Belin sono in India...

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Phango
00domenica 22 giugno 2008 18:49
Già...Belin....

Posto di corsa, solo per far girare il mondo anche al nostro piccolo forum... [SM=x1258760]
ginkoba
00lunedì 23 giugno 2008 15:33
Sei andato a fare rifornimento?
Enrico-53
00lunedì 23 giugno 2008 16:24
namastè allora
[SM=x1258735]
hozio
00lunedì 23 giugno 2008 21:50
NAMASTE'

Gigi

PS Se devi fare dei trasferimenti anche per lavoro intendo una "macchinetta" a portata di mano la terrei sempre. Anche dal finestrino di un taxi piuttosto che da sopra quegli attrezzi che assomigliano agli Apecar le occasioni di immortalare un mondo pieno di fascino e di contraddizioni non mancano di certo!

Ciao
[SM=x1258774]
Gigi

Phango
00martedì 24 giugno 2008 13:31
Diario di viaggio - Parte I - 22/06/2008
Siiiii!!!!! Dopo dure lotte con permessi vari e adattatori di corrente, ho conquistato pure internette! Anche questo a pagamento ma fa niente.
Allora..quante cose devo raccontare!!! Meteo...il cielo e' completamente coperto, piogge ad intermittenza finchè ero a Mumbai...qui a Pune c’e’ un caldo torrido ma non ha mai piovuto..
Ah a proposito...ho ricordato proprio tutto..tranne la cosa più importante...il paracqua maledizione... vabbè ci ho una super muta-impermeabile e poi l’ombrello me lo comprerò..a patto di trovare un cazzo negozio...ma qui manco l'ombra..
Ricominciamo dal viaggio: atterraggio un pochino da panico per me visto che c'erano continue raffiche di vento..mi sono aggrappato al mio vicino..vabbè. (no non scherzo maledizione)
Uscito dall’areoporto mi acchiappa subito il tizio col cartello in mano...simpatico e gentile. Mi chiude dentro alla sua Toyota assieme a due zanzare..iniziamo bene mannaggia...non avevo ancora nemmeno messo lo spry scaccia mostrilli perchè era in valigia e poi perchè avevo letto che le zanzare-condor si vedevano solo la sera...
Così ho messo la giacca e abbiamo tenuto il condizionatore a stecca...cosa che ha ghiacciato all'istante le due dolci bestiole...ma nache il simpatico conducente. Dopo due millisecondi di ascolto alla mia coscenza che mi faceva pensare a quanto il poveretto stava soffrendo, mi sono immaginato con le convulsioni malariose…così ci siamo messi il cuore in pace entrambi.
Nel viaggio di 3 orette ne ho viste già di tutti i colori... Innanzi tutto mi sono ricreduto sul fatto che l'aereo era il mezzo di trasporto che più di tutti mi terrorizzava...prova a salire su un auto in India...soprattutto con il conducente tremante...
Forse solo un napoletano potrebbe riuscire a cavarsela...ma qui e’ tutto fuori dall'immaginabile.. I semafori ci sono, ma sembra che nessuno abbia mai spiegato alla gente come funzionino: il più coraggioso passa...come negli stupidi film americani. Non si sa come, ma alla fine si riesce a schivare tutto e si va avanti...anche se sulla strada abbiamo incontrato due camion (c'è pieno) che si son dati una trona incredibile e uno di questi si è cappottato..fai te (ho documentato al volo il fattaccio con una foto).



Nel tragitto.....tanta tanta povertà e tristezza... ai margini della strada sconfinate baraccopoli e bimbi mezzi nudi che rovistano nella spazzatura accumulata ai bordi della strada. Molto peggio di quanto potessi aspettarmi..
Anche uscito dall'aereoporto una bambina a dir poco scheletrica mi è venuta incontro...ma non avevo niente che potevo darle in quel momento...e mi ha colto onestamente impreparato…
Tornando ai racconti un po’ piu’ leggeri...il tragitto è proseguito valicando una piccola montagna..là ho visto una miriade di uccelli di specie diversa, anche un pappagallo verdissssimo e persino un branco di grigioscimmiette...ma non sono riuscito a fotografare niente, anche perchè tra le consuetudini stradali c'è anche quella di portare il veicolo alla velocità massima, se non ci sono (o non si vedono) ostacoli davanti..
Ah dimenticavo...la strada era a tre corsie. quella di destra sarebbe per il sorpasso ma i camion stanno rigorosamente in quella di centro e vanno ai 30 all'ora... dove passare lo decide solo la sorte.... Eh si, ci hanno il volante a destra...me ne sono ricordato solo quando sono salito sul toyotone e mi sono ritrovato al posto del guidatore....dopo alcuni istanti di perplessità generale il tizio mi ha fatto scendere..
Salto di palo in frasca ma fa niente...dov'ero rimasto...ah si...siamo quasi arrivati alla florida Pune.... il deserto. Arrivo all'hotel, mi fanno un discorso (forse importantissimo) in inglese ai 200 all'ora, io sorrido prendo le chiavi e mi schiaffo in camera.
La stanza e’ caruccia...anche se sono sigillato dentro dato che i vetri non si possono assolutamente aprire...posso usare solo l'aria condizionata..
Poi ci è un frigorifero che fa meno fresco di un ventaglio, un televisore e una iper doccia. Non ricordandomi del fatto di non aver chiuso occhio per tutta la notte, mi doccio in fretta, impugno la fotocamera e mi lancio subito fuori!
Passa solo un covone di paglia sospinto dal vento così rientro….
No scherzo...mi piaceva l'iimagine così l'ho richiamata a babbo…
Esco e inizio a perlustrare le 3 grosse strade che partono dall'hotel...mi avvicino alla gente con un po' di diffidenza e provo qualche timido scatto...un po' come i cani pòsi [dal Genovese “poso” usato per definire il “pane poso”=”pane raffermo”…rende bene l’idea] che ti devono annusare la mano prima di farsi carezzare...hai presente?
Beh..piano piano prendo confidenza e mi accorgo che effettivamente per loro è tanta manna essere fotografati!



Vengo subito accerchiato da una baby gang che fortunatamente, indecisa se tagliarmi la gola o obbligarmi a scattare loro 1000 foto, scelgono la seconda opzione.. Mannaggia alla babygang, fra un po' si picchiavano tra di loro per avere uno scatto in più degli altri... Una bella sensazione pero’ quella di sentirsi tirare da sette manine sudicie per vedersi mostrare le foto...si tornerò con una quantità spropositata di malattie, ma le emozioni sono impagabili...



