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16:20Yarlaggson[Narvick - Locanda] entra con passo sicuro e tranquillo al tempo stesso. La natura portuale della città, a quanto pare, non lo disturba tanto quanto pensava, e la locanda è abbastanza lontana dal mare da non costringerlo a sentire quel nauseante rumore di onde. Si è anche ripreso dal viaggio attraverso il portale, che nella giornata precedente aveva largamente alterato l'equilibrio del proprio apparato digestivo. Yarlaggson porta oggi addosso il proprio intero guardaroba: mantella leggermente stretta sulle spalle e chiusa sul petto, lunghi guanti neri sovrastati dai bracciali borchiati, camicia e pantaloni umili e i consueti stivali con tasche, tirati a lucido e con entrambe le tasche vuote. Sulle spalle ha il pesante zaino da viaggio, carico di tutto il necessario. Non per viaggiare, ma per rendere più arduo possibile l'allenamento e mantenere così il suo corpo tonico e attivo. L'umano, entrato quindi in locanda, muove passi sicuri in direzione del bancone, in posa ben eretta, le manone sulle cinghie dello zaino per alleggerire il peso sulla schiena, la testa alta e fiera. Lancia i suoi occhi scuri in ogni direzione, in cerca di volti noti, o di potenziali nuove e affascinanti conoscenze, mentre i propri piedi lo conducono verso il bancone.
16:31Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Si sta occupando della locanda, erano giorni che mancava e quindi tanto tanto lavoro arretrato. Ora è dietro il bancone, che legge un paio di pergamene mentre i garzoni si occupano di servire da bere al bancone e ai tavoli. E' un po' defilata, nel senso che è dietro il bancone e quindi visibili a tutti ma nell'angolo destro, non è che sta impedendo il lavoro a qualcuno. Indossa un completo che si compone di pantaloni, bustino, giacca. Il bustino bianco si stringe in vita e offre una generosa scollatura, mentre i pantaloni, in pelle marrone, seguono le forme della drakaal. La giacca, di tessuto nero e resistente, scende fino al polpaccio ed è dotata di un ampio bavero, al momento la guaccia è lasciata aperta, quindi si vede perfettamente sia il bustino sia i pantaloni. Due cinghie di cuoio che si incrociano sotto il seno fermano la giacca in corrispondenza del busto. Le maniche presentano due ampi risvolti, così che i guanti di pelle marrone coprano tutto l'avambraccio, altrimenti scoperto. I corvini sono lasciati sciolti, mossi ed ordinati. Ovviamente ha sotto le vesti la cavigliera, la spilla, il bracciale e l'anello. La schiena è poggiata sul legno, in quell'incavo del bancone che ha fatto suo, ma nonostante sia impegnata a leggere le spalle sono dritte e la schiena ben eretta. Il mento sempre un pochino alto, quel portamento fiero che non può fingere di non avere, o almeno, non quando non ci si impegna. Le unghie rosse mantengono i fogli davanti al viso, non appiccati, ci vede bene. Le mani, infatti, sono parallele al seno e gli occhi verdi scorrono le parole che quelle pergamene recitano. Niente di che, in realtà, si tratta di contabilità e se non lo sta facendo nel suo ufficio è solo perchè ci ha già passato tutta la mattinata ed il pranzo. I piedi puntano a terra leggermente avanzati rispetto al busto. Non si accorge dell'arrivo di Yarlaggson proprio perchè impegnata, ma lui può notarla guardandosi attorno. {Innate}
Amyria ha usato Il mio braccio appartiene alle Tenebre
16:37Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Il sole splende alto nel cielo sulla città di Narvick, nemmeno una nuvola all’orizzonte al contrario del giorno scorso. Son tiepidi i raggi solari, danno un po’ di sollievo dal freddo. Il vento soffia impetuoso, lo sente sbattere contro le finestre. Ieri ha deciso di non andare a casa e rimanere a dormire in locanda. Non avrebbe sopportato i piagnistei della madre, effettivamente è troppo che manca da casa e non ha dato nemmeno sue notizie. Sospira al sol pensiero. Indossa un abito comodo la mezza. Un paio di pantaloni e una camicia. Una giacca per proteggersi dal vento, anche se in locanda c’è un bel tepore e i camini sono accesi. Celata alla vista tra cose, la cavigliera e il pugnale nello stivale destro. Nella camicia, quindi nascosta dalla giacca la spilla. I lunghi capelli color del fuoco sono sciolti, morbidi ondeggiano sulla schiena ad ogni passo e qualche ciocca le accarezza il viso. Una volta arrivata nella sala comune si dirige verso il bancone, dove non nota ancora la presenza di Amyria, ma dovrebbe notare quella di Yarlaggson con il quale ieri ha trattenuto una piccola conversazione. Gli fa cenno con il capo dunque e passi muove verso il bancone per prendere posto in uno degli scranni liberi.
