posto un racconto fantasy che ho scritto,l'ambientazione non è elea; un grazie a ki legge
Un tonfo soffocato…acqua trasborda dalla piccola botte….quella rimanente, ghiacciata, si tinge di colore purpureo….. sento le braccia e le mani intorpidirsi per il freddo..le lascerò immerse fino a che siano tornate candide, pure, immacolate…….
Alle mie spalle, dei respiri affannosi che divengo rantoli, che -chiudo gli occhi, l’acqua gelida pugnala i miei arti- che si assopiscono sempre di più.
Avrai mai la forza di voltarti?
Prima purificherò le mie mani.
Ti illudi di riuscirci?
Ho una vita millenaria davanti a me, ho tutto il tempo che voglio -ormai il freddo percorre il mio corpo-
Non hai una vita millenaria, non sei un’elfa.
Come,come non sono un’elfa? Posso vedere riflesse le mie orecchie appuntite..
Non sei un’elfa
..Ccome non sono un’elfa? Conosco le arti magiche, riesco a domare gli elementi, ad ammaliare con le mie parole.
Non sei pura
…Pperchè non sarei pura? Solo colpa del sangue metà umano che in me scorre? Non è mia colpa se, con esso, circola nelle mie vene la codardia di mio nonno, che ha ceduto la sua unica figlia ancora bambina agli esseri immortali, per avere salva la vita…nessuno mi ha saputo mai dire come, bandito dalla società degli uomini per i suoi misfatti, abbia trovato la via per le Terre degli Elfi, di quegli unici, tra i superstiti di una razza millenaria, ad essere ancora fedeli a se stessi, al loro credo, alle loro virtù, senza essere stati corrotti come altri.
No, non fu codardia,fu crudeltà: barattò la bambina con la propria vita. Neanche il coniglio tremolante sacrifica i suoi cuccioli.
Per questo sarei impura? Per la crudeltà che mi è stata trasmessa dal padre di mia madre?
La tua stessa madre ti ha trasmesso tutto ciò, allattandoti di rancore,odio.. follia.
Non è follia desiderare di tornare dai propri simili, quando si cresce guardati con disprezzo, quando si è costretti a sposarsi contro la propria volontà…..
.follia..
Quale follia?
Quella che ha spinto tua madre ad uccidere l’elfo con cui ti ha generato, a fuggire, trascinandoti dietro, verso i lontani paesi degli uomini -ormai non sento più il mio corpo..abbasso gli occhi e vedo le mie gambe cedere.. la botte mi si rovescia addosso.. non percepisco neanche il dolore, nel momento in cui cado sul terreno pietroso-
E’ dentro di te
..cosa, cosa è dentro di me?
Dai tuoi avi umani hai ereditato la menzogna, la crudeltà, l’odio,la follia..
Non è la verità!!!
..tua madre ti ha trasmesso ciò…
N..
Come ha fatto a sopravvivere nel viaggio verso le terre degli uomini, come si procurava da mangiare, come la casa che hai davanti? –cerco di alzarmi, ma non ce la faccio-
Cosa ha venduto in cambio della sua vita? Cosa, Azra? –improvvisamente, una fiamma ricomincia ad ardere nel mio petto..sento un dolce calore pervadermi le membra, sento Odio-
A quanti ti ha venduto, Azra? -guardo le mie mani..purpuree-
Non abbassare lo sguardo: quel sangue sancisce la tua libertà, lo stesso sangue che ha contaminato quello immortale, quello del tuo vero popolo. Per colpa degli uomini, tu non eri niente…fino ad adesso
libera…
Affina le tue arti magiche
..libera del mio destino..
vendica il tuo vero popolo, vendica tuo padre; io ti aiuterò
…la vendetta..
Diffondi la mia Parola –mi alzo in piedi-
Non vedi come la mia forza ti rinvigorisce?
Tu mi rinvigorisci e mi dai forza .. [
C]Ora va', Azra, nuova figlia di Kain: un giorno diverso ti attende.
Mi volto, mi avvicino al corpo senza vita…prima di andarmene, estraggo il pugnale, con il quale fu ucciso mio padre, dal petto squarciato di mia madre..
[Modificato da -lya- 10/12/2003 13.47]