morte per polemos fà parte di un ciclo vitale. Non ha solo accezione negativa, tranne se questa viene condotta per mano di terzi ingiustamente. Stà poi al discernimento e alla capacità di azione dell'Aasimar saper cogliere se, quando e come l'evento morte và affrontato ed in che modo. In quel caso sarà l'Aasimar ad intuire se essa sia da ostacolare o diversamente se rientri nel decorso naturale delle cose.

5)Se lo stregone è come dici tu, indubbiamente colpevole di un reato contro la vita o contro il bene ovviamente sarà lo stregone ad essere punito... Vorrei però precisare che la stessa domanda potrei rivolgerla a qualsiasi tipo di Aasimar che appartiene a qualsiasi tipo di gilda o qualsiasi altro tipo di razza. Sono comunque circostanze rare e particolari che richiedono una presa di posizione netta e Polemos comunque farebbe la scelta più lineare per l'appartenenza alla razza.
Anhur
00domenica 28 febbraio 2021 18:58
Ciao Polemos.
Su suggerimento e richiesta della responsabile di razza ti faccio delle altre domande.

Ci sarebbe bisogno di qualche chiarimento:
-La tua risposta alla domanda n°1 aggira la domanda stessa. Non mi hai spiegato come, facendo riferimento alle tue parole in candidatura, possa la gilda essere di aiuto a Polemos nel suo percorso spirituale e mistico: per favore potresti rispondere?

-Per le domande 2 e 3 prendo atto della scelta di astensione in caso di conflitto di ideologie e una mancanza di idea su come far collimare le divergenze filosofiche e comportamentali tra il gruppo a cui appartieni e la razza a cui aspiri.

-Per la domanda 4 te la ripropongo. Non ti ho chiesto della morte, ma dei concetti del bene e del male e del loro "naturale equilibrio". Ti ho fatto questa domanda allacciandomi alle tue parole che parlavano proprio di voler "rispettare l'equlibrio naturale tra bene e male". Per tanto te la ripropongo: come intenderesti rispettare l'equlibrio naturale tra bene e male? cioè che cosa faresti, quale sarebbe la linea comportamentale generale?

-Per la domanda 5 non ti ho chiesto chi deve essere punito, ma da Aasimar, chi salveresti. La mancanza di innocenza non pregiudica colpevolezza.
La precisazione non era necessaria, queto è un esame per entrare in razza rivolto a Te :D.
Quindi, prendendo cosa hai detto e relazionandolo alla domanda numero 5: quale sarebbe la scelta più lineare per la razza, secondo te, in questo caso? chi Polemos salverebbe e perchè?


In bocca al lupo e buon game.


NanozzoPazzo
00lunedì 1 marzo 2021 21:02
Rispondo ad Anhur:

1) Tu mi chiedi esplicitamente come può questa gilda aiutarmi in un percorso spirituale e mistico come da me citato nelle risposte precedenti... Noto con piacere che si continua a battere sul fatto che appartengo agli Eredi. Allora rispondo in modo esplicito. Io sono un player vecchio stile, non faccio progetti e non leggo il futuro, tuttavia a me piace scrivere la storia passo dopo passo, ciò significa che Polemos crea la sua storia attraverso me e non il contrario dunque non sò in futuro esattamente come mi aiuteranno ma sono sicuro di poter dire con estrema sicurezza che al momento ogni volta che Polemos si è trovato in una situazione in cui ha avuto bisogno di conforto, consiglio, aiuto tutti gli Eredi e dico Tutti hanno fatto il possibile per aiutarlo e consigliarlo. Vorrei anche specificare nuovamente che il maggior aiuto verso polemos e verso la sua crescita personale è dovuta al fatto di essere completamente libero di esprimersi, differente da altre gilde che devono comunque sottostare a regole "militari" o altro genere di limitazioni. Tra Polemos, Isen,Evriel,Kjarl ecc si è instaurato in OnGame un legame profondo spirituale dove con molta semplicità l'elfo chiede consiglio per i suoi dubbi e le incertezze personali. Dunque con tutta sincerità di posso dire che la crescita di cui parlo e di cui ne sono certo avverrà passo dopo passo e sopratutto giocando il mio gioco con totale leggerezza. Con questo non stò aggirando la risposta, ma semplicemente la risposta è che si vedrà strada facendo.


