Ecco, come sempre stilare queste liste è un casino…appena si arriva a 20 vengono in mente altri 20 film ugualmente importanti per me, ragionando poi su che criterio utilizzare ne saltano fuori immediatamente venti altri completamente diversi.
Ho deciso di limitarmi a film visti più di due/tre volte, evitando quindi film che di diritto entrerebbero nella lista (Black Swan!) solo perché ho bisogno di altro tempo per assmilarli…Ho anche deciso di limitarmi a un film per regista per evitare di mettere 6 film di Carpenter e 4 di Romero…Carpenter ne becca comunque due, è il mio eroe e se lo merita. E pure Ridley Scott, perchè si.
01. The Thing (John Carpenter, 1982) – Il mio preferito in assoluto, un film che oramai vedo due o tre volte l’anno senza la minima traccia di noia e rimanendo sempre ugualmente affascinato. È il mio preferito perché unisce una marea di elementi che adoro e mie personali ossessioni: l’orrore lovecraftiano, la paranoia, le storie “d’assedio”. Ha gli effetti speciali tutt’ora più incredibili che abbia mai visto, la singola sequenza più eccitante (e spaventosa) di sempre, una colonna sonora stra-minimal di Morricone, un cast di veri ganzi…Kurt Russell…Il finale più bello del mondo…la tensione, costante e soffocante.
02. Dawn of the Dead (George A. Romero, 1978) – Il film che più di tutti ha plasmato la mia immaginazione. Tecnicamente preferisco Day of the Dead, ma questo è sicuramente più importante, sia in generale che per me personalmente.
03. Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo (Sergio Leone, 1966) – Anche qui, “C’era una Volta il West” è un film indubbiamente migliore sotto ogni punto di vista, ma questo è quello che ho rivisto di più, il più divertente, e si eleva per il coup de grace incredibile del finale nel cimitero, la mia singola sequenza preferita.
04. Alien (Ridley Scott, 1979) – Sono sempre stato nel campo di quelli che preferiscono l’originale a quello di Cameron, un po’ per gli stessi motive che mi fanno adorare The Thing. Il primo è più claustrofobico, più contenuto e spaventoso; i protagonisti sono più vulnerabili rispetto ai Colonial Marines del sequel, il che rende il tutto ancora più spaventoso. Il cast, poi, è il più figo mai assemblato – Tom Skerrit, Sigourney Weaver, Harry Dean Stanton, Yaphet Kotto, Ian Holm, John Hurt...una parata di ganassa.
05. Die Hard (John McTiernan, 1988) - Non devo neanche spiegare il perchè. Probabilmente è il film d'azione per eccellenza, principalmente a causa di John McClane. La chiave che lo rende il migliore è la credibilità: John non è un superuomo, è anzi un discreto cesso umano, per questo la sua impresa è ancora più impressionante. Stesso teorema di Ripley/Colonial Marines: è più ganassa una donna di scienza che sopravvive agli xenomorfi, oppure degli orchi armati fino ai denti?
06. Blade Runner (Ridley Scott, 1982) - Anche se la storia e gli attori facessero cagare prenderebbe comunque un posto per il design del mondo in cui si svolge. Un mondo orribile in cui vivere, ma meraviglioso e affascinante da osservare. Per fortuna comunque la storia regge, più grazie al villain in crisi esistenziale che alla storia d'amroe tra Deckard e Rachael.
07. They Live! (John Carpenter, 1988) - Carpenter di nuovo. Avrei potuto mettere Halloween, Escape From NY o Big Trouble in Little China, ma alla fine They Live! è il suo film che rivisito più spesso (dopo, ovviamente, The Thing). Il concetto centrale dell'invasione silenziosa e subliminale è uno dei più brillanti della storia della fantascienza. E c'è Roddy Piper.
08. Jaws (Steven Spielberg, 1975) - Per me fa tutt'ora paura. Spielberg non ha mai diretto meglio, ogni attacco dello squalo è una lezione di suspense e terrore. E, nonostante tutto, lo squalo non c'è neanche nella sequenza più memorabile
Seriamente, quanto dura? In quei quasi cinque minuti si respira al massimo tre volte. Robert Shaw/Quint era veramente il più ganzo.
