Bufera - 22 maggio

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maldini
00lunedì 22 maggio 2006 23:52
Berlusconi: "Mai voluto Moggi"

Il patron del Milan smentisce la proposta all'ex d.g. della Juve. E annuncia il ritorno alla presidenza. "Lippi? Va benissimo". Blasi rischia di essere indagato


MILANO, 22 maggio 2006 - BUFERA CALCIO, I FATTI DI OGGI
Gli aggiornamenti della giornata in tempo reale.
20.45 - Alessandro Moggi si è dimesso dalla presidenza della Iasa (International Association Soccer Agents). Lo rende noto la stessa Associazione in un comunicato. La Iasa ha inoltre nominato un Comitato di presidenza fino al 31 dicembre del 2006, composto da Paolo Bordonaro, Oberto Petricca e Antonio Stinà.
20.40 - È durato circa quattro ore l'interrogatorio del generale della Guardia di Finanza Francesco Attardi, componente dell'Ufficio indagini della Federcalcio, coinvolto nell'inchiesta della procura di Napoli sul calcio per i suoi rapporti con il direttore generale della Juve Luciano Moggi. Con Attardi i magistrati napoletani - i pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci - hanno praticamente messo mano alla fase degli interrogatori delle persone indagate, destinatarie degli avvisi emessi dieci giorni fa. Prima di oggi infatti era stato ascoltato un solo indagato, Luciano Moggi. Attardi è indagato per rivelazione di segreto di ufficio in relazione ai rapporti con Luciano Moggi col quale sarebbe stato in contatto, tra l'altro, per aggiornarlo sugli sviluppi dell'inchiesta sulle cosiddette plusvalenze. Sull'interrogatorio, al momento, non sono trapelate indiscrezioni.
20.22 - Gli uomini delle Fiamme gialle sono rimasti oltre 6 ore negli uffici di via Orzali della Lucchese Calcio dove si sono presentati questa mattina con un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Torino nell'ambito di un procedimento che vede indagati l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi e l'ex amministratore delegato della società bianconera Antonio Giraudo per falso in bilancio e altri reati tributari. Sotto la lente della Guardia di Finanza ci sarebbero i contratti di Riccardo Bonetto e Felice Piccolo, che giocarono nella Lucchese nella stagione 2002-2003 e Rudy Nicoletto che giocò invece in rossonero nel 2003-2004, anno in cui direttore generale era Nello De Nicola, uno dei fedelissimi di Moggi, dirigente che alla fine di quella stagione, facendo il percorso inverso, si trasferì a Torino con il ruolo di responsabile del settore giovanile della Juve. Al momento a Lucca non ci sarebbero indagati.
20.07 - È durato tre ore l'interrogatorio di Manuele Blasi, il centrocampista della Juventus ascoltato come persona informata sui fatti dai pubblici ministeri Luca Palamara e Cristina Palaia nell'ambito dell'inchiesta sulla Gea. Nessuna dichiarazione ha fatto il calciatore che ha lasciato gli uffici della Procura accompagnato dai carabineiri per impedere che fosse avvicinato dai giornalisti. Emanuele Blasi potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma per l'ipotesi di reato di false dichiarazioni al pm. La circostanza è emersa al termine dell'audizione del calciatore della Juventus. Le contraddizioni e le discordanze nella versione dei fatti che avrebbero caratterizzato la deposizione dello stesso Blasi hanno determinato la sospensione del verbale da parte del pm. Tale prassi prelude ad una prosecuzione dell'interrogatorio alla presenza di un avvocato. Le contraddizioni, secondo quanto si è appreso, sarebbero emerse in particolare riguardo alla figura di Davide Lippi, procuratore dello stesso Blasi.
19.50 - "Vincenzo Iaquinta non ha mai effettuato scommesse sul campionato di calcio italiano o che riguardino, anche indirettamente, la squadra per cui è tesserato. Tutte le scommesse fatte dallo stesso erano pienamente legittime". La precisazione è stata fatta dai suoi legali, Matteo Nobili e Massimo Vellani, "alla luce delle notizie recentemente diffuse dagli organi di informazione".
19.46 - "Non mi dimetto perché, in questo paese, chi si dimette è ritenuto colpevole. E io non mi sento assolutamente colpevole": così Adriano Galliani ha confermato che non lascerà la presidenza della Lega Calcio, nella prossima assemblea straordinaria convocata per martedì prossimo. "Penso di avere agito sempre molto bene per la Lega Calcio", ha aggiunto Galliani.
