Bambini addotti: avete documenti? (+ cosa pensate di questo caso?)

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IvanPsy
00mercoledì 4 giugno 2014 00:42
Saluti a tutti!

Questa volta sono io porre una domanda a chi è più informato di me.

Avete da indicarmi documenti di ricerche sui bambini addotti?

Mi ha appena contattato la madre di un figlio (tra i 3-5 anni) chiedendomi un parere psicologico, ma dalla descrizione di alcuni comportamenti molto particolari vorrei indagare anche su altri aspetti del fenomeno.

Vi faccio il copia/incolla di ciò che mi ha scritto.
Tenete conto che non ho modo di vedere il bambino (infatti indirizzerò la madre da qualche mio collega), per cui la ricerca ha più un sapore "accademico"...

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Da due mesi circa dopo un paio d'ore che l ho messo a nanna (quindi di notte) comincia a gridare, piangere, trema , suda ha un espressione terrorizzata.
Apparentemente sembra sveglio ma il mattino seguente non ricorda nulla.
I tentantivi di consolarlo non sembrano funzionare con nessuno, tranne che con me, a volte parla ma non si capisce nulla.
Ha iniziato una volta alla settimana poi gli episodi hanno cominciato a farsi più frequenti.

Da qualche settimana capita una notte si e una no.
Non so se centra qualcosa ma tre mesi fa è mancato mio papà e lui ne ha sofferto molto, era molto legato a lui, aneurisma improvviso e se ne andato in quattro giorni...

Ultimamente poi ha cominciato anche ad alzarsi, l'altra notte si andava a mettere in un angolo per proteggersi con le manine.
È inquietante a vederlo non so che fare.

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Ovviamente le ipotesi potrebbero essere molte, anche di tipo puramente psicologico (e temporanee) e senza andare a scomodare i cuginetti celesti, ma mi piacerebbe anche avere un differente punto di vista per integrare.
Inoltre alcuni comportamenti descritti mi hanno allarmato.

Grazie 1000 anticipate!!!


Takenspace
00mercoledì 4 giugno 2014 08:50
Ciao Ivan io personalmente non ho ricerche da linkarti, so che Corrado Malanga aveva fatto degli studi sui bambini addotti lavorando anche sui disegni che facevano, e costruendoci sopra un suo particolare studio.

I disegni erano di questo tipo sono raccolti in un video



Ma studi seri che mettessero in relazione reazioni particolari dei bambini con ipotesi di rapimento non so se ne troverai, sono ipotesi estreme, andresti a finire nel cerchio dei santoni e dei contattisti.

Se posso permettermi, ma come mai hai collegato le reazioni del bambino a un'ipotesi di rapimenti, è stata la madre a tirare fuori gli alieni oppure il bambinio aveva dei comportamenti particolari che contestualizzavi con esperienze di questo tipo?
Secondo me in famiglia se i genitori hanno qualche tipo di convincimento sugli alieni, o inculcano nel bimbo queste storie è probabile che questo possa intrinsecamente somatizzare queste esperienze.

E poi una cosa importante, il bimbo ha la tv in camera?

P.S. per gli studi che hai chiesto cerco qualcosa, ma non ti prometto niente [SM=g6811]
saturn_3
00giovedì 5 giugno 2014 15:04
A quell'età i bambini sono molto influenzabili sia da film o da immagini viste per caso ecc. Io ho avuto un incubo riccorrente che da bambino 5-6 anni mi sono portato dietro fino all'adolescenza e cioè che scendevo in cantina e una brutta vecchietta piccola e magra voleva prendermi. Io correvo su per le scale ma lei riusciva ad afferrarmi la gamba con la mano...poi mi svegliavo. Questo incubo l'ho avuto per tanti anni e non so se potesse derivare da qualche storiella raccontatami da mia madre o da qualche film. Penso che la madre del bambino possa intanto controllare i disegni che fa il figlio, chiedendogli in modo molto calmo e tranquillo se c'è qualcosa che lo spaventa. Coi tempi che corrono possono anche esserci altre sgradevoli sorprese.
Miro.72.
00giovedì 5 giugno 2014 20:44
Documenti in merito non ne ho e non ne ho trovati [SM=g1950688] Farsi un' idea non è facile,prima occorrerebbe avere la certezza che non ci sia qualche patologia di mezzo.Una volta scartata questa ipotesi,cosa che spero,una mezza idea ce l'avrei però non è che mi piaccia tanto dirla in pubblico ,anzi ...diciamo che non la dico proprio in pubblico [SM=g1950677]
arakata
00giovedì 5 giugno 2014 21:49
ciao Ivan [SM=g2201355] [SM=g1950677]