Nayl ha usato Il mio braccio appartiene alle Tenebre
16:47Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] notando la presenza di Nayl, prima ancora di quella di Amyria, risponde al cenno della mezzelfa con un sorriso che non nasconde nessuno dei denti bianchi dell'umano. [Buonasera!] tuona con il suo vocione grave, forse a un volume leggermente troppo forte, stimolato dalla presenza di lei, che, dopo i biscottini di ieri, ha decisamente conquistato la fiducia dell'umano. Nel dirigersi verso gli scrani indicati dalla rossa, ovviamente, nota anche l'elfa dai capelli corvini lì, conventrata nelle sue letture, dietro il bancone. Gli aveva detto che la locanda era sua, quindi la sua presenza non lo stupisce. Decide anche di tenere a freno quella voglia di manifestarsi a lei, che tanto ha cercato, che ha seguito in queste terre, a suo parere, orrende. Si siede, quindi, e non le dedica nient'altro che un lungo sguardo mentre compie quel gesto, attendendo piuttosto una reazione da lei, nel caso lo notasse. Sedutosi, tornerà a dedicare il suo sguardo sereno e il suo sorriso a Nayl, voltando il busto quasi completamente verso di lei. [Altro giro di biscottini e rum?] Le dice, scherzosamente.
16:54Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Gli appartenenti alla Loggia hanno sempre dei letti gratis qui, non che la cosa sia scritta all'ingresso, ma lo sanno insomma. Non li farà mai pagare, perchè sono suoi. E la locanda è sua. Insomma, tutto suo, niente denaro. Ed è proprio l'arrivo di Nayl che può cogliere, per quella piccola scia di magia che lasciano i suoi averi legati alla Setta. Gli occhi si alzano appena dal foglio per guardare oltre il bancone, per capire se sia lei o Urur. Non appena la coglie [Mh.] Che sarebbe il suo saluto, ciao Nayl! Ma non è perchè le abbia fatto qualcosa, è tipo un suono per farle capire che lei è lì, per farsi notare. Il tono di quel "buonasera" di Yarlaggson le fa alzare le sopracciglia, difficile non accorgersi di lui ora. Lo guarda da capo a piedi velocemente e pure più di una volta con espressione... perplessa, ecco. Non dice niente, si limita ad una sbatacchiata di ciglia e finge di riportare gli occhi sulla pergamena. Cioè non è che finge, ce li riporta, ma poi alla fine lentamente quei due occhi verdi ricominciano a guardare Yarlaggson che si siede e poi Nayl. Vede come la guarda lui, vede il silenzio che permea, ora, le sue labbra nei suoi confronti. E' questo a farle alzare un angolo delle sue, poi torna a leggere la pergamena. Un paio di note, prima di toglierla e poggiarla al di sotto del bancone dove si trova, così che le rimanga solo un altro foglio. Ma, invece di farlo, lo abbassa un po' portandolo davanti al ventre, il braccio si stende mentre l'altro si piega sotto il seno e si posiziona sotto il gomito, con il pugno chiuso che quasi vuole esser di apoggio a quest'ultimo [Che fai? Non mi dici se ti sono mancata o meno? Guarda Yarlaggson e c'è un mezzo sorriso sul volto. Niente di malizioso, semplicemente per vedere che fa se è lei a render noto quel legame. Ma giusto un paio di secondi prima di riportare gli occhi su Nayl [Le presentazioni sono inutili, temo.] Rendendo noto, anche, che lei e Nayl si conoscono. {Innate}
16:59Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Sente il vociare degli astanti, non è ancora piena la locanda ma il chiacchiericcio forte un po’ la infastidisce. Fa una piccola smorfia con le labbra. Perché devono urlare così tanto. Poggia una mano sul ligneo tavolo non appena raggiunge il bancone. La mano destra precisamente mentre con la mancina va a scostare la sedia, non si siede ancora le chiare iridi sono puntate sul pelato. Respira lentamente, è calma oggi, non ha motivo di essere nervosa, per ora. Sorride alla domanda dell’umano, alza gli angoli delle labbra mostrando i denti bianchi. [Perché no] commenta mentre prende posto dunque sedendosi comodamente, come sempre le gambe larghe, il busto poggiato sullo schienale, entrambe le mani sul ligneo tavolo. Dita che vanno a muoversi quasi a ritmo di musica sul bancone. Osserva Amyria intenta a leggera le pergamena. [mh] anche lei ricambia il saluto nello stesso modo. La guarda mentre si sporge per parlare con Yarlaggson e alza l’angolo destro delle labbra in un mezzo sorriso. Tipico di Amyria. Scuote appena il capo. [Sì] comunica con tono piatto [ci conosciamo già, giusto ieri abbiamo mangiato i tuoi squisiti biscotti di mela e bevuto del rum] fa una breve pausa la rossa [oggi vorremmo fare il bis, fai tu o chiedo ad un garzone?] domanda indecisa su come comportarsi. Del resto è la locandiera, ma è anche vero che è solo una facciata. Quindi le chiare iridi rimangano a contemplare la figura della drakaal, mentre continua a tamburellare con le dita sul bancone.