2-3)Comprendo ma non accetto la risposta datami, mi spiego meglio. Faccio una premessa, ad oggi non è mai capitato che il pensiero degli Eredi sia opposto a quello di Polemos, dunque non sò farti un esempio ad oggi pratico di un evento avvenuto. Detto questo, supponiamo il caso che si deve uccidere qualcuno per nascondere l'identità degli Eredi o altre situazioni scomode, stai pur certo che Polemos da Aasimar non lo permetterebbe mai. Questo non significa che perde la sua stima, ma semplicemente per preservare la vita, potrebbe ad esempio richiedere l'uso della magia per far perdere la memoria di ciò che quell'essere ha scoperto, per evitare di mettere a rischio di Eredi, piuttosto che farlo uccidere. Diciamo che un modo in OnGame e sopratutto attraverso la magia si trova sempre, basta essere coerenti e far collimare gli interessa degli Eredi con quelli di un Aasimar. Per come la vedo io, crea degli spunti di gioco non indifferenti e la cosa mi stimola molto. Ripeto anche in questa risposta, che a me non piace mischiare l'on con l'Off dunque in Off non posso dirti quel che avverrà in OnGame, preferisco godermi il gioco. Ripeto anche in questa risposta che qualsiasi cosa può essere semplicemente discussa con il capo gilda, il quale lascia sempre ampio margine di espressione.

4) Da Aasimar posso dire che il male và perseguito sopratutto se causa danno o ostacola la vita altrui. Con questo non voglio dire che se diventerò Aasimar andrò in giro in cerca di cattivi da uccidere altrimenti non ci sarebe differenza tra un cattivo ed un Aasimar. Ricordiamo sempre che la vita per un Aasimar và preservata, dunque nel particolare se becco un essere che prova ad un uccidere qualcuno sicuramente mi contrapporrò tra il carnefice e la vittima evitando il peggio. Proverò con tutte le forze di placare la rabbia del cattivo facendolo ricredere e magari convertirlo verso la strada del bene, ovviamente se non c'è modo dovrò intervenire con la forza e in caso estremo cercherò di abbatterlo. Ma prima di uccidere un essere cattivo bisogna che superi diversi step e non deve esserci altro rimedio. La cosa che per un Aasimar è favorevole, è il fatto che molte razze devote al male, da lui vengono riconosciute, dunque la cosa non è poi così difficile come sembra. Mentre per quanto riguarda il bene và preservato e tutelato in tutte le sue forme, non servono altre parole per dire come reagisce Polemos da Aasimar verso il bene. Per naturale equilibrio intendevo che nel mondo non esiste solo il bene o solo il male nè può mai esistere l'uno senza l'altro. Ma l'iportante è preservare l'equilibro tra le due cose, per quanto riguarda il bene, appunto come dice la parola BENE non potrà mai uccidere o reprimere il male senza che il male crei il pretesto, tuttavia il Male dovra essere sempre tenuto sotto controllo per le sue manie di prevaricazione su tutta l'esistenza. Un Aasimar da buon paladino del bene dovrà attenzionare secndo me proprio questo meccanismo che sembra essere una cosa normale, ma è una linea molto sottile.

5) Da Aasimar una risposta del genere mi sembra strana. Se l'Aasimar è una razza che preserva la vita, se un Aasimar sacrificherebbe la sua esistenza per salvare la vita a qualcuno che sia o no senziente... Io da Aasimar non farei nessuna differenza tra uno stregone o un semplice innocente perchè la vita è egualmente importante in entrambe le circostanze. Ovviamente se devo fare una scelta, se la condizione non permette di salvarli entrambi da morte certa, Polemos avrebbe unapreferenza verso un animo buono e puro, indipendentemente dal titolo nobiliare, dall'appartenenza alle gilde ecc. Ovviamente si parla di una situazione in cui non può salvare entrambi.

Se è possibile, vorrei usare questa sezione per porre alcune domande...

1) Far parte degli Eredi preclude la possibilità di divenire Aasimar?
2)Perchè pensi che una gilda neutrale possa creare problemi più di quello che può fare una gilda dichiaratamente malvagia o dedita al bene?
3)Perchè la maggior parte delle domande non sono rivolte al pg ma esclusivamente al legame con la gilda?
4)Pensi che stare all'interno di una gilda delinei in modo dettagliato le azioni ed il gioco del personaggio? Non pensi che il Player possa gestire il proprio gioco in modo autonomo che poi è lo spirito di questa Land?

