Blair: L' Inghilterra al giro di vite

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postman78
00venerdì 5 agosto 2005 22:42
Tratto da ansa.it vi riporto questa notizia dove credo ci siano dei riferimenti molto interessanti:

LONDRA - ''Le regole del gioco sono cambiate'', e la Gran Bretagna si appresta a un giro di vite non solo contro i terroristi, ma anche con chiunque predichi, condoni o incoraggi la violenza. Lo ha annunciato il premier britannico Tony Blair, promettendo espulsioni piu' rapide di stranieri contigui al terrorismo, anche modificando, se necessario, lo Human Rights Act britannico.

Alcuni provvedimenti verranno varati subito, altri, piu' rilevanti, dovranno passare in autunno per la via parlamentare.

E per i britannici che si macchiano delle stesse colpe, verranno inasprite le misure restrittive (come i limiti al movimento e alle comunicazioni). Il governo inoltre ''esaminera' i requisiti'' con i quali viene concessa la cittadinanza.

''Non si puo' venire nel nostro Paese e incitare i giovani alla violenza abusando della nostra tolleranza. Queste persone non possono venire qui e minacciare il nostro stile di vita'', ha affermato Blair ricordando come il popolo britannico abbia reagito con tolleranza dopo gli attentati e come le reazioni razziste contro i musulmani siano state limitate.

''Gli stranieri sono i benvenuti, ma devono rispettare le nostre regole e il nostro stile di vita''. Per questo, ci saranno anche consultazioni con le comunita' islamiche per favorire l; 'integrazione: ''se qualcuno e' qui da 20 anni e non parla inglese, francamente lo trovo preoccupante''.

Blair ha ribadito l'importanza delle comunita' islamiche nella lotta al terrorismo, e sottolineato che queste misure non sono mirate contro gli islamici. Ma ha avvertito che anche siti internet, luoghi di culto e seminari che predicano il terrore saranno nel mirino. Una delle prime organizzazioni a rischiare il bando, ha detto potrebbe essere il gruppo radicale islamico, Hizb Ut Tahrir.

Il premier ha anche risposto al messaggio di Al Qaida di ieri, che prometteva ''altre distruzioni'' a Londra e collegava gli attentati con la presenza in Iraq e Afghanistan. Blair ha definito ''totalmente osceno'' fare questo collegamento e ha affermato che ''la gente che manda messaggi come quello di ieri, e' la stessa gente che uccide civili innocenti in Iraq e Afghanistan. Usano l'Iraq o l'Afghanistan o la Palestina come scusa per reclutare e compiere attentati'', ha ribadito il premier.



[SM=x165053] [SM=x165053] [SM=x165053]
@Ranzani@
00sabato 6 agosto 2005 01:20
Spero che questo non lo legga il tipo con 13 anni di servizio e con una ricca collezione di premi. Altrimenti si offende perchè non vengono rispettati certi diritti.[SM=x165047]
Johnnolo
00sabato 6 agosto 2005 02:07
Ah Ranzani, ma bannate va..
@Ranzani@
00sabato 6 agosto 2005 02:10
Re:

Scritto da: Johnnolo 06/08/2005 2.07
Ah Ranzani, ma bannate va..



