Biografie: Ay

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-Kiya-
00mercoledì 19 luglio 2006 14:29
Su questo personaggio le notizie sono alquanto scarse.
Sappiamo che potrebbe trattarsi del fratello di Teie, figlio anch'esso di Huya e Tuia, perchè come loro, originario di Akhmin.
"Scriba del Re, portatore del ventaglio alla destra del Re, direttore di tutti i cavalli di sua Maestà, padre divino" erano i titoli che possedeva durante il regno di Akhenaton ad Amarna. Un valore, il suo, che gli fece guadagnare la tomba n.25, senza dubbio una delle prime scavate nella necropoli della nuova capitale, senz'altro la più bella dopo quella reale. Ma resto incompleta. Questa tomba ci ha restituito il testo dell'Inno che Akhenaton dedicò ad Aton, inscrittto sulle sue pareti.

Sua moglie era Teie II, o Tyi, definita "nutrice della Grande sposa Reale" Nefertiti. A ciò si rifa chi vuole riconoscere in Ay il padre della Regina, sostenendo l'esistenza di una prima moglie morta di parto a cui Tyi subentrò come matrigna.

Ay ebbe sempre un ruolo di prim'ordine, anche dopo la morte di Akhenaton. La sua presenza fu fondmentale accanto al giovane Tutankhaton, quando questi salì al trono, ad un'età troppo precoce per permettergli di governare da solo. Si ritiene che fu lui ad emanare l'editto della Restaurazione con cui la corte ottenne l'autorizzazione di tornare a Tebe dopo la parentesi Amarniana.
Alla morte di Tutankhamon, Ay fu il suo successore. C'è ragione di credere che per essere legittimato al trono d'Egitto sposò la vedova di Tutankhamon, Ankhesenamon, di cui a partire da quel momento si perse ogni traccia. Ma vi è solo un anello che porta i loro cartigli affiancati a comprovare l'ipotesi.

Circa 10 anni fa, Bob Brier, paleopatologo, sostenne fermamente l'ipotesi che Tutankhamon fosse stato ucciso per mezzo di un colpo alla testa. Tale ipotesi è stata recentemente screditata dalla TAC operata sulla mummia di Tut. Ma gli studiosi che appoggiarono l'idea dell'assassinio del giovane Re, tuttora concordano sul fatto che l'ipotesi di avvelenamento non è stata tenuta nella giusta considerazione. Non sono stati eseguiti esami atti a screditarla, infatti.

Il regno di Ay durò relativamente poco, non oltre i quattro anni, data l'età avanzata al momento dell'incoronazione.

La sua tomba si trova a Bibal el-Gurud, "La porta delle scimmie", nella Valle dell'Ovest, adiacente alla più famosa Valle dei Re, a Tebe. Si ritiene che essa fosse in origine la tomba progettata per il giovane Tutankhamon, che, colto precocemente da morte inaspettata, non potè servirsene per via dello stato di incompletezza.
La tomba in cui Carter scoprì la mummia del giovane sarebbe in realtà stta concepita per Ay.
Le due., in effetti, presentano una certa somiglianza e si ritiene siano state approntate dai medesimi artisti. In entrambe permane la corrente artistica sviluppata in epoca Amarniana, che si riscontra anche nel sepolcro del successore di Ay, Horemheb.

[Modificato da -Kiya- 27/10/2006 1.11]

antonio crasto
00giovedì 24 aprile 2008 13:41
Alan Gardiner “La Civiltà egizia” pagg. 217-218:

«(…) C’è, ad ogni modo, una incontestabile affinità fra Ay e quell’Yuia che era padre della regina Tiye e, di conseguenza, suocero di Amenophis III. Entrambi antepongono al proprio nome l’epiteto di “padre del dio”, che, in questo caso, pare non servisse che a designare una persona di età avanzata e di riconosciuta rispettabilità. Nella sua tomba tebana Yuia porta il titolo di “sovrintendente ai cavalli”, mentre ad Amarna Ay è detto “sovrintendente a tutti i cavalli di Sua Maestà”. Anche più notevole è il rapporto di entrambi con la città di Akhmim, dove Yuia era “profeta di Min” e “sovrintendete al bestiame del dio”, e dove Ay eresse una cappella e lasciò una lunga iscrizione. Come la moglie di Yuia, Tjuia, era la madre della regina Tiye, così Tey, moglie del re Ay, era stata la nutrice di della Regina Nefertiti. Non stupisce quindi che P.E. Newberry abbia avanzato l’ipotesi di una identità fra Yuia e Ay e fra le rispettive consorti Tjuia e Tey. Si deve notare che i nomi, da noi resi sotto forme diverse in modo puramente convenzionale, non offrirebbero un reale ostacolo a questa ipotesi; il carattere della scrittura geroglifica in questo periodo è tale che non si può essere sicuri se ciò che sembra scritto Yuia, non si debba invece leggere Ay, e lo stesso dicasi per i nomi delle mogli. Da un punto di vista cronologico tuttavia l’opinione di Newberry, da lui mai divulgata, non si sostiene nel modo più assoluto, tanto più che le mummie di Yuia e Tjuia, tutti e due in età evidentemente assai avanzata, furono trovate nella loro tomba tebana. Accettando l’ipotesi di Newberry, si dovrebbe pensare che Yuia, o Ay, secondo la pronuncia preferita, fosse stato costretto, prima di morire, a rinunciare al titolo regale e ritornare privato cittadino.(…)»