Dopo un po' me ne vado e, al fine che la baby gang non dicida di provare la seconda opzione al prossimo incontro, compro un sacchetto di caramelle e le distribuisco a tutti..
Proseguo la mia passeggiata, ma trovo il nulla nel nulla...ma è qua che vedo le cose interessanti...gente aggrappata su tutti i lati di una moto, mini api improponibili e camioncini decorate con dubbio gusto.. I passanti mi guardano incuriositi..capisco che ancora una volta è per la fotocamera... io sorrido e la maggior pa rte delle volte mi chiedono loro stessi di scattare una foto... Per questo prendo ancora più coraggio e mi spingo più avanti... ma mi ritrovo molto vicino alle baraccopoli e vedo un enorme ammasso di persone attorno ad uno pseudo mercatino... qui non tutti ti ricambiano con un sorriso...capisco e credo sia meglio non inoltrarmi ulteriormente...soprattutto da solo e con un oggetto che potrebbe fare gola a qualcuno..
Torno indietro e tento un'altra stada...qui ci sono piccole distese di terreno spoglio, dove gruppi di ragazzi di tutte le età praticano lo sport nazionale, il cricket! Sono tutti davvero impallati...e orgogliosissimi quando inizio a scattare loro delle foto...vedessi come si impegnano mentre sono sotto tiro del mio mirino...
Ora non mi allarmo più nemmeno quando vedo un gruppo di ragazzi con ognuno in mano un grosso randello...cercano anche loro uno spiazzo libero...



Ahhh dimenticavo le vacche sacre!!! quante cose!!! Beh... le vedi nei campi, o a trainare carretti, ma anche ai margini della strada. Due campeggiano fisse al di fuori dell'albergo e brucano sonnacchiose gironzolando per la grossa aiuola fiorita... Anche questo è documentato.



A dir la verità prima di incontrarle, intuisco della loro presenza grazie ad uno scivolone su una grossa sotta (e anche qui non scherzo, sembra che voglia colorire i racconti ma purtroppo non è così)..ero con il naso all'insù per cercare qualche nuovo spunto...
Decido saggiamente di non prendermela con le leggiadre bestiole e, spronato dai vigilentes dell'albergo vicino (ma pensa te) faccio loro qualche decina di scatti...
....piano piano il mio fisico mi ricorda che necessito di riposare... torno in albergo e mi fiondo a letto...intanto si avvicinano le sei..l'ora dei mosquitos!
Due orette mi bastano per sentirmi meglio...ceno in hotel visto che comunque non esiste altro punto commerciale vicino...
Mi butto sulla cucina indiana e snobbo quella internazionale.. Faccio bene. Mi vengono i lacrimoni da quanto è speziato l'agnello..ma è tanta manna...
Chiudo con un fantastico tortino di cioccolato presentato su un piatto ancora rovente su cui sta ancora "frizzicorando" il letto di pezzettini di ananas e su cui si sta dolcemente sciogliendo la pallina di gelato che lo ricopre....lo finisco in pochi bocconi e mi ritiro con l'erezione gastronomica…che svanisce in un attimo date le diverse pulsioni che mi iniziano a provocare le due tonnellate di curry che mi sono ingurgitato con l'agnello..
Ed eccomi qua in camera, che ti scrivo sulla coppa del cesso con il portatile sulle gambe... romantico vero???
Non ricontrollo, sapendo già che ci saranno decine di errori e le solite doppie che sul mio portatile mi sfuggono sempre ed invio... buona notte… domani si lavora...
[SM=x1258754]
stellina2056
00martedì 24 giugno 2008 13:51
bellissima documentazione... non vedo l'ora di vedere tutto questo in immagini!
sei un mito!!! [SM=g8431]
AKi
(Deja V Maker)
00martedì 24 giugno 2008 15:09
non l'ho letto tutto per pigrizia, ma provo invidia comunque, anche se è il periodo delle pioggie, tu sei la noi qui nella solita Genova :P
Complimenti :D, se riesci portami una bottiglietta d'acqua del Gange, se la metto nel serbatoio della panda ogni volta che metto acqua si autocreano idrocarburi combustibili agli stessi ottani della benzina :D Altro che olio di colza e alcool!
Diesel@
00martedì 24 giugno 2008 17:36
(Uff, Phanghino non sei qui a correggermi i paciughi...)..

Bellissimo resoconto di viaggio!!!Mi hai fatto leggere tutto d'un fiato e devo dire che sei stato molto efficace..pare di vedere le immagini... [SM=x1258735]


ps Montezuma ha già colpito?!?
stellina2056
00martedì 24 giugno 2008 17:52
Re:
Diesel@, 24/06/2008 17.36:

(Uff, Phanghino non sei qui a correggermi i paciughi...)..



tranquilla Diesel... ce li ho anche io qualche superpotere... [SM=x1258723]
AKi


Old.Taylor
00martedì 24 giugno 2008 18:53
ottima descrizione del tuo viaggio sicuramente porterai foto di una India fuori dai soliti circuiti (un po ti invidio) ciao
Diesel@
00martedì 24 giugno 2008 18:56
Grazie Aki!!!! [SM=x1258739] (ode ai superpoteri..!!)
Phango
00martedì 24 giugno 2008 19:18
Diario di viaggio - Parte II - 23/06/2008
Allora...come giornata è stata sicuramente meno entusiasmante di quella di ieri... ma ho comunque qualche chicca da raccontare.. La giornata al di fuori della mia camera dopo il “Bed” è iniziata con l' "& Brackfast". Il primi piatti che vedo nella sala ristoro sono appetitose crocchette di pollo frittofrittofritto, polpettine in un sughetto untountounto e filetto di pesce indefinito marinato..cominciamo bene..
Trattengo lo spontaneo conato di vomito e colto da un inspiegabile senso di amicizia culinar-culturale italoindiano, decido di mettere sul bordo del mio piatto un filettino dello strano grigiopesce marinato, sollevato anche dal fatto di aver intravisto in fondo al tavolo delle normalissime ciambelline e delle mini brioches...con le quali colmo tutto il resto del mio piatto.
Seduto al mio tavolo inizio astutamente dal Temibile Intruso, ma prima che il conato si concretizzi con qualcosa di più corposo decido di porre fine al gemellaggio culturale di cui ti ho accennato e, senza farmi accorgere, avvolgo la pallina agrodolce in fazzolettino di carta cercando di spacciare il movimento per una banalissima ed addirittura raffinata asciugatura delle labbra. Tentativo non riuscito.... Raccolgo il bolo che è appena rotolato sotto il mio tavolo e senza più alzare lo sguardo decido di ingozzarmi con le brioche e le ciambelle per impegnare la mia testa e non pensare alla butta figura appena fatta..
Le ciambelle ricoperte di glassa e farcite con piccoli pezzetti di cioccolato fondente mi riequilibrano subito. Bevo la tazza da 1 pinta di caffè che mi ha portato il cameriere e mi dirigo verso il lavoro, con la mia camicina in tinta con i pantaloni e il mio zainetto blu sulle spalle da perfetto sfigato. Zainetto blu, si quello della fotocamera e cos’altro senno'?
Nei cinquecento metri che mi dividono dall'azienda eseguo solo qualche scatto rubato ad un gruppetto di operai che si muovono "in piena sicurezza" su impalcature a decine di metri di altezza.



