Big Show

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Kova691
00mercoledì 19 ottobre 2005 20:46
BIG SHOW
Paul Wight nasce a Tampa, Florida l’8 febbraio 1971. Nel 1994, dopo aver giocato a basketball nella squadra del Wichita State, Paul decide di tentare la fortuna nel wrestling professionistico. Nel corso di una partita di football a cui stava assistendo, conosce casualmente Hulk Hogan che resta impressionato dalla sua stazza e gli chiede di andarsi ad allenare alla WCW, che ben presto, sulla spinta del suggerimento di Hulkster, lo mette sotto contratto. Paul si allena con Larry Sharpe e nel 1995 entra quindi al Powerplant wrestling school, dove ben presto si guadagna una buona reputazione per la sua grande agilità nonostante la mole.
Nel 1995, a Bash at the Beach, Paul fa la sua prima apparizione sotto il nome di the Giant e interrompe una intervista di Hulk Hogan. The Giant annuncia di essere il figlio di Andrè the Giant e di reputare Hogan uno dei responsabili della sua caduta in miseria e morte. Questo spot catapulta la promessa direttamente nel main eventing della WCW, e per rafforzarlo ancora di più, i bookers lo fanno entrare nella stable “Dungeon of Doom”, guidata da Kevin Sullivan.
The Giant continua il suo feud con Hogan, e, a Fall Brawl, mentre Hogan affronta Sullivan in un cage match, interviene nel match infortunando Hogan ad un ginocchio. Inoltre the Giant distrugge anche una delle Harley Davidson di Hogan con un monster truck: questo induce Hogan a sfidare Giant in un Monster Truck match prima e ad un title match poi ad Halloween Havoc 1995. Nel primo incontro i due si sfidano con due monster trucks sul tetto della Joe Louis Arena, ma alla fine escono dai trucks ed iniziano una rissa che termina quando the Giant cade dal tetto dell’arena direttamente in una piscina. Hogan crede di aver ucciso il suo avversario, ma alla fine dello show Giant arriva sul ring per il suo match contro Hogan con il titolo in palio. Il match termina quando Jimmy Hart volta le spalle ad Hogan: nel match intervengono anche Randy Savage, Lex Luger e the Yeti, che induce Hogan a farsi squalificare. A causa del contratto stipulato per il match, il titolo può però cambiare anche per squalifica e the Giant, da rookie assoluto, conquista il suo primo WCW World Title.
Il suo feud contro Hogan continua e, nelle settimane successive, riesce addirittura a tagliare la barba di Hogan, dopo che Sullivan, travestito da donna, gli aveva lanciato della polvere negli occhi. Ma alla direzione della WCW non era piaciuta l’idea del cambio del titolo per squalifica: il titolo viene quindi tolto a Giant e dichiarato vacante, pronto ad essere riassegnato nella prima World War 3 battle royal, da svolgersi in tre ring con la partecipazione di sessanta wrestlers. Giant, nonostante sia uno dei favoriti per la vittoria finale viene eliminato da Hogan, il quale però viene sua volta tirato fuori dal ring dallo stesso Giant. Il feud con Hogan è lontano da una fine: solo nel febbraio 1996, la WCW stipula un steel cage match per SuperBrawl per risolvere la contesa. Il match è particolarmente duro ma termina con la vittoria di Hogan.
The Giant inizia in seguito una collaborazione con il campione WCW Ric Flair, ed insieme i due sfidano diverse volte Lex Luger e Hulk Hogan. Durante un match di Nitro, il 22 aprile del 1996, contro Lex Luger e Sting, Flair colpisce inavvertitamente the Giant, che lo sfida immediatamente ad un match, da disputarsi nel corso della stessa serata. Flair accetta e perde il titolo, colpito da un violento chokeslam di Giant, che conquista così il suo secondo titolo mondiale WCW.
The Giant inizia quindi dei feud contro Lex Luger, fatto letteralmente a pezzi in una puntata di Nitro con una chokeslam sul tavolo dei commentatori, poi, contro Sting battuto nel mese di maggio 1996 a Slamboree. Lex Luger viene di nuovo battuto a Great American Bash 1996. Dopo questi feud è di nuovo la volta di Hulk Hogan, che nel frattempo si era alleato con Scott Hall e Kevin Nash per formare il New World Order, che attacca più volte il campione. A Hog Wild, il 10 agosto 1996, l’intervento di Hall e Nash è determinante nel match per il titolo tra e the Giant: quando questi tenta di effettuare una chokeslam su Hall e Nash perde d’occhio Hogan , che lo colpisce con un big boot e poi lo schiena, riprendendosi il WCW Title.
