Bathory - Blood On Ice

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The legend killer
00lunedì 28 agosto 2006 15:40
INTRO (INTRO)

-Strumentale-

"La neve copriva le pianure...
All'alba...

Mentre il villaggio accoglie un nuovo giorno, il vecchio corvo canta in cima al pino. E' legato spiritualmente alla natura e a tutte le creature, grandi o piccole che siano, e le famiglie cacciatrici avvertono il pericolo mentre il canto del vecchio corvo continua a riecheggiare nell'aria. Un rombo, all'inizio udibile all'orecchio umano, cresce fino a diventare un'assordante tempesta di zoccoli che tuonano nella fredda tundra. Poi questa tempesta entra nel villaggio, insieme a venti cavalieri avvolti da armature nere. Sguainano le spade, che luccicano alla luce del sole appena sorto. Le loro urla riecheggiano. Iniziano a tagliare gole. Dei magnifici corpi cadono sul terreno congelato e gli arti degli uomini crollano sulle pianure ricoperte di neve. Il sangue colora la neve di rosso. Le donne e i bambini vengono portati nel profondo nord. Nascosto sotto il fogliame di un maestoso albero, c'è un bambino di dieci anni. Quando le ombre dei cavalli scompaiono, egli esce dal suo nascondiglio per cercare i suoi cari. Ma c'è solo silenzio. Nessun movimento. Nessun segno di vita...
E così inizia la saga del Sangue sul Ghiaccio..."


SANGUE SUL GHIACCIO (BLOOD ON ICE)
Il canto del vecchio corvo è il primo avvertimento
E il rimbombo del terreno congelato è l'ultimo
Gli zoccoli tuonano sulla neve alta tre piedi
L'alba di ghiaccio deve ancora iniziare

Venti ombre di cavalli appaiono nel freddo mattino
L'acciaio risplende alla luce del sole appena sorto
E il sangue colora la neve di rosso
Le urla riecheggiano nei profondi boschi oscuri
Le ferite aperte fumano alla fredda aria del mattino
E il nuovo giorno venne accolto con un fardello
Di uomini morti e donne stuprate

Dei lunghi scalpi vennero appesi per la bestia dalle due teste
Le donne e i bambini vennero portati nel lontano nord, nella terra del non ritorno
Il villaggio in fiamme venne sparso per la tundra dal vento

Canta, vecchio corvo, canta...

Alte e magnifiche persone caddero a terra, senza vita
I loro corpi erano decapitati e feriti, ma restavano imponenti e armoniosi
E il sangue colorava la neve attorno a loro
Tra le oscure e profonde foreste fino alle montagne che toccano il cielo
Il vento porta la ricerca di vendetta e la saga del Sangue su Ghiaccio

"Le eterne e profonde foreste...
Nel tardo pomeriggio...

Sono passati quindici anni. Egli ha vissuto tra gli animali. Ha imparato a leggere i segni nei latrati e nella neve. Non ha mai dimenticato ciò che vide quella mattina in quel villaggio, tutti quegli anni fa. Il dolore continua ad attanagliarlo, trasformandolo.
Così era diventato un Uomo di Ferro..."


L'UOMO DI FERRO (MAN OF IRON)
Ho vagato per queste foreste per così tanto tempo che non so se sono un uomo o una bestia
Comunque, dentro di me c'è ancora il desiderio dio vendetta
Quindi devo essere uomo, ed esserlo fino in fondo

Ho imparato a parlare la lingue degli animali
Ho imparato a leggere i segni nei latrati e nella neve
Ho accolto dentro di me gli spiriti dei miei padri
Scomparsi da molto tempo
In questo poco tempo, lontano da casa, sono diventato un uomo di ferro
Sono diventato un uomo di ferro

"In una parte dei boschi eterni...
Nella tarda sera...