19.42 - "Non è così. In un'occasione Moggi passò dalla sede di Forza Italia e parlammo delle intenzioni della terna della Juventus (Giraudo, Moggi e Capello) per il loro futuro perchè sapevo che si era incrinato qualcosa con il gruppo". Così Silvio Berlusconi smentisce, a Porta a porta, di aver proposto all'ex direttore generale della Juventus di passare al Milan. "Poi ne parlai - ha aggiunto Berlusconi - con Galliani, ma noi abbiamo un assetto definito da anni e che sarà rafforzato, perchè tra pochi giorni avremo un nuovo presidente del Milan che sono io perchè il conflitto di interessi è finito visto che non sono più presidente del Consiglio". Per Silvio Berlusconi, nella telefonata intercettata fra l'allora ministro dell'Interno Beppe Pisanu e il direttore generale della Juventus Luciano Moggi, non ci sono elementi che indichino un coinvolgimento delle politica nello scandalo del calcio: "Mi sembra uno scandalo chiuso al mondo del calcio". Sul c.t. azurro: "Lippi va benissimo, siamo tutti con lui".
19.18 - "Totale indipendenza" da parte della Roma in ogni scelta tecnica ed economico-finanziaria. Lo precisano in una nota la società e la controllante Italpetroli in à merito a alle notizie diffuse da alcuni organi di informazione. "Ogni scelta strategica e manageriale inerente la gestione economico-finanziaria e tecnica dell'A.S. Roma è assunta nella totale indipendenza ed autonomia da parte dell'organo amministrativo di quest'ultima. La gestione operativa, sia tecnico-sportiva che finanziaria, dell'A.S. Roma è pertanto condotta, nel rispetto di quanto previsto dalle Linee Guida del Piano Industriale, dal relativo management, che opera in maniera autonoma ed indipendente da oltre cinque anni nella struttura della società, individuato senza ingerenza alcuna da parte di soggetti terzi", afferma la società.
18.31 - Gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Verona hanno eseguito oggi una serie di perquisizioni presso la sede del Verona calcio di Corte Pancaldo. La notizia è stata resa nota da un comunicato del Verona Hellas apparso sul sito della società. Le perquisizioni, disposte dalla Procura della Repubblica di Torino - precisa il comunicato -, riguardano "i rapporti intercorsi tra Hellas Verona F.C. e Juventus Football Club relativamente a trasferimenti di calciatori, dall'anno 2000 al 2005. La Società - conclude la nota - ha naturalmente assicurato piena collaborazione provvedendo ad esibire e consegnare la documentazione richiesta".
17.20 - Cesare Geronzi e Luciano Moggi non si sono presentati oggi ai difensori di Luciano Gaucci che intendevano sentirli nell'ambito di indagine difensive in corso in relazione all'inchiesta sul crac del Perugia calcio svolta dalla procura del capoluogo umbro. Lo ha riferito uno dei difensori dell'ex patron biancorosso, l'avvocato Giuliano Pompa. Attraverso i loro legali Geronzi e Moggi hanno comunicato al collegio difensivo di Gaucci che non si sarebbero presentati (una facoltà concessa loro dalla normativa). "Ci rivolgeremo ora ai giudici di Perugia - ha detto l'avvocato Pompa - perchè, come previsto dal codice, sentano entrambi alla nostra presenza sulla destinazione dei fondi che si pretendono sottratti da Gaucci al Perugia calcio".
17.02 - Al vaglio dei pm romani che indagano sulla Gea potrebbero ora finire anche le posizioni di quei calciatori le cui versioni dei fatti discordassero dalla ricostruzione operata dalla procura. Falsa testimonianza e favoreggiamento le ipotesi di reato che scatterebbero per coloro che risultassero reticenti. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti potrebbero quindi finire anche quei calciatori che, chiamati a fornire circostanze sulle modalità di affidamento delle loro procure sportive, indichino fattispecie palesemente in contrasto con la realtà dei fatti acquisita. Tra i giocatori che finora sono stati sentiti sul tema delle procure, in attesa di Emanuele Blasi, ci sono Alessandro Nesta e Giorgio Chiellini.
16.55 - Manuele Blasi è arrivato in Procura a Roma. Il centrocampista della Juventus sarà sentito dal pm Luca Palamara, che con la collega Cristina Palaia indaga sulla Gea. Il calciatore dovrà chiarire il passaggio della sua procura sportiva alla stessa Gea e i suoi rapporti con la società di Alessandro Moggi.
16.30 - La Commissione Disciplinare si riunirà domani con inizio alle ore 10.30 per esaminare il deferimento della Procura Antidoping del Coni a carico del dr. Riccardo Agricola, a seguito del rinvio disposto il 22 dicembre scorso. Lo ha reso noto la Lega con una nota.
