BLIND GUARDIAN sulle tracce di John Ronald Reuel Tolkien

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Hosmantus
00venerdì 5 maggio 2006 00:49
I Blind Guardian, band musicale epic metal, ha realizzato un bellissimo album - "Nightfall in Middle-earth" - completamente ispirato alle vicende de "Il Silmarillion": consiglio di visitare il sito italiano a loro dedicato, che tra l'altro offre un'analisi dei testi in cui vengono spiegati i riferimenti al libro di Tolkien.



THE BARD'S SONG: IN THE FOREST

Now You all know
The bards and their songs
When hours have gone by
I'll close my eyes
In a world far away
We may meet again
But now hear my song
About the dawn of the night
Let's sing the bards' song

Ref.:
Tomorrow will take us away
Far from home
Noone will ever know our names
But the bards' songs will remain
Tomorrow will take it away
The fear of today
It will be gone
Due to our magic songs

There's only one song
Left in my mind
Tales of a brave man
Who lived far from here
Now the bard songs are over
And it's time to leave
Noone should ask You for the name
Of the one
Who tells the story

Ref.:
Tomorrow will take us away
Far from home
Noone will ever know our names
But the bards' songs will remain
Tomorrow all will be known
And You're not alone
So don't be afraid
In the dark and cold
'Cause the bards' songs will remain
They all will remain

In my thoughts and in my dreams
They're always in my mind
These songs of hobbits, dwarves and men
And elves

Come close Your eyes
You can see them, too


LA CANZONE DEL BARDO - NELLA FORESTA

Ora tutti voi conoscete
I bardi e le loro canzoni
Quando ore saranno passate
Chiuderò i miei occhi
Su un mondo lontano
Potremmo incontrarci di nuovo
Ma ora ascoltate il mio canto
Che parla dell’alba e della notte
Cantiamo insieme il canto dei bardi


Ref:
Il domani ci porterà via
Lontano da casa
Nessuno saprà mai i nostri nomi
Ma le canzoni dei bardi rimarranno
Il domani porterà via
La paura di oggi
Sarà svanita
Grazie alle nostre magiche canzoni

È rimasta solo una canzone
Impressa nella mia mente
Parla di un uomo coraggioso
Che viveva lontano da qui
Ora le canzoni del bardo sono finite
Ed è ora di partire
Nessuno dovrebbe chiedere il nome
Di colui
Che racconta la storia

Ref:
Il domani ci porterà via
Lontano da casa
Nessuno saprà mai i nostri nomi
Ma le canzoni dei bardi rimarranno
Domani tutto sarà noto
E voi non sarete soli
Allora non abbiate paura
Nell’oscurità e nel freddo
Perché le canzoni dei bardi rimarranno
Rimarranno

Nei miei pensieri e nei miei sogni
Sono sempre nella mia mente
Queste canzoni di Hobbit, Nani e Uomini
Ed Elfi
Forza chiudete gli occhi
Anche voi potete vederle

"Palantir"
00venerdì 5 maggio 2006 00:56
Ho un disco eccezionale, da qualche anno... segnalatomi da mio fratello.
Nifhtfall in the middle heart, basato interamente sul Silmarillion, proprio come dici tu Hos.... da applausi a scena aperta...

lo sto ascoltando molto in questo periodo [SM=x131385]

[Modificato da "Palantir" 05/05/2006 0.59]

Hosmantus
00venerdì 5 maggio 2006 01:06
Un Bardo di nome John Ronald Reuel Tolkien

"John Ronald Reuel Tolkien, il professore che amava i draghi, filologo insigne ed estroso, subcreatore della Terra di Mezzo e dei suoi miti cosmogonici, conservatore, cattolico, tradizionalista, antimoderno al punto tale da preferire i fulmini ai lampioni, i cavalli alle automobili, ha insegnato ormai a diverse generazioni ad amare il Medioevo e il Fantastico e a non considerarli come qualcosa di negativo, di cui vergognarsi o addirittura di "pericoloso". Tolkien della Evasione del Prigioniero dal carcere della Modernità, ne ha fatto un atteggiamento positivo e costruttivo, indispensabile per uscire indenni mentre si superano tutti gli ostacoli che si frappongono alla libertà." (G. de Turris)
[SM=x131456]

