Avete mai sofferto per i vostri personaggi?

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eugeal
00lunedì 26 marzo 2007 14:25
E non perchè faticavate a scrivere una scena o cose del genere, ma perchè vi sentivate male per quello che gli stava succedendo?
A me è successo qualche anno fa. I personaggi erano in una situazione molto brutta: gli spettri di una bambina e del padre che l'aveva picchiata e uccisa avevano posseduto i miei personaggi e li costringevano a ripetere la tragedia di molti anni prima. Quello posseduto dal padre però si fermava prima di uccidere l'altra e poi fuggiva in preda ai sensi di colpa.
Mentre scrivevo quei capitoli mi sentivo in colpa pure io, soffrivo per loro e mi chiedevo se stessi esagerando. [SM=g27774]
A rileggere ora la storia, quel punto ora sembra un'allegra vacanza considerando tutto quello che gli è successo da allora, ma a quell'epoca mi sentivo davvero male per loro.
A voi è capitata una cosa del genere o sono io a essere anormale? [SM=g27776]
Glowen
00lunedì 26 marzo 2007 15:28
Sì, ho sofferto per i personaggi: originali o di ff.
Ho sofferto per una ragazzina che perde il fratello al quale voleva un mondo di bene, ho sofferto per la solitudine di Narcissa Malfoy e ho provato la paura di un ragazzo che non sapeva più da che parte stare...
Ho sofferto per amore senza mai essermi innamorata, per la morte di una sorella anche se sono figlia unica e per ogni altra cosa che i miei persnaggi hanno dovuto passare.

Troppo emotiva? Può darsi [SM=g27777]
Mor Daghneer nolog
00lunedì 26 marzo 2007 15:29
Harriet
00lunedì 26 marzo 2007 17:45
Ho un personaggio che voleva morire per sette capitoli. Non vedevo l'ora di arrivare al capitolo in cui finalmente accetta di riprovare a vivere, facendosi aiutare dalle persone che ha incontrato. Veramente, stavo lì a fantasticare su quando finalmente l'avrei liberato dai suoi fantasmi. Mi dispiaceva davvero vederlo in quel modo!XD

...secondo me è buon segno: se non vuoi almeno un po' di bene ai personaggi, come puoi pensare di creare una bella storia?
killkenny84
00martedì 27 marzo 2007 21:12
Soffro spesso per i miei personaggi, specie nelle scene sul tipo 'sacrificio' o simili...
Naco chan
00martedì 27 marzo 2007 22:35
Certo che mi è successo!
La cosa più brutta era, i primi tempi in cui scrivevo, quando mi ritrovavo un personaggio che volevo fosse "cattivo" e che avesse quindi la peggio, e poi mi stava troppo simpatico e on avevo cuore di fargli patire le pene dell'inferno! XD
crimsontriforce
00mercoledì 28 marzo 2007 01:09
Sì, in particolare in una fanfiction in cui a conti fatti succede ben poco di esplicitamente tragggico.
Il mio protagonista sa che riuscirebbe a evitare una catastrofe se riuscisse a convincere la co-protagonista a fare una certa cosa, ma per impazienza, incomprensioni e forse destino (che si legge "canone, secondo cui quella catastrofe è avvenuta" [SM=g27775] ) fallisce e se la inimica.
Ci sono stata male perchè quel poveraccio ce l'aveva veramente a cuore e pur scrivendo di tutti i suoi tentativi sapevo che sarebbe finita male, che tutto stava puntando ineluttabilmente al disastro... mi sentivo addosso una cappa oppressiva per tutta la stesura della fanfic, stesura fra l'altro molto lunga perchè bilanciare tutte le colpe e le motivazioni è stato un casino, e i dialoghi di lei (fuori come un balcone, presente Delirio degli Endless? Ecco...) infernali.