Mi avvicino al cancello e vengo prontamente fermato dalle guardie...chiamano il mio collega indiano Deepak via telefono perchè venga a giurare che io non sia un terrorista islamico. (ma si sono visti?!? sono loro che hanno un turbante in testa ed un mitra in mano!!) Dico a me stesso che la faccenda è cosa normale; abbraccio Deepak che mi confida simpaticamente che non avrebbe scommesso mezza rupia del fatto che io fossi riuscito ad arrivare al lavoro sano e salvo. Mi limito a stringergli la mano un po' più forte del dovuto.
Entro nell'enorme e lussuosa reception che ci ha pure un gigantesco ellecidì e lo skazzo-usciere (con la i?!?) mi fa accomodare su un rosso divano di pelle (di chissà quale povoro animale dato che le mucche sono sacre...). Mi chiedono di aspettare e poco dopo arriva un ragazzetto con una compattino; mi chiede mi mette nell'angolo più triste e di sorridere per la foto che andrà nel mio badge...esco invece con la faccia perplessa mentre mi domando come mai nella mia sede io abbia dovuto aspettare nove mesi per ottenere la stessa cosa.
Torno dall'inespressivo usciere con la "i" che mi fa firmare dodici fogli e mi chiede nel solito inglese a raffica di che gruppo sanguinio sono... Gli rispondo "Ehhhhhhhhhhhhh?" convinto che le mie capacità di comprendere le lingue estere sia al di sotto di ogni plausibile immaginazione (...per uno che si è sparato 5 anni di inglese e di francese e 237 corsi della regione...) ma lui, sempre riuscendo a muovere soltanto parte del labbro superiore mi ripete la stessa domanda. Stavolta dico a me stesso che la faccenda NON è cosa normale...ma gli rispondo...chiedendo però in cambio il foglio sul quale ho dichiarato in quale hotel soggiorno per stracciarlo prontamente e farne un altro fasullo....Non volevo ritrovarmi la mattina seguente con un rene o un testicolo in meno (succede anche questo, non li leggi i giornali??)
Deepak mi calma e mi accompagna all'ascensore. Ottavo piano in 3 secondi e 75.
Con il piede, tento di spostare verso il bordo esterno dell'ascensore le ciambelline lievemente digerite che mi si sono riproposte ed entro nell'iper sala della schiavizzazione. Un centinaio di box 2m x 2m, con una larga scrivania "ad L", un capiente armadietto, due sedie, una lavagnetta e uno schermo 22 pollici! Mi dicono che uno di questi è pronto per me... Wow! Uno studio tutto per me!!! E' la prima volta!!! Poi scorgo le facce frustrate che mi vedo intorno e mi ritorna puntualmente la depressione giornaliera.
Prima di andarsene Deepak mi ricorda sorridendo la partita di calcio della notte precedente, in cui l'Italia è stata sbattuta fuori dall'europeo dalla Spagna ai calci di rigore. Sportivamente, tento così di stringergli nuovamente la mano, ma lui, imparata la lezione, si chiude prontamente nel suo stanzino e mi da appuntamento da lì a 15 minuti.
Nel frattempo arriva un umilissimo inserviente, che si premura di portarmi un block notes, una penna, un pennarellino per la lavagna e persino un bicchiere ed una tazza per la pausa caffè...aggiunge anche che è a mia disposizione. Cavolo che mestiere di merda...mi si stringe il cuore...lo saluto ringraziandolo caldamente...poi ci ripenso e gli chiedo di portarmi IMMEDIATAMENTE una tazza di caffè e una bottiglietta di acqua fresca... che bella sensazione il potere e il fatto di non aver rimorsi!
Mi incontro poco dopo con Deepak ed il suo capo...che, dopo avermi chiesto tre volte di fila la stessa cosa, vedendo il mio sguardo inebetito e perso, borbotta qualcosa che ben intuisco e mi lascia proseguire solo con Deep...
La parte del lavoro non ha niente di folkloristico...così passo subito al racconto pranzo.
Dirai...ma non ci hai proprio un cazzo da fare anzichè raccontarmi nel dettaglio la tua giornata? Ovviamente la mia risposta è NO.
Smettila di interrompermi e torniamo al pranzo. Hai presente il cibo indiano in generale? Hai presente le mense in generale? Bene...fanne un connubio e potrai immaginare il piattone compattissimo di riso con curry con incastonati pezzettoni di pollo.
Dopo aver tentato in ogni maniera capisco dal vicino che la tattica giusta è quella di inumidire il tutto con la salsina allo yogurt che ha praticamente lo stesso effetto dello "Svitol" per questi piatti. Arrivo finalmente all'agoniato pezzetto di pollo (l'unico, te pareva) ma date le dimensioni pretendo di avere un coltello, anche se vedo la maggior parte dei ragazzi che mangiano tutto con le mani.
Il coltello non è previsto, distribuiscono soltanto cucchiaio e forchetta. Sarà che domando all'addetto "a cutter" e non "a knife", ma mi porta un coltellaccio stile taglia proscitto crudo stagionato dell’alto Adige (lo giuro! stavolta non ho esagerato per nulla!). Mi soccorre Deepak che parla al tizio il quale si assenta per un attimo e torna dalla cucina con qualcosa di simile a ciò che ho richiesto.
Torno soddisfatto al mio posto e mi gusto il pollame.
Bel pranzo di cacca. Prima di andare via Deep mi presenta alcuni suoi colleghi che ovviamente si cibano in stile indiano e quando porgo loro la mano, fortunatamente la rifiutano, mostrandomi il loro palmo cosparso di sughetti vari, verdurine e chicchi di riso tra le pieghette delle dita.
Ah a proposito...giuro anche questo... La mensa ma anche l'iper salone dello schiavismo è tutto un brulicare di ruttini e rigurgiti vari!!! …Un vero paradiso per me....anche se a lungo andare anche la mia falsa morale si è fatta avanti scandalizzata. Mi ribello producendo una sottile ma ben calibrata scoreggina...ma vedendo le facce dei commensali capisco che la "cosa" non è altrettanto gradita.
Vabbè ammetto che su questo punto ho colorito un po’il racconto... vedi che quando lo ammetto lo ammetto??? In realtà la scoreggina l'ho liberata, ma faceva parte di quelle silenziose ed infide..
Mi soffermo solo un attimo per compiacermi del risultato e ritorno al mio lavoro.
Incontro finalmente anche Kaijlash, l'altro collega che è venuto lo scorso mese a Genova...trascorro con lui il resto della giornata ed alla fine si offre cortesemente di portarmi all'albergo con il suo scooter. Lo accompagno sino al parcheggio e davanti al suo.....coso a due (?) ruote gli spiego altrettanto cortesemente che due passi "never cause bad effects to anyone"...