Dopo questa sconfitta, Giant lotta solo nel midcarding: batte Chris Benoit in appena 23 secondi a Clash of the Champions XXXIII, poi, poche settimane dopo aver perso il titolo per mano dell’nWo, Giant entra nella fazione di Hogan: durante un episodio di Nitro Giant interviene durante una rissa fra la nWo e i IV Horsemen, attaccando questi ultimi. Il passaggio a heel è completato quando, a Fall Brawl 1996, Giant sconfigge Randy Savage, anche grazie all’intervento della nWo.
The Giant partecipa ad una “3 ring battle royal” per determinare il #1 contender per il titolo WCW. Nell’occasione, i wrestlers dell’nWo lavorano molto bene, tanto da eliminare tutti senza subire perdite, con eccezione di Lex Luger, il quale, con una incredibile impresa, riesce ad eliminare di seguito tutti i membri della nWo, tranne Giant, che non si fa sorprendere e elimina Luger, diventando così primo sfidante.
Lex Luger però comincia a vantarsi della sua comunque ottima impresa, e the Giant decide di sfidarlo in un match a Starrcade, che perde per colpa di un intervento di Sting. The Giant continua a reclamare la sua title shot, ma Hogan continua a rimandare, finché nel corso di una rissa dell’nWo contro Roddy Piper, Hogan chiese a Giant di effettuare la chokeslam su Piper. Giant si rifuta di eseguirla, adducendo come motivazione il non aver ricevuto una risposta alla sua legittima richiesta e afferra Hogan alla gola. A questo punto, interviene l’nWO, aggredendo Giant ed estromettendolo dalla stable.
Nelle settimane successive the Giant affronta diverse volte Hogan, ma il resto dell’nWo interferisce sempre per salvare Hogan da una sconfitta “pulita”; in uno di questi match Lex Luger si schiera al fianco di Giant per formare un nuovo tag team che si rivela subito senza rivali. Dopo diversi match, vittoria dopo vittoria, il duo conquista una title shot per i titoli di coppia della WCW, detenuti da Scott Hall e Kevin Nash. Al SuperBrawl i due team si scontrano in un ottimo match: the Giant è costretto a combattere per tutto il match, in quanto Luger non aveva ottenuto l’autorizzazione a lottare a causa di un infortunio, ma alla fine Lex arriva sul ring e riceve il cambio: in pochi secondi questo si rivela determinante ed il suo team vince il match e i titoli di coppia.
Il giorno dopo, a Nitro, i campioni non sono in grado di difendere i loro titoli contro gli Harlem Heat e Eric Bischoff decide di privarli delle cinture. Nelle settimane successive, dopo che Giant partecipa ad un “three team match” ad Uncensored, vinto dal Team nWO, Wight torna a puntare al titolo assoluto della federazione. Nel corso di un match contro Lex Luger, Booker T e Stevie Ray a Spring Stampede, Giant domina letteralmente il match, per poi consentire all’amico Lex Luger a schienare uno degli Harlem Heat e conquistare la title shot in palio. Il duo sfida poi Hulk Hogan e il famosissimo giocatore di basket Dennis Rodman a Bash at the Beach, che termina con un attacco da parte di Kevin Nash, travestito da Sting per confondere le idee. Tale attacco non sortisce però l’effetto sperato ed il match viene comunque vinto dalla coppia Luger/Giant, quando il primo fece cedere Hogan nella torture rack.
Questo attacco segna l’inizio della faida fra Giant e Kevin Nash, ma a causa di un infortunio dello stesso Nash lo scontro viene rimandato, costringendo the Giant a lottare contro altri membri della nWo (in particolare Randy Savage). Lo scontro raggiunge il suo apice quando Nash, ancora una volta travestito da Sting, riesce ad eliminare the Giant durante il World War 3 1997, e ad infortunare poi ala mano lo stesso Giant con una mazza da baseball. A Starrcade, la resa dei conti: Nash non si presenta, però, mandando Scott Hall come ambasciatore a comunicargli il suo forfait. The Giant non la prende bene e invia un chiaro messaggio a Kevin Nash distruggendo letteralmente Hall con la stessa finisher di Nash, la Jackknife Powerbomb.
