Re:
Sound72, 17/12/2010 0.54:
tutto giusto..però nel caso specifico la Germania ha espiato le sue colpe senza legittimare quel suo passato ...prendendone politicamente e socialmente le distanze..qua nel caso juve..la spendita del nome prosegue senza mai aver mai alzato la mano e detto "si ho sbagliato"..
qualche mezza parola a distanza di 20 anni sull'Heysel ( e intendo su una partita farsa festeggiata alla faccia dei tuoi tifosi morti ammassati )e una coppa ben esibita in bacheca, sull'abuso di farmaci poi il negazionismo piu'assoluto ( e neanche dico doping )..e calciopoli è stato un processo "ridicolo"..anzi..un processo in cui ti hanno sottratto ingiustamente 2 titoli perchè gli altri rubavano come te..Nella migliore delle ipotesi..la linea è che "lo fanno o lo hanno fatto pure gli altri "..
E questo è abbastanza deprimente perchè poi bastano due partite vinte per ritirare fuori il "fascino della vecchia signora" e altre cazzate simili. E la juventus rimane là e resterà sempre la juventus.
E si che in Bulgaria cambiarono nome a Cska e Levski, le due uniche vere squadre che avevano, per una rissa in campo tra i giocatori ..qua se fai fuori la juventus chiudono il campionato.
l'esempio l'avevo fatto per mettere in risalto al massimo la logica sbagliata e malata della giustificazione di tutto per motivi soggettivi (sentimentali, emotivi): perché mi sta simpatica la juve, perché mi piace se vince, perché mi ci faccio una sega sopra, porca troia, visto che non ho altro nella vita, quando vince, anche se vince rubando e truffando, allora va bene tutto, anzi: trovo anche cavilli e attenuanti e mi creo appunto delle logiche giustificative per legittimare quelle azioni che servono al mio privato godimento domenicale, perché se vince la juve affronto la settimana con un sorriso, va tutto meglio in famiglia perché non prendo a schiaffi mia moglie o i figli, e aiuto pure le vecchiette ad attraversare la strada.
la stessa logica la vidi nell'anno che vissi a monte sacro, dove in via stelvio ogni mattina quando la strada era intasata durante l'ora di punta i signori in giacca e cravatta e con le borse di cuoio griffate passavano senza battere ciglio e in serie a trenta-quaranta-cinquanta all'ora con i loro "scooteroni" del cazzo a rasomuro su un marciapiede largo un metro e mezzo e peraltro riccamente popolato di alberi. che se usciva una vecchietta da portone la mandavano al creatore. ogni mattina mi chiedevo quale cazzo di merda, quale difetto genetico avevano questi nel loro cervello. e mi chiedevo anche cosa avrebbero detto per giustificarsi: tengo famiglia? se arrivo tardi mi licenziano? non saprei proprio. in ogni caso le logiche giustificative avrebbero potuto essere solo soggettive, asociali e in completa opposizione con quelle convenzioni basilari che sono necessarie per la convivenza pacifica con altri individui.
la stessa pulsione contro tutto quello che non sono "io e il mio vantaggio" (o godimento o divertimento), la stessa asocialità, la stessa disposizione al rispetto arbitrario delle convenzioni ed delle regole la vedo nel tifo.
questa non è più la simpatica anarchia italiana che piace tanto all'estero e che rendeva affascinante gli italiani -- e di questo pian piano si rendono conto un po' tutti. questa è l'avanguardia della barbarie.
la germania alla fine non è che abbia pagato tanto. l'ha scampata. si è presa qualche colpa e pochissime responsabilità. (che abbia preso, e che sia stata costretta con forza a prendere le distanze politiche e sociali è veramente il minimo dopo aver devastato l'europa, e non solo, due volte di seguito. poi l'affermazione che abbia preso le distanze sociali occulta completamente l'enorme continuità che c'è stata nell'establishment. i maligni come me dicono: il terzo reich doveva durare 1000 anni, ma nessuno ha detto che devono essere 1000 anni di fila; o ancora: la germania ha perso le prime due guerre mondiali ma ha vinto la terza, quella economica.) per fare un esempio: tutte le grandi aziende sono ripartite con il capitale guadagnato con i morti in guerra e nei campi di sterminio. hanno cambiato un paio di volte la loro ragione sociale perdendo per strada ogni responsabilità legale. "come? la MAN dovrebbe pagare i danni ai prigionieri di guerra che ha schiavizzato nelle proprie fabbriche? e perché mai? noi non siamo la MAN, noi siamo la M.A.N., non vede che ci sono i puntini? certo, anche noi facciamo camion e autobus, ma siamo un'altra azienda. mi spiace, ma deve rivolgersi a qualcun altro" -- queste cose sono andate avanti per 60 anni e si risolvono adesso e quasi esclusivamente per motivi biologici.
per fare un esempio del calcio: ci hanno messo più di 60 anni anche il dfb e l'hsv a ricordarsi della loro storia nazista e del trattamento riservato ai calciatori considerati non-ariani e a prendersi le proprie responsabilità al cospetto della storia, almeno simbolicamente, mediante il ricordo e la cura anche di quella parte della propria storia. certo, si può dire che alla fine l'hanno fatto, ma l'amaro rimane eccome che ci abbiano messo intere generazioni per arrivare a questo punto, e ci sono da contare anche quelle generazioni del 68 e degli anni di piombo che speravano di poter costringere a suon di mitragliate i propri padri alla responsabilità e all'ammissione delle proprie colpe. ma sto divagando un po' troppo.
nei casi come la juventus sono per la mannaia. sono per un "fin qui e non oltre" in lettere maiuscole e cubitali. sono per la punizione esemplare che fa da deterrente. e il deterrente più effettivo è quello economico, con una ciliegina simbolica sopra: primo, tu con il calcio non ci guadagni più nel mio territorio di giurisdizione; secondo, non voglio che tu esista più con questo nome nel mio territorio di giurisdizione: se vuoi continuare ad essere juventus, cambia federazione.
e ribadisco: non me ne frega una ceppa se per questo la metà dei "tifosi" scoppia in lacrime e cade in depressione.