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17:15Lloyd[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Sorride alzando un minimo le spalle a quel commento sul non volerlo trasformare, per quanto bello e fondamentalmente errato appaia alle sue orecchie. In fondo chi non vorrebbe qualcosa, anche un solo minuscolo dettaglio, in un'altra persona considerata importante? Qualcosa ci sarà sempre, diretta o indiretta che sia, da cambiare; glissa comunque accettando il complimento. E questo ci porta sulla soglia dell'ufficio dove la Drakaal gli accarezza la mano col pollice, dicendogli dopo una pausa orchestrata ad hoc di trovarlo dolce. Sospira di nuovo - sta sospirando molto, sì - come se stesse cercando le parole - [Sono stato definito in tanti modi, per lo più con accezioni di insulti, ma mai "dolce"] - Ed è sincero, probabilmente perchè non ha mai dato modo a nessuno di poterla fare eh, ma comunque sincero. Una volta nell'ufficio il contatto tra le mani si interrompe ed Amyria si dirige immediatamente verso il mobile bar, domandandogli se voglia bere qualcosa - [Quello che prendi tu andrà bene. Non sono un fan degli alcolici in pieno pomeriggio ma per te un'eccezione la posso fare] - Da un'occhiata alla scrivania, riconoscendo come prevedibile anche la sua missiva ancora sigillata e mai aperta; una coincidenza davvero, quindi. Non che dubitasse delle parole della fu elfa, in ogni caso - [Se mi chiedi perchè sia a Narvick non c'è nessun altro motivo a parte la locandiera, dovrai per forza presentarmela] - Un piccolo sorriso, ma ricacciato subito al suo posto - [Se invece mi chiedi perchè non sia a Dirhae è perchè avevo bisogno di pensare, di cambiare aria per un po'. E qui di aria abbiamo appurato ce ne sia] - Continua alternando serietà ed ironia, è il suo modo di fare in fondo. Si lascerebbe quasi cadere sul divanetto, poggiando la testa sullo schienale per ritrovarsi a guardare verso l'alto, anche se troverà un soffitto e non il cielo - [Ho sempre viaggiato Amyria. Non sono capace di stare fermo nello stesso posto per mesi] - Sospira
17:25Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] L'ennesimo sospiro di Lloyd la costringe a sorridere delicatamente, alza e riabbassa le spalle [Fattelo piacere, con me sei molto dolce.] Quasi a rincarare la dose, però è vero, cioè lo pensa veramente. Il commento sull'alcool, invece, le fa sbuffare aria ironica dalle narici [L'alcool va bene in ogni momento della giornata.] Che così sembra un'alcolizzata, cosa che ovviamente non può essere per natura. Hayra la prenderebbe a cornate interiori. Alza entrambe le mani per aprire le ante del mobile bar, lì dentro c'è solo il meglio del meglio. Alcool parlando. Allunga la destra verso una bottiglia di liquore al cioccolato, produzione propria. Oh, non mangia e non beve, andiamoci subito leggeri [Te la presenterò, ma ti avverto che mi hanno detto che è una st*onza.] La locandiera, intende. Ovviamente è ironica, anche se è stronza davvero. Infatti v'è un leggero sorriso che l'altro, però, non può vedere. Prende due bicchierini sempre dal mobile, stappa la bottiglia e comincia a versare in entrambi i bicchieri. Nel mentre, ovviamente, ascolta il mezzo anche se gli sta dando le spalle. Una volta versato, afferra il collo della bottiglia nella mano destra e ruota il busto così da allungarla sulla scrivania e poggiarla lì, poi si volta di nuovo per prendere i bicchierini. Insomma, la lascia fuori perchè evidentemente un bicchierino non le basterà. Si avvia verso il divanetto con quei due bicchierini in mano ed una volta di fronte ad esso si ferma, cerca gli occhi di Lloyd, fermandosi a sfiorare le sue gambe con le proprie [Tieni, lo produciamo noi. E' un liquore al cioccolato.] Lo invita a prendersi la sua "dose". E poi gli sfila accanto, per cercare di sedersi vicina a lui, anche perchè il divano è a due posti quindi non è che ci sia molto spazio. [Non credi che qualunque lavoro troverai ti richiederà dei periodi, più o meno lunghi, fermo in un posto?] Chiede, tanto per farlo ragionare in maniera più ampia. [Ti senti soffocare?] {Innate}
17:38Lloyd[Ufficio] Un mormorio sommesso a bassa voce e leggermente allungato, come se stesse valutando se quella risposta vada bene o meno mentre la fu elfa è indaffarata con gli alcolici - [Troverò il modo, immagino] - Non ha davvero molte rimostranze da fare, in fondo non è che lo abbia insultato o altro no? È un complimento, per quanto non ci sia abituato e lo prenda con le pinze, ci starà - [Se ad offrirlo è una donna come te immagino che vada bene qualsiasi cosa. Anche se in realtà una "donna come te" non penso esista, a parte te] - Complimento, constatazione, allusione? Forse tutto insieme e forse nessuno dei tre, ma il tono è comunque sincero anche se leggermente distante visto che la conversazione ha iniziato a virare verso temi un po' più seri. Avrebbe preferito continuare a quel modo, è più a suo agio in dialoghi in cui non gli si chiede di essere serio e rispondere con ciò che prova - [Str*nza sembra divertente, voglio conoscerla ancora di più ora] - E non si lascia sfuggire quindi quella che potrebbe essere l'ultima occasione di ironizzare prima di un altro paio di scambi un po' più "corposi" a livello di contenuto. Gh, si annoia perfino a dirlo da solo. Riporta lo sguardo su di lei dopo aver sentito le sue gambe sfiorare le proprie ed accetta il bicchierino, aspettando che si accomodi a sua volta - [Mai provato un liquore al cioccolato. Presumo sarà dolce] - E poi le domande effettive sul perchè non sia a Dirhae e su ciò che ha detto prima, risposte che si sarebbe anche risparmiato di dare quelle. Non per la Drakaal ovviamente, quanto piuttosto per lui proprio - [Ti sorprenderà sapere che non sia il più indefesso dei lavoratori] - Niente, anche da serio è ironico - [Quindi non è un problema, quello del lavoro. Non è questione di soffocare, è più...] - Non sa come spiegarlo, non lo sa nemmeno lui in fondo - [Sento di non riuscire mai a trovare un posto per me, in cui sentirmi a casa. Qualsiasi cosa sia "casa", almeno. Mi sento sempre vuoto] - Ne cerca lo sguardo
