Biografie: Amenhotep IV, poi Akhenaton

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-Kiya-
00mercoledì 22 marzo 2006 23:37





Re della XVIII dinastia (1348-1331 a.C. circa)

Prenome: Neferkheperure, Waenra
Nome: Amenofi IV poi Akhenaton

Figlio di Amenofi III e della Regina Teye, è uno dei personaggi più celebri e controversi dell'egittologia. Si sa di certo che il faraone, con il nome di Amenofi IV, iniziò a regnare a Tebe, dove diede l'avvio a una frenetica attività edilizia facendo costruire vari monumenti con la nuova e geniale tecnica, da lui inventta, dei talatat (blocchi trasportabili da un solo uomo). I monumenti edificati a Karnak furono distrutti dopo la morte del faraone e i frammenti, riutilizzati in altre costruzioni, sono stati rinvenuti dagli archeologi. Altri talatat sono stati trovati a Luxor, Madamud, Tod e altri siti minori. Amenofi IV, sposato fin dal primo anno di regno con la celebre Nefertiti, aveva almeno 6 figlie (tre delle quali nate poi ad Amarna), e sappiamo che il sovrano dimostrò chiaamente una predilezione per Ra-Horakhte.
Nel 5° anno di regno, Amenofi IV decise di fondare una nuova capitale, Akhetaton; nel 6° anno di regno la corte vi si trasferì e il faraone cambiò il proprio nome da Amenofi ("Amon è soddisfatto"), in Akhenaton, che letteralmente significa "L'Akh di Aton", traducibile variabilmente in "Colui che giova ad Aton", "Piacevole ad Aton" o, più probabilmente, "Luce di Aton".
La cosiddetta arte amarniana in realtà nacque già a Tebe: fu lo stesso faraone l'ideatore geniale delle soluzioni artistiche innovative che la caratterizzano. Ad Akhetaton il faraone fece costruire monumenti solari e sviluppò il culto di Aton, di cui si proclamò figlio. Spesso si legge che il faraone, fattosi profeta di Aton, si rinchiuse in se stesso disinteressandosi del regno. In realtà queste affermazioni sono vere solo in parte. All'inizio l'Egitto conservò la sua antica potenza, e segni delle attività edilizie del Re, oltre che nella capitale, si trovano a Eliopoli e in Nubia (Sesebi, Soleb, Gempaaton, oggi nota come Kawa). Tuttavia documenti posteriori (l'Editto della Restaurazione dell'epoca di Tutankhamon) dicono che i templi degli altri dèi erano in abbandono. Sappiamo poi che l'esercito non aveva più la passata potenza e che l'Egitto era preda della corruzione a tutti i livelli dello Stato.
Da tutto ciò si deduce che Akhenaton aveva concentrato tutta la sua attenzione sul suo sogno mistico, trascurando i suoi doveri politici. Gli immancabili avvoltoi sociali fecero il resto, arricchendosi a spese di un paese con un controllo ormai molto relativo.
Tuttavia il potere del faraone era ancora molto rispettato in Nubia, e segni di importanti contatti con l'Egeo vengono dalla mole di vasellame miceneo ritrovato ad Amarna, in altri luoghi dell'Egitto e fino in alta Nubia, e dalle prove testuali. Il faaone era rispettato anche in Asia, fino a quando l'espansione hittita non entrò in contatto diretto con la sfera d'influenza egizia, fomentando le rivolte dei principi asiatici.
In quelle condizioni, inutilmente gli alleati dellEgitto chiesero aiuto; i più fedeli soccombettero, mentre altri passarono al nemico.
Intanto Akhenaton si dedicava al culto di Atone regnava con una certa serenità dalla sua capitale.

Le raffigurazioni delle tombe e le decorazioni degli intonaci delle dimore ci danno un'immagine idilliaca della vita cittadina.
L'ultimo evento documentato è la grande festa del 12° anno, in cui vennero recati tributi da tutte le nazioni straniere: Akhenaton vi appare con Nefertiti e le sei figlie. Con la morte di alcune di loro finì l'era felic di Akhenaton.
Dopo il 12° anno il quadro è confuso e complesso: il nome di Nefertiti sparisce quasi completamente, e appaiono nuovi personaggi, come la "noble dama" Kiya, il re Smenkhkara.
Ciò che si sa di certo è che le ultime attestazioni di Akhenaton sono del 17° anno. E' probabile che il Re sia stato sepolto nella tomba nella valle Reale di Akhetaton, poichè lì sono stati trovati frammenti del sarcofago, della cassa canopica e degli stessi canopi, nonchè di ushabti.
Di certo vi è il fatto che la tomba reale fu prevista con un vasto sviluppo laterale, probabilmente una sorta di seconda tomba in cui accogliere Nefertiti, e un'altra sezione con tre camere, aggiunte certamente per le tre figlie morte.
Nella tomba KV55 della Valle dei Re, a Tebe Ovest, fu rinvenuto uno splendido sarcofago riadattato dalla dama Kiya, in cui si trovava però il corpo di un maschio; le analisi gli attribuiscono un'età di circa 20/25 anni - dunque troppo giovane per essere Akhenaton - ma l'imperfezione stessa delle analisi non esclude questa identità.
Akhetaton fu abbandonata poco dopo la morte del Re, forse quattro anni più tardi. Il sogno di Akhenaton era finito per sempre.
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