Commento:

Gardiner prende in considerazione l’ipotesi di Newberry, ma sa già di non volerla accettare.
Egli non spiega l’assoluta negazione della cronologia.
Gli Egittologi sono concordi nel ritenere che Amenhotep III sia salito al trono a un’età intorno ai 10 anni e che la moglie Tiye fosse quasi coetanea (forse due anni in meno). E’ possibile che, alla nascita di Tiye, Yuia fosse molto giovane e avesse meno di 20 anni.
Egli riporta l’inizio del regno di Amenhotep III nel 1405 e quello di Ay nel 1339 con una separazione di 66 anni (38 + 17 + 3 + 8 = 66), dovuta alla mancata considerazione della coreggenza fra Amenhotep III e IV.
Gardiner conteggia pertanto 20 + 10 + 66 e ottiene 96, come probabile età di Ay all’incoronazione. Età che lo porta a scartare l’ipotesi di Newberry.

Se consideriamo invece una quasi certa coreggenza di 12 anni e un regno di Smenkhkara non più lungo di 1 anno, l’età all’incoronazione di Ay si riduce a 82 anni e potrebbe scendere ulteriormente se consideriamo che Yuia potrebbe aver avuto Tiye a circa 15 anni e che Tiye potrebbe aver avuto un paio di anni meno di Amenhotep III.
In definitiva Ay / Yuia potrebbe aver avuto all’incoronazione circa 75 anni, compatibile con lo stato di uomo molto vecchio della mummia di Yuia.

La seconda contestazione di Gardiner riguarda il fatto che nella KV 46 non è stato trovato alcun riferimento reale, nessun cartiglio o scritta che facesse ritenere Yuia sovrano d’Egitto.

Io ritengo che gli Egittologi non abbiano valutato nel giusto modo l’attrito sorto tra Ay e Horemheb, a causa della nomina del figlio di Ay, Nakhtmin, a comandante dell’Esercito e principe ereditario. Horemheb si vide all’improvviso destituito da comandante in capo e vide cadere la possibilità di salire al trono.
Egli dovette forse ordinare l’uccisione dell’erede al trono e, alla morte di Ay, sposò la figlia di quest’ultimo, la vedova un po’ attempata Mutnedjemet.
E’ dunque possibile che Horemheb abbia decretato la cancellazione dei sovrani coinvolti nell’eresia atoniana, considerando la sua incoronazione dalla morte di Amenhotep III. In tal caso non ci sarebbe stato posto per una tomba reale per Ay, ma semplicemente la tomba nella Valle dei Re che Yuia aveva ottenuto come “padre del dio”.

Io ritengo ancora che Horemheb abbia usurpato, fra l’altro, anche la tomba di Ay, la KV 57, facendo realizzare per se una seconda tomba in linea con la prima e partente dalla vecchia camera sepolcrale.
-francis-
00venerdì 25 aprile 2008 14:20
Ay, faraone della XVIII dinastia, salì al trono, già anziano, dopo la morte di Tutankhamon, ma non era di stirpe reale. Non è provato che per legittimare il suo diritto a regnare ne abbia sposato la vedova Ankhesenamon, come potrebbe apparire dall'unica fonte disponibile: un anello con incisi i loro cartigli. Le perplessità derivano dal fatto che quell'anello è l'ultimo documento che reca il nome di Ankhesenamon, e che nei documenti esistenti solo alla moglie di Ay, Tiye (II), venga dato il titolo di Grande Sposa Reale.

Di lui esistono molti documenti ad Akhet-Aton dove ricoprì cariche prestigiose durante il regno di Akhenaton: Portatore del flabello alla destra di Sua Maestà, Padre del Dio o Padre Divino, titolo al quale teneva moltissimno tanto che, salito sul trono, lo incluse come epiteto nel nomen e sempre, come tale, inscritto nel secondo cartiglio. Questo titolo sembra derivare da quello della moglie, Tiye, Nutrice della Grande Sposa Reale Neferneferuaton Nefertiti, che alla corte di Amenhotep III portava anche i titoli di "Favorita del Dio Perfetto" e "Ornamento del re".

Nel delicato periodo di transizione tra la fine dell'eresia amarniana e il ritorno all'ortodossia fece parte, insieme al generale Haremheb e ad altri personaggi della Corte, del Consiglio di Reggenza che guidò il Paese durante gran parte del regno di Tutankhamon, che lo aveva nominato visir. Non aveva alcuna legittimazione a regnare, ma la successione avvenne senza opposizioni, come dimostra la scena nella tomba del predecessore in cui Ay, in veste sacerdotale ma con il kepresh, che era una corona reale, e con già inscritti nei cartigli i suoi nomi di incoronazione, officia il rito funebre dell'Apertura della Bocca per il giovane predecessore defunto, rito che spetta di diritto all'erede al trono designato.

