Candidatura Feyroth

Feyroth
00martedì 25 gennaio 2022 21:41
Nome: Feyroth
Razza: Umano (Nordico)
Livello: 4

Storia:

Nascita e primi anni:
Narra la storia che a metà Gennan dovesse nascere, secondo gli antichi sacerdoti, "Colui che fu
il primo degli ultimi". Si narra che fu così che Gunnar della discendenza Anunnaki ( L'insieme o
parte degli Dei ), e Nobile di famiglia, volle follemente un primogenito maschio. Fu così che,
durante la battaglia del clan Anunnaki e del clan Anunn ( Storico rivale ), in una notte di luna
piena, si accinse a pregare il Dio Khorr, il quale rispose con una chiara visione, per la profonda
devozione di Gunnar: dare la vita del clan rivale per la promessa del primogenito maschio. Ma
fu la stessa visione e le stesse parole del Dio Khorr che, con altri Dei Morwell e Feriy,
annunciarono che quel Primogenito maschio sarebbe stato devoto alla Luna stessa, quello il
prezzo: portare su di sé la maledizione che già possedeva Gunnar. Desideroso della
riconoscenza per quel dono, e della benevolenza di Khorr e degli altri Dei, concordi col dio della
Guerra e dell'onore, accettò tale patto e fu così che si unì ad una Sacerdotessa nella notte dei
fuochi di Baltene, sotto l'ombra ed il caos del potere del Dio e della Dea. Fu suo consorte per
quell'anno, colui che aveva scelto di dare la vita per la tribù: era il migliore e il più forte tra tutti, e
suo fu il seme del figlio che fu concepito. Dalla loro unione nacque, in quella gelida notte di
metà Gennan, il loro figlio, che emise il primo vagito nell'istante stesso in cui in quella piovosa e
buia notte un tuono squrciò il cielo, e ne fu prova di quel rombo che il primo figlio di quella
unione venne accolto dalla Luna. Si narra che alla nascita del pargolo la pioggia cessò in breve,
il vento soffiò via quelle minacciose nubi e la luna le accolse, tingendosi di rosso, alta nel cielo.
Avevano visto qualcosa nel piccolo che già si mostrava essere ben robusto ed in forza e quegli
occhi così dannatamente ammalianti, erano troppo color del ghiaccio, troppo color della stessa
luna, ma nessuno si aspettava di certo che dentro di lui il retaggio di quella bestia ancora sopita,
potesse aver già preso possesso della sua anima e del suo corpo. Lo svezzamento del piccolo
alimentava sempre più dubbi negli animi dei consorti, non solo per la sua costante crescita e
robustezza, ma anche per quel suo modo di fare che al giungere della luna piena portava il
bimbo a mostrarsi violento con gli altri, irascibile e parecchio possessivo nelle cose che riteneva
sue; al contrario, durante le altre fasi lunari, si mostrava essere giocoso, di buona compagnia e
per nulla geloso, condividendo giochi, pensieri e parole con i suoi "compagni di gioco". Ma il
dolore del padre era talmente forte e insopportabile per aver passato la maledizione al suo
primogenito, che decise così di abbandonare quel figlio alle sole cure di colei che lo aveva
generato, la madre, la Sacerdotessa, che scelse per lui una vita lontana dalla Dea, lontano da
lei. Fu così che, trascorsi tre anni, venne presa la decisione di affidarlo alle cure di altre persone
a lei conosciute nel nord di Asarn, in un piccolo villaggio al di fuori della grande città e di cui si
fidava: aveva notato gli strani comportamenti che ricordavano l'uomo con il quale aveva deciso
di unirsi, consapevole della maledizione che suo figlio portava con sé. I nuovi genitori si
recarono quindi dai sacerdoti del villaggio, per avere una spiegazione di quel comportamento
irruento, impulsivo e precoce. La visione fu subito chiara ai Sacerdoti e ciò che videro lo resero
noto, così che tutti ne fossero testimoni: avevano visto il bambino al fianco di un lupo dal manto
bianco e gli occhi scintillanti; il lupo lo proteggeva del freddo col suo calore, mentre la luna
piena illuminava entrambi.
Nonostante nulla di tutto ciò avesse per loro un senso, i genitori adottivi decisero di crescerlo
normalmente, come fosse un bambino come tanti altri. Non potevano infrangere la promessa
data alla vera madre del piccolo, ma evidentemente così non sarebbe stato.


Adolescenza e maggiore età:
Ormai cresciuto, e divenuto adolescente, era sempre più chiaro, a chi fino ad ora lo aveva
accudito, che qualcosa in lui dimorava nascosto. Molto più robusto dei ragazzi della sua età,
molto più forte e molto più ignaro del destino che si sarebbe segnato per lui. I ricordi dei genitori
erano ben pochi, sbiaditi dal tempo e disordinati nella sua testa, e l'unica certezza era in quella
famiglia che accolse come sua. Ma il caos che albergava in lui, alimentato dalle memorie
nebulose della sua infanzia, ne suscitava maggiormente la rabbia: lo tormentava il non ricordare
chi fosse realmente. I pensieri erano talmente confusi e frammentati che lo portarono
dall'indovino del villaggio, a chiedere quale potesse essere il suo passato ed il suo futuro. Era
una notte d'estate e lui sembrava già attenderlo. Sorrideva, si feceva beffa di lui, ma la risposta
non tardò ad arrivare: «Se tu sapessi il tuo futuro, non staresti qui a parlare con me e ti
crogioleresti per quanto sorprendete e quanto pauroso sia ciò che ti attende. Ho visto fin quanto
gli Dei mi hanno concesso di vedere, sì devoto e ringraziali per la vita che ti è stata offerta. Il tuo
futuro sarà lontano da queste terre, così come sarà vicino alle stesse. Del tuo passato non
amareggiarti, affronta con valore il presente ed il tuo futuro ed accettalo come hai sempre fatto
fino ad ora, sotto l'ombra ed il caos, nel potere degli Dei e della tua rabbia. La causa del tuo
presente è il tuo passato, come la causa del presente sarà il tuo futuro. È tutto». Parole
incomprensibili quelle dell'indovino, e forse insignificanti per il ragazzo. Da lì se ne andò, con più
domande e nessuna risposta. Ma ripensò a lungo a quelle parole e fu la ricerca della
conoscenza a spingerlo a prendere in mano il proprio destino. Fredda fu la notte in cui decise di
abbandonare tutto e tutti e di allontanarsi dal Nord e da quella che un tempo chiamava famiglia.
Il desiderio di essere libero e vagare per L'Aengard portò l'uomo a trovare la pace che
desiderava e tanto bramava. I sensi di rabbia e gli scatti d'ira con gli anni si attenuarono, così
pure quei comportamenti possessivi e scontrosi che l'avevano dominato per anni. Nonostante
tutto, dentro di lui la bestia alberga silente, attendendo il momento giusto per mostrarsi a lui e
agli Dei


Causa della Maledizione:
Ereditata dal padre come narrato nella storia del PG.