Negli altri casi invece, per quanto mi dispiacesse per quello che gli (non nel senso di pronome plurale sbagliato, proprio "gli" perchè è sempre lui, sono mono-sadica [SM=g27775] ) stava succedendo, non mi sono sentita così emotivamente coinvolta in negativo, non so perchè... forse perchè erano situazioni imposte e non derivate dalle sue stesse azioni?
=Hachi=
00mercoledì 28 marzo 2007 01:39
Non ho ancora provato un'esperienza simile, quindi direi di no.
Piuttosto sono i personaggi che soffrono per me, quello sì. XD

[Modificato da =Hachi= 28/03/2007 1.39]

Nike87
00mercoledì 28 marzo 2007 16:21
Re:

Scritto da: Naco chan 27/03/2007 22.35
Certo che mi è successo!
La cosa più brutta era, i primi tempi in cui scrivevo, quando mi ritrovavo un personaggio che volevo fosse "cattivo" e che avesse quindi la peggio, e poi mi stava troppo simpatico e on avevo cuore di fargli patire le pene dell'inferno! XD



Vero... anche io voleva fare un personaggio abbastanza "cattivo" (insomma, era pur sempre una donna che scopre che suo marito ha preferito il suo(di lui) migliore amico a lei XD) o comunque non si doveva comportare tanto bene nè con il marito nè con l'altro, ma... alla fine mi son limitata ad una sfuriata con "l'altro" e a farla piangere davanti al marito... [SM=g27774] povera, in fondo (seppure non fosse una proprio simpatica) c'ero affezionata e non volevo farla passar proprio per una st****a... anche se ne avrebbe avuto motivo [SM=g27784] (anche se credo in futuro potrebbe aver modo di riscattarsi... ci devo ancora pensare XD)

in generale... più un personaggio mi piace, più lo faccio "soffrire" (ne sa qualcosa il dr Wilson, di HouseMD, XD), anche se ci sto male io per lui [SM=g27774] (forse son troppo masochista... XD)... ma alla fine le cose gli vanno bene... XD
Sarita aka olly
00mercoledì 28 marzo 2007 18:26
Sì, tantissimo...
Non so perché, ma quando scrivo i protagonisti (che siano di un'originale o di una fanfiction), diventano parte di me.
Per esempio, ora sto scrivendo su un personaggio originale che so che ne patirà tante... e già mi sento male, come se le cose che le succederanno fossero già capitate a me...
Oddio che brutta sensazione XD
mysticmoon
00mercoledì 28 marzo 2007 18:48
Se ho mai sofferto per i miei personaggi?
Sì, ammetto che anche io soffro con loro mentre scrivo anche perchè io sono un "pochino" cattiva quindi più amo il personaggio più lo faccio patire.
Non mi vergogno a dire che mentre scrivevo la scena della morte dell'eroina di una mia storia avevo gli occhi lucidi e che ogni volta che ricontrollo quel particolare brano mi viene il magone.
La loro massima espressione viene dal patimento ma quando lo faccio mi sento in colpa.
Perseo e Andromeda
00mercoledì 28 marzo 2007 19:05
Come Mysticmoon anche io più sono legata ad un personaggio e più nelle mie storie lo faccio soffrire, non lo faccio proprio apposta, la storia viene fuori così, non so perché [SM=g27784]