Troppo legato al faraone eretico e alla sua dottrina, e malgrado la sua opera coerente pr riportare il paese ai culti tradizionali, la sua tomba fu oggetto di damnatio memoriae postuma da parte del successore Haremhab.

Ay doveva avere più di 70 anni quando salì al trono e regnò per circa 4 anni, dal 1329 al 1325 a.C. Era originario di Akhmin e nei pressi della sua città, a el Salamouna, fece scavare un tempio rupestre dedicato al dio Min. Il suo affetto per il giovane predecessore è testimoniato dai due santuari che volle dedicargli a Karnak, e in una delle iscrizioni chiama Tutankhamon "suo figlio", che è però espressione affettiva consueta. Eresse a Medinet Habu il suo Tempio Funerario, forse già iniziato dal predecessore, del quale rimangono pochi avanzi. Nel grande recinto è stata rilevata anche la pianta di un palazzo ed era la prima volta che una residenza reale veniva costruita all'interno di un complesso sacro del genere. L'iniziativa, della quale non conosciamo le finalità, venne poi ripresa da Ramesse II. La tomba di Ay venne scavata nella Valle dei Re in un canalone scosceso chiamato Valle delle Scimmie. Durante l'opera di damnatio memoriae subì gravi danni e il sarcofago venne spezzato. La mummia del faraone non è mai stata trovata. Ad Akhet-Aton, Ay si era fatto scavare una bella tomba, rimasta incompiuta, nei cui testi iscritti sono frequenti i riferimenti alla religione del Disco e dove venne rinvenuta la versione più completa del famoso Inno attribuito ad Alkhenaton o da lui ispirato.

Non esistono prove che Ay fosse il padre di Nefertiti, come qualche studioso ha incautamente ipotizzato.



Questa la versione di Franco Cimmino, riportata nel suo "Dizionario delle dinastie faraoniche". Molto più concisa la descrizione che ne fa Edda Bresciani nel suo "L'Antico Egitto".



Ay, faraone della XVIII dinastia. Originario di Akhmin nell'Alto Egitto e probabile padre della regina Nefertiti, sposa di Akhenaton, fu anche consigliere di Tutankhamon, data la giovane età del faraone, al quale succedette. Il suo breve regno fu privo di eventi significativi. Di lui rimane la tomba privata a Tell-el-Amarna, costruita sotto Akhenaton, su una parete della quale si trova L'Inno ad Aton.

Una volta divenuto faraone si fece costruire una tomba nella Valle dei Re; a Karnak fece decorare alcune parti del tempio di Ammone e nella sua città natale si fece raffigurare nel tempio di Min.

Morto senza eredi diretti, ebbe come successore il generale Horemheb.
-francis-
00sabato 26 aprile 2008 14:24
Personalmente non credo affatto che Tutankhamon sia stato assassinato da Ay.
Quando, ancor prima dei risultati della Tac, che dimostrano che quel benedetto pezzettino d'osso staccatosi dal cranio non era la causa della morte, lessi il saggio di Bob Brier, liquidai il suo contenuto come le solite esternazioni usate solo per fare cassetta, e vendere libri mettendo in primo piano il sensazionalismo ed il mistero.
Se Ay avesse ucciso Tut per prenderne il posto, lo avrebbe fatto subito, quando Ay stesso era più giovane e Tut un bambino indifeso.
Nemmeno la teoria dell'assassinio usando il veleno mi convince.
Ho sempre considerato Ay come una persona saggia fedele ai suoi re, prima Akhenaten e poi Tut.
Qualche dubbio, invece, nutro verso Horemheb, che non solo ha usurpato le stele di Tutankhamon ma ha cancellato dalla storia i suoi predecessori, anche se la dimostrazione più lampante di questa damnatio memoriae è dovuta a Ramesse II nel tempio di Abydo.
antonio crasto
00martedì 29 aprile 2008 11:22
Io ritengo che la spiegazione finora fornita del titolo di Ay “Padre del dio” sia poco consistente. Immaginare che il titolo sia passato in eredità da un’eventuale padre, Yuia ,o immaginare che il fatto di essere marito della nutrice di Nefertiti sia sufficiente a legittimare questo titolo sembra a mio parere poco convincente.

Io ritengo che l’unica spiegazione vada trovata nel fatto che Ay e Yuia fossero un’unica figura storica. Non si sa bene che cosa significhi Ay, ma è possibile che sia un vezzeggiativo di Yuia e che il cambio di nome rientri nella linea dei cambiamenti di nomi imposti ad Akhetaton.
La presenza di un Ay = Yuia ad Akhetaton sarebbe giustificata inoltre da una specie di supervisione del nonno del giovane faraone.

Concordo con francis sull’inconsistenza dell’ipotesi di un omicidio di Tutankhamon.

