Bullismo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
Silvia
00venerdì 25 maggio 2018 18:12
Avete mai subito o assistito a scene di bullismo?

Io di scene di bullismo "serio" (calci, pugni, intimidazioni..) no.
Quando andavo alle medie io e mia sorella eravamo un po' prese di mira dagli altri.. ci isolavamo un po' soprattutto perchè non conoscevamo nessuno (provenendo da un'altra scuola...). Gli altri si conoscevano già dalle elementari e a quell'età si sa, i ragazzi (ma anche le ragazze) sono piuttosto tremendi.
Infatti mentre tutti a fine delle medie erano tristi io ero contenta...

Qualche eccezione c'è stata però. Un ragazzo che non prendeva parte alle prese in giro e anzi "ci difendeva". Siamo ancora molto amici oggi.

Io non so che cosa frulli nella testa dei ragazzi delle medie.. non so se è questione di educazione (non) ricevuta o di ormoni impazziti.

Al liceo mi sono trovata meglio. Era la mia compagna di banco ad essere presa di mira... [SM=g27834] io ho sempre preso le sue difese nonostante il suo carattere difficile, siamo amiche anche adesso. Delle volte penso che se potessi tornare indietro con le conoscenze di adesso potrei fare la differenza. Quante volte avrei voluto zittire le "snob" della classe con delle frecciatine di quelle a cui non riesci a ribattere.. [SM=x132394]

Vostre esperienze dirette o indirette?




mizar!
00venerdì 25 maggio 2018 19:19
bullismo no, forse erano altri tempi, si formavano però gruppi e qualche dispetto c'era sempre...

ero abbastanza integrato, non andavo d'accoro con tutti, ma tendevo, allora come adesso a vivere tranquillo ed a far vivere gli altri allo stesso modo...

purtroppo o per fortuna, sono sempre stato molto legato a comportamenti e modi di essere che non consentivano nè a me nè alle persone a cui mi sono legato di infrangere vincoli morali universali... quindi chiaramente non avrei mai permesso nè subito atti di bullismo... avevo ed ho una corazza abbastanza dura dal punto di vista dei sentimenti, dunque è complicato ferirmi, ma è anche difficile che sia io a ferire...
teo_nara
00venerdì 25 maggio 2018 21:49
Anche io a volte ho subito qualche frecciatina di troppo, c'è stato qualche fatto un po' più grave di altri. E come te, rimpiango ancora di non aver saputo rispondere a tono, anche perchè a volte la mia lingua è spesso affilata ora. Comunque ricordiamoci che stiamo parlando di gente vigliacca per lo più, incapace di sostenere una conversazione civile ;)
Davide
00sabato 26 maggio 2018 01:58
Io sono stato menato alle medie (ma nemmeno troppo: graffi sul collo e un pugno su un orecchio) e ho subito mobbing dai professori e compagni al liceo per via delle troppe assenze.
La cosa che mi ha stupito al tempo è che spesso le persone violente venivano considerate "speciali" e quindi tutelate maggiormente rispetto alle vittime, attitudine poi ripresa dalla giustizia italiana che punta più al reinserimento sociale che alla retribuzione (della pena).
Ero talmente abituato al bullismo e al mobbing scolastico che quando i media hanno cominciato a demonizzarli mi sono un po' stupito perché per me era la totale normalità. [SM=g27827]
Posso dire che siete stati relativamente fortunati.
Adesso le cose sono molto cambiate e a mio avviso spesso è una caccia alle streghe.
Cosa scatta quando il bullismo prende piede? Semplicemente questo: prese individualmente le persone sono assennate, ma in gruppi in cui si sviluppa un'identità astratta dalla realtà circostante tendono a perdere la ragione e spesso vince la logica del branco.
Davide
00sabato 26 maggio 2018 13:28
Silvia
00sabato 26 maggio 2018 14:46
che cosa vergognosa.

Dal momento che è stata scoperta questa cosa mi chiedo quali provvedimenti siano stati presi.. e caspita, hanno solo 10 anni. [SM=g27837]


Ero talmente abituato al bullismo e al mobbing scolastico che quando i media hanno cominciato a demonizzarli mi sono un po' stupito perché per me era la totale normalità.



però che brutta cosa pensare che "essere menati" sia normalità. Non lo dico riferendomi a te. Dico che la cosa è brutta a prescindere.



Adesso le cose sono molto cambiate e a mio avviso spesso è una caccia alle streghe.



Cioè?


Cosa scatta quando il bullismo prende piede? Semplicemente questo: prese individualmente le persone sono assennate, ma in gruppi in cui si sviluppa un'identità astratta dalla realtà circostante tendono a perdere la ragione e spesso vince la logica del branco.



Il senso di "potenza" che si prova nell'appartenere ad un gruppo e così l'idea (distorta) che si venga accettati.

Davide
00sabato 26 maggio 2018 23:25
Davide, 26/05/2018 13.28:



Questo post vuoto era l'incorporamento di un tweet sul bullismo di un ragazzo il cui fratello era affetto da un certo tipo di autismo: i compagni di classe di quest'ultimo avevano fondato un gruppo WhatsApp per organizzarsi con l'intento di provocarlo e farlo sbroccare.
Messaggio doppiamente valido, in quanto se chi denuncia il bullismo poi se la fa sotto e cancella il tweet per paura di una querela vuol dire che viviamo doppiamente in un paese disastrato.
Davide
00sabato 26 maggio 2018 23:28

Cioè?


