Camere, D'Alema: ''Rinuncio a mia candidatura''

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Pertinax
00venerdì 21 aprile 2006 23:04
Prodi ringrazia: ''Dai Ds senso di responsabilità''
Camere, D'Alema: ''Rinuncio a mia candidatura''
Il presidente dei Ds: ''Se ci sono due candidati qualcosa non ha funzionato...''


(Adnkronos/Ign) - ''Rinuncio alla mia candidatura''. Massimo D'Alemagetta la spugna e si chiama fuori, lasciando campo aperto a Fausto Bertinotti per la presidenza della Camera. ''Ho informato Prodi e Fassino della mia decisione di rinunciare alla candidatura alla presidenza della Camera -fa sapere D'Alema in una nota -. E' apparso evidente anche dagli incontri di oggi che vi è infatti una contrapposizione che potrebbe portare dolorose lacerazioni e indebolire il governo del Paese''. ''Ringrazio i Democratici di sinistra -prosegue D'Alema- per aver avanzato la mia candidatura, che d'altro canto rispondeva alla legittima aspirazione del maggior partito del centrosinistra ad esprimere uno dei vertici delle istituzioni. Appartiene tuttavia alle responsabilità del maggior partito anche assicurare la tenuta unitaria di una maggioranza che deve affrontare sfide difficili e a cui guarda con fiducia un cosi' gran numero di italiani. Per noi questi valori -conclude il presidente Ds- sono prioritari rispetto a qualsiasi pur legittima aspirazione politica o personale''.

Se l'Unione non ha trovato l'accordo sulla presidenza della Camera vuol dire che qualcosa non ha funzionato, aveva detto poche ore prima, a margine della direzione dei Ds . ''A questa vicenda - spiega il presidente dei Ds illustrando il contenuto del suo intervento di fronte alla direzione - ho dedicato forse 35 secondi. E' una vicenda nata anche da un equivoco: il fatto che noi ci presentiamo con due candidati a questo appuntamento, dimostra evidentemente che qualcosa non ha funzionato''.

La partita sulla presidenza della Camera, chiusasi con la rinuncia del candidato diessino, si sarebbe già risolta questa mattina, secondo quanto si apprende da fonti prodiane, in un colloquio risolutore tra Massimo D'Alema e Fausto Bertinotti in cui i due 'contendenti' avrebbero concordato il ritiro della candidatura del presidente della Quercia.
''I Ds hanno dimostrato un alto senso di responsabilità'', dicono gli uomini di Romano Prodi, soddisfatti per l'esito della vicenda che si stava trascinando ormai da alcuni giorni. Ora ci si chiede quale sarà il ruolo di D'Alema nell'organigramma di nomine istituzionali e incarichi di governo che il Professore sta mettendo a punto con una fitta serie di colloqui con i leader di partito che si sono susseguiti negli ultimi giorni. D'Alema farà parte della squadra di governo, magari come ministro degli Esteri? ''D'Alema non e' mai stato escluso dalla squadra di governo -si fa notare in ambiti prodiani- ma forse per lui c'è qualcosa di piu', di piu' importante''. Allora, sara' il candidato dell'Unione per il Quirinale? ''Vedremo...'', è la risposta.


[SM=x751530] [SM=x751530] [SM=x751530]
-Kaname-chan
00venerdì 21 aprile 2006 23:10
Chi la fa l'aspetti [SM=x751545] Prodi avrà stappato lo champagne insieme a Fausto per aver fatto fuori il golpista del 1998... Cmq tutta questa storia insegna che:

1- non esiste nessun partito democratico, ognuno ragiona tenendo presente il proprio partito (tranne Prodi che ha fatto le sue mosse ritenendo Marini appartenente al gruppo ulivista al pari di Dalema)

2- il governo non vedrà ministeri di spicco al PRC [SM=x751532]

3- Dalema tenterà la scalata al Colle, dubito riuscirà, ma di sicuro non passerà Berlusconi [SM=x751532]

[Modificato da -Kaname-chan 21/04/2006 23.11]

Pertinax
00venerdì 21 aprile 2006 23:16
Re:

Scritto da: -Kaname-chan 21/04/2006 23.10

2- il governo non vedrà ministeri di spicco al PRC [SM=x751532]




infatti bertinotti si è dimostrato spudoratamente per quel che è in realta. come dire... si è messo in salvo o meglio ha messo in salvo la SUA persona sacrificando l'unità del PRC. perchè non ha richiesto perentoriamente una carica di governo ma la presidenza della camera? perchè metà PRC ha una linea politica diversa dalla sua e la rottura è più che prevedibile...

le mie precedenti valutazioni su questo individuo erano sbagliate [SM=x751530]



Ordine del giorno



La Direzione Nazionale del PRC ritiene necessario che la decisione di sottoscrivere il programma dell’Unione e di entrare nel suo prossimo governo debba essere sottoposta ad una verifica democratica dell’insieme degli/lle iscritti/e.

Lo scorso congresso del partito ha ratificato con una maggioranza inferiore al 60% la prospettiva dell’alleanza con l’Ulivo nell’Unione.

Tuttavia non si erano determinati gli assi di natura politica per la realizzazione di tale alleanza, rimandando il tutto ad un periodo successivo e anche ad una verifica di massa di posizioni differenti (“primarie di programma”), che non si è realizzato.

Questo conforta la necessità della verifica democratica suindicata.

Pertanto la DN decide di realizzare nel corso delle prossime settimane una conferenza nazionale per delegati, a norma dello statuto del partito, avente potere deliberante , sul rapporto tra il nostro partito e l’Unione, il suo programma e il suo governo.



Marco Ferrando

Franco Grisolia.






MOZIONE DIR NAZ 12 APRILE 2006

[Modificato da Pertinax 21/04/2006 23.22]

Pertinax
00venerdì 21 aprile 2006 23:21
21:50 Rinuncia D'Alema, no comment di Bertinotti

"Non parlo per il rispetto dovuto a Romano Prodi e Piero Fassino, destinatari della lettera". Con queste parole il segretario del Prc Fausto Bertinotti commenta la rinuncia di Massimo D'Alema alla presidenza della Camera.

21:42 D'Alema: "Non faccio capricci per le poltrone"

"Dobbiamo ritrovare l'unità del centrosinistra noi non vogliamo essere di ostacolo a questa unità e quindi di fronte al rischio di una contrapposizione, di una lacerazione, abbiamo fatto prevalere il senso di responsabilità. Nel senso che io ho ritirato la mia candidatura, perchè si era determinato un braccio di ferro senza uscita e non è nostra abitudine, in particolare non è mia abitudine, fare i capricci per le poltrone". E' quanto ha affermato questa sera a Ravenna Massimo D'Alema commentando la sua scelta di rinunciare alla candidatura alal presidenza della Camera.

21:31 Fassino: "Centrosinistra si ispiri a gesto D'Alema"

"Un'ennesima prova di responsabilità e generosità di Massimo D'Alema e dei Ds in nome dell'interesse del Paese di avere una maggioranza di governo coesa e unita". Così il Segretario dei Ds, Piero Fassino, ha commentato la decisione di Massimo D'Alema di rinunciare alla candidatura alla Presidenza della Camera dei Deputati, aggiungendo la speranza che questo senso di responsabilità sia d'ispirazione ai comportamenti di tutti.

21:06 Rifondazione ringrazia D'Alema: "Gesto da apprezzare"

"Un gesto da apprezzare, che contribuisce in modo decisivo alla soluzione di un problema.
Lo dice Paolo Ferrero, autorevole esponente della segreteria di Rifondazione Comunista, commentando a caldo la rinuncia di Massimo D'Alema alla candidatura per la presidenza della Camera, che di fatto dà il via libera a Fausto Bertinotti. "E' un ottimo passaggio, ripeto, molto apprezzabile - aggiunge Ferrero, - è significativo che in questo modo si contribuisca a dare visibilità a tutte le componenti dell'Unione: la sinistra moderata e la sinistra radicale".