17:54Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Alza solo la spalla sinistra e l'avvicina al viso, poi la rilascia [Beh... no. Ovviamente no.] Non esiste "una come lei", esiste lei. Basta. Niente è avvicinabile a lei. E seppur vi sia un lieve sorriso lo pensa davvero. E' per questo che, molti, non capiscono che lei non possa provare gelosia. Come può, un'altra donna, provocarle gelosia? Lei è il meglio. La possessività, beh quella è un'altra storia che adesso non interessa. Sbuffa aria ironica dalle narici quando l'altro ammette che con quell'appellativo sembra più divertente la conoscenza, non commenta ulteriormente. Annuisce, invece, quando si parla del liquore servito [E' dolce e pungente al tempo stesso.] E' per questo che le piace. Che sembra anche adattarsi alla situazione, un'altra coincidenza. Lei, a differenza dell'altro, è più lieta di scavare a fondo nell'animo altrui. Perchè se lei può essere la sua confidente, se lui si fida, è solo tutto di guadagnato. E poi, non deve parlare di lei, quindi figuriamoci, ci si tuffa. Lo fissa, poggiando la schiena sullo schienale e accavallando le gambe delicatamente, mentre poggia il bicchierino ancora pieno sulla coscia. [Mi sorprende molto.] Che non è il più indefesso dei lavoratori, sarcasmo. Ma poi torna in silenzio, fessurizza appena le palpebre sul suo volto ascoltando il resto delle parole. Per capire ciò che intende, per farlo sentire veramente ascoltato e accolto. Sulle ultime parole espira profondamente dalle narici [Chiudi gli occhi, Lloyd.] Una richiesta, mormorata. Non c'è ironia. La mano libera si alza per poggiarsi sulla sua che tiene il bicchierino, se ancora non ha bevuto, cosicchè se anche accogliesse quella richiesta non si verserebbe nulla addosso per sbaglio. [Respira e pensa a casa.] Per quanto possa sembrare strano, lo sta invitando davvero a farlo. [Pensa a cosa ti renderebbe felice, così, di getto. E poi costruisci il contorno.] La sua voce calda vuole essere solo una melodia, un accompagnamento. {Innate}
18:10Lloyd[Ufficio] Eh certo, chi potrebbe mai avvicinarsi? Nonostante tutto l'indole un po' superbina pare sia rimasta o stia comunque tornando a cicciare fuori, almeno fino a lì ha fatto un buon lavoro ammesso che c'entri qualcosa. Ascolta il dire sul liquore dolce e pungente non particolarmente interessato; non che non sia interessato a ciò che dice lei, ma proprio al soggetto della frase. Non ama bere, insomma; lo porta comunque alle labbra per berne un piccolo sorso. Dolce lo è effettivamente, seguito immediatamente a ruota dall'alcol che gli trafigge la lingua, ma dolcemente in un certo e appropriato senso - [Non è male, anche se mi fa sentire un po' troppo caldo per i miei gusti] - Non c'è malizia, c'è effettivamente una sensazione di calore che, come già detto alla fu elfa, non è che ami più di tanto. Certo ci sono le dovute eccezioni, come il contatto tra i due ad esempio; quello è un calore che può accettare serenamente. Sbuffa dalle labbra facendole vibrare a quel "chiudi gli occhi", fissandola in volto poco dopo e notandone sa serietà in viso. Resta in silenzio qualche istante come a ponderare su ciò che gli viene detto, poi riapre le labbra - [D'accordo, per quanto non sia particolarmente a mio agio a non avere il controllo] - Una piccola specifica ed uno dei motivi per cui oltretutto non è fan di alcol e drog*e. Ascolta le parole della Drakaal che sicuramente sono veicolate con le migliori intenzioni - ah-ah, sì - ma non è che gli suscitino molto. A cosa dovrebbe pensare? Al Nord che ha lasciato? A Diarhae? O a chi? A Sylmera o Mxy? A lei? Molte domande, poche risposte, e tutto ciò che gli si forma in mente è un groviglio confuso di idee come risultato. Sorride leggermente - [Difficile costruire qualcosa quando hai solo l'idea in mente ma non hai i progetti per farlo. Non lo so, cosa mi renderebbe felice? Ti risponderei "essere felice" probabilmente, che porterebbe a poco come conclusione. Trovare qualcosa per cui valga la pena esserlo e dedicarmici, immagino]
18:24Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Lo guarda bere un sorso di liquore e alza un pochetto le sopracciglia come se stesse attendendo il suo responso. Il giudizio finale le fa sbuffare aria dalle narici [Fosse solo quello.] Che gli sta facendo sentire caldo. Sì, lui la malizia non ce la mette ma ce la mette lei, pace. [E poi... femminuccia.] Per non amare l'alcool. Molto matura, sì. Ma è anche un modo per non pensare al tormento interiore. Tormentiamo Lloyd. Quando l'altro però le dice quella cosa sul controllo un angolo delle labbra si alza. Non per prenderlo in giro, ma perchè chi meglio di lei può capirlo. [Non preoccuparti, ci siamo solo io e te. Per poco tempo sarò i tuoi occhi.] Un mormorio ancora una volta. Che poi voglio dire, in effetti Lloyd sta in una botte di ferro. Chi può prendersela con lui se prima deve passare su un Drago? Certo, non c'è lo stesso discorso se è il Drago stesso che vuole mangiarselo ma non ci soffermiamo. Ma per dare maggiore enfasi alla frase compie pure una carezza sul dorso della mano altrui che sta sorreggendo delicatamente. Lo osserva mentre è lì ad occhi chiusi nel suo ufficio, creta nella sue mani. Il pensiero che ce l'abbia lì, indifeso, la costringe a passare la lingua sulle labbra. E se solo l'altro vedesse, potrebbe sembrare lasciva, ma è molto più malvagio quel pensiero. Ascolta le sue parole e lascia che uno sbuffetto risponda al termine del suo discorso, non contrariato, un poco ironico [Non hai compreso cosa ti chiedo.] Specifica ma non gli chiede di aprire gli occhi [Non ti sto chiedendo di immaginare luoghi, persone o eventi. Ti sto chiedendo di formulare delle azioni e vedere quelle in cui ti crogioli, quelle in cui ti senti nella tua pelle.] Mormora ancora, lenta [Ad occhi chiusi, guardati difendere Dirhae. Ti piace? Ti senti a tuo agio? Oppure, guardati prestare giuramento agli eserciti delle terre libere... o ancora, guardati togliere la vita a chi più ti aggrada senza bandiera.] Così, lanciamo opzioni. {Innate}
