CRISI PETROLIFERA ED ECONOMICA 2013

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+lvdwig+
00lunedì 27 maggio 2013 15:52
Re:
+lvdwig+, 27/05/2013 15:13:

alcuni gg fa facevo post
cercando di fra capire che dire usciamo dlaleuropa legittima lagenda demoniaca vedi pareggio di bilancio etc etc,e che se ne parlava molto poco dato che tutti al max arrivavano alal conclusione di sucire dlaeuro
insomma ho appena letto un articolo che in parte dice cio che dicevpo
www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic...


e cmq cio che conta e che,finalmente la gente parla di cio che e reale sono anni ,da quando e venuto monti in particolare,che si cerca di far cpaire che ogni cosa detta dibattuta etc fossanche fatta fin ora nei media e in rete erano caxxate il propblema e qui e solo qui ,e quando tutti e dico tutti nel senso che tutta la gente pensante lo avra come retorica ormai allora le cose cambiereanno anche eprche a quel punto o giocano a carte scoperte e quindi cambieranno ,oppure cambiano gioco e quindi cambieranno cmq
quindi questi discorsi ,(tra parentesi ottima lanalisi fatta dla link che vi ho appena postato,e anche lultimo commento almeno al momento ,insomma era ora che il dibattito finaòmente si spostasse nel nocciolo e non nelle caxxate nel fumo volutamente messo su da chi non vuole che ci si avvicini e cioe il dibattito globale retorico romai deve essere questo e cioe fisacal comnbat PREGIFO DI BILANCIO SE TUTTI I i popoli europei scendono in opaizza e fermano ogni cosa finche non tolgono imediaytamente sia il fiscla che il preggio e sia tutta la amcelleria sociale ma sorpatutto il piano destabilizzante che e la cosa piu potente che con la finanza stanno facendo camminare aluniosno proprio epr arrivare a tutto cio
insomam e un fottutissimo complotto plurisecolare ,aivoilgia che ce ancora gente che deride o si rifuta di accettarlo e cosi e basta deve divenire retorica tra gente che almeno pensa




evvai forza ormai lo stanno capendo tutti ,e intendo che le discussioni in rete i post i concetti iniziano semrpe piu a vertere verso tutto cio ..menomale melgio tardi che mai,eccone un altro ottimo

www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic...

insomma quello che cerco di dire e che deve finire il dibattito sul art 18 sul apreggio di bilancio sul fiscal c.sulle cosidette riforme sui soldi ai aprlamentari suglis prechi evasori etc basta basta deve finire hanno volutamente spostato il ventro del tutto li e finche la gente non sara tutat e dico tutta a dibattere suq euste cose non si va da nessuna aprte fossanche se i media insistono ma se la rete tutta perche e come uns alto mentale che uno fa o fara e cioe cpaisce che tutto cio non ci entra nulla anzi ,ce li impongono facendoli passare epr causa dei problemi ,allora non si puo piu stare a trovare cento euro al gg e amamzzarci e non chiedere a chi si devono dare e eprche ,lo capite o no?
TrunksZ
00lunedì 27 maggio 2013 20:38
Stampare denaro per uscire subito dalla crisi.

Da non credere ! Il Corriere della Sera pubblica il seguente articolo e viene, nientepopodimenoche, riportato dal Fatto: se iniziano a parlarne loro che è ora di ristrutturare il debito ed uscire dall’euro ( una delle opzioni riportate nell’articolo ) significa che siamo proprio arrivati alla frutta ( noi è da parecchio tempo che lo sosteniamo ).

Se iniziassero anche a scrivere che la sola via di salvezza è tornare a stampare moneta sovrana, emessa direttamente dallo Stato, probabilmente anche molte persone inizierebbero a porsi il problema.

Un popolo è veramente libero quando è proprietario della propria moneta.

Claudio Marconi


Il rapporto Istat appena uscito prefigura un crollo di civiltà: la percentuale di concittadini in stato di ‘grave deprivazione’ vola al 14,7. In soli sei anni il Pil pro capite è sceso dell’11,5%; nella graduatoria internazionale l’Italia passa dal 31° al 45° posto. Anche il futuro è stato ipotecato: calano infatti la ricchezza (-12%), gli investimenti pubblici (dal 4 al 2,9% del PIL), la capacità produttiva (-16% nell’industria), gli studenti universitari (-17%); crescono il debito pubblico, il debito estero netto (28% del PIL, sul quale l’Italia paga 12 mld. di interessi l’anno), i giovani senza lavoro (57% fra disoccupati e scoraggiati). Perciò è essenziale a questo punto dire la verità.

La crisi non dipende dai nostri vizi storici, bensì – lo dicono i dati – da uno straordinario, diffuso timore di spendere i soldi. Per uscirne non è perciò necessario ‘cambiare gli italiani’ o la struttura economica: la depressione della domanda, notoriamente, si cura sostenendo la domanda. Terapia tutt’altro che difficile: basta spendere soldi; e i soldi … si stampano.

Ma noi abbiamo consegnato le leve macroeconomiche all’Europa. E i Trattati Europei – concepiti per combattere l’inflazione (l’eccesso di domanda) – offrono ai liberisti europei un inopinato potere di veto su tutto ciò che di significativo si potrebbe e si dovrebbe fare. Perciò resta il problema di fondo “noto e così riassumibile: l’Italia deve rimanere credibile sul terreno dei conti pubblici… Ma deve dare prova concreta di discontinuità in chiave pro crescita” (Guido Gentili). Cioè: deve alimentare la spesa, ma non ha i soldi per farlo.

Per uscire dall’impasse ci sono tre strade. La prima è cambiare consensualmente le politiche economiche dell’Eurozona. Non basta diluire l’austerità: occorre rovesciare le politiche economiche nel cuore dell’Europa. Ma né i partiti né il governo, a parte lamentarsi, hanno ripreso ed avanzato nelle sedi europee le proposte degli economisti in questo senso:

La liquidità immessa nel sistema finanziario non passa all’economia reale? La BCE distribuiscabase monetaria ai governi, che la usino per aiutare i poveri e finanziare lavori pubblici nelle zone ad alta disoccupazione.
La BCE alzi il target di inflazione e favorisca una rapida crescita dei salari tedeschi: gli squilibri di competitività rientreranno, senza dolore per nessuno.
I paesi con più margini di manovra fiscale rilancino la domanda interna con il deficit spending: la depressione finirà.

In ogni caso, la Germania ha sempre risposto picche; e continuerà a farlo. Per indurla a trattare seriamente non basta il crollo dei fondamenti teorici dell’austerità, o l’evidenza empirica: bisogna cambiare i suoi incentivi politici.

La seconda possibile via d’uscita è lasciare l’Euro, e/o ristrutturare il debito. Bisognerà cominciare a parlarne: essa offre sicuri benefici (la fine della depressione), non è vero che il PIL cadrebbe del 30%; ma comporta anche rischi e costi elevati.

Ci sarebbe una terza via, percorribile su base nazionale, che è sfuggita all’attenzione mediatica, e che consentirebbe di uscire dalla crisi ‘a velocità giapponese’. Bisogna però essere disposti ad approfittare di un clamoroso vuoto della normativa europea. E violare lo spirito, non la lettera, dei Trattati. Come ha fatto finora la Germania, scambiando la ‘cultura della stabilità’ con ‘la cultura della depressione’. Eludere le regole senza lasciare l’Euro riaprirebbe anche il negoziato sull’Eurozona.

Per realizzare una simile strategia ci vuole però un quadro politico assai più propenso all’innovazione, desideroso di sfidare l’ortodossia liberista. Capace di alzare la qualità della proposta, ed offrire all’Europa un nuovo paradigma, nel dimostrabile interesse anche del popolo tedesco. Si può fare. Perciò si deve fare.

NB: Questo articolo è uscito oggi sul Corriere della Sera con il titolo: “Contro la crisi, stampiamo denaro”.