Ti faccio l'esempio del Corriere che ha messo a disposizione un numero WhatsApp perché ha capito che gli articoli sul bullismo fanno visite.
Secondo me non c'è più bullismo, semplicemente internet ha palesato ciò che già c'era.
Silvia
00domenica 27 maggio 2018 13:13
Re:
Davide, 26/05/2018 23.25:


Questo post vuoto era l'incorporamento di un tweet sul bullismo di un ragazzo il cui fratello era affetto da un certo tipo di autismo: i compagni di classe di quest'ultimo avevano fondato un gruppo WhatsApp per organizzarsi con l'intento di provocarlo e farlo sbroccare.
Messaggio doppiamente valido, in quanto se chi denuncia il bullismo poi se la fa sotto e cancella il tweet per paura di una querela vuol dire che viviamo doppiamente in un paese disastrato.




ho fatto in tempo a leggerlo qui sul forum (non avevo capito fosse lo stesso topic - dato il titolo diverso - sul tuo forum).
Cmq non possiamo sapere per quale motivo ha cancellato il post.. e tanto credo che con tutte le visite e le condivisioni, ormai lo sappiano tutti o per lo meno i diretti interessati.

L'avvocato sarai tu ma non credo proprio ci siano gli estremi di una querela no? non ha fatto nomi..

Silvia
00domenica 27 maggio 2018 13:17
Re:
Davide, 26/05/2018 23.28:


Cioè?


Ti faccio l'esempio del Corriere che ha messo a disposizione un numero WhatsApp perché ha capito che gli articoli sul bullismo fanno visite.
Secondo me non c'è più bullismo, semplicemente internet ha palesato ciò che già c'era.




Il bullismo c'è e c'è sempre stato. Semplicemente adesso nell'epoca dell' "informazione digitale" c'è anche chi ha capito come sfruttare questo fenomeno... sperando almeno che di fronte al 90% di guadagni per le visite ricevute, ci sia almeno una percentuale di "ritorno" per la vittima, che possa in questo modo, dando voce alle ingiustizie, liberarsi di un grosso peso.

Non essendo - grazie al cielo! - stata vittima di bullismo, non so quale potrebbe essere il metodo migliore per poter aiutare le persone che invece lo sono state. Di sicuro provo una gran rabbia verso i bulli.
Penso anche che i giovani di oggi siano meno in grado di provare empatia per le persone e quindi non riescano ad immedesimarsi nelle "vittime" e a capire che dolore stanno provocando.

Mokichi
00giovedì 2 luglio 2020 20:59
Alle medie e alle elementari non ho mai avuto problemi, andavo d'accordo con tutti.
In seconda superiore c'erano un paio i compagni di classe che mi prendevano di mira per i classici motivi, perché ero introverso,timido e prendevo bei voti. Ma alla fine erano solo prese in giro verbali, io sono sempre stato indifferente e alla fine ci ha pensato il karma, infatti quei due sono stati entrambi bocciati in quell'anno e poi hanno cambiato scuola.
Fortunatamente in classe avevo 2/3 amici che mi hanno chiesto di dirgli se mi serviva aiuto. Negli anni successivi invece non ho più avuto problemi, avevo un mio compagno che veniva punzecchiato di tanto in tanto, ma essendo anche io suo amico quando qualche pallone gonfiato superava il limite allora intervenivo insieme ad altri miei compagni per farli smettere.
Sardius
00venerdì 3 luglio 2020 02:14
brutto affare.la prevaricazione ed il bullismo ci sono sempre stati.
io sono stato un bullo che faceva scherzi ai professori tipo pierino, i film con Alvaro Vitali.
ma non me la prendevo con nessun compagno, si rideva e si scherzava..sì, qualche nota sul registro e sospensioni le ho avute..altri tempi comunque. i professori sembravano usciti da qualche commedia all'italiana, tipo quelle caciarone con lino banfi e gloria guida :D

Ho notato il cambiamento quando taaaaaaaaaaaanti anni fa fui chiamato come supplente in alcuni istituti superiori. un clima da guerra fredda. io comunque diedi una mano alle classi dove insegnavo.l'insegnante di ruolo aveva avuto un incidente, io accettai perchè ero disposto a trasferirmi. la paga era minima e misera, appena coprivo le mie spese personali. comunque gli studenti erano veramente dei -demoni- io davo loro del Lei facendo un gentlemen aggrement,e loro ci stavano...dando il giusto rispetto s'impegnavano.
e qualche collega di ruolo mi reguardiva dicendo che familiarizzavo troppo, sostenendo anche che ero giovane. ed inesperto. io rispondevo che non erano asini da frustare, ma giovani da comprendere.

quando me ne sono andato perchè avevo trovato un altro impiego..i ragazzi si disperarono. ed ovviamente tutto è andato in malora. il vecchio prof di ruolo cestinò tutto la mia roba fatta nel programma..scattò la ribellione. comunque non era più affar mio, rimasi in contatto con qualche studente, mi raccontarono che ci furono vandalismi, occupazioni dell'istituto, un macello..poi persi tutti di vista. la vita continua..altro giro, altra corsa ;)


storie di bullismo c'erano, ma non nelle mie ore. io ne ho richiamati qualcuno..ma non c'è peggior sordo di chi non vuol ascoltare.comunque riuscivo a tenerli.mi vedevano come un loro pari che aveva studiato più di loro...

Diegus Power
00venerdì 3 luglio 2020 06:39
Questi topic così delicati possono essere dei buoni raccoglitori d'emozioni.

