Bagnasco: "Papa irriso dai media"

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Frida07
00martedì 24 marzo 2009 09:09

Caso Eluana, "vicenda manipolata"

E' una difesa a tutto campo quella del cardinale Angelo Bagnasco fatta, all'apertura dei lavori del Consiglio episcopale permanente, a favore di Benedetto XVI. Nel recente viaggio del Papa in Africa la polemica pretestuosa sul preservativo, alimentata dai media, ha superato il limite, arrivando a "irrisione e volgarità". Bagnasco si è soffermato anche sul caso Eluana, "una vicenda manipolata per distruggere i valori" della Chiesa.

Proteste dai governi di Francia e Germania, critiche dall'Unione europea, sit-in a Notre-Dame, a Parigi, con distribuzione di condom. Al cardinale Angelo Bagnasco le rimostranze europee per le affermazione del Papa sull'aids, l'Africa e i preservativi non sono piaciute. "Il viaggio di Benedetto XVI in Camerun e in Angola fin dall'inizio è stato sovrastato nell'attenzione degli occidentali da una polemica - sui preservativi - che francamente non aveva ragione d'essere", ha detto il presidente della Cei.

"Non ci sfugge tuttavia che nella circostanza non ci si è limitati a un libero dissenso ma si è arrivati ad un ostracismo che esula dagli stessi canoni laici - ha spiegato Bagnasco-. L'irrisione e la volgarità tuttavia non potranno far mai parte del linguaggio civile, e fatalmente ricadono su chi li pratica". "C'è da promuovere un'opera di educazione ad ampio raggio, che va inquadrata nella mentalità degli africani e si concretizza in particolare nella promozione effettiva della donna; soprattutto bisogna alimentare le esperienze di cura e di assistenza, finanziando la distribuzione di medicinali accessibili a tutti - ha aggiunto-. La conferma più significativa circa la pertinenza delle parole del Papa è venuta da quanti - professionisti, politici e volontari - operano nel campo della salute e dell'istruzione".

Il caso di Eluana
Il presidente della Cei ha ricordato con grande tristezza la morte di ELuana Englaro, criticando, senza mai nominarlo però, il padre della ragazza. "Tutta l'operazione era tesa ad affermare un 'diritto' di libertà inedito quanto raccapricciante, il diritto a morire", ha detto Bagnasco. "L'ammanto di pietà attraverso cui, con grande sforzo, si cerca di far passare questo ulteriore improbabile 'diritto', non può non indurre la persona equipaggiata di intelligenza a porsi una serie di interrogativi consequenziali, il primo dei quali è: non stiamo attribuendo al 'sistema' un diritto all'eliminazione dei soggetti inabili, quasi che costoro possano configurarsi come cittadini di serie B?", ha affermato il cardinale.

"Qualunque deriva eutanasica, per quanto tecnicamente circoscritta o concettualmente edulcorata, è in realtà per gli uomini d'oggi, se ci si pensa bene, 'una falsa soluzione'", ha aggiunto Bagnasco, sottolineando che accompagnare un malato, e non abbandonarlo, "è per la società una responsabilità più ardua e impegnativa rispetto ad altre 'scorciatoie' apparentemente pietose". In questo senso, il presidente dei vescovi italiani ha lodato le suore misericordine che hanno accudito a lungo Eluana. "Quell'invocazione mansueta e quasi dolente che loro hanno rivolto - 'Se c'è chi considera Eluana morta, lasciatela a noi che la sentiamo viva' - è stata per l'opinione pubblica un'autentica scossa, è stata finalmente uno scandalo buono".





tgcom
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