Grazie in anticipo per il tempo dedicatomi, spero di ricevere risposte da parte di Artemidia.
Artemidia-
00martedì 2 marzo 2021 17:48
Buona sera!
Grazie per aver risposto a tutte le nostre domande, ora rispondo io alle tue!Ahah

1. No, far parte degli Eredi NON preclude la possibilità di divenire Aasimar;

2. Rispondo io per Anhur dal momento che il suo pg è in cancellazione (e, pertanto, è stato rimosso dalla razza Aasimar): una gilda malvagia o una gilda dedita al bene ha ben chiaro qual è il suo orientamento di vita, sa perfettamente quali sono i suoi paletti, le cose da fare e quelle da non fare. La neutralità, per un Aasimar, non esiste, è fuori discussione, è un chiudere un occhio dinnanzi a delle circostanze discutibili. Ecco perché, con il mio consenso, Anhur stava cercando di capire quanta neutralità ci fosse in Polemos, attraverso l'appartenenza alla gilda degli Eredi;

3. Da quello che tu hai scritto il legame con la gilda è parecchio forte, è un qualcosa che comincia ad essere essenziale per Polemos ed è giusto riuscire ad analizzare questo aspetto, dal momento che è quello che più di tutti crea alcune domande. Se in una candidatura molte cose vanno bene ed una, per come viene trattata, fa storcere il naso allora sarà quella che verrà spulciata più di tutte, è normale;

4. Si, penso che stare all'interno della gilda delimiti decisamente in modo dettagliato le azioni ed il gioco del personaggio. E' ovvio che un pg potrà perfettamente avere una vita, anche diversa, al di fuori della propria gilda, ma su questa Land le abitudini e le attitudini del personaggi vengono, in una buona percentuale, definite dalle gilde. Questo non significa che il tuo personaggio sarà SOLO uno stregone come Artemidia non è solo un Comandante, può essere moltissime altre cose, ma saranno comunque delle impalcature, volumetricamente importanti o meno, che si fanno ad aggiungere ad una idea/linea guida iniziale e di fondo.

Detto ciò vorrei che non si tornasse più nell'argomento.

Andiamo avanti: ti chiederei di postarmi qui tutte quelle giocate che ritieni possano essere utili alla candidatura (sia vecchie che passate). Se lo desideri, se credi che possa essere uno stimolo, potresti anche generare delle giocate "finte" che comunque potrebbero essere utili alla candidatura (in quel caso, però, specificamelo).
NanozzoPazzo
00martedì 2 marzo 2021 22:24
Ti ringrazio Artemidia per le risposte che mi hai fornito e la penso esattamente come te. Adesso provo a postare una giocata che ho fatto insieme ad Alastor. Mi dispiace per non aver salvato delle giocate che potevano essere il cardine della mia candidatura, se lo avessi saputo prima avrei fatto il possibile.
Giocata del 02/03/2021
Artemidia-
00martedì 2 marzo 2021 22:36
Tranquillo!
Comunque apprezzo il commento finale XD Aiuta a contestualizzare. Posta tutte le giocate (reali o inventate) che vuoi, così come frammenti di post che ritieni utili. Io monitorerò il tuo gioco e... Ci vediamo tra un po' di giorni!
NanozzoPazzo
00mercoledì 3 marzo 2021 22:02
Giocata Cuspide giorno 03/03/2021
Artemidia-
00domenica 7 marzo 2021 23:06
Buona sera
Vorrei che mi postassi una giocata nella quale hai trovato un demone in fin di vita che ti supplica di risparmiargli la vita, che ti chiede aiuto per redimersi, per trasformarsi in un essere diverso, buono. Utilizza quanti post vuoi, ovviamente tutti da 2000 e giocatela come più preferisci (ambientazione, descrizione fisica del demone e di tutto quello che è potuto succedere, hai piena libertà a riguardo).

Poi vorrei mi postassi una giocata nella quale Polemos riesce a ritrovare questo suo parente malvagio del bg, questo è stato catturato e imprigionato e non rivela alcun cenno di pentimento né di volontà di redimersi, anzi. Anche qui i post dovranno essere massimo di 2000 caratteri e puoi gestire tutto autonomamente.

Infine vorrei mi postassi una giocata nella quale Polemos si ritrova a dover uccidere un suo nemico in uno scontro, durante l'assalto al suo accampamento. E' visibilmente in inferiorità numerica e, per difendersi, è costretto a togliere la vita ad uno degli UOMINI della banda (fai tre in tutto). Uno muore, gli altri scappano. Anche qui, descrivi la scena in post di massimo 2000 caratteri con ambientazione e descrizioni che più preferisci.