Quando ero piccolino, elementari soprattutto, i maestri che avevo erano i primi a considerarmi uno strambo, quindi non degno di atteggiamenti positivi. Arrivarono a dire alla mia mamma (santa donna) che avevo bisogno dell'insegnante di sostegno perchè non ero in grado di capire...mi piaceva studiare e in fase d'interrogazioni o verifiche prendevo sempre ottimi voti ma non ascoltavo le lezioni, ritenendoli molto noiosi, quindi quando mi facevano domande non sapevo rispondere e facevo scena muta. Giustamente mamma li ha mandati garbatamente
Testo nascosto - clicca qui
ma in sostanza la prima esperienza di bullismo l'ho avuta proprio da parte di chi dovrebbe fare dell'educazione un must, visto che ogni volta che m'incrociavano nei corridoi speravano sparissi (vai a capire...). Vedendo in ogni caso la mancanza di rispetto degli "adulti" nei miei confronti, anche i compagni di classe videro come naturale prendermi in giro tutto il giorno, in quei modi un po bastardi come solo i bambini sanno essere.
La situazione durò fino alle medie dato che i compagni di classe erano sempre gli stessi, con l'aggravante dell'adolescenza galoppante (quindi esuberanza fisica, oltre che verbale).
Alle superiori tutto cambiò perchè scelsi appositamente un indirizzo diverso dagli altri. I successivi 5 anni sono trascorsi relativamente tranquilli...solo il primo anno sono stato preso di mira da alcuni di quinta ma ci si vedeva solo nei corridoi per pochi minuti quindi era ampiamente sopportabile.

In seguito non ho più avuto nessun episodio spiacevole da questo punto di vista e nell'esercito m'hanno insegnato a restituire al mittente gli schiaffi che ricevevo 😆
17th_symphony
00venerdì 3 luglio 2020 12:08
Non ricordo quasi nulla delle medie perchè sono stati gli anni scolastici peggiori della mia vita. In quel periodo sono stata vittima di bullismo durante una gita, anche se ci ho impiegato del tempo per realizzarlo. Non avevo nessun amico in classe, quindi il dover stare in camera con altre 3 compagne non mi entusiasmava. Una sera, mentre ero rimasta sola in camera entrarono due di loro. Una mi bloccò ai polsi e l'altra mi mise il lucidalabbra. All'epoca non amavo truccarmi e vestirmi in modo femminile. Quando finalmente mi liberarono, mi chiusi in bagno e le sentivo ridire con soddisfazione.
Sempre durante questa gita, durante un pranzo capitai seduta vicino ad una di loro e per tutto il tempo tenne le sue gambe stese sulle mie.
La stessa persona, in classe, mi riempì i capelli di brillantini durante una lezione.
Ren~
00venerdì 3 luglio 2020 15:42
Ho letto tutte le vostre esperienze, mi ritrovo in molto di quello che avete passato...
Scusate se sarà un post un po lungo.

Anche io sono stata vittima di bullismo per 4 anni.
Tutto è iniziato quando mi sono trasferita in paese, in quinta elementare.
Il trasferimento fu traumatico perchè ero molto legata ai compagni delle elementari e non ebbi occasione di salutarli, quando entrai in quinta ero quella "nuova" e non riuscivo a fare amicizia con nessuno, inizia anche ad assumere comportamenti particolari; mi attaccavo eccessivamente agli oggetti (tipo non volevo assolutamente spostarmi dal banco, o dal mio posto a sedere, cosa che mi causava crisi di pianto, mal di stomaco ecc...) e non mi sorprende che tutti mi videro come quella un po strana.

In quella stessa classe conobbi un coetaneo che poi mi tormentò anche i 3 anni successivi, visto che ci ritrovammo insieme alle medie.
Ogni giorno era un incubo, mi svegliavo ogni mattina desiderando di non andare a scuola e che tutto finisse. Cerbottane, nomignoli a non finire, i compagni che facevano a gruppo e ridevano di me, le compagne femmine invece mi prendevano in giro per il mio aspetto. Mi piaceva disegnare e quindi stavo per conto mio, anche perchè quando ci provavo sembrava che le mie risposte fossero sempre sbagliate, tutti mi chiedevano perchè "non vestissi in un certo modo" (sono sempre stata un po lenta e se le ragazze alle medie già pensavano ai ragazzi io ancora pensavo ai cartoni animati e inventavo storie da disegnare)o "non facessi cose alla moda". Qualunque cosa facessi per mostrare me stessa veniva catalogata come "stramba".

Riuscii anche a nascondere tutto ai miei genitori perchè mi vergognavo di me stessa, ma poi un giorno durante una ricreazione i compagni mi lanciarono un astuccio con dentro una pinzatrice in piena faccia, spaccandomi il labbro. Mia madre così venne a sapere di cosa succedeva, e da allora le cose un po peggiorarono perchè in classe mi prendevano in giro per aver detto tutto in casa, perchè "mi nascondevo dietro mia madre".
Alla fine de secondo anno sono arrivata al limite e con quel coetaneo che guidava gli altri ci siamo letteralmente pestati. Lui aveva una situazione famigliare particolare e per questo i professori mi dicevano che dovevo essere comprensiva e perdonarlo. Da un lato a volte mi davano man forte dicendo che "avevo buone ragioni per reagire" ma dall'altro non sembravano avere coscienza della situazione.
C'erano alcuni compagni che non collaboravano, ma erano una minima parte, però devo dire che mi ricordo di loro.

