Dopo 42 puntate, divise in tre stagioni su Fox, capaci di trasformarlo in una serie culto, Boris, come ormai sappiamo, arriverà al cinema. Prodotto da Wildside e RaiCinema, in collaborazione con Sky, e distribuito dalla 01, Boris il Film dovrebbe approdare in sala a novembre. Le riprese sono attualmente in corso, con l’intero cast originale ovviamente confermato, compresa la “cagna maledetta” Carolina Crescentini.
Aspettando foto, locandina, trailer e clip ufficiali, oggi possiamo dare un’occhiata ad un lungo dietro le quinte, andato in onda la scorsa settimana su Stracult, con i protagonisti che si raccontano. In quest’attesa trasposizione cinematografica il regista televisivo René Ferretti (Francesco Pannofino, intervistato qui) tenta il grande salto: un film d’autore dopo tanti anni di fiction su carabinieri, intrighi ospedalieri e drammi in costume da prima serata. Insomma, un risarcimento dopo tutta una carriera dedicata al brutto. Ma il mondo del cinema è addirittura peggio di quello della tv, perché sotto l’allure del “salotto buono dell’industria culturale” si nasconde un sottobosco di sceneggiatori ricchi e nullafacenti, attrici nevrotiche, direttori della fotografia che si sentono grandi artisti. E, sopra a tutto, lo spettro incombente del Cinepattone, l’unico vero genere cinematografico che il pubblico apprezza e che, a dispetto dei “cinematografari” snob, manda avanti la baracca. Tra finanziamenti ministeriali che non arrivano mai, produttori senza un soldo, e agenti cinematografici spietati come squali, Boris Il Film racconta il lato oscuro dello showbiz italiano.