Per quanto riguarda la domanda del topic, certo che soffro per i miei personaggi, sia che si tratti di fanfic che di originali, soffro quando scrivo come quando leggo un romanzo o un manga, perché per amare una storia a quella storia io devo partecipare emotivamente... altrimenti non mi piacerebbe né leggere né scrivere se restassi fredda e razionale. I personaggi delle storie che leggo e scrivo per me sono reali, vivi, sono amici, fratelli, figli, amori, un po' tutto per me, quindi non posso non soffrire ed essere partecipe per ciò che capita loro... o che faccio capitare loro dando ascolto allo sviluppo della trama
sonsimo
00domenica 1 aprile 2007 01:27
Soffro tantissimo per e con i miei personaggi, sono capace di arrivare fino alle lacrime (ma non c'è da stupirsi, sono purtroppo un tipo dalla lacrima facile!). Ho "ucciso" due dei miei personaggi preferiti in una fanfiction, e mi sono sentita davvero in colpa, tanto da dedicare successivamente una one-shot a ciascuno di loro!
Lady Butterfly nolog
00domenica 1 aprile 2007 15:02
Soffro sempre per i miei personaggi, così come gioisco per loro, ma soltanto prima di scrivere: mentre scrivo è come se mi svuotassi^^
.:lupus:.
00domenica 1 aprile 2007 16:15
Se soffro per i miei personaggi?
La risposta mi esce spontanea, ed è "si".
Le mie storie sono quasi tutte con un finale tragico e più volte mi sono chiesto se è veramente giusto fargli patire ciò! [SM=g27775]
Credo, infine, che è normale soffrire, perchè l'autore (se è degno di tale nome) partecipa emotivamente ai fatti che egli stesso sta descrivendo. Si innamora del carettere del personaggio e ne soffre quando questo sta male, come anche sorride quando il personaggio è felice.
Credo sia tutto racchiuso in una semplice constazione: "gli scritti sono lo specchio dell'anima". (so che la frase originale erano "gli occhi", però concedetemela.)[SM=g27775][SM=g27775]
§ promethea §
00domenica 1 aprile 2007 16:49
Forse sono un mostro di insensibilità, ma non solo non soffro per i miei personaggi, spesso, quando capita loro qualcosa di tremendo, a me scappa da ridere [SM=g27782]
E penso 'ma guarda che fesso ad essersi messo in questa situazione, ahahahahah!'
Se devono morire muoiono e io vado avanti a scrivere. Se devono vincere un milione di euro, così sarà.
Boh, proprio non sento attaccamento sentimentale per i personaggi che invento, l'unica cosa a cui mi affeziono è la storia (intesa come intreccio). I personaggi stanno lì per farmela svolgere.
Sarà per questo che poi si vendicano e mi si rivoltano contro?
The Corpse Bride
00domenica 1 aprile 2007 19:42
Hai voglia, arrivo al punto di sognarmeli di notte.
Ci resto proprio male ç_ç scrivo e penso 'ma perché lo fai, imbecille? Non ti rendi conto che fai solo peggio?' oppure penso 'povera piccina, perché la vita è stata così cattiva con te T_T'. Ma con convinzione, giuro.
Nike87
00martedì 3 aprile 2007 17:54
Re:

Scritto da: The Corpse Bride 01/04/2007 19.42
Hai voglia, arrivo al punto di sognarmeli di notte.
Ci resto proprio male ç_ç scrivo e penso 'ma perché lo fai, imbecille? Non ti rendi conto che fai solo peggio?' oppure penso 'povera piccina, perché la vita è stata così cattiva con te T_T'. Ma con convinzione, giuro.

ti credo... l'ho detto anche io per il mio ultimo pg che ha avuto una vita breve(proprio nel senso di età... non è arrivato ai 10 anni T_T) ed anche molto sfortunata... T__T


Sarà per questo che poi si vendicano e mi si rivoltano contro?


no... anche se ti preoccupi e dispiaci per loro, se lo vogliono, fanno quel che gli pare senza darti retta... T__T
Kaos Rising
00martedì 3 aprile 2007 20:01
Quando ho riletto l'ultimo capitolo della mia attuale ultima opera a distanza di qualche settimana dalla pubblicazione ho avuto come un tuffo al cuore. Mi sono reso conto in maniera davvero sentita come, da buon stronzone, mi diverta terribilmente a ficcare i personaggi nella situazione più cupa e disperata possibile e sapere che, nonostante tutte le loro buone intenzioni, le cose finiranno peggio di quanto possano mai temere.
Diciamo che c'è un po' un dualismo, in me: quando scrivo sono di un sadico non indifferente; se mi capita poi di rileggere in un secondo momento mi stupisco quasi di quanto sono stato bastardo nel ficcare i miei protagonisti nel guano fino alle ginocchia e di averli fatti a pezzi, emotivamente e fisicamente.
Lady of Lorien
00martedì 3 aprile 2007 21:54
La prima cosa che mi è venuta in mente, rispondendo alla domanda, è stata: certo che soffro! Poi ho pensato bene a dei casi specifici, e mi rendo conto che in realtà mentre scrivo non provo dei sentimenti particolarmente forti per i miei personaggi: è solo rileggendo dopo parecchio tempo una storia che ho scritto che mi rendo conto davvero di quanto io mi sia affezionata a loro...
Comunque è una discussione molto interessante! [SM=g27768]
LoL
ciuiciui
00giovedì 5 aprile 2007 01:13
penso sempre che nelle storie,originali e fanfic ci sia sempre un lato nascosto di noi. Noi autori siamo sempre(o quasi)presenti nelle storie. In una mia fic il protagonista perde la madre e il fratello uccisi dal padre,diventato malvagio.I miei protagonisti piangono spesso. Hanno un modo di rapportarsi con le disgrazie tipicamente mio. Affrontano il dolore nella stessa mia maniera.Spesso(come nel mio caso)non ce ne accorgiamo ma se ne accorgono amiche/amici lettori che ci conoscono bene. E' allora inevitabile che si soffra per una ff. Ci siamo "dentro".
Lally92
00sabato 7 aprile 2007 22:06
Anch'io soffro per loro.Mi dispiace,ma devo dire che più che soffrire ci rimango male per loro quando fanno figuraccie o cose simili.L'anno scorso avevo scritto una storia,solo per una mia amica,non l'ha letta nessun altro apparte noi.Nella storia alla protagonista ne capitavano di tutti i colori,aveva una cosa che la sua ex-migliore amica voleva tantissimo e per questo le ha fatto subire ogni genere di trasformazione,dalla folletta alla sirena alla gatta alla bambola,una volta l'hanno quasi soffocata e un'altra l'hanno proprio uccisa ed è stata salvata da una sua nipote quasi 100 anni dopo.Lì per lì mi bloccavo,pensavo che magari si poteva cambiare,fare in modo diverso...alla fine però è andata così.Sicuramente ha avuto un sacco di avventure nelle quali ha trovato anche l'amore e l'amicizia tanto agognati,ma mi sono chiesta spesso se il prezzo da pagare non fosse stato troppo alto.Ah,dimenticavo,una volta si è pure scambiata il corpo con il ragazzo..continuo a pensare di aver esagerato!! [SM=g27777] Baci
Kodamy
00mercoledì 11 aprile 2007 13:48
Io appartengo alla categoria "più mi piaci, più soffrirai", a dire il vero. Però mi dispiace tanto quando gliene combino di tutti i colori... insomma, sono una masochista.

Questo mi capita sopratutto con le fanfic, mentre con le originali... non so, sono meno drammatica - anche se le sfighe le faccio capitare comunque. Tuttavia, arrivo ad un certo punto, e mi chiedo: "Ma che caspio, tutte a loro succedono?" XD

Però sono incapace di scrivere di personaggi cattivi cattivi. Vorrei farli bastardi, davvero, ma alla fine mi ci affeziono, e diventano più carismatici dei buoni ç_ç

Poveri noi, poveri noi...
)Sickness(
00sabato 14 aprile 2007 21:56
Ragazzi del M.S.U.A.D.A.F.C.T.L.S.P.A.R.D.F.C.S.A.V.D.B. club a rapporto!
Facendo parte del club "Ma Sono l'Unico A Divertirsi A Far Capitare Tutte Le Sfighe Possibili Ad un Ragazzo in Delicata Fase di Crescita oppure Siete Anche Voi Dei Bastardi" direi che non posso non rispondere.


Io sono un ragazzo che più ama il personaggio più disgrazie gli fa capitare. Penso che metterli in situazioni particolarmente difficili faccia capire fin dove arriva il loro controllo, una specie di prova tipo "stuzzichiamo il leone e vediamo quando si gira a sbranarci", solo che più salutare. Per me, ovvio.

