Candidatura Ardage

Ardage
00martedì 21 maggio 2013 23:09
Ardage Bersant
Umano liv 6
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Frammenti di un passato dimenticato..
Unico figlio di Gregor e Dorianne Bersant, Ardage visse felice nel piccolo podere di famiglia, educato nel pieno rispetto delle leggi del Callahorn, fantasticando sul mito della Legione di Frontiera. Suo padre, difatti, prestava servizio presso essa: un Decurione di cavalleria, un uomo giusto e stimato da tutti con grandi prospettive di carriera nonostante l'età, che ormai sfiorava i quarant'anni.
Ebbero Ardage tardi, quando la bellezza di sua madre ormai stava per scomparire, quando la fronte ampia del padre già era solcata da un vero di rughe ed i suoi baffi mostravano venature argentate, ma furono genitori esemplari e lo amarono sempre.
Gregor era tutto per lui: un mito vivente, un uomo buono, leale e coraggioso, il migliore degli esempi insomma; gli insegnò a tirare di spada con le armi in legno, a cavalcare ed a essere un buon suddito del regno. Questo finché Ardage non compì otto anni in una piovosa mattina di primavera festeggiando senza di lui, fuori per una missione ordinaria nei dintorni di Varfleet. Una trappola federata, un'imboscata ed il prode Decurione venne ucciso nella battaglia mentre cercava di mettere in salvo i suoi uomini: una freccia, nell'occhio sinistro, che gli trapassò il cranio.
Dorianne ne rimase distrutta, amava molto suo marito, l'unico cui mai si fosse concessa e senza di lui tutto le sembrava più grigio ma andò avanti per Ardage, ancora infante, l'unica luce rimastale. Così il giovane ebbe modo di rivalutare anche la figura materna: ne ammirò la grande forza d'animo, la dolcezza e lo spirito di sacrificio e si ripromise di non maltrattare mai una donna, di comportarsi come suo padre ed amarne solo una fino alla fine dei suoi giorni. Così egli crebbe, misericordioso e fedele come la madre e di bell'aspetto come lo era stata lei in gioventù. Si arrivò a pochi giorni dal suo ventesimo compleanno, con Dorianne che ormai stava cedendo alla vecchiaia ed alla solitudine che si lasciò semplicemente scivolare via per permettere Ardage, che si prodigava per assisterla, di vivere la sua vita seguendo le orme del padre che tanto adorava.
Sepolta la madre accanto al padre, nella loro tenuta, lasciò tutto ad una serva per partire poi alla volta della capitale umana.
Si arruolò nella Legione ed in breve tempo, forse anche grazie al buon nome della sua famiglia, riuscì a conquistarsi la fiducia del Comandante Baker e degli altri commilitoni e da recluta passò al grado di cavaliere. Sempre preciso e attento nel lavoro, l'unico problema erano le relazioni in cui si andava a cacciare: donne bellissime, su questo nulla da obiettare, ma che lo piantarono sempre in asso facendogli fare la figura dell'idiota di turno. Lui cercava l'amore eterno, la ragazza da sposare e con la quale creare una famiglia ma sia Neem sia Sedonie preferirono l'avventura ed altri uomini piuttosto che una vita insieme a lui, sicura e stabile. Fu proprio l'abbandono da parte di quest'ultima che lo fece piombare in una fase di depressione acuta che lo portò addirittura ad abbandonare la Legione. Passarono due anni, due anni terribili per lui dove vagabondò per le città del regno in cerca di un perchè finchè non tornò a Tyrsis dove una sera alla Volpe, la rivide. Il cuore gli batteva ancora come tempo addietro, da parte sua nulla era cambiato ma nonostante gli sforzi per riconquistarla, scoprì che la ragazza aveva avuto un figlio nel frattempo e che fosse fidanzata purtroppo ufficialmente. Si fece quindi da parte, col cuore nuovamente a pezzi ma nuovamente motivato a cercare di rifarsi una vita. Tornò in Legione, il Comandante divenuto anche Re lo accolse a braccia aperte e strinse amicizia, seppur dopo qualche momento di scontro, con il Generale Loire che, vista la fiducia provata nei suoi confronti gli affidò un importante compito a titolo di favore personale: consegnare un gufo a Leah per rendere possibile l'esecuzione di un rituale per ricercare la moglie scomparsa del superiore.
Ma, dettaglio non trascurabile, nel frattempo si era innamorato e sentiva che stavolta sarebbe stato per sempre. Ma non è mai stato fortunato in amore..