Fonte: ilfattoquotidiano.it
Tratto da:http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it/
+lvdwig+
00lunedì 27 maggio 2013 22:58
il problema caro tkz e molto ma molto piu grande di come potevamo immagginare,e se ci metti che ci hanno sempre catalogati come apocalittici,immagginati
in poche parole mi sto riferendo a cio che gg fa gia accennai,e cioe
sempre piu tutti stanno capnendo almeno labc di cosa e perche sta aacdendo e da dove nasce,ma e assurdo pazzesco e angosciante ma vero ,piu la gente capisce ,e piu fugge ,non vuole sapere,se fin allora ha voluto sapere appena cpaisce chiude tutto e fugge e pensa solo epr lui e gli attimi della vita che vive come dire minuto dopo minuto insomma non ne vuole piu sapere ,un altro guaio e che era rpevedibile ma nessuno lo ha pensato ,sembrava insito come qualcosa di istintivo che ha fatto pensare che informare avrebbe cambiato qualcosa ,ma mai in questa direzione ,cioe opposta a cio che si pensava,e il terzo guaio e che sara sempre piu cosi,perche una volta che hai capito ,piu che vuoi mettere la testa sotto la sabbia sara semrpe piu chiaro anche con una news di sfuggita sai bene cosa significa in realta
questa cosa e gravissima ripeto piu la gente ha chiaro almeno labc di cosa e in atto e piu fugge immediatamente ,anche perche il max che puoi fare e cercare di lottare evento dopo evento cercando di darlgi semrpe il lato reale ,cio che cerchiamo di fare qui da un decenno ,e immodestamente aprlando smerpe su tematiche avanti e che poi semrpe adempiute
TrunksZ
00venerdì 31 maggio 2013 21:21
Assedio alla BCE
Sono partiti all’alba di oggi i blocchi organizzati dai manifestanti provenienti da tutto il continente europeo che intendono così protestare contro le politiche di austerity della Bce e della Troika. La diretta da GlobalProject.

Fin dall’alba sono partite in corteo dal campeggio di Rebstock le varie coalizioni internazionali, che in corteo e aggirando un massiccio schieramento di polizia hanno raggiunto il centro di Francoforte. Partiti da tre diversi concentramenti, alle 7 sono iniziati i blocchi della Eurotower, il grattacielo sede della Banca Centrale Europea.

Sei diversi blocchi, per un totale di oltre tremila manifestanti, hanno ostruito tutte le vie d’accesso agli uffici della BCE, che transennati e presidiati da centinaia di poliziotti in assetto antisommossa apparivano come un fortino sotto assedio.

A questo punto è risultato impossibile per i dipendenti della Banca Centrale raggiungere i propri uffici, dal momento che, nonostante alcuni provocatorii interventi della polizia (tentativo di strappare ai cordoni e di fermare singoli manifestanti, uso di spray urticanti al peperoncino), tutti e sei i blocchi hanno tenuto, intensificando anzi la pressione sulle transenne di sicurezza e mettendo a dura prova l’apparato militare della Bundespolizei.

Un assedio effettivo della BCE che ha provocato al paralisi di tutto il distretto centrale di Francoforte con la sospensione delle attività anche nelle sedi di Kommerzbank, di Deutsche Bank e di altri istituti e società finanziarie.

La Coalizione italiana verso Francoforte, ventotto centri sociali che hanno portato nella città tedesca oltre duecento attiviste e attivisti, ha contribuito alla riuscita del blocco della zona Sud insieme alle compagne e ai compagni del Blocco Anticapitalista e, in particolare, a quelli della Interventionistische Linke di Berlino.

I manifestanti, ciascuno con le proprie differenze di provenienza e di affinità, hanno saputo dar vita – coalizzandosi – ad un percorso comune che non solo ha reso possibile il blocco reale della BCE, ma ha anche costruito una intera giornata di sciopero, imposto dal basso, nel cuore degli affari finanziari di tutta Europa.

E’ l’Europa dal basso, che coopera, che resiste e costruisce l’alternativa, per i diritti e la democrazia, i beni comuni e il reddito, contro l’Europa dell’austerità e della speculazione finanziaria.

E’ iniziata così la prima “onda” della giornata dei blocchi, che stanno già proseguendo (cinquecento persone dalle 11 hanno circondato la sede della Deutsche Bank contro debito, privatizzazioni e land grabbing) e continueranno per tutto il pomeriggio.

Con cortei selvaggi per le strade cittadine si stanno preparando le iniziative per contestare l’Europa- fortezza, che respinge richiedenti asili e migranti, dentro all’aeroporto internazionale uno dei centri delle deportazioni e nella principale via commerciale di Francoforte, contro “grandi marchi” delle multinazionali che organizzano lo sfruttamento del lavoro su scala globale.

11:05 Francoforte – conclusi i blocchi della mattinata. La seconda parte della giornata si articolerà con tre nuove azioni

10:43 Francoforte – la prima parte della giornata di mobilitazione si conclude in paulsplatz.

10:40 Francoforte – Nuovo corteo selvaggio blocca la città andando a preparare i blocchi del pomeriggio

09:48 Francoforte – grande giornata abbiamo imposto dal basso uno sciopero al distretto finanziario. I blocchi continuano nonostante la pioggia

09:40 Francoforte – grandissima giornata di mobilitazione. Bloccato il cuore finanziario d’europa.

09:38 Francoforte – sgomberati i manifestanti che bloccavano l’accesso alla commerzbank.

09:19 Francoforte – intervento del blocco italiano “per la prima volta i movimenti sociali della nuova generazione bloccano l’attività delle banche nel cuore della crisi. Lottando uniti si vince!”

09:14 Francoforte – nonostante il freddo e la pioggia continua gli attivisti continuano ad esprimere il proprio dissenso alla governance della Troika.

09:00 La clown army cerca di fronteggiare i cordoni di polizia.

08:42 Francoforte – i blocchi di manifestanti intorno alla BCE sono diventati sei

08:29 Francoforte – anche la delegazione francese raggiunge il quarto blocco di manifestanti

08:26 Francoforte – i cordoni di polizia cercano di infilarsi tra i manifestanti

08:25 I cordoni di polizia stanno chiudendo su tutti i quattro lati il quarto blocco di manifestanti

08:17 Francoforte – bloccati ingressi bce

1Blockupy

08:16 Francoforte – i cordoni di polizia cercano di infilarsi tra i manifestanti

08:15 I cordoni di polizia stanno chiudendo su tutti i quattro lati il quarto blocco

08:03 La coalizione italiana con un pezzo del blocco nord si sposta cercando di formare un quarto blocco

07:51 Francoforte - dal blocco nord la polizia ha superato le transenne e fronteggiano i manifestanti

07:42 Francoforte – blocco sud ricongiunto con la coalizione italiana del blocco nord. Nonostante il respingimento delle forze dell’ordine i manifestanti resistono

07:38 Francoforte – pepper spray in abondanza al coro “aglio olio eeperoncino”

07:34 Francoforte – arrivati i reparti speciali super corazzati. Continua il confronto alle barriere

07:28 Francoforte – dal camion arriva la notizia che tutti gli accessi alla BCE sono bloccati. La banca oggi non sarà operativa!!

07:22 Francoforte – la colazione italiana scuote cantando le barriere quasi divelte. Arriva idrante guardie con pepper spray alla mano

07:21 Francoforte – dal blocco sud continuano gli interventi dal camion contro il regime della Troika

07:10 Francoforte – dal blocco sud un gruppo di persone ha tentato di staccarsi dal corteo per arrivare sotto la BCE, sono tre in questo momento che la circondano

07:06 Francoforte – nonostante la pioggia il blocco sud continua la sua mobilitazione tentando di ricongiungersi con l’altro blocco sotto la BCE

07:05 Francoforte – migliaia di persone suddivise in vari gruppi, blocca la city finanziaria assediando la BCE da punti diversi

06:55 Francoforte – Dal blocco sud nasce un’assemblea spontanea per decidere come muoversi

06:51 Francoforte – il blocco sud è arrivato sotto la BCE. I manifestanti si fermano davanti ai cordoni di polizia, aspettando di ricongiungersi con il blocco nord

06:43 Francoforte – Dalla stazione parte un corteo diretto alla BCE

06:37 Francoforte – siamo a poche decine di metri dalla bce, bloccata da altre direzioni da vari cortei

06:32 Francoforte – il corteo si divide in vari gruppi di centinaia di persone invadendo il centro. Presenza ormai massiccia di polizia antisommossa