17:11Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] non può che rispondere al mezzo sorriso di Amyria [Scusa, è tanto che non passo da Narvick e mi ero quasi dimenticato la mia loncandiera preferita] e lo dice a mo di battuta, non di certo per mentire sulla loro conoscenza. [Comunque sí, mi sei mancata. Altrimenti mica ci venivo a prendere il sole in questo cesso...] l'umano ricorda che questa terra è la casa di Nayl, forse non è il caso di offenderla così apertamente [...volevo dire, in questo 'acceso' focolaio di gioia e vitalità] ma un pochino, il suo faccione glabro, diventa rosso per l'errore. Eccesso di fiducia, che effetto tremendo che gli fanno queste due donne prese singolarmente, figuriamoci insieme. Infatti, quando la conoscenza tra le due è resa palese dalle parole di Amyria, alza la mano sinistra, prima appoggiata in maniera lasciva sul legno del bancone, e inizia a muovere l'indice tra l'elfa e la mezzelfa [Ah, quindi vi conoscete già, meglio!] Di nuovo quel tono, leggermente, sopra al volume standard del normale colloquiare. Comunque ciò non lo stupisce, una è nata qui e l'altra è la locandaia, probabilmente questo è il posto in cui si sono incontrate. [No no, falli portate a lei i biscottini! D'altronde quel corpo non si mantiene se non con un po' di attività!] Segue la sua grassa risata, e stranamente, questa posizione di cliente, gli da una sicurezza, quasi un controllo, che non pensava avrebbe mai avuto con Amyria, nemmeno di facciata.
17:20Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Il saluto che Nayl contraccambia è, oltre che poetico, osservato. Per il resto si concentra maggiormente su Yarlaggson. Sorride a quella prima affermazione riguardo la locandiera e la mancanza, finzione che usa tanto per fingere che le importi, ma poi al dire su Narvick e via dicendo si ritrova costretta a sbattere le palpebre. Quando Nayl riprende parola, però, per raccontarle dell'incontro nel giorno precedente la guarda [Compagni di biscotti e rum, mica è poco.] Sottolinea con un leggero sorriso. Sta per rispondere alla mezza a quella domanda sul a chi deve ordinare che la risposta dell'umano le fa inarcare un sopracciglio. Finge una risata, piccola pure civettuola [Ci mancherebbe, faccio io.] Le sorride. Un tono servile, caldo, che lei che la conosce può capire perfettamente sia falso. Si avvicina alle bottiglie dietro il bancone, dove già di trova, e fessurizza le palpebre sui rum. Ne sceglie uno e poi si avvia lentamente verso di loro, poggia la bottiglia sul bancone, tra di loro, ma sempre dalla sua parte, e poi allunga le mani per prendere due bicchieri. Li piazza davanti a loro, vuoti, e poi afferra di nuovo la bottiglia nella mano destra. Comincia a versare e mentre versa prima a Nayl e poi a Yarlaggson cerca di guardare entrambi negli occhi quando è il momento, quando vi è di fronte [Sia mai che io non serva due miei...] Il tono qui si abbassa, diventa un sibilo udibile solo da loro e solo se si applicano [...assassini.] Una parola sola, mormorata, un rivolo di voce. E qui rende nota la cosa più importante. La prima è che lei ha effettivamente al soldo degli assassini, la seconda è che Nayl ne fa parte e, a quanto pare, forse Yarlaggson. Poi si sporge verso di lui, quasi volesse dargli un bacino sulla guancia ma in realtà ne cerca l'oto per un sussurro privato [Se non la smetti di attirare l'attenzione o di trattarmi con eccessivo poco rispetto prendo le tue pa**e e le uso per pulire i pavimenti della locanda.] {Innate}