Il 1998 si rivela come l’anno peggiore per the Giant: mette su troppi chili, che di fatto gli fanno perdere la sua velocità e la sua agilità e si rifiuta di prolungare il suo contratto con la WCW, attirando le critiche della dirigenza della federazione di Atlanta. Nel frattempo, l’attesa per il match fra Giant e Kevin Nash continua a salire: the Giant costringe la WCW a stipulare un patto da un milione di dollari per incontrare Kevin Nash a Souled Out a gennaio, con la promessa che fino a quel momento non avrebbe toccato Kevin Nash con un dito. Kevin le prova tutte per far rompere la promessa, ma Giant resiste e i due si scontrarono nel ppv in un buon match con un orribile finale: Giant, sul punto di finire Nash con un chokeslam, viene disturbato da Eric Bischoff, che viene colpito a sua volte con un chokeslam. Nash ne approfitta per gettare del caffè in faccia a Giant e prepararsi per la Jackknife Powerbomb. Giant si rivela essere troppo pesante e cade malissimo, correndo il rischio di una paralisi della schiena. Nash schiena poi Giant, che miracolosamente non subisce gravi conseguenze dall’accaduto.
The Giant ritorna il 23 febbraio, desideroso della rivincita contro lo stesso Nash, ma lo stesso Nash si rifiuta, accettando solo degli handicap match. Tutti i match terminano a causa delle interferenze della nWo, come anche il secondo match “one on one” fra i due, disputato ad Uncensored 1998. The Giant da allora vita ad un tag team con Sting, ottenendo una title shot contro Hall e Nash a Slamboree. Il lunedì prima, a Nitro, the Giant coglie di sorpresa tutti ritornando nella nWo. Il match si svolge comunque e terminò anch’esso a sorpresa quando Scott Hall girò le spalle a Nash colpendolo e permettendo a Giant di schienarlo e di diventare nuovo Tag Team Champion assieme a Sting.
Sfortunatamente Sting non era per nulla intenzionato a entrare nell’nWO e sputa in faccia a Giant il giorno successivo, a Nitro, per dimostrargli il suo disprezzo. Nel corso di una puntata di Nitro nel mese di giugno, Sting, nel corso di un tag team match fra i membri del Wolfpack Kevin Nash e Lex Luger e i membri dell’nWo Hollywood Giant ed Hulk Hogan, prima mostra di avere una maglietta della nWo, ma subito dopo, mentre Hogan e Giant stanno festeggiando, li colpisce alle spalle, togliendosi la maglietta e mostrando quella della Wolfpack.
Pochi giorni dopo, The Giant, infuriato contro Sting, a Thunder dichiara Brian Adams suo nuovo tag team partner e campione. Piu’ tardi nel corso della serata, la nuova coppia perde contro Luger e Diamon Dallas Page, quando Sting si mostra con la faccia dipinta di rosso e distrae the Giant. JJ Dillon stipula un match fra i due a Great American Bash, nel quale il vincitore sarebbe stato il legittimo campione di coppia e avrebbe avuto il diritto di nominare il suo partner come campione. A Great American Bash i due si scontrano in un match che termina con la sconfitta dello stesso Giant in appena sette minuti, provando a tutti che i bookers, aizzati dalla dirigenza della WCW, avevano deciso di punire the Giant per il mancato rinnovo del contratto e che questa situazione sarebbe continuata fino alla scadenza dello stesso.
The Giant ha addirittura un feud con il giocatore di footbal Kevin Greene, il quale prima vince un match per squalifica a Nitro e poi viene distrutto dallo stesso Giant a Bash at the Beach 1998. Nella puntata di Nitro successiva, Giant cerca di nuovo di conquistare i titoli di coppia, che finalmente strappa a Nash e Sting, vincendo un match assieme a Scott Hall, grazie ad un aiuto da parte di Bret Hart. I nuovi campioni non effettuano neppure una difesa del titolo a causa dei problemi personali di Scott Hall, e Giant viene lanciato nel main event, iniziando un feud con il nuovo World Champion Goldberg, che si rivela ben presto organizzato con l’unico obiettivo di mettere over il campione durante i pay per view e gli house shows.
Ad Halloween Havoc, the Giant, assieme a Scott Steiner, viene sconfitto da Rick Steiner in un handicap match, perdendo le cinture di coppia. Per the Giant iniziò quindi un feud di secondo piano contro Diamond Dallas Page a fine novembre, quando interviene in un match fra lo stesso DDP e Bret Hart causandone la sconfitta del primo. La settimana successiva, the Giant distrugge letteralmente DDP, con una chokeslam su una piattaforma di legno. Diamond Dallas Page ottiene la sua vendetta su the Giant a Starrcade 1998, in un match dominato totalmente dal colosso, ma deciso nel momento in cui Giant viene colpito accidentalmente da Bret Hart, dando così a DDP il tempo necessario per sfuggire alla chokeslam di the Giant e concludere il match con la sua Diamond Cutter.