Ay subentrò al faraone bambino perché era l’unico in qualche modo legato alla famiglia reale. Finita la discendenza maschile di Amenhotep III (tramite Smenkhkara e Tutankhamon) non rimaneva che incoronare il bisnonno di Tut.
Per quanto riguarda l’eventuale matrimonio con la vedova Ankhsenamon, io ritengo che Ay:

- sia stato il consigliere della lettera al re degli Ittiti;
- abbia capito che il mandante dell’uccisione del principe ittita era il capo dell’esercito Horemheb;
- abbia deciso di sposare formalmente la pronipote e di impegnarsi nella gestione del regno, così da definire un’altra linea ereditaria.

Horemheb aveva a mio parere la possibilità di comandare un assalto alla spedizione che stava portando il principe ittita in Egitto. Il fatto che Ay abbia tolto a Horemheb l’alto incarico di Comandante in capo dell’Esercito per assegnarlo al proprio figlio, lascia ipotizzare sia il tradimento del Generalissimo sia l’odio che questi dovette covare verso Ay.

Non concordo sul fatto che la WV 23 sia la tomba di Ay. Tutti i cartigli sono stati cancellati, con la sola eccezione di due nomi di Horus. E’ a mio parere molto probabile che la tomba sia stata scavata per Akhenaton e che il vandalismo sia stato decretato dal clero di Amon. Il titolo di Horus potrebbe non essere stato cancellato perché poco conosciuto e non incluso nella lista dei nomi da cancellare.

Senza volermi accanire contro Horemheb, ritengo che oltre ad essere stato il mandante dell’uccisione del principe ittita sia stato anche il sicario dell’uccisione dell’erede al trono, il figlio di Ay.
Mentre la prima azione potrebbe essere giustificata dalla paura di cedere il comando dell’Egitto a un principe straniero, l’altra sembra proprio dettata dall’odio per Ay e dall’ambizione personale.
-Kiya-
00martedì 29 aprile 2008 17:05
"Padre del Dio" potrebbe avere anche solo valenza onorifica, come nel caso di molti altri titoli, che non sempre corrispondevano a un'effettiva mansione pratica (un po' come gli attuali..."Cavalieri", per intenderci).
Personalmente non credo nell'identificazione di Yuya e Ay, mentre propendo a ritenere che ci troviamo di fronte a padre e figlio, parentela che spiegherebbe molte caratteristiche comuni.

In quanto all'assonanza tra i nomi, mi pare di ricordare che anche i genitori di Yuya, quanto meno quelli ritenuti tali, avessero nomi assai simili a loro volta...

Non conosco approfonditamente i particolari della scoperta della tomba di Yuya e Tuya, ma credo di poter affermare che Yuya fosse il fratello di Mutemweya, consorte di Thutmosi IV e che i loro genitori si chiamassero Yey e Tey, o qualcosa del genere...
roberta.maat
00lunedì 2 giugno 2008 18:03


Qualcuno può leggere i geroglifici di Ay e Ankhesempaton ? In particolare vorrei sapere quale protocollo adottato da Ay.
Grazie
Maat Ka Ra
00lunedì 2 giugno 2008 18:13
Il nome di Ay è quello di trono, non ci sono riferimenti a titolature particolari, come pure quello di Ankhesenamon, a parte il fatto che sono messi nei cartigli reali....
roberta.maat
00lunedì 2 giugno 2008 20:55
Un momento....Maat.....ho letto altrove che questo nome di Ay non è il suo definitivo di trono, puoi confermare ?
Maat Ka Ra
00lunedì 2 giugno 2008 22:06
So che è lui, Kheper Kheperw Ra...perchè, ne ha avuti altri?...ho la copia della lettera di Newberry a Carter in cui gli parla proprio di questo anello e lo leggo chiaramente...
roberta.maat
00lunedì 2 giugno 2008 22:29
Traggo questa curiosità dal testo di Gabolde, in cui l'autore cita la particolarità del nome non definitivo di Ay a suffragio del fatto che l'anello non prova Ankhesenamon come grande sposa reale dello stesso.
Vorrei sapere anche io l'altro nome.
-Kiya-
00martedì 3 giugno 2008 00:59
ho aperto l'immagine con un programma grafico e l'ho messa a fuoco quanto possibile. Confermo che il cartiglio di destra riporta il nome di incoronazione di Ay, N swt bty [Kheper Kheperu Ra]
roberta.maat
00martedì 3 giugno 2008 22:38
Perchè sull'anello di Ay, per Keper KeperuRa c'è un solo Kpr al centro e invece nella parete della Tomba di Tut, KeperKeperuRa ha due Kpr al centro ? Mancanxa di spazio o che altro ?
Tutti e due sono nomi di trono anche se non mi spiego perchè sono definiti non definitivi.
antonio crasto
00martedì 3 giugno 2008 22:59
Il prenome è lo stesso. La disposizione dei geroglifici dipende dallo spazio e dall'effetto grafico.
Nel caso dell'anello sembra che ci sia un primo Kheper e quindi un secondo Kheper sotto con le tre barre del plurale. Nella rappresentazione della tomba di tut i due Kheper sono affiancati, ma la sostanza non cambia.
Ciao Antonio
-Kiya-
00martedì 3 giugno 2008 23:56
Re:
roberta.maat, 03/06/2008 22.38:

Perchè sull'anello di Ay, per Keper KeperuRa c'è un solo Kpr al centro e invece nella parete della Tomba di Tut, KeperKeperuRa ha due Kpr al centro ? Mancanxa di spazio o che altro ?
Tutti e due sono nomi di trono anche se non mi spiego perchè sono definiti non definitivi.