20:55 Prodi ringrazia d'Alema e i Ds: "Gesto di lealtà"

Romano Prodi ha apprezzato la scelta di Massimo D'Alema di rinunciare alla candidatura alla presidenza della Camera, definendolo un gesto di "sacrificio e lealtà alla coalizione". "Ringrazio Massimo D'Alema e i Ds - ha detto il Professore - per l'alto senso di responsabilità che hanno espresso in questa occasione. Ancora una volta i Ds, il loro segretario e il loro presidente hanno dimostrato spirito di sacrificio e lealtà nei confronti della coalizione; e fedeltà nel processo politico che ci vede impegnati per dare un governo autorevole e forte al paese".

-Kaname-chan
00venerdì 21 aprile 2006 23:33
Re: Re:

Scritto da: Pertinax 21/04/2006 23.16


infatti bertinotti si è dimostrato spudoratamente per quel che è in realta. come dire... si è messo in salvo o meglio ha messo in salvo la SUA persona sacrificando l'unità del PRC. perchè non ha richiesto perentoriamente una carica di governo ma la presidenza della camera? perchè metà PRC ha una linea politica diversa dalla sua e la rottura è più che prevedibile...

le mie precedenti valutazioni su questo individuo erano sbagliate [SM=x751530]



Ordine del giorno



La Direzione Nazionale del PRC ritiene necessario che la decisione di sottoscrivere il programma dell’Unione e di entrare nel suo prossimo governo debba essere sottoposta ad una verifica democratica dell’insieme degli/lle iscritti/e.

Lo scorso congresso del partito ha ratificato con una maggioranza inferiore al 60% la prospettiva dell’alleanza con l’Ulivo nell’Unione.

Tuttavia non si erano determinati gli assi di natura politica per la realizzazione di tale alleanza, rimandando il tutto ad un periodo successivo e anche ad una verifica di massa di posizioni differenti (“primarie di programma”), che non si è realizzato.

Questo conforta la necessità della verifica democratica suindicata.

Pertanto la DN decide di realizzare nel corso delle prossime settimane una conferenza nazionale per delegati, a norma dello statuto del partito, avente potere deliberante , sul rapporto tra il nostro partito e l’Unione, il suo programma e il suo governo.



Marco Ferrando

Franco Grisolia.






MOZIONE DIR NAZ 12 APRILE 2006

[Modificato da Pertinax 21/04/2006 23.22]




Cioè tu vorresti che il partito uscisse dalla coalizione? E' una follia, ridareste l'Italia al nano! Bertinotti ha chiesto la Camera perché è un ruolo istituzionale con cui si potrà far conoscere ad un pubblico più vasto rispetto a quello degli spaccavetrine dei centri sociali [SM=x751605] Io spero che riesca, così almeno la paura del comunista cesserà, almeno del comunista descritto da Berlusconi (=stalinista o cmq comunista da guerra fredda). La mossa poi dà al partito notevole visibilità ed allo stesso tempo, non avendo ministri di peso, lo mette al riparo dalle decisioni impopolari che dovrà prendere il governo per risanare i conti. Riguardo alla scissione non credo che Bertinotti si preoccupi

1- i ribelli non hanno parlamentari (un'altro regalo della legge elettorale del nano)

2- se lasciano il partito diventeranno uno dei tanti gruppuscoli dell'estrema sinistra senza nessun peso, il PRC non perderà quasi nulla, come insegnano le scissioni della Lega
Pertinax
00venerdì 21 aprile 2006 23:40
Re: Re: Re:

Scritto da: -Kaname-chan 21/04/2006 23.33


2- se lasciano il partito diventeranno uno dei tanti gruppuscoli dell'estrema sinistra senza nessun peso, il PRC non perderà quasi nulla, come insegnano le scissioni della Lega



la lega ha perso tutto, è diventato un partito differente da quello che era... presumibilmente, se hai ragione tu, accadra la stessa cosa a PRC a cui ben inteso non sono tesserato [SM=x751530]

DS 2 la vendetta... cosa diventano adesso? eurocomunisti? cattocomunisti, comunisticubani, comunistirussi, comunisticinesi, liberalsocialisti... [SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578] c'è nè di tutti i tipi e tutti hanno in comune una sola cosa: non sono marxisti [SM=x751568]
wild§live®
00sabato 22 aprile 2006 08:32
il nuovo presidente della repubblica [SM=x751640]
Granduca di Milano
00sabato 22 aprile 2006 08:51
Bertinotti ha fatto la scelta che gli rende di più personalmente, quella carica è come Ponzio Pilato ri manda agli altri le decisioni, in pratica lui non si prenderà nessuna responsabilità, furbo. [SM=x751530]
wild§live®
00sabato 22 aprile 2006 09:38

