BATTERIO KILLER, È ALLARME. OMS: "VARIANTE MAI VISTA"

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AbbaZuzzU
00venerdì 3 giugno 2011 10:44
ROMA - Monta la psicosi in Europa per il batterio killer. Per l'Oms è «una variante nuova, estremamente contagiosa e tossica» il ceppo di Escherichia Coli identificato come 0104:H4 che si è scatenato ad Amburgo e che finora ha ucciso 18 persone, di cui 17 in Germania ed una in Svezia, e rischia di provocare nuove tensioni commerciali in Europa. La Russia ha deciso di bloccare l'import di frutta e verdura. Spagna e Portogallo, accusate ingiustamente di essere la causa dell'epidemia, vogliono chiedere il rimborso per i danni subiti dai loro agricoltori. A lanciare l'allarme sul ceppo di E.Coli che può provocare la mortale sindrome emolitico-uremica (Seu) è stata l'Organizzazione mondiale della Sanità, specificando che la variante individuata negli ultimi test di laboratorio ha geni che la rendono «resistente ad alcune classi di antibiotici» e che finora non era mai stata «individuata prima in un focolaio di infezione». La scoperta è stata fatta da scienziati cinesi del Genomics Institute di Pechino che hanno effettuato esami da campioni provenienti dalla Germania.

Un dato che da solo dimostra come quello del batterio-killer sia caso che preoccupa le autorità sanitarie di tutto il mondo. Le persone contagiate in Europa al 31 maggio per l'Oms sono ufficialmente 1.614 (di cui 1534 in Germania e 470 hanno sviluppato la Seu), ma secondo altre fonti sanitarie tedesche il totale sarebbe già a quota 2.000. La preoccupazione monta, l'Oms ha registrato casi ormai in una decina di paesi, ed il consumo di ortaggi crolla, anche se le autorità nazionali - comprese quelle italiane - lanciano messaggi rassicuranti. Secondo la Commissione europea, per bocca della responsabile della Direzione generale della Sanità, Paola Testori Coggi, ad essere «preoccupante» è «la situazione nella zona nord della Germania, non per tutta l'Europa».

La certezza finora è che tutte le vittime dell'epidemia sono passate per Amburgo. Il focolaio del contagio sarebbe quindi circoscritto. Ma mentre da una parte è chiaro che all' origine del problema non ci sono i cetrioli spagnoli, inizialmente messi sotto accusa dalle autorità tedesche e già ufficialmente 'scagionatì ieri, dall'altra è chiaro pure che la fonte dell'infezione non è stata ancora identificata. Nell'incertezza, l'agenzia per la protezione dei consumatori di Mosca ha deciso di bloccare tutte le importazioni di frutta e verdura dai paesi dell'Unione europea in Russia. La decisione è stata immediatamente giudicata «sproporzionata» dalla Commissione europea. Bruxelles ha chiesto spiegazioni ufficiali per una scelta che può provocare seri danni economici. «Non c'è particolare pericolo sulla frutta e sui legumi che vengono dalla Unione europea» ha detto Frederic Vincent, portavoce del Commissario europeo per la salute John Dalli, rilevando come l'Ue sia il primo fornitore di frutta e verdura per la Russia, ma anche come questa sia il primo mercato per l'export orto-frutticolo europeo, un mercato che vale fra i 3 ed i 4 miliardi di euro all'anno.

E proprio per limitare i danni al settore agricolo, il premier spagnolo Zapatero ha definito «errore clamoroso» le affrettate dichiarazioni delle autorità tedesche nei primi giorni dell'epidemia. Zapatero ha anche annunciato che chiederà i danni, senza però precisare se Madrid esigerà la compensazione al governo tedesco o all'Unione europea, a sua volta accusata di essere stata lenta nella reazione. Sulla sua scia si è messo il ministro portoghese dell'Agricoltura, Antonio Serrano: «La Spagna è il paese pi— colpito, ma anche il Portogallo è stato molto danneggiato».

DUEMILA CONTAGI, UNO SU DUE NON CONSUMA VERDURE Crolla il prezzo dei cetrioli, messi al bando proprio dal popolo che non sa farne a meno: eppure la fonte effettiva del batterio killer E. Coli resta un «enigma». E la Germania, adesso, ha paura. Secondo il tabloid Bild, oltre alle 17 vittime, sarebbero già duemila i contagi. Più cauti numeri degli organi sanitari: l'istituto sanitario 'Robert Koch' riferisce genericamente alla stampa tedesca di oltre un migliaio di casi. La crisi sembra comunque destinata a estendersi al Nord Europa, come mostrano i sette casi di contagio in Gran Bretagna. Il sistema sanitario è sotto pressione - «sfidato al limite» - dice il presidente dell'Ordine dei medici federale Frank Ulrich Montgomery alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, chiedendo a tutti di non sottovalutare una norma igienica elementare, come quella di lavare bene e spesso le mani. Mentre il sindaco di Amburgo Olaf Scholz rivolge un appello a donare il sangue.