18:43Lloyd[Ufficio] Sospira debolmente e con finta aria sconsolata alla malizia che l'altra mette nella frase, non sarà certo con così poco che lo metterà in difficoltà - [Finora ho sentito solo quello] - Una piccola provocazione innocente, se non stesse provocando letteralmente un drago di fuoco non ci sarebbero tanti problemi a riguardo. Non che a saperlo cambierebbe qualcosa, anzi. Sbuffa soltanto al femminuccia - [Debolina, puoi fare di meglio vero?] - Cercando di concentrarsi sul compito che gli è stato assegnato si ricorda di non essere mai stato molto bravo in tutte queste cose astratte, è più uno da azione e pragmatismo lui. Certo se si deve perdere nei suoi pensieri ci si perde eh, molto volentieri e spesso, ma su quelli che vuole lui non su concetti così difficili da afferrare. Sente comunque la carezza sulla propria mano e forse lo aiuta, un minimo, a provare a focalizzare - [Facile per te dirlo, non sei tu quella alla portata di qualcun altro con gli occhi chiusi. Mi preoccupa proprio che siamo solo io e te, qui, ora] - Una doverosa specifica riprendendo quanto detto anche poco prima dalla draghetta, nonostante prima glielo avesse risparmiato ora non si trattiene. "Sentirsi nella sua pelle" è proprio uno dei punti focali del problema, non ricorda nemmeno una volta in cui ci si sia sentito. O meglio, non ricorda una sola volta in cui abbia sentito esserci qualcosa sotto se non vuoto da riempire con avventure. Ed è lì che va la sua mente, al viaggiare, non a Dirhae, non all'uccidere insensatamente, non a prestare giuramenti o ad essere incatenato. Ma è difficile dire se non sia soltanto il suo cervello che cerca di rimettere su binari che conosce una conversazione un po' fuori controllo - [Non provo nulla di ché in nessuno di questi casi, temo. Il primo è buonsenso, il secondo semplicemente impossibile, il terzo un atto come un altro] - Sta rivelando troppo? Troppo poco? - [Vedere cose nuove, forse. Pericoli, emozioni, panorami, vita, morte. Difficile inquadrare]
18:58Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Sulla scia della provocazione altrui sorride delicatamente [Non sei pronto all'altro, credimi.] All'altro caldo intende. E chi lo sa se intende realmente una carnalità con lei o al fuoco del Drago. E la scia di quel piccolo sorriso non svanisce nemmeno sul secondo commento alla sua offesa, ma stavolta non commenta a parole, lascia che sia solo quel sorriso a rispondere al mezzelfo. Continua a fissarlo, a sorreggere la sua mano, ma quello che le dice riguardo la preoccupazione di permetterle di essere i suoi occhi le fa corrugare la fronte. Lo guarda da capo a piedi velocemente [...] Apre le labbra ma non dice niente alla fine, decide di lasciare la cosa per dopo. Si concentra piuttosto nel trovare il destino di Lloyd, una cosetta da fare in un pomeriggio. Non gli stacca gli occhi dal viso, scandaglia quelle palpebre chiuse, quelle ciglia chiare, quel naso e quelle labbra. Non parla, lascia che la sua mente possa viaggiare e che la sua presenza sia solo un sottofondo. Sa quando essere protagonista e quando no. Gli occhi seguono le labbra di Lloyd quando ricomincia a parlare e poi piano piano risalgono agli occhi chiusi. Solo alla fine, su quel "difficile inquadrare" alza un angolo delle labbra. Lascia la sua mano, un modo per fargli capire di riaprire gli occhi senza dirglielo. Distoglie lo sguardo da lui e lo porta sul proprio bicchierino che alza ma che mantiene davanti alle labbra senza berlo subito [Non avremo trovato la soluzione ma abbiamo trovato un indizio, non trovi?] Retorica [Evidentemente non devi impugnare un'arma per sentirti felice e non è quello il tuo destino. Evidentemente il tuo destino è nella ricerca del viaggio. Adesso devi solo trovare il "viaggio" giusto.] Solo. Poggia il bicchierino alle labbra e butta giù il liquore tutto d'un fiato, con il capo che si china indietro. Stringe appena gli occhi, deglutendo, poi riapre gli occhi direttamente sul viso di Lloyd. Cerca i suoi [Hai paura di me Lloyd?] {Innate}
19:25Lloyd[Ufficio] [Mhmh, sei brava. A parole] - Il bianco ha ottima memoria per le cose che gli interessano e se ne avesse una buona anche Amyria potrebbe ricordare di come quella specifica frase sia stata lei a dirla a lui, qualche tempo prima. Tutto quell'esrcizio creativo pare comunque giungere al termine quando lei gli lascia la mano, forse un segno che può riaprire gli occhi. E che fai, perdi l'occasione per provocarla e lisciarla un po'? Cercherebbe quindi il suo sguardo, assicurandosi di essere visto prima di parlare - [Ho ancora gli occhi chiusi e sto immaginando qualcosa che mi piace?] - Ah ah ah, sottile Lloyd, sottile. Porterebbe quindi di nuovo il bicchiere alle labbra dopo averla sentita parlare ed averla vista buttare giù il liquore tutto insieme. Lo finisce a sua volta, con più moderazione e senza affrettare la cosa, non ne ha bisogno - [Come detto, troppo caldo] - Un commento a - ironicamente - caldo per poi riportare il bicchierino tenuto tra tre dita sul quadricipite. Sospira nuovamente anche per buttare fuori l'aria che sente scaldata dall'alcol e rinfrescarsi - [Immagino che sia qualcosa. Quanto all'arma, perchè no? Dipende dal tipo di viaggio in fondo, da quale troverò forse, un giorno] - E poi gli fa una domanda che avrebbe anche potuto sembrare strana, ma visto ciò che le ha detto prima gliel'ha servita. La osserva in viso, non che ce ne sia bisogno visto che ormai ne conosce perfettamente i lineamenti e struttura del volto, occhi bocca zigomi e quant'altro - [Non ci sono molte cose che mi spaventano] - E suona come la solita frase da uomo duro e puro, stantia e da voltastomaco per lui, infatti riprende - [O meglio non nel senso che intendi tu. Certo, provo paura di quando in quando, ma questo mi spinge solo ad andare avanti. L'adrenalina, la scoperta, il vincerla, perchè dovrei privarmi di queste sensazioni?] - Una piccola pausa, sempre fissandola - [Probabilmente dovrei averne, di te. Il mio istinto mi dice così. E quindi sono qui, solo con te]
