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Nelson Wilbury
00domenica 24 giugno 2018 12:49
...E grazie per la disponibilità di queste pagine.

Mi sono deciso in questo istante a iscrivermi per uno di quei casi della vita a dir poco curiosi; per la verità era da parecchio che meditavo di infilarmi tra queste pagine, ma stamattina, in un momento di relax, ho aperto il post più in alto offerto dalla cronologia dell'anticamera, rinfrescato dall'ultima risposta, e ho rivisto in un lampo la splendida 280 CE che fu di un mio carissimo amico e che guidai ormai tanti anni fa!

A questo punto ho deciso che se c'è un "momento giusto" per fare le cose, quello per la mia iscrizione poteva essere questo: ed eccomi qua.

Francesco, da Cagliari, e sono qua perché da qualche mese anche io ho "la mia Mercedes": ho finalmente preso il coraggio a due mani e fatto il grande passo, e adesso vedremo se mi sono ficcato in un guaio più grande di me.
Avendo bisogno di una macchina grande, comoda e dotata, ma soprattutto non accettando l'idea di dover comprarne una che non mi piacesse o che perdesse cinquanta euro di valore al giorno stando ferma in garage, mi sono risolto per una S124; ed essendo uno che la macchina tendenzialmente la sposa, la volevo come la volevo: automatica, col tetto apribile e possibilmente col Tempomat.
Fuori discussione andare a cercarsela in Germania per poi asepttare i tempi biblici della nazionalizzazione, in sostanza ho preso "quella che passava il convento": di quattro automatiche trovate in Italia, una scartata perché ferma da chissà quanto buttata in un piazzale, una cara come il fuoco e una scartata perché non era bella come sembrava, restava l'unica 230, unica ultratrentennale e unica col Tempomat.
E così mi sono tuffato.

La Signora è un po' decadente, bisognosa di cure, ma la uso da subito e viaggia come nessun'altra: col tempo vedremo come si metterà.

Per ora ci stiamo conoscendo.
Dreia
00domenica 24 giugno 2018 21:36
Ciao Francesco. [SM=g27985]
Anche io starei cercando una S124 per avere una "mia Mercedes", anche se ho una familiare nuova fiammante e ibrida..
Non so se farò il passo che hai fatto tu, ma seguirò con interesse..
pirocia
00lunedì 25 giugno 2018 14:00
Ciao Francesco e benvenuto,quando riesci metti un po di foto e qualche notizia in più sull'auto. La 230 è una bella motorizzazione,ne sarai sicuramente soddisfatto.

Pirocia
Nelson Wilbury
10lunedì 25 giugno 2018 15:42
Ciao, Dreia e Pirocia; per la verità avevo sempre pensato alla "mia Mercedes" come a una 126 a 8 cilindri... e non ti nascondo che un paio di anni fa ero anche andato oltre la semplice idea, ma poi sono stato frenato in primis dalla lunghezza: ho un garage troppo giusto e non ne ho fatto niente.
Poi un amico non si è negato una bellissima 328i E46 del 2000 e sono tornato alla carica col Mercedes, pensando che volevo anche io il piacere di un macchinone da cumenda.
Ma a ben vedere, per avere una parvenza di utilità/utilizzabilità davanti alla famiglia, ho aggiustato il tiro su qualcosa di più "pratico": mi sono detto che con una SW avrei avuto quello che mi serviva per regalare una pensione dorata con tutti i sacramenti alla mia gloriosa Ritmo, che nel frattempo era diventato l'obiettivo principale per raggiunti (o quasi) limiti di età e di consunzione.
E così, se usare una 380 SE per andare a una escursione in mountain bike o per trasportare uno scaffale sarebbe stato fuori luogo e/o impossibile, abbiamo pensato che invece una bella 124 SW poteva essere la quadra: ecco come sono arrivato qui.
Questo per dire che se avessi già un mezzo facente tali funzioni, non so se punterei sulla S124; ancorché sia indubbiamente la regina delle SW e abbia una dotazione di serie superiore alle berline (ABS, Nivomat e tre poggiatesta posteriori) è anche vero che è più corta di differenziale e meno aerodinamica, quindi meno veloce e più assetata, soprattutto con il cambio automatico.
Comunque è una macchina che ha un fascino unico e sta in strada decisamente meglio di come ti aspetteresti per il barcone che è.
Poi io ho deciso per una 4 cilindri per ragioni di praticità e perché non mi interessa correre, anzi, oggi come oggi mi interessa non correre, e infatti ero pronto a comprare una 200; poi come spesso succede, se non scegli mai alla fine ti lasci scegliere, e mi è capitata la 230, che per me è affascinante perché nonostante sia stata la più prodotta, in Italia è quasi introvabile; evidentemente chi decideva di pagarsi l'IVA al 38% lo faceva più volentieri per una motorizzazione concretamente superiore andando direttamente sulla 300, piuttosto che per 300 cc e 14 cv in più.
Condivisibile.