La fine e l'inizio..
Era autunno inoltrato quando i turni di ronda che gli venivano assegnati prevedevano la perlustrazione del Decumano e delle sue zone limitrofe. Fu durante una ronda che la vide la prima volta, così bella, così innocente all'apparenza. Rimase profondamente colpito da lei anche perchè aveva qualcosa nei lineamenti che gli ricordava il serafico splendore di sua madre quando ancora suo padre era in vita. E questa ragazza poi lo fissava, imbambolata, come se non aspettasse altro che una scusa per parlargli. Così Ardage, ancora recluta, si fece coraggio e le si avvicinò offrendo alla dama i propri servigi. E così iniziò il loro profondo ma tormentato amore..
Ardage era decisamente l'opposto rispetto agli uomini che aveva frequentato in precedenza: non voleva portarsela a letto e poi abbandonarla, si prodigava nel regalarle fiori, cioccolatini e tutte le altre cose che sapeva facessero piacere alle donne quando si vuol far capire loro le proprie intenzioni. Sì, perchè Ardage era una persona seria, non voleva illusioni, voleva una famiglia ed una moglie che lo amasse quanto l'avrebbe amata lui. Così, mentre i rapporti fra i due si fortificavano, sopraggiunse la notizia della guerra. Benché Recluta, vista l'esperienza passata, fu chiamato alle armi contro i ribelli di Varfleet. E fu proprio durante il loro ultimo incontro prima della partenza che le rivelò sentimenti ed intenzioni chiedendole di restargli fedele e di aspettarlo, sorprendendola coi modi di fare galanti e premurosi. Non si scompose nemmeno quando venne a sapere dello stupro da parte del demone e del figlio nato da quell'unione blasfema, anzi, voleva adottare il piccolo meticcio che, secondo lui, assomigliava così tanto a Lirit che non poteva essere altro che buono..
Vinsero la guerra, lui tornò a Tyrsis e tornò da lei. Successivamente scoprì altri dettagli sul passato di lei e sulla natura del bambino che, nei momenti di crisi, rischiava sempre di trasformarsi in ragno, e sembrava attirare sulla casa degli Artisti una serie di pressanti minacce. E tutto andava per il meglio, finchè non gli venne chiesto di raggiungere Leah..
Portò con sé Lirit, presentandola come la sua fidanzata ai membri delle forze armate locali, e spacciò Aryon Jaer, il mezzodemone, per loro figlio naturale; consegnò il gufo, si sistemarono in locanda ma decise di posticipare la partenza, voleva visitare la città insieme alla donna che amava, cui era intenzionato a chiedere la mano. Ma si verificò il primo litigio, causato dalla profonda gelosia di Ardage nei confronti della bella quasi-fidanzata e dall'ottusità di lei nel cercare di procacciarsi lavori artistici anche in maniera poco ortodossa facendo le moine al nobile locale mentre lui si preoccupava di stare con suo figlio e di accudirlo.
Così passò la sera da solo, a bere una birra nella sala comune del Principe: solo come un cane e depresso. Ma avvenne qualcosa di strano: scorse una tigre provenire dal piano superiore, un'enorme tigre bianca, e poi le luci si oscurarono e venne il buio. Fu l'istinto ad agire a posto suo, ingaggiò un combattimento nell'ombra contro alla fiera, ignaro del fatto che non fosse l'unico nemico ed alla fine venne vinto. Morì mentre giungevano i soccorsi, riuscendo a far pervenire alle guardie solo le sue ultime parole: l'avrebbe amata per sempre.
Vennero i giorni del limbo, uno spirito inquieto dalle atroci ferite e le testa quasi di netto troncata, che si aggirava ululando dal dolore per la mancanza della donna che amava e della sua vita.
Nel frattempo Lirit si preoccupò di riportare, disperata, la sua salma a Tyrsis che, dopo pochi giorni venne cremata, per poi riconsegnare sempre a lei le ceneri ma presto scomparvero e la ragazza, mai datasi sconfitta, seppe che al Nosocomio le sue preghiere erano state ascoltate: Ardage era stato resurgato.
Lirit si precipitò a Storlock per ritrovare il suo innamorato debole, su un letto della sala comune di degenza e completamente dimentico del suo passato, perfino di lei che tanto aveva amato.
La prima cosa che Ardage vide furono i suoi occhi ambrati mentre lo baciava con disperazione e pensò si trattasse di una bella botta di fortuna: la scambiò per una bella guaritrice ed, ovviamente, ci provò. I problemi sopraggiunsero di lì a pochi istanti quando lei gli disse tutto quanto e lui allora restò basito pensando alla morte e rimpiangendo la memoria perduta.
A Storlock rimase circa un mese, intontito ma sempre, o quasi, in compagnia di Lirit che cercò in tutti i modi di fargli avere un quadro sommario del suo passato così da fargli capire chi era e chi voleva diventare. Ovviamente gli parlò della Legione e lui subito pensò di rientrarci al più presto per riprendere in mano le redini del proprio destino.
Quando egli si fu rimesso, tornarono insieme a Tyrsis ed affrontarono il lungo e sovrannaturale inverno, reso ancora più gelido dalla perdita di Aryon che Lirit dovette uccidere onde evitare che, ormai incontrollabile, diventasse una minaccia per l'Elite.. Ardage giustificò l'atto a sé stesso come necessario per il bene superiore e per la sicurezza di Lirit e della città che voleva tornare a servire.
Ma ci furono anche delle belle notizie ed esse compensarono la pesante perdita. Fu Lirit per prima a chiedergli di sposarlo, dopo una notte piena d'amore e tenerezze ed ovviamente lui non poté rifiutare perchè l'amava profondamente, per la seconda volta; e forse era stato ancora più facile che durante la prima..