17:23Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Ferma il muovere delle dita sul bancone, inizia a rilassarsi. Le chiare iridi vagano dalla figura di Amyria a quella di Yarlaggson. Fino a quando la mandritta scivola nella tasta della giacca per tirare fuori le sigarette che poggia sul bancone. Le lascia lì senza prenderne ancora una, prima vorrebbe ber qualcosa. Cerca di non far caso al troppo vociare e di non guardarsi intorno. Sperando di non scorgere la figura della sorella che in questo momento potrebbe metterla in imbarazzo, anche se probabilmente sarà in giro a combinare guai. Ruota il capo ad osservare Yarlaggson quando offende la città di Narvick, lo guarda assottigliando le palpebre, questa è pur sempre casa sua. [farò finta di non aver capito] farfuglia scuotendo il capo in segno di rimprovero. [Beh! È la locandiera, ovvio che la conosco, pago io per i suoi alcolici] fa una leggera risata, il tono è puramente ironico. L’espressione del viso cambia veramente e in malo modo però all’ultima affermazione dell’umano. Stringe la mano destro in pugno, come se fosse pronta a scattare e colpirlo, i muscoli si irrigidiscono e la mascella si serra. Fa un grande respiro per espirare l’aria dal naso piano. Tipico gesto che fa quando ha veramente bisogno di calmarsi. [Chiedi scusa] commenta quasi digrignando i denti. Lo sguardo che è puntato su di lui è uno sguardo di fuoco. Non guarda nemmeno Amyria che intanto serve loro il rum. L’attenzione è solamente per l’umano. Si calma quando nota che Amyria sta sussurrando qualche cosa all’orecchio dell’umano. E un po’ inizia a calmarsi, sa che la fu elfa si sa difendere da sola. Ma l’istinto di protezione che ha nei suoi riguardi è ai massimi livelli. E non le importa che lei stia recitando adesso, non importa che Amyria abbia deciso di prenderlo con loro. Ciò che importa è che le porti rispetto.
17:44Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] che situazione. L'umano sembra un po' beota tra tutti gli input che lo colpiscono: le espressioni di Amyria, il tono offeso di Nayl, il fatto che gli sia stato porto un bicchiere anche se è già chiaro che non lo berrà mai. Questa trance di affanno sociale, davanti al quale l'umano ammutolisce, mantenendo il suo sorriso statico, immutato, viene rotta da quella uscita così fuori luogo di Amyria. Assassino? Suo? Bene, il gioco è finito. Quasi di colpo la sua espressione muta verso l'indifferenza totale, poi le sue sopracciglia si abbassano in uno sguardo tetro. Le mani sono tenute conserte all'altezza del basso ventre, quasi in posizione di preghiera. [Scusa Nayl, non volevo offendere la tua città. Semplicemente odio il mare] e per ora non argomenta sulla cosa, con la sua voce grave ma fredda. Vuole soltanto non farla arrabbiare, ora che ha avuto questa incredibile rivelazione da Amyria. Anche Nayl è sua. Pazzesco. Ma non da a vedere questo suo stupore, nemmeno in un millimetro del suo faccione. Poi risponde ad Amyria, dopo la minaccia, nemmeno velata, che lei gli ha posto [Ok] e nient'altro, mentre il volto di lei si allontana da quel bacino di veleno, è chiaro che l'umano, se chiamato a fare le cose seriamente, sa farle. Maschere, d'altronde, proprio come aveva detto lei, al loro primo incontro.