Ma insomma, alla fine questa 230 era la più dotata, quella che costava di gran lunga meno di quelle circolanti e l'unica ultratrentennale e con i costi ridotti: mi sono lasciato scegliere.

Prodotta a Dicembre 1986, verde pino metallizzato e con interno beige, è nata con il riscaldamento supplementare per il vano bagagli e il differenziale autobloccante, ma con i vetri a manovella e senza condizionatore, oltre che, più strano perché ricordavo fosse accoppiato all'automatico, senza Tempomat.

Il vecchio proprietario, che la ha nazionalizzata nel '90 o nel '91, ha aggiunto tutto, compreso un intero interno in pelle con i sedili elettrici, oltre che tutto l'aggiornamento estetico alla versione '95.

Adesso io mi imbarcherò in un "downgrade" per riportarla almeno esternamente allo stato d'origine, e per l'interno si vedrà più avanti.
pirocia
00lunedì 25 giugno 2018 19:04
mo hai incuriosito ancora di più con la descrizione,adesso metti un bel po di foto,qui nel forum siamo tutti curiosi [SM=g27990] [SM=g27990]

pirocia
alfaemme
00lunedì 25 giugno 2018 20:55
Ottima l'idea della S124, almeno a mio parere.
Ne ho passato 3, di cui ne ho, di fatto, utilizzato solo due.
Ora ne ho una del 1993, modello di "transizione" tra il modello fascione ed il successivo. Infatti è ancora esteticamente un fascione ma la meccanica è quella del 16V.
Pratica, comoda, stabilissima in ogni condizione.
No è silenziosa come alcune auto moderne, anche di modesto lignaggio, ma alla resa dei conti quello che importa è come mi sento dopo 700 km fatti in un giorno !!
Per mia "religione" l'ho dotata di alimentazione GPL con un sistema ultima generazione che ci ha fatto un po' dannare per tararlo.
Ci faccio quasi 10 km con un litro fuori città e scendo a 7/7,5 in città.
Il motore 230 ha quel piglio in più che manca al 200 8V.
Semmai ho qualche perplessità sulla mancanza del climatizzatore: dalle parti tue il caldo e l'umidità "picchiano" parecchio e la sua mancanza toglie buona parte della piacevolezza di utilizzo [SM=g27995] .
Nelson Wilbury
00martedì 26 giugno 2018 09:20
Ciao, Alfaemme, vediamo se ho capito bene: la tua è di quella fase in cui non si chiamava più 200 TE - 16 ed esistevano la 220, la 280... tutte a quattro valvole ma ancora avevano la mascherina non inglobata nel cofano? Credo di aver visto una 220 CE a Berlino...

Anche la mia ha il GPL, col toroidale: autonomia scarsa ma consumi gestibili; impianto di vecchio genere, Romano.
Il clima ce l'ha: aggiunto dal vecchio proprietario after market; alla fine era come lo volevo: non lo volevo automatico non tanto (ma un po' anche sì) per la questione del bizona (ho i piedi maledettamente freddi), quanto per avere l'impianto di base meccanico e non pneumatico come è per l'automatico, per non impazzire con eventuali guasti dietro la plancia.

Ho voluto l'otto valvole perché nonostante l'iniezione elettronica dei 111 sia senza dubbio molto più affidabile, non volevo avere il problema del ramo di impianto che si cuoce, con cui anche mio zio è impazzito con una C 200.

Poi mi sono reso conto che è una macchina che nella sua prima configurazione estetica è elegante ma anche molto minimalista, e per fortuna ho trovato un '86, che anche se è stato aggiornato, una volta riportato al suo stato originale è corretto: "defascionizzare" una successiva non è una operazione che avrei fatto.
Mi piace senza fascioni, senza il legno a tutta larghezza sulla plancia e senza legno sui pannelli porta, anche se questa li ha e dovrò trovare una soluzione.
Mi piace con i suoi paraurti grigi non in tinta, e dovrò trovare anche quelli.

La caratteristica che trovo più evidente a livello di confort è l'assenza totale di microvibrazioni: mai viaggiato così neanche su Citroen idropneumatiche.
Come silenziosità ti devo dire che secondo me invece resta molto valida; non so se il 102 sia più silenzioso del 111, ma nel complesso, una volta in crociera - che per me è sui 120 - non c'è grande differenza tra 3000 e 4000 giri; poi sapevo che stavo comprando una macchina a quattro marce con i rapporti corti, semplicemente non vado a 150 e amen.