Così torno in albergo senza nemmeno poter utilizzare la mia fotocamera...la sera sopraggiunge molto prima che da noi...
Mi riposo un attimo in stanza e dopodichè torno a pensare al cibo...
Stasera - mi dico - lasciamo stare il gemellaggio indiano e buttiamoci sulla cucina intitolata nel menù "International". Mi attira in particolare un piatto e lo ordino...parla di carne con non so checcosa e patate non so cucinate in quale maniera. Mi arriva un piattone da minesta colmo di un simil-ragù ricoperto interamente da una sotta di purea... impreco e deglutisco…
Mi era piaciuto tanto il dessert di ieri!!!...ma furbescamente scelgo un piatto tipico innomilabile...tipo “kjhkxwj” …La mia maledetta mania di pensare che "tanto a me piace tutto"…
Mi portano un coppino di riso dolce frullato con zafferano...del colore e della consistenza del cerume. Lo assaggio e capisco subito che le affinità non si limitavano a colore e consistenza.
(beh perchè fai quella faccia?? Da bambino non hai mai assaggiato il tuo cerume??)
Tento di staccarmi dal palato la giallosostanza, pago e mi ritiro. Ancora adesso se strofino la lingua sul palato ne riesco a percepire le fragranze...eh...quanti ricordi....
[SM=x1258754]
El Piolo
00martedì 24 giugno 2008 20:52
Coraggio, passerà

-crikkiola-
00martedì 24 giugno 2008 21:17
[SM=x1258722] sei un grande!!!! [SM=x1258722]
stellina2056
00mercoledì 25 giugno 2008 00:00
quanto hai detto che ci stai in India? [SM=x1258721] [SM=x1258722] .... mi fai sbellica'....
AKi
dino.dt
00mercoledì 25 giugno 2008 10:40
Mitico Phango. [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735]
Ho letto con piacere e tutto d'un fiato il tuo racconto.
Mi hai fatto rivivere le sensazioni del mio primo viaggio in India, ormai dieci anni fa: i volti, i bimbi, i sorrisi, la povertà, la fierezza del popolo indiano, i continui squotimenti di testa inclinati e ripetitivi a metà strada tra un si e un no (!!!!), l'inquinamento, il traficco, lo strombazzare di clacson agli incroci (!!!!!!!!!!!!)...

Attendiamo con ansia il tuo ritorno... [SM=x1258744]
Nel frattempo un abbraccio di incoraggiamento e soladarietà da parte mia. [SM=x1258749]

Dino [SM=x1258723]

PS: lavori per una software house...vero?
mrxas
00mercoledì 25 giugno 2008 12:41
Che altro dire se non "come essere lì con te" ?
Ben scritto
Chissà che foto ...
Lascia il desiderio di andare a vedere di persona quanto racconti, specialmente fuori dalle solite mete turistiche.
Ma poi mi viene in mente che il mio apparato gastrointestinale mi ucciderebbe.