17:53Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Niente, lei fa le cose con calma, si prende il suo tempo e riesce, la maggior parte delle volte, a non far trasparire la sua rabbia. Ma Nayl evidentemente no. E non gliene fa una colpa, non in questo caso, non perchè si arrabbia così tanto per un'offesa a lei. Figuriamoci, anzi, una cosa del genere la lusinga solamente e la fa sentire La Dominatrice, qual è. Lascia scivolare via tutte quelle menzogne che dice lei riguardo il perchè si conoscono, tanto le carte in tavola ce le ha messe la Tenebra. Ritorna su col busto a sussurro avvenuto e guarda Yarlaggson essere divenuto muro, oltre le apparenze. Un cenno del capo in sua direzione e poi lo sguardo vede che va a Nayl, ancora arrabbiata, ed è questo a farle alzare un angolo delle labbra [Susu, il giovane è ancora smarrito, imparerà.] Che poi non le ha mai mancato di rispetto, anzi, ma è per far calmare la mezza, tanto che alla fine le sorride delicatamente. Poi si allontana una manciata di secondi dai due, quel tanto che basta per arrivare ad piatto di biscotti alle mele appena sfornati che sta portando il garzone fuori dalla cucina, evidentemente per un tavolo ma che lei li frega dalle mani con un sorrisetto da faccia da schiaffi [Prendine altri.] Con gentilezza eh, quasi fosse solo una paracula di professione. E poi ecco ricompiere i due passi che l'hanno distanziata dal bancone. Allunga quel piatto di biscotti fumanti e lo piazza in mezzo ai due [Attenzione, sono caldi.] Si vede, però li avverte. Poi gli occhi verdi vanno su Yarlaggson [Hai detto che volevi seguirmi, nonostante non sapessi. L'hai fatto, ed io ti darò potere e sangue.] Le parole sono solo mormorate, appena udibili così da riservarle solo a quei due che ha di fronte [Ma... mi serve un ultimo atto di fede. Manda una lettera alla locandiera, licenziati. Lavorerai qui come garzone, sarà la tua copertura per il rapporto che ci unisce, ma dovrai lavorare effettivamente qui solo ogni tanto. E, un'altra cosa.] {Innate}
17:55Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Continua a rimanere in quella posizione, con il busto e il capo verso Yarlaggson, la mano destra stretta a pugno. La mascella ancora serrata, come se fosse una statua. Lo sguardo carico d’odio è puntato su di lui. Nessuno parla alla tenebra oscura in quel modo, soprattutto in sua presenza. Anche perché non prendiamoci in giro, non lo fa solo perché è il suo superiore. Non lo fa solamente perché le ha giurato fedeltà. È l’amore a muoverla. Anche se questo la tenebra non lo sa. A quando pare Yarlaggson non ha capito la sua frase. Prende un profondo respiro per buttare l’aria fuori dalle labbra appena socchiuse. [Non hai capito un ca***] sempre a denti stretti. [E’ a lei che devi chiedere scusa per ciò che hai detto!] esclama questa volta a voce più alta, forse così lo capirà meglio. [Solo perché sei un uomo pensi di poterti permettere di dire certe cose?] assottiglia ancora di più le palpebre che sono ridotte a due fessure ormai. [Voglio sentirti chiederle scusa, ora!] suona proprio come un ordine il suo mentre quando dice ora sbatte il pugno sul tavolo. Non pensa al bere, non pensa che un bel bicchierino di rum la sta aspettando. Si sta occupando di qualcosa di più importante. Lo sguardo va poi su Amyria e appena lo fa si ammorbidisce un po’ [imparerà chiedendoti scusa] conclude con tono secco. Non ha intenzione di passarci sopra. Ascolta poi ciò che dice all’umano e torna nuovamente con lo sguardo su di lui. Non nota nemmeno i biscotti che Amyria poggia sul bancone. Insomma quando si arrabbia, né il cibo né l’alcol la possono calmare.
18:11Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] È proprio un muro quello che l'umano mostra ora alle interlocutrici. Davanti alle parole di Amyria, però, si concede la prima reazione, l'inarcamento del sopracciglio sinistro [Giovane?] Sussurra in maniera intima. Aggettivo peculiare, forse più con l'accezione di inesperto che anagrafica. E comunque inesperto non è, solo un po' confuso. Ma Amyria potrebbe dirgli qualsiasi cosa a questo punto senza che lui la prenda come offesa. Ripete quasi identicamente la reazione davanti alle parole di Nayl, dopo aver lasciato che l' aggressività della mezzelfa lo attraversi in maniera stoica [Uomo?] A quanto pare la ragazza si è fatta un idea sbagliata, ma d'altronde si conoscono appena. Tuttavia accoglie il consiglio/ordine di lei, e voltandosi, in immutata espressione, verso l'elfa la guarda, per alcuni istanti, e poi esordisce con un [Scusa] che dal tono e dai modi è nient'altro che una formalità, quasi, a questo punto, volesse far incazzare ancora di più la rossa. Torna a concentrarsi su Amyria [Lo farò, stanotte. Non voglio avere più niente a che fare con quel posto]. E attende, silente, che lei gli riveli quell'altra cosa su cui ha interrotto il suo parlare.