In realtà, se la confronto con parecchie auto nuove (o molto più nuove: tipo Volvo XC70 del 2008) che maneggio spesso, tolte le prestazioni velocistiche, non le trovo alcuna inferiorità: usata nei suoi limiti prestazionali resta superiore in tutto.

Cioè, io credo che gran parte dei "disagi" che si patiscono sulle auto contemporanee siano dati dalla necessità di sopportare prestazioni molto elevate: macchine grandi, pesanti, potenti, veloci, che giocoforza per stare in strada devono essere dure, i diesel che vanno ormai a odore di gasolio e battono naturalmente in testa, gommature generosissime che non possono non produrre rumore di rotolamento (da un po' anche i decibel sono argomento di omologazione e certificazione per i pneumatici) eccetera eccetera.

Questa alla fine con le sue gomme, la sua cavalleria, la sua profilatura, la sua rapportatura e la sua cura costruttiva è in perfetto equilibrio.

E soprattutto è una macchina per la quale si trovano i ricambi: la cosa che mi ha definitivamente convinto della bontà dell'idea.

Qui la prima foto che le ho fatto, la sera dell'imbarco in nave da Napoli.

Nelson Wilbury
00martedì 26 giugno 2018 09:27
pirocia
00martedì 26 giugno 2018 13:51
Un po di lavori da fare,ma la base sembra buona,buon lavoro e tienici informati.
P.S. qualche foto del vano motore ?

Pirocia
alfaemme
00giovedì 28 giugno 2018 01:06
Bel colore. dona molto, la rende molto signorile [SM=g27985] .
L'ho avuta di quel colore ma l'ho tenuta pochissimo. L'ho subito ceduta a mia sorella che cercava una SW comoda e capiente, per cui io ho continuato ad usare per 2 anni la vecchia 8V..
Eccole insieme :





Il clima manuale ha ugualmente i comandi pneumatici, con i famosi "polmocini". Manca ovviamente la "centralina", potenziale fonte di rogne.

Il cablaggio dell'M111 l'ho sostituito sia nella "verde" in foto che in quella attuale. Circa 400 euro + il vecchio impianto a rendere. Un po' di lavoro manuale (alla portata di chiunque abbia un po' di pratica di motori) ed il gioco è fatto.

Comunque tra i due motori non c'è confronto. La differenza di cavalleria "percepita" è molto maggiore di quella dichiarata [SM=g27989]. Semmai è vero che il 16V tende a ballare al minino appena qualcosa non torna (candele stupide, zampe motore non al top). Eppoi è più rumoroso perchè la ventola a giunto viscostatico sta sempre girando e fa un rumore tipo aereo in decollo. Peraltro si sente solo in città, a bassissima velocità e con le marce basse.
Nelson Wilbury
00giovedì 28 giugno 2018 09:50
Ah, ecco, vedi, questo del clima non lo sapevo.
Il vecchio proprietario mi ha detto che essendo un impianto after market restava la configurazione più semplice dell'impianto di base senza condizionatore.

Pirocia, niente foto del motore per ora: troppo brutto da vedere e non ho avuto il coraggio di farne [SM=g27987]

Lunedì va in carrozzeria per iniziare il downgrade: si dovrebbe fare la meccanica ma i turni sono quelli che sono e se non comincio non finisco.

Ho fatto il primo step: via i cerchi tipo Sportline e sotto i Gullideckel con cui era uscita di fabbrica.

Adesso mi mancano tre delle diciotto modanature: le due piccolissime al brancardo e una inferiore.

Le maniglie nere invece le ho tutte e quattro.

Nelson Wilbury
00giovedì 28 giugno 2018 10:02
Alfaemme, anche la tua grigia ha, come molte che ho visto, le frecce laterali alte: dipende dal fatto che sono aggiunte per l'importazione?

Durante la carrozzeria dovrò riparare il tetto: ovviamente essendo il mio accessorio preferito si è rotto una settimana dopo l'acquisto!

Dopo la carrozzeria dovrò vedermela con la meccanica, prima di tutto perdite di ogni fluido: coperchio punterie, tubi servosterzo, manicotto acqua, per fortuna sembra che dal cambio automatico non trafili niente, ma l'idraulica delle Nivomat perde sia dalla pompa che dal regolatore, dove tra l'altro ci sarà anche da risolvere un pasticcio che ho trovato andando a cercare magagne...

