California Guitar Trio & Tony Levin - Resoconto concerto (Chitarristi Acustici)

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mariusko
00lunedì 26 febbraio 2007 20:52
7 febbraio 2007
Teatro Le Maschere - Arzano (Na)

California Guitar Trio
Paul Richards, Bert Larms, Hideyo Moriya (California Guitar Trio)
Special guest: Tony Levin (King Crimson)

Antefatto:
Sono al telefono con Carlo, mio ex compagno di scuola, un tipo di una abilità notevole nel "fiutare gli eventi". "Ma sei proprio sicuro? so che domani suonano a Roma, mi è arrivata puntuale la mail di Stazione Birra, ma di Napoli non sapevo nulla...", "telefona al teatro e vedrai", risponde Carlo. Telefono immediatamente: il tipo al telefono mi dice "Avete l'invito?, senza quello sarà difficile entrare stasera....", Gli faccio presente che non potevamo saperlo perchè la pubblicità era solo sul Corriere della Sera, un giornale che a Napoli è piu' raro delle mosche bianche. "Si, avete ragione.... il Mattino ci ha un po snobbato, ed anche noi abbiamo sottovalutato, .... invece abbiamo ricevuto tantissime telefonate....evidentemente quelli de Il Mattino non hanno capito di cosa si trattava","Già, non hanno proprio capito" dico io. Rinfrancato dalla comprensione e dal possibilismo del telefonista, decidiamo: si và

Concerto:
Arzano è uno dei piu' squallidi paesi della periferia nord di Napoli, la sera assomiglia ad un paese abbandonato durante una guerra. Poche luci, muri grigi, poca gente in giro. Dopo esserci persi almeno 4 volte nelle anonime viuzze, imbocchiamo la strada giusta e davanti ad un teatrino, un locale simile ad un cinemino, c'è davvero tanta gente. Non vi racconto il perchè ed il per come, ma come faine riusciamo a "strappare" un invito a chi ne aveva fatto incetta e ad entrare.
Dalla presentazione della serata apprendiamo che la stessa è stata voluta da FNAC, inserita nella rassegna Musica per la Pace, ideata e organizzata da Afrakà con la direzione artistica di Lino Vairetti. (Ora è tutto chiaro....gli Osanna, ancora una volta)
Introducono il concerto i Gecko Tears, un gruppo napoletano di ispirazione progressive che, come è scritto sulla loro scheda in MovimentiProg.net "danno vita ad un mix di rock progressivo anni '70, funky e metal, musica vitale e ritmata, con testi che fanno dell'ironia la loro caratteristica principale." Tutto vero. Ragazzi emozionatissimi ma non privi di un certo spessore. E poi a chiunque tremerebbero i polsi a suonare prima di Tony Levin.

Quando salgono sul palco i CGT e Tony Levin il pubblico fa sentire tutto il suo calore.

I California Guitar Trio sono un trio, appunto, di chitarristi acustici e.... NON sono californiani.
1991: Paul Richards americano di Salt Lake City, Utah, Bert Lams belga di Bruxelles e Hideyo Moriya giapponese di Tokyo, dopo l’esperienza di studio e i live con Robert Fripp, si rincontrano a Los Angeles con il desiderio di formare insieme i California Guitar Trio, dando sfogo alla loro ricerca chitarristica.

Inizia il concerto ed eseguono "Skyline" brano vagamente country che agli appassionati dei Crimson piacerà, essendo un brano arpeggiato caratterizzato dal particolare rincorrersi fra gli accenti, cadenze, scansioni ritmiche delle chitarre. Il concerto prende subito quota, anche per merito dei musicisti che, a dispetto delle difficili parti da eseguire non si risparmiano e mettono in scena uno strano "balletto" nel qual i musicisti si muovono a scatti, in sincrono con la musica.
Il pubblico, da parte sua, non si è fatto pregare e ha applaudito e ritmato, dove era possibile, l'esibizione del trio. Il suono caratteristico delle acustiche, veniva arricchito qua e la da effettistica e synt pilotati dalle chitarre, sicchè non si è molto sentita l'assenza di altri strumenti, nemmeno quando, per tutta la parte centrale del concerto (gran parte) i tre si sono esibiti senza il bassista. Insieme a Levin eseguono una suite che incorpora al suo interno spezzoni di 21th Century e Thrak. Poi, da soli, eseguono la toccata e fuga in re minore di Bach e "Il buono, il brutto e il cattivo", colonna sonora di Ennio Morricone. Quindi brani originali: Andromeda, che ha preso molto il pubblico con il suo ipnotizzante crescendo e The Marsh, un pezzo piu' d'atmosfera, ispirato alle impressioni del gruppo durante un viaggio in Inghilterra.
Il pezzo successivo è Tubular Bells di Mike Oldfield. Non vi sto a dire l'effetto. Chi conosce il brano puo' immaginarselo.
Ancora: Il primo movimento della 5a sinfonia di Beethoven.
Rientra Tony Levin ed attaccano un pezzo con ritmo reggae. E' giusto un antipasto. Annunciano un pezzo composto dai loro amici Jon Anderson, Chris Square, Bill Bruford. Si tratta di Heart of the Sunrise, e i fan degli Yes presenti, riconoscibili dai capelli appena imbiancati, gioiscono. Ma nel bis è molto di piu' il pubblico che in preda all'esaltazione canta sulle note di Bohemian Rhapsody dei Queen.
I CGT sono stati un intrattenimento musicale colto, forbito, ma non per questo stucchevole. Il loro è un tentativo di coniugare varie sensibilità musicali ed attraversare il tempo ed i generi, utilizzando lo strumento chitarra in maniera inedita per proporre una interpretazione di pregio, e comunque personale, sia della musica moderna che di quella colta. E sopratutto divertendosi e divertendo. Il che non è poco.
Pubblico: circa 3000 persone. Di piu' non ce ne sarebbero entrate.

Il dopo
Usciti abbiamo avuto la gradita sorpresa di incontrare il trio che autografava il booklet del loro CD, in vendita all'ingresso del teatro. Io stringevo fra le mani quello di Discipline dei King Crimson, con la speranza di farmelo firmare da Mr. Levin in persona.
Ed il bassista difatti è uscito, e subito una gran folla lo ha avvicinato. Leggermente frastornato è stato comunque gentilissimo con tutti. Ho pazientemente atteso il mio turno e 15 minuti dopo ero davanti a lui. Gli ho chiesto di autografare il CD ("Please, sign for us this beautiful album" è tutto quello che sono riuscito a dire), e di dedicarlo a T-Musica.com. Ho cercato di spiegargli che il nostro è un sito che vuole trattare diversi generi musicali, avvicinando alla musica un pubblico eterogeneo, proveniente da tutta l'Italia. Mi è sembrato piacevolmente sorpreso e mi piace immaginare che si ricorderà del nostro sito e ci visiterà. Chissà....

Per finire, foto di rito con sorrisi, ad immortalare un incontro che davvero mi onora.
Per molti Levin è un mito. Per me un serissimo musicista, nonchè una brava e disponibile persona.

(Postero' le foto appena il File Manager di FFZ riprende a funzionare)


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