18:19Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Il momento è topico, ma Nayl è arrabbiata. Non ne va mai una per il verso giusto, oh. E' difficile rimanere seria e ferma in un momento del genere, vorrebbe bearsi di quella difesa mangiando popcorn o facendo cose che non si possono scrivere. Ma non può, quindi si limita a guardare la mezza e poi, alla fine, dopo che sbatte il pugno sul tavolo cerca di allungare la mano in sua direzione. Proprio su quel pugno chiuso, cerca di rilasciarvi una carezza lenta, quasi fosse un richiamo a guardare solo lei [Non attiriamo l'attenzione, mh?] Una domanda mormorata e retorica, mentre quella carezza si consuma sulla sua pelle. E c'è un leggero sorriso ad attendere lo sguardo della mezza, perchè lo sa che anche lei che basta quello, un contatto e la sua presenza. E poi ritrae la mano, torna con lo sguardo verde su Yarlaggson. Alza un angolo delle labbra [Oh sei giovane Yarlaggson, i tuoi anni non ti peseranno più ed avrai tanta strada da compiere.] E c'è un sorrisetto che le incassa addirittura un po' le spalle, malvagio, letteralmente. La prima volta che l'umano può vederla per ciò che è. Malvagità, pura, mista a qualcos altro, ovviamente, altre sfaccettature. Quando le chiede scusa semplicemente scuote il capo, tranquilla, d'altronde ci ha già pensato da sola a chiarire i confini della sua permalosità. [Bene.] Quando dice che lo farà stanotte, e sorride leggermente, ancora. [Ti farò trovare il contratto di lavoro da firmare stasera stessa.] Una cosa superflua, in realtà, ma deve dirglielo. [Poi...] Si prende il tempo di sospirare, quasi ci fosse bisogno di suspance [Vai a Naldelin, stanotte stessa o domani mattina. Alloggia alla locanda, lì ti troverà un mio uomo. Uno di quelli di cui mi fido di più. Stai un paio di giorni con lui, poi ti porterà in un posto. Nella nostra casa, lì ci ritroveremo. Ci conoscerai tutti e io... ti renderò parte della... famiglia.] Per così dire. [Sei pronto Yarlaggson?] Lo fissa, occhi negli occhi. {Innate}
18:23Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Dire che è infuriata è dire poco, si legge nei suoi occhi. Si vede nel suo respiro che è più pesante e i battiti del suo cuore accelerano. Le iridi color del ghiaccio sono puntate ancora sull’umano e lì indulgeranno fino a quando non avrà udito ciò che vuole. Yarlaggson chiede scusa, certo non come vorrebbe lei. Vorrebbe dire altro ma Amyria le accarezza la mano quindi subito va ad osservare la drakaal, le iridi color del ghiaccio osservano le verdi di lei. Si limita ad annuire con un lieve cenno del capo. Il potere che ha la drakaal su di lei sembra immenso. Basta una sua parola, un suo gesto e si scioglie. Ma le cose dentro non riesce a tenersele e per essere sicura che non ricapiti si limita a dare un consiglio a Yarlaggson [La prossima volta che ti sentirò parlarle in questo modo non avrai più la tua lingua] tagliente il tono, una vera e propria minaccia la sua più che un consiglio. Continua a guardarlo ancora per qualche secondo con lo sguardo pieno di rancore per poi voltarsi. Si lascia scappare un sospiro e con la mandritta afferra subito il bicchiere di rum che ingurgita tutto d’un fiato. Lo sbatte forse sul bancone poi, ma questa quasi senza intenzione. Si sistema meglio sullo scranno, il busto va ad aderire allo schienale e con la mancina prende una sigaretta che porta alle labbra. Con la mandritta invece afferra il fiammifero che va ad accendere con una sola mossa. La tenue fiammella avvicina alla sigaretta accendendola. Scuote il fiammifero spegnendolo e lo getta sul bancone vicino al bicchiere ormai vuoto. Non ha voglia di mangiare, le è perfino passata la fame. Ascolta le parole che la tenebra oscura dice all’uomo che ormai sta per entrare a far parte della loggia. Scuote appena il capo, e sorride appena, hanno iniziato proprio con il piede sbagliato.
18:41Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] segue con lo sguardo il movimento di Amyria verso Nayl, quelle parole retoriche. Non sembra, ma in realtà è interessatissimo a queste nuove dinamiche che gli si schiudono davanti come un fiore a primavera. Afferra un biscotto e, sebbene caldo, lo mangia. Delizioso come quello di ieri, ma oggi opta per un approccio distaccato anche nei confronti di quel dolcetto. [Bene] è tutto ciò che ha da dire davanti alle parole di Amyria, al 'ringovanimento', al contratto, alla missione affidatagli, alla prospettiva di un altro nauseabondo viaggio attraverso quei dannati portali. [Sono pronto] e, appoggiate entrambe le mani sul bancone, si alza di peso, spingendo indietro lo scrano su cui è seduto. Non stacca le mani da esso, ma sfrutta quella posizione di appoggio per scrocchiare tutte le ossa che riesce a scrocchiare, dal collo fino alla parte bassa della schiena, in un gesto che sembra quasi animale nell'esecuzione, senza mai interrompere il contatto visivo con Amyria. Poi, garbatamente, torna a sedersi. È quindi giunto il momento di rispondere a Nayl, quasi sentendosi ora suo pari, senza più maschere. [Non credo che ad Amyria farebbe piacere che tu tagliassi la lingua ad uno dei suoi...assassini] la voce è sussurrata, quasi a voler fare una imitazione, anche grottesca, delle parole poco prima proferite dall'elfa.