Adoro quando i personaggi che vedo in cartoni trovano un minimo di tenerezza, tipo il legame fraterno, o quando nei personaggi originali si trova un misero momento in cui possono... finalmente... ESSERE FELICI! O quantomeno fare a finta di esserlo.
Tuttavia, se da un lato sono piuttosto sentimentalista, dall'altra odio con tutto il mio cuore le melensità. Mi ritrovo spesso a scrivere cose dolcissime, che potrebbero far cadere in un coma iperglicemico alle prime tre righe, che mi piacciono ma che dall'altra parte mi fanno soffocare nel miele, quindi mi ritrovo spesso a cercare la scappatoia.
In Great Big White World ci sarà una scena in cui due litigano nella mensa della scuola. Una cosa da tipico film americano: due ragazzi rabbiosi che presi dall'ira si mettono a strillare a tutta la città/scuola il proprio Passato Oscuro o quello dell'altro per far sentire tutti malissimo... bhè, mi sta riuscendo da una parte drammatico, perchè mi sento male per loro, dall'altra mi sto rotolando dalle risate per il semplice motivo che ho aggiunto quattro scienziati che, annoiati a morte, non trovano niente di meglio da fare che guardare questa specie di telenovela che si sta svolgendo GRATIS di fronte a loro, e quindi cominciano a commentare con frasi quali "Scommetto sulla sorella morta e il padre ubriaco!" o
"Oh... mhm... da parte mia ho perso il gattino quand'ero piccola. Vale?"
"Io invece ho avuto un'infanzia felice. FREGATI!"

Ma lasciamo perdere i miei modi per divertirmi.

I miei personaggi hanno prevalentemente la tendenza all'asocialità, e quindi devo spiegare i loro comportamenti con tragici e terribili Passati Oscuri. Tanto per nominare qualcosa, due fratelli sono nati in laboratorio, hanno solo il padre, uno scienziato che li ha creati e che lavora per tutto il giorno. Questo per rimediare passa un'intera serata all'anno assieme a loro.
Risultato: la minore è un'asociale e rabbrividevole ragazza goth che può vivere per un intera settimana con il solo ausilio di un panino e del suo game boy, il maggiore è una specie di disadattato fissato con il paranormale che viene considerato pazzo dai compagni di classe e dalla professoressa.

Ecco, queste situazioni sono impossibili da non compatire... cioè, il maschio è da compatire. Se potessi vivrei come la sorella fin da ora... il paradiso in terra =ççç="

Insomma, sono preso terribilmente dai miei Pg, li adoro con tutto il mio cuore e mi dispiace quando qualcuno che preferisco agli altri se ne va o gli succede qualcosa... Ma proprio perchè li amo gliene faccio capitare di tutti i colori.

Ispirano sempre per nuove situazioni, in modo da poter mostrare diversi parti del loro carattere, e a volte sono preso abbastanza da chiedermi perchè sto seminando morte e disperazione alla pari di un dispotico dio da antico testamento...