Una volta tramontato il sole, mentre egli si dirige verso il suo accampamento guardando il sole unirsi alle montagne ad ovest, vede una scintilla di luce tra i tronchi degli alberi. Egli si avvicina e vede un anziano seduto accanto ad un fuoco, lì come se lo stesse aspettando. E questo anziano non ha l'occhio sinistro. La sua barba ha un colore dorato. I segni sul suo mantello e sul suo cappuccio sono familiari. L'anziano con un solo occhio è uguale alla descrizione del leggendario divinatore di cui parlavano gli anziani del villaggio attorno al fuoco, quando egli era solo un bambino. Il ragazzo, ormai un giovane, curioso, chiede all'anziano con un occhio solo cosa sa dei suoi sogni. Sogni strani, in cui egli si vede fare cose surreali. Poi sembra che il vento gli parli e che delle voci gli sussurrino da dietro la schiena. L'anziano con un occhio solo gli racconta del ciclo delle stelle, della scia del destino e della valle dove il tempo e lo spazio hanno smesso di esistere... il luogo dove il mondo finisce ed iniziano le ombre. L'anziano con un occhio solo racconta al giovane uomo che il destino lo ha scelto per interferire con questo mondo. Il disturbo è già iniziato. Le figlie dei quattro venti si sono vendute alle ombre, distorcendo l'equilibrio dell'universo. E l'anziano con un occhio solo gli dice che il suo arrivo era atteso da migliaia di anni, e che gli antichi Dei gli hanno detto di insegnargli tutte le sue conoscenze, e di prepararlo a calcare nell'aldilà e nelle ombre per riportare l'equilibrio nell'universo. Per aiutarlo, gli sarà data una spada forgiata quando il mondo era ancora giovane. Egli verrà protetto e guidato da due corvi, e cavalcherà lo stallone con otto gambe del Dio dei suoi padri. Egli incontrerà la donna di legno, e visiterà il lago. Il suo addestramento durerà cento giorni e cento notti, ed inizia proprio stanotte.
E così aveva incontrato l'anziano con un occhio solo..."


L'ANZIANO CON UN OCCHIO SOLO (ONE-EYED OLD MAN)
O anziano con un occhio solo... tu che vedi tutto
Tu che vedi il passato e tutto ciò che succederà
Dimmi, anziano con un occhio solo, perché devo saperlo
Dimmi quale sentiero il destino ha scelto per me

Dimmi, la stella del nord continua a splendere su di me?
Dimmi, libererò coloro a cui voglio bene?

O anziano con un occhio solo, i nostri anziani ci raccontavano di te
Esisti sin da quando il cielo e la terra erano una cosa sola
E se sai davvero ciò che succederà, dimmi
Cosa vuole il futuro da questo giovane figlio di nessuno?

Dimmi, la stella del nord continua a splendere su di me?
Cosa c'è in serbo per me...?

Domande, domande, ne fai molte
A proposito del futuro e anche del passato
Pochi hanno visto ciò che io vedo, e ancora meno sapranno ciò che so
Ho dato un occhio per poterci vedere meglio
E la tua sete di conoscenza aumenta

Ma tu, ragazzo mio, tu che cammini sulla strada del dolore
Tu che hai provato una rabbia così intensa da non poter essere descritta
Ti accudirò come se fossi il mio stesso figlio
E stanotte il tuo addestramento è già iniziato

Perché ti ho visto arrivare sin da mille anni fa
E gli Dei mi hanno detto di insegnarti tutte le conoscenze che possiedo
E anche se il mio occhio ormai non vede più la mano che ti sto porgendo
Continuo a vedere chiaramente tutto ciò che l'uomo mortale non riesce a vedere

E ti vedo cavalcare su uno stallone bianco come la neve
Veloce come il vento e con una resistenza incredibile
E sguaini nel vento una spada d'acciaio forgiata nel fuoco e nel ghiaccio
Emetti un urlo da guerriero, e c'è la vittoria nei tuoi occhi
Ascoltami, figlio mio, perché sei il prescelto...

"In una caverna nel ghiacciaio di una montagna...
Nel primo mattino...

Come gli è stato ordinato dall'anziano con un occhio solo, egli entra in una caverna di ghiaccio illuminandola con una torcia. Trova quindi ciò che gli era stato detto di cercare, una scatola di legno contenente un oggetto lungo cinque piedi avvolto da una pelliccia d'orso. Egli riporta l'oggetto all'anziano con un occhio solo e, dopo aver tolto la pelliccia, la lunga lama della spada riflette i raggi del sole e un sospiro si sente nel cielo...
E così egli ottenne la spada..."