E sto scherzando, mamma mia. Una battuta per ridere potrò farla anche io o no? Non dovete prendere tutto così sul piano personale. A me ne avete dette di tutti i colori e le ho prese normalmente.
Johnnolo
00sabato 6 agosto 2005 02:12
Insultare è una cosa, scherzare un'altra.
@Ranzani@
00sabato 6 agosto 2005 11:22
Dov'è l'insulto? Puoi tu forse riscontrare nelle mie parole un nocumento all'onore o alla reputazione del soggetto in questione?
Io ho solo fatto una battuta per scherzare, usando una forma civile di esposizione.
dago113
00sabato 6 agosto 2005 19:16
Non trovo le decisioni del governo britannico così illiberali, come asserito da qualcuno. Sono severe, questo sì, la le trovo condivisibili per la maggior parte. Parliamoci chiaro, le Democrazie hanno il sacrosanto dovere di difendersi, quando aggredite. Le espulsioni di certi personaggi che, protetti dalle leggi inglesi e con le sovvenzioni che le leggi britanniche elargiscono agli esuli politici criticavano quelle stesse leggi ed incitavano alla guerra contro la Gran Bretagna, sono una elementare forma di difesa. Come puoi continuare a ospitare a casa il tuo nemico, quello stesso che proclama la guerra santa contro le truppe inglesi e che asserisce che lo scopo della sua vita è vedere sventolare la bandiera islamica su Downing Street e Buckingham Palace?[SM=g27766] Un'altra nota positiva è lo scioglimento delle organizzazioni filo terroristiche .Di difficile applicabilità è il fatto che se questi figuri verranno espulsi nei paesi d'origine i governi di questi dovranno impegnarsi a non torturarli nè a condannarli a morte. Beh, quest'ultima misura è molto nobile ma non so se potrà essere applicata, ma certo c'è una bella differenza con i rapimenti "mirati" organizzati dagli americani, nei quali gli "arrestati" vengono "prestati" per farli confessare a organizzazioni ( definirle Polizie è un pò troppo) dove i diritti dell'imputato sono un optional.I controlli sulla libertà di movimento o di comunicazione... credo che certe limitazioni dovranno essere usate con criterio, ovvero indirizzate esclusivamente alle organizzazioni e alle figure che fomentano l'odio. In questo caso anche l'idea di privare della doppia cittadinanza chi si fa paladino degli stragisti è positiva, come pure quella di prolungare il fermo dei sospetti.
Lo ripeto, norme severe ma non antidemocratiche. Ritengo inoltre che vi sia un messaggio implicito alla comunità musulmana britannica, ovvero "Io governo britannico non sono contro di voi musulmani, ma voglio in cambio la vostra garanzia che isolerete i terroristi".
Una pia illusione? spero di no.

"We few, we happy few, we band of brothers" ( Shakespeare)
ostro
00sabato 6 agosto 2005 19:40
Dago ti quoto in pieno, del resto è anche l'approccio giusto per evitare che si istauri nell'inglese o in qualunque altro cittadino di altri paesi, un sentimento di xenofobia e razzismo! Del resto a nessuno si negano i diritti, quanto però si è propensi a rispettare le leggi che permettono la funzionalità di uno stato democratico. Forse quel che sfugge a noi, ed è da quì il grosso problema della convivenza, ovvero ci sono persone che vengono da paesi dove vigono dittature, dove i diritti sono un lusso. Di questo se ne dovrebbero occupare i politici, non lasciare la patata bollente nelle vostre mani!
alfiereblu
00sabato 6 agosto 2005 19:45
parole Sante quelle di Blair..........peccato perche siamo abituati solo a sentirle dire all' estero.........cosa ha di bello Inghilterra e che davanti ha un pericolo al propio Regno , fanno quadrato , vedi le Falklands e la 2a G.M.[SM=x165053] [SM=x165053]

[Modificato da alfiereblu 07/08/2005 2.58]

@Ranzani@
00domenica 7 agosto 2005 00:39
Re:

Scritto da: alfiereblu 06/08/2005 19.45
parole Sante quelle di Blair..........peccato perche siamo abituati solo a sentirle dire all' estero.........cosa ha' di bello lìInghilterra e che davanti ha un pericolo al propio Regno , fanno quadrato , vedi le Falklands e la 2a G.M.[SM=x165053] [SM=x165053]



esatto e aggiungio:
mentre in Inghilterra si fa quadrato per Blair a Roma comincia il solito circo! :css)
|hyena|
00domenica 7 agosto 2005 02:16
@alfiereblu: già, già... come dicevo in un altro thread in questo momento sono negli USA, e oggi ero in giro per la città a guardarmi intorno. Purtroppo in Italia non capita che il parco più grande di una capitale sia affollato di memoriali ai soldati caduti, in guerre vinte e in guerre perse. Sono cose che, almeno nel mondo democratico, si vedono solo nei paesi anglosassoni e in Francia. La cosa fa venire un po' di tristezza, soprattutto pensando al fatto che poi la storia d'Italia è piena di uomini e donne che fanno e hanno fatto il loro dovere anche a costo della vita.

