CALCIO: COPPA AMERICA

Coppa America: le 12 partecipanti

Dall'Argentina di Messi e Tevez al Brasile di Neymar e Pato, dal Cile di Sanchez all'Uruguay di Cavani

Il Brasile per confermare la propria supremazia sul calcio sudamericano, l'Argentina per tornare a sollevare un trofeo che manca da 18 anni, il Cile e l'Uruguay per confermare quanto di buono fatto vedere nel Mondiale sudafricano. Sono tanti i motivi di interesse che animeranno la Coppa America che prende il via l'1 luglio in Argentina.

ARGENTINA

BOLIVIA

BRASILE

CILE

COLOMBIA

COSTA RICA

ECUADOR

MESSICO

PARAGUAY

PERU'

URUGUAY

VENEZUELA

Messi stecca la prima, è una perla di Aguero a pareggiare l'autorete di Banega

Falsa partenza per l'Argentina padrona di casa nella partita inaugurale della Coppa America. Nella città di La Plata, nella provincia di Buenos Aires, si è infatti svolto nella notte il primo match dell'edizione 2011, che la Seleccion di Batista ha pareggiato per 1-1 con la Bolivia. Con un Leo Messi mai brillante, è toccato al Kun Aguero, obiettivo di mercato della Juventus, pareggiare i conti con un gran gol dopo l'autorete di Banega su un colpo di tacco del boliviano Rojas.

L'Argentina parte con il tridente Lavezzi-Tevez-Messi, con la Pulce del Barcellona a fare da terminale di tutte le azioni offensive, ma l'erede di Maradona, ancora una volta, non ha brillato con la maglia della nazionale come tutti i tifosi si aspettavano. Dopo un primo tempo noioso, con la Bolivia tutta raccolta all'indietro per evitare scorribande dei punteri argentini, ecco che nella ripresa, dopo 2', una deviazione di tacco di Edivaldo Rojas sorprende tutti, e il tocco di Banega è decisivo per il vantaggio boliviano. Batista inserisce Di Maria al posto di Cambiasso, ma il cambio decisivo avviene al 25', quando uno spento Lavezzi lascia il posto a Sergio Aguero. E' proprio il Kun a scacciare i fantasmi della sconfitta al 30', con un tiro di destro al volo su un appoggio di Burdisso che vale l'1-1 finale.

La nazionale di Gomez batte 1-0 la Costa Rica, in dieci uomini dal 27' per l'espulsione di Brenes

Esordio con vittoria per la Colombia nel gruppo A della Coppa America. A San Salvador de Jujuy la nazionale del Bolillo Gomez supera 1-0 la Costa Rica e si porta così in testa al girone dopo il pareggio tra Argentina e Bolivia nella gara inaugurale. La Colombia, che ha faticato nonostante il netto divario tecnico tra le due squadre, ha giocato in superiorità numerica dal 27' per l'espulsione di Brenes, autore di un brutto fallo a centrocampo punito con il rosso diretto dall'arbitro.

Il gol decisivo è stato realizzato nel finale di primo tempo Adrian Ramos, che ha approfittato di un errore difensivo della Costa Rica, ha evitato il portiere in uscita e ha messo dentro a porta vuota. Nella ripresa la Colombia ha sfiorato il raddoppio con Falcao, che ha centrato la traversa al 57'. Le due squadre torneranno in campo il 7 luglio per le gare della seconda giornata del girone: la Colombia affronterà l'Argentina padrona di casa, la Costa Rica se la vedrà con la Bolivia.

Esordio questa sera contro il Venezuela: basta e avanza per lo show un poker d’assi come Ganso, Neymar, Pato e Robinho

Il grande momento è arrivato. L’esordio del Brasile in Coppa America stasera contro il Venezuela. A noi gli occhi, sarà spettacolo e non possono esserci dubbi. Basta e avanza il seguente poker d’assi: da Neymar a Ganso passando per Pato e Robinho. Ovvero, l’astro nascente del calcio mondiale (ma il Santos vule blindarlo e trattenerlo, come vi abbiamo anticipato); il sogno non tanto proibito del Milan; i due rossoneri che hanno già dimostrato di essere competitivi. Il Brasile è sempre il Brasile, un marchio di fabbrica. E un eventuale show di Ganso potrebbe complicare ancora di più l’eventuale assalto del Milan a un centrocampista considerato da molti un autentico predestinato.

Con il Venezuela i verdeoro non vanno oltre lo 0-0. Bene Neymar, rimandato Ganso

Stecca anche il Brasile. La seleçao, che tutti attendevano al varco, pareggia per 0-0 contro il Venezuela il suo primo match della Coppa America. Buono per tre quarti il quadrilatero magico, con Neymar e Pato a tratti devastanti (soprattutto nel primo tempo), Robinho a corrente alternata, mentre più nascosto Ganso. Il trequartista del Santos è quello dei quattro che è meno entrato nel match, dimostrandosi un po' lento per il gioco offensivo spumeggiante della squadra di Menezes.

