Bin Laden avvistato sul K2

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il rat-man
00lunedì 26 maggio 2008 11:34
Al Arabiya: servizi Usa preparano blitz



Il leader dell'internazionale del terrore Al Qaeda, Osama Bin Laden, si nasconderebbe nel nord del Pakistan nei pressi del K2. In quell'area, i servizi segreti americani intendono braccarlo con una massiccia operazione militare in tutta parte settentrionale delle aree tribali pakistane. Lo rivelano fonti citate dalla tv satellitare Al Arabiya. Un vertice per fare il punto su questo blitz si sarebbe tenuto a Doha in Qatar.

Lo sceicco si troverebbe quindi nella zona nota come "il tetto del mondo", quell'area del Pakistan che confina con l'Afghanistan a ovest, e in particolare con la provincia di Konrad e con la catena montuosa del Nurestan, e a nord con la Cina.

Gli Stati Uniti vogliono fermare Bin Laden che starebbe pianificando nuovi attentati in occidente servendosi di cittadini arabi ma anche di europei convertiti di recente all'Islam. Il generale David Petreaus, comandante delle forze Usa in Iraq, presente alla riunione di Doha assieme ai responsabili della sicurezza e all'ambasciatore Usa a Islamabad, Anne Peterson, quattro giorni fa aveva parlato davanti al senato americano affermando che dalle zone tribali pakistane al-Qaeda starebbe pianificando un nuovo undici settembre.

Intanto Al Qaeda allarga sempre piu' l'area dei sostenitori. Dalla sua l'organizzazione terroristica ha, oltre ai talebani afghani e alle tribù pakistane, che hanno smentito la presenza di Bin Laden nella loro zona tramite la tv Al Jazeera, anche un movimento integralista con sede in Egitto che pero' aveva finora espresso posizioni diverse, come quello dei Fratelli Musulmani.

La nuova strategia: i raid contro i vertici di Al Qaeda
Forse proprio questo fronte che va amplificandosi di settimana in settimana ha indotto l'intelligence americana a passare all'azione adottando la tattica dei raid mirati contro i vertici dell'organizzazione. La nuova strategia americana del resto è già stata inaugurata con l'uccisione del numero tre di Al Qaeda, il libico Abu Layth al-Libi, ucciso in un raid aereo compiuto da un velivolo americano il 25 gennaio su Mir Ali, nelle zone tribali pakistane. Insieme a lui, che guidava le operazioni militari della formazione armata, sono morti anche due kuwaitiani e un libico che facevano parte del direttorio del gruppo terroristico. Poi è stato ucciso Mansour Dadullah, fratello del Mullah Dadullah, rimasto gravemente ferito nel corso di un blitz compiuto dall'esercito pakistano l'11 febbraio all'interno di un villaggio del Beluchistan dove era nascosto insieme ad altri quattro miliziani. Il 28 febbraio i drone hanno ucciso 13 miliziani islamici nel Waziristan pakistano. Il 14 maggio nella zona tribale pakistana di Bajur, sempre al confine con l'Afghanistan sono morti 15 terroristi tra cui una donna. Con lo stesso metodo è stato fatto fuori 10 giorni fa il leader somalo di Al Qaeda, Moallim Aden Hashi, colpito da un razzo americano in un'abitazione insieme ad altri suoi miliziani.

Queste azioni fanno ritenere credibile il progetto della Cia di colpire con le stesse modalità anche la cupola di Al Qaeda e il suo ricercatissimo leader.



hanno fatto bene a dirlo a tutto il mondo, tanto bin laden rimarrà lì ad aspettarli (ammesso che fosse davvero lì) [SM=x967719]
il rat-man
00martedì 27 maggio 2008 09:07

Il cerchio si stringe su Osama Bin Laden. I servizi segreti americani, a quanto rivela Al Arabya, è nascosto sul K2, la secondo montagna più alta del mondo. Ora i responsabili dello «small group» di cacciatori è deciso a tirare la rete e tentatre di catturare lo sceicco di Al Qaeda.