06:17 Francoforte – I vari cortei stanno bloccando la città diretti alla bce per bloccarla

06:03 Francoforte – migliaia in corteo selvaggio bloccano la città eludendo i blocchi della polizia. “No alla bce no all’austerità blocchiamo la città”

05:52 Francoforte – migliaia in corteo verso il centro città “no borders no nations stop deportation” “siamo tutti antifascisti”

05:28 Francoforte – parte il corteo verso la bce. Almeno 1000 persone lasciano il camp “no alla bce no all’austerità occupiamo la città”

05:11Francoforte – nel camp fervono i preparativi per il blocco alla bce. No business as usual today



Fonte www.contropiano.org/esteri/item/16959

Attraverso: risvegliodiunadea.altervista.org/?p=4093
+lvdwig+
00venerdì 31 maggio 2013 22:09
riguardo alla news che ha postato tkz qui precedente
mbe e dovuto passare un settenario per vedere una news del genere...
e un grosso passo un grosso fatto ed e solo l inizio ovviamente
azrael66
00sabato 1 giugno 2013 07:28
All'interessante articolo segnalato da Trunksz, affianco la foto simbolo di questa crisi: pompieri che in Spagna protestano contro i tagli, scontrandosi contro i poliziotti:



Spagna e' iniziata la guerra tra i poveri. Polizia carica i vigili del fuoco!

" Naturalmente nei tg nazionali e' vietato parlarne.
L'immagine sta facendo il giro della rete, diventando simbolo della crisi che lentamente sta uccidendo la Spagna ... ci troviamo a Barcellona, davanti al parlamento regionale dove centinaia di vigili del fuoco sono stati caricati dalla polizia mentre manifestavano contro i tagli decisi dal governo ...
www.stopcensura.com/2013/05/barcellona-la-foto-simbolo-della-cr...

Circa 450 vigili del fuoco hanno manifestato il 29 maggio a Barcellona davanti alla sede del parlamento catalano per protestare contro i tagli del personale previsti per i prossimi mesi. Una serrata sedata dall'intervento della polizia che ha generato violenti scontri provocando alcuni feriti (nessuno in maniera grave) e un arresto tra i manifestanti.
http://www.lettera43.it/foto/barcellona-scontri-tra-polizia-e-vigili-del-fuoco_4367597183.htm"
+lvdwig+
00sabato 1 giugno 2013 13:33
Re:
azrael66, 01/06/2013 07:28:

All'interessante articolo segnalato da Trunksz, affianco la foto simbolo di questa crisi: pompieri che in Spagna protestano contro i tagli, scontrandosi contro i poliziotti:



Spagna e' iniziata la guerra tra i poveri. Polizia carica i vigili del fuoco!

" Naturalmente nei tg nazionali e' vietato parlarne.
L'immagine sta facendo il giro della rete, diventando simbolo della crisi che lentamente sta uccidendo la Spagna ... ci troviamo a Barcellona, davanti al parlamento regionale dove centinaia di vigili del fuoco sono stati caricati dalla polizia mentre manifestavano contro i tagli decisi dal governo ...
www.stopcensura.com/2013/05/barcellona-la-foto-simbolo-della-cr...

Circa 450 vigili del fuoco hanno manifestato il 29 maggio a Barcellona davanti alla sede del parlamento catalano per protestare contro i tagli del personale previsti per i prossimi mesi. Una serrata sedata dall'intervento della polizia che ha generato violenti scontri provocando alcuni feriti (nessuno in maniera grave) e un arresto tra i manifestanti.
http://www.lettera43.it/foto/barcellona-scontri-tra-polizia-e-vigili-del-fuoco_4367597183.htm"




simply...allucinante..

io credo che cio che si attendeva nel 2012 soprattutto in senso di rivolte e macelli dle genere vari ,si sta innecando e di certo sara visibile chiaramente entro il 2013..

e anche sul clima esempio dovrei postarlo nel topic cataclismi ma lo faccio qui ormai
www.tmnews.it/web/sezioni/video/incubo-tornado-in-oklahoma-5-morti-e-decine-di-feriti--20130601_video_121200...
+lvdwig+
00mercoledì 5 giugno 2013 11:03
ormai siamo allordine del gg di questi fatti
www.lastampa.it/2013/06/05/cronaca/omicidio-nella-notte-a-pinerolo-barista-ucciso-davanti-al-suo-locale-yfcjfTM1ijqgMJFBHL2LuI/pag...

ma era choiaro che finisse cosi(ed e solo l inizio)perche e vero che stanno portando al suicidio,ma da adesso ogni uno che si suicida altri 10 come e istintivo nelluomo se la gioca a testa o croce la vita ,puo uscirgli il suicido ma puo uscirgli la soluzione temporanea o meno che sia,quindi ci sara un aumento di questi fatti pauroso,ma dirlo ora mentr einiziano nella loro esponenzialita sembra logico ..era predirlo allora con certezza assoluta che deve far riflettere
+lvdwig+
00mercoledì 5 giugno 2013 14:15
www.corriere.it/cronache/13_giugno_05/terni-sindaco-ferito_386d1d98-cdd4-11e2-b79c-27069f4275...

ho sentito grillo che dice che ad autunno l italia sara un cumulo di macerie,mbe, benvenuto nel club beppe,avelro detto da un decennio specie agli inizi che nel 2012-2013 ci saremmo trovati ad iniziare un apocalisse ,era assurdo,e grillo ha detto anche :"e noi c elo rpenderemo a pezzi ma ,come dire quando poi sara cosi il m5s diverra il primo aprtito unico etc etc..mbe e anche possibile,ma a me non interessa perche sapete come la penso,e quindi una volta detto non mi interessa sono guerre tra capo',(avete rpesente i cpao'nei cmapi di concentramento?cioe gli stessi rpigionieri che si vendono e fanno i contorllori delgi altri per chi non los apesse ma era sueprflua la ndr,cmq sono le piu squallide,queste lotte politiche tra dx- sx e grillo,che ovviamente sono solo la facciata dei tre poteri che rapresentano in seno globalista del nwo massonerie varie o chiamatele come volete ,il problema e che delle altre due lo si ormai dice chiaramente sanno che los anno tutti,mentre una ancora e occultata facendo credere che sia ua forza pura popolare etc etc,ma non lo e',e sopratutto,o quindi,meglio,e finito il tempo dle meno peggio--ormai la gente lo deve cpaire che il meno peggio a sto punto del contesto e semrpe mortale per tutti-...


+lvdwig+
00sabato 8 giugno 2013 08:45
i media taccino totalmente,ricordo quando decenni fa ogni tg alla fine dava il rpezzo dle petrolio
mbe pochi gg fa era a 91 adesso e a 96,ripeto s enon lo dicono i media e come se questa cosa non fosse una news o cmq importante,ma 5$ al barile nel giro di qualche gg decenni fa avrebbe socnvolto il mondo,noi lo abbiamo qui sotto e nonstante tutto nemeno si nota
e probabile che si stia ormai agli inizi dle conflitto in m.o.perche e salito troppo e non so se e finita li la salita dle barile,quindi occhio semrpe sotto al garfico e rpezzo, da adesso piu che mai
+lvdwig+
00sabato 8 giugno 2013 21:33
GRILLO-FOLLIA: L’ITALIA CHIEDA GLI AIUTI UE
Postato il Venerdì, 07 giugno @ 20:40:28 CEST di davide

DI FEDERICO ZAMBONI
ilribelle.com

Ma allora è proprio vero: sulle questioni fondamentali dell’economia, che ruotano intorno alle banche e alla speculazione finanziaria, Grillo ha le idee sommamente confuse. Oppure, peggio, tira acqua al mulino di certi potentati, che per semplicità definiremo statunitensi ma che in effetti sono sovrannazionali anche rispetto agli Usa, e si allinea alle loro logiche. Alle loro mire. Alle loro strategie di asservimento delle nazioni e dei popoli, in una crescente, implacabile, definitiva americanizzazione delle società che ancora non si siano assimilate al medesimo modello.