Psicologia del pg PRIMA del cambio razza:


- Temperamento e carattere: Parto dal presupposto che la storia di Feyroth faccia ben intendere come la sua infanzia sia stata abbastanza traumatica. Ha spesso un carattere schivo e di poche parole, soprattutto con chi non conosce, lasciando che siano gli altri ad esporsi e non lui, ascoltandoli e rimanendo silenzioso se non interpellato. Non parla spesso di se stesso se non emotivamente preso dalla persona con cui si rapporta e con la quale deve nascere subito un certo feeling. Si mostra con un carattere forte esternamente, ma dentro è fragile come cristallo, proprio perche è combattuto con i ricordi sfocati del suo passato che spesso lo fanno dubitare delle persone e delle conoscenze fatte, credendo che la maggior parte delle volte non sia la cosa giusta da fare. Uno che nell'azione non si tira mai indietro. Un tipo che fa andare le mani se deve per dimostrare che non è succube di nessuno e di nulla. Valoroso e temerario quando serve, possessivo, incline alla violenza se disturbato o si sente invaso il proprio spazio personale.

Personalità: Alle altre persone mostra una facciata da duro. Scherza con chi gli è simpatico e non dà ovviamente etichette a nessuno. Per lui tutti sono allo stesso livello ed il rispetto deve essere reciproco, altrimenti preferisce troncare i rapporti e tornare per la sua strada. E' uno vendicativo, non lo da a vedere anche se l'idea passa svariate volte nella sua testa, preferendo lasciar perdere inizialmente. Non ha problemi a lasciarsi indietro le persone che lo tradiscono ( occhio per occhio, dente per dente), questa la sua filosofia. Molto possessivo con chi ama e con chi lo fa stare bene, diventando aggressivo quando le vede in difficoltà o derise, offese da terzi. Quando c'è da andare all'azione non si tira certo indietro.

Psicologia del pg DOPO il cambio razza:

Non c'è molto da cambiare, se non un punto che prendo di carattere e temperamento che sicuramente verrà modificato: " Si mostra con un carattere forte esternamente, ma dentro è fragile come cristallo, proprio perche è combattuto con i ricordi sfocati del suo passato che spesso lo fanno dubitare delle persone e delle conoscenze fatte, credendo che la maggior parte delle volte non sia la cosa giusta da fare." Al scoprire che sia un Mannaro non si sentirà più fragile come un cristallo e questo aspetto non lo porterà a dubitare più delle persone e se abbia fatto le scelte giuste, ponderando a suo modo e valutando con chi stare e con chi tenersi lontano, dimostrando maggiore sicurezza di se stesso su questo aspetto. Ovviamente il cambio razza comporterà anche essere più instabile, lunatico, aggressivo e focoso, avrà meno controllo e sarà più istintivo, per il resto il tutto rimane invariato.

Forma bestiale desiderata: Leone Bianco
Peso: 350kg ( solitamente un leone adulto arriva a 300kg circa)
Altezza in piedi: 2,5 m
Altezza al garrese: 175cm
Lunghezza: 250cm ( anche se può arrivare a 3,3 m Da sapere se si può cambiare questo parametro o deve rimanere massimo di 2,5m come in "Razza mannara" )
Artigli: 15 cm retrattili
Zanne: Canini 15 cm

Immagine:
www.cheapdiamondpainting.com/image/cache/catalog/Products/2020112114045784-1000x...

Siyr
00mercoledì 26 gennaio 2022 18:09
Ciao, ti ringrazio per l'interesse mostrato nei confronti della razza, anche tramite missiva :)

Prendo visione della candidatura ma, essendo una settimana pienissima a livello off, mi occorrerà qualche giorno in più per poter leggere tutto e iniziare con le domande. Non ti preoccupare, quindi, se entro la fine della settimana ancora non ho risposto!


Nel frattempo, ti invito a postare in spoiler eventuali giocate che consideri importanti per il pg ai fini dell'esame.
Feyroth
00mercoledì 26 gennaio 2022 20:49
Quest- La volpe argento e l'elfo che voleva morire


Qui fanno riferimento le ultime battute sul comportamento parzialmente aggressivo del pg alle persone a cui tiene, partendo se ho visto bene, dalle ultime mie azioni. ( Ho dovuto tagliare un pezzo della quest per questione di spazio per postare. )

pensieri e solitudine


Ritorno a Dalen


Siyr
00lunedì 31 gennaio 2022 13:20
Eccomi! Finalmente sono riuscita a leggere tutto, quindi partiamo dall’analisi del BG. Vado per punti solo per una questione di ordine nella lettura.


1. Cambierei i nomi dei clan rivali per adattarli meglio all'ambientazione e magari con l'opportunità di qualche cosa di originale che appartenga a Feyroth (almeno per quanto riguarda il suo clan se in futuro vuoi riprenderlo come spunto).

2. Durante una battaglia contro il clan rivale, in una notte di luna piena, Gunnar va a pregare Khorr che risponde con una visione. Durante un plenilunio è difficile che Gunnar sia così lucido mentalmente, soprattutto quando si accinge a combattere con il suo nemico giurato. In una battaglia in campo aperto, inoltre, con l'esposizione ai raggi lunari è molto probabile si possa trasformare.

3. Ci sono un po' di incongruenze relativa alla maledizione. Come modalità di trasmissione della maledizione è stata scelta l’eredità e si parte con Gunnar che, per avere un figlio maschio, deve annientare il clan rivale. Fin qui va bene ma perché, allora, Khorr dovrebbe maledirgli il figlio visto che lo onorerebbe in battaglia? Per quale motivo dovrebbero subentrare Morwell e Feriy quando Gunnar è devoto a Khorr? Se scegli di coinvolgere le divinità, sarebbe meglio optare solo per una: è già di suo un evento particolare e raro, inoltre ha senso che la divinità che risponde sia la sola a cui la persona che la chiama à devota. Con questa opzione, il bambino viene maledetto a prescindere dalla maledizione del padre, quindi, non viene ereditata e bisogna capirne il motivo.
L’altra opzione è che al momento della maledizione del padre è stata maledetta anche la sua discendenza e in questo modo la eredita a tutti gli effetti. A meno di gravi torti nei confronti di una divinità, quindi, che giustifichino l’interesse di questa a punirlo in tal modo, la maledizione verrebbe ereditata dal padre perché qualcuno l’ha fatto maledire, già tempo prima degli eventi da te descritti. Dato che il clan rivale è un nemico storico, potrebbe essere proprio un esponente di quest’ultimo, per esempio.