La macchina mi intimidisce molto: è estremamente complessa e mi spaventa la miriade di dispositivi di cui è dotata, ma nell'uso si fa amare a un livello che impedisce di desiderare qualunque altra macchina, almeno per me e il mio concetto.
Poi non volevo un'auto da collezione, ma una da amare e consumare con piacere di vita, e questa è l'unica che riunisce in sé tutti i miei motivi.


alfaemme
00giovedì 28 giugno 2018 11:33
Nella mia la perdita dal servosterzo era solo il tubo di ritorno che aveva perso elasticità e, pur con la fascetta tutta stretta, perdeva. Allora l'ho accorciato di un paio di centimetri e l'ho reinserito, facendo lavorare una zona ancora non schiacciata. Tutto OK.
Qualche casino me l'ha dato l'autolivellante. Il coperchio della pompa AT presentava una microscopica filatura a cavallo della sede dell'O-ring di tenuta. L'olio centrifugato mi imbrattava malamente il vano motore !!! L'unica soluzione è stata sostituire il coperchio stesso. Nell'attesa del pezzo sono andato avanti, semplicemente, eliminando la piastrina di trascinamento tra l'asse a camme e la pompa AT stessa !!

Quanto a togliere i fascioni a me sembra che le portiere abbiano i fori nella parte bassa per il loro fissaggio... dovrai chiuderli in qualche maniera...

Se ti può interessare tieni presente che la mia vecchia 8V l'ho smontata ed ho conservato moltissimi pezzi. Nel caso fai l'inventario di quello che ti potrebbe servire e poi ti fai un viaggetto da me.. con 540 km (andata e ritorno..) te la cavi [SM=g27987]
Nelson Wilbury
00giovedì 28 giugno 2018 12:22
Grazie mille, allora ci penso un po' e faccio un inventario strada facendo!

Grazie anche per i preziosi consigli già dati!

Per la de-fascionatura non dovrebbero esserci problemi: il vecchio proprietario mi diceva che il lamierato è invariato per le serie; poi io suppngo che ai fori bassi vada applicata la modanatura bassa, visto che le modanature sottili dovrebbero essere quattro alte e quattro basse per lato, se non ho capito male.

Poi dovrò trovare i suoi paraurti grigi semplici, che forse non sarà uno scherzo.

Sì per l'olio del servosterzo ti confermo che non sono preoccupato in quanto anche a me sembra proprio quello; e così per il coperchio punterie, e ne approfitterò per guardare la catena.

Sono più preoccupato per il regolatore delle livellanti, che ha una uscita tappata con un bullone e uno dei tubi scollegato: quindi la prima domanda è PERCHE'? E la seconda è: cosa c'è di scollegato ora, visto che la macchina sembra funzionare normalmente?
Nelson Wilbury
00giovedì 28 giugno 2018 12:30
Poi ovviamente ci vorrei rimettere lo zebrano, di cui ho due plancette clima ottime, due portacenere ottimi ma un tunnel molto malandato; e inoltre vorrei eliminare i legni dai pannelli.
Pensavo per il momento, fino a che non trovo pannelli giusti, di far ricoprire di pelle le radiche che ci sono e amen.
Nelson Wilbury
00giovedì 28 giugno 2018 12:31
Questo è un groviglio che non so se sia del Tempomat. Da capire.
Nelson Wilbury
00giovedì 28 giugno 2018 12:35
Questo è lo zebrano che ho pronto per la plancetta; il foro raro l'ho fatto io e mi pare sia venuto bene.
Nelson Wilbury
00domenica 1 luglio 2018 20:51
Domani il Lucertolone Verde entra in carrozzeria per iniziare la Grande Riparazione.

Alcune curiosità in ordine sparso:

Telaio WDB1240831F029210

Motore 102982 12 052243
Cambio 722408 12 431365
N. Ordine 0 7 203 70067 Succ. Ratisbona

Interno tessuto Beige 075
Verde Notte metallizzato 254U
Costruzione 12 1986

211 Diff. autobloccante ASD
229
240 Termometro esterno
254 Becker Europa Kurier cassette
280 Volante e leva cambio in pelle
412 Tetto elettrico scorrevole e sollevabile
420 Cambio automatico a 4 marce
431 cintura posteriore centrale a tre punti
466 chiusura centralizzata
470 ABS
531 Antenna automatica
541 Tendina bagagliaio doppia
563 Sedili anteriori rinforzati
570 Bracciolo ribaltabile anteriore
591 Vetri atermici
600 Lavafari
620 Veicoli con tecnica catalitica
640 cerchi in lega 15 fori
724 occhielli fissacarico
812 altoparlanti posteriori


Curiosità:
il 229 dovrebbe essere il riscaldamento posteriore supplementare, che c'è e è l'unico non identificato.

menziona l'ABS tra gli accessori, ma io sapevo che era di serie sulle T.

