Bayer Leverkusen - Lazio

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Mark Lenders (ML)
00martedì 25 agosto 2015 14:20
La partita più importante dal 26 maggio 2013 a oggi. A spanne (dovrei mettermi lì a spulciarle) direi una delle dieci più importanti dell'era Lotito.

Pare si vada verso una difesa a tre. A me in assoluto piace l'idea di Radu in una difesa a tre, in teoria quello sarebbe il ruolo perfetto per lui. Ma paradossalmente in questo momento la principale ragione per scegliere di difendere a tre dovrebbe essere proprio l'esclusione di Radu, a vantaggio di Gentiletti + Lulic... Invece pare che giocherà al posto del Chueco.
Poi c'è il ballottaggio Onazi-Cataldi. Io Cataldi lo vedo male, l'ho visto male all'Europeo Under 21, l'ho visto male in Supercoppa e l'ho visto male col Bologna. Però un centrocampo Parolo-Onazi forse lo vedo anche peggio, soprattutto con l'ultimo Parolo. Quindi nonostante tutto punterei su Danilo non prima di avergli fatto una lavata di testa
Davanti solito tridente leggero e di qualità. Mi aspetto che Felipe Anderson, dopo averci trascinato al terzo posto, completi l'opera portandoci in Champions. A quattro mesi e mezzo di distanza dal suo ultimo gol direi che è ora di tornare a segnare.
ReflexBlue74
00mercoledì 26 agosto 2015 23:19
Eliminazione sacrosanta.
Sconfitta senza attenuanti che conferma la superiorità che si era dimostrata palese già nella partita di andata. Tra Bayer e Lazio c'è la stessa differenza che passa tra la Lazio e il Bologna.
Sulla partita di questa sera mi limito a riportare il vecchio detto che le partite si vincono a centrocampo. E noi a centrocampo avevamo Onazi e Parolo.

Sull'errore imperdonabile di De Vrij (mi dispiace, ma per me da oggi si azzera tutto), sull'abulia di Anderson (vedi De Vrij), sull'inadeguatezza di Mauricio, sul mercato opinabile, sulla pochezza di Pioli sono d'accordo a prescindere con tutto quello che direte. E tanto che voi di'?

Ora inizia la fase due: non buttare al cesso una stagione.
C'è un campionato, ci sono due coppe. Il gruppo purtroppo ancora non c'è. Bisogna lavorare sulla testa, dare più fiducia ai nuovi se la meritano, parlare chiaro con i vecchi. Chi vuole andare.. quella è la porta.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 27 agosto 2015 02:51
D'accordo con RB, e sul centrocampo Parolo-Onazi d'accordo con me stesso del giorno prima.

Sull'analisi tecnica non ho nient'altro da aggiungere, quindi vorrei fare una riflessione emotiva: quella che ho definito "la partita più importante dal 26 maggio 2013 a oggi, una delle dieci più importanti dell'era Lotito" non è stata nemmeno una delle 50 da me più sentite di quelle giocate sotto questa presidenza, probabilmente nemmeno una delle 100. E adesso provo solo delusione, senza rabbia. Credo sia rassegnazione, anche. Ma domani non sarà uno di quei terribili "day after" in cui vorrei restare tutto il giorno a letto a marcire nel mio dolore.

Il motivo è presto detto: primo, perché non c'è nulla da recriminare; secondo, perché in fondo l'ho sempre saputo: da quando sono uscito dallo stadio otto giorni fa consapevole di aver rubacchiato, a stasera quando ho letto la formazione partorita da Pioli; terzo, perché più o meno abbiamo avuto la prova che una qualificazione ai gironi di Champions non cambierebbe la dimensione, le ambizioni, la politica della Lazio. Se anche con 30 milioni in cassa il massimo dei sogni si chiama Alessandro Matri di anni 31 mi domando che senso abbia inseguire per tutto l'anno una competizione in cui comunque avremmo fatto da comparse.

Conoscete bene la mia predilezione per la bacheca, al punto che normalmente non avrei dubbi tra una Supercoppa Italiana e una qualificazione alla Champions: molto meglio il trofeo, anche se piccolo, perché rimane per sempre; molto meglio le vittorie dei piazzamenti o delle qualificazioni. Stavolta devo ammettere che ho vacillato, non avevo più le idee così chiare. Mi avete (non personalmente voi di LazioFew, parlo in generale) fatto il lavaggio del cervello per un anno provando a convincermi di quanto sia importante uscire dal piccolo cabotaggio delle coppe nazionali per lanciarsi in una dimensione finanziaria completamente diversa, di come la partecipazione alla Champions League sia l'unico vero trampolino possibile per un club come il nostro. Mi avete fatto credere che se ce l'avessimo fatta avremmo comprato anche noi un goleador di pregio, o comunque qualche giocatore altrimenti inaccessibile. Che avremmo svoltato, insomma. E invece pare proprio che l'eventuale regalo (sic!) di Lotito a Pioli sarebbe stato Matri.