4. Il retaggio della bestia ancora sopita prende possesso della sua anima e del suo corpo fin dalla nascita. Va bene, ma non se posto in relazione a quanto segue: al sopraggiungere della luna piena il bambino si mostra violento, irascibile e possessivo al contrario delle altre fasi lunari. Se si vuole lasciare questa particolarità, dev’essere scissa dalla maledizione della razza: finche' non avviene la prima trasformazione, Feyroth rimane umano e non può essere soggetto all'influenza delle fasi lunari. Se è così irascibile e violento, infatti, perché la maledizione non si è mai attivata? Finché non c’è un evento scatenante (solo dopo l’idoneità alla razza) non può essere conseguenza del fatto che in lui ci sia un retaggio sopito ma un’aggiunta, quindi una maledizione che si riferisce alla sua forma umana. Ad esempio, “fino a quando non ci sarà un evento che farà attivare la maledizione, durante le fasi di luna piena si mostrerà violento, ecc.” oppure è stato maledetto e al contempo sarà violento, ecc.

5. L’abbandono del bambino da parte di Gunnar perché secondo lui gli ha trasmesso la maledizione. Solo un’ipotesi, stando a quanto appurato sopra, e non certezza. Lo abbandona per puro dolore, sapendo per esperienza quanto sia difficile essere un mannaro? L’ha desiderato così tanto da annientare un clan rivale per poi decidere di abbandonarlo perché trova insopportabile l’avergli trasmesso la maledizione? Allo stato attuale non saprei trovare motivi coerenti per giustificare tale abbandono di Gunnar. Lo vedo di più a crescerlo stando al suo fianco per guidarlo e al massimo, nel mentre, cercare un modo per spezzare la maledizione di suo figlio (che, sottolineo ancora una volta, è solo una sua ipotesi e non ha certezze).

6. Sempre per i motivi di cui sopra, è da sistemare anche il motivo dell’abbandono da parte della madre in quanto non può avere questa consapevolezza. Può, in caso, sapere i termini della maledizione del padre ma nulla di più. Se poi lo abbandona perchè il bambino è particolarmente violento e ingestibile, rimane il problema di una maledizione che va oltre a quella di razza.

7. Si parla di un lupo bianco ma non credo sia mai stato menzionato prima. Chi è, cosa rappresenta?

8. Adolescenza e maggiore età: non mi ripeto sulla prima parte di consapevolezza, certezza e quant’altro. Mi soffermo, invece, sulla decisione di vagare libero per l’Aengard che portano i sensi di rabbia e gli scatti d’ira ad attenuarsi nel corso del tempo. Dalle tue descrizioni è stato maledetto a tal punto da avere queste caratteristiche fin da bambino, quindi per quale ragione la sua rabbia dovrebbe attenuarsi una volta abbandonata la famiglia?


È tutto, a te la palla! Ti ricordo che per qualsiasi dubbio o domanda, puoi tranquillamente scrivermi una missiva e vediamo assieme.
Feyroth
00venerdì 4 febbraio 2022 19:09
Perdonami per l'attesa, ma tra lavoro e altro ho avuto poco tempo ^^" . Qui ti lascio le risposte alle domande poste, sperando di aver chiarito qualche dubbio che avevi.

1. Cambierei i nomi dei clan rivali per adattarli meglio all'ambientazione e magari con
l'opportunità di qualche cosa di originale che appartenga a Feyroth (almeno per quanto riguarda
il suo clan se in futuro vuoi riprenderlo come spunto).

1. Per quanto riguarda il nome del Clan, non credo ci sia nessun problema: Soaverson verrà
quindi modificato per il clan di Feyroth, mentre Anunn sarà quello del clan rivale che rimarrà
invariato. Spero che si possa gradire e suonare meglio all'appartenenza di Feyroth

2. Durante una battaglia contro il clan rivale, in una notte di luna piena, Gunnar va a pregare
Khorr che risponde con una visione. Durante un plenilunio è difficile che Gunnar sia così lucido
mentalmente, soprattutto quando si accinge a combattere con il suo nemico giurato. In una
battaglia in campo aperto, inoltre, con l'esposizione ai raggi lunari è molto probabile si possa
trasformare.

2. Perfetto, ma credo che questa sia una cosa facilmente spiegabile mettendo che "non sia
durante il Plenilunio", portando l'evento a prima della causa della battaglia imminente. Come ho
fatto presente sono clan rivali e questo per una semplice motivazione che ora spiegherò
(premetto di non essermi dilungato molto su tale cosa per evitare potesse essere troppo
prolisso, ma è giusto dare una spiegazione ): Per svariati decenni il clan Anunn continuava a
saccheggiare le terre dei Soaverson proclamandosi unico Clan indiscusso nella dominazione
dei territori, e questo aveva portato dissapori tra le due famiglie, nonostante i Soaverson
avessero dalla loro parte la gente dei villaggi da loro gestiti e non quindi anche dei villaggi
Anunn. Il motivo era semplice, la dominazione degli Anunn che erano avidi di potere e di
ricchezza sulle loro terre era troppo discriminante per i loro sudditi trattati peggio degli schiavi e
depredati di ogni avere con il pagamento di tasse in oro e quando mancava cibo. La carenza di
cibo infatti, per interessi personali del clan rivale, portavano alla fame il popolo da loro
governato e le crudeltà di impiccagioni, per semplici crimini come il “rubare per fame”, avevano
alimentato negli animi del popolo una forte collera. Motivo per cui Gunnar Soaverson aveva
deciso di porre fine a questa tirannia con una guerra.

3. Ci sono un po' di incongruenze relativa alla maledizione. Come modalità di trasmissione della
maledizione è stata scelta l’eredità e si parte con Gunnar che, per avere un figlio maschio, deve
annientare il clan rivale. Fin qui va bene ma perché, allora, Khorr dovrebbe maledirgli il figlio
visto che lo onorerebbe in battaglia? Per quale motivo dovrebbero subentrare Morwell e Feriy
quando Gunnar è devoto a Khorr? Se scegli di coinvolgere le divinità, sarebbe meglio optare
solo per una: è già di suo un evento particolare e raro, inoltre ha senso che la divinità che
risponde sia la sola a cui la persona che la chiama à devota. Con questa opzione, il bambino
viene maledetto a prescindere dalla maledizione del padre, quindi, non viene ereditata e
bisogna capirne il motivo.
L’altra opzione è che al momento della maledizione del padre è stata maledetta anche la sua
discendenza e in questo modo la eredita a tutti gli effetti. A meno di gravi torti nei confronti di
una divinità, quindi, che giustifichino l’interesse di questa a punirlo in tal modo, la maledizione
verrebbe ereditata dal padre perché qualcuno l’ha fatto maledire, già tempo prima degli eventi
da te descritti. Dato che il clan rivale è un nemico storico, potrebbe essere proprio un esponente
di quest’ultimo, per esempio.

