Era già da un po' di tempo che ci stavamo pensando, attirati dai vostri reports e da quella fantastica malattia che si chiama Beccofrusonite, ma impedimenti vari e altri "casi del destino" purtroppo non ce lo avevano permesso prima; ma oggi... abbiamo solo il pomeriggio e da giovedì non ci sono più segnalazioni, ma decidiamo comunque di partire... percorriamo i 50 km che ci separano dal Frais un po' preoccupati, desideriamo ardentemente vederli, ma l'unica cosa che abbiamo è il dubbio...
Arrivati all'ingresso del paesino, abbarbicato a quasi 1500 m. di quota, ci avvolge letteralmente uno stormo di Verdoni e Lucherini, sono tantissimi e rumorosissimi: decidiamo di lasciare l'auto e di raggiungere la piazza della chiesa (dove erano segnalati fino a Giovedì) a piedi. Scendiamo, prepariamo gli attrezzi e muoviamo alcuni passi, quando un magico trillo boreale risuona aggraziato fra le chiome degli alberi, lo riconosciamo subito, poi un altro e un'altro ancora! SESSANTA trilli risuonano nella valle, sessanta ciuffi ondeggiano eleganti, sessanta becchi ingoiano bacche e sessanta mascherine ci scrutano intimorite.
L'oggetto del desiderio è un sorbo ancora carico di bacche, all'ingresso del paese, in un'abitazione privata, che viene letteralmente preso d'assalto da allegre brigate di ciuffetti, che arrivano, si ingozzano per 2-3 minuti e poi volano via, a trillare altrove.
E così ce li godiamo tranquillamente, non riusciamo neanche ad inquadrarli nel cannocchiale tanto sono vicini, ma la cosa più bella e vederli a terra, zampettanti nella neve o in volo, tutti insieme. Non riusciamo a capire se son fatti di ceramica o di velluto, ma certo non son piume... il trillo poi... è talmente elegante ed aggraziato che non si può far altrimenti che lodare la natura per aver regalato a uccelli così belli, un canto così magnifico: mette allegria!
Attorno a noi è un vero tripudio, cince bigie alpestri, cince more, cince dal ciuffo, cinciarelle, cinciallegre, rampichini alpestri e regoli sfidano il gelo incuranti.
I crocieri si corteggiano, le tordele cantano e dalla vallata sottostante risuona il canto del picchio nero. Ma nessun altro essere, bello che sia, riesce a farci distogliere lo sguardo da loro. Poi, dopo un' ora, decidiamo di raggiungere la chiesa per vedere se ce ne sono altri. Notiamo un sorbo completamente spolpato, le uniche bacche rimaste sono quelle del sambuco rosso, donato (ma non gradito) dagli amici bws di Cuneo. Tornando indietro li ribecchiamo tutti, su un larice, che trillano felici: forse hanno finito di mangiare. Ad un tratto uno parte e gli altri lo seguono... la magia finisce e la foresta inghiotte l'ultimo trillo. Il sole sta scendendo e gli amici siberiani vanno a dormire.
A presto stupefacenti ciuffetti!
Osservazioni e foto di Giacomo A. EBN - Italia
Vedi anche il report/racconto ufficiale della nostra rappresentanza del
Circolo dei Birdwatchers, clikka qui[Modificato da fcvinci 19/03/2005 2.34]