I Kheperu sono due anche nel cartiglio dell'anello. Uno al centro e l'altro subito sotto, con l'indicazione del plurale. In cima sta il simbolo di Ra.

Non mi risulta che si possa attriuire ad Ay un ulteriore nome di trono, nè, tanto meno, che allo stato attuale si sia individuato un cartiglio che comprenda un solo Kheper accostato al simbolo di Ra.

[era questo che intendevi con:

Tutti e due sono nomi di trono

?]

Se poi anche ad Ay si può estendere la possibilità che vi fu una doppia incoronazione, come è accaduto nel caso di Tutankhamon (il quale, avevo letto non so più dove, anni orsono, presenta in un primo momento una titolatura parziale - 3 nomi in luogo di 5), ancora non ci è dato sapere, non avendo trovato attestazioni a riguardo. In tal caso, però, bisognerebbe accettare una coreggenza stabilita a tavolino fin dall'inizio, tra il sovrano bambino ed Ay. Cosa che avvalorerebbe la successione al trono di quest'ultimo e darebbe una connotazione differente al Consiglio di Reggenza a cui siamo abituati a pensare...
roberta.maat
00mercoledì 4 giugno 2008 00:55
Kiya i Keperu dell'anello sono due -uno è al centro- mentre i Keperu della tomba di Tut sono tre - due al centro -, ma giustamente come detto da Antonio è solo una esigenza artistica dovuta allo spazio limitato nell'anello.
Per quanto riguarda la coreggenza ed il conseguente diritto all'incoronazione dopo la morte di Tut, escluderebbe la necessità della sua legittimazione attraverso il matrimonio con Anches, giusto ?
-Kiya-
00mercoledì 4 giugno 2008 01:32
Re:
roberta.maat, 04/06/2008 0.55:

Kiya i Keperu dell'anello sono due -uno è al centro- mentre i Keperu della tomba di Tut sono tre - due al centro -, ma giustamente come detto da Antonio è solo una esigenza artistica dovuta allo spazio limitato nell'anello.
Per quanto riguarda la coreggenza ed il conseguente diritto all'incoronazione dopo la morte di Tut, escluderebbe la necessità della sua legittimazione attraverso il matrimonio con Anches, giusto ?




ok, ora ho capito e mi scuso per l'incartmanto iniziale. In effetti il plurale poteva essere indicato in entrambi i modi, o con la ripetizione del segno, oppure con le tre linee sotto il segno unico. La procedura standar mi pare però essere quest'ultima. In tal senso, la rappresrentazione più corretta è quella sull'anello, mentre quella che fa eccezione è quella nella tomba (devo cercarmi l'immagine, non ho presente quel cartiglio nella tomba di Tut...).
Per la coreggenza: un coreggente è in tutto e per tutto un sovrano, di pari grado di quello "ufficiale", ossia di quello che lo eleva a coreggente. Pertanto, nel caso di effettiva coreggenza, Ay dovette essere incoronato prima della morte di Tut e non successivamente. Qualora Ay fosse stato eletto coreggente di Tut, forse non avrebbe avuto necessità di sposare Ankhes per essere legittimato, ma avrebbe comunque dovuto contrarre matrimonio (è pur vero che nel caso di Ankheperura Neferneferuaton, coreggente di Akhenaton, questi sposa Meritaton, ma è altrettanto vero che non siamo certi del lignaggio reale di Nefertiti, che andò in sposa ad Amenhotep IV, quando questi salì al trono come coreggente del padre o poco prima). Bisogna quindi tener presente la possibilità che il matrimonio con una principessa di sangue reale potesse essere ritenuto necessario in assenza di un erede legittimo e, a sua volta, di sangue reale. Ay, in ogni caso, non lo era.

Il dubbio sulla doppia titolatura, comunque può nascere. Come nel caso di Tutankhaton/Tutankhamon che fu prima incoronato dai sacerdoti di Eliopoli (o forse proprio ad Akhenaton) e successivamente da quelli di Tebe (in merito devo sottolineare che ci sono pareri discordi, che vorrebbero il sovrano fanciullo incoronato a Menfi, prima del rientro a Tebe, in concomitanza con la redazione della Stele della Restaurazione)
antonio crasto
00mercoledì 4 giugno 2008 07:31
Re: Re:
-Kiya-, 04/06/2008 1.32:


...
In effetti il plurale poteva essere indicato in entrambi i modi, o con la ripetizione del segno, oppure con le tre linee sotto il segno unico. La procedura standar mi pare però essere quest'ultima. In tal senso, la rappresrentazione più corretta è quella sull'anello, mentre quella che fa eccezione è quella nella tomba (devo cercarmi l'immagine, non ho presente quel cartiglio nella tomba di Tut...).
...