3. Gunnar si recherà lì solamente per avere la benedizione ed annientare il clan rivale (ma non
per questo nel mezzo della battaglia o in corso della stessa, se si è capito così mi sono
espresso tremendamente male.. Pardon ) e per avere un figlio maschio, che brama e desidera
da parecchio tempo. La parte riguardante la chiamata di Morwell sarà levata, lasciando però
spazio a Feriy, in quanto Gunnar si andrà ad unire ad una sua sacerdotessa ( come citato da
storia ). Sarà lei stessa a maledire il figlio, per volere di Feriy, riportando nella storia questo
paragrafo qui : "Si narra che alla nascita del primogenito la pioggia cessò in breve, il vento soffiò
via quelle minacciose nubi e la luna le accolse, tingendosi di rosso. Alta nel cielo, del colore del
sangue appena versato, presagiva sventura: quella stessa notte la Sacerdotessa di Feriy, aveva
versato il proprio sangue e dato la vita al "Figlio Oscuro". Lui
sarebbe stato il primo e l'ultimo, il più forte tra tutti e non sarebbe appartenuto a nessuno: quella
stessa notte lei, madre e Sacerdotessa - terribile, ambigua e crudele -, scelse di maledire la sua
stessa progenie. Avrebbe vagato, sarebbe
vissuto, avrebbe cacciato e ucciso. Per fame, per piacere, spinto da una volontà morbosa, o per
altre ragioni. Una danza nelle tenebre e un colpo di spada. E paura e ribrezzo negli occhi di chi
uccideva." Questa ultima parte sta proprio ad indicare che la madre (Sacerdotessa) ne avesse
voluto decretare il fato, proprio per renderlo più forte del Padre, che aveva scelto e col quale si
era unita.
- Spero di essere stato chiaro

4. Il retaggio della bestia ancora sopita prende possesso della sua anima e del suo corpo fin
dalla nascita. Va bene, ma non se posto in relazione a quanto segue: al sopraggiungere della
luna piena il bambino si mostra violento, irascibile e possessivo al contrario delle altre fasi
lunari. Se si vuole lasciare questa particolarità, dev’essere scissa dalla maledizione della razza:
finche' non avviene la prima trasformazione, Feyroth rimane umano e non può essere soggetto
all'influenza delle fasi lunari. Se è così irascibile e violento, infatti, perché la maledizione non si
è mai attivata? Finché non c’è un evento scatenante (solo dopo l’idoneità alla razza) non può
essere conseguenza del fatto che in lui ci sia un retaggio sopito ma un’aggiunta, quindi una
maledizione che si riferisce alla sua forma umana. Ad esempio, “fino a quando non ci sarà un
evento che farà attivare la maledizione, durante le fasi di luna piena si mostrerà violento, ecc.”
oppure è stato maledetto e al contempo sarà violento, ecc.

4. È la madre stessa che, essendo sacerdotessa di Feriy, vede nell'aver generato un maschio
un chiaro segno, ovvero la possibilità di poter intervenire sulla sua vita e sulla sua morte, non
potendolo consacrare al dio, come avrebbe fatto se avesse avuto una femmina. L'aver avuto il
"figlio oscuro", nato dalla benevolenza avuta da Khoor (per il desiderio del padre di avere un
figlio maschio), la portano a maledire il figlio avuto e a chiedere al proprio Dio di costringerlo
persino nella sua forma umana ad essere condannato ai capricci delle fasi lunari: irascibilità,
violenta e possessività, l'altra faccia della sua umanità. Stati d'animo e comportamenti che
trovano ancor più libero sfogo a causa della sua indole nordica. Spero di essermi spiegato.

5. L’abbandono del bambino da parte di Gunnar perché secondo lui gli ha trasmesso la
maledizione. Solo un’ipotesi, stando a quanto appurato sopra, e non certezza. Lo abbandona
per puro dolore, sapendo per esperienza quanto sia difficile essere un mannaro? L’ha
desiderato così tanto da annientare un clan rivale per poi decidere di abbandonarlo perché
trova insopportabile l’avergli trasmesso la maledizione? Allo stato attuale non saprei trovare
motivi coerenti per giustificare tale abbandono di Gunnar. Lo vedo di più a crescerlo stando al
suo fianco per guidarlo e al massimo, nel mentre, cercare un modo per spezzare la maledizione
di suo figlio (che, sottolineo ancora una volta, è solo una sua ipotesi e non ha certezze).

5. Gunnar pensa di aver maledetto il figlio a causa della richiesta fatta al dio, ma rimane solo
un'ipotesi visto che al dio Khorr ha chiesto semplicemente di sopraffare il Clan rivale in cambio
di un primogenito, dandogli ciò che lui aveva bramato. Convinto d'aver condannato il suo erede,
si strugge sia perché convinto che non rispecchi il carattere del figlio, per i motivi sopra elencati,
sia per il biasimo della Sacerdotessa che, con l'inganno, lascia che lui creda di essere
colpevole; motivi per cui sarà prima il padre ad abbandonarlo e solo dopo la Sacerdotessa per
perseguire la propria strada essendo devota a Feriy. D'altra parte, il desiderio di Gunnar
dell'avere un figlio maschio è stato talmente forte, e desiderato, che per lui avere qualcuno che
portasse avanti la propria discendenza era al di sopra del curarlo e di prendersene cura. Il
motivo del suo abbandono è dato dal fatto che, successivamente, dopo la chiamata a Khorr, ha
preferito dedicarsi al ripagarlo ancora con morte e sangue, come da spirito Norreno d'altra
parte, o almeno questa è l'idea.

6. Sempre per i motivi di cui sopra, è da sistemare anche il motivo dell’abbandono da parte
della madre in quanto non può avere questa consapevolezza. Può, in caso, sapere i termini
della maledizione del padre ma nulla di più. Se poi lo abbandona perchè il bambino è
particolarmente violento e ingestibile, rimane il problema di una maledizione che va oltre a
quella di razza.