Stranamente ha la chiusura del cofano senza servoassistenza: il vecchio proprietario dice che è sicuro che non l'abbia mai avuta; io posso dire che non c'è nemmeno l'adesivo sulla battuta.

Da domani ci mettiamo in cerca dei pezzetti che mancano (3 modanature per iniziare, poi i paraurti) e iniziamo a studiare il problema del tetto.
Dreia
00domenica 1 luglio 2018 23:19
Questa discussione per me è interessante.. spiego lungamente (me ne scuso) il mio caso.
Ho una Toyota ibrida sw di quasi 3 anni, della quale sono contento & soddisfatto anche perché ho 2 bimbi e consorte da sballottare ogni tanto, che mi ha dato zero noie (sgrat sgrat), che d'estate mi fa quasi 25 km/l, d'inverno circa i 21 e che ho con un contratto simil leasing con la manutenzione compresa; tra un annetto abbondante dovrò o cambiarla dandola dentro o pagare la maxi rata finale. Aggiungo che faccio circa 21000 km all'anno di città e statale (pochissimi km di montagna e autostrada) e la macchina mi serve sempre (banale ma lo metto lo stesso). Basse spese di gestione, rata mensile a parte, poiché il consumo è assai basso e l'assicurazione non mi costa più di tanto per il fatto che è un'ibrida. Quello che mi chiedo da tanto tempo è se per me varrebbe la pena di prendere una Mercedes familiare di una ventina d'anni fa o più, o S124 o S202 o al limite S210, a benzina da mettere a gpl o già a gpl (il costo del carburante è circa il medesimo per una S124 a gpl e la mia ibrida), per avere una macchina che mi sembri meno "freddina" della attuale, e che magari mi costi anche meno. Non sapevo ben bene come funzionasse nel dettaglio la questione assicurativa e mi sono informato dove sono cliente (Reale mutua, ma credo che molte compagnie ragionino così): per loro una macchina vecchia è più facile che faccia incidenti, per cui i prezzi delle polizze normali sono molto più alti (fatto test su facile.it, dai circa 300 andrei a quasi il quadruplo); ci sono le polizze ridotte per i veicoli Asi ma non è che ti coprono tutti i giorni, e se faccio un incidente andando al lavoro in un giorno feriale potrebbe non pagare; così mi hanno detto. Inoltre prima di questa Toyota perfettina avevo un'Alfa 166 presa dopo che era stata ferma per un po' e che spesso era dal meccanico; ma per me era una signora macchina, con una guida decisamente più piacevole e aggressiva. (e pericolosa per i punti della patente..) Anche se dal benzinaio spendevo di più di ora. Inoltre non riuscirei a fare interventi di piccola manutenzione perché non ho materiali e conoscenze al riguardo.
Insomma, dopo questo "pippone" la domanda è: che faccio? Non è che debba provvedere subito, è che vorrei mettermi avanti con calma. Esistono assicurazioni che non ti facciano storie per un'auto vecchiotta? Quello che risparmio in spesa nell'acquisto lo spendo poi in meccanico ogni 15 gg? Così, per caso, metto un paio di candidate:
- UNA
- DUE
Oppure mi metto il cuore in pace e prendo un'altra Toyota, peraltro della quale non posso che dirne bene? E magari prenderò una W126 tra qualche anno? [SM=g27988]
Attendo speranzoso i vostri consigli..
Nelson Wilbury
00lunedì 2 luglio 2018 07:46
Dreia, mi fa molto piacere questa digressione, e se non disturbiamo troppo, più tardi ti darò la mia opinione altrettanto (o più!) dettagliata.

Altrimenti chi di dovere ci suggerirà un off-topic in sezione apposita dove fare questo interessante ballottaggio: meglio una bella milfona con le sue eventuali bizze ma con una personalità definita e il fascino irripetibile delle cose di altri tempi o una giovincella fresca che fa tutto quello che vuoi senza protestare ma a cui forse manca l'anima per farti battere il cuore?

Nelson Wilbury
00lunedì 2 luglio 2018 20:41
Eccomi qua.

Allora, il ballottaggio per me è stato lo stesso: e mi sono risolto per questa.