Lasciare le medie fu una liberazione, però ancora mi porto dietro molti problemi relazionali e provo molto disagio in contesti di gruppo. Non provo però rabbia o risentimento...Vedo le cose da un altro punto di vista, diciamo che capisco me stessa e capisco un po anche chi mi circondava all'epoca.
Ma questo non è per giustificare certi comportamenti, secondo me chi subisce questo tipo di situazioni si porta dietro una serie di convinzioni negative su se stesso e deve combatterci tutta la vita. Poi c'è chi reagisce meglio e chi peggio... Ma sono esperienze orribili e detesto quando si cerca di idealizzarle, anche perchè spesso lo vedo fare per clickbait da giornali e articoli.

Per l'appunto, l'esplosione dei media fu relativamente recente per i miei standard, per me fu una cosa abbastanza comica, in internet se ne parla per puro interesse (ovvero fare visualizzazioni e creare discussioni nelle pagine ) ma il problema è ben lontano dall'essere risolto.
Sono certa che al giorno d'oggi i genitori siano più informati... Questo sì... Ma credo che il bullismo si sia solo evoluto ANCHE attraverso mezzi digitali, e non certamente diminuito.
Ren~
00venerdì 3 luglio 2020 15:57
Re:
MittyMitty, 03/07/2020 12:08:

Non ricordo quasi nulla delle medie perchè sono stati gli anni scolastici peggiori della mia vita. In quel periodo sono stata vittima di bullismo durante una gita, anche se ci ho impiegato del tempo per realizzarlo. Non avevo nessun amico in classe, quindi il dover stare in camera con altre 3 compagne non mi entusiasmava. Una sera, mentre ero rimasta sola in camera entrarono due di loro. Una mi bloccò ai polsi e l'altra mi mise il lucidalabbra. All'epoca non amavo truccarmi e vestirmi in modo femminile. Quando finalmente mi liberarono, mi chiusi in bagno e le sentivo ridire con soddisfazione.
Sempre durante questa gita, durante un pranzo capitai seduta vicino ad una di loro e per tutto il tempo tenne le sue gambe stese sulle mie.
La stessa persona, in classe, mi riempì i capelli di brillantini durante una lezione.



Mi dispiace molto che tu abbia passato questa esperienza... Capisco bene il cercare di dimenticare un brutto periodo... Capisco anche cosa significa rivalutare a posteriori azioni e parole dette da persone che sembrano amiche o complici. Credo che a volte le persone abbiano in testa degli stereotipi cretini (tristemente non solo ragazzini ma anche adulti), del tipo "una ragazza deve truccarsi/vestirsi in un certo modo ecc" e se sono di mentalità molto chiusa non accettano chi non rientra dentro certi standard e va un po dove si sente. Quel che sembra diverso anche in minima parte sembra un pericolo per alcune persone, e in reazione hanno comportamenti beceri come quello che hanno fatto a te. Questa cosa non l'ho mai capita perchè ho sempre trovato più interessanti le persone che si mostravano per quel che sono anche a costo di non piacere, ma è anche una posizione scomoda che richiede coraggio. Spero solo che tu non pensi che ci sia stato qualcosa di sbagliato in te all'epoca, la gente a volte è cretina Mitty, probabilmente queste ragazzine, se hanno sviluppato materia grigia, si vergognano e si pentono di quel che ti hanno fatto. [SM=x132415]
Ren~
00venerdì 3 luglio 2020 16:05
Re:
Davide, 26/05/2018 01:58:

Io sono stato menato alle medie (ma nemmeno troppo: graffi sul collo e un pugno su un orecchio) e ho subito mobbing dai professori e compagni al liceo per via delle troppe assenze.
La cosa che mi ha stupito al tempo è che spesso le persone violente venivano considerate "speciali" e quindi tutelate maggiormente rispetto alle vittime, attitudine poi ripresa dalla giustizia italiana che punta più al reinserimento sociale che alla retribuzione (della pena).
Ero talmente abituato al bullismo e al mobbing scolastico che quando i media hanno cominciato a demonizzarli mi sono un po' stupito perché per me era la totale normalità. [SM=g27827]
Posso dire che siete stati relativamente fortunati.
Adesso le cose sono molto cambiate e a mio avviso spesso è una caccia alle streghe.
Cosa scatta quando il bullismo prende piede? Semplicemente questo: prese individualmente le persone sono assennate, ma in gruppi in cui si sviluppa un'identità astratta dalla realtà circostante tendono a perdere la ragione e spesso vince la logica del branco.




Mi dispiace molto...Anche a me capitò qualcosa di simile a quel che descrivi, il coetaneo che mi prendeva più di mira viveva a quanto pare in una situazione familiare difficile, i professori spesso mi dissero che dovevo essere comprensiva e perdonare i suoi comportamenti.
Io così non mi sentivo capita e sentivo che quello che provavo era una vergogna e "meno" rispetto al dolore di chi mi tormentava.

Sicuramente questo mio coetaneo stava male a casa, ma credo che i professori e in generale la scuola debba imparare che i disagi e i problemi degli alunni hanno tutti valore, sono diversi, ci sono situazioni e situazioni, ma tutti meritano ascolto e accettazione e non vanno messi su un piatto della bilancia in cui uno soffre di più e uno meno. Ovviamente è un discorso molto complesso e non presumo di avere risposte, però sicuamente io metterei una sorta di supporto psicologico per studenti e famiglie integrato nella scuola.
Ren~
00venerdì 3 luglio 2020 16:10
Re:
Diegus Power, 03/07/2020 06:39:

Questi topic così delicati possono essere dei buoni raccoglitori d'emozioni.