6. Come citato sopra la madre ha questa consapevolezza essendo lei stessa in questo caso ad
aver maledetto il bambino. Il fatto dell'abbandono è stato citato anche sopra. Una sacerdotessa
preferisce avere una figlia da dover seguire e badare, per permetterle di intraprendere la stessa
strada o almeno condividere con lei la divinità e alcuni aspetti della Sacerdotessa, che per
Feyroth non sarebbero stati tali. L'abbandono poi viene ripreso con la decisione di dare il
bambino in affidamento a gente di Asarn per inculcargli tale stile di vita e per farlo quindi
diventare un devoto di Khorr

7. Si parla di un lupo bianco ma non credo sia mai stato menzionato prima. Chi è, cosa
rappresenta?

7. Il lupo bianco rappresenta la maledizione che è stata trasmessa, ovviamente con una visione
distorta e contorta; infatti, come citato nella storia, tale visione viene vista come incomprensibile
e priva di significato, tanto che spingono la famiglia adottiva ad avere cura e pazienza
nell'accudire il bambino (che dimostra avere una certa età, quindi consapevole, in parte, di
quella vicenda che lo porta a mostrare maggiormente tali comportamenti, a causa della
confusione generata da tutto il susseguirsi di quegli eventi improvvisi. Il chi sia fa sempre
riferimento ad una visione distorta del suo retaggio e della sua Maledizione.

8. Adolescenza e maggiore età: non mi ripeto sulla prima parte di consapevolezza, certezza e
quant’altro. Mi soffermo, invece, sulla decisione di vagare libero per l’Aengard che portano i
sensi di rabbia e gli scatti d’ira ad attenuarsi nel corso del tempo. Dalle tue descrizioni è stato
maledetto a tal punto da avere queste caratteristiche fin da bambino, quindi per quale ragione la
sua rabbia dovrebbe attenuarsi una volta abbandonata la famiglia?

8.Credevo che tale comportamento era stato specificato, ma forse non in maniera abbastanza
completa, provo a spiegare meglio: Il fatto che abbia avuto un passato particolarmente
traumatico e che all'età di 5/6 anni viene dato in adozione a qualcuno che non ritiene la sua
famiglia, porta il ragazzo a voler trovare in lui delle vere risposte. La reale verità non è mai stata
detta e riferita da nessuno né dai veri genitori che lo hanno abbandonato, né tanto meno da
quelli adottivi che hanno promesso alla Sacerdotessa (Sua madre) di non rivelare nulla del
proprio passato. I sensi di rabbia vengono attenuati proprio dal fatto che si lascia tutto alle
spalle. Una vita di bugie e di sofferenze nel dover accettare una nuova casa che non ritiene sue
(Asarn ) e ovviamente dalla visione e delle parole dell'indovino che vengono specificate nella
storia e le riporto qui:
" I pensieri erano talmente confusi e frammentati che lo portarono dall'indovino del villaggio, a
chiedere quale potesse essere il suo passato ed il suo futuro. Era
una notte d'estate e lui sembrava già attenderlo. Sorrideva, si feceva beffa di lui, ma la risposta
non tardò ad arrivare: «Se tu sapessi il tuo futuro, non staresti qui a parlare con me e ti
crogioleresti per quanto sorprendete e quanto pauroso sia ciò che ti attende. Ho visto fin quanto
gli Dei mi hanno concesso di vedere, sì devoto e ringraziali per la vita che ti è stata offerta. Il tuo
futuro sarà lontano da queste terre, così come sarà vicino alle stesse. Del tuo passato non
amareggiarti, affronta con valore il presente ed il tuo futuro ed accettalo come hai sempre fatto
fino ad ora, sotto l'ombra ed il caos, nel potere degli Dei e della tua rabbia. La causa del tuo
presente è il tuo passato, come la causa del presente sarà il tuo futuro. È tutto»
Motivo che lo porta ad accettarsi per quello che è, ragione che ne tarda così la prima
trasformazione, che certamente lo porterà a comprendere maggiormente qualcosa sulla
famiglia ed il suo passato.

Spero di aver chiarito i dubbi e le domande poste ^^ E di aver dato un'idea più chiara del
passato e del pregresso del mio personaggio. Grazie mille per l'attenzione e scusa per l'attesa
^^
Siyr
00martedì 8 febbraio 2022 13:36
Ebbuongiorno! Non ti preoccupare per l’attesa, io stessa non sono proprio una scheggia rispondendo, quindi vai tranquillo.

Ho letto attentamente ogni risposta e non mi dilungo intervenendo punto per punto ma solo su quelli che non tornano. Per i nomi, trovo che la modifica sia molto più originale e propria di Feyroth, quindi va bene.

4. La scelta di mettere la madre alla base della maledizione può essere una buona idea ma ciò che non è proprio accettabile è che persino nella sua forma umana sia condannato ai capricci delle fasi lunari. È una caratteristica prettamente di razza ed estenderlo alla razza umana la snaturerebbe completamente, rendendone inutile l’esistenza.

La madre può anche maledirlo affinché sia irascibile, violento e possessivo ma in modo che lo sia sempre e non, per l’appunto, in relazione alle fasi lunari. Da qui ne deriverebbe un allineamento di tendenza negativa non facilmente stemperabile con un viaggio ma soprattutto che dovrà essere portato avanti con coerenza in gioco indipendentemente dalla riuscita in razza o meno, se vorrai che questa maledizione esista nel background di Feyroth a prescindere di quella mannara.

7. Va bene che la visione venga vista come incomprensibile e priva di significato. Lo stesso però vale anche per i sacerdoti e in alcun modo può essere collegata con la razza e avere un’accezione negativa, rappresentando per l’appunto la maledizione che è stata trasmessa. Infatti, la figura del lupo - per di più bianco, simbolo di purezza - può rappresentare una benedizione e dunque trasmettere positività.

Specifico e sottolineo che questi due punti costituiscono dei paletti invalicabili e non delle domande che necessitano delle risposte.


Appurati questi due dettagli, lascerei momentaneamente da parte il BG e continuerei con il resto dell’esame.
La forma bestiale va bene e anche le misure sono ok. L’altezza in piedi e la lunghezza vengono intese come la medesima cosa, quindi 250 cm.

Passo alle domande tecniche:
1. Una volta che la maledizione viene attivata, la vita media dei Mannari rimane la stessa oppure cambia?
2. I Mannari hanno una caratteristica principale? Se sì, quale?
3. I Mannari differiscono dai semplici animali? E dagli umanoidi? Se sì, dimmi pure a parole tue in cosa.
4. Una volta che nei Mannari si avvia la trasformazione, è possibile bloccarla a proprio piacimento? Ed è possibile farlo dall’esterno o farla regredire?


Ecco a te, ancora una volta prenditi tutto il tempo che serve!
Feyroth
00venerdì 11 febbraio 2022 19:25
Eccomi, scusami per l'attesa ancora una volta^^. Ti do le risposte alle domande precedenti.

1. Una volta che la maledizione viene attivata, la vita media dei Mannari rimane la stessa
oppure cambia?

1. Una volta che la maledizione viene attivata, non c'è un'età stabilita per decretare la vita media
di un mannaro, soprattutto perché è raro vederli morire di vecchiaia. Ma si è consapevoli che la
stessa maledizione porti ad un invecchiamento molto più lento, moderato (risulta essere circa
1/3 della velocità)

2. I Mannari hanno una caratteristica principale? Se sì, quale?

Una caratteristica principale che hanno i Mannari è quella riguardante l'olfatto, con la quale
riescono a riconoscere i propri simili, sia in forma umana che bestiale; in base alla presenza di
vento tale distanza aumenta o diminuisce. Tramite l'olfatto riescono anche a carpire le emozioni
di altri personaggi. Oltre che essere percepiti magicamente solo in forma Bestiale.