18:49Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Lo sa che ora a Nayl le servità un po' per calmarsi, è fatta così che bisogna fare. La lascia minacciare Yarlaggson, non se ne cura. Guarda lei per qualche istante, e sono proprio quegli istanti in cui si appiglia alla cavigliera per mandare un messaggio mentale che avverta tutti che fra qualche giorno vi sarà un nuovo arrivo alla Foresta, e uno a Sael per avvertirlo che gli sta mandando un uomo. Giusto per non far trovare un uomo solo in mezzo ad un villaggio di assassini sai com'è. Alza un po' le sopracciglia nel vedere quel fiammifero che si accende [...] Apre le labbra per dire qualcosa ma non fa in tempo che l'altra si è già accesa la sigaretta. Sbuffa fiato secco dalle narici ed allunga la mano sinistra sulla sigaretta e, di conseguenza, sulle sue labbra. Cerca un tocco fugace ad esse, quasi una carezza solo con la punta delle dita, per poi richiudere il medio e l'indice attorno alla sigaretta e sfilargliela. Se riuscita la porterà alle sue di labbra, per un tiro veloce [Non si fuma qui.] Ecco. Cercherà, quindi, di spegnerla nel bicchiere di rum di Yarlaggson che tanto sa non bere. Ed è proprio lui che va a guardare, alza appena le sopracciglia quando lo vede alzarsi e scrocchiarsi le ossa ed un angolo delle labbra sfugge al suo controllo. Sì, è anche questo che cerca, animali assetati di sangue. Un cenno del capo a quel "sono pronto", un prenderne atto, muto. Ma poi sono le parole che dedica a Nayl che, certo la farebbero ridere ma non può, quindi le fanno solo arricciare le labbra [Attenzione, Yarla, c'è una gerarchia da rispettare. L'unica indispensabile in questa gerarchia sono io.] Mormora, tanto per mettere in chiaro [Cerco di difendervi e intervenire laddove fra di voi si crei una spaccatura, ma non sono la vostra mamma.] Mette in chiaro tutto, poi porta gli occhi su Nayl. Non dice niente a parole, solo nella mente [*Non cogliere la provocazione, dimostra che un assassino completo sa prendersi il suo tempo.*] {Innate}
18:55Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Prende una boccata di fumo, gettandolo fuori dalle narici. Cerca di rilassarsi fumando quando Amyria le prende la sigaretta dalle labbra, la lascia fare, le chiare iridi sono puntate su di lei, l’osserva fare un tiro veloce per poi spegnere la sigaretta nel bicchiere dell’umana. Si lascia scappare un pesante sospiro poi alza le mani in segno di resa [va bene] si limita a dire mentre sorride. Sì sorride, non che le sia passata la rabbia ma in quel momento c’è solo Amyria davanti a lei. Alle parole del pelato però ruota il capo quasi al rallentatore verso di lui e lo fulmina con lo sguardo. Sta per rispondere alla provocazione quando Amyrria si mette in mezzo e lei come spesso succede non osa mettere becco. Ascolta il messaggio mentale che le arriva e serra la mascella perché non può rispondere a tono all’umano. Stringe i pugni e butta l’aria fuori dal naso in uno sbuffo. Come a volerle dire che va bene. Che starà zitta. Si morde tuttavia la lingua per non rispondere perché vorrebbe proprio dirgliene quattro ma la tenebra oscura ha parlato e lei ubbidisce. Quindi si limita a sorridere e a prendere un biscotto di mele che porta alla bocca per mangiarlo. Naturalmente come al solito lo mette intero in bocca e mastica con la bocca piena. Perché a lei piace fare così. Non dirà una parola dunque verso Yarlaggson, limitandosi solamente ad osservarlo.