14.04 - "Sono venuto per assicurare, insieme al presidente del Coni Gianni Petrucci, fiducia totale e assoluta nella nazionale di Marcello Lippi in vista del mondiale". Così il commissario straordinario della Figc Guido Rossi ha fornito il suo appoggio al c.t azzurro, in una conferenza in aula magna a Coverciano. "Non ho mai avuto alcun dubbio sulla sua posizione, non sono un giustizialista ma un garantista. Sarebbe stata una follia totale individuare in Lippi il colpevole, evitando di colpire i veri responsabili di questa situazione".
13.45 - "Non entro nel merito dell'intervista, dico solo che queste dichiarazioni Luciano Moggi non le ha rilasciate". Lo ha detto al telefono al Tg1 l'avvocato di Luciano Moggi, Fulvio Gianaria, smentendo l'intervista pubblicata oggi da Qn nella quale Moggi avrebbe lanciato pesanti accuse ad Adriano Galliani e Franco Carraro.
12.39 - Beni di proprietà della famiglia Gaucci o società secondo gli investigatori a loro riconducibili - per un valore di mercato complessivo di 23 milioni e 910 mila euro - sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta in corso nel capoluogo umbro sul fallimento del Perugia calcio. L'operazione ha riguardato le province di Roma, Viterbo, Perugia e Terni. I sequestrati sono stati disposti dal gip Marina De Robertis su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Antonella Duchini. Intanto, potrà risiedere a Roma l'ex presidente del Perugia Alessandro Gaucci per il quale il gip di Perugia aveva disposto l'obbligo di dimora nel capoluogo umbro dopo avere deciso la revoca degli arresti domiciliari. Il giudice ha infatti accolto oggi una richiesta in tal senso dei suoi difensori, gli avvocati Franco Libori e Mario Rampini.
12.24 - Il pm Carlo Nocerino ha disposto una consulenza per valutare il valore economico di alcuni giocatori nell'ambito dell'inchiesta, avviata da tempo, su presunte irregolarità nei bilanci di Milan e Inter dal '99 al 2003. Nell'inchiesta, in cui si ipotizza l'accusa di falso in bilancio, risultano indagati i legali rappresentanti di Milan e Inter, Adriano Galliani e Mauro Gambaro e l'ex ad nerazzurro Rinaldo Ghelfi, attuale vicepresidente.
12.18 - Richiesta di rinvio a giudizio in vista per Franco Sensi e Sergio Cragnotti. I pm Luca Palamara e Cristina Palaia hanno depositato gli atti dell'indagine avviata negli anni scorsi sul cosiddetto doping amministrativo per cui erano indagati nella capitale il presidente della Roma e l'ex patron biancazzurro per falso in bilancio. Nell'avviso di chiusura delle indagini, che prelude a una presumibile richiesta di rinvio a giudizio, ci sono in particolare le posizioni di due calciatori, quella di Juan Sebastian Veron e quella di Hidetoshi Nakata. Per quanto riguarda Veron, all'epoca dei fatti in forza alla Lazio, i pm contestano una mancata iscrizione a bilancio nell'esercizio 2001-20 pari a circa 20 milioni di euro. Per quanto riguarda Nakata è contestata alla Roma una mancata iscrizione di una plusvalenza pari quasi a 14 milioni di euro. Quella capitolina è la stessa inchiesta che nei giorni scorsi ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio dell'ex amministratore delegato della Juve Antonio Giraudo.
12.15 - Il commissario straordinario della Figc Guido Rossi, abito bianco e cravatta, è arrivato al raduno premondiale degli azzurri a Coverciano poco dopo le 12.10 accompagnato dal capo ufficio stampa della federcalcio Antonello Valentini. Pochi minuti dopo è giunto anche il presidente del Coni Gianni Petrucci.
11.54 - "Stimo Adriano Galliani, è un uomo probo, un tifoso del Milan e del calcio. Non credo che abbia nulla da rimproverarsi su particolari responsabilità dirette nella vicenda, ma per me è opportuno che faccia il gesto delle dimissioni". A sostenerlo è stato l'ex vicepresidente vicario della Federcalcio, Giancarlo Abete, responsabile del Club Italia e che sarà capo delegazione dell'Italia ai Mondiali di Germania, in un'intervista alla Gazzetta del Sud. "Sarebbe un'idea saggia - ha aggiunto - che aiuterebbe a ricostruire il giocattolo rotto".
11.29 - Emanuele Blasi, centrocampista della Juventus è il calciatore nel pomeriggio sarà sentito come testimone dai Pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia nell'ambito dell'inchiesta sulla Gea. Blasi, già in forza al Perugia, sarebbe uno dei calciatori che erano assistiti dalla società di Alessandro Moggi. La sua procura sportiva venne sequestrata dalla guardia di finanza nel corso della perquisizione effettuata alla sede della Gea a Roma.