3. I Mannari differiscono dai semplici animali? E dagli umanoidi? Se sì, dimmi pure a parole tue
in cosa.

3. I Mannari differiscono dai semplici animali perché nella loro trasformazione sono un incrocio
tra un animale ed un umano, motivo per cui vengono definiti Licantropi, oltre che essere il
predatore dei predatori stessi. Sono preda dei loro istinti di rabbia, di sensazioni o emozioni
negative e questo li porta ad essere sempre aggressivi anche con gli affetti più cari e non avere
raziocinio, se non con apposita Skill che consente ad apposite persone di comunicare
verbalmente per frenarlo nella sua furia, da trasformato. Nella forma umana invece si mostrano
molto alterati caratterialmente dalle varie fasi lunari ( Plenilunio o luna piena) mostrando, rabbia,
possessività ed altri stati d'animo anche con le persone con cui è a contatto, mostrando
maggiormente tale comportamento. Nella forma umana mantengono la vista, l'udito e l'olfatto
molto più sviluppato del normale.

4. Una volta che nei Mannari si avvia la trasformazione, è possibile bloccarla a proprio
piacimento? Ed è possibile farlo dall’esterno o farla regredire?

Una volta che il mannaro inizia la propria trasformazione, non è possibile bloccarla in alcun
modo. Né con ferite, né con magie e nemmeno dalla volontà dello stesso personaggio. Quindi
no
Siyr
00lunedì 14 febbraio 2022 09:24
Eccomi!

1. La vita media dei Mannari non è conosciuta quindi non si è consapevoli del fatto che, come hai detto tu, la maledizione porta ad un invecchiamento molto più lento.

2. Per quanto l’olfatto sia un elemento importante per i Mannari, non è la caratteristica principale. Si tratta, infatti, di una delle tante abilità innate. Qual è invece la caratteristica principale, se presente?
a. L’essere percepibili magicamente in forma bestiale è direttamente collegato all’olfatto?
b. Tramite l’olfatto riescono a percepire tutta l’ampia gamma di emozioni degli altri personaggi?

3. Non vengono definiti Licantropi perché sono un incrocio tra animale ed umano. Perché, invece, alcuni Mannari vengono definiti in tal modo?
a. In che modo vista e udito risultano essere più sviluppati del normale?
b. […] apposita Skill che consente ad apposite persone di comunicare verbalmente per frenarlo nella sua furia, da trasformato. Sono quindi gli altri pg che devono avere l’apposita skill per permettere ciò?

4. Appurato che non si può in alcun modo far regredire la trasformazione, una volta mutato nella sua forma bestiale può, in qualche modo, tornare alla sua forma originaria?

Proseguo con altre domande:
5. Nella sua forma bestiale, è possibile che il Mannaro venga ammaliato? Qualunque sia la risposta, argomentala senza citare esclusivamente il manuale.
6. Quando e in che modo l’argento risulta essere pericoloso per i Mannari?
7. Cosa prova il Mannaro una volta completata la trasformazione?
8. Cosa fa provare, invece, a chi assiste alla trasformazione?
9. I Mannari si possono trasformare solo durante la luna piena?
10. È possibile, per i Mannari nella loro forma bestiale, utilizzare la magia?


Per ora mi fermo qui che sono parecchie domande, quindi prenditi tranquillamente tutto il tempo di cui hai bisogno. Inoltre, qualora ci fossero giocate utili ai fini dell’esame, continua pure a postarle.
Feyroth
00sabato 19 febbraio 2022 14:47
Perdona intanto l'attesa ma è stata una settimana snervante e parecchio impegnativa, qui sotto ti metto tutte le risposte alle domande che hai voluto farmi, sperando di essere stato esaustivo e chiaro.

1. La vita media dei Mannari non è conosciuta quindi non si è consapevoli del fatto che, come hai detto tu, la maledizione porta ad un invecchiamento molto più lento.

2. Per quanto l’olfatto sia un elemento importante per i Mannari, non è la caratteristica principale. Si tratta, infatti, di una delle tante abilità innate. Qual è invece la caratteristica principale, se presente?

2.Visto che non era riferito ad un'abilità, la caratteristica principale allora credo che sia l'essere condannato ad una maledizione e il fatto di trasformarsi in una bestia feroce che somiglia in tutto e per tutto ad un predatore, forse il più temuto tra tutti gli altri predatori.

a. L’essere percepibili magicamente in forma bestiale è direttamente collegato all’olfatto?

2a. No, credo che sia più derivante dalla maledizione che possiedono e dall'essere in qualche modo intrisi di magia dal sangue che scorre in loro ed avere così abilità innate più sviluppate del normale.

b. Tramite l’olfatto riescono a percepire tutta l’ampia gamma di emozioni degli altri personaggi?

2b. No solamente le emozioni che risultano essere intense e primarie come la paura, l'eccitazione, la rabbia e tutte le altre che ne derivano, ma come detto devono essere intense e primarie.

3. Non vengono definiti Licantropi perché sono un incrocio tra animale ed umano. Perché, invece, alcuni Mannari vengono definiti in tal modo?

3. Proprio perchè in alcuni aspetti mantengono alcune sembianze umane, come il pollice opponibile o la capacità di stare in piedi su due zampe.

a. In che modo vista e udito risultano essere più sviluppati del normale?

3a. La vista del Mannaro è più sviluppata del normale grazie la magia e la natura bestiale del proprio sangue che scorre nel corpo, riuscendo a vedere nel buio più totale ed acquisendo quella che viene chiamata ( Scurovisione ) il che comunque lo rende molto sensibili al repentino cambio di luce, soprattutto da fonti forti come il fuoco o bagliori
Per quanto riguarda l'udito, in situazioni di assoluto silenzio e concentrandosi, il Mannaro può riuscire a percepire rumori molto bassi a distanze considerevoli e per questo motivo è disturbato dai rumori troppo forti o quelli improvvisi.

b. […] apposita Skill che consente ad apposite persone di comunicare verbalmente per frenarlo nella sua furia, da trasformato. Sono quindi gli altri pg che devono avere l’apposita skill per permettere ciò?

