Il cerchio si stringe su Osama Bin Laden. I servizi segreti americani, a quanto rivela Al Arabya, è nascosto sul K2, la secondo montagna più alta del mondo. Ora i responsabili dello «small group» di cacciatori è deciso a tirare la rete e tentatre di catturare lo sceicco di Al Qaeda.
Un regalo per il fine mandato di George W.Bush.
Nei giorni scorsi i responsabili della sicurezza e dell'esercito americano si sono riuniti nella base militare di Doha, nel Qatar, per fare il punto della situazione sulla caccia al capo di Al Qaeda. A questo summit avrebbe partecipato anche l'ambasciatore Usa a Islamabad, Anne Peterson. Questo perché la Cia ha localizzato il terrorista saudita nella zona nota come «il tetto del mondo». Una zona impervia di confine tra Pakistan, Afghanistan, Kashmir e Cina. L'accelarazione alla caccia all'uomo più ricercato del mondo sulla cui testa c'è una taglia di 50 milioni di dollari, è la notizia che Osama Bin Laden stia pianificando un nuovo devastante attacco come quello dell'11 settembre.
Non è la prima volta che i cacciatori di Cia e Fbi del Ctc, counter terrorist center, che fanno parte della «task force Osama», pensano di aver individuato il covo di Bin Laden. Negli ultimi tre anni almeno sette volte i commandos della «Task force 121 - Death Squad», gli stessi uomini che hanno preso Saddam Hussein in Iraq, hanno pensato di essere a un passo dalla cattura del nemico numero 1. E almeno altre dieci volte i razzi dei Predator sono andati a segno nella speranza di aver eliminato il principe del terrorismo. Ci sono andati molti vicini: uccisi luogotenenti ed esponenti di spicco di Al Qaeda ma lui, lo Sceicco, non è stato mai neppure sfiorato. E ha continuato a lanciare i suoi proclami e le sue minacce. Così sono caduti vittima della nuova strategia anti terrorismo personaggi come Abu Layth al Libi, numero tre di Al Qaeda. I missili lanciati dai Droni hanno aperto voragini tra i ranghi dei qaedisti e dei talebani.
L'ultimo avvistamento in ordine di tempo risale alla fine di ottobre 2004. Tra il 17 e il 19 ottobre, infatti, un caccia della forza aerea dell'India ha avvistato un convoglio di dieci veicoli neri, con molta probabilità fuoristrada giapponesi, nel Tibet Laddash, al confine tra Pakistan, India e Cina. Il 22 ottobre parte dei veicoli, nuovamente avvistati dai piloti di New Delhi, stavano facendo marcia indietro. Secondo alcune fonti Osama Bin Laden si troverebbe in questa zona di confine da giugno 2004. La zona che ora i servizi americani confermano come il covo di Bin Laden. In questa area operano i guerriglieri islamici del Kashmir e molte tribù tagike. Tutti ostili verso gli stranieri e fedeli allo sceicco saudita. Qui i russi avevano costruito dei bunker sotterranei negli anni Settanta, dove erano custoditi missili a testate nucleari puntati verso il territorio della Repubblica Popolare Cinese. Il freddo e la mancanza di ossigeno, siamo tra i 5000 e gli 8000 metri del Pamir, hanno costretto i sovietici ad abbandonare la zona. Ma i bunker sono rimasti. Non solo. La vicinanza con la Cina dà a Osama bin Laden la certezza che gli Stati Uniti non bombarderanno mai la zona nel rischio che un missile «intelligente» finisca per colpire le postazioni di confine dei cinesi. Ma oggi alla vigilia delle Olimpaidi a Pechino e la Cina che agita lo spettro del terrorismo islamico coem minaccia la sicurezza dei Giochi. Gli Stati Uniti potrebbero aver trovato l'occasione giusta per dare scacco al loro «ex» fedele mujahedin dei tempi della guerra in Afghanistan contro l'Armata Rossa.
Ora nel suo sicuro rifugio Osama Bin Laden, pregando, scrivendo poesie e proclami per i mujahedin, è consapevole che «la situazione è seria ma la sfortuna è momentanea». Lui, lo sceicco miliardario che ha lasciato le ricchezze per la Jihad sa che arriverà il suo momento: «Ho giurato di morire solo da uomo libero, anche se trovo che la morte ha un gusto amaro».
continuo a vedere una eventuale operazione sul k2 volta alla cattura dello sceicco altamente improbabile