LA SPADA (THE SWORD)
Questa spada d'acciaio che ho in mano
Proviene da questa montagna, è la spada di questa terra
Venne forgiata per un re quando gli anziani erano giovani
Per proteggerci e per guidarci in un'era ormai lontana

Una spada per proteggere la pace nei momenti problematici
Una spada creata per combattere e per togliere la vita

Questa spada è la spina dorsale della vita che conosco
Qua, tra le montagne e la neve

Questa spada si unirà a me, al mio corpo e alla mia anima
Colpirò con tutto me stesso
La porterò sulla mia schiena, oh, sento il suo potere
Riesco a fatica ad attendere di provare il suo acciaio

Una spada per proteggere la pace nei momenti problematici
Una spada creata per combattere e per togliere la vita

Questa spada è la spina dorsale della vita che conosco
Qua, tra le montagne e la neve

Osserva la sua bellezza, guarda il suo splendore
Questa spada venne forgiata nel fuoco e nel ghiaccio

Questa spada è la spina dorsale della vita che conosco
Qua, tra le montagne e la neve

Adesso sono pronto
A far cantare di nuovo questa antica spada

"Su una collina coperta di neve...
Appena prima del tramonto...

I due sono in cima ad una collina coperta di neve, e guardano il tramonto ad ovest. L'anziano con un occhio solo mugugna strane parole alla fredda aria. La nebbia si diffonde velocemente nella volta viola e azzurra. I venti aumentano di potenza piegando gli alberi nella valle, facendo innalzare nell'aria i cristalli di ghiaccio e portandoli sulla cresta della montagna, dove li attendono gigantesche nuvole di neve. La voce dell'anziano con un occhio solo diventa più forte. Pronuncia le parole con un'intensità sempre maggiore, come se stesse chiamando qualcuno o qualcosa. E quindi una sfocata figura bianca appare all'orizzonte, di un bianco splendente come la neve, veloce come il vento, galoppa nella nebbia, i suoi otto zoccoli colpiscono il terreno come fulmini. L'anziano con un occhio solo gli urla di prendere le sue redini e di non lasciarle andare.
E così gli fu dato lo Stallone..."


LO STALLONE (THE STALLION)
Tendini e muscoli d'acciaio
E lo splendore del fulmine nei suoi occhi
Bianco come la neve sulle colline
E le sue redini, che ho nelle mani, sono mie

Questo stallone e questa spada prenderanno il posto
Del mio cuore e di entrambi i miei occhi
I corvi dalle rapide ali saranno la mia vista
Adesso la vittoria sarà sicuramente mia

Mio stallone dalle otto gambe
Corri veloce come il vento
Cavalco lo stallone dalle otto gambe
Corri come se avessi le ali

Ti dipingo con il sangue delle mie vene
Disegnando immagini la cui origine è ormai persa
Adorno il tuo bianco mantello e la tua coda
Con le stelle che caddero dal cielo

"In una radura in mezzo agli eterni boschi neri...
A mezzanotte...

Seduto vicino al fuoco nel suo accampamento, il giovane uomo viene avvicinato dalla donna di legno. Ella gli chiede di seguirla nel suo nascondiglio, dove gli promette la magia al prezzo del suo giovane cuore. Desideroso di vincere il vicino duello, egli affida il suo cuore nelle sue mani di legno in cambio dell'abilità di sopravvivere ad ogni taglio del suo avversario.
E così aveva incontrato la donna di legno..."


LA DONNA DI LEGNO (THE WOODWOMAN)
Sto riposando vicino al mio fuoco, guardo nel profondo della sue fiamme
La mia mentre vaga, va da qualche altra parte
Lontano da queste pianure
Improvvisamente mi accorgo di due occhi che mi fissano
Mi giro e vedo la cosa più brutta che abbia mai visto

La donna è davanti a me, nella foresta, come un'ombra nella notte
Punta verso di me il suo miserabile dito e sorride
Mi chiede, parlando con una voce che sembra zitta da ormai
Molto tempo, se cerco la magia e dice che dovrei seguirla

Sono solo un uomo. Un mortale, un uomo
Ma lei non lascia impronte sulla neve
Continuo a seguirla, ovunque lei vada
Perché mi ha promesso la magia se andrò avanti

Mi porta in una parte di questi boschi che poche persone hanno visto
Un luogo che nemmeno il sole riesce a raggiungere
Dove la terra è ancora bagnata e risplende
Dice che mi ha visto arrivare e che se dove sto andando
Ma dice che prima di andarmene ci sarebbe una cosa che dovrei sapere