Per via della sproporzionata presenza di alcune correnti culturali nell'editoria e nella scuola, molti italiani crescono vedendo con sospetto qualsiasi manifestazione di attaccamento all'idea della nazione, soprattutto quando essa passa attraverso misure difensive che generano qualche conflitto con altre comunità. Nella testa di un ragazzo italiano in età da scuola superiore è molto probabile che "patriota" sia un termine considerato afferente alla stessa area semantica di "fascista". Io provo a spiegare questa cosa agli amici americani e mi guardano come se fossi appena arrivata da Marte. Però purtroppo il brodo culturale nazionale è questo, al momento - la bandiera è un simbolo "autoritario", ad esempio, negli occhi di molti giovani. Ma l'hanno visto il presidente della Repubblica? Sembra forse un sanguinario dittatore? [SM=g27760]

Ogni tanto mi viene da pensare che se esplodesse una bomba nella metropolitana di Roma sarebbero molto più numerosi i manifestanti a favore del ritiro delle nostre truppe in Iraq che i sostenitori di politiche di sicurezza più pervasive.

D'altronde, basta sentire il mantra recitato da individui ben intenzionati a destra e a manca: se c'è il terrorismo è perchè gli americani opprimono il mondo, quindi gli oppressi si ribellano. Ora, a prescindere dalle opinioni politiche e dalle valutazioni sulla presenza statunitense nel mondo:

La responsabilità per una bomba è sempre del tizio che ha messo la bomba e di chi l'ha istruito perchè la mettesse, non "della società". Questa assurda idea della responsabilità collettiva per atti di violenza contro civili è così stupida che non si capisce come molte persone ci possano credere...

...è come se io decidessi di sparare addosso a qualcuno che ha gusti musicali diversi dai miei e poi dicessi che 'mi ha provocato'. Personalmente, non ritengo che la comunità musulmana in genere sia stata oppressa dall'Occidente (Fallaci docet), ma è possibile che a quanti invece pensano che sia così non venga in mente che ci sono mezzi di resistenza che non implicano il far saltare in aria persone che non c'entrano nulla? Non hanno mai sentito parlare, questi difensori del diritto alla resistenza, di personaggi come Gandhi, Mandela e Marthin Luther King? Mi sembra che abbiano vinto le proprie battaglie con grandissimo successo.

Quello che manca presso molti italiani, e che credo sia alla base dell'incapacità di 'fare quadrato' nonchè di una serie di altre disgrazie enormi, è l'idea della responsabilità personale. Del fatto che se faccio/ottengo/non faccio/non ottengo qualcosa non è colpa o merito di una cospirazione che si svolge sopra la mia testa e con cui non c'entro niente.

Io non so proprio che genere di battaglia culturale servirebbe per convincere la gran parte degli italiani che la responsabilità è un valore. Sia nel senso che non si devono scusare i violenti, sia nel senso che si deve essere orgogliosi dei risultati ottenuti con le proprie forze e imbarazzati dalle 'scorciatoie'. Sembrano due argomenti diversi, ma sono davvero le due facce della stessa medaglia.

E scusate se sono off topic. [SM=x165028]
alfiereblu
00domenica 7 agosto 2005 02:50
le guerre sono state anche di religione (vedi IRA di recente o nel sud -est asiatico), ci sono state guerre di convenienza o di profitto , potrei dirti che forse le colonie nel loro insieme non erano idee sbagliate , visto che ancora oggi regna Ignoranza , a parte i diritti che calpestavi............di recente ho apprezzato in una mostra Mazziniana i quadri e le figure di Garibaldi ,Mameli, Bixio , i fratelli Rossetti lo stesso Mazzini e ecc.ecc. e come mi sempre mi emoziona vedere chi e MORTO X LA PATRIA....I PENSIERI E LE IDEE CHE HANNO COSTRUITO QUESTA ITALIA.

Mi piace pensare come questi nostri illustri Italiani pieni di Valori , siano cosi' ancora oggi pieni fascino.......ma questo fascino non attacca su tutti neanche a quelli di destra e nemmeno a quelli di sinistra [SM=x165074] :wit

[Modificato da alfiereblu 07/08/2005 2.52]



p.s.: non ho citato Cavour perche' non gli perdono di aver dato la Corsica , Nizza e Marsiglia...

[Modificato da alfiereblu 07/08/2005 2.57]

pacotom
00domenica 7 agosto 2005 09:30
Qualche lettura istruttiva?



[SM=x165030]
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