Enrico-53
00mercoledì 25 giugno 2008 17:26
miiii ma sei meglio di Bruce Chatwin...
[SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735]
buona permanenza
MarcoDrago
00mercoledì 25 giugno 2008 18:04
MITICO PHANGHINO [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735]
Phango
00mercoledì 25 giugno 2008 19:42
Diario di viaggio - Parte III - 24/06/2008
Cavolo!!! Ma c'è pure la saletta ricreativa!!! Che non è il grosso salone con tutte le sedie, macchinetta del caffè che funziona senza scomode chiavette e confortevoli divanetti....
Ma iniziamo dalla mattinata.... solita colazione a buffet che ormai perde di interesse dato che ormai ho quasi capito cosa evitare...
Il cameriere mostra di capire i miei gusti venendomi incontro e chiedendomi se voglio "Milk and coffe". Mi porta anche un set aggiuntivo di tovagliolini.....sarà forse per il disastro combinato ieri? mattina?? Vabbè...non ci faccio troppo caso e mi butto sulle pirofile con il coperchio che sino a stamani pensavo fossero lì per folklore...e invece no!!! Ognuna di esse contiene focaccine morbidose cucinate i tutte le maniere possibili!!!
Mi riempo il piatto con una per tipo e le accompagno con del miele, visto che ci sono soltanto coppettini con marmellata di arancio che mi fa accaponare la pelle, salsina di avocado con chili di peperoncino ed una con cipolline ed aglio....ma dico io.... ci sono solo occidentali che per giunta devono andare a lavorare subito dopo... Ma non avranno imparato un po' i loro gusti? Poi mi volto e vedo due tedeschi spalmare su dei bocconcini di pollo fritto della “mango sausage” e con il piatto pieno di salsiccette fumanti ricoperte da ketchup…poveri indiani…è per colpa dei tedeschi che sono confusi!
Evito di fissare i due crucchi (il mo primo sguardo credo che abbia detto loro abbastanza) mi alzo e vado al lavoro.
Dannazione oggi pioveva fittissimo e ancora non ho recuperato un ombrello…indosso l’impermeabile e mi sbrigo.
Arrivo in azienda e stavolta l’usciere con la “i” accenna un sorriso…poverino forse non è cattivo…probabilmente soffre di una paresi per il 99% del suo viso!
La mattinata scorre veloce..intanto mi riprometto che non sarei più andato alla mensa, vista l’esperienza del giorno prima…Mentre penso proprio a questo, Deepack mi chiama per andare a pranzo, così gli spiego subito le mie intenzioni. Deep mi sorride e si premura ad andare ad ordinare per me un bel piatto di vegetarian hot mix…alla mensa. Bene…
Sconfortato dal fatto che nessuno riesce mai a comprendermi mi avvio al mio destino…in effetti il piatto non era malaccio… a parte il fatto che dovevo tenere un fazzolettino sempre a portata di mano per asciugare i lacrimoni che uscivano dai miei occhi…per le esalazioni di sti broccoletti iper piccanti coperti da un solido strato di formaggio… C’erano anche delle ottime indefinite salsine e mi decido a provare anche io l’indian style, costruendomi con le manine sante delle mini crespelle piene di mix hot vegetarian ed altri intingoli. Non so come ma io ero l’unico che aveva i gomiti sgocciolanti…
Dopo pranzo rientro in ufficio e compio subito una delle mie mosse astute memorabili…mi chiedo come mai un secondo pc sia rimasto acceso pur non essendo collegato a nessun monitor...dato che quando ero arrivato lunedì, hanno staccato tutti i cavi e li hanno collegati con il mio pc. Credo sia opportuno spegnerlo premendo il solito pulsantone sul case. Pochi secondi dopo arriva un ragazzo scazzatissimo che sospirando, senza dire una parola si accuccia sotto la mia scrivania e riaccende il pc…probabilmente è lo stesso ragazzo che avranno relegato in una stanzetta buia ed umida per lasciare una sezionane libera tutta per me e che si collegava in remoto al suo pc…
L’imbarazzo mi paralizza…fortunatamente Kajilash mi invita a prendere u caffè con lui…
Dopo il caffè mi porta a visitare la famosa saletta ricreativa!!! Uno spettacolo!! Quattro biliardi, due tavoli da ping pong e quattro tavolini quadrati con strane pedine sopra e con buchi ai quattro vertici. E incredibile…dall’altra parte della sala…un’attrezzatissima palestra!!! Rimango allibito..soprattutto per il fatto che la sala sia mezza vuota…
Non so se hanno fatto un affare facendomi vedere questo autentico paradiso al mio secondo giorno di lavoro..Imploro Kaij di giocare allo strano gioco indiano.
Il gioco si chiama “Corrom” e da quel che capisco dalle sue spiegazioni occorre infilare nelle buche le pedine dell’avversario, che dovranno essere colpite con una pedina più grande sospinta da una “biccellata”… una sorta di gioco delle “ciapelette” di cui mi parlava la mia nonna, coniugata al gioco del biliardo.
Dopo la prima buca che mi porta subito in vantaggio e lascia di stucco Kajil, lui mi sotterra sottoponendomi ad un umiliante 9-1…. a metà della partita, visto l’andazzo, tentavo solo di tirare il più forte possibile per far sbalzare fuori le pedine e colpire così Kajilash, seduto davanti a me…
Finita la partita Kajil raccoglie tutte le pedine sparse nel corridoio alle sue spalle e mi trascina a mio malgrado al mio posto di lavoro…così…nuovamente nulla di interessante…
Giunte le sei Kajilash mi propone di andare a fare un giro per il villaggio vicino ed io accetto volentieri il suo gentile invito… Andiamo nel parcheggio e questa volta accetto di essere accompagnato con il suo sc…. Il suo coso.
Purtroppo Kaij ha un solo casco ma (di nuovo purtroppo) vuole assolutamente che lo indossi io.
Dopo aver eliminato i parassiti più evidenti, me lo allaccio e salgo in sella.
Passata la zona industriale la strada diventa polverosa e su entrambi i lati ci sono chilometri di cantieri; faccio fatica a tenere gli occhi aperti. Ci sono anche un sacco di baracche di lamiera, abitate da donne e bambini. Kajil mispiega che la famiglia dell’operaio, rimane nell’area del cantiere per tutta la durata dei lavori…aggiunge…non è il posto ideale per dei bambini ma non possono fare in altro modo…
Finiti i cantieri mi si pone davanti uno scenario completamente diverso: distese immense desolate…terriccio rosso intervallato solo da qualche basso cespuglio…la strada completamente sgombra, silenziosa senza gli assordanti strombettii degli automobilisti.. Senza esagerare, mi da l’idea di un paesaggio post disastro nucleare…
Dopo pochi minuti arriviamo al villaggio…affascinato dal brulicare delle persone che si affollano davanti ad ogni carretto e ad ogni sgangherata bottega, chiedo a Kajilash di fermarsi…ma lui mi sconsiglia di allontanarmi troppo…la povertà ha corroso questa gente..
Effettivamente dalle persone che incontro e chiedo di poterle fotografare difficilmente ricevo risposta… Riesco solo a fare solo qualche scatto ad un venditore di pesce che mi mostra soddisfatto un enorme pesce gatto, tenendolo fieramente in alto per la coda.



Kajil mi convince a risalire sullo scooter per portarmi in un posto che, a suo dire, sarebbe stato più interessante (si rivelerà un piccolo tempietto con gli stessi colori dello Stecco Ducale Sammontana di cui non sto nemmeno a parlare).
A malincuore seguo il suo consiglio, ma decido di lasciare a lui il casco per tentare qualche scatto al volo, dal sedile posteriore del motorino…
Attraversiamo tutto il villaggio e clicco a tutto spiano senza nemmeno inquadrare…sapendo già del probabilissimo pessimo risultato, ma stuzzicato dalla curiosità di poter vedere solo alla sera i risultati dei miei scatti!...un po’ come succedeva solo pochi anni fa portando il rullino a sviluppare dal proprio fotografo…
Mi vengono incontro scorci di India che ho solo visto in televisione: sudice gabbie annerite con polli stipati, pronti per essere uccisi e consegnati al primo acquirente, viuzze con bambini scalzi che giocano rincorrendosi, bancarelle sbilenche con sopra coloratissima frutta posizionata a regola d’arte, donne dal volto coperto da un velo e dagli sgargianti vestiti che portano grosse giare sulla propria testa.
Scatto, anche se so che le immagini più belle sono quelle rimaste impresse nella mia mente.



Presto ci immergiamo nel caotico traffico a cui mi ero abituato e Kajil mi riconsegna il suo casco..arriviamo in Hotel e saluto ringraziando mille volte il mo amico per la sua disponibilità.
Ceno di fretta perché muoio dalla voglia di raccontare questa giornata.. Approfitto del Buffet di questa sera per assaggiare di tutto un po’.
Dopo un primo giro di assaggino misti…mi riempio il piatto di una fantastica zappetta di pomodoro, finalmente non piccante, con pezzettini di formaggio molto simile al nostro pecorino fresco, accompagnata da ottimo pane indiano caldo. Vedo anche delle strane pallette morbide in un pentolone e decido di prenderne una per affogarla ben bene nella gustosa “bagnetta”…
Un cameriere mi guarda sconsolato e con la pinza da cucina estrae la palletta dalla mia zuppa per metterla in un altro scodellino…mi spiega che quello era il dessert….
…In realtà anche con la pummarola, sta palletta non era niente male, anche se non sono riuscito a decodificare nessun ingrediente…
Saluto i camerieri tentando di assumere un’aria impostata e seriosa, ma oramai tutto lo staff si beffa continuamente di me… Strano…non ho mai questa sensazione… salgo in camera ed inizio a scrivere...
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stellina2056
00mercoledì 25 giugno 2008 21:22
grazie di condividere tutto questo con noi [SM=x1258723]
AKi
pikola
00giovedì 26 giugno 2008 15:25
Bravo Markino!! [SM=x1258730]
racconti cosi bene le cose che mi sembra di essere li con te..
specialmente quando parli di cibo!!! eheheh
continua il tuo diario..sono curiosa di vedere che combini!!!