3b. No gli altri pg ma il mannaro In pratica, in forma bestiale perde ogni controllo razionale e può arrivare ad attaccare anche i suoi alleati parenti ed affetti. Se il mannaro ha raziocinio allora può avere dei pg con cui interagire senza attaccarli in numero pari a liv/2 approssimato per eccesso e se non ha raziocinio deve tirare un dado mente che sia superiore a 40 e se riesce non attacca la persona alleata, se invece è sotto il 40 lo attacca o ci prova almeno, ma e' sempre il Mannaro a dover avere la Skill.

4. Appurato che non si può in alcun modo far regredire la trasformazione, una volta mutato nella sua forma bestiale può, in qualche modo, tornare alla sua forma originaria?

4. No, solamente dopo che la luna sia scomparsa dal cielo, quindi l'indomani, altrimenti non è possibile in alcun modo regredire la trasformazione e farlo tornare alla forma originaria.

Proseguo con altre domande:
5. Nella sua forma bestiale, è possibile che il Mannaro venga ammaliato? Qualunque sia la risposta, argomentala senza citare esclusivamente il manuale.

In forma Bestiale il Mannaro è immune all'ammaliamento, questo perchè l'istinto bestiale predomina e non ha nessun controllo e pertanto è come se non avesse una mente da incantare e soggiogare. Invece al contrario se è in forma umana o se da mannaro possiede la skill di raziocinio, solo in questo caso, la mente torna ad essere preda di ammaliamento o altri incanti mentali.

6. Quando e in che modo l’argento risulta essere pericoloso per i Mannari?

6. L'argento risulta essere pericoloso solo quando il Mannaro è trasformato, infatti se viene ferito da un'arma in argento la ferita ci metterà molto di più a guarire ed ovviamente il danno sarà più significativo.

7. Cosa prova il Mannaro una volta completata la trasformazione?

7.Rabbia, dolore per la trasformazione appena effettuata e particolarmente affamato e feroce, essendo il predatore per eccellenza.

8. Cosa fa provare, invece, a chi assiste alla trasformazione?

8. Può risultare essere preda di paura e terrore a meno che non abbia apposite Skill

9. I Mannari si possono trasformare solo durante la luna piena?

9. No, i Mannari non si possono trasformare soltanto con la luna piena o plenilunio, ma anche in altre fasi lunari. Se il Mannaro è preda di forti emozioni , come la rabbia, la paura, dolore e altro, esso si può trasformarsi senza problemi anche se non vi sia la luna piena.

10. È possibile, per i Mannari nella loro forma bestiale, utilizzare la magia?

10. No il Mannaro in forma Bestiale non può utilizzare la magia a causa della loro mente che è preda degli istinti più brutali e da predatore che gli appartengono

Scusa ancora l'attesa ^^
Siyr
00domenica 20 febbraio 2022 14:06
Eccomi! Come sempre non ti preoccupare per l'attesa :)


2. Mi limiterei al fatto che somiglia ad un predatore. La specifica sul fatto che forse sia il più temuto tra tutti gli altri è inesatta in quanto l'incrocio può avvenire con qualsiasi predatore comune.

2b. Solo quelle intense e primarie, non anche quelle che ne derivano.

3. No, il termine Licantropo indica unicamente l'incrocio tra un umanoide e un grosso lupo. Tutti quanti i Mannari, infatti, a meno di caratteristiche che si vogliono dare al pg, hanno il pollice opponibili o la capacità di stare in piedi su due zampe. Non solo alcuni.

5. E' l'assenza di raziocinio, a causa degli istinti più feroci, a rendere impossibile ammaliare un Mannaro. Da qui il fatto che tale abilità decade se si utilizza la skill di raziocinio, la quale permette di avere un saldo controllo sulla propria mente. Per il resto, sì, è come se non avesse una mente da ammaliare ma non a causa del comune istinto bestiale. Sono sfumature, è vero, ma è bene sottolinearle.

7. Anche qui eviterei di specificare che si tratta del predatore per eccellenza. Riguardo l'essere affamato, non per forza. E' una sfumatura che si può dare al pg ma ciò che prevale è il dolore, almeno nei primi turni, e l'ira che rendono, nell'insieme, il mannaro particolarmente nervoso e irritabile, tanto che è portato ad attaccare chiunque ci sia davanti, persone care e non.

8. Sì, paura e terrore che rendono impossibile reagire per un turno, a meno che non si abbiano specifiche skill.


Continuo con alcune domande:

9. Oltre alla capacità di controllo sul proprio raziocinio, ci sono altre caratteristiche che potrebbero differenziare un Mannaro da un altro?

10. E' possibile, per un Mannaro, percepire l'odore di un Drakul? Qualunque sia la risposta, argomentala.

11. La vista di una luna disegnata o di una illusoria, ha effetto per un Mannaro?

12. Oltre all'argento e all'assenza di raziocinio, la razza possiede altri malus?

13. Ci sono altre abilità innate oltre a quelle di cui abbiamo parlato, seppur in maniera sparsa?

14. Ci si può trasformare a causa di un brutto sogno?


Per il momento mi fermo con le domande tecniche e passo, invece, alla seconda parte dell'esame dove si scende nel dettaglio nel modo di giocare un pg Mannaro e mi permette di comprendere meglio il lato psicologico del pg.

1. Abbiamo constatato che i Mannari possono trasformarsi sia durante la luna piena ma anche durante altre fasi lunari, preda di forti emozioni. Vorrei dunque una giocata ciascuna in cui Feyroth si trasforma.

2. Luna a 3/4.
a. Feyroth al chiuso e in compagnia. In questo caso vorrei leggere Feyroth in compagnia di persone amiche e Feyroth in un luogo affollato.
b. Feyroth al chiuso e da solo.

3. Luna piena.
a. Feyroth al chiuso e in compagnia. Stessa modalità di sopra, quindi Feyroth con una compagnia amica e Feyroth in un luogo affollato.
b. Feyroth al chiuso e da solo.


Si tratta di 8 giocate quindi puoi anche dividerle e mandarle man mano che le scrivi, senza problemi. Lo stesso vale per le domande tecniche, puoi mandarle non appena hai le risposte.
Non c'è limite di post quindi puoi scriverne quanti ne vuoi purché non si sfori il limite dei caratteri presente in gioco. Allo stesso modo, puoi inserire anche post di "contorno" che permettono di comprendere meglio il contesto e puoi scegliere l'ambientazione che ti piace di più, purchè nei punti 2 e 3 sia rigorosamente al chiuso. Specifico che in questi due punti, Feyroth ha libertà di movimento quindi, nonostante si parta da un contesto chiuso, ha libertà di uscita qualora lo desiderasse.