Kheper Kheprw può essere scritto in due modi, o disegnando 4 scarabei (1 + 3) o disegnando 2 scarabei e associando al secondo le tre linee del plurali.
Sull'anello i due scarabei sono in sequenza verticale e le tre linee sono associate al secondo. Nella rappresentazione delle tomba di Tut i due scarabei sono in sequenza orizzontale e le tre linee sono associate al secondo (quello di sinistra in quanto si legge da destra).

Per quanto riguarda una eventuale coreggenza di Ay, mi trovate completamente in disaccordo. Se è vera la storia della vedova che chiede in sposa il figlio del re Ittita e se questa si riferisce ad Ankhesenamon, dobbiamo dedurre che il tentativo diplomatico si svolse durante il breve periodo di preparazione della mummia (70 giorni o più) e che Ay fu eletto re solamente dopo l'uccisione di Zannanzah.

Ciao Antonio


roberta.maat
00mercoledì 4 giugno 2008 08:57

Per quanto riguarda una eventuale coreggenza di Ay, mi trovate completamente in disaccordo. Se è vera la storia della vedova che chiede in sposa il figlio del re Ittita e se questa si riferisce ad Ankhesenamon, dobbiamo dedurre che il tentativo diplomatico si svolse durante il breve periodo di preparazione della mummia (70 giorni o più) e che Ay fu eletto re solamente dopo l'uccisione di Zannanzah.




.......e qui sorge il problema.....forse la regina vedova non è Anches ma Meritaton.
-Kiya-
00mercoledì 4 giugno 2008 09:04
Re: Re: Re:
antonio crasto, 04/06/2008 7.31:



Kheper Kheprw può essere scritto in due modi, o disegnando 4 scarabei (1 + 3) o disegnando 2 scarabei e associando al secondo le tre linee del plurali.
Sull'anello i due scarabei sono in sequenza verticale e le tre linee sono associate al secondo. Nella rappresentazione delle tomba di Tut i due scarabei sono in sequenza orizzontale e le tre linee sono associate al secondo (quello di sinistra in quanto si legge da destra).

Per quanto riguarda una eventuale coreggenza di Ay, mi trovate completamente in disaccordo. Se è vera la storia della vedova che chiede in sposa il figlio del re Ittita e se questa si riferisce ad Ankhesenamon, dobbiamo dedurre che il tentativo diplomatico si svolse durante il breve periodo di preparazione della mummia (70 giorni o più) e che Ay fu eletto re solamente dopo l'uccisione di Zannanzah.

Ciao Antonio





scusate, ma mi sto perdendo.... Roberta parla di 3 kheperu presenti nel cartiglio della Tomba, Antonio riferisce di due... se la versione corretta è quest'ultima, allora non v'è nulla di "anomalo".

In merito alla coreggenza: quella che esponi è la teoria più accreditata, ma così, allora, come si spiega la rappresentazione di Ay che esegue l'apertura della bocca? Posizione che spetta esclusivamente a colui che è designato al trono.
Zannanza, per quanto veloce possa essere stato, non potè giungere in Egitto così celermente, tenuto inoltre conto della titubanza del padre nel rispondere alla missiva. Ay, se davvero di lui si trattò, era già sul trono quando il principe giunse a Kemet. Lo confermano anche le parole di Mursili II, che racconta la vicenda.


roberta.maat
00mercoledì 4 giugno 2008 09:23
Chi esegue l'apertura della bocca nella tomba di Tut è Ay nelle vesti di erede -come a voler imporre questa legittimazione, quindi già investito di questo potere probabilmente perchè coreggente. Il suo cartiglio nella tomba contiene tre scarabei, sull'anello a parte il segno del plurale mi pare ce ne siano due.
Per quanto riguarda la vicenda Zannanza ritorniamo nella sezione dedicata.
antonio crasto
00mercoledì 4 giugno 2008 10:43
Brava Roberta!
In effetti leggevo un'immagine piccola e mal riuscita e mi ero convinto che nel cartiglio di Ay, disegnato nella tomba di Tut, si leggessero due scarabei e sotto tre linee del prurale.
Non è così. Ho cercato un'immagine migliore e la inserisco.



La foto non è perfetta, ma si possono vedere bene due scarabei in linea e uno scarabeo sotto gli altri due. Il fatto che quest'ultimo sia più grande dovrebbe semplicemente soddisfare un'esigenza di spazio nel cartiglio.