Quando ero piccolino, elementari soprattutto, i maestri che avevo erano i primi a considerarmi uno strambo, quindi non degno di atteggiamenti positivi. Arrivarono a dire alla mia mamma (santa donna) che avevo bisogno dell'insegnante di sostegno perchè non ero in grado di capire...mi piaceva studiare e in fase d'interrogazioni o verifiche prendevo sempre ottimi voti ma non ascoltavo le lezioni, ritenendoli molto noiosi, quindi quando mi facevano domande non sapevo rispondere e facevo scena muta. Giustamente mamma li ha mandati garbatamente
Testo nascosto - clicca qui
ma in sostanza la prima esperienza di bullismo l'ho avuta proprio da parte di chi dovrebbe fare dell'educazione un must, visto che ogni volta che m'incrociavano nei corridoi speravano sparissi (vai a capire...). Vedendo in ogni caso la mancanza di rispetto degli "adulti" nei miei confronti, anche i compagni di classe videro come naturale prendermi in giro tutto il giorno, in quei modi un po bastardi come solo i bambini sanno essere.
La situazione durò fino alle medie dato che i compagni di classe erano sempre gli stessi, con l'aggravante dell'adolescenza galoppante (quindi esuberanza fisica, oltre che verbale).
Alle superiori tutto cambiò perchè scelsi appositamente un indirizzo diverso dagli altri. I successivi 5 anni sono trascorsi relativamente tranquilli...solo il primo anno sono stato preso di mira da alcuni di quinta ma ci si vedeva solo nei corridoi per pochi minuti quindi era ampiamente sopportabile.

In seguito non ho più avuto nessun episodio spiacevole da questo punto di vista e nell'esercito m'hanno insegnato a restituire al mittente gli schiaffi che ricevevo 😆



Mi hai fatto ricordare che qualcosa di simile capitò anche a me, un insegnante disse a mia madre che ero una deficiente perchè non riuscivo a prendere voti decenti nella sua materia. Io ero semplicemente una che stava con la testa fra le nuvole, voleva solo disegnare e si annoiava a scuola, ma quell'episodio portò un litigio tra mia madre e quest'insegnante che ovviamente non passò inosservato. In seguito riuscii a recuperare la materia che mi aveva dato questo titolo, ma in classe era abbastanza risaputo che ero lenta dal punto di vista di questa prof, e questo contribuì a motivare episodi di bullismo e soprannomi dementi. Io stessa mi percepico come "meno intelligente di altri". Tutto bellissimo, comunque si, ridiamoci sopra che è meglio. 😅
Ren~
00venerdì 3 luglio 2020 16:12
Re:
Mokichi., 02/07/2020 20:59:

Alle medie e alle elementari non ho mai avuto problemi, andavo d'accordo con tutti.
In seconda superiore c'erano un paio i compagni di classe che mi prendevano di mira per i classici motivi, perché ero introverso,timido e prendevo bei voti. Ma alla fine erano solo prese in giro verbali, io sono sempre stato indifferente e alla fine ci ha pensato il karma, infatti quei due sono stati entrambi bocciati in quell'anno e poi hanno cambiato scuola.
Fortunatamente in classe avevo 2/3 amici che mi hanno chiesto di dirgli se mi serviva aiuto. Negli anni successivi invece non ho più avuto problemi, avevo un mio compagno che veniva punzecchiato di tanto in tanto, ma essendo anche io suo amico quando qualche pallone gonfiato superava il limite allora intervenivo insieme ad altri miei compagni per farli smettere.



In un certo senso invidio il modo in cui hai saputo reagire, era quello che cercavo disperatamente di fare anch'io, essere indifferente, ma in realtà mi illudevo di farlo e somatizzavo tutto il malessere e poi stavo male di stomaco... E anzi ti fa onore essere intervenuto in favore del tuo amico.
Mokichi
00venerdì 3 luglio 2020 16:18
Re:
_Ren, 03/07/2020 15:42:

H

Ma questo non è per giustificare certi comportamenti, secondo me chi subisce questo tipo di situazioni si porta dietro una serie di convinzioni negative su se stesso e deve combatterci tutta la vita. Poi c'è chi reagisce meglio e chi peggio... Ma sono esperienze orribili e detesto quando si cerca di idealizzarle, anche perchè spesso lo vedo fare per clickbait da giornali e articoli.





Per quanto la mia esperienza non sia nulla in confronto alla tua o ad altre, mi ha comunque segnato nel carattere.
Dopo quello che mi è successo mi sono chiuso molto verso le altre persone, a eccezione dei miei amici o familiari più stretti. Ancora oggi per me è difficilissimo entrare in confidenza con una persona che conosco "da solo", che non mi sia stata presentata da amici, ma anche in quel caso mi ci vogliono comunque dei mesi.
Trovarmi in mezzo a gruppi di persone dove non conosco nessuno è come andare al patibolo.
Già di mio avevo avuto uno "shock sociale" nel passaggio da medie a superiori, nel senso che nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato, al posto di compagni che parlavano di calcio o di playstation, a compagni che si credevano adulti e che pensavano alla discoteca,all'alcol e parlavano di ragazze come animali in calore.
Se avessi avuto un'esperienza più grave non so come avrei reagito.

_Ren, 03/07/2020 16:12:



In un certo senso invidio il modo in cui hai saputo reagire, era quello che cercavo disperatamente di fare anch'io, essere indifferente, ma in realtà mi illudevo di farlo e somatizzavo tutto il malessere e poi stavo male di stomaco... E anzi ti fa onore essere intervenuto in favore del tuo amico.