Un’offensiva che paradossalmente, come abbiamo scritto più volte, è stata scatenata dal 2008 in poi, utilizzando come trampolino di lancio proprio quella crisi, tutta finanziaria, che avrebbe dovuto portare alla resa dei conti con la cosiddetta “economia di carta”. E per estensione alla ripulsa dell’idea, delirante, della crescita infinita. Quella che gli speculatori applicano ai capitali. E i produttori alle merci. Ed entrambi, in modi diversi ma paralleli, ai profitti.

Gli architravi del sistema sono questi, e per chi li ignora (per chi si ostina a ignorarli, dopo che negli ultimi anni le relative dinamiche hanno avuta una potente accelerazione che le ha rese ancora più evidenti) ci sono solo due possibili spiegazioni: o davvero non ha capito, e allora è ottuso, oppure fa finta di non capire, il che significa passare dalla colpa al dolo.

Grillo, ieri, ha pubblicato un lungo post intitolato “L’Italia senza paracadute” (qui il pdf) in cui mischia tutto e il contrario di tutto. Ma nel quale spiccano alcune affermazioni che, per coloro i quali abbiano compreso la partita che si sta giocando tra Usa ed Europa, sono altrettante dimostrazioni di acquiescenza verso l’establishment che attualmente ha nella Federal Reserve il suo principale, o più manifesto, braccio operativo. Il filo conduttore, non esattamente inedito, è quello di identificare il nemico nella sola Germania, accusandola di imporre alle altre nazioni Ue, e specialmente ai Piigs, i propri egoismi e le proprie ambizioni egemoniche. Viceversa, udite udite, il ruolo del buono viene attribuito nientemeno che a Mario Draghi, il quale vorrebbe tanto intervenire a sostegno dei Paesi in difficoltà, ma non può farlo, o non può farlo appieno, a causa dell’opposizione tedesca. Quella “politica” della Merkel e quella scopertamente bancaria della Bundesbank.

Scrive Grillo, o chiunque altro abbia compilato il testo: «Da mesi Draghi prova a convincere la Germania di consentire alla BCE di comprare i prestiti delle PMI (buoni e meno buoni) liberando i bilanci delle banche e consentendo loro di sostenere le PMI con nuovi crediti. Una manna per la nostra economia. Troppo bello per essere vero, ed infatti è notizia di ieri che la BCE stia facendo marcia indietro su questo fronte per le ostilità della Germania. Bruxelles non aiuterà le PMI. Una notizia pessima per il nostro Paese che non è stata ripresa dalla stampa italiana».

Secondo questo approccio, dunque, la chiave di volta del “credit crunch” sarebbe da identificare non già negli interessi del settore bancario nel suo complesso, che ha tagliato il credito alle aziende e ai cittadini essendo costretto a rinsaldarsi dopo i crolli del 2008 e dintorni, ma nella singola, specifica, perfida opposizione della Bundesbank. Un’analisi a scartamento ridotta che sconfina nella mistificazione. Benché non ci sia alcun dubbio che da parte tedesca si cerchi in tutti i modi di trarre vantaggio dalla crisi, così come si è fatto a seguito dell’introduzione dell’euro, ciò non significa affatto che la Bce del generoso Mario Draghi abbia invece come scopo il bene delle imprese e dei popoli (ammesso, poi, che questi due piani coincidano).

Ed ecco, infatti, quest’altra, incredibile perla: «Cosa aspetta il governo italiano a richiedere il sostegno europeo prima che sia troppo tardi? È fuor di dubbio che sia interesse dell’Italia, se deve rimanere nell'Euro, riprendersi sotto forma di aiuti europei parte dei 125 miliardi di euro di impegni presi con l’Europa all’interno del fondo salva stati (MES) come sta facendo la Spagna».

Come si sarà notato, il ragionamento si concede un minuscolo alibi usando una formula ipotetica quale «se [l’Italia] deve rimanere nell’Euro», ma ciononostante si appiattisce sull’esistente e omette di andare più a fondo, rinunciando a inquadrare i veri termini dell’impasse produttiva. Che, ripetiamolo per l’ennesima volta, è un danno collaterale dell’impasse finanziaria, causata proprio dalle banche e dagli altri soggetti affini, a cominciare dai fondi di investimento pubblici e privati.

A proposito: nell’ultima parte del documento, che va considerato a tutti gli effetti un riassunto delle posizioni/intenzioni di Grillo e, di conseguenza, del M5S, si arriva a lodare il bailout delle famigerate strutture “too big to fail” da parte del governo federale di Washington. Con un asse, giova forse ricordare, tra il segretario di Stato al Tesoro, che era allora Henry Paulson, e il presidente della Fed, che è tuttora Ben Bernanke. Testualmente, «È col pretesto della crescita che le banche europee hanno rinviato un'operazione di pulizia dei bilanci, ciò che invece hanno fatto gli USA con la TARP nel 2009 con $ 700 mld di sostegni con cui le banche hanno pulito i bilanci per restituirli al Tesoro in 18 mesi. Senza sistemare le banche, anche a costo di nazionalizzarle, non ci sarà sostegno all'economia e crescita».

Un’ulteriore ambiguità, questo accenno alla nazionalizzazione. Innanzitutto perché è prospettata come extrema ratio per tenere in piedi gli istituti che si sono autoaffondati, laddove invece il vero obiettivo è riportarli sotto il controllo pubblico per modificarne la ragion d’essere: da usuraria, a vantaggio degli azionisti, a creditizia, a beneficio della società nel suo insieme. E poi perché si colloca anch’essa nel solito schema tanto caro al (neo)liberismo: l’economia come crescita. Continua. Illimitata. Autoreferenziale.

Un dato, certamente non riducibile a una svista o una concessione involontaria alle categorie correnti, che non può essere ignorato e che chiama a una limpida/drastica presa di posizione tutti quelli che finora hanno confidato in Grillo come un avversario del modello dominante. I sostenitori della decrescita. I fautori del ritorno alla sovranità monetaria. I difensori di qualunque valore culturale, nel senso antropologico del termine, che sia alternativo alla visione economicistica imperniata sul profitto e sul consumo.

Grillo, finalmente, è uscito allo scoperto. Nel modo peggiore, ma se non altro in una maniera che, per quanto pasticciata nella forma, è inequivocabile nella sostanza.

Federico Zamboni
Fonte: www.ilribelle.com
Link: www.ilribelle.com/la-voce-del-ribelle/2013/6/7/grillo-follia-litalia-chieda-gli-aiuti...
7.06.2013

+lvdwig+
00lunedì 10 giugno 2013 13:41
+lvdwig+
00lunedì 10 giugno 2013 13:50

www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&s...

mi ci viene da piangere a postare queste cose

perche cosi tutti e dico tutti sempre piu capsicono che talgi ai aprtiti auto blu diaria scontrini,etc etc etc sono tutte caxxate ,la volgiamo finire e avere chiaro quale il problema e che non si raccolgie lacqua dle mare con il cucchianno,e quindi essendo cio logico,e chiaro che come dico da prima che sta crisi fosse chiara,sta gente fa finta che il problema siano italiani ns ..basta dai su basta,e che caxxo ,ma insomma ,ogni volta che ,grillo in primis, e tutti gli altri riattaccano con le tarantelle dei costi dlela politica etc la gente deve farlgi cpaire che la devono finire ,oppure facciamo cosi
cosa vuole il popolo che si continua adare miliardi alal politica etc e si sta tutti bene come si e stati fin ora?oppure talgiamo li e li etc e stiamo come stiamo adesso che e solo l inizio?tra aprentesi
ma dai basta su basta finche solo alcuni(vedi noi)sapevamo cio e lo urlevamo da un decennio e la gente rideva ,poteva anche continuare,ma ormai e chiaro anche alle bestie
+lvdwig+
00martedì 11 giugno 2013 12:04
VERSO LA BANCAROTTA
vi posto il seguente articolo annunciandovi che e tutto come volevasi dimostrare,siamo un po mosci anche eprche siamo in un momento di passaggio in cui le folle tuttte prenderanno cosicnza di ogni cosa predetta qui
ormai ci siamo quasi,quando cio sara ,torneremo h24 per cercare la aprte piu difficile e cioe far cpaire il resto che e quello che piu conta e cioe ,chi ce dietro tutto cio,quindi sumeri ,nascita dleluomo ,anunnaki che si combattono senza falro cpaire alle folle ,insomma ,dobbiamo passare per questo livello prima e cioe il primo che si repdiceva e che solo ora la gente sta dando romai epr scontato,ma manca quello che fa fuggire la gente e cioe la aprte esoterica occulta e eprche no"religiosa"del tutto
e come avete spero cpaito il fatto di averlo rpedetto aver dato tutto in 10 anni epr falro cpaire non ci sara dato nemmeno un bravo'nulla e sapevo che sarebbe andata cosi,ma non fa nulla ,non mi attendevo nulla e non mi attendo nulla quando cpairnano la aprte piu pazzesca della verita ancesse predetta qui,ma resta il fatto che quando si repdicevano ste cose ,la gente fossanche chissa chi,si metteva le dita nel naso e si mangiava quello che tirava fuori mentre qui ci si batteva ,derisi ,per dire come in relata stavano le cose ,ma ripeto non lo cpaixocno che lo sir epdiceva ,chi derideva continua a credere che quello predetto e ora in atto sia nonsotante e la stessa cosa ma e come se non si e rpedetto ,perche questi asini di eprsone che credono oggi di aver cpaito devono rendere conto a chi le rpediceva ste cose fanculo tutti senno
+lvdwig+
00martedì 11 giugno 2013 12:05
Re: VERSO LA BANCAROTTA
+lvdwig+, 11/06/2013 12:04:

vi posto il seguente articolo annunciandovi che e tutto come volevasi dimostrare,siamo un po mosci anche eprche siamo in un momento di passaggio in cui le folle tuttte prenderanno cosicnza di ogni cosa predetta qui
ormai ci siamo quasi,quando cio sara ,torneremo h24 per cercare la aprte piu difficile e cioe far cpaire il resto che e quello che piu conta e cioe ,chi ce dietro tutto cio,quindi sumeri ,nascita dleluomo ,anunnaki che si combattono senza falro cpaire alle folle ,insomma ,dobbiamo passare per questo livello prima e cioe il primo che si repdiceva e che solo ora la gente sta dando romai epr scontato,ma manca quello che fa fuggire la gente e cioe la aprte esoterica occulta e eprche no"religiosa"del tutto
e come avete spero cpaito il fatto di averlo rpedetto aver dato tutto in 10 anni epr falro cpaire non ci sara dato nemmeno un bravo'nulla e sapevo che sarebbe andata cosi,ma non fa nulla ,non mi attendevo nulla e non mi attendo nulla quando cpairnano la aprte piu pazzesca della verita ancesse predetta qui,ma resta il fatto che quando si repdicevano ste cose ,la gente fossanche chissa chi,si metteva le dita nel naso e si mangiava quello che tirava fuori mentre qui ci si batteva ,derisi ,per dire come in relata stavano le cose ,ma ripeto non lo cpaixocno che lo sir epdiceva ,chi derideva continua a credere che quello predetto e ora in atto sia nonsotante e la stessa cosa ma e come se non si e rpedetto ,perche questi asini di eprsone che credono oggi di aver cpaito devono rendere conto a chi le rpediceva ste cose fanculo tutti senno




dimenticavo di postarvi larticolo
verso la bancarotta
Oggi l'Istat ha diffuso i dati sulla produzione industriale di aprile. Il crollo, ormai, sembra non conoscere fine e in aprile si è archiviato il ventesimo calo consecutivo. Da inizio della crisi, si è perso oltre il 25% e, allo stato attuale, nessun indicatore lascia supporre che, nel breve periodo, potremmo assistere ad un'inversione di tendenza. Quindi è del tutto verisimile attendersi ulteriori cadute anche nei prossimi mesi, stante l'ulteriore deterioramento del quadro congiunturale.

da Istat ( www.istat.it/it/archivio/92307 )

In aprile 2013 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,3% rispetto a marzo. Nella media del trimestre febbraio-aprile l'indice ha registrato una flessione dell'1,0% rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, in aprile 2013 l'indice è diminuito in termini tendenziali del 4,6% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di aprile 2012). Nella media del periodo la produzione è scesa del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, ad aprile 2013, diminuzioni tendenziali in tutti i comparti. Calano in modo significativo i beni di consumo (-5,8%) e, in misura minore, i beni strumentali e i beni intermedi (-4,5% per entrambi).
Segna un calo più contenuto l'energia (-2,3%).
Nel confronto tendenziale, ad aprile 2013 i settori in crescita sono quelli della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+10,0%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,6%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+1,4%).
Il settore che, in termini tendenziali, registra in aprile la più ampia variazione negativa è quello dell'attività estrattiva (-14,8%).

Sempre l'Istituto di Statistica ha rivisto al ribasso le stima preliminare del prodotto interno nel primo trimestre 2013: il calo dell’attività economica viene infatti fissato allo 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del primo trimestre del 2012. La stima diffusa il 15 maggio 2013 scorso aveva rilevato una diminuzione congiunturale dello 0,5% e un calo tendenziale del 2,3%. La variazione acquisita del PIL per il 2013 è pari a -1,6%. Nel primo trimestre del 2013 le esportazioni sono calate, rispetto al trimestre precedente dell’1,9%, segnando il peggior dato dal primo trimestre del 2009. Nel primo trimestre 2013 dati negativi per tutti i settori di attività, fatta eccezione per l’agricoltura. Il valore aggiunto ha registrato infatti variazioni congiunturali negative del 3,6% nelle costruzioni, dello 0,7% nell’industria e dello 0,4% nei servizi, mentre è aumentato del 4,7% nell’agricoltura. In termini tendenziali il calo è del 6,9% nelle costruzioni, del 3,2% nell’industria, dell’1,4% nei servizi; aumento dello 0,1% in agricoltura.

Fonte: www.vincitorievinti.com
Link: www.vincitorievinti.com/2013/06/verso-la-bancarotta.html
10.06.2013
+lvdwig+
00martedì 11 giugno 2013 12:18
MA BASTA DAI BASTA FINITELA
basta con ste tarantelle considerazioni ciu ciu ciu sul m5s grillo etc come ils eguente articolo
www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic...
almeno legegrmente realista ma cmq fuori dalla relta
ma per dioooo la volete finire con sta storia dle m5s'ma lo avete cpaito chi ce dietro loro?ma la volete finire di dire che e il meno peggio o che ci si schiera eprche e cvmq melgio dei vechci politici'ma lo capite che i vecchi politici almeno non sono epr la decrescita?
ma quande che cpairete labc ,la base dle discorso terra terra....grillo e messo su dal potere pius chifoso quindi il discorso casomai va fatto cosi
e cioe vogliamo votare il emno peggio?mbe allora votate chi volete ma non il m5s perche il m5s e diretto dal peggiore dei poteri e cioe i falchi americani ,
insomma se sono in guerra piu massonerie quella che sorregge grillo e la peggiore
E COSI CHE SI FANNO "I CONTI"asini ,e non con cio che dice cio che dicono e hanno fatto i vecchi o sul fatto ch questi non repdnono soldi e gli altri rubano
ma chi s ene frega ,la scelta si fa su chi muove le file delgi uni e delgi altri e chi muove il m5s e il epggiore sono i sionisti falchi piu bastardi di quelli che dirigono i vechci partit
ma dico io ma la finite di fare discorsi su basi che non sono primarie e importanti,il discorso si fa cosi
chi ce dietro grillo sassooon il m5s etc?quale potere ce?poi vediamo quali poteri ci sono dietro pd e pdl e SOLO POI SI PUO DIRE-"VOTO IL MENO PEGGIO
ma su questa base se solo uno fa cosi sa eprfettamente che il piu grande epricolo epr il ns paese e rapresentato dla potere che gestisce il m5s
guardacaso l ambasciatore americano sionista falco etc simpatizza per il m5s
allora basta vi rpego lo dico epr tutti voi,e mi riferisco al popolo italiano,basta a afre considerazioni come il post che vi ho appena postato qui inq eusto post ad inizio post appunto
basta a fare i discorsi dle caxxo ,esiste solo un discorso e cioe quqli poteri occulti muovono gli uni e gli altri e in base a questo e SOLO IN BASE A QUESTO uno si schiera vota simpatizza etc e5tc,basta finitela con ogni discorso epr quanto logicvo etc etc ,li mortacc vs anadte a fondo e cercate finche non scoprite chi ce dietro grillo e solo dopo fatre le vs valutazioni...e che caxxo rega dai su un minimo di logica siamo nel 2013
+lvdwig+
00martedì 11 giugno 2013 22:57
grillo qui dice
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ma che dovevamo dare fuoco al aprlamento?
mbe rispondo a grillo