21:18Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Alla fine si sono alzati da quel divano, anche se non sono usciti dall'ufficio. Perchè Lloyd è venuto fin qui per lei e l'ha attesa, non lo condividerebbe nel bel mezzo della sala della locanda, vuole dedicargli tutta l'attenzione che può, in intimità. Per farlo sentire importante, ovviamente, per fargli credere qualcosa che non è. Però le fa pure piacere eh, visto che intanto per forza di cose ha dovuto mangiare e bere. Ha infatti ordinato al garzone di portare una cenetta buona in ufficio, cena che si è consumata direttamente sulla scrivania, precedentemente liberata dalle sue scartoffie. Hanno mangiato, o quantomeno ha ordinato, un antipasto di formaggi e marmellate e il capriolo in salsa tragicomica, una specialità della casa. E per finire ci sono i famosi biscotti alle mele, tanto amati dalla Regina del Farsen. Ovviamente c'è anche una brocca d'acqua e una di vino rosso. Non ha mangiato molto, la drakaal, sono un pezzettino di formaggio ed uno di capriolo, ma di numero. Ma è già tanto, visto quello che sta passando. E' seduta sulla sua poltrona, mentre il mezzo per forza di cose è stato relegato alla sedia di fronte. Sono state accese le candele ora che s'è fatto buio e dalla finestra non passa più il sole, per l'altro mica per lei. La mano destra è attorno al calice di vino, il terzo per la precisione, ma non è ancora lontanamente ubriaca. Solo lievemente più leggera. La schiena è poggiata sullo schienale della poltrona ma nonostante questo non risulta stravaccata [Ti è piaciuto tutto?] Chiede, senza però dire che le ricette son sue, che è stata lei stessa ad insegnare al cuoco. Sa pure cucinare bene, la donna perfetta proprio. Il gomito del braccio destro è poggiato sul bracciolo della poltrona e sorregge vicino al viso il calice ma gli occhi verdi sono fissi su Lloyd di fronte a lei, dall'altra parte della scrivania [...cosa ti dice il tuo istinto su di me? Perchè dovresti temermi?] In senso lato, ma è curiosa. {Innate}
21:31Lloyd[Ufficio] Il tempo è passato, si è fatta sera ed Amyria ha chiesto che venisse portata la cena per entrambi direttamente nel suo ufficio; premurosa insomma. Le ha ovviamente dato una mano a liberare la scrivania e poi hanno mangiato assieme dai lati opposti del tavolo improvvisato, per quanto lei non abbia mangiato quasi nulla in realtà. Il bianco ha fatto meno complimenti, ha mangiato quello che doveva mangiare senza risultare eccessivo in nessuno dei due sensi, un pasto normale e completo insomma. Le candele accese gli permettono di vedere piuttosto bene all'interno di quella stanza altrimenti totalmente buia, cosa che gli avrebbe creato più di qualche difficoltà nel cenare. Finito il pasto avrebbe bevuto dal proprio calice e risistemato a modo piatto e posate, non è dicerto un selvaggio e sa stare al mondo, a differenza di molte alte persone. Prende un biscotto dopo essersi a sua volta appoggiato con allo schienale della sua sedia mantenendo comunque un minimo di compostezza - [Sai non mi capita spesso di cenare in un ufficio a lume di candela con la locandiera più bella dell'Aengard su una scrivania, è un'esperienza nuova. Devo dire di sì, cibo atmosfera e vista] - Per la vista ha di fronte lei come detto, un piccolo complimento innocente. Dopo qualche istante di silenzio in cui Lloyd addenta il biscotto alla mela Amyria decide di infrangerlo per tornare su un argomento lasciato un po' in sospeso poco prima - [Mh?] - Direbbe col biscotto ancora tra le labbra, allontanando il pezzo rimasto e masticando fino a deglutire, per educazione - [Niente di specifico in realtà, la maggior parte delle volte lo ignoro altrimenti non è divertente se scopro tutto prima del tempo] - Confessa ed è in parte ironico ma anche preoccupantemente in parte serio - [Ma su di te nello specifico mi dice che forse non avrei dovuto chiudere gli occhi, tanto per cominciare] - Un piccolo sorriso - [E che sei pericolosa, te l'ho già detto. Anche per questo sei così interessante ai miei occhi]
21:44Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Ha ovviamente osservato la compostezza del mezzelfo nel mangiare e nel districarsi nella cena intera, lei che è abituata a ben altro con Nayl e Urur, quelli che le girano più attorno, pur senza abbandonare la propria educazione, è ormai abituata a guardare mangiare voracemente e scomposti. Non le pesa nessuno dei due casi, nè la "bestialità", nè l'educazione. Sarà che entrambe fanno parte di lei. Le prime parole che l'altro emette riguardo la vista, il cibo e via dicendo le fanno alzare un angolo delle labbra. Le gambe vanno ad accavallarsi sotto la gonna, e la prima reazione a quella frase è alzare il calice verso di lui, alzando appena il gomito dal bracciolo e poi ripoggiarcelo, a mò di brindisi lontano, tipo "alla tua fortuna". E alla sua modestia. [Non ceno nei miei ambienti privati con tutti, sai.] Fa notare, e non è una bugia. In ufficio o nelle sue stanze ci entra solo chi dice lei, ad esempio i suoi sottoposti. Al di fuori di quelli, è abbastanza raro. E' costretta a far fuoriuscire uno sbuffo ironico dalle narici quando lui addenta il biscotto e si sente tirato in ballo dalla conversazione. Se solo non fosse un'assassina psicopatica con un Drago dentro potrebbe trovare la scena tenera. Avvicina il calice alle labbra e beve un sorso di vino mentre lui comincia a spiegare. Nonostante due lente e non troppo grandi deglutizioni, però, gli occhi verdi sono fissi sul viso di Lloyd anche oltre il vetro. Stacca il calice dalle labbra, mantenendolo vicino al viso e lecca le labbra per raccogliere qualsiasi residuo scarlatto [Perchè?] Perchè non avrebbe dovuto chiudere gli occhi. E in lei non c'è sorriso, vuole capire, e vuole farlo seriamente. D'altronde come fa ad entrargli in testa più di così se non sa come la vede quella testa? [Pericolosa in quali termini?] Pericolosa lo è, ma vuole capire se lui intende una pericolosità in termini relazionali o in quanto, tipo, capo di una setta di assassini. Circa. {Innate}