Ancora oggi ci ripenso, sul come ho fatto a non farmi trascinare giù. Credo sia stato il fatto di avere degli amici con cui distrarmi, perché non mi sono mai trovato veramente da solo.
Se mi fossi trovato in una situazione come la tua avrei combinato ben poco.
Ren~
00venerdì 3 luglio 2020 16:29
Re: Re:
Mokichi., 03/07/2020 16:18:




Per quanto la mia esperienza non sia nulla in confronto alla tua o ad altre, mi ha comunque segnato nel carattere.
Dopo quello che mi è successo mi sono chiuso molto verso le altre persone, a eccezione dei miei amici o familiari più stretti. Ancora oggi per me è difficilissimo entrare in confidenza con una persona che conosco "da solo", che non mi sia stata presentata da amici, ma anche in quel caso mi ci vogliono comunque dei mesi.
Trovarmi in mezzo a gruppi di persone dove non conosco nessuno è come andare al patibolo.
Già di mio avevo avuto uno "shock sociale" nel passaggio da medie a superiori, nel senso che nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato, al posto di compagni che parlavano di calcio o di playstation, a compagni che si credevano adulti e che pensavano alla discoteca,all'alcol e parlavano di ragazze come animali in calore.
Se avessi avuto un'esperienza più grave non so come avrei reagito.



Guarda io credo che 5 anni di bullismo o 3 o 4 episodi molto "segnanti" siano la stessa cosa.

I segni rimangono, e lo capisco anche perchè quello che descrivi tu qui, raccontando delle difficoltà che ti porti dietro, è quasi identico a quello che provo io. Così come molte cose lette sopra che non ho sperimentato ma ho sentito sulla pelle mentre leggevo.
Magari tu hai saputo affrontare la cosa in modo diverso rispetto a me quando sono avvenuti i fatti, questo non significa che sia stato per te più facile, e non pensare mai che sia stata roba da poco.

Sicuramente però fare riflessione su se stessi in seguto è una cosa che ti arricchisce e che non è da tutti, essere consapevoli dei propri blocchi è già una cosa enorme che ti permette di fare passo passo gli sforzi per riprenderti, è difficile, però non sei solo, piano piano ci si riprende, e secondo me fa bene parlarne. [SM=x132415]

c@ty
00venerdì 3 luglio 2020 16:45
Io per fortuna non ho subito bullismo nella mia carriera scolastica. ALle elementari ho frequentato una scuola privata e la mia classe era veramente unita, quasi tutti i bimbi venivano dallo stesso asilo. Alle medie in classe avevo quasi tutti maschi e poi lei mie 5 amiche del cuore. Era una bellissima classe e ancora adesso ci vediamo. Alle superiori eravamo tutte ragazze tranquille ...
Da insegnante adesso vedo il problema dall'altra parte: alcuni bambini ci provano ad isolare, prendere ingior... spesso per essere accettati dal gruppo. Io cerco di intervenire subito e ne parlo spesso con la classe ... il problema molte volte sono le famiglie che non vogliono vedere e che quindi rendono vano tutto il lavoro fatto in classe ...
Mokichi
00venerdì 3 luglio 2020 16:54
Eh, le famiglie. 99,9% dei casi si diventa bulli per la situazione familiare che si vive, non penso esista qualche adolescente che si mette a fare il bullo per passione e che vive in una famiglia felice.
17th_symphony
00venerdì 3 luglio 2020 17:15
Re: Re:
_Ren, 03/07/2020 15:57:



Mi dispiace molto che tu abbia passato questa esperienza... Capisco bene il cercare di dimenticare un brutto periodo... Capisco anche cosa significa rivalutare a posteriori azioni e parole dette da persone che sembrano amiche o complici. Credo che a volte le persone abbiano in testa degli stereotipi cretini (tristemente non solo ragazzini ma anche adulti), del tipo "una ragazza deve truccarsi/vestirsi in un certo modo ecc" e se sono di mentalità molto chiusa non accettano chi non rientra dentro certi standard e va un po dove si sente. Quel che sembra diverso anche in minima parte sembra un pericolo per alcune persone, e in reazione hanno comportamenti beceri come quello che hanno fatto a te. Questa cosa non l'ho mai capita perchè ho sempre trovato più interessanti le persone che si mostravano per quel che sono anche a costo di non piacere, ma è anche una posizione scomoda che richiede coraggio. Spero solo che tu non pensi che ci sia stato qualcosa di sbagliato in te all'epoca, la gente a volte è cretina Mitty, probabilmente queste ragazzine, se hanno sviluppato materia grigia, si vergognano e si pentono di quel che ti hanno fatto. [SM=x132415]

Il tuo commento mi ha letteralmente commossa e ti ringrazio tanto. Ero convinta che la mia esperienza venisse un po' "sottovalutata" perchè alla fine "fine" mi hanno solo messo del lucidalabbra e purtroppo ci sono bulli che fanno di peggio. Ma io quel giorno ci ho sofferto molto, sia perchè ero stata obbligata a fare una cosa che non volevo, sia perchè molti, specialmente le donne, sono convinti che le ragazze siano obbligate a truccarsi. Una cosa è certa, non mi sono mai pentita di com'ero all'epoca e se adesso uso cosmetici è perchè ho capito che non devo stereotipare questo strumento di espressione
Ren~
00venerdì 3 luglio 2020 17:16
Re:
c@ty, 03/07/2020 16:45:

Io per fortuna non ho subito bullismo nella mia carriera scolastica. ALle elementari ho frequentato una scuola privata e la mia classe era veramente unita, quasi tutti i bimbi venivano dallo stesso asilo. Alle medie in classe avevo quasi tutti maschi e poi lei mie 5 amiche del cuore. Era una bellissima classe e ancora adesso ci vediamo. Alle superiori eravamo tutte ragazze tranquille ...
Da insegnante adesso vedo il problema dall'altra parte: alcuni bambini ci provano ad isolare, prendere ingior... spesso per essere accettati dal gruppo. Io cerco di intervenire subito e ne parlo spesso con la classe ... il problema molte volte sono le famiglie che non vogliono vedere e che quindi rendono vano tutto il lavoro fatto in classe ...



