Re: Io mi chiedo se certe cose succedono solo in Italia...
Fantomarco, dici diverse cose giuste.
Io credo che per giudicare un Governo bisogna vedere che leggi ha fatto e - come dici tu - guardarsi intorno per vedere la sensazione della gente, se le cose sembrano migliorate o peggiorate rispetto a qualche anno prima e se questo dipenda da chi ci comanda.
Ma anche le opinioni della gente vanno prese un pò con le molle, perchè - come dice anche Corry - le persone tendono a ricordarsi maggiormente le cose negative e a dimenticarsi quelle positive.
Ti chiedi dov'è la crisi?
Bene, io da laureato faccio fatica a trovare lavoro a Bolzano (dove si dice che la disoccupazione è bassissima), figuriamoci al Sud.
Quando (sfiga) vado al pronto soccorso devo pagare un ticket che prima non c'era, in primavera per l'allergia devo prendere gli antistaminici e devo pagarmeli (prima erano gratis), un mio amico che lavora in provincia mi ha detto che invece che prendere di più come promesso, prende di meno.
Chi ha fatto il furbo ha potuto usufruire di un condono, chi ha falsificato un bilancio ha una pena minore, chi ha commesso crimini se può pagarsi un buon avvocato ha più possibilità di scamparsela per la ridotta prescrizione...
Prima la tassa di successione era stata tolta per i meno ricchi, Berlusconi l'ha eliminata per tutti.
E' vero che i cellulari vanno ancora, ma è uno di quei beni che costa meno di prima (la tecnologia è fatta così), mentre i beni primari costano molto di più. Ma quest'anno ad esempio si stima che gli italiani spenderanno considerevolmente meno per il Natale. Sarà anche giusto limitare il consumismo, ma questa dovrebbe essere una scelta e non una necessità.
L'unica cosa che possiamo fare noi elettori passivi è non votare chi non ci ha soddisfatto e sperare che l'altra parte faccia meglio... se così non sarà nelle elezioni successive si cambierà voto un'altra volta. E' normale che il cittadino voglia sfruttare il proprio potere di elettore, dato che il Governo ed il Parlamento sono messi lì per rappresentarlo.
Nel suo piccolo lo si può confrontare con un'assemblea di condominio... se vedi che l'amministratore fa poco, pompa le spese, oppure fa fare delle cose che interessano più a lui ed a poche persone e non fa le cose necessarie è ovvio che vorresti cambiarlo.
Poi volevo chiarire qualcosa sull'euro (dato che l'hai citata).
"I tassi furono determinati dalla BCE in base ai tassi di cambio sul mercato al 31 dicembre 1998, in modo che 1 ECU (European Currency Unit, Unità di Valuta Europea) fosse pari a 1 euro. (L'ECU era un'unità di conto usata dall'UE, basata sulle valute degli Stati membri, ma non era essa stessa una valuta)."
Fonte
Questo per chiarire chi fa disinformazione facendo credere che ci sia stata una contrattazione del tasso di cambio.
Oltretutto alla fine del 1995 l'inflazione in Italia si attestava attorno al 6% o poco sotto, mentre già nei mesi di aprile-maggio del 1997 essa era scesa all'1,7% e poi all'1,4% come effetto dell'ingresso dell'Italia nella moneta unica.
Per chi non si fida basta andare
qua e selezionare inflazione degli ultimi 10 anni.
Che effetto ha un'inflazione molto più bassa?
Le imprese che hanno bisogno di un finanziamento hanno la possibilità di accedere al credito ad un tasso inferiore.
Oltretutto - cosa fondamentale in Italia - il costo del debito pubblico è sceso nel bilancio annuale.
Il problema dell'euro è stata la transizione, il passaggio da una moneta all'altra e dallo scarso controllo sui prezzi.
[Modificato da MarcoPantani 21/12/2005 11.56]