Primo tempo divertente e spettacolare, con alcune belle giocate soprattutto sull'asse Neymar-Pato, con un destro del Papero che si stampa sulla traversa alla mezz'ora. Al 38' è Robinho a sprecare davanti al portiere, con Vizcarrondo che salva sulla linea. Il Venezuela punta tutto sullo spirito di sacrificio e sulla corsa, pressando altissimo i portatori di palla brasiliani, che non sempre riescono a far girare efficacemente la sfera.

Nella ripresa il ritmo cala, con Robinho che si eclissa e la vinotinto che sfiora anche il gol con qualche sortita offensiva. Non bastano le fiammate di Neymar, il migliore in campo, e l'ingresso del giovanissimo Lucas del San Paolo per evitare un deludente 0-0. Venezuela che riesce a sconfiggere la maledizione verdeoro: in cinque precedenti in Coppa America, infatti, il Brasile aveva sempre vinto.

In perfetto equilibrio il gruppo B, quello del Brasile

Il girone B di Coppa America all'insegna dell'equilibrio. Dopo lo 0-0 di Brasile-Venezuela, anche l'altra sfida della prima giornata tra Paraguay ed Ecuador è terminata a reti bianche. Dopo i primi novanta minuti, quindi, le quattro squadre del raggruppamento hanno un punto con identica differenza reti. Le occasioni più nitide del match le ha avute il Paraguay del ct Martino, che tuttavia non ha fatto i conti con il portiere dell'Ecuador, Marcelo Elizaga, di gran lunga il migliore in campo.

La seconda giornata del girone B è in programma sabato con Brasile-Paraguay e Venezuela-Ecuador. Oggi in campo il gruppo C con le sfide Uruguay-Perù e Cile-Messico.

La Seleccion non riesce più a segnare, con la Colombia è pareggio senza reti


Lionel Messi. Foto Afp


Ancora un deludente pareggio per l'Argentina di Leo Messi. Dopo la falsa partenza con la Bolivia nella gara inaugurale, il match con la Colombia, che doveva essere quello della rivalsa, si chiude con uno scialbo 0-0. Dopo la partita giocata alla stadio Cimitero degli Elefanti a Santa Fè, la Colombia è così in testa nel gruppo A con quattro punti, mentre la Seleccion è sull'orlo del baratro in una manifestazione che avrebbe dovuto vederla come protagonista indiscussa.

A conferma che i meccanismi della nazionale di Batista non funzionano c'è il fatto che, ancora una volta, il migliore in campo è il portiere Romero, decisivo in un paio di occasioni contro la selezione del ct Dario Gomez, che avrebbe meritato addirittura la vittoria. Clamorosa l'occasione al 25', quando un fallo netto di Burdisso in area di rigore non è sanzionato dall'arbitro che concede il vantaggio a Moreno, ma l'attaccante sbaglia a porta vuota. Per il resto una Colombia ordinata e messa bene in campo (il milanista Yepes e l'attaccante del Porto Falcao i migliori in campo) riesce ad annullare totalmente un'Argentina alla deriva. E questa volta a Batista non riescono i cambi, con Aguero e Higuain dalla panchina che non risultano decisivi, e il solito Messi formato nazionale che non è mai apparso in partita. Ora il prossimo match contro la Costa Rica è già da dentro o fuori.

Martinez e il gioiello Campbell firmano la sorprendente vittoria, la Verde chiude in nove

I piani dell'Argentina si complicano ulteriormente. La Costarica rifila un netto 2-0 alla Bolivia e sopravanza la Seleccion di Batista nella classifica del gruppo A: nella terza e ultima partita del girone preliminare, Messi e compagni saranno obbligati a vincere per non dover sperare di passare il turno come una delle due migliori terze.

Lo stadio di San Salvador de Jujuy è teatro dell'ennesima sorpresa della Coppa America: la Verde spreca tante palle gol nel primo tempo e sparisce letteralmente nella ripresa. Al 59' il vantaggio dei costaricensi con Josué Martinez, che ribadisce in rete dopo la parata di Arias sul tiro di Guevara. Al 70' Rivero evita un gol fatto parando con la mano, rosso e calcio di rigore: Arias respinge il penalty dello stesso Guevara. Dopo due legni su punizione, il gioiello 19enne Joel Campbell sigilla il successo su azione di contropiede. La Bolivia termina il match in 9 e getta alle ortiche una qualificazione che sembrava più semplice dopo il pari all'esordio con l'Argentina.

Nel gruppo A la Colombia guida con 4 punti, davanti ai centro-americani di La Volpe (3) e Argentina (2). Chiude la Bolivia con un solo punticino. Nell'ultimo turno Argentina-Costarica e Colombia-Bolivia.