Tu parlandone fai quel che puoi, ma purtroppo è vero, è un problema molto grande che richiede che tutto il contesto intorno al bambino si attivi per supportarlo e non basta l'intervento di una persona, ma è qualcosa se lo blocchi alla radice.

Ho visto una cosa simile in un film che ci hanno mostrato in un corso di Operatore per l'infanzia, "Wonder" quel film mostra una famiglia con problematiche gravi e un modo di gestire i problemi interni alla famiglia con apertura, onestà e comunicazione. E si vede come uno dei membri di questa famiglia scansa il fosso dell'isolamento per un soffio, tutto grazie all'accettazione e attenzione ricevuta da scuola e famiglia per quanto riguarda i suoi bisogni. Molto difficile vedere una cosa simile nella realtà... Troppi elementi in gioco che devono funzionare insieme...Però come film è carino e cerca di dare un messaggio positivo.
sintakil
00martedì 7 luglio 2020 12:45
Che riflessioni molto belle che ho letto.
Sardius
00martedì 7 luglio 2020 15:05
Re:
Mokichi., 03/07/2020 16:54:

Eh, le famiglie. 99,9% dei casi si diventa bulli per la situazione familiare che si vive, non penso esista qualche adolescente che si mette a fare il bullo per passione e che vive in una famiglia felice.




da bullo "positivo" - se hai letto il mio precedente intervento qui- posso dirti liberamente che non ho avuto un'infanzia felice, e l'adolescenza è stata anche peggiore. non ho mai avuto un buon rapporto con i miei. con mio padre non ci siamo mai intesi su nulla. idem con mia madre, pessimo senso dell'umorismo e poco incline al dialogo. Ho adorato mio nonno materno, purtroppo da circa 20 non c'è più. era il collante della famiglia.
anzi , a 18 anni me ne sono andato immediatamente. tutt'ora ho rapporti sporadici. o nulli. con qualche fratellastro mi ci intendo meglio.quindi ti quoto.
Ren~
00martedì 7 luglio 2020 16:17
Re: Re:
Sardius, 07/07/2020 15:05:




da bullo "positivo" - se hai letto il mio precedente intervento qui- posso dirti liberamente che non ho avuto un'infanzia felice, e l'adolescenza è stata anche peggiore. non ho mai avuto un buon rapporto con i miei. con mio padre non ci siamo mai intesi su nulla. idem con mia madre, pessimo senso dell'umorismo e poco incline al dialogo. Ho adorato mio nonno materno, purtroppo da circa 20 non c'è più. era il collante della famiglia.
anzi , a 18 anni me ne sono andato immediatamente. tutt'ora ho rapporti sporadici. o nulli. con qualche fratellastro mi ci intendo meglio.quindi ti quoto.



Mi dispiace molto per la tua situazione. Se manca un supporto adulto costante nell'infanzia ci si sente ancora di più in balia delle onde e senza appigli di nessun tipo.
Quando si è molto piccoli, come al periodo della scuola, è abbastanza normale che le cose sfuggano di mano, si provano tante cose, e molto di se stessi non è ancora chiaro. Se vogliamo dirla tutta questo succede ancora nell'età adulta, ma sicuramente nella preadolescenza e quegli anni lì è tutto più confuso.
Però quel che si può fare credo sia costruirsi un ecosistema da adulti che ci sostenga e ci migliori, fatto di persone fidate e sincere, e non sempre (nella mia esperienza pure è raro) queste si trovano tra i membri della famiglia.
Sardius
00martedì 7 luglio 2020 18:18
Re: Re: Re:
_Ren, 07/07/2020 16:17:



Mi dispiace molto per la tua situazione. Se manca un supporto adulto costante nell'infanzia ci si sente ancora di più in balia delle onde e senza appigli di nessun tipo.
Quando si è molto piccoli, come al periodo della scuola, è abbastanza normale che le cose sfuggano di mano, si provano tante cose, e molto di se stessi non è ancora chiaro. Se vogliamo dirla tutta questo succede ancora nell'età adulta, ma sicuramente nella preadolescenza e quegli anni lì è tutto più confuso.
Però quel che si può fare credo sia costruirsi un ecosistema da adulti che ci sostenga e ci migliori, fatto di persone fidate e sincere, e non sempre (nella mia esperienza pure è raro) queste si trovano tra i membri della famiglia.




non c'è nulla di cui dispiacersi.se non trovi appigli, te li cerchi o te li crei.semplicemente.
già ai miei tempi le famiglie mononucleari si stavano sfasciando..adesso sono rare e/o inesistenti.
la famiglia ci -semplicemente- forma quando c'è. ci cambia, poi possiamo cambiare noi secondo le circostanze..

Ognuno di noi nel corso della propria vita, vuoi per esperienze, o per metamorfosi della mente e cambiamenti nel modo di approcciarsi alla stessa vita, cambia spesso .
E il cambiamento è cosi graduale che forse non ci rendiamo conto di essere cambiati, o non siamo in grado di indicare con precisione il momento esatto del nostro cambiamento.

