Balotelli e l'azzurro "Gioia infinita"
L'attaccante parla del suo esordio in Nazionale: "Durante l'inno ero emozionatissimo, non sono soddisfatto della mia gara. Cassano è un amico, Prandelli mi ha chiesto sacrificio. Il mio futuro? So già tutto ma non ne parlo". E della sua vita: "Con me si cerca sempre lo scoop".
"QUANDO giochi per il tuo paese provi una gioia che non può essere paragonata a nient'altro". Mario Balotelli è al settimo cielo dopo l'esordio nella Nazionale maggiore, pur rimanendo il principale critico di se stesso per la prestazione fornita. "Non sono soddisfatto, posso fare molto di più anche se in questo precampionato non ho giocato. Durante la partita mi sono trovato molto bene in campo, prima ero molto emozionato, soprattutto durante l'inno".
LE RICHIESTE DEL CT - Intervistato da Sky Sport 24, il talento azzurro rivela alcune richieste di Prandelli. "Ha detto che devo imparare a sacrificarmi. Mi ha chiesto di essere generoso: quando perdo palla devo rincorrere l'avversario e far vedere alla squadra che mi impegno. I Mondiali? Io ero pronto per andare in Sudafrica, poi però non mi hanno chiamato".
L'AMICIZIA CON CASSANO - E' apparso evidente il feeling, in campo e fuori, con Antonio Cassano. "Qui nel gruppo sono tutti fratelli maggiori ma devo dire che Cassano è un amico. E' un bravo ragazzo, mi ha mandato spesso messaggi anche dopo Inter-Barcellona. Mi ha dato tanti consigli, con lui in campo mi trovo bene. Come calciatore non si discute".
IL FUTURO - La cessione al Manchester City appare oramai vicinissima: Balotelli cerca di glissare sull'argomento. "Io so già quello che succederà ma non ne parlo. Il City? Non ho detto che vado là, ho detto che so già cosa succede, non voglio
dirlo. O vi mando a quel paese io, o vi ci manda Mino", dice riferendosi al suo agente Mino Raiola.
"CON ME SI CERCA LO SCOOP" - Ma Balotelli parla anche di se stesso e della sua vita: "Con me i giornalisti cercano sempre lo scoop" magari enfatizzando "stupidate che si cerca di far diventare più grandi" di quello che sono, anche solo per poter dire: "guarda Mario che casino che fa". "A venti anni non puoi essere un uomo completo - ha osservato SuperMario - a venti anni cominci a maturare". Ad ogni modo, ha puntualizzato, può essere "difficile ma quando cominci a fare questo sport sai che potresti diventare famoso e devi essere preparato" a quello che potrà succedere, giornalisti compresi, anche se "con me, cercano sempre lo scoop".
(11 agosto 2010)
by Repubblica