A te la parola. Come sempre, non c'è fretta alcuna e sono consapevole che questa parte sia piuttosto complessa, quindi prenditi tutto il tempo che ti serve.
Feyroth
00martedì 1 marzo 2022 20:20
Eccomi perdonami tantissimo per il ritardo delle risposte ma ho avuto parecchio da fare e la stanchezza di queste settimane lavorative si è fatta ben sentire. Inizio col darti le risposte alle domande, mentre nei prossimi giorni inizierò a postarti qualche giocata. Pardon ancora per il ritardo ! ^^"

9. Oltre alla capacità di controllo sul proprio raziocinio, ci sono altre caratteristiche che potrebbero differenziare un Mannaro da un altro?

9.No, a meno che non si parli che ogni Mannaro è diverso da un altro in quanto a somiglianza di predatore, rendendolo ognuno diverso e unico da un altro infatti sono molteplici le bestie in cui il mannaro può mutare.

10. E' possibile, per un Mannaro, percepire l'odore di un Drakul? Qualunque sia la risposta, argomentala.

10. La risposta è no. Un mannaro non percepisce l'odore di un Drakul perchè il Drakul quando muore non ha più un odore, la pelle non ha proprio nessun odore a meno che lo stesso Drakul non intenda far sentire il proprio odore con alcuni profumi o essenze che lo rendano percepibile all'olfatto, altrimenti ripeto, no, non è possibile.

11. La vista di una luna disegnata o di una illusoria, ha effetto per un Mannaro?

11. No, l'illusione di una luna o che essa sia disegnata non scatena in alcun modo la maledizione del Mannaro in quanto viene a meno l'influenza diretta che avrebbe con la luna reale.

12. Oltre all'argento e all'assenza di raziocinio, la razza possiede altri malus?

12. Hanno paura anche del fuoco e ad un veleno chiamato "Strozzalupo" che è praticamente dannoso anche al solo contatto

13. Ci sono altre abilità innate oltre a quelle di cui abbiamo parlato, seppur in maniera sparsa?

13. Allora le abilità innate sono come già detto : Vista, olfatto e udito. Poi c'è la trasformazione mannara, Marcare il territorio, dominazione della bestia e immunità all'ammaliamento magico, queste sono le Abilità innate della razza.

14. Ci si può trasformare a causa di un brutto sogno?

14. Il Mannaro non si può trasformare a causa di un brutto sogno.
Siyr
00domenica 13 marzo 2022 13:55
In attesa delle risposte con le rispettive giocate, faccio una correzione alla prima risposta:

9. Non è corretto in quanto c'è altro che potrebbe differenziare un Mannaro da un altro. Oltre alla capacità di controllo sul proprio raziocinio, infatti, alcuni Mannari conservano la capacità di parlare (ovviamente con apposita skill).
Feyroth
00domenica 13 marzo 2022 19:14
Eccomi inizio a postare qualche giocata ^^

Luna piena


Preda forti emozioni


2. Luna 3/4


Queste sono le prime tre giocate, nei prossimi giorni te ne posterò altre, scusa ancora la lunga attesa
Siyr
00domenica 13 marzo 2022 21:05
Allora, direi che queste tre giocate mi bastano per quanto riguarda il giocato vero e proprio come Mannaro, essendo le tre situazioni più importanti.

Per quanto riguarda la prima giocata, con la Luna Piena, ciò che mi è balzato subito agli occhi è come la giocata sia stata impostata come "prima volta". Come ben sai, però, la prima volta accade in quest, innescando la maledizione latente oppure maledicendo il pg nella quest stessa. Da un momento all'altro, apparentemente senza motivo, si ritrova quasi attratto dalla luna. Parli inoltre di una sensazione sconosciuta, somigliante alla liberazione e lasciarsi andare a chissà quale istinto che lo induce a muoversi all'esterno per ritrovare la calma. Non mi è chiaro se sotto la luna piena o meno ma dal momento che continua a muoversi fino al limitare della foresta presumo di sì. Poi si passa alla rabbia, che dovrebbe essere il nucleo portante che muove tutto, che arriva in un secondo momento e viene sopraffatta da un attacco di panico. Da questa, poi, prende piede la trasformazione.

Andando per fasi, va bene il desiderio di libertà ma è qualcosa che si comprende e si affina nel corso del tempo e non da subito, anzi. Poi, è rabbia in tutta la sua potenza e non si tratta di attacchi di panico o simili. Andrebbe bene come sfaccettatura di un pg che ha paura di quanto sta accadendo ma è la rabbia che sta al centro di tutto, un crescendo che si accumula per influenza della luna e, purtroppo, nella giocata si vede poco e niente. Anche nella parte finale, al termine della trasformazione, il pg è semplicemente nervoso e irritabile ma non si dà spazio, ancora una volta, alla rabbia che prende il sopravvento e governa ogni cosa, lasciando spazio solo ad un istinto macchiato dall'assenza di raziocinio.

Per la seconda role mi limito a storcere un pelino il naso nel vedere intere frasi copiate e incollate per la mutazione. So che alla fine in quei due turni accade sempre la stessa cosa ma una razza chiusa richiede ancora maggior impegno nell'effettuare giocate originali e non limitarsi sempre alle medesime frasi.
Inoltre, dici che l'istinto che non è stato liberato quando doveva essere fatto l'ha portato a trasformarsi. Questo, quindi, mi induce a pensare che la trasformazione sia avvenuta solo perchè si è trattenuto e non a causa della maleducazione degli avventori nei suoi confronti.

Infine la terza role. Mi lascia perplessa il forte senso di attrazione durante una luna crescente mentre durante la luna piena prova una quasi attrazione. In questa fase si prova irritazione, irrequietezza, nervosismo e quant'altro, il tutto dovuto per l'appunto alla luna quasi piena, che viene descritto ma sembra dovuto a qualcosa di esterno e non a quella crescita che percepisce direttamente nel sangue. Proseguendo, poi, viene sottolineato uno sviluppo maggiore dei sensi che, in realtà, non avviene. I sensi sviluppati rimangono uguali dal momento in cui ci si trasforma per la prima volta fino a quando non si perde la razza. Infine, avevo richiesto Feyroth al chiuso e in compagnia mentre parti dall'esterno per finire in un luogo dove non vuole stare e ci finisce solo per bere. Ciò mi spinge automaticamente a chiedermi il perché si sia mosso lì se non era suo desiderio.


Sommando questi errori alle numerose risposte sbagliate, talvolta anche nelle basi della razza, oltre a molti punti non ben chiari per il bg, il pg viene ritenuto NON IDONEO a ricoprire la razza. Tuttavia, sono errori che si possono sanare osservando il gioco degli altri Mannari e studiando più a fondo il manuale. Sono comunque disponibile a fornire una risposta più esaustiva circa i motivi del rifiuto tramite missiva.

Inoltre, sono sempre disponibile a rispondere ad eventuali dubbi o in caso di consigli e specifiche più dettagliate.


Da regola, potrai riproporre la candidatura tra tre mesi.


Buon gioco e, si spera, a presto!
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