Bram Stoker ------Dracula--------

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DIRO©
00mercoledì 4 maggio 2005 22:31
Sto leggendo questo classico della letteratura e sono a metà... Se qualcuno di voi lo ha letto...come l'ha trovato? Fino ad ora è abbastanza interessante, anche se a tratti dispersivo.
Prof V
00mercoledì 4 maggio 2005 22:37
un capolavoro. la struttura "a diario" rende la lettura scorrevole e piacevole. capitolo a parte meritano i numerosi riferimenti esoterici/mistici.
DIRO©
00mercoledì 4 maggio 2005 22:41
Re:

Scritto da: Prof V 04/05/2005 22.37
un capolavoro. la struttura "a diario" rende la lettura scorrevole e piacevole. capitolo a parte meritano i numerosi riferimenti esoterici/mistici.

io invece no nla trovo così scorrevole[SM=g27981] soprattutto la parte di Mina Murray...ma ora vado che voglio finire [SM=g27964]
sergio.T
00giovedì 15 dicembre 2005 09:53
E' il prossimo che leggero'.
L'ho deciso proprio ieri sera: un po' di "gotico" ci vuole ogni tanto.
t.r.e.
00giovedì 15 dicembre 2005 19:14
l'ho letto qualche hanno fa.
un libro che, come si diceva, è un classico ma che possiede una modernità di stile (frammentarietà) tutta novecentesca.
sergio.T
00giovedì 15 dicembre 2005 21:05
Insomma, Tre, qualcosa di davvero originale.
Bene, sara' una lettura ancora piu' piacevole.
Askani
00giovedì 15 dicembre 2005 22:46
L'ho letto lo scorso anno, molto bello!

E poi.....come nn potrei amare un mio simile....
sergio.T
00martedì 20 dicembre 2005 09:43
Bastano le prime 40 pagine per capire.
Capire che libro si stia leggendo.

"Ci sono antichita' del passato, che nessuna modernita' potra' mai cancellare"
Stoker.


sergio.T
00martedì 20 dicembre 2005 09:44
Si legga il primo monologo del conte Dracula.
La razza e la sua concezione.

Un Romantico nel vero senso della parola.
sergio.T
00martedì 20 dicembre 2005 10:01
E' subito chiaro una cosa: la cupezza e l'atomosfera rendono questo libro unico nel suo genere.
E' psicologico: basta leggere la prima parte di diaro sul viaggio con la carrozza.
Ne serial killer, ne' sangue,ne omicidi.
Niente, solo un correre frenetico di questa carrozza.
Eppure qui e la', zac!! Stoker, fa salire la tensione, la pressione: lo fa con una maestria unica e insuperabile.
Il mistero, il poco chiaro, la tinteggiatura non svelata.
L'attesa.

In fondo ha capito tutto: il palcoscenico e' in "mezza" luce e in "mezza" ombra.
E' questa la vera arte del terrore.
Semplice, senza effetti speciali, e proprio per questo, specialissima.
sergio.T
00martedì 20 dicembre 2005 22:08
Si! questo e' quello che si chiama narrare.
Forma epistolare, originalita', giusta cadenza.
E soprattutto la storia.
Si dice spesso che e' il modo a fare la differenza: lo stile innanzitutto, ma lo stile poco puo' fare,la', dove manca una storia.

E in Dracula c'e'piu' di una storia: c'e' leggenda, e mito.
sergio.T
00mercoledì 21 dicembre 2005 16:13
50 pagine di Dracula e gia' si e' sprofondati in uan storia , che pagina dopo pagina, ti prende, ti avvince, ti rapisce.
E' il segreto di tutti i grandi libri: una trama, un racconto, insomma una storia.
Si puo' girarla come si vuole: si puo' dire di tutto e di piu', che la ricerca del linguaggio, di un nuovo stile, di una nuova prosa, siano cose bellissime, siano la nuova letteratura, siano- insomma- motivi piu' che sufficenti per leggere un libro, ma la' dove manca una storia, la' manca tutto, alla fin fine.
Che senso ha leggere 250 pagine di un libro aritificioso, che alla fine non ha raccontato niente?
Capita spesso e volentieri di arrivare all'ultimo capitolo e chiedersi: embhe'? la storia dov'e'?


E' sempre una storia, quello che riesce meglio di ogni altra cosa a calamitare il lettore.
Se la storia, ti tocca, ti prende, se insomma, tu stesso ti cali in quello che leggi, allora vuol dire che hai in mano un buon libro davvero.
Uno di quelli che non t'imbrogliano con tante parole...
sergio.T
00mercoledì 21 dicembre 2005 16:25
La storia di Dracula in fondo la conosciamo fin da piccoli: una storia mito, leggenda, se si vuole persino semplice nel suo racconto.
Eppure per non si sa cosa, riesce a prendere tutta la tua attenzione.
Pagina dopo pagina, non smetteresti di leggere.
Vuoi sapere cosa succede.
Ed e' proprio questo quello che s'intende per storia: creare per il lettore una trama, uno sviluppo, tale da incuriosirlo oltre misura, da calamitarlo al suo svolgersi.
Direi che questo e' il retaggio infantile di ognuno di noi: fin da bambini ci raccontavano le storie.
Si stava ore e ore ad ascoltare un genitore a leggere fiabe, racconti, favole.
Sentire una storia e' come essere incantati: un pifferaio che c'invita a seguirlo.
Una storia scritta e' infinitamente piu' difficile di un film.
Nel film ci si aiuta con i suoni e soprattutto l'immagine.
Piu' componenti attirano l'attenzione e aiutano a raccogliere l'interesse, la partecipazione.
Un libro non permette questo. Non ha effetti speciali a sua disposizione, ha solo inchiostro e carta.
Per questo lo scrittore ha un compito molto piu' difficile di un regista....Eppure, un libro superera' sempre il film su di esso.
Potere dell'arte della scrittura
sergio.T
00mercoledì 21 dicembre 2005 16:41
Cos'e' una buona storia?
Qualcuno mi dice che allora anche un thriller puo' essere una vera storia, una bella storia.
No, invece, no.
Quelle sono storielle sempre uguali a se stesse, troppo lontane dal vero narrare.
Anzi, in libri del genere, quello che manca e' proprio una storia.
sergio.T
00giovedì 22 dicembre 2005 11:41
Tutto quello che e' Romanticamente crudele, e' di sua natura superiore.
mujer
00giovedì 22 dicembre 2005 15:11
che fascino!
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