Mi offre l'abilità di sopravvivere ad una ferita fatale
Ogni taglio di spada o di lancia verrà assorbito dal suo grembo di legno
La magia avrà effetto finché non arriverà anche per me il momento di lasciare questo mondo mortale
E tutto ciò che le devo dare in cambio è il mio giovane cuore

Sono solo un uomo. Un mortale, un uomo
E mi serve tutto l'aiuto che posso ottenere
Quindi dono il mio cuore alla donna dell'oscurità
Con o senza di esso... la mia vita non è ancora finita

Ali di pipistrello e occhio di lucertola
Polvere di una stella caduta dal cielo
Lacrime di una vergine e sperma di un Dio
Tredici gocce di sangue di infante
Lo sputo di un gatto e olio lunare
Mischia il tutto per un po’, e molto presto
Chiudi il tutto dentro una piccola cesta
E mettila dove batte il cuore

Non proverò dolore quando la sua mano si spingerà dentro la mia carne
Lei strapperà lentamente il mio cuore dal mio petto aperto
Poi lo metterà nella tana del serpente ed osserverà gli anni passare
Alla fine diventerà suo quando per me arriverà il momento di morire

"Vicino ad un lago in una pianura all'interno dei Boschi Eterni...
Di pomeriggio...

L'anziano da un occhio solo gli aveva parlato di un lago. Il suo fondale si unisce con la fine dell'universo, se si cade al suo interno non c'è via di ritorno. Per raggiungere il suo fondale ci vorranno mille generazioni. Quando questo mondo era appena nato, l'anziano da un occhio solo, allora un giovane viandante, nascosto dietro un albero, aveva sentito due Dei parlare mentre camminavano. Tutta la conoscenza di tutti i modi, vecchi e nuovi, era tenuta al sicuro in un lago in una parte dei boschi Eterni. L'anziano da un occhio solo aveva trovato il lago dopo essere stato portato via da una tempesta magica. Egli gettò il suo occhio sinistro nella nera acqua del lago, guadagnando non solo la conoscenza di tutti mondi. Egli ottenne anche il potere di guardare nel futuro. Deciso a trovare il lago, il giovane uomo monta sul suo stallone. Cavalcando alla velocità del vento nell'alto dei cieli, improvvisamente vede il sole riflettersi in un lago. Egli raggiunge la riva e getta entrambi i suoi occhi nelle sue profondità. Adesso non avrà paura di fissare la bestia nel giorno della battaglia.
Così guadagnò la visione suprema, offrendo i suoi occhi al lago..."


IL LAGO (THE LAKE)
L'anziano da un occhio solo mi disse che la faccia che sto per vedere
Ha paralizzato un migliaio di uomini coraggiosi e sicuri della loro vittoria
Non posso combattere con una benda sugli occhi e mi bloccherei se la dovessi vedere
Quindi devo sacrificare i miei occhi per poter vedere tutto da dentro

L'anziano da un occhio solo mi raccontò di un lago che nessuno conosce
Dove la fine del cielo si unisce con il fondale, e nessuno sa quanto sia profondo
E mi disse che quando questo mondo era giovane egli aveva gettato il suo occhio sinistro nelle sue profondità
Così, anche se aveva un occhio solo, riuscì a vedere più di ciò che avrebbe mai visto

Getterò i miei occhi nel lago
Così vedrò da dentro
Getterò i miei occhi nel lago
E quando sarò cieco continuerò a vedere

Sul fondo del lago
I miei occhi brilleranno come stelle
Sul fondo del lago
Ci vedrò, non importa quanto vicino o lontano
Non mi importa della velocità con cui il mio cavallo
Mi trasporta nella notte
Non importa quanto sia affilata la lama della mia spada
Anche con l'aiuto dei miei due occhi in alto nel cielo
Avrei voluto guardare in faccia la bestia che combatterò alla fine

Ma con i miei due occhi sul fondale la mia visione è suprema
Vedo tutto ciò che non può venire visto
Ma non la mia mano, che cerco di mettere davanti a me
Adesso non vedrò mai
La faccia che avrebbe dovuto congelarmi di paura
Avvertirò la presenza della bestia
Ma non dovrò più fissarla

Ho gettato i miei occhi nel lago
Così ci vedrò da dentro
Ho gettato i miei occhi nel lago
E adesso che sono cieco continuo a vedere

Sul fondo del lago
I miei occhi brilleranno come stelle
Sul fondo del lago
Ci vedrò, non importa quanto vicino o lontano

"Sulle colline...
Nelle prime ore del mattino...