Il destino di un cavaliere..
Era una di quelle gelide serate dell'inverno senza fine quando Ardage si recò nell'ufficio del Comandante della Legione per chiedere di potersi arruolare nuovamente. Costui fu felice di rivederlo e gli parlò di come era prima della morte, riconfermando quanto Lirit già gli aveva narrato. Inutile dire che voleva tornare ad essere quel tipo d'uomo, leale e coraggioso, perciò fu rassicurato dal fatto d'essere nuovamente ben visto all'interno delle fila della Legione.
All'inizio dovette riabituarsi all'uso delle armi ed al peso dell'armatura; si dedicò a lavori necessari per la città assediata dal gelo, come raccogliere i cadaveri congelati per strada, spalare la neve oppure sistemare le passerelle lungo la voragine che squarciava il Decumano.
Con Lirit le cose procedevano al meglio: di comune accordo decisero di aspettare la bella stagione per sposarsi, prevedendo una cerimonia ai Giardini del Popolo.
Venne velocemente promosso a Cavaliere non appena tornò la primavera ma, nonostante le aspettative, il matrimonio venne rimandato a causa dell'attacco dei demoni, prima nelle zone periferiche del regno e poi nelle terre elfiche. Ardage fu chiamato alle armi e, sebbene non si distinse in battaglia, adempì al meglio gli altri suoi compiti, come le preparazioni dei campi e delle palizzate oltre che quello necessario all'igiene comune di cremazione dei corpi in decomposizione dei demoni.
Vinta la guerra, tornò presto a regnare la pace e ciò permise ai due promessi sposi di convogliare finalmente a nozze; non andò affatto secondo le loro previsioni visto che su Tyrsis imperversava una forte tempesta ma fu ugualmente una bellissima cerimonia, anche se tenuta in uno dei saloni del palazzo reale. La notizia più lieta di tale periodo fu di certo quella datagli da Lirit: era incinta e lui sarebbe presto diventato padre..
Con la Legione sempre tutto bene, di giorno in giorno aumentava il rispetto che provava per i commilitoni e, probabilmente, anche il loro nei confronti di Ardage: sempre disponibile e ben disposto con tutti.
Più che per le doti da guerriero, la nuova promozione venne soprattutto per i meriti conseguiti fuori dal campo di battaglia e la grande organizzazione mostrata nello svolgere anche il compito all'apparenza più insignificante; insieme a Lirit era ad una festa a Varfleet e lì il Generale gli rivelò il suo nuovo titolo: Cavaliere Scelto, un sotto ufficiale. La notizia lo riempì di gioia e lo spinse a dedicarsi ancora di più alla Legione, anima e corpo, riservando ovviamente dello spazio per Lirit ed il nascituro. Da subito instaurò un profondo legame col bambino che, seppur ancora non nato, pareva rispondere agli stimoli da lui datigli.
Insieme alla nuova carica, vennero nuove responsabilità e gli fu affidato il comando di quindici cavalieri a pattuglia del perimetro del palazzo reale a seguito dell'avvistamento di alcuni demoni in quella zona. Nel matrimonio, intanto, ebbe modo di riscontrare alcune incomprensioni che cercò sempre di chiarire poichè profondamente innamorato della moglie.
Col passare del tempo la stima di cui godeva presso i superiori, contornata da grandi abilità e pragmatismo, lo portò ad assumere ruoli di maggiore importanza all'interno della Legione.
Durante gli scontri col gruppo di amazzoni venute dal sud, ad Ardage fu affidato il comando di una decuria durante lo scontro e, svolto l'incarico con successo, venne promosso Decurione.
Questo episodio tuttavia mise in luce gli aspetti più oscuri del suo Generale, nonché amico, Janzel Loire che comandò di uccidere le amazzoni sebbene si fossero arrese; Ardage non attaccò, tergiversò quel tanto che bastò al Grifone Shenlon ed al Diplomatico Ruf Motymer di evitare che tale strage si compisse.
Altri eventi si susseguirono nella sua vita sia dal punto di vista personale che lavorativo ed ebbe molte soddisfazioni durante l'estate del dodicesimo nonostante il fatto che si ritrovò a temere per l'incolumità della moglie e propria a seguito dell'abbandono da parte di Lirit del gruppo si artisti che frequentava: le era infatti stato chiesto di scegliere tra l'arte e la famiglia.
Ovviamente scelse si restare con lui, una decisione che riempì Ardage di gioia visto che il parto, ormai, era alle porte.
Quando Seraphiel nacque lui assistette sia al travaglio che al parto, rimanendo piuttosto sconcertato dalla durezza di tale momento ma felicemente sorpreso dal corso degli eventi: Lirit partorì piuttosto velocemente e diede alla luce una splendida bambina, Seraphiel, di cui Ardage si innamorò immediatamente.