L'attaccante dell'Udinese replica ad Alvaro Pereira; Cavani ko

Finisce 1-1 la sfida tra Uruguay e Cile, una delle più attese in questa prima fase della Coppa America. Il match, giocato a Mendoza, non ha tradito le attese e ha regalato due gol e diverse emozioni. Il risultato va benissimo al Cile che ora ha un piede nei quarti di finale; l'Uruguay, invece, dovrà cercare i punti qualificazione nell'ultima giornata del gruppo C contro il Messico. Ansia per le condizioni di Edinson Cavani, sostituito da Gonzalez nell'intervallo: per l'attaccante del Napoli si teme una distorsione al ginocchio. Nel primo tempo è la squadra di Oscar Washington Tabarez ad avere le occasioni migliori, prima con un destro di Suarez che scheggia la traversa, poi con un colpo di testa di Forlan salvato sulla linea. La Roja risponde con una rocambolesca traversa di Isla, che quasi sorprende Muslera con uno strano pallonetto da trenta metri dopo un rimpallo.

I gol arrivano nella ripresa. Al 54' spunto in area del solito Suarez, palla al centro per il liberissimo Alvaro Pereira che controlla col destro e fulmina Bravo con un diagonale di sinistro. La reazione del Cile non si fa attendere. Al 65' geniale apertura di Valdivia per Beausejour che serve Sanchez in piena area: l'attaccante dell'Udinese controlla in corsa e batte Muslera con un tocco di punta che si infila nell'angolo basso alla sinistra del portiere uruguaiano. Da qui in poi è un monologo della formazione di Borghi. Le occasioni migliori capitano a Jimenez (colpo di testa da due passi miracolosamente respinto da Muslera) e a Isla (destro violento dal limite sul quale il portiere uruguaiano si fa trovare ancora pronto). Ma il risultato non cambia più, finisce 1-1.

L'attaccante ex Lione firma in extremis il 2-2 contro il Paraguay e tiene in vita la Selecao

Un gol di Fred al 90' evita al Brasile un'imbarazzante sconfitta. L'ex attaccante del Lione gela il Paraguay in extremis e firma il 2-2 che tiene in vita la Selecao nella Coppa America delle sorprese. Il match di Cordoba ribadisce che quella di Mano Menezes è una nazionale da lavori in corso, con troppi leziosismi e poca praticità. E dire che il ct verdeoro aveva azzeccato in pieno dove intervenire sulla formazione titolare che aveva deluso contro il Venezuela: fuori Robinho, dentro Jadson. Proprio il fantasista dello Shakhtar Donetsk al 39' porta in vantaggio il Brasile con un preciso destro dal limite dell'area.

La rete che sblocca definitivamente i pentacampioni? Nient'affatto. Nella ripresa succede ciò che non ci si aspetta: al 55' la difesa verdeoro si fa trovare impreparata sull'affondo a sinistra di Estigarriba, Thiago Silva non riesce ad intervenire sull'assist per Santa Cruz, che è libero di piazzare il piatto dell'1-1. Un irritante Neymar sbaglia il possibile 2-1, sul cambio di fronte Haedo Valdez ferma i cuori dei brasiliani con un rocambolesco gol di petto. Quando lo spettro della sconfitta - e perché no dell'eliminazione - comincia a prendere corpo, Ganso inventa per Fred, il cui destro infila Villar. La rete della rinascita, spera Menezes. Che ha sentito traballare la propria panchina.

Brasile e Paraguay salgono a quota 2 in classifica, in attesa del match tra Ecuador e Venezuela. Se l'Argentina di Messi è in difficoltà, la Selecao di Pato non sta tanto meglio.

La 'vinotinto' batte 1-0 l'Ecuador e vola in testa al gruppo B

Doveva essere la cenerentola del gruppo B di Coppa America e invece il Venezuela è al comando. E dopo la vittoria per 1-0 sull'Ecuador guarda con speranza ai quarti di finale. La 'vinotinto' del giovane tecnico Farias, 38 anni, ha steso gli avversari grazie allo splendido gol di Cesar 'Maestrico' Gonzalez che al 27' della ripresa superava il portiere Elizaga con un gran tiro dai 30 metri che si infilava in rete a fil del palo destro. Il risultato ha premiato l'atteggiamento tattico della squadra allenata da Farias che, nello Stadio Martearena della città di Salta, di fronte a non più di diecimila spettatori, ha cercato la vittoria con maggiore insistenza.

L'Ecuador, tra le cui fila era assente il giocatore del Manchester United Antonio Valencia, si è reso pericoloso solo dopo aver subito la rete dello svantaggio, ed ha così iniziato, anche se con molti tentennamenti, a spingersi in avanti. La nazionale di Quito è andata vicino al pareggio al 31' con Felipe Caicedo, che sprecava però davanti al portiere al termine di una bella azione personale. Con questa vittoria e con il pareggio tra Paraguay e Brasile, il Venezuela è in testa al girone B con 4 punti mentre la seleçao e lo stesso Paraguay inseguono con 2. Ecuador fanalino di coda con un solo punto, ma non ancora fuori dai giochi quando manca un turno al termine della prima fase.

Una doppietta dell'attaccante del Porto vale il 2-0 sulla Bolivia e il passaggio ai quarti come primi del girone

Colombia prima nel girone dell'Argentina. In pochi avrebbero previsto l'exploit della nazionale di Hernan Dario Gomez, ma il 2-0 inferto alla Bolivia nella terza partita del gruppo A vale il primato e la qualificazione ai quarti di finale della Coppa America. Il protagonista indiscusso della giornata è Radamel Falcao Garcia: l'attaccante del Porto trascina la Colombia con una doppietta d'autore, candidandosi come uno dei maggiori talenti in circolazione (Abramovich starà prendendo appunti).