Premesso che io, attualmente, divido le automobili in produzione in due categorie, giapponesi e non giapponesi, e che a loro volta divido le giapponesi fra Toyota e non Toyota, sono consapevole che le ragioni del cuore non sono le stesse della testa.

In America il caso della Toyota è studiato a livello di fenomeno: gira il detto "Se Toyota avesse gli uomini che ha BMW tutti gli altri costruttori avrebbero chiuso".

Terzo e ultimo spunto, questo interessante e simpatico articolo, veritiero come pochi:

www.roadandtrack.com/car-culture/a29446/the-difference-between-a-reliable-and-a-dura...

Ecco, per esempio: vuoi una macchina affidabile o una macchina duratura?

Preferisci badare alla (relativa? assoluta?) affidabilità di una automobile di oggi costruita e venduta secondo i criteri di oggi o preferisci un mezzo progettato e fabbricato con cura e amore umani tanti anni fa quando si pensava in un altro modo?

Io ho scelto senza dubbio nella seconda direzione; ma la vita che faccio me lo consente: non faccio un lavoro che implica l'utilizzo sistematico dell'auto come mezzo da lavoro, quindi non c'è pericolo di consumarla in tempi brevi, non percorro con regolarità decine di migliaia di chilometri all'anno, non divido l'auto con moglie né figli (che non ho), insomma l'auto per me è per la maggior parte piacere e passione, e quindi ho potuto sceglierne una che prima di tutto mi piacesse non meno di quella che ho sempre avuto (non sono disposto a vedermi tutti i giorni in una macchina che non mi piace) e che rispondesse a una serie di requisiti piuttosto stringente: alla fine restava in pratica solo questa.

Ho avuto anche un po' fretta perché ho avuto un po' di paura che con la guerra al diesel che palesano le amministrazioni ci potesse essere una corsa a queste che sono le ultime grandi giardinette a benzina; da lì in poi questo genere di auto è stato prodotto o venduto quasi solo diesel, e le ho scartate a priori.
Come ho scartato a priori il nuovo, che mi avrebbe fatto indebitare per poi vedere bruciato il valore alla velocità del suono: mi basta fare i conti con la svalutazione della bici, che costa come una macchina ed esce il modello nuovo ogni anno, ma non posso fare a meno di comprarla nuova.
Non metto a reddito la macchina, che di conseguenza non considero solo dal punto di vista monetario come strumento di produzione del sostentamento; nemmeno sono abituato ad avere auto preziose che valgano qualcosa, anzi, prediligo il profilo più basso possibile: la mia parola d'ordine è understatement.

Ora, se dovessi scegliere una macchina per mio padre e mia madre, comprerei Toyota: le auto migliori al momento secondo me.
Brutte che la metà basta, con le elettroniche blindate e assistite da una rete che bisogna sperare che ci capisca qualcosa visti i contenuti tecnologici almeno dei modelli più avanzati, ma maledettamente affidabili e soprattutto altamente industrializzate: ho guidato moltissime Yaris ed erano tutte identiche; se prendi una qualsiasi europea sono tutte diverse: ho due amiche con due Polo con targhe una consecutiva all'altra entrambe comprate nuove, e hanno perfino due odori diversi dentro; camminano diversamente, frenano diversamente... Una cosa inspiegabile. Eppure è così.

Però a mio padre e mia madre non frega un accidente di godere quando si mettono al volante: loro vogliono andare da A a B in tranquillità, punto.
E io comprerei una Toyota con tutte le assicurazioni e le coperture del caso, e mi affiderei a questo sistema.

Poi mia madre si è già resa conto di come si viaggia con la 230 TE, ma non desidererebbe mai possederla o che fosse la sua unica auto; e forse neanche io.

Resta però secondo me la regina delle SW e credo che abbia una dotazione difficilmente eguagliabile, e soprattutto che offra l'oppurtunità più unica che rara di una disponibilità di ricambi da auto contemporanea.

Come già detto, poi, anche io ero partito con l'idea della W126, e ho aggiustato il tiro per riunire al desiderio anche l'utilità e farla diferire meglio in famiglia: la 124 non ha niente di meno della 126 come qualità, ed è forse anche un minimo più avanzata; poi è forse più abbordabile come costi, visto che pare che con la 126 ci sia il rischio di farsi veramente male, almeno così ho sentito... [SM=g27987]

In conclusione penso che tu debba prendere un foglio e piegarlo in quattro; a sinistra scrivi i "motivi sì" della Toyota in alto, a destra quelli della Mercedes; in basso i "motivi no" dell'una e dell'altra, e il gioco è fatto.