Nel gennaio 1999, a Thunder The Giant viene accusato da Hogan di non essere riuscito a interferire nel match fra Ric Flair e Eric Bischoff, facendo perdere il manager dell’nWo. Hogan decide così che la nWo aveva bisogno di un solo big man e che un match fra Kevin Nash e the Giant avrebbe deciso chi dei due sarebbe rimasto. The Giant perde quando Nash lo colpisce con una chiave inglese e nel postmatch, la nWo gli dipinge la schiena con una bomboletta di spry, cacciandolo definitivamente dalla nWo. In questi giorni scade il contratto di Paul Wight con la WCW ed il wrestler passa alla WWF, con un ricchissimo accordo decennale.
Nel febbraio 1999, Paul Wight esordisce nella WWF: nel corso del main event del ppv “St. Valentine’s Day Massacre”, Wight interferisce nell’incontro tra Vince McMahon e Steve Austin in uno steel cage match con in palio una title shot a Wrestlemania. Big Show fa la sua entrata sul ring facendo letteralmente a pezzi Steve Austin. Compie però l’errore di lanciare lo stesso Austin contro la gabbia e la struttura cede: Austin cade fuori dalla gabbia e vince fortunosamente il match e la title shot.
Wight prende il nome di “Big Show” ed entra subito a far parte del Team Corporate, la stable personale di Vince McMahon. Presto ne esce per dar vita ad una nuova stable: la Union, con Test, Mankind e Ken Shamrock, che però non ha molto successo. Dopo dei brevi feud con Undertaker e Kane, Undertaker e Big Show uniscono le forze per formare un tag team, sconfiggendo prima Kane e X-Pac a Summer Slam per le cinture di coppia, che vinceranno e perderanno più volte contro la Rock’n Sock Connection (The Rock e Mankind).
Il successivo feud per Big Show è quello contro Big Bossman, nel corso del quale quest’ultimo ruba la bara del padre di Big Show nel corso del funerale (ovviamente è tutto un work). Alle Survivor Series, Big Show prima sconfigge da solo nel giro di pochi secondi il team di Big Bossman, quattro wrestlers, poi prende a sorpresa il posto di Steve Austin nel main event per il titolo, visto che questi era stato investito da Rikishi prima del match. A sorpresa e con l’aiuto di Vince McMahon, Big Show vince match e titolo WWF. La favola si rivela comunque assai breve: a dicembre Big Show chiude il suo feud contro Big Bossman, battendolo dopo solo cinque minuti, poi perde il titolo contro Triple H. Big Show continua a cercare d riprendere il titolo e, durante la Royal Rumble 2000, riesce a rimanere da solo sul ring assieme a The Rock. The Rock riesce a buttarlo fuori e a vincere la rissa reale, ma il giorno dopo, a Raw, Big Show mostra a tutti un video nel quale si vede chiaramente che The Rock ha toccato il pavimento con tutti e due i piedi per un istante prima di tornare sul ring. Big Show ottiene quindi una sfida per il titolo a No Way Out, che vince grazie all’aiuto di Shane McMahon. Anche The Rock riesce ad ottenere una title shot per il titolo mondiale WWF a Wrestlemania due settimane dopo, sconfiggendo lo stesso Big Show in un incontro arbitrato da Shane McMahon, ma deciso dall’intervento di Vince McMahon.
Il main event di Wrestlemania 2000 è un 4-way elimination match fra Triple H, The Rock, Mick Foley e lo stesso Big Show. Per il colosso è una apparizione assai incolore, eliminato dopo solo quattro minuti da The Rock dopo una Rock Bottom. Big Show ottiene allora una nuova gimmick dalla WWF: a Backlash, prima dell’inizio del suo match contro Kurt Angle, nell’arena risuona la musica di “Real American” e Big Show fa il suo ingresso travestito da Hulk Hogan, imitandone i gesti e mandando in visibilio tutto il pubblico prima di annientare completamente il suo avversario. In seguito fa coppia con Rikishi, si traveste da samoano e si fa ribattezzare Showkishi. In seguito, un grave infortunio lo blocca per otto mesi e lo tiene lontano dal ring.