John Ronald Reuel Tolkien nasce nel 1892 a Bloemfontein, in SudAfrica, da genitori inglesi.
Dopo la morte del padre, all'età di soli tre anni, ritorna con la madre ed il fratello in Inghilterra, dove la famiglia si sistema a Sarehole, un sobborgo di Birmingham. Nel 1904 muore anche sua madre - dalla quale il giovane Tolkien aveva nel frattempo ereditato l'amore per le lingue e le antiche leggende e fiabe. Viene così affidato, assieme al fratello, ad un sacerdote cattolico degli Oratoriani, Padre Francis Xavier Morgan. Dopo aver frequentato la King Edward VI School, inizia i suoi studi all'Exeter College di Oxford, dove ottiene nel 1915 il titolo di Bachelor of Arts.
Durante la Prima Guerra Mondiale si arruola nei Lancashire Fusiliers e combatte sul fronte occidentale. Finita la guerra prosegue gli studi all'Exeter College, conseguendo nel 1919 il titolo di Master of Arts. Inizia allora l'attività di docente di Lettere a Leeds e la collaborazione alla redazione dell'Oxford English Dictionary. Nel 1925 viene nominato professore di Filologia Anglosassone al Pembroke College di Oxford e nel 1945 gli viene affidata la cattedra di Lingua Inglese e Letteratura Medioevale del Merton College, dove insegna fino al suo ritiro dall'attività didattica avvenuto nel 1959. Non a torto Tolkien è quindi oggi considerato il maggior esperto di Letteratura anglosassone e medioevale del '900!
E' durante il periodo di insegnamento che l'autore inizia a scrivere. Nel 1937 pubblica infatti The Hobbit, or There and Back Again, racconto fantastico ambientato in un fiabesco e lontanissimo passato inglese, avente per protagonisti dei piccoli esseri bizzarri: uno hobbit e dei nani. Nonostante sia la sua opera prima, The Hobbit rappresenta una tappa fondamentale nella carriera di scrittore di Tolkien: è infatti attorno al nucleo originario di quest'opera che l'autore andrà sviluppando, nel decennio successivo, il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo, quello della Terra-di-Mezzo, che prenderà forma nelle sue opere successive - quali The Adventures of Tom Bombadil (1962) - e soprattutto in quell'epica fantastica che è la trilogia di The Lord of the Rings, unanimamente riconosciuta come la sua opera più importante. Scritta in una lingua molto ricercata che imita il lindore dell'inglese medievale, la trilogia si compose inizialmente di tre distinti volumi: The Followship of the Ring (1954), The Two Towers (1955) e The Return of the King (1955), che verranno poi riuniti nel 1956 in un unico libro. Tolkien dedica alla stesura del suo capolavoro tutte le sue ricerche di studioso. In particolare s'interessa al dialetto delle Midlands e all'inglese arcaico, il beowulf, ed alle Letterature nordiche (norvegese, danese, islandese). Per le sue ricerche fonda anche, con amici e colleghi, un gruppo - i Coal-Biters (Mangiatori di Carbone) - e riceve numerosi titoli onorari tra cui quello dell'Alto Ordine Britannico, il C.B.E., e cinque Dottorati.
Negli anni seguenti Tolkien lavora ad un'altra opera, The Silmarillion - iniziata in verità già nel 1917 - che porterà avanti fino alla morte, ma che tuttavia non riesce a concludere. Verrà completata dal figlio Christopher e pubblicata postuma nel 1977.
Muore nel 1973 a Bournemouth, in Inghilterra.
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La Storia della Terra-di-Mezzo


Il Silmarillion - (The Silmarillion) - BOMPIANI
"… Il cristallo era, per i Silmaril, null'altro che ciò che il corpo è per i Figli di Ilùvatar: la dimora del suo fuoco interiore, che è in esso e insieme in ogni parte di esso, e che ne costituisce la vita."
Il Silmarillion, iniziato nel 1917 e la cui elaborazione è stata proseguita da Tolkien fino alla morte, rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le sue successive opere narrative. Essa costituisce infatti il repertorio mitico di Tolkien, quello da cui è derivata la filiazione delle altre sue "favole".
Il Silmarillion, che comprende cinque racconti legati come i capitoli di un'unica storia sacra, narra la storia della Terra-di-Mezzo durante le Prima e la Seconda Era: dalla Musica degli Inizi, il momento cosmogonico, alla guerra di Elfi e Uomini contro l'Avversario. L'ultimo dei racconti costituisce l'antecedente immediato di The Lord of the Rings.