Il match è sin da subito sotto il controllo della selezione colombiana, che al 14' minuto passa. Moreno (quel Moreno che aveva sbagliato il clamoroso gol contro l'Argentina) serve un pallone in profondità a premiare il movimento di Falcao, che parte sul filo del fuorigioco e insacca con un diagonale mancino. Sulle ali dell'entusiasmo la squadra di Gomez raddoppia alla mezz'ora, quando Armero si procura un rigore sacrosanto che puntualmente Falcao trasforma per la doppietta.

Nel secondo tempo è uno show colombiano, con i giocatori in maglia gialla che si presentano davanti al povero portiere Arias più e più volte con Rodallega, Falcao e Cuadrado, ma non riescono mai a siglare il 3-0. La partita scorre divertente e dinamica, con la Colombia mai impensierita seriamente dagli attaccanti boliviani. E il primo posto è in cassaforte.

Battuta 3-0 la Costarica con doppietta del Kun; Messi illumina

Allo stadio Mario Kempes di Cordoba, davanti a 57mila spettatori, l'Argentina batte 3-0 la Costarica e si qualifica ai quarti di finale della Coppa America come seconda classificata del girone A dietro alla capolista Colombia. Dopo i flop nelle prime due uscite, la squadra di Batista trova il riscatto nel momento più delicato: a trascinarla è Sergio Aguero, autore di una doppietta (la terza rete porta la firma di Di Maria). Applausi anche per Messi: per lui due assist e tante giocate. Ai quarti gli argentini incontreranno la seconda classificata del gruppo C, ovvero una tra Cile, Perù e Uruguay.

Primo tempo complicato per la Seleccion, che crea molto ma sbaglia tutto sotto porta: la prima occasione, dopo meno di un minuto, capita sui piedi di Higuain che calcia fuori da ottima posizione. Per vedere il primo gol bisogna aspettare il primo minuto di recupero del primo tempo: gran botta da fuori di Gago, Moreira non trattiene e Aguero, come un falco, si avventa sul pallone e insacca a porta vuota. E' la rete della liberazione, ora per l'Argentina la strada è in discesa. La Costarica è avversario troppo modesto per impensierire Messi e compagni. E la Pulce del Barcellona inizia a sciogliersi: al 52' serve un assist perfetto ad Aguero che, con un destro a giro, firma il 2-0. Dieci minuti più tardi si ripete mettendo davanti al portiere Di Maria, che sigla il 3-0 con un sinistro secco sul primo palo. Può bastare: l'Argentina va ai quarti, ora per la Seleccion inizia un'altra Coppa America.

La Celeste batte 1-0 il Messico, nei quarti affronterà l'Argentina. La Roja piega 1-0 la nazionale di Markarian, che passa il turno come terza classificata

Cile, Uruguay e Perù si sono qualificate per i quarti di finale della Coppa America. Questi i verdetti del campo dopo la terza e ultima giornata del girone C. A Mendoza il Cile ha piegato 1-0 il Perù grazie all'autorete di Carrillo al 92' e ha chiuso il girone al primo posto con 7 punti. Il ct Borghi ha risparmiato Alexis Sanchez, neo acquisto del Barcellona, entrato solo nella ripresa. Domenica nei quarti la Roja incontrerà a San Juan la seconda classificata del gruppo B, che comprende Venezuela, Brasile, Paraguay e Ecuador.

Nonostante il k.o. passa il turno anche il Perù: se si qualificherà come migliore terza classificata, la nazionale del ct Markarian sfiderà sabato la Colombia a Cordoba; se passerà come seconda migliore terza troverà invece sul proprio cammino la vincente del gruppo B (Venezuela, Brasile o Paraguay).

Avanza anche l'Uruguay, che a La Plata ha battuto 1-0 il Messico con la rete messa a segno da Alvaro Pereira al 14'. La Celeste ha chiuso il girone al secondo posto e sabato, a Santa Fe, affronterà nei quarti di finale l'Argentina padrona di casa. Torneo finito per il Messico, eliminato dopo aver collezionato 3 sconfitte in altrettante partite.

Le doppiette di Pato e Neymar trascinano la seleçao ai quarti, con l'Ecuador è 4-2

Il Brasile batte nella notte l'Ecuador per 4-2 e si qualifica ai quarti di finale della Coppa America, allontanando così le polemiche dopo i due pareggi nelle prime due uscite. E' un poker d'autore quello visto allo stadio Kempes di Cordoba, con due doppiette per il milanista Pato e per l'asso del futuro Neymar. Per l'Ecuador a segno due volte Felipe Caicedo.

