Arturo Pérez-Reverte
TITOLO: CABO TRAFALGAR
AUTORE: Arturo Pérez-Reverte
EDITORE: Alfaguara
EDIZIONE/RISTAMPA: 4 Edizione OTTOBRE 2004
LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: Ottobre 2004, Spagna
COLLANA:
GENERE: Romanzo Storico
SOTTOGENERE:
PREZZO:
VOTO:9
Arturo Pérez Reverte é uno degli autori spagnoli di romanzi storici piú noti e venduti. I suoi libri piú noti sonon quelli della serie IL CAPITANO ALATRISTE, basati nel secolo d´oro spagnolo (1600). Il film "Il destino d´un guerriero" é appunto basato in questa serie.
Lo stile dell´autore é molto personale e riconoscibile. Cercando sempre d´immedesimare il lettore nell´ambiente, usa sempre un linguaggio diretto e duro, cercando d´imitare il modo di parlare dei suoi personaggi. Non solo nei discorsi tra personaggi, ma pure nelle descrizioni usa questo stile leggero e veloce, pieno di ritmo, di parolacce, di termini del tempo usati senza forzature.
Di solito i suoi romanzi hanno vari punti di vista che normalmente non s´intrecciano ma che danno una visione globale dell´evento narrato.
Cerca sempre di togliere ogni aspetto epico-patriottardo nelle sue opere. Esempio di questo é il suo ultimo romanzo "Un giorno di collera" che narra la sublevazione popolare dei madrileni contro le truppe napoleoniche il 2 Maggio 1808. Per sintetizzare, in quest´opera il popolo é una massa affamata che di sentimento nazionale ha ben poco, che pensa con lo stomaco e non nella gloria di Spagna.
La precisione storica é una costante. Non ci sono pesanti descrizioni, bensí il tutto é descritto lungo la narrazione, creando un´ambiente e spiegando le cose opportune al suo tempo, non tutto di colpo e dettagliatissimo.
I suoi romanzi storici piú famosi (ha scritto pure romanzi di mistero e intrighe) sono :
L´usar del 1986
Il maestro di scherma del 1988
I 6 romanzi della serie Le avventure del capitano Alatriste dal 1996 al 2006
Cabo Trafalgar del 2004
Un Giorno di collera del 2007
Possiede altri romanzi d´intriga e misteri e altri nei quali mostra le sue esperienze come giornalista di guerra.
Arturo Pérez Reverte é inoltre membro della Reale Accademia Spagnola, un posto non da poco e che mostra il suo prestigio nel panorama della letteratura spagnola.
Comunque, passo alla recensione del libro CABO TRAFALGAR.
L´edizione che io possiedo inizia con disegni che spiegano com´era una nave di 74 cannoni cosí come schemi vari dello svolgimento della battaglia di Trafalgar.
Il libro inizia nel punto di vista del capitano d´una nave francese di riconoscimento. Impattante il momento, descritto con un ritmo incredibile e con grande visivitá, nel quale le navi inglesi appaiono nella lontananza tra le nuvole.
Bisogna precisare che sebbene la precisitá storica sia costante nei suoi romanzi, in questa novella l´autore specifica che ai fini del godimento letterario, lui ha aggiunto una nave, l´Antilla, della flotta spagnola che in realtá non esistette, cosí come i movimenti della nave durante la battaglia.
Ecco che dopo il primo momento dei momenti prima della battaglia, il libro passa dal punto di vista della nave spagnola Antilla.
Si narra come in flashback per spiegare come era male organizzata la flotta spagnola il modo nel quale i francesi partirono per la battaglia in modo imprevisto e senza il permesso di Napoleone. Come le navi spagnole praticamente cadevano a pezzi e come i capitani dovettero pagare con il loro denaro la manuntenzione della navi.
Le opere storiche di Arturo Perez Reverte sono sempre permeate d´un sentimento d´onore e gloria giá perduto, di coraggio, descrizioni di uomini abbattuti dall´assurditá della violenza (molto esplicita nelle sue opere) che comunque mantengono i loro ideali. Il tutto peró senza una narrazione ampollosa e patriottarda, bensí, ripeto, dura e veloce e permeata d´una certa tristezza.
I momenti nei quali il libro narra le vicende della nave Antilla, a sua volta queste parti sono suddivise in altre due. La visione del capitano, e la visione di due marinai senza esperienza arruolati al porto di cadice e che si trovano nel terzo "piso" della nave a far funzionare un cannone.
Impattanti sono i momenti nei quali la nave Antilla, lontana dal fragore della battaglia combatte contro due navi inglesi e come i due marinai vivono il tutto, dando una visione di caos, claustrofobia e azione come pochi film di Hollywood riescono a fare.
La violenza é descirtta sempre con crudezza e realtá, frutto del fatto che l´autore é vissuto in scenari di guerra, come i Balcani, per il suo lavoro di giornalista di guerra.
Il libro é molto avvincente, non lungo, attorno alle 250 pagine, prende subito per il discorso diretto dell´autore. I vari punti di vista rendono l´idea dello svolgimento della battaglia alla perfezione, poiché una cosa é una descrizione precisa delle scende di combattimento piú dure, di come si combatteva in quelle navi, e altra sono le descrizioni, chiarissime, delle strategie seguite e i movimenti delle due flotte.
Non metto 10 come voto perché la fine del libro é purtroppo troppo eroica ed epica...un finale che a un lettore non spagnolo potrebbe sembrare patriottardo, sempliciotto. Comunque va inteso questo finale nella "filosofia" dell´autore, dell´onore e la gloria di uomini di tempi passati, l´assurditá della guerra.
Un bellissimo romanzo storico che tratta tutti per uguali, sia francesi che inglesi che spagnoli, usando sempre i vari punti di vista dei vari personaggi.
L´idea dell´onore e tutto ció che ho giá detto, si vede sin dall´inizio. Dopo i disegni delle navi e gli schemi della battaglia, il libro raccoglie citazioni di capitani inglesi e spagnoli e francesi credo dopo la battaglia di Trafalgar, dove gli inglesi elogiano la bravura del nemico e dove i vinti descrivono il modo eccellente nel quale sono trattati dai vincitori.
Il libro finisce con una descrizione di tutte le navi spagnole nella battaglie con le loro perdite.