- Racconti incompiuti
Sono racconti che in ordine di tempo (il tempo 'altro' di quel colossale arazzo, policromo quanto coerente e unitario, che è l'opera di Tolkien) vanno dai Primi Giorni della Terra di Mezzo alla fine della Guerra dell'Anello; e vi si legge, tra l'altro, come Gandalf riuscì a spedire i nani a Hobbiville, quel che accadde allorché il dio del mare, Ulmo, si rivelò a Tuor sorgendo dalle acque sulla costa del Beleriand, qual era l'organizzazione militare dei Cavalieri di Rohan, com'era fatta l'Isola di Númenor, come si svolse la Battaglia dei Campi Iridati, e ancora tutto quello che le 'antiche cronache' narrano dei Cinque Stregoni, delle Palantíri, della leggenda di Amroth... Per gli innumerevoli fdeli di J.R.R. Tolkien, è questo il necessario completamento, e insieme la chiave ai molti enigmi lasciativi insoluti, del Signore degli Anelli e del Simarillion, con i quali forma in realtà una trilogia: un libro destinato a coloro che non s'accontentano delle vicende, dei 'fatti', ma vogliono esplorare fino in fondo la Terra di Mezzo con i suoi linguaggi, le sue leggende, i suoi sviluppi politici, le sue genealogie, come pure a chi apprezza soprattutto il succedersi, qui continuo, incalzante di episodi, personaggi, eventi tragici, grotteschi, patetici. Dove i racconti sono rimasti allo stato frammentario, le lacune sono state colmate dal figlio dello scrittore con spiegazioni, chiarimenti, rimandi alle opere già note.

- Racconti Perduti
Fra le vicende riunite nel presente volume spicca 'Il racconto di Tinúvel': è l'intrecco d'amore fra la figlia del re degli Elfi, la più bella fra tutte le damigelle, e lo Gnomo Beren. Intanto il popolo dei boschi deve controbattere il dilagante potere del malvagio Melko. Nel racconto 'Turambar e Foalóke', l'eroico Uomo Úrin resiste a Melko, il quale si vendica costringendo a una sorte maligna la sposa e i figli di Úrin. Ne 'La caduta di Gondolin', gli Gnomi vivono in una città segreta, al sicuro dalle minacce di Melko. Ne 'La Nauglafring', Úrin recupera un tesoro dal quale nasceranno splendidi gioielli, fra cui la favolosa ma nefasta Collana dei Nani che contiene il Silmaril di Beren. Il volume Racconti perduti riunisce anche altre vicende e brani di narrazione ed è arricchito dai commenti e dalle note di Christopher Tolkien. Si accresce così il valore di questa raccolta, che rappresenta una nuova pietra miliare nella narrativa Fantasy del Ventesimo secolo

- Racconti Ritrovati
Nella magica Casetta del Gioco Perduto proprio gli Elfi inscenano dinanzi agli occhi di Eriol, il marinaio assetato di avventura e di antiche conoscenze, queste storie del mondo che precedono la nascita del genere umano. E che rivivono nel suo cuore come sogno di una terra fatata, ma sempre reinventata -o ritrovata- grazie alla fiaba. Iniziati tra il 1916 e il 1917, quando l'Autore aveva solo venticinque anni, i Racconti ritrovati, primo volume di una trilogia che racchiude il nucleo fondamentale della mitologia di Tolkien, sono qui accompagnati dal puntuale commentodi Christopher Tolkien, il figlio del grande scrittore, commento che offre la chiave di lettura e l'ideale raccordo con gli altri celebri testi del 'ciclo' tolkeniano, e in particolare con Il Silmarillion.
Il Signore degli Anelli- The Lord of the Rings - BOMPIANI

"Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli."