Big Show ritorna nel febbraio 200,per iniziare un feud per il titolo hardcore contro Raven. Riesce a conquistare il titolo a No Way Out, per però poi perderlo a Wrestlemania X-7 da Kane in un triple threat match a cui prende parte anche Raven. La forma di Big Show, dopo l’infortunio, è pessima. L’agilità che lo aveva tanto caratterizzato in passato è quasi del tutto scomparsa e per tutto il 2001, durante la WcW Invasion, Big Show colleziona solo sconfitte, fra l’altro in match assai poco importanti e relegati quasi sempre nel midcarding. A Backlash 2001, Big Show perde contro Shane McMahon in un last standing match. Da il suo minimo contributo nel corso del “Winner takes all match” fra la WWF e la WCW, assieme a The Rock, Jericho, Undertaker e Kane contro l’Alliance.
Arriva il 2002 e il riacutizzarsi del vecchio infortunio lo costringe a saltare i primi quattro ppv dell’anno e ovviamente anche Wrestlemania X-8. Big Show ritorna a Judgement Day 2002, ma le sue condizioni sono ancora pessime, e subisce due sconfitte pietose, prima contro Steve Austin, poi contro Booker T a Vengeance 2002. E’ il periodo della separazione tra i due roster: Big Show viene assegnato al roster di Smackdown, ma viene presto mandato ad un periodo di sosta “forzata” alla Ohio Valley Wrestling per riacquisire la migliore forma fisica.
Al suo ritorno lo attende un feud contro Brock Lesnar, campione WWE. I due si scontrano a Survivor Series 2002 al Madison Square Garden, in un match che è addirittura nella mid card, in quanto nel frattempo è stato introdotto anche il WWE World Heavyweight Title. In questo match, il fido di assistente di Brock Lesnar, Paul Heyman, volta le spalle al suo protetto, permettendo a Big Show di mettere ko Lesnar con la Showstopper e vincere il WWE Title. Il regno da campione di Big Show, anche questa volta, si rivela deludente e dura appena un mese. Ad Armageddon, infatti, Kurt Angle, grazie anche all’aiuto di Brock Lesnar, riesce a sconfiggere Big Show e a conquistare il titolo.
Il feud fra Big Show, Paul Heyman e Brock Lesnar è ancora lungi dal terminare. Nel 2003, infatti, Paul Heyman fa di tutto per non far partecipare Lesnar al Royal Rumble match, al punto da mettere in palio la partecipazione allo stesso match fra Brock Lesnar e Big Show, che si sfidano all’inizio del ppv: Brock Lesnar vince grazie alla F5 ed ha accesso al Royal Rumble match.
Inizia un altro periodo nero per Big Show: perde per due volte, a No Way Out e a Wrestlemania, contro Undertaker, per poi vincere un match a Backlash contro Rey Mysterio Jr., che nell’occasione viene seriamente infortunato dal gigante. Inizia un nuovo feud contro Brock Lesnar, e, a Judgement Day, i due collidono in uno “stretcher match”, in cui è necessario portare l’avversario in barella fuori dall’arena. Big Show domina e distrugge tutti i suoi avversarsi nelle puntate di Smackdown! precedenti all’evento, ma perde nel match più importante, quello contro Lesnar. Due mesi dopo, a Vengeance, è Kurt Angle a schienare Lesnar in un triple treat match di cui il terzo partecipante è proprio Big Show.
Due mesi dopo Big Show, durante No Mercy 2003, riesce a sconfiggere Eddie Guerrero e a conquistare titolo degli Stati Uniti, ma il suo regno si rivela un fiasco totale. Big Show non difende quasi mai la cintura, e viene inserito in una specie di stable di “big men”, con Brock Lesnar, Nathan Jones, A-Train e Matt Morgan, che perde miseramente alle Survivor Series contro il team di Kurt Angle.
Nel 2004, Big Show partecipa alla Royal Rumble: domina per tutto il match facendo praticamente piazza pulita della grande maggioranza dei suoi 29 avversari, ma alla fine deve arrendersi alla impresa di Chris Benoit, che partendo dal numero d’entrata 1, riesce finalmente a buttarlo fuori ring e a vincere la Rumble. Chris Benoit decide però di sfidare il campione di Raw, Triple H e lo spot di primo sfidante per il titolo di campione del mondo di Smackdown! per Wrestlemania resta libero. Big Show quindi affronta John Cena e Kurt Angle per la title shot, ma è Kurt Angle a vincere, schienando Cena. A Wrestlemania quindi, Big Show si deve accontentare di difendere finalmente la cintura di campione U.S., uscendo nuovamente sconfitto, contro John Cena, nel primo match della serata.