21:59Lloyd[Ufficio] Accoglie in un qualche modo il brindisi alla lontana, con lo sguardo più che altro dato che non aveva in mano un calice nel momento del gesto che gli viene riservato. Ed in ogni caso lui sta ancora mangiando, anche se solo un biscotto che pare faticherà a finire visto che la Drakaal non gli darà molta tregua con le sue domande inquisitorie - [Ah, quindi ora ho un bersaglio sulla schiena anche a Narvick, oltre che a Dirhae] - Un commento sicuramente fuori luogo riferito a quanto successo con una persona di loro conoscenza qualche giorno prima, poi riprende poco dopo - [Mi piace, non rischio di annoiarmi con te] - Ed è incredibilmente e davvero davvero sincero nel dirlo, come se quasi gli piacesse essere messo in pericolo. O meglio no non è che gli piaccia essere minacciato di morte, no, quanto piuttosto il brivido e l'eccitazione che ne conseguono. È un ragionamento profondamente sbagliato e malsano ma, come detto, quando nasci senza quel qualcosa che dovrebbe renderti "umano" va bene qualsiasi cosa pur di riempirlo lo spazio rimasto, no? Chi ricorre all'assassinio seriale, chi alle dro*he e chi, come lui, ad altre attività discutibili - [Non so dirti esattamente perchè] - E finisce il biscotto che gli era avanzato mentre assottiglia lo sguardo, fissandola come a volerle trovare in faccia la risposta; deglutisce - [Sei bella e intelligente, hai questo portamento "regale" e questo strano e fastidioso fascino attorno. Fastidioso in senso buono eh, passami la licenza poetica] - Un piccolo sorriso ironico, la provoca un po' ma può capire che stia scherzando e che sia tutto la la verità - [Sembri una donna per cui si andrebbe in guerra, per così dire. E non il tipo che lo domanda, quanto il tipo verso cui pensi di doverlo fare senza renderti conto di ciò che davvero sta succedendo] - Alza le spalle infine, senza distogliere lo sguardo - [Quanto al chiudere gli occhi forse è più un non volermi perdere nessuna delle tue azioni da cui potrei capire qualcosa]
22:15Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Sorride mostrando debolmente la dentatura quando Lloyd dice di avere un bersaglio sulla schiena, e in realtà è vero, ma lei sorride. Per come l'ha detto forse, o proprio perchè trova la cosa divertente. [Ce l'hai.] Un bersaglio sulla schiena [Ma non credo più a Dirhae.] Eppure più di così non dice. Non spiega, lo dice e basta. [Se questo non ti annoia ne sono felice.] Perchè ce n'è di gente che sarebbe gelosa di questo momento. Seppur innocuo, in realtà, non è niente di più che una cena al momento. Poi ritorna in silenzio, lo guarda finire quel biscotto e guardare in maniera più intensa. Se ne rimane con quella posa di chi attende pazientemente, di chi effettivamente ha tutto il tempo del mondo. Inarca però un sopracciglio a quel "fastidioso" ma non v'è offesa sul volto, piuttosto curiosità. Sorride di rimando a quella licenza poetica, un sorriso leggero [Fastidioso fascino non me l'ha mai detto nessuno.] Non in quei termini, quantomeno. Ma la cosa la diverte un pochino, appunto, non si risente. Nelle parole successive dell'altro si si veste come una seconda pelle, ma resta neutra nel volto. E' effettivamente ciò che è, il punto più in comune col Drago. La fu elfa ha una storia passata di uomini che hanno mosso guerra per lei senza accorgersene, Hayra è un Drago Dominatore, più chiaro di così. Perspicace Lloyd, sì. Sull'ultima frase alza un angolo delle labbra, prende un altro piccolo sorso di vino prima di ripiazzare il calice accanto al vino [E tu sei da solo in una stanza con una donna del genere.] Non conferma nè smentisce, gli fa solo notare la cosa. Autolesionismo pure lui? Prende una profonda inspirazione dalle narici [Vuoi capirmi, e lo capisco.] Che bel gioco di parole. Ma non è fatto apposta. [Vuoi domandarmi qualcosa Lloyd? C'è una piccola finestra di tempo aperta, ora. Approfittane.] Lo prende in giro un pochettino ma l'invito è reale. Se vuole sapere qualcosa è il momento giusto. Verità o bugie, può farlo. {Innate}
22:31Lloyd[Ufficio] Sorride compiaciuto alla conferma del bersaglio sulla schiena, come se la cosa gli procurasse effettivamente una certa ilarità e divertimento - [Oh non più? Mh] - Non commenta ulteriormente nemmeno lui, prendendo stranamente per buono quello che lei gli dice senza nemmeno ribattere - [Dipende in realtà; solo discutere non avrebbe senso, la gente è stupida e non sa usare le parole il più delle volte. Se invece cercassimo di ucciderci sarebbe più stimolante] - Ovviamente riferito a quelli che cercherebbero di colpire il bersaglio sulla schiena, non a lui ed Amyria. Sorride leggermente al sentire che nessuno l'abbia mai definita così, cosa che non sorprende poi un gran ché - [Frequenti le persone sbagliate allora] - Come a voler insinuare che sia lui la persona giusta da frequentare, per quanto sarebbe altamente discutibile - [Penso che nessuno sano di mente oserebbe mai definirti "fastidiosa" nemmeno per scherzo. No, troppo inarrivabile, troppa soggezione] - Ed in effetti è vero, un'altra cosa che la rende pericolosa: bellezza fascino ed intelligenza, chi può competere? Non in molti, e quindi soggezione istantanea - [Già, sono in una stanza con una donna del genere ed abbiamo bevuto, parlato e cenato su una scrivania. Finora non mi è andata male non credi?] - E non è nemmeno più di tanto ironico, con quei presupposti - e quelli che non sa - sarebbe potuta finire in tragedia molto molto prima, invece stanno chiacchierando "del più e del meno", ma in realtà solo di lui fino a quel momento - [Una finestra di opportunità per una domanda eh? Come ho detto non do retta nemmeno al mio istinto per non svelare troppe carte prima del tempo, ma se insisti] - Fa una pausa si avvicina al tavolo poggiandosi sui pugni e puntellandosi coi gomiti - [Cosa vuoi ottenere da tutto questo?] - Si guarda attorno con lo sguardo, quella situazione intende - [Perchè se volessi me ti basterebbe dirlo, e quindi cosa? O devo credere che sia solo per aiutarmi a trovare la mia strada?]