Questa immagine fa dunque ipotizzare che Ay abbia per un certo periodo preso il titolo Nesut Bity "Khepru Ra".
Io non credo possibile che alla morte di Tutankhamon ci sia stato un vuoto di potere durante il lungo periodo di mummificazione e preparazione della KV 62, senza l'incoronazione di un nuovo faraone.
Ammettendo pure che Ay abbia suggerito ad Ankhesenamon di chiedere la mano di un principe Ittita, c'è da supporre che, quale parente anziano, sia stato nominato sovrano alla morte del giovane Tut.
Egli potrebbe aver scelto il titolo di Khepru Ra.
Ay sapeva di essere anziano e quindi non si aspettava una lunga vita e avrebbe forse acconsentito a cedere il regno a Zannanzah e Ankhesenamon.
Dopo l'uccisione del principe ittita potrebbe aver deciso di sposare Ankhesenamon e rendere così leggitimata la sua incoronazione. E' possibile che con l'occasione abbia deciso un cambio di titolatura aggiungendo uno scarabeo e prendento il titolo Kheper Kheperu Ra.

Mi sembra strano che nessun Egittologo di fama abbia finora fatto notare questo doppio prenome.

Ciao Antonio
-Kiya-
00mercoledì 4 giugno 2008 11:06
credo sia opportuno approfondire in merito alla presenza del singolo Kheper e, in cima, quella dei due Kheperu.
Chiedo a chi ha conoscenze filologiche più approfondite delle mie, se può confermare, o confutare, che tale cartiglio possa comunque essere letto "Kheper Kheperu Ra"
-Kiya-
00mercoledì 4 giugno 2008 11:27
potrebbe anche trattarsi del duale, che prende la desinenza wy, anzichè solo la w, normalmente impiegata per l'effettivo plurale. In tal caso il cartiglio si leggerebbe "Kheper Kheperui Ra"
antonio crasto
00mercoledì 4 giugno 2008 17:42
La mia sorpresa sul fatto che importanti Egittologi non avessero sottolineato l’anomalia del prenome di Ay nella rappresentazione dell’Apertura della Bocca di Tutankhamon era in realtà infondata.
Riportano infatti:

W. J. Murnane in “Texts from the Amarna Period in Egypt, pag. 224:

«[…] the King of Upper and Lower Egypt, KHEPRURE, […].»

Sottolineando, senza commentarla, la mancanza di un Kheper, uno scarabeo;


F. Cimmino in “Tutankhamon”, pag. 210:

«[…] Robert Hari ritenne di poter avanzare questa ipotesi ardita solo sulla base delle iscrizioni che appaiono sulla parete est della Camera del Sarcofago nella tomba di Tutankhamon, dove il nome di Ay è scritto Kheperu e quindi, da questo, il «prenome» dovrebbe leggersi Kheperu-Rē anziché Kheperkheperu-Rē (=Kheperkheperurē) come è scritto in tutti i monumenti del suo regno; lo studioso si chiede in quale occasione e per quali ragioni Ay abbia cambiato il suo «prenome», e se il prete-sem che officia il rito dell’«Apertura della Bocca» non sia un altro sovrano.»

Hari ipotizza in realtà una successione Smenkhkara- Ay e quindi una coreggenza Ay-Tutankhamon.

Io ritengo più probabile, come già detto, una prima incoronazione di Ay alla morte di Tutankhamon, in qualità di reggente, e quindi una incoronazione definitiva, con cambio di prenome, al seguito del fallimento del tentativo di incoronare un principe Ittita.
roberta.maat
00mercoledì 4 giugno 2008 22:32

La mia sorpresa sul fatto che importanti Egittologi non avessero sottolineato l’anomalia del prenome di Ay nella rappresentazione dell’Apertura della Bocca di Tutankhamon era in realtà infondata.
Riportano infatti:

W. J. Murnane in “Texts from the Amarna Period in Egypt, pag. 224:

«[…] the King of Upper and Lower Egypt, KHEPRURE, […].»

Sottolineando, senza commentarla, la mancanza di un Kheper, uno scarabeo;


F. Cimmino in “Tutankhamon”, pag. 210:

«[…] Robert Hari ritenne di poter avanzare questa ipotesi ardita solo sulla base delle iscrizioni che appaiono sulla parete est della Camera del Sarcofago nella tomba di Tutankhamon, dove il nome di Ay è scritto Kheperu e quindi, da questo, il «prenome» dovrebbe leggersi Kheperu-Rē anziché Kheperkheperu-Rē (=Kheperkheperurē) come è scritto in tutti i monumenti del suo regno; lo studioso si chiede in quale occasione e per quali ragioni Ay abbia cambiato il suo «prenome», e se il prete-sem che officia il rito dell’«Apertura della Bocca» non sia un altro sovrano.»

Hari ipotizza in realtà una successione Smenkhkara- Ay e quindi una coreggenza Ay-Tutankhamon.

Io ritengo più probabile, come già detto, una prima incoronazione di Ay alla morte di Tutankhamon, in qualità di reggente, e quindi una incoronazione definitiva, con cambio di prenome, al seguito del fallimento del tentativo di incoronare un principe Ittita.