... Visti i fatti, possibile. Ancora una volta. "Fausto ci ha trascinato in un vicolo cieco - masticava amaro D'Alema, nelle sue riflessioni dal ravennate - o la presidenza della Camera o il ministero degli Esteri o l'appoggio esterno. Era un gioco al massacro folle. Non si poteva reggere. Ho perso la partita? Non credo. Sicuramente ci ho guadagnato in dignità. Per me la politica è fatta anche di altre cose, non è mai stata questione di poltrone...". Fassino era ancora più drastico: "Fausto ci ha messo di fronte a un ricatto. La Farnesina, poi... Con tutto il rispetto, mandavamo lui a fare i vertici con Condoleezza Rice?"...



da repubblica [SM=x751538]
wild§live®
00sabato 22 aprile 2006 10:33

QUIRINALE: NO DI D'ALEMA; FASSINO A PRODI 'E I PATTI?'

Massimo D'Alema al Quirinale? "E no - risponde il Presidente Ds a 'Repubblica' - adesso basta con questo giochino. Fatemi il favore, non associate piu' il mio nome a nessuna carica. Non vorrei essere costretto ad un altro diniego preventivo...". Alla domanda se sara' ministro degli Esteri, D'Alema risponde: "Non esiste al mondo. Chi dice che abbiamo gia' concordato una nuova spartizione degli incarichi di Governo e' solo un mascalzone. Io nel governo non ci entro manco morto. Non e' una ritorsione, sia chiaro. E' giusto che ci entri Fassino, invece". D'Alema invia poi una stoccata a Bertinotti: "Se fa il Presidente della Camera, chi si occupa di Rifondazione? Con tutto l'affetto ed il rispetto, ci porta Caruso e Luxuria in Parlamento, e poi tocca a noi gestirli?". Il segretario Ds Fassino commenta ancora la rinuncia di D'Alema alla presidenza della Camera e si rivolge al leader dell'Unione: "Romano sa come stanno le cose: i patti erano chiari, ben 11 mesi fa avevamo raggiunto un accordo sul fatto che, se avessimo vinto le elezioni, la Presidenza della Camera sarebbe andata a Massimo, per ragioni di equilibrio politico e prestigio personale. Possibile che non mi posso piu' fidare? Possibile che serva il notaio anche tra di noi?".

-Kaname-chan
00sabato 22 aprile 2006 11:12
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pertinax 21/04/2006 23.40


la lega ha perso tutto, è diventato un partito differente da quello che era... presumibilmente, se hai ragione tu, accadra la stessa cosa a PRC a cui ben inteso non sono tesserato [SM=x751530]

DS 2 la vendetta... cosa diventano adesso? eurocomunisti? cattocomunisti, comunisticubani, comunistirussi, comunisticinesi, liberalsocialisti... [SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578] c'è nè di tutti i tipi e tutti hanno in comune una sola cosa: non sono marxisti [SM=x751568]



La Lega è diventata un partito di serie B ma non per le scissioni: quelle ci sono state negli anni '90. PRC se si scinde perderà una quota di voti marginalissima, ancora minore dei voti persi dopo l'abbandono di Cossutta. Cosa può diventare? Non saprei, di sicuro abbandonerà il massimalismo, poi dipenderà dall'evoluzione generale. Se il bipolarismo si salva (con il ritorno del maggioritario o con il sì al referendum) può anche fondersi con i DS e la Margherita e diventare un partito liberalsocialista, ma è più probabile che si aggreghi ai vecchi compagni ed ai verdi per creare la gamba sinistra del centro sinistra, mentre i DS e la Margherita (+SDI) faranno il partito liberaldemocratico di centrosinistra. Chissà... L'unica cosa che sembra certa è che Bertinotti ha visto la possibilità di uscire dal suo ghetto e far crescere il partito
-Kaname-chan
00sabato 22 aprile 2006 11:16
Re:

Scritto da: wild§live® 22/04/2006 10.33

QUIRINALE: NO DI D'ALEMA; FASSINO A PRODI 'E I PATTI?'