Resto in attesa!
NanozzoPazzo
00lunedì 8 marzo 2021 12:52
Bongiorno Artemidia, ma queste giocate o azioni possono essere anche masterate per renderle più credibili? Se non sono accompagnate da master, possono essere fatte in qualsiasi chat di gioco?
Artemidia-
00lunedì 8 marzo 2021 13:32
Ciao, buon giorno!

No, queste giocate non vanno scritte in gioco, le puoi tranquillamente ideare e scrivere su un file word e poi incollarle qui nella tua candidatura^^ quindi niente master, per intenderci (bastano anche pochi post per ciascun evento). Hai piena libertà su descrizioni e ambientazioni, a me interessa solamente l'evento e come Polemos reagisce a questo.
NanozzoPazzo
00martedì 9 marzo 2021 18:20
La Redenzione
La Redenzione
Artemidia-
00mercoledì 10 marzo 2021 09:10
Resto in attesa delle altre due giocate.
NanozzoPazzo
00mercoledì 10 marzo 2021 11:11
Nodi al pettine
Testo nascosto - clicca qui
NanozzoPazzo
00mercoledì 10 marzo 2021 18:10
Attacco all'Accampamento
Artemidia-
00mercoledì 10 marzo 2021 19:51
Ti ringrazio.
Per quanto mi riguarda abbiamo finito, mi prendo qualche giorno per valutare!

Stay Tuned.
Artemidia-
00venerdì 12 marzo 2021 21:22
Buona sera
Mi sono presa un paio di giorni per fare il punto della situazione e valutare con attenzione la candidatura.
L'esito, purtroppo, è negativo, ciò significa che respingo la candidatura.

Ritengo che il tuo pg, ad oggi, non abbia raggiunto un grado di maturità idoneo per la razza Aasimar.
Ritengo che le conoscenze base della razza non sono ferree e, comunque, non sono sufficienti per un cambio razza.

Un Aasimar è mosso da un principio che determina persino il suo modo di pensare che non contempla l'indecisione o l'esitazione, eccetto in eventi difficili da giostrare. Il tuo pg noto che si affida troppo a componenti esterne, come la magia o l'appartenenza alla gilda degli Eredi, trascurando l'aspetto fondamentale della personalità, del carattere, della propria essenza al di fuori dei due precedenti elementi. Questo non è un difetto, ma è sinonimo di una scarsa maturazione del personaggio. Ho cercato più volte di capirle l'indole, il carattere, i modi di fare, la psicologia, ma ad ogni mia domanda hai sempre preferito rimanere superficiale. Persino quando ti ho chiesto la giocata sull'uccisione questi aspetti non sono minimamente stati trattati e, anzi, s'è descritto solamente l'azione, il lato "tecnico".

In più trovo ingiustificabile la giocata riguardante il demone: è vero, sul manuale non si parla dei demoni, ma è quasi intuibile che si trattino di creature che per natura sono nemiche degli Aasimar. Motivo per cui io ritengo che sia il minimo apprendere quali siano le caratteristiche base dei demoni. Se le sconosci esistono le guide di gioco o persino il moderatore di razza dei mutaforma avrebbe potuto darti una mano in questo. Ma soprattutto bastava, forse, rileggere qualche vecchia candidatura e notare che la stessa identica domanda era già stata posta. E' come presentarsi ad un esame senza aver raccolto le classiche "domande del professore", qualsiasi studente lo farebbe. Quindi no, non si può avviare un percorso di redenzione per un demone perché questo non è fisicamente e mentalmente capace di comprendere e di far propri sentimenti positivi. Un demone non può provare amore, non può trarre piacere dal fare bene. I demoni dotati di maggiore intelligenza sono in grado di simulare ed è per questo che mai, mai, si può dar peso e fiducia alle parole di un demone. Polemos sarebbe morto e, cosa ben peggiore, probabilmente sarebbe stato l'artefice di distruzione e morte.

Ho invece apprezzato la seconda, riguardo lo zio di Polemos, unica adeguatamente soddisfacente ai fini della candidatura.

Spero che questi giorni di esame ti siano serviti per comprendere maggiormente il percorso da far intraprendere al tuo pg.

Concludo dicendo che potrai nuovamente riproporre la tua candidatura tra tre mesi, qualora lo desiderassi.

Buona serata e buon gioco!
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