a me il fatto che si metta in un angolo e si protegga con le manine, fa venire in mente qialche problema con qualche amichetto all'asilo... non so quanti anni abbia questo bambino, ma immagino sia piccino se non riesce a comunicare verbalmente alla madre le sue angosce, ma già se avesse 4-5 anni potrebbe essere vittima di bullismo da parte di qualche compagno. Lo dico perchè ho iniziato a subire bullismo a 8 anni e so quindi quanto sia difficile per un bambino affrontare un'esperienza simile.
Per bullismo non intendo necessariamente violenze fisiche, anzi le violenze psicologiche possono essere, secondo me, molto più dolorose e devastanti.

Magari qualche suo compagno di scuola lo tormenta, o lo mette in situazioni difficili di fronte agli altri compagni, oppure lo aggredisce... non so, il fatto che si protegga da immaginari attacchi fisici mi fa pensare ad una situazione di costante difficoltà nel suo quotidiano, di continuate situazioni dolorose dal punto di vista psicologico che magari gli hanno causato una sorta di disturbo da stress post-traumatico.
Ivan, come mai hai pensato ad un fenomeno di abduction e non a qualcosa di più "terreno", come appunto il bullismo? Quale elemento ti ha stuzzicato il tuo "quinto senso e mezzo"?

(comunque, se ti va e se è possibile da un punto di vista deontologico, mi farebbe piacere sapere, più avanti, come evolve il percorso del bambino, cosa viene fuori).

ILNegroni
00giovedì 5 giugno 2014 22:23
Ciao io avevo raccontato la mia storia di poltergeist da molto piccolo e la storia di questo bambino in qualche modo me la ricorda. Non so fino a che punto il bullismo sia possibile a 3 anni, quando la coscienza e la consapevolezza non sono formate. Il bambino capisce cose semplici, potrebbe vedere qualcosa che non può condividere, una presenza, che i genitori non sono in grado di vedere per potergliela spiegare. Io so come ci si sente e mi ritrovo in questi comportamenti anche se li ho passati quando ero più grandicello. Non è importante se la presenza è reale, ma come la percepisce il bambino. Se non sa focalizzarla può reagire con panico. Spero che la madre non pensi a dargli qualcosa di farmacologico come il Metilfenidato.
IvanPsy
00giovedì 5 giugno 2014 22:29
Grazie a voi ragazzi per le risposte!

Ero quasi sicuro che non avrei trovato molto sull'argomento, ma la speranza è sempre l'ultima a morire... [SM=g8297]

Ero a conoscenza dei lavori di Malanga: in realtà ho letto quasi tutto di lui, e su alcune cose ne ho preso le distanze, quindi adesso lo guardo sempre con una certa diffidenza di fondo.

La mia domanda qui in questo forum non esclude la possibilità che esista qualcosa di più terreno: del resto sono uno Psicologo! [SM=g1420770]
Anzi in realtà con la madre ho proseguo con l'indagine terrestre, anche se molto limitata perchè non sono nelle condizioni di incontrarli di persona nè di avviare un'indagine di questo tipo: dal momento che si è rivolta a me per questioni psicologiche, sto cercando insieme a lei uno bravo nella sua zona.

Il mio quinto senso e mezzo?
Quelle che qualcuno riuscirebbe ancora a definire "coincidenze"...

La sera prima ero al cinema e come al solito nell'attesa mi sono diretto verso la libreria, reparto Paranormale/UFO/New Age.

Nonostante ormai nulla di ciò che è esposto attiri la mia attenzione (molta fuffa: almeno prima del 21/12/2012 si poteva leggere qualcosa di divertente), un libro mi attira e mi tiene così incollato che per poco non mi perdevo l'entrata in sala.

La notte poi è stata strana: sensazioni, mi sveglio spesso, e una volta mentre andavo in bagno una fortissima sensazione di non essere solo e che "qualcosa" mi stesse seguendo esattamente dietro di me, tanto da avere la sensazione che, se mi fossi fermato di colpo, mi sarebbe venuto addosso.

Da piccolo mi capitava spessissimo, ultimamente non mi capitava da molti mesi (sebbene sensazioni più sottili mi accompagnino spesso).

Do la colpa alla suggestione ed ai miraggi del dormi-veglia e torno a letto.

La mattina dopo mi sveglio e trovo quel messaggio: considerando che tolgo sempre le notifiche non avevo potuto sentirlo arrivare.