22:49Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] [Non significa che puoi stare tranquillo, Lloyd. Significa, credo, che se non prendi il discorso non ti succede niente.] A Dirhae, con il suo capo. Ma sono sue supposizioni, niente di più. Poi quello che gli dice riguardo l'uccidersi a vicenda la fa tornare seria, lo guarda velocemente da capo a busto [Non scherzare a riguardo. Le persone che mi desiderano sono, di solito, potenti.] Non che lui non lo sia, ma insomma, di solito sono "più" potenti di ciò che è lui ora. Torna lievemente più leggera nel momento in cui le dice che frequenta le persone sbagliate, giusto uno sbuffetto dal naso, niente di più. Quanto all'esser definita fastidiosa alza entrambe le sopracciglia, solo un pochino [Mi hanno definita in modi peggiori.] Insomma, hanno osato anche di più. Che poi era vero, però. Al termine soggezione però aggrotta la fronte, finge di non capire qualche istante, ma capisce benissimo ovviamente. Solo che, ok non mostrare modestia, ma troppa superbia potrebbe essere un male. Non per lei, eh. Torna ad alzare un angolo delle labbra quando si parla di com'è andata la giornata a Lloyd [Vero.] Non gli è andata affatto male. Gli occhi passano in rassegna quei pugni e quei gomiti, poi, che si poggiano sul tavolo come a cercare un contatto maggiore. Gli occhi verdi risalgono fino al viso altrui, con calma, non v'è soggezione in lei pur stia aspettando le altrui domande. Mentre esse si consumano prende gli ultimi due sorsi di vino rimasti nel calice e poi lo allunga, vuoto, sul tavolo mentre deglutisce. Occhi ancora alti verso il mezzo [Te.] Vuole quello. [Te nel senso più radicale del termine.] Perchè mentire a questo punto? Certo omettiamo parecchie cose, ma andiamo avanti. [Non voglio un bacino e due carezzine ogni tanto. Voglio la tua mente, il tuo cuore, la tua anima. Voglio aiutarti a trovare la tua strada ma essere sicura che sia calcata con me accanto.] Sembra malata ma anche romantica. In realtà è solo dominio. [E tu?] {Innate}
23:04Lloyd[Ufficio] Un unico sbuffare aria attraverso le labbra alle prime due risposte di Amyria, non si farà di certo rovinare qualcosa che possa toglierlo per un po' dalla noia per motivi così banali - [E chi scherza? Non ci sarebbe il minimo gusto se fosse facile, mi annoierei e basta] - Malsano come detto e contorto ma nella sua testa ha tutto perfettamente senso. Certo lo dicono anche quelli ricoverati nel reparto di psichiatria del nosocomio probabilmente e quindi è tutto un po' discutibile MA per lui non lo è , questo conta. Rotea poi gli occhi al sentire che sia stata definita in modi peggiori di quello - [Non fatico a crederlo. L'insulto è la prima risposta emotiva ad un rifiuto o dinnanzi alla soggezione imposta da una figura come la tua, per quanto non ne esistano al tuo livello. Banale come metodo, se posso dire la mia] - Definirla in modi peggiori intende, gli insulti sono gratis e fini a loro stessi, non apportano poi gran ché specie se diretti e puerili verso una donna. Riporta lo sguardo sul suo viso al sentire di come voglia lui e di come voglia impadronirsi della sua mente, del suo cuore e della sua anima. Non dice nulla, sospira soltanto come se stesse veramente riflettendo su qualcosa di difficile, di complicato da gestire - [Non è esattamente ciò che mi aspettavo ma non ci va molto lontano, devo dire. La mia mente il mio cuore e la mia anima sono difficili da ottenere perfino singolarmente, non penso siano mai stati reclamati da nessuno. Tu mi dici che li vuoi addirittura tutti e tre. Perchè dovrei darteli?] - Lo domanda come se stesse parlando di oggetti o di soldi, qualcosa comunque di scambiabile e cedibile solo sulla parola; e forse per quanto è strano potrebbe perfino essere vero, chi lo sa - [Cosa voglio io? Penso comprenderti, sei un incredibilmente affascinante rompicapo che fatico a risolvere. Ma non mi dispiacerebbe nemmeno darti ciò che vuoi se tu ti dimostrassi in grado di reclamarli. Pensi di essere a buon punto?] - Nella riuscita del piano
23:29Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Scuote il capo a quella prima specifica riguardo la noia e lo scherzarci su, arriva anche a sospirare [Lloyd per quanto apprezzi questa tua contorta mentalità... non sai qualcosa di me. Sono un tipo piuttosto... possessivo.] Ma giusto un tantinello. [Non permetterei mai a nessuno di fare del male a qualcuno che amo.] Dice amo ma in realtà è possiedo, però sarebbe suonata strana, mo vabbè dire la verità ma mica mostrare tutto. [E non ci sarebbe cosa che tu potresti dire o fare per fermare questo.] La sua possessività, la sua protezione e via dicendo. Si trova costretta ad annuire riguardo gli insulti ricevuti. Perchè poi in effetti li ha ricevuti sempre per invidia o per rifiuto, almeno crede lei. Non rompe il silenzio che "impone" l'altro quando si tratta di giocare a carte semi scoperte, lo fissa per capire cosa sta pensando e nulla di più. Al suo dire sorride appena, le spalle si alzano e si abbassano lentamente trascinandosi sulla poltrona [E cosa ti aspettavi?] La curiosità, è sempre stato un vezzo della fu elfa. [Potrei volerli reclamare io, a questo punto.] Tutti e tre, visto che non l'ha fatto nessuno prima di lei. Cosa che, in realtà, la rende ancor più interessata a prendere tutto il pacchetto completo plus di dominio. Riguardo il perchè dovrebbe darglieli finge di pensarci un po' sù. La risposta sarebbe "veramente me li prendo da sola", ma sarebbe troppo da mostrare. [Perchè vuoi già, solo che non l'hai ancora realizzato. Altrimenti non saresti qui.] Ahh che ventata di poca convinzione. Alla sua risposta finale però le viene da sorridere più sottilmente, quasi avesse trovato qualcosa di veramente tanto ironico nel suo dire. Fa calare un po' di silenzio prima di puntellare l'indice della mano sinitra sul bordo del tavolo, l'unghia rossa scivola lentamente verso di lei [Tu vuoi me, Lloyd. Vuoi ascoltarmi, vuoi baciarmi, vuoi possedermi.] Mormora, lenta, quasi fosse una ninnananna. [Sì, quindi, sono a buon punto.] {Innate}