"Romano sa come stanno le cose: i patti erano chiari, ben 11 mesi fa avevamo raggiunto un accordo sul fatto che, se avessimo vinto le elezioni, la Presidenza della Camera sarebbe andata a Massimo, per ragioni di equilibrio politico e prestigio personale. Possibile che non mi posso piu' fidare? Possibile che serva il notaio anche tra di noi?".




Chi la fa l'aspetti [SM=x751532] [SM=x751553] "Massimo" doveva ricordare le parole di Cossiga: "Prodi è un vindice" ed ora si è vendicato [SM=x751553] Prodi sa che il suo governo non è solido e ha voluto premunirsi con un asse di ferro tra lui e Bertinotti, ovvero l'alleato meno malleabile, con gli altri un accordo si troverà in qualche modo: praticamente ha ripetuto l'operazione di Berlusconi che ha fatto in modo che Bossi diventasse il suo alleato più duro e puro
cointreau il possente
00sabato 22 aprile 2006 12:23
Re: Re:

Scritto da: -Kaname-chan 22/04/2006 11.16

Prodi sa che il suo governo non è solido e ha voluto premunirsi con un asse di ferro tra lui e Bertinotti, ovvero l'alleato meno malleabile, con gli altri un accordo si troverà in qualche modo: praticamente ha ripetuto l'operazione di Berlusconi che ha fatto in modo che Bossi diventasse il suo alleato più duro e puro



[SM=x751611] [SM=x751611]
analisi buonissima.
Per inciso: Prodi non è affatto il parroco bonario che vuole apparire.


Scritto da: -Kaname-chan 22/04/2006 11.12


PRC se si scinde perderà una quota di voti marginalissima, ancora minore dei voti persi dopo l'abbandono di Cossutta. Cosa può diventare? Non saprei, di sicuro abbandonerà il massimalismo, poi dipenderà dall'evoluzione generale. Se il bipolarismo si salva (con il ritorno del maggioritario o con il sì al referendum) può anche fondersi con i DS e la Margherita e diventare un partito liberalsocialista, ma è più probabile che si aggreghi ai vecchi compagni ed ai verdi per creare la gamba sinistra del centro sinistra, mentre i DS e la Margherita (+SDI) faranno il partito liberaldemocratico di centrosinistra. Chissà... L'unica cosa che sembra certa è che Bertinotti ha visto la possibilità di uscire dal suo ghetto e far crescere il partito



Se il PRC si scinde invece saranno cavoli. Perderà molto del voto di protesta che è riuscito a far proprio, in quanto questo è incarnato meglio dall'opposizione interna. Molti già adesso storcono il naso per i molti ravvedimenti di Fausto, sulla laicità, sul trattamento dell'opposizione interna, sulla lotta di classe.

Sul futuro di PRC: molto improbabile che si legherà ai DS e ad un partito liberal-socialista. Il progetto Bertinottiano è chiaro, quello di creare un grande polo di sinistra radicale. Ma lo vuole fare da un punto di forza per il PRC, da egemone - lo si è visto anche nel modo in cui ha coccolato i movimenti. Non si fonderà a breve con PdCI e Verdi a meno che quest'ultimi - che non sembrano intenzionati a farlo perchè hanno le stesse mire egemoniche su questo polo futuro di sinistra - non riconoscano la chiara supremazia rifondarola. [SM=x751530]
Zorro Kamikaze
00sabato 22 aprile 2006 12:24
Finalmente il baffo che fa una cosa giusta.
francescoweb
00sabato 22 aprile 2006 14:44
bravo d'alema [SM=x751532]
Pertinax
00domenica 23 aprile 2006 15:19
14:41 Da Bertinotti appello a Ferrando: "Dissenti, ma resta in Prc"

In Rifondazione comunista, "che si è liberata da tempo dal centralismo democratico, esistono tutte le condizioni per militare nel partito, anche con il massimo di dissenso". Questo l'appello rivolto da Fausto Bertinotti a Marco Ferrando, il capofila della minoranza trotzkista che ha di fatto deciso la scissione dal partito contro la linea "governista" del segretario.