ciauu
Phango
00venerdì 27 giugno 2008 05:53
Diario di viaggio - Parte IV - 25/06/2008
…Ritardo pazzesco…esco dalla mia camera di corsa e decido di bere solo qualcosa al volo nella sala pranzo. Mi attira un’enorme brocca che contiene del succo di un rosso vivace.. Mi riempio il bicchiere fino all’orlo e butto giù senza troppo far caso al sapore.
Mi avvio subito dopo al lavoro con passo veloce e nel tragitto mi rendo conto che il gusto che sento ancora nella mia bocca non è altro che succo di anguria… per tutta la mattinata ed oltre, di tanto in tanto, mi si ripresenta così il “promemoria” della mia colazione…
Resto fino all’ora della pausa a smanettare sul pc con Deepak, ma spesso mi avvicino alla parete che da sull’esterno, interamente costituita di vetro. Siamo al quinto piano, da qui riesco a vedere tutti cantieri che ho incontrato ieri per strada. Proprio sotto di noi ce n’è uno enorme, con a fianco le immancabili baracche di lamiera. Ci sono due bambini che giocano con delle sbarre di ferro come fossero spadaccini ed una bambina accucciata che tenta di scrostare enormi pentoloni. Tutto intorno a loro soltanto detriti, cumili di cavi abbandonati e gigantesche condutture appena portate alla superficie.
Non resisto alla tentazione di fotografare anche da qui, cercando di cogliere prima tutti questi dettagli e poi cercando di evidenziare il contrasto tra questa baraccopoli e l’edificio moderno che si erge subito dietro e con decine di automobili parcheggiate davanti.



Finalmente è l’ora di pranzo!! Visto che avevo saltato la colazione non vedo l’ora di sbranarmi qualcosa di sostanzioso… Deep questa volta mi porta al buffet..la cosa non mi dispiace perché vedo le altre persone con in mano un enorme vassoio di metallo sagomato con piccoli scompartimenti in cui mettere pietanze diverse.
Dannazione mi scordo sempre che Deepak è vegetariano!... mi riempiono ogni settore con una zappetta diversa, tranne quello centrale che tracima di riso….completamente scondito…
Ormai rassegnato dopo tutte le disavventure culinarie, “imbraccio” il mio cucchiaio ed inizio ad imboccartmi.. Non so come riescano a colorare in quattro modi diversi la stessa sostanza senza intaccarne minimamente il gusto…
Torno in ufficio attanagliato dalla fame, ma incontro Kaijlash che mi chiede di prendere qualcosa con lui…Colgo al balzo l’occasione, pensando che mi avrebbe portato a mangiare qualcos’altro…invece ci avviamo alla zona break..
Prendo la mia tazza, mi servo il caffè ed aggiungo dello zucchero. Cerco i cucchiaini e Kajil me li mostra…ovviamente sono in comune a tutti i dipendenti. Ne estraggo a sorte una manciata , ma mi accorgo che sono tutti quanti con tacche variopinte e multiformi in ogni dove… Il mio gentile collega probabilmente coglie le mie espressioni, me ne prende uno dalle mani e lo mette sotto l’acqua, strofinandone vigorosamente il manico.
Quando me lo porge, anche se non completamente convinto, lo infilo immediatamente nel caffè, ma il mio neurone è abituato da anni a compiere lo stesso gesto…ovviamente immergo nella bevanda la parte concava….
Rimango paralizzato per un attimo maledicendo me stesso..soprattutto quando tiro fuori il cucchiaino e mi rendo conto che le tacche arcobaleno erano tutte sparite…..
Fingo così di berne un pochino mentre kajil mi parla…ma non riesco ad ascoltarlo visto che sono troppo attento a cogliere il momento giusto per scaraventare il tutto giù dal lavandino… (giuro!! Anche questa non è inventata!!!...purtroppo)
Soddisfatto per essermela scampata un’altra volta torno al mio lavoro…kajil mi dà anche appuntamento per la sera all’uscita e tentare così un’altra breve escursione.
La giornata termina in fretta e mi trovo presto in sella al bolide del mio collega.
Anche questa volta sfreccia ai 7 all’ora (è il massimo che gli consente il suo mezzo) davanti alle interessantissime botteghine semi distrutte..però questa volta tengo sin dall’inizio la mia fotocamera in pugno, pronta… I risultati delle foto di ieri non sono ovviamente un granchè, ma credo rendano proprio l’idea di scatti rubati nel bel mezzo della corsa..immagini sfocate e sfuggenti in cui si intuisce però sempre il soggetto prescelto. Credo valga comunque la pena tentare di aggiungere immagini di questo tipo, per provate a creare una serie molto particolare..



