Idem come per il calciomercato, solo che qua si parla della palla a spicchi. Serie A, Eurolega, NBA, va bene tutto.
La Serie A italiana, per ora, sembra concentrata sul valzer degli allenatori. L'Olimpia Milano ha dato il benservito a Djordjevic e la fortitudo a Oldoini, mentre appare incerto il futuro di Markovski sulla panchina della Virtus; la Benetton Treviso ha già tappato il buco lasciato da Blatt con Ramagli. I milanesi pare che vogliano ingaggiare proprio il coach macedone che ha portato i bianconeri in finale, viste le difficoltà per arrivare a Scariolo, mentre la Virtus, in caso di partenza del suo allenatore, punterebbe Pillastrini di Montegranaro. Si parla invece di Mazzon per i piccioni. Intanto si registra il primo colpo in entrata del campionato: l'Olimpia ha ingaggiato Reece Gaines, guardia di Biella reduce da un ottimo campionato. E' un ottimo giocatore, ma Milano cade nuovamente nell'errore di fare la campagna acquisti prima di aver deciso l'allenatore... Nel frattempo il CSKA Mosca si è recato al supermarket Benetton e ha acquistato Goree e Zisis.
In NBA la sensazione è che si voglia aspettare il draft per avere una visione chiara della situazione. Per ora, infatti, dopo la scelta degli allenatori, solo movimenti "marginali" come Delfino ai Raptors in cambio di due seconde scelte e lo scambio tra Houston e Minnesota: Juwan Howard ai Wolves in cambio di Mike James e Justin Reed. Tengono banco però i casi di Garnett e Bryant: il primo si sa per certo che vuole andarsene da Minneapolis e, visto che il contratto di The Revolution scadrà l'anno prossimo, ai Wolves conviene cederlo subito in modo da ottenere qualcosa in cambio. Danny Ainge, GM dei Celtics, ha confermato che c'è una trattativa in corso per portare Garnett nella franchigia più titolata della NBA e paiono interessati anche i Knicks e i Suns. Si vocifera che l'offerta di Boston preveda Al Jefferson, Gerald Green, Theo Ratliff e la prima scelta a questo draft (ovvero la quinta assoluta): in questo caso, a mio avviso, sarebbe una pessima mossa. Garnett è uno dei cinque migliori giocatori al mondo, ma ha 31 anni e per averlo sacrificheresti 2 giovani molto promettenti (chiedere a Checco per Jefferson) e una scelta molto alta ad un draft pieno di talento (Ratliff è sacrificabilissimo
).
Capitolo Bryant: un giorno si legge che ha chiesto di essere ceduto, quello dopo che vuole restare a LA e si ricomincia da capo. La situazione pare essere questa: Kobe resterebbe solo in caso di una buona campagna acquisti (leggi: Jermaine O'Neal). Tra le squadre interessate al giocatore cresciuto a Reggio Emilia ci sono gli immancabili Knicks (dove trovino il posto per il suo ingaggio nel loro salary cap me lo sapranno poi dire) e i Bulls. Anche in questo caso, devo dare parere negativo, peraltro con più o meno gli stessi argomenti di prima: per averlo Chicago dovrebbe privarsi di alcuni dei suoi talentuosi giovani che, però, contrariamente a quelli dei Celtics, hanno già un discreto livello di maturità e hanno disputato un'ottima stagione. Tanto più che, secondo me, ai Bulls basta un solo innesto importante per poter già competere per l'anello da quest'anno: un 4 "vecchio stile" capace di segnare da dentro l'area a cui rivolgersi nel caso in cui i tiratori non siano in giornata (vero e proprio tallone d'Achille dei Bulls di quest'anno), visto che gli attuali lunghi o sono buoni difensori ma pessimi attaccanti o sono pericolosi solo dal perimetro. Ai Bulls la scelta, se trovarlo al draft (c'è Spencer Hawes ma è un centro, si potrebbe tentare col cinesone, ma è un rischio) o tramite qualche trade.