Quello contro John Cena è il suo ultimo match in ppv per diversi mesi: un altro infortunio al ginocchio e il successivo intervento chirurgico, lo costringono ad un altro stop forzato. Per giustificare la sua assenza la WWE inventa la storyline di un licenziamento in seguito ad una sconfitta contro Eddie Guerrero il 15 aprile 2004. Alla fine della serata, Big Show infortuna seriamente il general manager di Smackdown! Kurt Angle gettandolo dall’alto di una rampa. Il suo rientro avviene nel corso della puntata di Smackdown! del 9 settembre. Dopo che un lumberjack match tra Kurt Angle e Eddie Guerrero termina in no-contest e scoppia una rissa tra tutti i wrestler presenti attorno al ring, Big Show arriva e distrugge tutti.
Il general manager di Smackdown!, Theodore Long, offre a Big Show la possibilità di scegliere chi affrontare a No Mercy tra Guerrero e Angle: Big Show sceglie Angle ed inizia con lui un feud. Il 23 settembre, Big Show & Eddie Guerrero battono Kurt Angle e Luther Reigns per squalifica, quando Mark Jindrak intefererisce. Dopo il match Angle spara da un fucile speciale un tranquillante addosso a Big Show, rintontendolo, per poi rasargli i capelli e posare per i fotografi della WWE. Il 3 ottobre Big Show si prende la sua rivincita a No Mercy, battendo Angle. Il feud tra i due prosegue anche nelle settimane successive, con Big Show che affronta in diversi modi Angle ed i suoi tirapiedi Reigns e Jindrak. Il 4 novembre, Angle manda contro Big Show i Dudley Boyz, che però il gigante riesce ad annientare.
Alle Survivor Series 2004, il team di Eddie Guerrero, Rob Van Dam, Big Show e John Cena batte quello degli heels composto da Angle, Reigns, Jindrak e Carlito Caribbean Cool. Nel frattempo, al roster di Smackdown! è stata aggiunta la bella Joy Giovanni, che inizia a fare coppia fissa con Big Show. Il 2 dicembre Luther Reigns cerca di costringere Joy ad uscire con lui, ma Big Show evita che questo accada. Ad Armageddon 2004 Big Show batte Kurt Angle, Mark Jindrak e Luther Reigns in un handicap match. Il 6 gennaio 2005, Kurt Angle, invitato nello spogliatoio di Amy Weber, membro del Cabinet di JBL, entra invece in quello di Joy, a causa di una macchinazione proprio di JBL. Big Show si infuria, porta Angle sul ring e lo massacra. La settimana dopo Amy Weber batte Joy Giovanni per forfait, poi si scopre che la Giovanni è stata rapita. Nel corso della serata Kurt Angle scopre Joy nel bagagliaio della limousine di JBL, legata. Big Show si infuria con JBL e lo massacra, ma a fine puntata si scopre che era tutta una macchinazione ordita da Kurt Angle.
Il 20 gennaio, Kurt Angle e JBl decidono di unire le loro forze e, in compagnia delle rispettive stable, quindi con Luther Reigns, Mark Jindrak, Orlando Jordan, Doug e Danny Basham, massacrano letteralmente Paul Wight. Il 30 gennaio 2005, alla Royal Rumble, JBL batte Big Show e Kurt Angle in un three way match, mantenendo il titolo mondiale WWE. Big Show, nelle settimane successive, continua ad affrontare i gruppi capeggiati da JBL e Angle. A No Way Out 2004, JBl affronta Big Show nel primo Barbed Wire Steel Cage Match della storia della WWE e riesce a mantenere il suo WWE title in modo rocambolesco: Big Show colpisce JBl con un chokeslam che sfonda il ring, poi esce dalla porta della gabbia: tutti hanno l’impressione che Big Show sia il nuovo campione del mondo, ma in realtà JBl è uscito qualche attimo prima da sotto il ring, vincendo il match.
A Wrestlemania 21 Big Show firma un contratto per affrontare in un match di sumo Akebono, ex “yokozuna” o grande campione, della disciplina nipponica, che ha da diversi anni intrapreso la carriera di shootfighte.
Big Show perde il match e inizia una fase non brillante.
La draft lottery lo porta a Raw dove ha un feud con Gene Snitsky
conclusosi ad Unforgiven con la vittoria di Paul.
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