Un regalo per il fine mandato di George W.Bush.
Nei giorni scorsi i responsabili della sicurezza e dell'esercito americano si sono riuniti nella base militare di Doha, nel Qatar, per fare il punto della situazione sulla caccia al capo di Al Qaeda. A questo summit avrebbe partecipato anche l'ambasciatore Usa a Islamabad, Anne Peterson. Questo perché la Cia ha localizzato il terrorista saudita nella zona nota come «il tetto del mondo». Una zona impervia di confine tra Pakistan, Afghanistan, Kashmir e Cina. L'accelarazione alla caccia all'uomo più ricercato del mondo sulla cui testa c'è una taglia di 50 milioni di dollari, è la notizia che Osama Bin Laden stia pianificando un nuovo devastante attacco come quello dell'11 settembre.
Non è la prima volta che i cacciatori di Cia e Fbi del Ctc, counter terrorist center, che fanno parte della «task force Osama», pensano di aver individuato il covo di Bin Laden. Negli ultimi tre anni almeno sette volte i commandos della «Task force 121 - Death Squad», gli stessi uomini che hanno preso Saddam Hussein in Iraq, hanno pensato di essere a un passo dalla cattura del nemico numero 1. E almeno altre dieci volte i razzi dei Predator sono andati a segno nella speranza di aver eliminato il principe del terrorismo. Ci sono andati molti vicini: uccisi luogotenenti ed esponenti di spicco di Al Qaeda ma lui, lo Sceicco, non è stato mai neppure sfiorato. E ha continuato a lanciare i suoi proclami e le sue minacce. Così sono caduti vittima della nuova strategia anti terrorismo personaggi come Abu Layth al Libi, numero tre di Al Qaeda. I missili lanciati dai Droni hanno aperto voragini tra i ranghi dei qaedisti e dei talebani.
L'ultimo avvistamento in ordine di tempo risale alla fine di ottobre 2004. Tra il 17 e il 19 ottobre, infatti, un caccia della forza aerea dell'India ha avvistato un convoglio di dieci veicoli neri, con molta probabilità fuoristrada giapponesi, nel Tibet Laddash, al confine tra Pakistan, India e Cina. Il 22 ottobre parte dei veicoli, nuovamente avvistati dai piloti di New Delhi, stavano facendo marcia indietro. Secondo alcune fonti Osama Bin Laden si troverebbe in questa zona di confine da giugno 2004. La zona che ora i servizi americani confermano come il covo di Bin Laden. In questa area operano i guerriglieri islamici del Kashmir e molte tribù tagike. Tutti ostili verso gli stranieri e fedeli allo sceicco saudita. Qui i russi avevano costruito dei bunker sotterranei negli anni Settanta, dove erano custoditi missili a testate nucleari puntati verso il territorio della Repubblica Popolare Cinese. Il freddo e la mancanza di ossigeno, siamo tra i 5000 e gli 8000 metri del Pamir, hanno costretto i sovietici ad abbandonare la zona. Ma i bunker sono rimasti. Non solo. La vicinanza con la Cina dà a Osama bin Laden la certezza che gli Stati Uniti non bombarderanno mai la zona nel rischio che un missile «intelligente» finisca per colpire le postazioni di confine dei cinesi. Ma oggi alla vigilia delle Olimpaidi a Pechino e la Cina che agita lo spettro del terrorismo islamico coem minaccia la sicurezza dei Giochi. Gli Stati Uniti potrebbero aver trovato l'occasione giusta per dare scacco al loro «ex» fedele mujahedin dei tempi della guerra in Afghanistan contro l'Armata Rossa.
Ora nel suo sicuro rifugio Osama Bin Laden, pregando, scrivendo poesie e proclami per i mujahedin, è consapevole che «la situazione è seria ma la sfortuna è momentanea». Lui, lo sceicco miliardario che ha lasciato le ricchezze per la Jihad sa che arriverà il suo momento: «Ho giurato di morire solo da uomo libero, anche se trovo che la morte ha un gusto amaro».



continuo a vedere una eventuale operazione sul k2 volta alla cattura dello sceicco altamente improbabile [SM=x967709] [SM=x967708]
-FabioCaressa
00martedì 27 maggio 2008 12:30
Sicuramente rimarrà li ad aspettarli....Bin Laden per l'occasione indosserà anche la maglietta "target" [SM=x967719] [SM=x967719] [SM=x967719]
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