Kail si ferma soltanto quasi alla fine del villaggio. Qui, mi dice, non correrò nessun problema dato che siamo davanti al negozietto di suo cugino e la gente lo conosce.
….Ovviamente attorno a me c’è il Nulla…. La bottega di suo cugino è pure chiusa…praticamente è un casottino con la saracinesca abbassata, molto simile ad un’edicola.
Per non urtare i sentimenti del mio amico, fingo di fare qualche scatto, mentre lui sposta dei cartelloni arrugginiti da un lato all’altro della baracchetta. Mah…
Torno da Kajil che……..ovviamente mi chiede di vedere le immagini…tento di fare il difficile ma insiste… Cercando di togliermi dall’imbarazzo provo il tutto per tutto mostrandogli le altre immagini che sono ovviamente di uni mosso sconcertante e praticamente irriconoscibili.
Credo che il mio “ex” amico non abbia ingoiato la foglia ..ma mi continua a sorridere…meglio così..
Mentre scrivo queste righe e pensando a ciò che ho raccontato i giorni scorsi, mi rendo conto di quante pessime figure riesco a collezionare in una sola giornata…senza prenderne nota il mio cervello probabilmente fa in modo di difendermi dimenticando i momenti imbarazzanti in fretta….ma così no, non è possibile….Credo che questo diario di viaggio mi causerà parecchi disagi psicologici…come se non ne avessi abbastanza…
Kaijl mi accompagna all’albergo e accecato dalla fame entro direttamente nel ristorante. Decido di cercare subito la pietanza più costosa (che comunque qui non supera mai i 3 euro…)…
“Prawns”…Bene! Sono gamberi! Mi piacciono!
Li ordino, anche se il cameriere mi avverte che la preparazione è un pochino lunga in quanto elaborata. Nell’attesa mi invita a provare una zappetta…un’altra dannazione!!!
Data la sua gentilezza e i crampi allo stomaco decido di scofanarmela tutta…
A parte la temperatura di 375° resi ancor più bollenti dall’immancabile schiera di spezie piccanti disciolte, la zuppa era di un’acidità mai provata prima…. Credo che rimarrò con il Ph alterato per il resto dei miei giorni…
L’effetto della zuppetta è stato quello di elevare all’ennesima potenza il mio sbrano…forse perché la sostanza ingurgitata è andata ad alimentare la copiosa quantità di succhi gastrici che si erano accumulati sin ora nel mio stomaco…i quali mi stavano praticamente “autodigerendo”…
Arrivano i gamberi!!!!! 3……………………
I camerieri sghignazzano ma faccio il superiore e ordino subito un piatto di fish & chips…già che avevo cominciato con del pesce.
I gamberoni però erano fantastici…croccanti e piccantini al punto giusto. Il pane indiano che li accompagnava era morbido e leggero.
Arriva presto anche la seconda portata, che non è costituita da altro che simil Bastoncini del Capitano Findus ma ricoperti anziché di pane, di fiocchi di cereali simili a quelli con cui faccio colazione ogni giorno e scaglie di nocciole…credo…
Tutto sommato sono soddisfatto delle mie scelte e mi sento finalmente anche sazio…
Saluto il simpatico cuoco che è l’unico qui dentro che dimostra di volermi davvero bene (forse perché spazzolo sempre i suoi piatti) e salgo nella mia camera..
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-crikkiola-
00venerdì 27 giugno 2008 11:05
ma che cavolo di cucchiai hanno in india!! [SM=g7564] [SM=x1258733]
Phango
00venerdì 27 giugno 2008 17:48
Diario di viaggio - Parte VI - 26/06/2008
…Suona il campanello della mia camera d’albergo nel bel mezzo della notte…Chi diavolo potrà essere?!? Mi infilo in fretta il paio di pantaloni stropicciati del giorno prima e apro la porta, con un occhio chiuso ed uno aperto… E’ il garzone dell’hotel che mi chiede se deve riordinare la mia stanza…………rimango un attimo sconcertato, poi non senza un filo di sarcasmo, gli chiedo se posso appendere L’APPOSITO tagliandino fuori dalla porta nel momento in cui lascerò la mia camera…Lo saluto e vado subito a vedere sul mio cellulare che ore fossero… E’ chiuso cavolo….e…sono le nove e mezzo!!!! E’ tardisssssimoooo! Ma non si sarebbe dovuto accendere automaticamente per far squillare la sveglia questo dannato aggeggio? Maledetta la Samsung… Mi vesto di fretta e mi lancio nell’ascensore…
….Arrivato alla reception…torno indietro per levarmi le ciabatte e infilarmi le scarpe…
Nel tragitto incontro nuovamente il garzone che ringrazio caldamente….ora che capisco “la buona azione” nel suo gesto…questo albergo ospita praticamente soltanto lavoratori di software house…che sono tutte addossate dentro ad una zona che viene chiamata “BioTech Area”.
A proposito del garzone.. E’ di una precisione e puntigliosità ai limiti del maniacale…
Dopo che la prima sera, tornando in albergo avevo trovato tutti i miei vestiti ripiegati ed appilati sopra il mio comodino, anche se li avevo lanciati chissa’ dove, ho promesso a me stesso che avrei sempre lasciato la camera in perfetto in ordine. Un po’ per quel poco senso di pudore che mi e’ rimasto, un po’ per avvantaggiare il lavoro del ragazzino. Accidenti, ci ho provato in tutte le maniere eppure ogni sera trovavo con un oggetto posizionato in modo differente, probabilmente “in un posto migliore” secondo il garzone…
Adesso sta diventando praticamente una sfida a distanza regolata da taciti accordi…io distribuisco le mie cose come vuole Lui…ma inserisco sempre un piccolo trabocchetto…tipo la bottiglietta d’acqua fuori dal frigo o l’asciugamano sulla maniglia “sbagliata”….ieri sera sono tornato in albergo convinto che non avrebbe mai scovato l’ultima gabola… invece no…si era persino accorto che avevo provato a scambiare la scarpa destra con quella sinistra anche se le avevo lasciate nel loro apposito armadietto….
Ci rinuncio, ha vinto lui…
Uh…torniamo alla giornata…ovviamente di colazione non se ne parla data l’ora tarda…entro così in ufficio ma l’ordine del giorno prevede solo una lunga e noiosa installazione…praticamente dovrei sonnecchiare per ore…
Decido invece di investire il mio tempo nello studiare ed nel provare ad imparare a replicare quello strano movimento convulso-oscillatorio del capo che viene usato dalla gante per dire “si” oppure “no” o ancora “ho un grosso brufolo sulla schiena che mi fa un male terribile”…a seconda della fase lunare..
Si capisce bene che il concetto non e’ affatto semplice…ma anche la parte pratica non e’ una sciocchezza…continuo a provare, ma mi esce sempre un movimento lento e scoordinato…un po’ come quando mio papà ha provato a fare per la prima volta doppio click sul mouse.
Continuo così ad esercitarmi tutta la mattinata e qualche risultato lo ottengo…quello che quando alzo gli occhi dalla scrivania, i due colleghi a fianco mi stanno fissando allibiti…
Come al solito arriva Kajil a togliermi dall’inghippo e andiamo assieme a pranzo…ormai ho rinunciato ad andare al ristorante dell’albergo….tanto non c’e’ verso…
Alla mensa scelgo il menu non vegetariano e questa volta non mi sento più impacciato…so benissimo dove mettermi i coppini delle salse, il riso ed il pollo…uso le posate ma mi aiuto anche con le mani…mi sento finalmente uno di loro..almeno a pranzo..
Nel tavolo vicino al mio c’e’ un tizio di un’abilita’ incredibile nel mischiare con le dita gli ingredienti del suo piatto e a formare precisissime palette di riso, che poi raccoglie in taschine di pane indiano composte con la mano pulita… Rimango affascinato seguendone i movimenti…un vero professionista. Ripulito il suo piatto con il restante pane, passa alla puntigliosa pulizia delle dita…ad una ad una se le infila in bocca sino all’altezza dell’ultima falange e ne escono completamente linde.
Il rituale prevede poi di andare tutti in bagno a lavarsi per bene, beh ne capisco il motivo…mi sfugge però il perchè questo rituale non venga seguito anche prima del pasto…
Ci alziamo tutti: il gruppetto di amici che mangia assieme a noi incrementa giorno per giorno. Sono diventato il beniamino di molti da quando Deepak ha avuto la bella idea di raccontare la mia disavventura con la zuppa di pomodoro e la palletta-dessert….
Fuori dall’azienda c’e’ un venditore di Verdi-fruttini. Decido di seguire l’esempio dei miei compagni comprandone uno. Vedo che ne palpano con esperienza ad uno ad uno…e dopo una breve votazione decidono quale sia quello giusto per me..
Passato quindi da 12-13 mani diverse arriva finalmente nelle mie..ringrazio della collaborazione e aspetto di vedere come loro affrontino il fruttino.
Iniziano tutti con vigorose morsicate; io invece decido di aprirlo e ne assaggio solo l’interno spiegando che “I don’t like the buccia”….sarò ancora troppo schizzinoso?!?
Il verde fruttino ha lo stesso sapore di una patata cruda, ma con già spuntate le infiorescenze. Guardo insospettito I ragazzi per capire se mi avevano fatto uno scherzo…ma mi sorridono e vedo che anche il loro pezzo non e’ affatto succoso.
Finisco tutto per cortesia, butto via la buccia e rientriamo in ufficio.
Mi spiegano che domain sarà un giorno molto speciale! Qui a Pune si festeggia la “Dindi march”. Una marcia religiosa con il fine di raggiungere un famoso tempio in una città situata a 30km di distanza. La strada principale sarà chiusa ai mezzi per far spazio ai fedeli. Anche noi ci uniremo alla marcia nel pomeriggio…un’ottima occasione per fare scatti imperdibili se non dovesse piovere!
Mi faccio giurare che noi non percorreremo tutto il percorso.
Nel pomeriggio Deepack mi fa simpaticamente notare la prima pagine del Times of India: Un aereo che doveva atterrare a Bombay e’ invece arrivato sino ad una citta’ a centinaia di chilometri di distanza, dato che entrambi i piloti si erano addormentati durante il volo…
Scuro in volto, cerco ancora di afferrare la mano a Deep, ma ancora una volta riesce a sfuggirmi.