Anche gli studi di Gabolde rilevano questa irregolarità nel nome di Ay per una incongruenza temporale circa il trono e il matrimonio con Anches. Come Krauss sostiene però che il principe ittita divenne effettivamente faraone.
Per questo è più giusto scrivere nella sezione dedicata a Zannanza.
-Kiya-
00giovedì 5 giugno 2008 00:58
Aa Kheperu Ra (Amenhotep II)
Men Kheperu Ra (Thutmosi IV)

Nefer Kheperu Ra (Akhenaton)
Ankh Kheperu Ra (?)
Neb Kheperu Ra (Tutankhamon)
Kheperura/Kheper Kheperu Ra (Ay)
Djeser Kheperu Ra (Horemheb)

senza citare i vari "Kheper" che precedono e seguono i sovrani indicati...

una bella progressione, non c'è che dire...
antonio crasto
00giovedì 5 giugno 2008 08:57
Visto che stiamo parlando di problematiche legate alla titolatura di Ay vorrei segnalare una inesattezza o un errore.

La sua titolatura viene così definita:

- Horo: Toro possente, risplendente nelle apparizioni;
- Le due Signore: Che sovrasta gli asiatici con grande potenza;
- Horo d’oro: Col possesso della Maat le Due Terre rinascono;
- Neswt Bity: Stupefacenti sono le manifestazioni di Ra;
- Sa Ra: Padre del dio, Ay.

Nel testo di Murnane si riporta (Stele della Donazione):

- Horus: Mighty Bull “Whose Manifestations are Dazzling”;
- Two Ladies: Mighty in Strength, Suppressor of the Asiatics;
- Horus of Gold: Rightful Ruler who Brings the Two Lands back into Being”;
- King of Upper and Lower Egypt, Lord of the Two Lands: Kheperkheprure doer of Maat;
- Son of Re: God’s Father Ay, the God who rules Thebes.

Cimmino nel libro Tutankhamon riporta a riguardo della stessa stele:

- Horus: Toro Possente dalle corna meravigliose;
- Le Due Signore, le Potenti: Colui che ha annientato l’Asia;
- Horus d’oro: Principe delle Verità, Creatore delle Due Terre;
- Re dell’Alto e Basso Egitto, Signore delle Due terre: Kheperkheperurē-in-Maât;
- Figlio di Rē, Padre Divino Ay-Heka Netheri-Wēset.

A parte le traduzioni non letterali di Cimmino, mi sembra strano che i geroglifici del titolo Horus chiaramente traducibili con “Risplendente nelle manifestazioni” possano anche essere tradotti “dalle corna meravigliose”.
E’ una traduzione libera riferita al Toro o esiste un’altra versione del titolo Horus?
antonio crasto
00giovedì 5 giugno 2008 09:20
Re:
-Kiya-, 05/06/2008 0.58:

Aa Kheperu Ra (Amenhotep II)
Men Kheperu Ra (Thutmosi IV)

Nefer Kheperu Ra (Akhenaton)
Ankh Kheperu Ra (?)
Neb Kheperu Ra (Tutankhamon)
Kheperura/Kheper Kheperu Ra (Ay)
Djeser Kheperu Ra (Horemheb)

senza citare i vari "Kheper" che precedono e seguono i sovrani indicati...

una bella progressione, non c'è che dire...





All’elenco di Kiya bisogna aggiungere: Aa kheper ka Ra (Thutmose I), Aa kheper en Ra (Thutmose II) e Men kheper Ra (Thutmose III).

Riporto dal mio saggio, pag. 155

«[…] è possibile che Thutmose I abbia voluto indicare il cambiamento di linea dinastica nel suo prenome A kheper k ara “Grande la trasformazione del ka di Ra”, introducendo il termine kheper, che doveva risultare, col suo plurale kheperu / khepru, quasi una costante dei faraoni della dinastia, […].»

Ho voluto sottolineare come l’introduzione del geroglifico kheper, lo scarabeo, al singolare o al plurale, potesse essere ritenuta un’indicazione di successione non lineare (padre-figlio) o una successione che in qualche modo presentava delle problematiche. Al riguardo può essere considerata emblematica l’incoronazione di Thutmose I, quasi sicuramente cognato di Amenhotep I, e quelle di Thutmose II e III, rispettivamente figli di una sposa secondaria di Thutmose I e II.
Uno studio sui prenomi dei sovrani delle dinastie precedenti mi ha portato poi a individuare l’assoluta mancanza del termine kheper, fatta eccezione per Djedefra, che adottò come prenome proprio Kheper, indicando forse che non apparteneva alla linea di successione principale e che era figlio di una sposa secondaria.

Sono convinto che un esame accurato dei prenomi e degli altri titoli possa fornire qualche utile indicazione sulle successioni e sul programma politico dei vari faraoni.



roberta.maat
00giovedì 5 giugno 2008 09:49

Ho voluto sottolineare come l’introduzione del geroglifico kheper, lo scarabeo, al singolare o al plurale, potesse essere ritenuta un’indicazione di successione non lineare (padre-figlio) o una successione che in qualche modo presentava delle problematiche.



Colleghi questa ipotesi al significato intrinseco della parola Keper ?
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