Il ct della seleçao Menezes conferma Pato al centro dell'attacco e rispolvera Robinho dopo l'esclusione con il Paraguay. In difesa Maicon preferito a Dani Alves. Al 28' è proprio il papero del Milan a sbloccare il match, con un preciso colpo di testa su assist di Andrè Santos: dopo un palo di Robinho, è Felipe Caicedo, attaccante del Levante, a pareggiare i conti sfruttando una clamorosa papera di Julio Cesar, e portando le squadre all'intervallo sul punteggio di 1-1.

Nella ripresa verdeoro subito vivaci, e al 3' Neymar centra il suo primo sigillo in questa coppa ben servito da Ganso. Vantaggio annullato nuovamente dai cafeteri, con Caicedo che pareggia dopo un'azione personale. Ma poi Pato al 16' e Neymar al 26' siglano il definitivo 4-2. Brasile che quindi termina il girone primo in classifica (5 punti e 6 gol fatti) davanti alla sopresa Venezuela (5 punti, ma 4 gol fatti), e al Paraguay (3 punti). Proprio con la selezione biancorossa i verdeoro si giocheranno i quarti, in programma domenica a La Plata. Ecuador che termina come fanalino di coda del girone ad un solo punto.

Spettacolare 3-3 per le due selezioni che agganciano entrambe i quarti di finale

Paraguay e Venezuela hanno pareggiato 3 a 3 nella partita più spettacolare disputata finora nella Coppa America. Entrambe le nazionali si qualificano quindi ai quarti di finale: l'incontro era sembrato già chiuso sul 3 a 1 per la squadra di Asuncion a un minuto dal termine, quando, in un finale folle ed emozionante, prima Fedor e poi Perozo riportano il risultato in parità, sul punteggio di 3-3.

Venezuela, vera sorpresa di questa fase a gironi della manifestazione, che passa in vantaggio già al 4' del primo tempo, con Rincon, 24enne attaccante del Malaga, che approfitta di una disattenzione della difesa paraguayana. La squadra di Asuncion trova il pareggio al 32' con Alcaraz, portando le squadre a riposo sul meritato pareggio.

Nella ripresa il ct del Paraguay Martinez inserisce Valdez al posto dell'acciaccato Santa Cruz, e la mossa porta al vantaggio: sul tiro dell'attaccante dell'Hercules respinto dal portiere Vega si avventa Barrios per il 2-1 al 62'. All'85' il gol del 3-1 arriva con Riveros, e la partita sembra definitivamente in ghiacciaia. Nel recupero, però, prima Fedor e poi Perozo riportano il risultato in parità. Venezuela che così conquista la seconda piazza dietro al Brasile (stessi punti, 5, ma con due gol fatti in meno) ed ora ai quarti affronterà il Cile di Sanchez. Paraguay che si inguaia con questo pareggio, passando come terza e dovendo affrontare proprio la seleçao di Mano Menezes.

Il big match è Argentina-Uruguay, ma occhio anche alla sorpresa Venezuela...

Si è conclusa la fase a gironi della Coppa America 2011. Dopo un inizio di torneo con qualche esitazione, nelle partite finali si è rivisto lo spettacolo che si preannunciava ad inizio manifestazione, con Argentina, Brasile e Uruguay che sono riuscite ad agganciare i quarti nonostante qualche timore iniziale.

Ora gli accoppiamenti sono fatti, e la partita sicuramente più interessante è proprio Argentina-Uruguay, in programma Sabato a Santa Fè, con Messi e Cavani che devono ancora trovare i primi centri in questo torneo. La Colombia di Falcao se la vedrà con il Perù di Guerrero, per un duello tra due dei marcatori più prolifici dell'edizione. Ci sarà il replay di Brasile-Paraguay (terminata 2-2 nei gironi), ma adesso che Pato e Neymar si sono sbloccati sarà dura per gli uomini del 'Tata' Martinez. Infine la sorpresa Venezuela sfiderà il Cile di Alexis Sanchez, per un match da non sottovalutare.

Ecco il programma dei quarti di finale:

Sabato, 16.00 ora locale, a Cordoba: Colombia - Peru'

Sabato, 19.15 ora locale, a Santa Fe: Argentina - Uruguay

Domenica, 16.00 ora locale, a La Plata: Brasile - Paraguay

Domenica, 19.15 ora locale, a San Juan: Cile - Venezuela

Rigori fatali per Messi e compagni; la Celeste va in semifinale

La delusione di Zanetti e compagni. E con gli uruguaiani che fanno festa per una qualificazione storica. Dopo la vittoria del Perù sulla Colombia, anche il secondo quarto di finale della Coppa America regala una clamorosa sorpresa. L'Argentina di Messi, padrona di casa e favorita per il titolo, si deve arrendere all'Uruguay: la Celeste di Oscar Washington Tabarez vince ai rigori (5-4) dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sull'1-1. Al vantaggio di Perez al 5', aveva replicato Higuain al 17'. Determinante, nella serie di tiri dal dischetto, l'errore di Tevez che si fa parare la conclusione da Muslera. Ora l'Uruguay in semifinale affronterà il Perù.