no caro grillo non dovevate dare fuoco al aprlamento,ma sicocme la gente ha mangiato la foglia ti ha atteso al avrco ...sapeva che eri lennesima creatura dei poeggiore demoni ,ripeto peggiori,quindi bastava chesso che portavi 8 milioni (ma bastava un milione che e un gioco da ragazzi almeno fino a qualche mese fa per te,mbe bastava che li mettevi in piazza almeno per far risolvere immediatamente il problema delgi esodati,ovviamente non lo puoi fare perche il potere che ti tiene su non te lo eprmette
e questo e solo una cosa cosi la prima che mi viene in mente,bastavano piccli gesti altro che dare fuoco al parlamento,oppure perche non hai mandato i tuoi aprlamentari alla mega dimostrazione afrancoforte sotto la bce che i ns media hanno dato in un secondo come news come un altra
inosmma dai su,grillo,il solo fatto di mettermi qui a dirle ste cose e una vittoria epr te,perche queste cose sono cosi chiare e absilari che non servono nemmeno essere dette
quindi chiudiamo definitvamente questaltra "SOLA"e aspettiamo la nascita del vero movimento puro che sa perfettamente che non e certo andando al palramento che si risolvono le cose anzi ,questa e lennesima scusa per trovarvi li e non fare cio che va fatto perche da li non si puo fare ..insomma mi sento coai puerile a specioficare queste cose eprche sono cosi ormai lontane eprche chiare che vanno poste nel apssato sperando perche non e detto che prima o poi nasca IL VERO movimento che iniziera e buttera i semi di un opposizione che creera los cenario dle domani

p.s.quando dico milioni in piazza per risolvere gli esodati ,per esempio,significa che li laci li fissi chiamando il popolo tutto di ogni fede politica a fermare letteralmente il paese,dove lA SOLIDARIETA ALLORA SI CHE SERVE,SOSTERRA CHI NON ALVORANDO UN SOLO GG NON MANGIA ,il grosso e epr errore,
e se si viene licenziati eprche la gente epr gg non va alavorare perche ferma in piazza a presidi,mbe a quel punto ,la rottura sara totale ,e insomma si affronta u percorso duro ,magari finisce male,ma almeno ci si e provato
quindi grio dire che dovevi bruciare il aprlamento,mbe e lennesimo gioco di aprole etc insomma dai su sei stato scoperto tanato perche chi lo aveva intuito lo solo diceva come voce nel deserto,ma quando si e atteso i fatti ,mbe eccoli ,quello che ho suggerito qui vale 10 volte tutte le rpopste di legge che definiscono buone belle etc ,mbe non vale nemmeno l unghia di un esmepio sudetto e insomma dai su finito non esiste non ce nessun movimento che possa dire rappresenti la gente ,puro-
in poche parole e esattamente come diceva grillo che pd e pdl sono la stessa cosa,ma si e dimenticato di metterci anche il m5s...e solo questo il tuo problrma ,e cioe ...e' tutto...
qui non e questioni di errori o di atacchi o colpe di qualcuno,e questo che deve cpaire la gente e cioe il m5s nasce epr volere dei peggiori femoni che comandano il mondo punto e tutto li ,il resto..e noia
+lvdwig+
00lunedì 17 giugno 2013 18:21
ottima analisi seppur per come la vedo io molto ..diciamo profana,ma va bene cosi e importante che la verita profana quella che oggi l uomo non da piu epr assurdo sia chiara solo poi si puo iniziare ad andare oltre semrpe inteso come massa come si dice voce di popolo,esempio lòogico
quando si diceva del nwo etc deridevano oggi e voce di popolo la aprola bildemberg trilaterale troika dik dak delleuro banchieri etc
mbe come dico smerpe e solo un livello il piu profano...poi si fermano li e cioe credono che la punta sia la finanza ,o al max dlele famiglie etc ma e tempo che la massa intesa come voce di popolo nelle piazze etc passi a avere una visoone piu esoterica e quindi cosa ce dietro loro da quando etc e finiamo smerpe li cioe sumeria
cmq larticolo e questo
www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic...

e volgio sottolineare un passo etsrapolato da li:

.."Secondo Marco Tarchi, politologo, ordinario di Scienza politica all'Università di Firenze, il momento è quello della fine di un’epoca. Ma particolare: «perché non si vive nell’attesa della catastrofe, ma nell’indifferenza».
+lvdwig+
00martedì 18 giugno 2013 13:21
attenzione al prezzo dle barile,nessun media ne parla piu ,mi ricordo fino a 30 anni fa poi a scemare semrpe piu ,ogni fine tg davano il rpezzo dle barile e se aumentava o diminuiva di un solo $ era una news importante,lo ho ripetuto molte volte cio,ora siamo a variazioni di 5$ in un paio di gg e e come se non fosse news o cmq importante,quando oltre a tutto cio che ce dietro sappiamo tutti che la spesa di ogni stato che si fa lanno prima quindi sul rpezzo di lanno scorso consumiamo quello di questanno,cmq dicevo,che questo fatto va a incidere sul pil sul debito pubblico e pazzesca la cifra che 5,non palriamo poi di 10$ la variazione della spesa di ogni stato(piu o meno ovviamente i produtori ne sono eslcusi ma di solito i produttori non hanno la capacita di raffinare ,vabbe cmq ora esco fuori tema
dicevo il barile sta puntando in pochi gg da 92 a 97 circa ogi quindi mette nel mirino i 100,e poi sono caxxi a 100$...cmq ,il gelo ai g8 sulla siria tra russia e usa ,e occidente in generale, visto le caxxate dette dal primo min canadese a putin etc ...insomma come era chiaro si mette "MALE"nel senso 2reale2del termine male
+lvdwig+
00martedì 18 giugno 2013 15:12
non mi ricordop piu dove scrivo gli articolo su cio che e in atto in turchia erdogan etc
cmq voglio postarvi un articolo che ho appena letto su :c.d.c
che vi faccio il copia incolla e guardacaso detto magari in termoini diversi conferma cio che ho urlato sti gg
il problema e che e gia quasi uscito dai media e quindi i fatti nel bene o nel male sono conclusi cioe erdogna si e arreso o hanno torvato un accordo non lo so,ma volgio sototlineare che e troppo tardi ,eppure sono solo una settimana ,gg insomma,mbe vedete come il seguente articolo esce troppo tardi mentre dal primo gg cosi come in ogno conetsto vissuto ,subito quando sembra ssurdo gia sonos chierato ,poi si scopre dalla aprte giusta ,che e semrpe e cmq conetstuale non esiste piu l ideologia o l uomo o altro il male in un conetsto puo divenire il bene ,il piu grande macellaio puo in un conetsto essere dalla aprte giusta
quindi ormai e solo cosi che si deve affrontare ogni contesto

ecco larticlo:
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Istanbul vista da Instanbul (ovvero “se i fatti non rispondono ai nostri interessi, tanto peggio per i fatti!)