Cioè, ci siamo fatti il culo per un anno intero per poterci comprare Matri? Abbiamo rischiato di andare a prendere dei sonori 7-1 a Barcellona o a Madrid e di sottrarre energie vitali alle altre competizioni per poterci comprare Matri? E quindi, di conseguenza, adesso io dovrei sentirmi a pezzi perché non potremo comprarci Matri? Ma andate affanculo (non personalmente voi di LazioFew, parlo in generale) voi, la Champions e Matri! Non mi rompete più i coglioni col secondo e col terzo posto, tornerò ad appassionarmi al campionato quando mai dovessimo tornare in lotta per lo scudetto. Fino ad allora mi basta una normalissima qualificazione all'Europa League, dare la vita nei derby e regalare 6 punti all'avversaria stagionale delle merde: questo era stato il campionato negli ultimi 7 anni prima del 2014-2015 e questo tornerà ad essere da domenica in poi. I miei veri obiettivi tornano ad essere quelli alla portata di questa società e di conseguenza di questa squadra: Coppa Italia per vincerla ed Europa League per sognare. Perché con Lotito questa è la nostra dimensione, che evidentemente nessun giro in Champions potrà mai cambiare.
ℬaruch
00giovedì 27 agosto 2015 09:44
Proprio per tutti questi motivi, il bersaglio dei miei flebili strali non è Pioli. Pioli, che è un'emanazione di quanto diciamo di Lotito, continua ad aver fatto più dell'immaginato, e ieri ha messo in campo la stessa formazione che a Napoli si era presa il preliminare. Lì avevamo Cataldi-Parolo, in mezzo, con Parolo che segnò e poi fece una prestazione orribile, e Cataldi che invece fece la sua miglior partita, come la stava facendo Onazi fino al crack. Anche a Napoli Biglia e Klose non c'erano, al massimo entrò più saggezza dalla panchina, col tedesco e Ledesma. E anche a Napoli ci rimontavano e ci buttarono fuori un giocatore. Napoli, che poi è lo spettro di questo preliminare, così uguale a quello dei partenopei dello scorso anno, così tanto da farmi sussultare e disperare meno del dovuto. Tutto ampiamente concepibile e concepito. Avremo sempre voglia a dire Lotito e a ripeterci che loro sono più forti (anche io gli davo il 51% prima), ma la verità è che ieri è successo qualcosa che in questi discorsi non ci rientra proprio, ed è inutile piegare a logiche e analisi generaliste. Ieri ci ha tradito il nostro giocatore migliore, il nostro giocatore più "da Champions". Quell'errore così macroscopico e puerile è arrivato in un momento in cui la Lazio soffriva sempre meno e ripartiva. E' stato come tornare a casa e trovare la propria moglie a letto con un altro due giorni dopo il matrimonio. E' chiaro che a quel punto, se il simbolo della tranquillità ha un black-out simile, tutta la squadra viene meno. E ribadisco che De Vrij ne ha combinate tante ieri, perché il rosso di Mauricio nasce dall'ennesima sua dormita, così come il 3-0 e all'alba della partita il palo di Kiessling. La mia verità, più stringente della "dimensione della Lazio di Lotito", è che il 3-4-3 stava funzionando, ma siamo stati traditi dal nostro leader. E' questo tradimento che mi fa male, più della prevedibile uscita e di tutto il resto dei ragionamenti a supporto. Il primo dei quali è che dobbiamo ricorrere a snaturarci in situazioni del genere prima di tutto per assenza di giocatori coi piedi buoni: Lulic, Onazi, Radu, Mauricio, lo stesso Parolo, tutti insieme ieri non erano sopportabili. Da quando leggo le statistiche non mi era mai capitato di leggere che nessuno sia andato oltre il 67% di precisione nei passaggi, a parte Candreva che si è attestato sull'80% e infatti era l'unico che ha provato a ragionare
cuchillo76
00giovedì 27 agosto 2015 09:55
Azzeramento è anche per me la parola-chiave.
Da ieri sera si azzera tutto.

Il credito, largamente guadagnato nel corso della scorsa stagione, si è polverizzato, c'è poco da fare. E non solo da ieri, perché stiamo facendo passare in cavalleria un Supercoppa persa contro la Juve di Ferrara e Delneri.

Credito azzerato per tutti, eh! De Vrij, Biglia, Parolo e Anderson compresi. Gli uomini che ci hanno portati fin qui e poi allegramente traditi (quasi più in Supercoppa che ieri sera, considerando il coefficiente di difficoltà delle due partite, ed è tutto dire). Eccezion fatta per Parolo che almeno non c'era allo scempio di Shangai.

Da dove si potrà ripartire, non lo so.
Io spero in un 2012-'13 bis. Grazie al kaiser, mi direte, visto l'epilogo. Ma anche senza quell'epilogo, confido in una stagione dove scavallato il girone di EL (voglio sperare di non dover sperare in un altro Zurigo-Vaslui, se possibile...) e iniziata la Coppa Italia, in campionato ci giochi un robusto mix di titolari e seconde linee e nelle Coppe ci giochi sempre la squadra migliore.

Ripartiamo da un'Europa League giocata al meglio delle nostre possibilità. Serve. E serve tanto disputarla bene quella competizione.

La squadra non c'è, non ci sono dubbi. Ma ci sono risorse tecniche importanti, ci sono tanti ragazzi giovani e bravi, ci sono i nuovi arrivati cui va data fiducia.

La delusione è tanta, la rassegnazione a essere questi qui per altri 11 anni ce l'ho anche io.
Però non voglio rassegnarmi a buttare la stagione, quello no.
pizzeman
00giovedì 27 agosto 2015 10:05
La stagione non la si butta via se la si prende consapevolezza che nessuno dei nostri è da Real Madrid.
Tutti, da Lotito a me, che sono l'ultimo dei tifosi, devono capire questo concetto.
Compreso Biglia che, all'andata, ha fatto una partita di merda, schiacciato dal ritmo dei crucchi. Compreso de vrij, che è senza dubbio il più forte, ma che ieri si è sciolto.
Compresi Basta e Candreva, che comunque sono gli unici due che hanno provato a giocare, in entrambe e partite.
Con biglia e un huntelaar, per dire due nomi che ieri mancavano, per motivi diversi, da una squadra che gioca al ritmo del bayer ne prendiamo sempre tre. Visto che anche all'andata non è che li abbiamo schiacciati...
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