Poi ricordo che sono un tipo da sangue yaoi e rock'n roll e ritorno a seminare allegramente disperazione qua e la saltellando di fiore in fiore.
Dragon85
00sabato 14 aprile 2007 22:00
Sì.
Sono arrivata a piangere mentre scrivevo, giuro.
Ciuffettina
00mercoledì 7 ottobre 2015 22:45
Assolutamente sì, in una mia storia ho dovuto far frustare con 40 colpi uno dei miei personaggi preferiti e mi dispiacque tantissimo farlo ma purtroppo la storia esigeva questo sacrificio...
zorrorosso@EFP
00giovedì 8 ottobre 2015 19:45
Si... Troppo.
Sono giá diverse volte che metto i miei protagonisti nella condizione di provare sentimenti che io stessa ho provato, quindi:
-ho sofferto provando/pensando a quelle emozioni in primo luogo
-soffro ricordandole, scrivendole per il personaggio
-ri-soffro rileggendole :/
Credevo che una cosa del genere rendesse il personaggio piú vicino al lettore o piú umano, ma credo che l'effetto finale invece sia solo il distorcere i miei ricordi a mio piacimento... [SM=g27995]
Benio Hanamura
00martedì 20 ottobre 2015 17:27
Io soffro spesso per i miei personaggi, infatti è stato difficile per me scrivere alcuni capitoli dell'ultima fanfiction che ho finito di pubblicare qui, Quella notte sotto la neve: la protagonista viene venduta dalla famiglia ad un'okiya per diventare geisha, perde persone a lei care, è separata dal suo unico grande amore, ne passa tante ed arriva a tentare il suicidio... [SM=g27992]
Purtroppo non ho potuto risparmiarle niente, sia perché alcune situazioni erano importanti della trama, sia perché la mia storia si ispira al passato di un personaggio di un manga, che racconta appunto di aver tentato il suicidio spiegandone i motivi. [SM=g28000]
In particolare è stata dura descrivere le sensazioni di una povera ragazzina costretta ad affrontare la cerimonia del mizuage ed il momento più terribile della sua vita, quando viene a sapere che il suo amore è morto in guerra... [SM=g28000]
Cosa che invece non mi aspettavo, ho sofferto persino per il povero Shinobu Ijuin, protagonista della mia storia breve What if, Confessione di un soldato perfetto: in realtà l'avevo messo in quella situazione estrema apposta, perché è un personaggio che non mi è mai stato troppo simpatico e che ho sempre ritenuto troppo fortunato, ma poi quando ho descritto il dolore che quella situazione gli creava mi sono vergognata per la mia cattiveria e mi sono sentita un pochino in colpa verso di lui... [SM=g27986]
MontyDeeks
10giovedì 29 ottobre 2015 17:02
Non posso dire di soffrire per i miei personaggi, anzi. Le mie storie sono piuttosto leggere e quelle tristi, oscure, dark, ecc. si contano sulle punte delle dita… di una mano sola [SM=g27987] .
Il personaggio che ho inventato ultimamente, nonostante sia di una cattiveria assurda, mi sta simpatico come pochi e mi ha fatto divertire e ridere [SM=g27990] .
Le fan fiction che scrivo sono praticamente su un solo fandom (escluse 2 e 3 originali) e riguardano un unico personaggio. Questo poliziotto, nella realtà del suo “telefilm” è sottovalutato, bistrattato, accompagnato alla più improbabile delle femmine. Nel corso degli anni (e delle stagioni) il personaggio è stato cambiato per piacere al pubblico, che correndo dietro al “cuore di panna” [SM=g27998] se n’è bellamente fregato delle sue caratteristiche. Questo ha completamente stravolto la sua figura al punto da non riconoscerlo; al punto che non seguo la serie perché lui non mi piace più [SM=g28000] .
Beh, mi vendico scrivendo di lui in tanti modi; in una storia l’ho fatto pure morire e no, non ho sofferto [SM=g27997] . Certo, amore stella, mi è dispiaciuto ma meglio morto che come lo hanno fatto diventare!
Quando scrivo di lui, rispecchiando sempre il suo carattere primario, a volte vengono fuori delle “tenerezze” cupe e tristi che gli calzano a pennello. E anche in quei casi non soffro, perché nonostante tutto, è lui, è vero e me lo posso godere per com’era, per come mi ha fatta innamorare. Ritrovo la tenerezza e la malinconia che aveva quando l’ho conosciuto e i misteri che lo circondavano e il suo essere alto, magro, biondo e fico.
Soffro per come hanno fatto diventare il mio personaggio preferito, non per come lo racconto io.
Primavere rouge
00domenica 8 novembre 2015 14:31
Non ho mai granché sofferto per i miei personaggi, lo ammetto, neanche per quelli a cui tenevo molto. Non so, boh, per me in una situazione di sofferenza si vede veramente una persona, la si svela per quello che è, quindi quando fai soffrire un personaggio lo sveli nella sua nuda essenza ed è una cosa che mi piace molto scrivere, forse è per questo che più che essere triste ne sono eccitata e piena di aspettativa - mi sento un po' sadica ora ^^'
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