Egli si dirige verso nord. Seduto sul suo maestoso bianco stallone dalle otto gambe. La sua spada è sulla sua schiena. Avverte la presenza dei suoi due amici pennuti in alto nel cielo. Vede tutto ciò che vedono. Prova tutto ciò che provano. Anche se il sole è appena spuntato dall'orizzonte ad est, portando un nuovo giorno, sembra che le ombre diventino sempre più scure sulle montagne. cavalcando in una nebbia pesante, i suoi sensi si allertano. Delle voci distorte gli sussurrano dalle ombre. Sparlano di lui. Egli conosce la sua missione. Sa del potere e della magia che porta con sé mentre cavalca nella valle della morte, dove il tempo e lo spazio hanno smesso di esistere. Gli occhi sono sempre con lui. Gli spiriti dei suoi padri, morti da molto tempo, cavalcano al suo fianco.
Insieme ai cuori degli Dei del tuono, del vento e della pioggia..."


GLI DEI DEL TUONO, DEL VENTO E DELLA PIOGGIA (GODS OF THUNDER OF WIND AND OF RAIN)
Creatore della vita, Guardiano dei morti
Dea della battaglia e della guerra
Tutti voi mi guardate, la mia spada è al mio fianco
Siedo con orgoglio sul mio cavallo

E aspetto che il segno appaia nel cielo
Esso mi dirà che il momento è arrivato
Per cavalcare oltre i limiti di questo mondo
Nei reami dove le ombre sono forti

Dei del Tuono, del Vento e della Pioggia
Valchirie, la mia anima sarà vostra se dovessi cadere
Fate riposare il mio corpo senza testa e ferito
E portatemi dove portate tutti gli uomini del nord uccisi

Dei del Tuono, del Vento e della Pioggia
Hugin e Munin, i miei occhi nel cielo
Il mio cuore è stato gettato nella tana del serpente
Non mi servirà un cuore dove andrò se dovessi morire

Il regno delle ombre non mi spaventa
Potrei resistere come potrei venire colpito e ferito
Le montagne resisteranno per sempre, ma la vita di un uomo
E' stata decisa da molto prima della sua nascita

Lascio le pianure dove i miei antenati cacciavano
Cercando carne e per proteggersi dal freddo
Qua il fuoco venne domato, qua venne forgiata la nostra spada
E qua gli antenati raccontarono le loro magnifiche storie

Cavalco in una terra che pochi hanno visto e da cui pochi sono tornati
Per poter raccontare della sua oscurità e del suo buio
Non vedo niente tranne nebbia e alte montagne
Non posso dire dove esse toccano il cielo

Dei del Tuono, del Vento e della Pioggia
Valchirie, la mia anima sarà vostra se dovessi cadere
Fate riposare il mio corpo senza testa e ferito
E portatemi dove portate tutti gli uomini del nord uccisi

Dei del Tuono, del Vento e della Pioggia
Hugin e Munin, i miei occhi nel cielo
Il mio cuore è stato gettato nella tana del serpente
Non mi servirà un cuore dove andrò se dovessi morire

Il regno delle ombre non mi spaventa
Potrei resistere come potrei venire colpito e ferito
Le montagne resisteranno per sempre, ma la vita di un uomo
E' stata decisa da molto prima della sua nascita

Dei del Tuono, del Vento e della Pioggia
Valchirie, la mia anima sarà vostra se dovessi cadere
Fate riposare il mio corpo senza testa e ferito
E portatemi dove portate tutti gli uomini del nord uccisi

Dei del Tuono, del Vento e della Pioggia
Hugin e Munin, i miei occhi nel cielo
Il mio cuore è stato gettato nella tana del serpente
Non mi servirà un cuore dove andrò se dovessi morire

"Su un crinale tra i due mondi...
Dove non c'è tempo...

Egli ferma il suo stallone per un secondo, ispira l'aria fredda, esita per un momento mentre i suoi amici pennuti continuano a volare. Mentre il gelido vento gli colpisce la faccia, egli si ricorda delle sue origini, ricorda che è fatto di carne e sangue e non fa parte di questo mondo. Egli è solo un giovane uomo, scelto dal destino. Ha riposto la sua fede nella magia e in quella subdola cosa chiamata destino. Egli dipende da una fiducia irremovibile in un'antica spada, in uno stallone nato dal vento e negli incantesimi di una donna di legno. Nemmeno il canto dei Corvi, che lo incita ad andare avanti, può togliere dalla sua mente ciò che lo aspetta. Egli si sente intelligente al cospetto di queste montagne, così giganti che si uniscono con il cielo, e in qualche modo trova lo spirito per andare avanti. Arrivato a questo punto, ormai nella valle della morte, non ha molto senso tornare indietro.
E così continua a seguire i Corvi..."