- di Pepe Ramone 15 Giugno 2013 - Torno oggi da una settimana a Istanbul, città che ormai mi vanto di conoscere abbastanza bene. Prima della partenza mi tocca sorbire mille avvertimenti di gente che “i miei amici videomakers lì dicono che lì è un casino, bisogna girare con le maschere antigas!” Io, in realtà una qualche idea già me l’ero fatta e come prevedevo, mentre la Farnesina invitava i cittadini italiani a non recarsi in Turchia o, nel caso vi si fosse già, a non lasciare le residenze per i “violenti scontri che hanno messo a ferro e fuoco la città”, a Istanbul non accadeva nulla, NULLA! Con l’eccezione limitatissima di piazza Taksim (nei giorni successivi Gezi Park) dove nelle ore notturne si accampavano frange estremamente minoritarie, ma determinate (al massimo qualche migliaio in una città che supera i 14 milioni di abitanti), la vita della città si svolgeva tra modernità e tradizione nella tranquillità più completa, in quella sorta di caos organizzato che la contraddistingue, punteggiata dalle lamentele dei lavoratori per dell’enorme danno al turismo causato dalle notizie drammatizzate ed amplificate dai media internazionali, servi immorali del “nostro” schieramento geopolitico. Gli ambientalisti che avevano dato il via alla giusta protesta per la cementificazione della piazza hanno presto abbandonato il campo, consci di essere stati soppiantati e strumentalizzati dalle forze radicali e di opposizione, in vista delle imminenti elezioni. Borghesi, benestanti, mediamente istruiti (e poco produttivi), terziario avanzato ed intellettuali di città, se volete immaginare i “ragazzi” di Taksim (tanti magari in buona fede) immaginate un connubio tra i sostenitori di Rodotà, i frequentatori del campeggio del Pistoia Blues Festival e le carampane di “Se Non Ora Quando”. “Progressisti” e laicisti, sono queste le forze in piazza, consapevoli che esasperare lo scontro può servire a dare pretesti alla grancassa mediatica per una potente operazione di “regime change” in stile Siria/Libia. Del resto l’inneggiare di questi “giovani” al sinistro autocrate Mustafà Kemal Atatürk dovrebbe dare delle valide indicazioni ai conoscitori della storia turca. Considerato il “padre della patria” il massone Ataturk ristabilì l’unità e l’indipendenza della Turchia instaurando un regime militare fintamente elettivo in cui un unico partito era consentito. Laicista ed occidentalista, attorno a lui si alimentò un grottesco culto della personalità e proprio ai suoi Giovani Turchi si deve il cosiddetto “genocidio armeno” che la comunità internazionale vuole addebitare alla attuale Turchia (l’opposizione del primo ministro Erdogan al riconoscimento del “genocidio” è dovuta agli ingentissimi risarcimenti che lo stato dovrebbe pagare compromettendo la forte ripresa dell’economia turca). Non molti anni fa, ai tempi della Mavi Marmara (la nave che tento con esiti tragici di portare aiuti nella striscia di Gaza it.wikipedia.org/wiki/Incidente_della_Freedom_Flotilla ) Erdogan provò a ridimensionare il potere delle elités militari kemaliste (massoniche e filoisraeliane, una sorta di “Gladio” turca diretta per lo più da “dunmeh” –il significato cercatelo da soli) con esiti apparentemente (ma temporaneamente) positivi. Oggi è evidente che Erdogan, pur alleato prezioso della NATO in molti scenari, ma in qualche modo “fermo”, intenzionato a mantenere una certa sovranità nazionale e ad espandere la sua area di influenza nella zona (il cosiddetto “disegno neo-ottomano) non è abbastanza ligio ed asservito agli ordini, o la sua egemonia nell’area non è più funzionale al disegno atlantista previsto per la regione (in questo caso il suo appoggio alla destabilizzazione della Siria per mano occidentale potrebbe rivelarsi un errore fatale). Né probabilmente sarà gradita la ferma risoluzione per uno Stato Palestinese indipendente. Questo cambio di prospettiva geopolitica ha probabilmente scatenato le dissennate ire distruttici delle forze legate agli USA, disposte a dare fuoco al mondo intero per i loro consueti interessi (in questo caso non sono secondari gas e controllo del Bosforo) aiutati da schiere urlanti di utili idioti, sciocche scimmie ammaestrate inneggianti ai “diritti umani”, tristi messaggeri dell’Apocalisse. Sono infatti i “diritti umani” la nuova arma del presuntuoso suprematismo coloniale occidentalista. Pretestuosa appare infatti la questione dei “diritti delle donne”, o della presunta “islamizzazione”. Il governo Erdogan non ha mai messo in questione i diritti acquisiti dalle donne e non vi è traccia di “islamizzazioni forzate”; vige la libertà di culto e le norme che limitano la vendita degli alcolici sono meno restrittive che nei paesi scandinavi. L’economia, il welfare e la vita sociale turca ha una forte impronta statale (quasi “socialista”) e nel paese vige una sorta di “laicità positiva”, nella quale è riconosciuto valore anche all’opzione religiosa (del resto il 99% degli abitanti è musulmana), ben differente dal laicismo giacobino e totalitario che si sta imponendo nei paesi “occidentali”. L’economia turca è tra le prime al mondo e le recenti misure hanno portato la disoccupazione ai minimi storici, questo ha reso il partito di Erdogan (AKP) largamente apprezzato e maggioritario (“populista” si affretta a definirlo il ligio Gianni Riotta). Ora, non è mia intenzione difendere il governo di Erdogan (pur legittimo e vincitore di ben 3 consultazioni elettorali), e non si può negare che la “mano dura” della polizia turca (e le gravi conseguenze in feriti e vite umane) possa essere profondamente sbagliata e controproducente -certo, provate a governarla voi una realtà complessa come quella turca, con il rischio di un’escalation “siriana”- ma aver vissuto in questi giorni una curiosa distopia in cui il mondo che vedevo con i miei occhi non corrispondeva affatto a quanto veniva rappresentato è servito come lampante riprova di quanto già immaginavo. Leggevo di una “città devastata”, vedevo una città viva, libera ed incantevole (la Genova del G8 fu una “città devastata”!). In prima linea nella deformazione dei fatti, i sedicenti media “di sinistra”. Manifestazione pro Erdogan del 16 Giugno 2013 L’apice della farsa fu proprio il giorno in cui scattai questa foto (la prima dell’articolo): nelle prime ore della giornata erano cadute 4-gocce-4 d’acqua, ma per Repubblica (per cui evidentemente è necessario drammatizzare) “un violento temporale mattutino ha abbattuto tende da campeggio e fatto volare coperte”, mentre le “ore di scontri violenti con migliaia di manifestanti” corrispondevano a un centinaio di persone come potevo io stesso vedere dalle immagini quasi in diretta della FOX News turca (non certo un media talebano) . In mattinata, nei dintorni di piazza Taksim, la vita della città scorreva come di consueto, e gli sbandierati “arresti degli avvocati” (da cui il “warning” di USA e Europa) erano in realtà dei semplici fermi, in quanto gli stessi si erano uniti ai manifestanti. (http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/12/news/turchia_piazza_taksim_ripresa_dalla_polizia_dopo_8_ore_di_scontri-60904246/) E’ probabile che la situazione degeneri definitivamente, e che nei prossimi giorni accada qualcosa di grosso, ma quello che potrebbe accadere sarà altrettanto “poco democratico” di quello che a parole si contesta. Le ‘rivoluzioni colorate’ hanno insegnato che il valore numerico del voto (ed in definitiva la democrazia rappresentativa) non ha poi una grande importanza, visto che una stampa internazionale amica può far prevalere ovunque minoranze organizzate e determinate. Ricordatevene quando accadrà qui. …o è già accaduto?

www.losai.eu
+lvdwig+
00mercoledì 19 giugno 2013 10:56
+lvdwig+
00giovedì 20 giugno 2013 07:22
www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic...

vi risulta che i media ,almeno occidentali,tutti dagli states all europa,riportino con piglio come nelle varie rivoluzioni colorate i fatti in corso in brasile?

ecco era giusto per "completare"la raffica di post con cui gg fa cercavo di spiegare ,nello specifico in turkia ,ma valgono tutte passate rpesenti e future,come capire se sono vere e quindi da schierarcisi,o false flage rivoluz.arancioni fiori e quindi volute dal programma del nwo
se voi vedete le tv ,danno solo la news in un secondo,mentre se fosse organizzata da loro occultamente o piu platealmente che sia,saremmo bombardati in ogni trasmissione dattualita nonche ovviamente news ,con ogni particolare,anche cosa cera dentro gli idranti della polizia esempio in turkia dicendo che cerano gas tossici...
allora avete cpaito che ,se non gia lo facevate,potete riconsocere il primo gg se una cosa e da scheirarcisi o da combatterla a rpescindere da che "vestito gli mettono su"
+lvdwig+
00giovedì 20 giugno 2013 20:00
+lvdwig+
00venerdì 21 giugno 2013 17:19
+lvdwig+
00venerdì 21 giugno 2013 20:18
questo articolo andrebbe letto all unisono a quello che vi ho postato appena prima il rpecedente sul brasile
www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic...
azrael66
00lunedì 24 giugno 2013 11:34
Mi auguro vivamente sia la volta buona: (Goten leggi!!!=))

http://terrarealtime.blogspot.it/2013/06/allarme-rosso-di-mediobanca-litalia.html#more