A Santa Fe la partita regala subito grandi emozioni. Passano cinque minuti e l'Uruguay è già in vantaggio: punizione dalla trequarti di Forlan per la testa di Caceres, Romero respinge ma Perez può ribadire a rete da pochi passi. La reazione dell'Argentina non si fa attendere: al 17' lampo di Messi, che taglia la difesa uruguaiana con un movimento dei suoi, palla per Higuain che di testa non dà scampo a Muslera. Lo stesso Higuain, sempre su assist di Messi, va ancora a segno al 29' ma l'arbitro, il paraguaiano Amarilla, annulla per fuorigioco. La gara sembra mettersi in discesa per l'Argentina quando Perez al 38' si fa espellere per somma di ammonizioni. La parità numerica sarà ristabilita solo all'86' quando anche Mascherano guadagnerà anzitempo la via degli spogliatoi. All'89' è Muslera a compiere un doppio miracolo, respingendo con i piedi una punizione di Tevez e con il corpo la successiva ribattuta di Higuain da due passi.

I supplementari sono a senso unico: Seleccion avanti a testa bassa, Uruguay stanco e tutto raccolto davanti a Muslera. Higuain viene fermato dal palo, Messi ha un paio di buone occasioni, ma le spreca e si dispera. Si va ai rigori. Segnano tutti, tranne Tevez: il suo destro viene intuito da Muslera. Per l'Argentina di Batista è la fine, per l'Uruguay la festa può cominciare, in attesa del Perù.

Non era pronosticabile alla vigilia un successo per il Perù contro la Colombia, squadra rivelazione del torneo. I Caffetteros avevano chiuso al primo posto il gruppo A ma sono caduti ai quarti contro un determinatissimo avversario, a segno ai supplementari con Lobaton al 102' e Vargas al 112'

In pochi, forse nessuno, avrebbe scommesso sul Perù di Sergio Markarián che invece è riuscito a raggiungere una semifinale meritata per come ha interpretato questo incontro. Determinazione, umiltà e astuzia tattica hanno creato il mix vincente contro i Caffetteros che non sono quasi mai riusciti ad esprimersi come avrebbero voluto. La Colombia, così come nella gara d'apertura contro la Costarica, ha fatto fatica contro una formazione rocciosa, capace di difendersi e ben organizzata. Il Perù si affida davanti alle qualità di Vargas e Guerrero, supportati dalla velocità esplosiva di William Chiroque. Hernán Darío Gómez ha deciso di confermare la stessa squadra che aveva ben impressionato nei match precedenti ma questa volta le cose non andranno per il verso giusto.

La seleçao si suicida ai rigori dopo lo 0-0 in campo: nessun penalty siglato dai verdeoro

Dopo l'Argentina abbandona la Coppa America anche il Brasile. Nel quarto di finale contro il Paraguay la seleçao di Mano Menezes lascia mestamente il torneo alla lotteria dei rigori dopo lo 0-0 in campo: nessun penalty segnato dai verdeoro, con Elano, Andrè Santos e Fred che non centrano neanche lo specchio della porta. Paraguay che, senza vincere neanche una partita tra girone e fase eliminatoria, raggiunge la semifinale, grazie anche ad una super prestazione del portiere Villar, impeccabile nei 120' di gioco e che neutralizza anche il tiro dal dischetto di Thiago Silva.

Brasile che si presenta con il consueto schema che prevede Ganso, Robinho e Neymar alle spalle di Pato, con Maicon confermato a destra al posto di Dani Alves. Paraguay che schiera Valdez al fianco di Barrios, con Santa Cruz infortunato.

La partita si mostra subito vivace, con entrambe le squadre che corrono molto. La seleçao è pericolosa alla mezz'ora, ma il portiere Villar riesce miracolosamente a parare una conclusione a botta sicura di Lucio. Nella seconda frazione è uno show di occasioni sprecate dal Brasile, con l'estremo difensore paraguayano che diventa il protagonista della gara, superandosi sulle conclusioni diGanso (tiro di sinistro deviato sul palo), di Pato (deviazione di piede sulla conclusione del papero) e su un un colpo di testa di Fred, subentrato nel finale ad un Neymar poco concreto.

Il match si protrae così ai supplementari: le squadre, stanchissime, sono costrette ad un'altra mezz'ora di gioco, caratterizzata da un principio di rissa che porta all'espulsione di Lucas Leiva e Alcaraz. Menezes toglie Ganso (altra prestazione deludente per il trequartista del Santos) ed inserisce Lucas per provare a vivacizzare il gioco offensivo, ma l'unico guizzo dell'overtime è una conclusione al volo di Valdez che esce di poco alla destra di Julio Cesar. E' dunque la lotteria dei rigori a decretare la vittoria del Paraguay, che raggiunge un'insperata semifinale.