Dopo ogni caduta ci si rialza..
Soldato ligio al dovere e marito fedele, per Ardage la vita procedette tranquillamente e senza intoppi fino a quando non gli toccò la scelta più difficile della sua vita.
Non era in servizio Ardage quel pomeriggio, anzi, era appena rincasato quando sentì delle urla provenire dal Decumano. Immediatamente accorse e si trovò a difendere un vecchio da un gruppo di aggressori; a combattimento principiato Lirit, presa dall'ansia, intervenne colpendo uno dei suoi nemici alle spalle ed uccidendolo, tuttavia per errore. Voleva semplicemente difendere Ardage, temendo che potesse venir ferito, ma finì col combinare un pasticcio..
Il Decurione, ottimo conoscitore delle leggi cittadine e pragmatico dispensatore della giustizia, vide il mondo crollargli addosso: non sapeva cosa fare e finì col fare la scelta sbagliata cioè cercare di corrompere le guardie che erano accorse per non testimoniare contro Lirit.
La sera stessa, a colloquio col Comandante Baker e con Generale Loire, comprese la gravità di quel gesto ed apprese la sua pena: sarebbe stato frustato l'indomani ed avrebbe dovuto pagare una multa salata per aver compiuto quell'azione indegna. Ma in tutto questo vi era una buona notizia: Lirit non sarebbe stata arrestata.
Furono giorni bui per Ardage quelli dell'inverno, bui soprattutto a livello psicologico: credeva d'aver tradito tutto e tutti, di non esser più degno della Legione e del nome che portava (discendeva infatti da una lunga stirpe di valorosi soldati).
Finché non capì che gli era stata nuovamente concessa una nuova possibilità.
Sistemò nuovamente le cose con Lirit, si chiarirono ed ebbero modo di scusarsi a vicenda e si rituffò nel lavoro con ancora più vigore così da poter lavare l'enorme macchia causata nel suo orgoglio da quell'errore imperdonabile.
Perchè solo per lui non poteva esserci pace, solo per lui era difficile comprendere che sbagliare è umano ed essendo lui umano poteva sbagliare..
Tyrsis, la splendente capitale umana, è una città molto interessante e particolare, ricca di gente d'ogni razza e classe sociale, con la particolare fama di attirare presso di sé tutte le maggiori catastrofi.
Partì tutto da casa sua, nella soffitta viveva un branco di creaturine antropomorfe alla disperata ricerca di protezione da un'Ombra malefica, la Mangia Anime, che voleva nutrirsi di loro per divenire invincibile e passare poi a devastare l'intera città ed cibarsi dei suoi abitanti.
Da questo momento iniziò uno strano periodo per Ardage fatto di susseguenti apprensioni per la vita dei suoi cari e per la sicurezza della sua amata città: infatti la maggior parte degli eventi che caratterizzarono gli attacchi da parte dell'Ombra si svolsero nei pressi della sua dimora e, più di una volta, Lirit e Seraphiel vennero minacciate dagli orridi mostri, succubi della Mangia Anime.
A giorni di pace si susseguivano i momenti catastrofici dove le creature oscure appestavano la città e minacciavano la serenità dei suoi giorni.
Questo finché non venne ad apprendere che un altro gruppo di persone era coinvolto nella faccenda e che questi avevano avuto l'arduo compito di debellare la minaccia direttamente alla sua origine, la fonte del male, in una grotta sulle montagne dei Denti del Drago.
Insieme a Lirit ed a una decuria di cavalieri portò l'Antico, così si chiamavano le creature benigne, che viveva in casa sua al sicuro, lasciandolo sulle rive del Lago Arcobaleno, promettendogli che sarebbero tornati quando avessero avuto notizie dei suoi altri simili.
Passarono mesi, tutto sembrava quietarsi finché non incontrò Erigan, giovane mezzelfo che spinse ad arruolarsi in Legione, e l'ultima degli Antichi rimasti, Drava.
La Mangia Anime, sconfitta ma non definitivamente distrutta, si ripresentò ed attaccò nuovamente Tyrsis con uno dei suoi seguaci, un orrendo bestione antropomorfo, che Ardage riuscì a sconfiggere grazie all'aiuto di Lirit e dei suoi colleghi soldati.
A questo punto mancava l'ultimo tassello del puzzle: portare Drava al lago di modo che la Mangia Anime non potesse più catturarla.
Fu proprio durante il viaggio verso il lago che l'Ombra attaccò, con tutte le sue forze, per l'ultima volta. Il grande coraggio e la fervida convinzione che muovevano Ardage, Lirit ed i suoi soldati, fecero sì che l'Ombra venisse annientata.
Rientrò a Tyrsis come un eroe, acclamato dalla folla e riscosse ampio successo anche tra le giovani ereditiere della città che più volte lo corteggiarono, invano.
La fedeltà verso Lirit era cieca ed assoluta, nonostante le immense diversità tra loro non avrebbe potuto desiderare altra donna con cui trascorrere il resto dei suoi giorni.
Alla popolarità seguirono anche strani incontri in locanda, con un dio venuto da un altro mondo che proprio ad Ardage ed alla moglie chiese aiuto per sbrigare alcune faccende dalle sue parti: guarire un pazzo utilizzando uno strano bastone parlante, il Wabbajack; impresa in cui fu coadiuvato da un ex artista, amico della moglie, Jaird e che ancora non ha avuto termine.
Tornando al mondo reale, i successi ottenuti in questo periodo lo portarono nuovamente a colloquio col Comandante, ma stavolta l'esito fu migliore. Decisamente migliore.
Il Re rinnovò la sua fiducia nei confronti di Ardage e dopo un esame teorico lo promosse al grado di Grifone e gli concesse il comando di un'intera centuria di cavalieri, la Ardens.
Questa fu l'occasione che aspettava da tempo, l'occasione per rialzarsi e riportare il proprio destino a veleggiare verso i lidi della gloria e della rettitudine.