19:13Yarlaggson[Il granchio scorbutico - Bancone] mentre si gode la scena di quella sigaretta strappata, si bea tra sé e sé di aver ancora un po' di controllo sui propri vizi. Pessima idea accendere davanti alla proprietaria, fino a lì ci arriva anche lui. E trova non poco divertente anche il ribaltamento quasi totale del rapporto che ha con Nayl, da fiducia, simpatia, a rivalità accesa, quasi istintiva. [Bene] commenta sulla gerarchia, indeciso in fondo se questo lo ponga un gradino sotto a Nayl, forse per anzianità di servizio. Tuttavia non sembra che la mezzelfa, così facilmente influenzabile da un semplice tocco di mano di Amyria, esploderà nuovamente in un gesto di rabbia. Che assist per l'umano, il quale, vedendo che le acque si stanno calmando, non vede l'ora di dimostrare a quella che in un solo istante ha scoperto e accettato essere la sua nuova padrona la propria peculiarità, fino ad ora celata. La discordia, di cui è un gran seminatore. Subito compare il sorriso di prima, senza soluzione di continuità, senza apparente senso. [E allora dimmi, cara Nayl! Hai poi detto a quella persona di cui mi parlavi ad Asarn che la ami?] E si crogiola, silenziosamente, in quella meschina e subdola forma di piacere che, finalmente, ha modo e motivo per mostrare
19:21Amyria[Il Granchio Scorbutico - Bancone] Osserva il modo di fare di Nayl e la sua rabbia, ma anche il modo in cui obbedisce e il modo in cui sfoga quella rabbia nella masticazione del biscotto. Il tutto, ad un certo punto, non può che farla sorridere un pochettino. Praticamente è circondata da animali rabbiosi che non vedono l'ora di azzannare o azzannarsi, e lei trova la cosa "dolce". Vabbè. Poi fa scivolare lo sguardo sull'umano, lo soppesa, mentre le chiare iridi scorrono il suo corpo. Niente di lascivo, solo uno studio della persona, di quello che è un suo nuovo adepto. Suo. Ma solo adepto. E' per questo che quando emette quell'unica frase verso Nayl il sopracciglio s'inarca, guarda Nayl, poi guarda di nuovo lui. Per i primi istanti è perplessa, e no, non capisce che si riferisce a lei. Ma, d'altrocanto capisce che è una cosa che magari Nayl ha confidato, visto che lei non sa nulla di un amore non confessato. E... beh, il sorriso che le calca le labbra ha tutto un nuovo significato. La stirpe di Laegar è figlia della malvagità, lei è figlia della manipolazione. E quanto le ci vuole a riconoscerla? Un non nulla. Ecco, non capisce che stia parlando di lei, ma capisce che ha appena spifferato qualcosa che l'altra non voleva che sapesse. E se si tratta di lavoro ok, ma nella vita privata può non essere invadente. Fa il giro del bancone, lenta, poi una volta alle spalle di Yarlaggson cerca di fermarsi [Mio caro...] Un richiamo, quasi erotico da come lo esprime eh [Capirai che tutti mi sono devoti, capirai che la mia parola è unica e sola e... capirai che non apprezzo mi si tocchi ciò che è mio.] Dei sussurri, vicini [Tu sei mio, ora. Ma solo da ora... Nayl lo è da più tempo. Considera questo la prossima volta che vuoi farle del male. Adesso sparisci dalla mia vista e spera che la prossima volta io avrò dimenticato.] Lo farà, perchè tanto Nayl è solo una mortale, ma la minaccia era debita. Poi si volge a Nayl [Vieni con me in ufficio?] Qualunque cosa decida, lei salirà.
19:25Nayl[Il granchio scorbutico-Bancone] Mastica a bocca chiusa adesso che ha ridotto il biscotto in una poltiglia. Lo manda giù assaporandolo per bene, questi biscotti sono proprio una goduria. Prende con la mancina le sigarette e le posa nella tasca della giacca. Alle parole dell’umano serra nuovamente la mandibola. Colpa sua. Che abbia capito che è Amyria? Respira ancora una volta in modo pesante quasi sbuffando per portare nuovamente l’attenzione sull’umano. Poggia la mano destra sul bancone e scende dallo scranno dov’era stata seduta. La voglia di puntargli la lama retrattile in gola e lasciarla partire è tanta. Ma si trattiene, si trattiene per Amyria. Si trattiene perché ha visto qualcosa in quest’uomo e che lei non sia mai andata d’accordo con gli uomini a parte il padre è un dato di fatto. Anche Urur non è male, deve ammetterlo. Osserva quando la tenebra oscura sussurra all’orecchio di Yarlaggson, stringe i pugni non riuscendo a sentire ciò che dice. Annuisce al dire di Amyria, le ritorna il sorriso sulle labbra. [Con piacere] comunica, andrà più tardi a trovare i suoi genitori. Forse. Ora Amyria richiede la sua presenza. Quindi salirà le scale insieme a lei per tenerle compagnia fino a quando vorrà.