La Compagnia dell'Anello (The Fellowship of the Ring)
"Non tutto quel ch'è oro brilla,
Nè gli erranti sono perduti;
Il vecchio chè forte non s'aggrinza,
Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona."

- Le Due Torri (The Two Towers)
"Le trombe squillarono. I cavalli s'impennarono e nitrirono. Le lance risonarono contro gli scudi. Poi il Re levò alta una mano e con il fragore d'un improvviso turbine di forte vento , l'ultima schiera di Rohan galoppò rombante verso occidente.
Lungi nella pianura Eowyn scorse lo scintillar delle lance, e rimase immobile, sola innanzi alle porte della casa silenziosa."


- Il Ritorno del Re (The Return of the King)
"In quell'istante, lontano in qualche cortile della Città, si udì il canto di un gallo. Era limpido e chiaro, ignorava la magia e la guerra, non faceva cha acclamare il mattino che su nel cielo, oltre le ombre di morte, si avvicinava con l'alba."
Nel terzo romanzo, Aragorn e i suoi amici giungono a Gondor, relitto dell'antico regno degli Uomini: è il mondo del bene, in piena decadenza. Intorno, nei boschi, e sulle montagne, si avvertono presagi di redenzione e mentre Frodo e Sam riprendono il difficile cammino verso il Monte Fato, nelle pianure presso la capitale di Gondor si scontrano le forze del Bene e del Male. Quando il Male sembra avere il sopravvento, Frodo riesce a far cadere l'Anello nel cratere di Monte Fato in modo singolare e impensato. In quel momento l'Occhio malefico, che fin dal principio della storia ha continuato a fissare il mondo, si chiude, e una gran pace scende sulle cose. La Compagnia dell'Anello si riunisce, e gli Hobbit ritornano a casa, incontrando ancora qualche traccia del Male; le loro ultime avventure si compongono in un bizzarro e commovente epilogo dal limpido significato simbolico.


Three Rings for the Elven-kings under the sky,
Seven for the Dwarf-lords in their halls of stone,
Nine for Mortal Men doomed to die,
One for the Dark Lord on his dark throne
In the Land of Mordor where the Shadows lie.
One Ring to rule them all, One Ring to find them,
One Ring to bring them all and in the darkness bind them
In the Land of Mordor where the Shadows lie.

Tre anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella Terra di Mordor, dove l'ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli
Un Anello per ghermirli e nel buoi incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.






"Palantir"
00venerdì 5 maggio 2006 01:15
Vedo che sei un cultrice...

vai QUI allora...
Hosmantus
00venerdì 5 maggio 2006 01:16
Un pò di Fantasy, non guasta mai..
Per rinfracare lo spirito tra un enigma e l'altro..
della vita..
[SM=x131456]

[Modificato da Hosmantus 05/05/2006 1.17]

Hosmantus
00venerdì 5 maggio 2006 01:19
L'amore per Luthien.. il segreto..
di tanta poesia..
[SM=x131384]
Thishar
00venerdì 5 maggio 2006 03:46
Conosco molto bene, ma molto molto.... un tempo ascoltavo solo Epic Metal...l'albun di cui parlate è bellissimo....
Hosmantus
00venerdì 5 maggio 2006 04:01
vero, è molto bello.. [SM=g27836]
-Jules-
00venerdì 5 maggio 2006 04:05
uh io li adoro!!! [SM=g27836]
mi piace sentirli con le candele accese... mi piace troppo!
Hosmantus
00venerdì 5 maggio 2006 04:09
sono felice di avervi fatte contente..
un bacio a tutte e due
[SM=x131348]
-Jules-
00venerdì 5 maggio 2006 04:14
grazie [SM=x131351]
di solito non li nomina mai nessuno [SM=g27815]
LadySyrius
00sabato 6 maggio 2006 21:36
come di solito nessuno li nomina? [SM=g27819]

comunque assolutamente divini.. e a settembre me li vedo dal vivo finalmente [SM=g27836]
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