Torno al mio albergo e mi dirigo direttamente al ristorante. Stasera c’e’ un piatto particolare: il “Tenderlion”.
Boh…l’amico cuoco mi suggerisce di provarlo…e così faccio.
Si tratta di due medaglioni di chissà quale carne… “tender” non lo erano…speriamo che non fossero nemmeno “lion”… Comunque…il tutto guarnito con chili di gorgonzola italiana che sovrasta completamente una qualunque parvenza di altro gusto.
Il cuoco si avvicina e mi confida che e’ stata sua l’idea della gorgonzola. Vorrei picchiarlo..invece gli sorrido e gli mostro verso l’alto, in segno di approvazione.
Torno in camera e scrivo distratto dalle allucinanti soap opera che stanno mandando in televisione…domani potrò raccontare anche di questo…
[SM=x1258754]
hozio
00venerdì 27 giugno 2008 20:30
Ciao Marco sto leggendo il tuo "passaggio in India" ed in alcuni tratti rivivo il mio! [SM=x1258774]
Fatte le debite precisazioni cioè io ci sono andato per diletto e l'amico Indiano che avevo conosciuto in Italia e che avrebbe dovuto venire a prendermi all'aeroporto praticamento non l'ho mai più visto!
Mi permetto di scrivere due righe che se vorrai potrai usare come consiglio; ovunque sia andato per risolvere la questione cibo mi sono spesso affidato ai locali intendendo coloro che abitano il posto chiedendo cosa avessero mangiato loro quel giorno stesso o cosa avrebbero trovato una volta giunti a casa! Delle volte è andata bene un po' di volte meno bene ed ammetto che in India una volta è andata da schifo [SM=x1258780] ma poi è successo anche altrove e mi sono consolato.
E' un modo come un altro per tentare di capire usi e costumi di popolazioni così diverse ed in India le etnie si sprecano.
Attendo come gli altri le prossime puntate ed ancor di più il reportage fotografico che seguirà! [SM=x1258746]

PS ma perchè si ostinano a chiamere le TORTILLAS (il pane che piegano e con cui fanno scarpetta)con un nome impronunciabile? Visto che sei li prova a risolvere l'arcano.

Ciao

Gigi
stellina2056
00sabato 28 giugno 2008 11:22
hihihi.... l'ho sentito alla radio dell'aereo che ha sbagliato aeroporto perchè i piloti dormivano.... ho subito pensato a te!!! [SM=x1258721]
[SM=x1258723]
AKi
Phango
00mercoledì 2 luglio 2008 06:42
Ciao ragazzi... ho sospeso il mio racconto... un po' perche' vorrei che le mie immagini continuassero per me...ma mi rendo sempre piu' conto che il mio diario descrive un decimo di quello che vedo...e le mie immagini solo un centesimo...
Sono giorni inoltre che non posso fotografare, i monsoni si stanno facendo sentire e c'e' PHANGO dappertutto...(anche in India... [SM=x1258729] )

Come promesso..cercherò di raccontarvi il "Palky" attraverso le mie immagini..


mrxas
00mercoledì 2 luglio 2008 09:45
Re:
Phango, 02/07/2008 6.42:

Ciao ragazzi... ho sospeso il mio racconto... un po' perche' vorrei che le mie immagini continuassero per me...ma mi rendo sempre piu' conto che il mio diario descrive un decimo di quello che vedo...e le mie immagini solo un centesimo...
Sono giorni inoltre che non posso fotografare, i monsoni si stanno facendo sentire e c'e' PHANGO dappertutto...(anche in India... [SM=x1258729] )




... il che implica che il tuo racconto descrive 10 volte di più delle tue foto ... quindi proseguilo!
Andre-72
00venerdì 11 luglio 2008 01:06
Ciao Marchino. Mi sono registrato sul forum per riuscire a salutarti. Che forza! Ho letto tutto d'un fiato. A tratti mi sono spatasciato a terra dalle risate. Ti ringrazio sentitamente per gli addominali gratis. A tratti immedesimato fin quasi a sentire sapori (bleah), vedere colori, percepire sentori, anche a distanza, di quella di categoria "silenziosa e infida". L'allegria media degli indiani mi par di capire che sia decollata a partire dal tuo atterraggio: non so se ti faranno tornare in Italia. Dipenderà sostanzialmente, a quanto pare, dalla nazionalità dei piloti. A proposito, quand'è che torni? L'ho scordato. Ti ho lanciato una proposta via mail. Vedi un po' se la puoi visionare. Sempre che al tuo ritorno non ti mettano in quarantena per via degli effetti della palletta di dessert scatafazzata nella mappazza rossa. Buona continuazione, ragioniere! [SM=x1258748]
E vedi di tornare a scrivere appena puoi! [SM=x1258745]
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