CHE RAPPORTO AVETE CON I DISABILI?

seriamente.........
Ci tengo moltissimo a questa discussione. Non sarebbe da bar.....ma non ho idea dove postarla. Se il moderatore sa'......la sposti pure.
Domanda mirata e discussione non tanto per.
Inizio io solo con una considerazione: esistono persone che se hanno sete vanno nel frigo e prendono la bottiglia ne versano un bicchiere e bevono, dissetandosi.
Esistono persone che se hanno sete devono chiedere a chi c'e' in casa il favore di porgergli un bicchiere d'acqua, sempre che la persona sia libera e non gli risponda seccato aspetta appena riesco arrivo!!....E' un esempio ma potrei portarne miliardi. Comincio dal piu' semplice ma sotto sotto drammatico. Vi va di discuterne?

i disabili possono partecipare?

Come tu sai io sono disabile, ma non sai che lo sono dal maggio del 2004,quindi è una cosa abbastanza recente.
Allora vediamo la cosa dal punto di vista del "normo" e la cosa dal punto di vista del disabile.
Avendo avuto circa una ventina di anni fà, esperienza di volontariato con i disabili,notavo sempre che le cose più detestate dai disabili erano 2,ossia:
1)Il pietismo,ossia quella cosa che si limitava a vedere il loro handicap fisico, e non ciò che avevano da dare,l'inteligenza a volte superiore rispetto ad un "normo".
Questa cosa,"ammazza"psicologicamente il disabile, semplicemente perchè non viene considerato come essere umano, ma come essere incompleto ,nella stupidità della gente.
2)L'egoismo di alcuni "normo",nel rifiutare di averli accanto ,come se fossero portatori di peste bubbonica.
Il disabile, è colui che fà più fatica di altri, ad emergere dalla società, e se lo emargini,o lo fai sentire un peso(i disabili sentono quando sono un peso, anche se non lo dici),allora si chiudono in se stessi,e vanno in astenia depressiva ,con rischio concreto di suicidio.
Vediamo la cosa da un punto di vista dei normo.
Il normo solitamente, non capisce il disabile fino in fondo, perchè il normo ,può alzarsi, andare nel frigorifero ,versarsi da bere.
Cosa vuol dire ciò?
Ciò vuol dire che , se tu ti mostri seccata con un disabile,quando ti chiede qualcosa e non lo fà per "rompere",il disabile si chiude in sè stesso, e può anche diventare cattivo,semplicemente perchè a volte pesa molto a un disabile la condizione di dovere dipendere da un'altra persona,e quindi può anche diventare una umiliazione il dovere chiedere "un bicchiere d'acqua"
A questo punto qual'è la soluzione;
la soluzione è ,che se hai unamico disabile, o stai con un disabile, non devi mai fargli pesare la sua condizione ,con manifestazioni ,anche velate di "intolleranza",perchè il disabile percepisce, e ci stà veramente male.
Poi le litigate normali invece ,si possono tranquillamente fare,senza pregiudicare un rapporto normo/ disabile.
Queste cose te le dico tranquillamente, perchè prima di essere disabile ho avuto una storia con una persona in carrozzina!

certo Albert


Parapunzipa.....merita una lettura approfondita. Non sapevo dei tuoi precedenti. MI spiace e ti ammiro per la forza che c'e' in te.......ciao

sibilla522, 16/08/2007 17.48:

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certo Albert


Parapunzipa.....merita una lettura approfondita. Non sapevo dei tuoi precedenti. MI spiace e ti ammiro per la forza che c'e' in te.......ciao

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E perchè ti dispiace Rita, in fondo ho solamente vissuto la mia vita senza pregiudizi,facendo delle esperienze,anche se magari alcune non volute, durissime e bellissime che mi hanno insegnato molto.

sibilla522, 16/08/2007 09.05:

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seriamente.........
Ci tengo moltissimo a questa discussione. Non sarebbe da bar.....ma non ho idea dove postarla. Se il moderatore sa'......la sposti pure.
Domanda mirata e discussione non tanto per.
Inizio io solo con una considerazione: esistono persone che se hanno sete vanno nel frigo e prendono la bottiglia ne versano un bicchiere e bevono, dissetandosi.
Esistono persone che se hanno sete devono chiedere a chi c'e' in casa il favore di porgergli un bicchiere d'acqua, sempre che la persona sia libera e non gli risponda seccato aspetta appena riesco arrivo!!....E' un esempio ma potrei portarne miliardi. Comincio dal piu' semplice ma sotto sotto drammatico. Vi va di discuterne?

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Sibilla, PROPRIO l'esempio del bicchiere d'acqua dovevi portare?? Questa frase NON la commento perchè potrei sembrare MONOTONO!!! Ma tu hai fatto mai notare ad Alberto che il bicchiere d'acqua NON può potartelo??? Perchè TU lo sapevi, VERO Rita???
Vabbè a parte questo; per tornare alla tua domanda ti dirò che io fino a qualche anno fa NON avevo rapporti con disabili. Se li vedevo li scansavo, evitavo di fare amicizia anche con colleghi disabili perchè mi vergognavo che la gende vedendoci insieme avesse commentato: "guarda che bella coppia". Adesso ho superato ANCHE questo e non me ne frega piu di niente!!

Il pietismo di cui parla Antonio è l'arma peggiore che si possa usare contro un disabile. Volete mortificarlo? Farlo sentire un non uomo? Guardatelo con sguardo pietistico. Ma anche il comportamento opposto è terribilmente deleterio. Pretendere che un disabile superi la sua soglia di tolleranza alla fatica psicologica o fisica può portarlo alla disistima e alla depressione nel momento in cui lui vorrebbe ma non riesce.

Già finita la discussione?

La stiamo continuando noi a tavola...........perche' non riporti?

TI PARLO DA DISABILE A ME TUTTI O QUASI TUTTI MI VOGLIONON BENE NON SO SE E LA DISABILITà O SE SONO IO PER NATURA IO DIREI PER LA MIA PERSONA CHE SONO BUONO IO CON ALTRI DISABILI MI TROVO ABB. BENE MA I NORMO NON SONO TUTI CATTIVI