Il giudizio dell'Europarlamento non vincolante. Ora tocca a Barroso
Il commissario designato bocciato sia alla Giustizia sia alla vicepresidenza con un altro portafoglio. Non era mai accaduto
BRUXELLES - Doppia bocciatura per Buttiglione a Bruxelles. La commissione giustizia, libertà pubbliche e sicurezza del Parlamento europeo ha respinto, con un voto di differenza, la prima risoluzione che accoglieva la candidatura di Rocco Buttiglione quale commissario europeo a giustizia, libertà e sicurezza. Bocciata anche la seconda mozione (con 28 voti contro e 25 a favore) che proponeva di confermarlo quale vicepresidente, ma di cambiarne il portafoglio.
Non avendo raggiunto la maggioranza su nessuna delle due opzioni Buttiglione è stato automaticamente bocciato dall'Europarlamento.
NON VINCOLANTE - Si tratta di un giudizio non vincolante ma che potrebbe influire sulla decisione di Barroso. Il Parlamento ha infatti la possibilità di promuovere o bocciare l’esecutivo Ue nel suo insieme (il voto si terrà il 27 ottobre a Strasburgo) ma non può scartare uno dei suoi membri. Una presa di posizione contraria a Buttiglione ha pertanto valore politico e apre un imprevedibile scenario sul suo futuro europeo senza però precluderne le chance.
ALL'ORIGINE DELLA BOCCIATURA - Il voto si è reso necessario dal momento che non era stato raggiunto un compromesso tra i popolari e i socialisti sul via libera del Parlamento europeo al commissario Ue italiano designato, Rocco Buttiglione, che dal primo novembre doveva diventare responsabile alla Giustizia, Libertà e Sicurezza.
Dopo le dichiarazioni rese nelle audizioni a Bruxelles dal candidato italiano sui diritti di gay, donne e immigrati la Commissione si era infatti spaccata con i componenti del centrosinistra da una parte e i Popolari dall'altra. Una frattura che si è rivelata non sanabile.
PRIMO CASO - Rocco Buttiglione è il primo commissario europeo designato a non ricevere l’approvazione di una commissione dell’Europarlamento. Nella storia dell’Eurocamera, invece, è già accaduto che un commissario europeo incorresse in critiche al momento di confermare la sua designazione per un portafoglio dell’esecutivo Ue. I contrasti tra gli eurodeputati e i commissari designati non si risolsero però in bocciature, ma in critiche contenute nelle lettere inviate al Presidente del Parlamento europeo.
Beh, viste certe dichiarazioni fatte dal nostro "filosofo" non è così scandaloso... Devono capire che l'Europa non è l'Italia, quii fanno il cazzo che vogliono ma li è un pò più dura
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