Se poi hai qualcuno con cui condividere la scelta, puoi coinvolgere chi vuoi e vedere cosa ne salta fuori; io ero solo nella procedura ma devo dire che nessuno mi ha ostacolato, anzi, ho avuto la benedizione di quasi tutti: mi hanno detto "se hai scelto così nessuno può sapere meglio di te se è giusto".

E se poi fosse solo che "la Toyota l'ho avuta, ora voglio provare la Mercedes" beh... Perché no?

Poi c'è il discorso costi: io ho trovato una grande scelta di 200 TE in Italia, anche molto più nuove e con un terzo dei chilometri, ma erano tutte manuali e mi sono detto che anche pagare due/cinque anni di bollo a venire e un passaggio da 620 euro per una macchina a cui comunque mancava qualcosa di per me fondamentale non era per me la soluzione preferibile: e ho preso questa e tutto quello che spenderò lo spenderò sulla macchina invece che in balzelli vari.

Inoltre mi sono reso conto appena in tempo che, come già ho detto, a me questa macchina piace nella sua prima forma, quindi con modanature sottili e paraurti grigi, che trovo semplice ed elegante, snella, pura e senza nessuna concessione al vezzo: non avrei sopportato di non poter togliere i fascioni a una nata con per farla sembrare precedente, non sono cose che mi piace fare.

Ecco, credo di averti detto un po' tutto, di aver ripetuto molto espandendo qualche argomento, e so di non poter darti nessun elemento univoco e risolutivo, ma io ci ho ragionato più di un anno prima di passare dalle parole ai fatti, quindi trovo giusto che anche tu possa avere più elementi e spunti di riflessione possibili.

Buona serata!









Nelson Wilbury
00lunedì 2 luglio 2018 20:47
Ah, dimenticavo: con le assicurazioni è una giungla: chi chiede i trent'anni, chi chiede il CRS ASI, chi chiede 38 anni (!!), chi chiede solo i numeri di produzione (vedi A124 e C124)... Una bolgia dantesca.

Il problema sta anche nella normazione dell'argomento: il Codice della Strada dice che i veicoli storici sono una cosa, poi c'è l'appendice che ne dice un'altra e il decreto di attuazione che ne dice un'altra ancora, e così le compagnie fanno un po' quello che vogliono a proprio vantaggio.

Io ho trovato la Milano che me l'ha fatta a buon prezzo senza limitazioni a parte la sola guida esperta con la sola iscrizione ASI.

Tu, a seconda anche di dove la fai, potresti avere anche parecchie sorprese, sia in bene che in male come tariffe...
Dreia
00martedì 3 luglio 2018 00:32
Ciao Francesco, grazie per l'esaustiva risposta.
I fattori che devo valutare sono proprio l'affidabilità e le spese che di conseguenza a cui potrei andare incontro, nonché l'assicurazione; io vado al lavoro con la macchina, e devo essere sicuro di non aver grane. Il mio inglese è un po' arrugginito, ma il senso dell'articolo che mi hai citato l'ho capito.
A ben vedere temo che continuerò a girare in Toyota, che per le mie attuali esigenze è più indicata; frase scritta con tanto, forse troppo, buon senso. Le batterie ora Toyota le garantisce 10 anni, poi chissà cosa penseranno i nostri governanti su diesel o auto vetuste, insomma una Stella Cadente per le mie attuali esigenze non è adatta al 100%. Poi magari il cuore ha un'altra idea, ma il cervello ha già un parere abbastanza chiaro. Se in futuro avrò esigenze diverse una SC in garage potrebbe comparire più facilmente!
Continuerò a seguire i lavori sulla tua TE. E magari accetterò altri consigli.
Grazie intanto per la corposa risposta. [SM=g27988]
E mi scuso per un lieve OT.
Nelson Wilbury
00martedì 3 luglio 2018 08:45
Mah, sai, io mi sono anche ingegnato a trovare motivazioni (quasi) filosofiche [SM=g27987]

Dapprima a sostegno della conservazione della mia Ritmo, classe 1980, ed ora per l'acquisto di un'altro ferrovecchio, di poco più giovane.

Per esempio: quanto senso avrebbe smaltire una macchina che fa sì e no 3000 chilometri all'anno ed è fatta di materiali indubbiamente meno eco-compatibili di quelli con cui è fatta la Toyota?
E a questo ciclo di distruzione, energivoro e inquinante, sommare quello di produzione di una auto nuova, che lo è altrettanto?
E, se elettrica o ibrida, sommare a questi il ciclo del litio, che ad oggi è poco conosciuto e considerato, ma non va a sostituire il ciclo del petrolio (dei fossili in generale) anzi, semplicemente vi si somma.
Se a ciò sommi l'eventuale alimentazione a GPL di molte di queste macchine, scopri che forse non sono poi così demoniache come vengono spesso dipinte...