Ha seguito la partita da un ospedale a L'Avana

Esulta Hugo Chavez. Il presidente ha seguito con Fidel Castro, da un ospedale de L'Avana, la partita che il Venezuela ha disputato con il Cile per i quarti di finale della Coppa America di calcio, ed ha celebrato la qualificazione della 'vinotinto' per le semifinali della competizione, sul suo profilo twitter. "Gloria al valoroso Paese!!! Rendiamo il tributo supremo ai nostri ragazzi del glorioso Vinotinto!! Viva il Venezuela!! Vivremo e Vinceremo!!", ha scritto Chavez salutando la vittoria venezuelana. Nel celebrare il primo gol, il presidente del Venezuela, che si trova da ieri a L'Avana per seguire il trattamento contro il cancro, ha rivelato che era insieme a Fidel Castro. "Sono qui a vedere la partita con Fidel!!! Vivremo e Vinceremo!!", ha scritto nel suo messaggio, ma in un messaggio successivo ha spiegato che il leader cubano era andato a vedere il secondo tempo "a casa sua".

"Fidel è venuto ed ha portato fortuna alla Vinotinto. Ha esultato al gol e ha "pronosticato la vittoria". Vinceremo! Ora va a vedere il secondo tempo da casa sua!!!", ha scritto ancora Chavez. Prima dell'inizio della sfida Chavez aveva scritto: "Ed ora... Aspettando il calcio d'inizio! Arriva la Vinotinto! Invincibile! Ispirata! Vinceremo!!". E non tardò a gridare "Goool della Patria! Viva Venezuela!". La prima rete del Venezuela è stata siglata da Oswaldo Vizcarrondo. "Che Golazoooooooooooo! Valoroso Venezuela!!", ha scritto Chavez anche per la seconda rete segnata da Gabriel Cichero. Prima dell'inizio della partita Chavez ha salutato i suoi seguaci dalla sua "trincea", ed ha affermato che stava combattendo "la battaglia per la vita".

Apre Perù-Uruguay a La Plata, poi Paraguay-Venezuela a Mendoza

Definito il quadro delle semifinali della Coppa America 2011. Semifinali che in pochi, o addirittura nessuno, avrebbe pronosticato. Fuori le grandi favorite, l'Argentina padrona di casa, e il Brasile che ha vinto le ultime due edizioni. A casa anche le due migliori formazioni della prima fase per il gioco espresso, la Colombia e il Cile.

Nella notte tra martedì e mercoledì, a La Plata, l'Uruguay del maestro Tabarez sfida il Perù del fiorentino Vargas e del mago Markarian. La celeste, dopo aver eliminato l'Argentina, diventa la grande favorita, per la qualità nel reparto avanzato e per la solidità difensiva. Nella notte tra mercoledì e giovedì, a Mendoza, il Paraguay del Tata Martino gioca contro la cenerentola Venezuela dell'emergente tecnico Farias. L'albirroja ha i favori del pronostico per la maggior caratura internazionale ma è da vedere come si comporterà in un match in cui dovrà fare la parte dell'aggressore e non dell'aggredito.

Sarebbe scontato prevedere una finale fra Paraguay e Uruguay, ma siamo sicuri che in questa Coppa America porti bene essere favoriti?

Questo il quadro delle semifinali della Coppa America 2011.

Martedì prossimo, 19 luglio:
Perù-Uruguay
La Plata, 21.45 ora locale, 1.45 ora italiana

Mercoledì prossimo, 20 luglio:
Paraguay-Venezuela
Mendoza, 21.45 ora locale, 1.45 ora italiana

L'attaccante stende il Perù con una doppietta; espulso Vargas

l'Uruguay la prima finalista dell'edizione 2011 della Coppa America. La squadra allenata da Oscar Washington Tabarez batte 2-0 il Perù a La Plata nella prima semifinale e guadagna il diritto a contendersi il trofeo, che nella bacheca della Celeste manca dal 1995. In caso di trionfo, l'Uruguay diventerebbe la nazione ad avere più titoli (15, contro i 14 dell'Argentina). A decidere il match con i peruviani è Luis Suarez. Il 24enne attaccante del Liverpool firma una doppietta pesantissima, mentre tradisce un altro dei protagonisti più attesi, Juan Manuel Vargas: l'esterno della Fiorentina si fa espellere nella ripresa.

Primo tempo bloccato, con poche emozioni. L'Uruguay, privo dell'infortunato Cavani e dello squalificato Perez, si rende pericoloso in un paio di occasioni con Alvaro Pereira (tiro ravvicinato respinto da Fernandez e gol annullato per fuorigioco). Il Perù replica con uno spunto di Vargas sulla sinistra: palla al centro per Guerrero che non ci arriva per un soffio. Ripresa decisamente più vivace. Al 53' Uruguay in vantaggio: gran tiro da fuori di Forlan, Fernandez non trattiene e Suarez si avventa sul pallone insaccandolo con un piatto destro.

La partita cambia e i peruviani accusano il colpo. Cinque minuti più tardi Alvaro Pereira lancia Suarez: l'attaccante scatta sul filo del fuorigioco, evita Fernandez in uscita e segna ancora a porta vuota. Per il Perù è notte fonda e Vargas perde la testa: al 68' il capitano commette un brutto fallo di reazione su Coates (gomitata al volto) e viene espulso dall'arbitro boliviano Orosco. Nel finale Guerrero prova a impensierire Muslera, ma è troppo tardi. L'Uruguay è in finale: giocherà contro la vincente dell'altra semifinale tra Paraguay e Venezuela.