23:48Lloyd[Ufficio] Inclina leggermente il capo come fosse un rapace che osserva qualcosa, un gufo un animale del genere - [Quindi il bersaglio non mi serve presumo] - Il tono è neutro, non ci sono emozioni da poterci leggere nemmeno per il miglior conoscitore dell'umano umano sulla faccia dell'Aengard perchè, appunto, non ce ne sono - [Possessiva, possessiva] - Ripete tra sé e sé a mezza voce, facilmente udibile ma chiaramente non sotto forma di dialogo, è per lui non per lei che lo dice - [Non mi è mai capitato. Può essere interessante, immagino] - La sua illuminata e saggia conclusione, dopo quel elucubrare a riguardo. La osserva mentre le parla e cerca di studiarne eventuali reazioni, ma a parte qualche movimento delle sue morbide labbra il viso non rivela poi gran ché - [Come ho detto, non ho nulla in contrario. Non è che siano ancora dove stanno perchè non abbia voluto farmeli prendere, semplicemente non ne ho mai sentito la necessità. O nessuna è mai stata abbastanza brava da prenderseli da sola, come preferisci vederla] - Ed è la verità anch'essa, lui non sta omettendo poi gran ché a differenza della Drakaal che picchietta il tavolo con le sue unghie rosse smaltate, che smaltate non sono in realtà per ovvi motivi - [Dici che sono qui perchè voglio essere controllato completamente, quindi?] - Non conferma né smentisce, su quello può omettere senza problemi e lasciare che tragga le conclusioni che vuole, tanto lo ha sicuramente già fatto prima ancora di iniziare quel discorso. Libera una mano da sotto al mento ed inizia a sua volta a picchiettare sul tavolo con l'indice, quasi in risposta al suo di gesto - [Sì, è senz'altro possibile che io voglia tutto ciò. Scommetto che praticamente chiunque altro sarebbe lieto di offrirti ciò che chiedi però, perchè io?] - La domanda è lecita, lui le ha detto perchè le interessa, in fondo e in modo strano - [Mi aspettavo forse qualcosa di meno completo e unilaterale comunque, ma immagino che possa andare bene se mi convinci]
00:06Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Alza appena entrambe le sopracciglia quando lui comincia a riflettere sul suo essere possessiva, nasconde male -appositamente- un sorriso. Non interviene, lascia che lui tragga da solo le sue conclusioni. Conclusioni che non la sorprendono, le fanno solo fuoriuscire quel sorriso che stava un po' nascondendo e un po' no. D'altronde comincia a conoscere Lloyd e non si aspettava nulla di diverso da ciò che ha espresso. Il discorso successivo sul perché anima-mente-cuore non sono ancora stati presi le fa mordere lievemente il labbro inferiore mentre sorride. Ah, questi mortali che pensano davvero di poter decidere per loro stessi. Ma può sembrare maliziosamente divertita, all'esterno. La domanda successiva le fa crucciare appena la fronte [Ma io non voglio controllarti completamente, Lloyd.] E questa è una mezza verità [Io voglio semplicemente un vortice di te in me, e viceversa. Mai lontani, sempre fedeli.] Diciamo che è vero tranne il viceversa, Hayra non lo permetterebbe mai, non con lui. Però finge di contraccambiare quella sorta di amore un po' tanto malato che sta mettendo sul tavolo. O sulla scrivania. Il dito continua a compiere quel breve tratto sul bordo del legno e non appena vede il mezzo fare altrettanto è costretta ad alzare un angolo delle labbra carnose. Prende un profondo respiro [Perché non tu.] Risponde a quella domanda sulla mira in lui [Mi piaci, te l'ho già detto. Non vorrei sembrare eccessivamente romantica ma... mi hai colpito, altrimenti non sarei venuta al ballo con te. Sarà per la tua intelligenza, la tua ironica o... per il ghiaccio del tuo sguardo, così distante ma vicino a me.] Che poesia eh, che romanticismo. Peccato che per la maggior parte siano menzogne. Cioè che l'ha colpita è vero, che le piace passare il tempo in sua compagnia pure, ma esagera volutamente. Sulle ultime però inarca un sopracciglio [Unilaterale?] In che senso? Poi sospira [Cosa hai detto ai tuoi amici, perché venivi qui?] {Innate}
00:20Lloyd[Ufficio] Non risponde alle prime risposte che il bianco le offre, in fondo era comunque più un dialogo tra sé e sé che tra lui e lei, non necessita realmente di risposta quello. La frase successiva invece lo fa sbuffare ironicamente dalle narici, può essere brava quanto vuole ma dopo quello che ha detto suona incredibilmente falso, specialmente se la persona davanti non è stupida. La parte relativa al suo essere fedele a lui ed a volere "un vortice dentro di lei", perlomeno; perchè per quanto possa dire di no è evidente che sia controllo ciò che cerca, ormai. E non è nemmeno detto che sia un problema in realtà, magari gli potrebbe pure andare bene che fosse lei a dargli quel qualcosa a cui appartenere - [Sei stata più convincente, altre volte, ma per quieto vivere fingiamo che io ci creda sì?] - Le sorride ed è abbastanza sincero, non la sta giudicando male o altro; come detto le sue reazioni ed i suoi comportamenti circa i sentimenti non sono del tutto normali, ecco. Poi riprende - [È stata una bella serata, peccato per non essere riuscito a strappare un bacio alla donna più bella del ballo ma non era semplice. In fondo col senno di poi lei non vuole solo un bacino ogni tanto] - Non ha molti problemi ad ammetterlo, tanto lo ha detto anche lei che lui vuole baciarla no? Che sia o vero o meno non importa se ne è già convinta, per quanto comunque vero lo sia - [Unilaterale, sì. Possedere il mio cuore la mia mente e la mia anima non lo definiresti così forse?] - Domanda sincera, vuole sentire davvero la risposta uscire da quelle labbra senza troppi fronzoli, possibilmente - [Che volevo vederti] - Di nuovo, non ha motivo di mentire o di tenerle nascosto di essere lì per lei: lo ha scritto nella missiva, glielo ha detto in faccia, più di così che altro deve fare? - [E che sarei tornato dopo qualche giorno, ho delle promesse da mantenere. Dopo di ché non lo so cosa farò, forse me ne andrò di nuovo da Dirhae, magari per sempre. Sto valutando il da farsi, in realtà]
00:40Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Oh Lloyd, non le credi? Cattivo ragazzo. La fronte si perplime e gli angoli delle labbra si piegano leggermente verso il basso, niente di troppo vistoso, non vuole sembrare eccessivamente triste. Solo lievemente toccata da quelle parole che la vedono come una bugiarda. E misura perfettamente quell' espressione proprio perché bugiarda ci è nata. Ma non lo accusa, no, sarebbe troppo facile [Sono io che ho mentito o tu che ti stai facendo sopraffare da ciò vedi, da ciò che ritieni inarrivabile?] Insomma, lei vuole solo controllo o è un abbassamento improvviso di autostima? Poi le parole sulla serata e sui baci le fanno sbuffare aria ironica dalle narici, sorride mostrando la bianca dentatura [Lo è stata.] Una bella serata [Non so se faccio bella figura con le amiche però.] Perché effettivamente non conosce l'amicizia. [E per il bacio..] Fa spallucce ma non finisce quella frase, lascia che sia solo il suo sorriso disteso a parlare per lei. Vuole capire, più che altro, se Lloyd è in grado già di dargli un significato. Si inumidisce le labbra, sarà l'argomento, e ferma l'avanzata di quel dito sul legno. [Pensi che io non ti darei lo stesso?] Mente cuore e anima. La risposta è ovviamente no, ma l'illusione, quella gliela darebbe certamente. [Sono st*onza, non egoista.] Certo, certo. Oddio che in realtà è vero, non è proprio egoista. Cioè forse, però più st*onza. Ma comunque, è seria e ferma nell'ammetterlo. Annuisce quando lui risponde riguardo il volerla vedere detto agli amici, ma arriccia appena le labbra a sentire il finale del discorso. [Riflettici ancora un po', sono sicura che le persone che ti circondano ti aiuteranno.] A prendere una decisione sul da farsi. [E se vuoi lasciare Dirhae e hai bisogno di appoggio o denaro, dimmelo.] Premurosa, senza menzogne in realtà. Perché pur se Lloyd non abbia dato benestare, il dominio ormai gliel'ha messo addosso. E così sia. [Vuoi vedermi ancora?] Dopo quel che si son detti stasera. {Innate}