Leggendo il messaggio in un momento non sospetto (la solita colazione al bar durante la quale smaltisco i messaggi della notte), nel momento in cui arrivo alla parte del bambino che si rintana in un angolo con gli occhi coperti dalle manine, mi si proietta immediatamente un flashback della notte appena passata, come se in un lampo l'avessi ripercorsa a ritroso con la mente.

Certo ci sono molte possibili motivazioni per il comportamento del bambino, e purtroppo alcune sono ben più tragiche, ma per scrupolo preferisco informarmi anche in questa direzione... [SM=g1950677]
IvanPsy
00giovedì 5 giugno 2014 22:36
PS: ciò che mi lascia perplesso di fronte ad un'eventualità più "standard" sono alcune discrepanze...

Ad esempio a fronte di questo periodo così tormentato la madre mi racconta che i disegni che il bambino fa non sono mutati, cosa strana perchè solitamente i bambini inevitabilmente trasferiscono le loro ansie/paure nei loro disegni.

Inoltre a quanto pare al risveglio il bambino non si ricorda assolutamente nulla.

La madre racconta che quando la notte si comporta in modo così strano appare sveglio (salvo poi non ricordarsi nulla la mattina dopo): questo invece potrebbe essere legato a qualche disturbo legato al sonno potrebbe generare in lui delle angosce, quindi qualcosa di più fisiologico.
Miro.72.
00venerdì 6 giugno 2014 13:23
Quella mezza idea che avevo è diventata tre/quarti [SM=g1950677]
Takenspace
00venerdì 6 giugno 2014 13:51
Potrebbe essere che sta dormendo da solo mentre prima era solito dormire nel lettone?

Cercando esclusivamente patologie del sonno nei bimbi sono giunto a questo articolo:
www.corriere.it/salute/speciali/2014/sonno/notizie/disturbi-sonno-bambini-l-80percento-ha-cause-comportamentali-13ea8926-9492-11e3-af50-9dc536a342...

Oppure una forma di sonnambulismo, io darei un'occhiata alle patologie in questo senso.
IvanPsy
00venerdì 6 giugno 2014 13:56
Re:
Miro.72., 06/06/2014 13:23:

Quella mezza idea che avevo è diventata tre/quarti [SM=g1950677]



Ok Miro però non puoi lanciare il sasso e nascondere la mano: adesso la dici... ;-)

[SM=g2201337]
Assomastro
00sabato 7 giugno 2014 15:21
Re:
IvanPsy, 05/06/2014 22:29:



Nonostante ormai nulla di ciò che è esposto attiri la mia attenzione (molta fuffa: almeno prima del 21/12/2012 si poteva leggere qualcosa di divertente), un libro mi attira e mi tiene così incollato che per poco non mi perdevo l'entrata in sala.

La notte poi è stata strana: sensazioni, mi sveglio spesso, e una volta mentre andavo in bagno una fortissima sensazione di non essere solo e che "qualcosa" mi stesse seguendo esattamente dietro di me, tanto da avere la sensazione che, se mi fossi fermato di colpo, mi sarebbe venuto addosso.

Da piccolo mi capitava spessissimo, ultimamente non mi capitava da molti mesi (sebbene sensazioni più sottili mi accompagnino spesso).

Do la colpa alla suggestione ed ai miraggi del dormi-veglia e torno a letto.




Io apprezzo molto l'approccio non ideologico alle cose senza barriere di nessun tipo, mi complimento per la tua serietà.

Puoi privare a isolare la situazione sonno dal resto.
La sensazione di paura secondo gli ultimi studi avviene nella corteccia cingolata anteriore del nostro cervello. Indipendentemente dalle età. Lo studio è del 2008 pubblicato dalla rivista Epilepsy Research. Nello studio si parla di "epilessia da sesto senso" legata alla sensazione di una minaccia che incombe alle spalle, ma che in realtà è solo nei circuiti cerebrali andati in tilt. Se questa sensazione avviene nella persona adulta è più facile da controllare.

Se non ci sono disturbi del sonno, il paziente potrebbe avere un disturbo epilettico. La difficoltà di monitorarlo è causata dalla necessità di fare l'ECG per studiare l'attività elettrica del cervello nel momento della crisi perchè poi tutto torna nella norma.

Di solito i pazienti accompagnano questi attacchi con movimenti del corpo, tronco e collo e con urla talune volte. Tu hai qualche scrupolo a consigliare alla madre esami diagnostici specifici?
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