11.09 - Protestano per la fuga di notizie con la pubblicazione dei verbali delle intercettazioni gli avvocati difensori degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul calcio. Stamattina in procura si sono presentati gli avvocati Giuseppe Fonisto (che difende il designatore dei guardalinee Gennaro Mazzei e il guardalinee Duccio Baglioni) e l'avvocato Giacomo Mungiello, legale dell'arbitro Salvatore Racalbuto. Gli avvocati hanno detto di essersi presentati in procura per sollecitare la chiusura delle indagini e il deposito degli atti. "Altrimenti vorrà dire che la copia degli atti dovremo chiederla in edicola" ha detto Mungiello. I legali hanno anche sottolineato l'aspetto della violazione della privacy che coinvolge sia gli indagati ("Che vengono esposti al pubblico ludibrio") sia altre persone che non sono oggetto di indagini.
10.22 - "Ci hanno tagliato fuori, nè il mio nome nè quello del generale Italo Pappa sono nelle intercettazioni. Ma di fatto il nuovo commissario Guido Rossi ci ha sfiduciato, quindi le mie dimissioni sono state necessarie. Perchè siamo stati sfiduciati? Il fatto che nelle intercettazioni ci sia stato il nome di qualche componente dell'Ufficio Indagini non deponeva per noi...": a parlare è l''avvocato Mario Stagliano, ex vicepresidente dell'ufficio Indagini che si è dimesso venerdì scorso dalla carica insieme con Pappa, generale della Guardia di Finanza. "Pappa è il classico agnello sacrificale, è una persona per bene messo alla gogna mediatica. Con lui ho avuto discussioni feroci, ma è al di sopra di ogni sospetto. La verità è che quando fra qualche giorno spunterà fuori nelle intercettazioni il nome di un altro vicepresidente dell'ufficio, del quale Antonio Giraudo dice espressamente che 'bisogna farlo fuori perchè e un rompi...'. Beh, quando questa intercettazione uscirà sui giornali metterò il ritaglio vicino alla laurea...". Quando è stato affrontato il tema dell'azzeramento della giustizia sportiva, l'ex vice di Pappa ha voluto però insistere su un dato importante: "Giustizia ferma? Non avevamo gli atti, l'Ufficio Indagini non è mai stato in possesso dei faldoni delle intercettazioni di Napoli. Nel settembre del 2005 la Procura di Torino ci ha inviato solo la richiesta di archiviazione del Marcello Maddalena, e solo questa. Noi sulla base della relazione abbiamo fatto le nostre indagini nelle quali c'era già evidente la violazione dell'art. 1 per Luciano Moggi, Innocenzo Mazzini, Pierluigi Pairetto... Illeciti no, non ne vedevamo con quelle carte. Avevamo iniziato a parlare con i testimoni, ma da Napoli, a venerdì scorso, non è arrivato nulla".
10.02 - "È stata un'imboscata". Lo afferma Luciano Moggi in un'intervista al Quotidiano Nazionale. "Lo scorso settembre - prosegue Moggi - quando andai a Palazzo Grazioli, Berlusconi mi propose di andare al Milan. Io rimasi sorpreso e pur lusingato di quell'offerta, gli dissi che avrei riflettuto. Tutti noi sappiamo come è fatto il proprietario del Milan, basta poco per entusiasmarlo. E così raccontò tutto a Galliani, con grande enfasi.... Due settimane dopo il mio incontro con Berlusconi, alla Figc arrivarono i fascicoli della Procura di Torino con intercettazioni che riguardavano me e altri personaggi del calcio. Carraro informò subito Galliani, il quale ovviamente ne parlò con Berlusconi. Evidentemente Galliani suggerì a Berlusconi di stare molto attento prima di fare certe scelte, gli disse che forse non era il caso di insistere su di me per via dell'inchiesta... Hanno aspettato il momento giusto anche per incastrare Pairetto visto che Galliani aveva promesso a Collina il posto di designatore, sappiamo da dove sono uscite le prime notizie. Da anni, tutti i giorni della settimana, i designatori ricevevano telefonate da presidenti e dirigenti di tutte le serie, a cominciare da Meani del Milan a Facchetti dell'Inter. E di certo non erano telefonate amichevoli, perchè ognuno aveva sempre qualcosa di cui lamentarsi. Io volevo solo assicurarmi che in campo non scendessero arbitri nemici della Juventus, ma che tutte le partite fossero dirette da professionisti seri, bravi, soprattutto imparziali... Il vero potere è quello economico di coloro che gestiscono i diritti tv. Provi la magistratura a mettere sotto controllo i loro telefoni e a registrare alcune conversazioni, verrebbero fuori cose molto interessanti. Mi hanno ammazzato, meglio avere direttamente un rinvio a giudizio che essere sputtanato in questa maniera. Maledetto il giorno che ho incontrato Berlusconi...".
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