I CORVI (THE RAVENS)
Si sorreggono con le loro forti ali frastagliate
Le loro piume nere sfidano il cielo bruciante
Aprite le ali e cavalcate sul vento
Guardatemi dall'alto con gli occhi più neri

Volate, miei corvi, continuate a volare
Oltre le montagne e nel cielo infinito
Volate, miei corvi, continuate a volare
Oltre le montagne sopra la mia testa
Lasciate che il vento vi porti in alto

Volate, miei corvi, è ora di volare
E forse per me è ora di morire

"Nella valle della morte, nella terra del non ritorno
Al momento della gloria o della morte..."


LA VENDETTA DEL SANGUE SUL GHIACCIO (THE REVENGE OF BLOOD ON ICE)
Sono passati quindici anni
Ogni giorno i boschi hanno urlato
Parole di vendetta e rivalsa
Gli Dei lo hanno guardato di giorno e di notte
Grazie alla luce splendente della Stella del Nord
Egli è diventato più forte, si sta avvicinando

Su uno stallone bianco come la neve
Sta cavalcando attraverso la terra del non ritorno
I suoi capelli vengono mossi dal vento
Ha una spada in mano
E i suoi occhi bruciano

Guidatemi, miei Corvi, trovate la strada
Attraverso i boschi e la neve

Lasciate che i vostri occhi diventino i miei per cercare nella valle della morte
Sono arrivato così lontano, voglio affrontare il respiro della bestia dalle due teste

Che le vostre ali siano il mio cuore
Nell'aria, nere come la notte
Ho l'acciaio al mio fianco, ho il potere del tuono
Gli Dei cavalcano insieme a me

Mi fido dei miei Corvi, che mi guardano dall'alto
Neri come la notte, veloci come un fulmine
E belli come cigni

Mi fido del mio stallone, nato dal vento
Egli mi porta per questa valle
Dove il mondo finisce ed iniziano le ombre

Mi fido della mia spada, forgiata nel fuoco e nel ghiaccio
La sua lama appuntita verrà battezzata con il sangue
Quando toglierò la vita alla bestia

Canta, vecchio corvo, canta...
Esci dall'oscurità, bestia infernale, affrontami
In questo campo innevato illuminato dalla luna
Non verrò scoraggiato dal tuo orrore
Le tue due teste rotoleranno per terra davanti alla mia spada

Non lascerò riposare la mia spada finché il suo acciaio
Non avrà cantato per le tue due orribili teste
Asciugherò il sudore dalla mia fronte con i tuoi scalpi insanguinati
E guarderò i tuoi quattro occhi, che mi confermeranno la tua morte

Aumento la velocità, carico pieno di rabbia
La collisione è ormai vicina
La spade vengono sguainate e dirette in alto, verso il cielo
Risplendono alla pallida e azzurra luce della luna

Mi dirigo verso la gola, il momento è così vicino
Sembra che il tempo si fermi per un secondo
Persino le stelle nel cielo trattengono il respiro

Questo è il momento della gloria o della morte...

Il momento di uccidere o di essere ucciso...

Adesso sono così vicino che posso quasi sentire il nero sangue
Che viene pompato nelle grosse vene della bestia
Sto colpendo con la mia spada, che gli Dei siano con me

Cavalco passando attraverso i vasti portali dell'inferno
Sguaino la mia spada nell'aria
E ho i due scalpi insanguinati della bestia attaccati sulla punta della mia lancia

Adesso è arrivato il momento di liberare
Coloro che vennero portati via verso nord
Dalla bestia dalle due teste

In quell'alba, quando il vecchio corvo cantò...

In quel difficile inverno quando ero ancora un bambino
Mio Padre mi raccontò di una via che porta sopra le nuvole
E le porte si aprono per colui che muore con la spada in mano
Emperor Magus Caligula
00lunedì 28 agosto 2006 19:18
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee Legeeeeeeeeeend!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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