L'albiroja vince 5-3 ai calci di rigore (0-0 al 120') e domenica affronterà l'Uruguay, la squadra di Farias colpisce tre pali. Maxi rissa nel finale

E' il Paraguay la seconda finalista della Coppa America 2011. In semifinale la nazionale albiroja batte il Venezuela 5-3 dopo i calci di rigore (0-0 al 120') e, dopo 32 anni, raggiunge la finale che si terrà domenica prossima allo stadio Monumental di Buenos Aires. Finale ad alta tensione, con una maxi rissa scoppiata tra il corpo tecnico ed i giocatori di entrambe le squadre al termine della serie di rigori.

La partita contro il Venezuela ha seguito lo stesso copione del quarto di finale con il Brasile, con il Venezuela che condotto la gara per lunghi tratti senza però trovare la via del gol. Il Paraguay si è affidato ancora una volta alla sua solida difesa e, soprattutto, al suo portiere, Justo Villar, protagonista come contro la Seleçao. Il Venezuela sfiora più volte il vantaggio già nei primi 45 minuti: prima si vede annullare una rete per fuorigioco passivo su colpo di testa del difensore Vizcarrondo, poi colpisce una traversa con l'attaccante Alejandro Moreno, seguita da una prodezza di Justo Villar sulla ribattuta di Salomon Rondon.

Nel secondo tempo non succede niente, la partita si trascina ai tempi supplementari ma il Venezuela è ancora una volta sfortunato: Fedor colpisce in pieno la traversa con un colpo di testa, poco dopo è ancora il legno a respingere la violenta punizione dalla distanza di Arango. Si va ai rigori, dove è ancora una volta Villar il grande protagonista: il portiere blocca la conclusione di Lucera, Veron segna il rigore decisivo e fa sognare il Paraguay, che approda alla finale senza aver vinto una partita in tutto il torneo.

Battuto 4-1 il Venezuela nella finale di consolazione con una tripletta dell'attaccante dell'Amburgo

Il Perù batte 4-1 il Venezuela e conquista il terzo posto della Coppa America. Nella finale di consolazione la squadra allenata da Sergio Markarian viene trascinata da un Paolo Guerrero in forma stellare. Il 27enne attaccante dell'Amburgo è il mattatore del match con una tripletta. Partita spettacolare a La Plata. Il primo tempo si chiude con il Perù in vantaggio 1-0 grazie a una rete di Chiroque al 42'. Nella ripresa succede di tutto. Il Venezuela resta in dieci per l'espulsione di Rincon (59') e i peruviani trovano la rete del raddoppio su un'azione di rimessa concretizzata da un gran destro di Guerrero (65').

Il Venezuela non molla e, nonostante l'inferiorità numerica, torna in partita grazie a una rete di Arango al 78'. Ma nel finale il Perù dilaga in contropiede e va a segno altre due volte con Guerrero (90' e 93') per il definitivo 4-1. I peruviani salgono quindi sul podio della Coppa America: non succedeva dall'edizione 1983. Il Venezuela chiude il torneo a testa alta: il quarto posto è il miglior risultato di sempre per la Nazionale di Cesar Farias che in precedenza non era mai andata oltre i quarti di finale.

Suarez e Forlan scrivono il netto 3-0 sul Paraguay. Successo numero 15 nella storia, superata l'Argentina

L'Uruguay è sul tetto del Sudamerica. La celeste supera 3-0 il Paraguay e conquista con merito la Coppa America numero 15 della sua storia, una in più dell'Argentina, grande delusa della manifestazione. La finale non ha storia, soprattutto nel primo tempo: Diego Forlan e Luis Suarez mettono a fuoco e fiamme la retroguardia albirroja, spesso in clamorosa difficoltà.

L'estroso attaccante del Liverpool sblocca il risultato al 12', colpendo con un diagonale mancino leggermente deviato in rete. Il giusto premio all'ardore offensivo uruguaiano: al 2' solo una svista colossale dell'arbitro (fallo di mano sulla linea di porta di Ortigoza) aveva permesso ai biancorossi di mantenere intatto l'equilibrio. Il raddoppio di Forlan, servito da Arevalo Rios, è la sintesi del predominio tecnico e agonistico dell'undici di Washington Tabarez, comandante di una splendida nazionale, già terza ai Mondiali in Sudafrica.

Nella ripresa il Paraguay, giunto in finale con cinque pareggi in altrettanti match, tenta l'ennesima impresa. Il potenziale d'attacco con Lucas Barrios a mezzo servizio è poca cosa, e Muslera devia sulla traversa la sforbiciata di Haedo Valdez, l'unico uomo pericoloso della squadra di Tata Martino. In contropiede il tris della celeste: assist di testa di Suarez per Forlan, tocco morbido sull'uscita di Villar e titoli di coda sulla gara.

Il fischio finale celebra l'Uruguay, unica grande a dimostrarsi tale in una delle edizioni più assurde - e forse meno spettacolari - della storia della Coppa America.