Io non voglio essere ipocrita: il ciclo del litio è un disastro che sta già devastando pezzi enormi di pianeta, forse anche più di quanto fece il petrolio a fine '800 in proporzione alla diffusione dei benefici che apporta; il business tutto cinese degli accumulatori al litio è in questo momento ciò che terrà in piedi proprio i fossili: fantasioso pensare di fare fronte al fabbisogno di elettricità ipotizzabile a regime senza nucleare e solo con le rinnavabili.
E secondo me questo è il momento in cui le case si stanno semplicemente spartendo il mercato: hanno capito che non conviene più fare tutti tutto, ci sono troppe macchine, troppi modelli, e non è più sostenibile l'idea di far campare un terzo del mondo sulla costruzione di automobili.

Ma penso che se la Mercedes dice che sul diesel continuerà a puntare quanto e più di ieri, mi viene difficile immaginare le grandi metropoli tedesche senza taxi Mercedes; vedo Audi concentrarsi sul ciclo Otto e sul metano; Volvo su elettrico; le orientali sull'ibrido anche plug-in... A me sembra una specie di rivoluzione culturale della mobilità, ma un po' fasulla.

Io credo che finché non ci permetteranno di costruire e comprare auto col tetto in pannelli solari, che si ricaricano lasciandole parcheggiate una giornata al sole, il discorso ecologista sia di una ipocrisia odiosa, almeno quanto i filtri antiparticolato dei diesel.

Quindi io faccio il mio evitando di caricare uno smaltimento in più e una produzione in più sull'ambiente, finché posso vado a piedi in modo che il mio combustibile principale sia lo zucchero e cerco di non prendere e non farmi prendere per il naso.

D'altra parte vent'anni fa un mio amico, ottimo economista, diceva che il futuro sarebbe stato non nella produzione, ma nella movimentazione dei beni; e oggi ci aggiungerei delle persone.

Sempre sperando che l'OT non dia noia ai più...
Nelson Wilbury
00sabato 16 marzo 2019 09:46
Buongiorno a tutti!

Scusandomi per il lungo letargo, dovuto più alla mancanza di novità che di tempo, posto qualche aggiornamento estetico, che già appaga l'occhio:

qui si inizia a vedere già qualcosa:



Per esempio che il cofano che ho comprato era storto 😁
Qualche carrozziere fantasioso lo aveva adattato a una macchina che a destra era un centimetro più corta che a sinistra.



Ma un buon lamierista riesce a recuperare bene partendo da sinistra:



Resta una mascherina decisamente scadente:



Qualche sorpresa la abbiamo avuta anche sotto le minigonne:



Ma anche qui, a parte la struttura perfettamente sana, un buon lavoro di lattoneria sistema dignitosamente l'estetica:







Ne ho approfittato per rimettere lo zebrano sulle porte, in attesa dei pannelli giusti:





Diciamo che ora ha il suo sguardo:



E il suo bel culo!



drvrstefano
00martedì 19 marzo 2019 08:17
Bel lavoro..... Bravo
pirocia
00martedì 19 marzo 2019 08:47
Veramente bella....complimenti.

Pirocia
vittorio.t
00martedì 19 marzo 2019 10:30
Re:
Nelson Wilbury, 26/06/2018 09.27:





complimenti per il lavoro!! come hai fatto a verniciare la plancetta senza far venire ondulata la vernice in corrispondenza dei fori? vedo tutto uniforme, a me in corrispondenza dei fori, tende a "scendere".
Nelson Wilbury
10mercoledì 20 marzo 2019 14:12
Re: Re:
vittorio.t, 19/03/2019 10.30:




complimenti per il lavoro!! come hai fatto a verniciare la plancetta senza far venire ondulata la vernice in corrispondenza dei fori? vedo tutto uniforme, a me in corrispondenza dei fori, tende a "scendere".



Ah guarda, è stato semplicissimo: NON l'ho verniciata! 😁
Tanto sapevo che avrei fatto sicuramente una schifezza, come probabilmente avrebbe fatto chiunque o quasi; allora ho pensato che nessuna vernice vale la qualità del trasparente originale di fabbrica, che è in effetti una resina più che una vernice.
E così ho fatto moltissima attenzione incidendo con una lametta per fare il contorno più liscio possibile e poi ho levigato il bordo con lima e carta finissime.
Per ultimo ho semplicemente lucidato i graffietti vari con pasta fine e polish.


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