" Conto alla rovescia, allarme rosso firmato Mediobanca: l’Italia si avvicina rapidamente alla bancarotta, perché oggi il contesto macroeconomico «sta colpendo l’economia italiana più pesantemente». Aggravante fondamentale, l’euro: a differenza del ’92, quando il debito era denominato in lire, oggi il nostro paese «non può più contare sulla leva della svalutazione».
Messo alla frusta dalla crisi economica e sottoposto alla tortura del rigore che colpisce aziende e famiglie attraverso il taglio selvaggio della finanzapubblica, il sistema-Italia agonizza, le imprese licenziano o chiudono, i consumi crollano e quindi il gettito fiscale decresce, peggiorando ulteriormente la situazione del debito statale. Nella trappola dell’austerity aggravata dalla crisi di liquidità – euro che la Bce eroga col contagocce, e solo al sistema bancario privato – stanno per franare anche le banche: il mercato immobiliare, la loro vera garanzia di solvibilità, è ormai in caduta verticale. Si avvicina il fantasma-Cipro: prelievo forzoso dai conti correnti per ricavare il denaro che Bruxelles nega all’Italia. Entro sei mesi tutto sarà chiaro, riassume Stefano Feltri sul “Fatto Quotidiano”: o si ritrova un po’ di crescita, oppure il peggioramento della crisi, nell’economia reale e sui mercati finanziari «potrebbe costringere il paese alla richiesta di salvataggio». Lo afferma l’analista Antonio Guglielmi in un report di Mediobanca Securities, la controllata londinese di Mediobanca specializzata in intermediazione finanziaria. Un rapporto riservato, consegnato soltanto ai clienti, che ha allarmato gli istituti di credito: la divulgazione di analisi pessimistiche sullo stato della situazione italiana non può che far precipitare la crisi, facendo fuggire gli “investitori”. Ai quali, notoriamente, non interessa che un paese abbia “i conti in ordine”, come vuole Bruxelles; al contrario, l’unico indicatore che conta è l’aspettativa di ripresa, che nel nostro caso è pari a zero. E mentre Enrico Letta continua a rimandare i problemi, dall’Iva all’Imu, secondo il report di Guglielmi il tempo sta per scadere. Senza più lo scudo della moneta sovrana, di fronte alla recessione il paese è letteralmente indifeso, esposto all’attacco speculativo dei “signori dello spread”, i fantomatici “mercati” che puntano alla demolizione dell’economia nazionale per poi mettere le mani, a prezzi stracciati, sull’industria dei beni e dei servizi. Il rapporto di Guglielmi, aggiunge il “Fatto”, sottolinea un fenomeno inquietante: di recente, sul mercato finanziario, il rendimento dei Btp ha superato quello dei Bot di pari durata. E perché mai i “mercati” chiedono un interesse più basso per un Bot che dovrà essere rimborsato tra sei mesi rispetto a un Btp ventennale emesso 19 anni e sei mesi fa? Intuitivo: i signori della finanza chiedono più soldi per i Btp, proprio perché a rischio: sentono vicino il collasso dell’Italia. «Questa differenza di rendimento non ha alcuna ragione di esistere – conferma Guglielmi – a meno che i mercati non stiano facendo differenza tra i bond a rischio ristrutturazione (Btp) e quelli che non sono soggetti a ristrutturazione (Bot e strumenti di mercato monetario )». Traduzione: gli “investitori” si aspettano che già nei prossimi sei mesi l’Italia possa dichiarare una parziale bancarotta sul suo debito, come ha fatto la Grecia. Risultato immediato: la fuga dei grandi fondi di investimento dai paesi mediterranei. Possibili detonatori collaterali: la Federal Reserve che comincia ad asciugare liquidità, la Slovenia che chiede aiuto per le sue banche, l’Argentina che sembra a un passo da una nuova bancarotta. Incrinature pericolose, che minacciano la stremata finanza pubblica degli Stati ex sovrani dell’Eurozona, disabilitati nella loro funzione vitale di spesa a sostegno del sistema-paese. Primo allarme, lo spread: il differenziale di rendimento tra i nostri bond e quelli tedeschi, ammette Feltri, «dipende quasi esclusivamente da variabili che non controlliamo: se torna a salire, come sta succedendo, l’Italia potrà fare molto poco». La bassa crescita, provocata dalla scure delle “riforme strutturali” avviate dal governo Monti, ha di fatto aggravato – come ovvio – la situazione del debito pubblico, oggi arrivato a 2.041 miliardi di euro. Guglielmi scarta subito l’idea di una maxi-patrimoniale, dato che Monti non ha neppure realizzato la mappatura della ricchezza degli italiani, premessa indispensabile per rendere equo un simile intervento. Inoltre, «introdurre una tassa straordinaria sulla casa sembra politicamente poco fattibile», dal momento che «con l’Imu, l’imposizione sugli immobili ha già superato la media europea (1,6% del reddito disponibile totale contro l’1% di media)». Casse statali in rosso, e dunque: caccia agli spiccioli per puntare a sopravvivere per qualche mese. Secondo Mediobanca, si possono recuperare 75 miliardi «senza danneggiare i consumi», cioè con una super-patrimoniale e una tassazione sui capitali fuggiti all’estero. Per la precisione, potrebbero arrivare 3-7 miliardi alzando le aliquote sulle rendite finanziarie (esclusi i titoli di Stato), applicando alla finanza lo stesso carico fiscale che oggi grava sugli immobili. Altri 43 miliardi si ricaverebbero applicando il modello francese: un prelievo una tantum a carico dei maxi-patrimoni, del valore superiore a 1,3 miliardi. Poi i capitali nascosti in Svizzera, che potrebbero fruttare altri 20 miliardi. E altri 2, se proprio necessario, potrebbero giungere da un condono edilizio. «Una cura che darebbe un segnale al mercato, rendendo più credibile la nostra posizione». Ma non basterebbe, aggiunge Feltri, «perché Mediobanca Securities identifica un’altra emergenza che la politica italiana finge di non vedere: le banche». Lo stesso Guglielmi avverte che il tasso di copertura cash dei crediti problematici nelle banche italiane si è ridotto dal 51% del 2007 al 40 del 2013. «Significa che se un prestito non viene rimborsato, in tutto o in parte, le banche sono molto più dipendenti dalle garanzie reali, che di solito sono immobili». Problema: i prezzi delle case stanno crollando: «Dal picco del 2008 si sono ridotti del 12%, contro il 25% della Spagna». Nella simulazione di Mediobanca Securities, le banche italiane potrebbero correggere al ribasso del 45% il valore degli immobili che hanno in bilancio: in questo caso, la copertura dei crediti (contanti più garanzia) resterebbe al 100%. «Ma se invece volessero mantenere il tasso di copertura attuale, 125%, basterebbe un calo dei prezzi immobiliari del 10% per spazzare via il 17% del capitale, calcolato secondo i parametri di “Basilea 2”». Le banche, insomma, sono fragili. «E abbiamo perso l’occasione di farle salvare all’ Europa: ora si è affermato il “modello Cipro”», conclude Feltri. «L’Eurogruppo ha deciso che se una banca ha bisogno di aiuto, l’Esm (il fondo salva-Stati) ci metterà parte dei fondi, massimo 60 miliardi. Gli altri li dovrà recuperare lo Stato nazionale». Come? «Convertendo obbligazioni in azioni, prelevando dai depositi, tassando i cittadini». Solo tre mesi fa, sempre Guglielmi suggeriva di creare una “bad bank”, nella quale collocare gli asset “tossici”, ma l’Abi si è molto risentita. Nel frattempo, la situazione è peggiorata: «Possiamo solo sperare che l’Italia non debba mai porsi il problema, ma dal rapporto di Guglielmi l’approccio “wait and see”, aspetta e spera, pare il più pericoloso di tutti». Allo Stato strangolato dall’Unione Europea potrebbe restare un’unica possibilità: spremere a sangue i cittadini."
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