Re: Re:
anumamundi, 08/12/2008 15.42:
Non entro nel merito dei contenuti, per i quali non sono molto bravo a decifrare i significati. Vorrei soffermarmi, invece, su un aspetto tecnico-formale che mi ha colpito in questo testo: quello dell’utilizzo di termini, sicuramente non ricercati, che sembrano avere l'unico scopo di provocare un “effetto stupore”, anche se denotano una certa padronanza della lingua italiana.
Tuttavia in alcuni casi il loro utilizzo provoca delle distorsioni percettive nella lettura e un senso di appesantimento gratuito nella lessicologia (es.: “apoteosi dello stupore”).
In altri casi la ricerca di termini “appropriati” produce delle espressioni di dubbia originalità, è il caso di:
“anima attonita”, “trepidazione del cuore”, “labirinti mentali”.
Ne consegue che la lettura procura un senso di dejà-vu che non lascia traccia di particolari originalità od innovazioni stilistiche.
Credo che questa sia una critica sensata, rispettabile e condivisibile.
Una critica utile per il miglioramento della propria scrittura, nonostante io non abbia nulla, purtroppo, da migliorare, perchè già da qualche anno ho deciso di non scrivere più. Qualora, comunque, dovessi ricredermi, terrò conto di queste tue osservazioni.
Ho apprezzato molto anche la tua umiltà nel definirti "non molto bravo a decifrare i significati".
Grazie.
Sono perfettamente conscia che locuzioni quali, ad esempio, "labirinti mentali" siano oramai degli stereotipi, ma non mi venne in mente altro che si accostasse ai "fili sciolti" del verso successivo e che potesse richiamare alla mente del lettore il mito di Arianna e Teseo.
E così pure, ho preferito usare l'espressione "trepidazione del cuore" perchè ricorrente nella teologia cristiana anzichè cercare qualcosa di meno usuale.
L'utilizzo dell'aggettivo "attonita" legato al sostantivo "anima" voleva riprodurre lo stesso effetto della "terra attonita" manzoniana.
Queste precisazioni non vogliono in alcun modo giustificare la mia mancanza di originalità o di innovazione stilistica, ma semplicemente motivare le mie scelte linguistiche. Sicuramente avrei potuto far meglio.
Grazie ancora.