00:59Lloyd[Ufficio] Le sorride senza nascondersi poi più di tanto stavolta a quella vista di espressione corrucciata, trattenendo una risata quasi che sarebbe un evento rarissimo e quasi impossibile - [D'accordo, d'accordo, mi fido ciecamente mh?] - C'è ironia, ma può darle il beneficio del dubbio per quanto sia ancora convinto del suo punto - [Potresti biasimarmi se ritenessi ciò che mi sta di fronte inarrivabile, in tutta onestà?] - Torna più serio, anche se il volto è sempre morbido e disteso nel guardarla - [Ma sì, ho idea che tu stia optando per una raffinata operazione di disinformazione selettiva. Non ce la cosa mi dispiaccia, non mi fraintendere] - Alza le spalle, come a voler confermare che può mentirgli quanto vuole, se lo desidera; non è verità ciò che cerca, non solo perlomeno - [Tu faresti bella figura in qualsiasi luogo momento e condizione. Sei fisicamente e biologicamente incapace di figurare male, e non è nemmeno un complimento per quanto mi piacerebbe farlo suonare così. È soltanto la realtà dei fatti, oggettiva, agli occhi ed alle orecchie di chiunque] - E come detto, non sta cercando di lisciarla: è così e basta - [Certo il bacio sarà a lungo un rimpianto ma non posso modificare il passato. Posso cambiare presente e futuro però, l'ho già fatto una volta] - da umano a mezzelfo, ricordiamo? Anche lui non le dice nulla di esplicito, ma probabilmente le intenzioni sono abbastanza chiare dopo aver trascorso con lei tutto il giorno - [Se mi dessi lo stesso probabilmente immaginerei quello, chiudendo gli occhi] - Il gioco di prima dell'immaginare la felicità. Si alzerebbe dalla sedia e cercherebbe di avvicinarsi aggirando la scrivania e porgendole la mano - [Ci spostiamo? Comoda è comoda la sedia eh, ma magari il divanetto non è di puro legno] - E insomma, sì - [Ci rifletterò, ma non mi servono soldi o appoggio. È altro quello a cui punto ora] - Non toglie la mano, aspetta che la afferri o che la ignori, resta in piedi accanto a lei per ora.
01:14Amyria[Il Granchio Scorbutico - Ufficio] Non può non sorridere di rimando quando lui sfacciato ancora evidentemente non le crede, però è così tenero. È che ormai è suo e lui non sa, gnam. [Bene.] Che si fidi ciecamente di lei, pure se era ironico. Lo lascia parlare poi e ne soppesa le espressioni, con la neutralità in viso. Solo dopo un po' [No, non ti biasimerei. E no, nessuna disinformazione.] Proprio i no essenziali, ma senza risultare severa. Semplicemente sicura di ciò che dice, poi che lui ci creda o meno nemmeno chiede. Va bene così. È nel dire successivo del mezzo però che gli angoli delle labbra si stirano delicatamente, per quanto lui non voglia far suonare il tutto come una sviolinata, quella è realmente una serenata per Hayra. Biologicamente e fisicamente, le parole le risultano cosi gradevoli che le labbra si aprono appena per far fuoriuscire un rivolo di fiato che sa di piacere. Solo un sospiro. [Esageri ma me la prendo lo stesso.] Perché neppure lei pensa che una volta nella vita non sia in grado di sfigurare, suvvia capita a tutti, però ecco, vuole che Lloyd continui a pensarla così. La frase successiva di lui la costringe ad ammorbidire quelle labbra abbastanza da far risultare il sorriso che gli dedica lievemente dolce mentre gli scandaglia il viso [Quella è una cosa che puoi raggiungere, senza chiudere gli occhi.] Mormora, perché come predetto l'illusione che lui possa avere tutto da lei la spingerà nel suo immaginario, finché non sarà l'unica cosa che vuole. Lo osserva alzarsi e d'istinto, ma lentamente, scavalla le gambe per portare entrambi i piedi a terra. Sonda il corpo altrui in avvicinamento con gli occhi verdi fino a fermarsi su quella mano che si tende verso di lei. Sorride delicata e mentre lui parla alza la mano sinistra per racchiuderla in quella di lui, a dita intrecciate. Si alza in piedi quindi e gli fa cenno di andare al divanetto assieme, con la testa [Non hai risposto alla mia domanda.] Se vuole rivederla ancora dopo stasera. {Innate}
01:44Lloyd[Ufficio] E certo che non lo biasimeresti vé? Chissà perchè ma non ce lo saremmo mai aspettati da un drago con la sindrome del dominio. Si concentra su quanto lui starebbe esagerando, al ché sbufferebbe contrariato - [Come detto, la modestia non ti serve. Lasciala a chi ne ha bisogno, tu hai altre carte molto più valide da giocare] - E di nuovo è serio, non ritiene che una persona così debba essere modesta; magari può volerlo, ma ne dubita. Insiste ancora sul quanto possa raggiungere quella "felicità" anche con gli occhi aperti; chi sta omettendo più dettagli, ora? Non è facile capirlo, ma in fondo va bene così no? Non per forza bisogna essere sinceri su ogni cosa per essere felici. Alle volte ciò che non sappiamo, come già detto, non può ferirci - [Magari un giorno, ma non oggi sicuramente] - Non le dice di nuovo che non si fida di quelle parole, lo ha già detto e non ha motivo di ripeterlo, ma le fa capire che se non altro non pensa che sarà quella la serata in cui lo otterrà, se mai dovesse giungere. La mano viene raggiunta e le dita vengono intrecciate ed entrambi si avviano verso il divanetto che li aveva ospitati prima di cena; si sarebbe seduto ovviamente, cercando di tirarsi dietro anche lei - [Non l'ho fatto? Che bizzarria] - Il tono è leggermente a mo di cantilena, come se fosse contento di dirlo, ma poi torna abbastanza serio - [Sai benissimo che voglio rivederti, non hai bisogno di chiedermelo ogni volta. Quando avrò mantenuto le mie promesse a Dirhae tornerò, se concesso] - Stringerebbe un po' la mano, cercando di avvicinarsi un po' se permesso e cercare la guancia di lei con la mano libera, accarezzandola se permesso - [Abbiamo parlato di baci e hai detto di essere a buon punto nel tuo progetto di conquista, vogliamo avvicinarti un po' di più alla meta?] - E perchè no? Come detto, non ci vedrebbe nulla di troppo malsano in un rapporto del genere. Cercherebbe un contatto con le sue labbra quindi, solo sfiorato o meno lo lascerebbe decidere a lei