Perché il Verbo dovrebbe scegliere Ardage?
Ardage è fondamentalmente la classica brava persona che tutti vorrebbero incrociare sulla loro strada. Le sue origini, di cui non si ricorda ma che gli sono state raccontate, lo incoraggiano proprio a muoversi da buon samaritano, sempre disposto ad aiutare il suo prossimo: la sua educazione l'ha portato sempre a cercare il lato migliore negli altri ed a valorizzarlo.
Nonostante la morte abbia creato in lui il disagio di non avere un passato, Ardage ha realizzato che proprio la seconda occasione di vita che gli è stata concessa sia stata un dono dal cielo che deve sfruttare al meglio. Secondo lui, infatti, visto che non tutti tornano dagli inferi, chi ha questa possibilità non deve affatto vanificarla ma fare di tutto per rendere la nuova esistenza degna di senso. E per lui una vita sensata è quella che contempla la bontà d'animo.
Essendosi arruolato in Legione, Ardage è consapevole che essere un soldato non vuol dire solo fare turni di ronda e gozzovigliare in locanda, tutt'altro. Lui, benché non aspiri mai alla guerra e ritenga che la violenza sia l'ultimo modo possibile per risolvere una questione, quando si ritrova davanti a creature del vuoto sa che devono essere annientate per il bene di tutti.
Lui ragiona in termini di sicurezza della città e, di conseguenza, sicurezza della sua famiglia e di quelle dei colleghi. Molte volte ha parlato con Lirit infatti del motivo che lo spinge ad andare in guerra: non ama combattere, lo fa solo per una giusta causa, una causa superiore per cui combattere non diventa solo un dovere impostogli per legge ma un obbligo morale derivato dalle sue scelte personali che lo portano ad aberrare il male.
Rael Elessedil
00mercoledì 22 maggio 2013 22:13
Grazie per aver sottoposto la tua candidatura. Il background del personaggio è notevole e molto interessante.
Forse, però, non è l'ideale per la razza in questione.
La vita di Ardage contiene diversi lati d'ombra, oltre che numerosi atti di generosità e bontà d'animo.
Più volte ha compiuto degli sbagli e più volte ha guardato alla propria persona (o agli affetti direttamente connessi) piuttosto che al resto.

