al_qantar
martedì 9 settembre 2008 20:19
(a mia sorella)



-I porci non mangiano le candele- affermò l’austriaco abbronzato.
-Non è possibile Hans, io li conosco bene. Non è possibile… - rispose la sorella di lui. - E poi, so come stanno le cose.
-Allora mi dite perché si sono spente anche le lucciole in questo blak out?-
Tania sembrò imbarazzata. -Tacete Hans, vi prego, tacete. Vi dirò quello che so.- Disse , infine . rassegnata.
L’austriaco spalancò la bocca pronto ad ingoiare quella verità con tutto il vestito. Era uno scorpione vestito da bambino.
-La verità- continuò lei - é nelle loro parole, nei loro capelli, nelle loro mani. La potete vedere nei giochi d’aria dei loro silenzi, nei disegni dei diamanti che navigano nei loro occhi… e nei gigli di sangue e d’amore che sbocciano dai loro passi e nei loro sorrisi segreti…io li conosco bene, bene! Non ho mai visto o sentito l’odore del fango nei loro vestiti di neve ed a petto nudo si sono abbracciati davanti a Dio…-
-Mio Dio!- interruppe Hans,- senza vergogna, visi di bambino con denti da caimano, senza pudore, senza nulla addosso, senza nemmeno una collana o un orecchino (ingoiato poi dalle fauci complici di un sedile), senza figli, senza spiagge, senza luna, senza nulla per piangere. Solo le lenticchie del buon augurio e con le zampe di porco sulle guance, al posto del pudore. No mia cara, voi siete matta, siete un insieme incoerente di farfalle e carciofi di mercurio…-
-Basta- disse Tania, -basta, smettetela con le vostre ingiurie. Che ne sapete voi. Io ho visto i loro mignoli cercarsi nel vuoto disperatamente… -
- Con lussuria!-
- No, con amore, con desiderio, con penosa consapevolezza e gioia insieme. Voi siete un mostro d’ignoranza, la bestia che non sa e pretende di sapere, la parte marcia della realtà. Chi vi credete di essere? Loro , hanno preso dalla gabbia quell’angelo che voi avevate imprigionato con le vostre parole e l’hanno liberato nei loro baci. Tacete assassino di sogni, tacete, per carità.
Hans non rispose, strinse i pugni di muschio e se ne andò ululando che non sarebbe finita li. Nella rabbia non si accorse di aver dimenticato la valigetta sulla sedia. La volli aprire con vergognosa curiosità e, tra le altre cose, ci trovai una foto di lei con dietro scritto: “ti desidero tanto. Non faccio l’amore senza non pensare a te. Hans.” Naturalmente non dissi nulla a Tania, ma in quel momento un fenomenale blak out spense anche le stelle, ma la cosa mi sconvolse meno del resto. Da allora sono andato nudo tenendo alto il nome di chi ama. Capisci adesso, cara, perché scrivo poesie?
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:07.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com