Per ora le riserve non mancano, ma si avvicina l'estate, ed è meglio prevenire un'eventuale emergenza su questo fronte. L'epicentro della infezione resta il Nord della Germania: Amburgo è la città-stato più colpita; seguono Bassa Sassonia e Vestfalia. «La situazione è molto tesa», ha spiegato uno dei vertici sanitari dell'ospedale di Amburgo, Joerg Debatin. Nel suo ospedale si contano 102 pazienti affetti dalla sindrome emolitico-uremica (Seu); fra loro ben 27 bambini e 5 donne incinte. «Il trend che avevamo sperato all'inizio della settimana, quando ci aspettavamo una riduzione dei casi, non è stato confermato - ha sottolineato il medico in una intervista alla Faz -. Ci prepariamo a nuovi casi gravi». Intanto, nel disorientamento generale, un tedesco su due - secondo un sondaggio Forsa - non consuma più cetrioli, pomodori e insalata. Ma c'è chi sconsiglia anche latte crudo e derivati. Mentre circa 130 prodotti alimentari sono stati sottoposti a indagini in Bassa Sassonia, dove i casi di sospetto contagio sono 414.

Nel mirino dei ricercatori, oltre alla verdura, finiscono carne di manzo, fragole, e wuerstel. Se ne prelevano 25 grammi per le analisi, spiegano gli esperti. Sui siti istituzionali dei Laender settentrionali compaiono numeri verdi per chi accusa i sintomi dell'infezione. Mentre la paura dell'ignoto campeggia sui siti dei media: «Perchè non si trova la fonte del batterio?», titola Bild, che poi dedica una fotonotizia ad una vittima di 24 anni. «Catharina è morta. Era giovane, sana e sportiva», si legge sull'immagine di una ragazza sorridente. Il settimanale Spiegel apre invece sulla «svolta» dei cinesi, che «decifrano il batterio». L'E.Coli «sconvolge i medici», è il titolo però di un secondo articolo. «I ricercatori dubitano che si possa scoprire la provenienza del batterio», rivelano. Siti e pagine dei giornali si riempiono di decaloghi e schede: sintomi, rimedi, farmaci. Ma è sui consigli per la prevenzione che si arena, va in tilt ogni tentativo di informazione: l'origine resta ignota. «La provenienza non può essere ancora circoscritta», ha detto oggi il ministro dei consumatori Ilse Aigner. Troppo tardi, dopo l'annuncio dato sui cetrioli killer provenienti dalla Spagna. Il prezzo passa da 0,59 a 0,05 centesimi di euro: in una fotonotizia della Bild. e si lamentano gli agricoltori: i danni - secondo la categoria che si sfoga con la emittente televisiva N24 - ammontano già a 30 milioni di euro.

REGOLE PER EVITARE CONTAGIO È di una decina di giorni il tempo di incubazione della malattia scatenata dalla variante di E.Coli anche detta entero-emorragica E. Coli (Ehec) - una variante molto rara di Escherichia Coli, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) a Stoccolma - trovata nei pazienti tedeschi contagiati. In attesa di trovare la fonte del contagio (sul banco degli imputati le verdure non cotte e le insalate, normalmente molto consumate in questo periodo dell'anno, la frutta, ma anche la carne e il latte non pastorizzato), valgono misure igieniche universali, afferma il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito.

Ecco le modalità di contagio e le regole di prevenzione

IL BATTERIO RESPONSABILE: il focolaio infettivo è legato al batterio Escherichia Coli, una variante particolare rara e altamente tossica chiamata E.Coli 104; il microrganismo produce una tossina che danneggia la parete intestinale, provoca diarrea emorragia, penetra nel sangue e produce vari danni gravi agli organi.

LA FONTE DELL'EPIDEMIA: Sono in corso analisi epidemiologiche e microbiologiche ( anche in Italia) ma ancora non è stata accertata. Sono sospettate le verdure, l'acqua, il latte non pastorizzato, la carne.

COME SI MANIFESTA LA MALATTIA: Il batterio si propaga con l'ingestione di alimenti contagiati da fonte animale; diarrea anche con sangue, dolori addominali; la complicazione più grave è la sindrome emolitica-uremica: in pratica i globuli rossi si rompono, le piastrine diminuiscono e si instaura una insufficienza renale acuta che deve essere trattata in ospedale con dialisi.

TEMPO INCUBAZIONE E TRASMISSIONE: varia da 7 a 15 giorni; la trasmissione del batterio può avvenire sia mangiando alimenti contaminati sia da persona contagiata a persona.

LE REGOLE DI IGIENE UNIVERSALI: le precauzioni raccomandate dall'agenzia per la sicurezza alimentare Efsa sono queste: - evitare di mangiare verdure crude come pomodori, cetrioli e insalate in Germania; - sbucciare ogni frutto e verdura, laddove possibile; - frutta e verdura devono essere lavate accuratamente, soprattutto se verranno ingerite a crudo; - usare coltelli separati per la carne cruda e quella cotta, lo stesso dicasi per la verdura prima e dopo la cottura; - lavarsi le mani prima e dopo la preparazione e l'assunzione di cibi, nonchè prima e dopo l'utilizzo della toilette; - lavarsi le mani prima e dopo un contatto con animali domestici e animali da fattoria, nonchè prima e dopo aver visitato un'azienda agricola; - cambiare frequentemente gli asciugamani; - mantenere una buona igiene personale. «I consumatori europei - conclude l'Efsa - sono tutelati da uno dei più robusti sistemi di sicurezza alimentare al mondo. Rigorosi sistemi di monitoraggio e la tracciabilità degli alimenti dalla fattoria alla tavola sono stati inoltre attivati a sostegno del buon funzionamento del mercato interno».

www.leggo.it/articolo.php?id=125266
AbbaZuzzU
00venerdì 3 giugno 2011 10:45
AbbaZuzzU
00venerdì 3 giugno 2011 10:45
AbbaZuzzU
00venerdì 3 giugno 2011 10:46
SIAMO FRITTI... [SM=g27991]
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