Ardage è un pg che ha un buon potenziale, ma riguardo i Paladini del Verbo c'è da tener conto del suo "attaccamento": attaccamento che è l'ombra della gelosia e può condurre alla bramosia.

Ci sono, concludendo, diversi aspetti del gioco sviluppato sinora da Ardage che non convincono totalmente, per quanto riguarda la razza Paladini del Verbo.

Ad ogni modo manterremo la candidatura presente in questa sezione e casomai il parere della gestione dovesse mutare, sarai ricontattato.
Ardage
00mercoledì 22 maggio 2013 22:17
P.V.


Potrei avere delle spiegazioni, anche in privato, riguardo alla questione dell'attaccamento e della bramosia?
Grazie!
Rael Elessedil
00mercoledì 22 maggio 2013 23:02
Certamente, scrivimi via missiva le tue domande e appena posso ti rispondo.
Rael Elessedil
00mercoledì 12 giugno 2013 17:13
Alla luce degli eventi di gioco, la tua candidatura viene nuovamente presa in esame dalla gestione.

Non vi è certezza che il cambio-razza sarà assicurato al 100%, né d'altra parte che vi sarà una bocciatura certa.

La candidatura è stata visionata e sarà tenuta in considerazione... se verrà deciso per il tuo cambio-razza te ne accorgerai dagli eventi in land :)
Ardage
00mercoledì 12 giugno 2013 18:18
Speriamo in bene allora!
Grazie!
Rael Elessedil
00giovedì 5 settembre 2013 13:53
cambiorazza effettuato
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