14:14 Rifondazione, trotzkisti annunciano possibile uscita

Prima della conclusione dei lavori del comitato politico nazionale, Marco Ferrando, portavoce di Progetto Comunista, una delle minoranze di Rifondazione, legge i motivi per cui la sua corrente ha deciso in vista di dell'entrata del Prc al governo il possibile abbandono di Rifondazione. "Promuoveremo nelle prossime settimane una vasta consultazione tra tutti i militanti critici del partito - si legge nella dichiarazione - per discutere sulla base più larga una nuova prospettiva politica dei comunisti in Italia con il varo, in connessione con l'effettiva costituzione del nuovo governo, di un percorso costitutivo di un nuovo movimento politico comunista e rivoluzionario".

14:08 Prc, comitato politico conferma capigruppo parlamentari

Il comitato politico di Rifondazione Comunista ha approvato la proposta fatta ieri dalla direzione di nominare Franco Giordano e Giovanni Russo Spena come presidenti dei gruppi parlamentari della Camera e del Senato. I due nomi sono però provvisori in vista di incarichi di partito o istituzionali ed il comitato politico ha già dato mandato alla direzione di fare nuove proposte dopo la composizione della squadra di governo.
rikycccp.17
00domenica 23 aprile 2006 16:09
Re:

Scritto da: Pertinax 23/04/2006 15.19
14:41 Da Bertinotti appello a Ferrando: "Dissenti, ma resta in Prc"

In Rifondazione comunista, "che si è liberata da tempo dal centralismo democratico, esistono tutte le condizioni per militare nel partito, anche con il massimo di dissenso". Questo l'appello rivolto da Fausto Bertinotti a Marco Ferrando, il capofila della minoranza trotzkista che ha di fatto deciso la scissione dal partito contro la linea "governista" del segretario.

14:14 Rifondazione, trotzkisti annunciano possibile uscita

Prima della conclusione dei lavori del comitato politico nazionale, Marco Ferrando, portavoce di Progetto Comunista, una delle minoranze di Rifondazione, legge i motivi per cui la sua corrente ha deciso in vista di dell'entrata del Prc al governo il possibile abbandono di Rifondazione. "Promuoveremo nelle prossime settimane una vasta consultazione tra tutti i militanti critici del partito - si legge nella dichiarazione - per discutere sulla base più larga una nuova prospettiva politica dei comunisti in Italia con il varo, in connessione con l'effettiva costituzione del nuovo governo, di un percorso costitutivo di un nuovo movimento politico comunista e rivoluzionario".

14:08 Prc, comitato politico conferma capigruppo parlamentari

Il comitato politico di Rifondazione Comunista ha approvato la proposta fatta ieri dalla direzione di nominare Franco Giordano e Giovanni Russo Spena come presidenti dei gruppi parlamentari della Camera e del Senato. I due nomi sono però provvisori in vista di incarichi di partito o istituzionali ed il comitato politico ha già dato mandato alla direzione di fare nuove proposte dopo la composizione della squadra di governo.



non esiste più il centralismo democratico? e allora perchè bertinotti è il suo documento che vale poco più del 50% di rifondazione hanno scelto l'85% dei candidati?

P.S. rifondazione non si unirà a PdCI e verdi, il dottor faustus perderebbe la guida...
-Kaname-chan
00domenica 23 aprile 2006 19:30
Re: Re:

Scritto da: rikycccp.17 23/04/2006 16.09


non esiste più il centralismo democratico? e allora perchè bertinotti è il suo documento che vale poco più del 50% di rifondazione hanno scelto l'85% dei candidati?

P.S. rifondazione non si unirà a PdCI e verdi, il dottor faustus perderebbe la guida...



Colpa della legge dal nano che da alle segreterie dei partiti, di ogni partito, il potere di scegliere i candidati. Ferrando non è l'unico ad averci rimesso il posto (insieme ai suoi), l'altro è Follini che sarà sì eletto, ma rischia di essere l'unico "folliniano", i 4 gatti che aveva ottenuto rischiano di rimanere fuori a seconda delle decisioni dei capilista (ovvero Casini, Cesa ed il resto della dirigenza del partito che ha silurato Follini l'anno scorso)
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