09. The Fly (David Cronenberg, 1986) - Un Cronenberg ci voleva. Videodrome e Dead Ringers sono i suoi due film che mi hanno colpito maggiormente (più ce altro mi han fatto esplodere il cervello), ma The Fly è il più divertente e il più facile da rivisitare, nonostante gli effetti speciali ancora incredibilmente ripugnanti e l'immensa tragicità della storia. Ha tante cose in comune con The Thing - sono entrambi remakes che prendono film classici e li stravolgono, creando qualcosa di eccezionalmente diverso, e sono i più grandi conseguimenti nella storia degli SFX.
10. Master and Commander (Peter Weir, 2005) - Già spiegato nell'altro topic. Secondo Russell Crowe "ogni uomo che vede questo film esce dalla sala sentendosi cinque centimetri più alto" - chi l'avrebbe potuto dire meglio. E' uno di quei film totali per uomini, le battaglie navali sono insane, Aubrey e Maturin sono i Butch & Sundance del mare.
11. Old Boy (Park Chan-Wook, 2003) - Anche questo, spiegato e rispiegato. Il portale che mi ha fatto scoprire il cinema coreano, tutt'ora un film rivoluzionario, un'orgia per i sensi e per il cervello.
12. Back to the Future (Robert Zemeckis, 1985) - Non servono spiegazioni. Guarderei bene o male qualsiasi cosa riguardante i viaggi nel tempo, e la trilogia è il gold standard nel settore.
13. Inglourious Basterds (Quentin Tarantino, 2009) - Pur adorando certi suoi film (Reservoir Dogs, Pulp Fiction, Jackie Brown) e, comunque, apprezzando tutti gli altri, non avevo grossissime aspettative per Inglourious Basterds. Che invece si è rivelato essere lo sbocciare definitivo di Tarantino, il miglior film che potesse fare e che, probabilmente, potrà mai fare.
14. The Big Lebowski (Joel & Ethan Coen, 1998) - Sceglierne uno dei Coens è un'impresa, avrei potuto tranquillamente far cadere la scelta su uno tra NCFOM, Miller's Crossing, Blood Simple, Barton Fink o Fargo. Questo, però, è senza dubbio il loro film più memorabile e più rivisitabile. Un capolavoro, ogni visione fa scoprire un dettaglio o uno scherzo favoloso che fino a quel momento non si era notato, e pure i momenti più noti non hanno perso un'oncia della loro genialità.
15. Children of Men (Alfonso Cuaron, 2006) - Anche solo per QUELLA sequenza verso la fine, uno di quei momenti realmente trascendentali che rendono il cinema un'arte miracolosa. Uno dei film di fantascienza più brillanti, intelligenti e provocanti - Children of Men è il tipo di film sci-fi che dovremmo richiedere, forche alla mano, ogni qualvolta che gentaglia come Cameron o Abrams ci gettano in faccia merda fumante come Avatar o Star Trek.
16. El Laberinto del Fauno (Guillermo del Toro, 2006) - Adoro ogni film di Del Toro, particolarmente Hellboy II, ma questo è quello che ha generato in me la maggiore risposta emotiva - non manca mai di spezzarmi totalmente il cuore - ed è l'opera omnia del messicano.
17. Monsters Inc. (Pete Docter, 2001) - Al di là dell'innegabile qualità del film, questa è una pellicola con una certa importanza personale per me, essendo un film che lega particolarmente me e mia sorella. Divertentissimo, esaltante, e con il frame finale più glorioso di sempre - mi vengono gli occhi lucidi solo a pensarci.
18. The Mist (Frank Darabont, 2005) - Altro miscuglio di passioni personali - gente sotto assedio! la civiltà che crolla! mostri lovecraftiani! - applicato a quel feeling da horror/sci-fi anni '50, con un finale assolutamente spezzaschiena. Il mostro che attraversa la strada è uno dei miei momenti cinematografici preferiti.
19. Toy Story (John Lasseter, 1995) - L'originale, per me, è e resta il migliore. Il 2 è forse, tutto sommato, un film migliore, ma il primo è più fresco, più divertente e il più risonante a livello tematico.
20. The Dark Knight (Christopher Nolan, 2008) - Come per Lost, un Batman ci vuole. Ho già spiegato che Batman Begins è, per me, un film migliore, ma TDK è la cristallizazione di tutto ciò che ogni fan dell'uomo pipistrello avrebbe voluto da un film.