Noi tutti siamo cio che siamo, ma a vostro avviso, scegliamo chi essere?
o chi siamo è frutto solo degli eventi?

citando il Dr. Gregory House "tutti mentono, tutti muoiono..e nessuno cambia"
“Nella condizione umana c'è una verità: che tutti gli uomini mentono. La sola variabile è su che cosa mentono.”

cambiare è difficile.è più comodo rimanere se stessi come raccontare bugie.è più facile.è cinico, ma è così.
ma io preferisco la verità. anche se a volte fa male. ma come dicono i gesuiti, una mezza bugia è sicuramente migliore della verità.a volte. questa concezione non è mai piaciuta infatti. sembrano cose dell'asilo, e non da adulti.


scegliere di essere? persona vuol dire maschera in greco antico. siamo attori nel teatro della vita.
siamo anche frutto degli eventi. alcuni eventi personali negativi ad es. mi hanno cambiato.
sono diventato molto più empatico di quanto ero prima, ma con enormi punte di misantropia.e dico sempre quello che penso, anche se molte volte dovrei mordermi la lingua.
solo le ragazze/donne riescono ad addolcirmi.
«Preferisco sedere su una zucca che sia solo mia piuttosto che stare stretto su un cuscino di velluto»

alla fine della fiera..i bulli sono cambiati con l'età? ci saranno sempre.
Ren~
00martedì 7 luglio 2020 18:56
Re: Re: Re: Re:
Sardius, 07/07/2020 18:18:



non c'è nulla di cui dispiacersi.se non trovi appigli, te li cerchi o te li crei.semplicemente.
già ai miei tempi le famiglie mononucleari si stavano sfasciando..adesso sono rare e/o inesistenti.
la famiglia ci -semplicemente- forma quando c'è. ci cambia, poi possiamo cambiare noi secondo le circostanze..

Ognuno di noi nel corso della propria vita, vuoi per esperienze, o per metamorfosi della mente e cambiamenti nel modo di approcciarsi alla stessa vita, cambia spesso .
E il cambiamento è cosi graduale che forse non ci rendiamo conto di essere cambiati, o non siamo in grado di indicare con precisione il momento esatto del nostro cambiamento.

Noi tutti siamo cio che siamo, ma a vostro avviso, scegliamo chi essere?
o chi siamo è frutto solo degli eventi?

citando il Dr. Gregory House "tutti mentono, tutti muoiono..e nessuno cambia"
“Nella condizione umana c'è una verità: che tutti gli uomini mentono. La sola variabile è su che cosa mentono.”

cambiare è difficile.è più comodo rimanere se stessi come raccontare bugie.è più facile.è cinico, ma è così.
ma io preferisco la verità. anche se a volte fa male. ma come dicono i gesuiti, una mezza bugia è sicuramente migliore della verità.a volte. questa concezione non è mai piaciuta infatti. sembrano cose dell'asilo, e non da adulti.

scegliere di essere? persona vuol dire maschera in greco antico. siamo attori nel teatro della vita.
siamo anche frutto degli eventi. alcuni eventi personali negativi ad es. mi hanno cambiato.
sono diventato molto più empatico di quanto ero prima, ma con enormi punte di misantropia.e dico sempre quello che penso, anche se molte volte dovrei mordermi la lingua.
solo le ragazze/donne riescono ad addolcirmi.
«Preferisco sedere su una zucca che sia solo mia piuttosto che stare stretto su un cuscino di velluto»

alla fine della fiera..i bulli sono cambiati con l'età? ci saranno sempre.



Nel tuo discorso fai varie domande (ho capito che le intendi un po' per tutti e un po in senso astratto anche), non so se riuscirò a rispondere a tutto in modo sensato, ma ci provo.

Io penso che cambiare sia possibile, sia per come descrivi da parte della tua esperienza; ovvero in reazione a quello che succede e al contesto che ci circonda, sia scegliendo di lavorare su se stessi consciamente. Io non ho le risposte sul "come" sia giusto farlo, credo che serva informarsi e trovare un proprio percorso, a me aiutano letture, meditazione, riflessione e scambio.
Tentare di comunicare con le persone in modo da capire davvero il punto di vista altrui, anche quando fa male e facciamo fatica ad accettarlo perchè scalfisce qualcosa in cui noi crediamo e su cui abbiamo costruito noi stessi. Secondo me la chiave sta tutta nel mettere in atto un vero tentativo di comprensione reciproca.

Anche io come te preferisco la verità. Tu dici che sei cresciuto e sei diventato più empatico ma che pensi di aver conservato in sottofondo una forte sfiducia per l'altro con poche eccezioni. Capisco questa cosa, anche se al tuo inverso io mi sento un po meno empatica rispetto al passato.
In parte perchè ho scelto che una buona dose di diffidenza aiuta a proteggersi, in parte perchè alcune esperienze mi hanno mostrato la realtà in modo più concreto e meno idealizzato.
Mi sento nel pieno del mio percorso di crescita personale, e ogni giorni capisco nuove cose di me, su cui devo lavorare per essere più serena e vivere in modo onesto con me stessa e con gli altri. Quindi posso dirti che queste ad oggi sono le mie risposte.

Poi riguardo il discorso dei bulli, quando ho descritto il periodo della mia scuola ho usato il termine "vittima", ma sono stata solo parte di un sistema di cose, in seguito ho anche fatto pace con il ragazzino con cui litigavo a scuola e gli auguro il meglio, quando ero piccola mi trasmetteva molta paura e sentimenti negativi, ma è tutto passato ragionando su quel periodo e vedendo le cose da diverse prospettive. Solo per precisare che non mi sento "vittima" di niente, alla fine è la vita, capita a me come capita a tutti.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com